lunedì 11 aprile 2011

MUAMMAR GHEDDAFI, IN LIMINE MORTIS?

L’8 aprile, quando già i lanzichenecchi di Bengasi, spianata la strada dalla Nato con un diluvio di bombe su difensori e civili, tornavano alla città-chiave di Adjabiya e la mediazione per un cessate il fuoco e un dialogo, portata avanti dal presidenze sudafricano, Zuma, a Tripoli, era stato respinta dai colonialisti e dai loro ascari, Muammar Gheddafi ha diffuso questo comunicato. Un testamento? Visto che è strategia dei media occidentali occultare e soffocare le voci che non siano del proprio campo, noi, a parte ogni valutazione politica, riaffermiamo la deontologia giornalistica vilipesa e negata pubblicando questo scritto. Come facemmo con gli ultimi messaggi al mondo di altri due martiri della resistenza dei popoli: Slobodan Milosevic e Saddam Hussein. Per la ricerca dei valori umani veri, della verità e della giustizia, certe parole parlano da sole.

Nel nome di Allah, il misericordioso, il benefattore.
Per 40 anni, o forse di più, ho fatto tutto quello che ho potuto per dare al popolo case, ospedali, scuole. E quando avevano fame, gli ho dato cibo. Ho trasformato Bengasi da un deserto in terra fertile, ho resistito agli attacchi del cowboy Reagan quando, tentando di uccidermi, ha ucciso un’orfana, mia figlia adottiva, una povera bambina innocente. Ho aiutato i miei fratelli e le mie sorelle africani con denaro per l’Unione Africana. Ho fatto d i tutto per aiutare il popolo a comprendere il concetto di vera democrazia, nella quale comitati popolari governano il nostro paese. Per alcuni tutto questo non bastava mai, gente che aveva case di 10 stanze, abbigliamento e mobilio ricchi. Egoisti come sono, chiedevano sempre di più a spese degli altri, erano sempre insoddisfatti e dicevano agli Statunitensi e ad altri visitatori che volevano “democrazia” e “libertà”. Non si volevano rendere conto che si tratta di un sistema di tagliagole, dove il cane più grosso divora tutto. Si facevano incantare da queste parole, non rendendosi conto che negli Usa non c’erano medicine libere, ospedali liberi, case libere, istruzione libera, cibo garantito. Per costoro non bastava nulla che facessi, ma per gli altri ero il figlio di Gamal Abdel Nasser, l’unico vero leader arabo e musulmano che avessimo avuto dai tempi di Saladino, un uomo che restituì il Canale di Suez al suo popolo come io ho rivendicato la Libia per il mio popolo. Sono state le sue orme che ho cercato di seguire, per mantenere il mio popolo libero dal dominio coloniale, dai predoni che ci vorrebbero derubare…

Ora sono sotto attacco dalla più grande forza militare della storia. Il mio piccolo figlio africano, Obama, vuole uccidermi, togliere la libertà al nostro paese, le nostre libere abitazioni, la nostra libera medicina, la nostra libera istruzione, il nostro cibo sicuro, e sostituirlo con il ladrocinio stile Usa chiamato “capitalismo”. Ma noi tutti, nel Terzo Mondo, sappiamo cosa ciò significhi. Significa che le imprese governano i paesi, il mondo, e che i popoli soffrono. Così per me non c’è alternativa, devo resistere e, se Allah vorrà, morirò seguendone la via, la via che ha arricchito il nostro paese di campi fertili, viveri, salute e ci ha perfino consentito di aiutare i nostri fratelli africani e arabi a lavorare qui con noi, nella Jamahiriya libica.
Non desidero morire, ma se dovessi arrivarci, per salvare questa terra, il mio popolo, le migliaia di miei figli, che allora sia.
Lasciate che questo testamento sia la mia voce al mondo. Dica che mi sono opposto agli attacchi dei crociati Nato, alla crudeltà, al tradimento, all’Occidente e alle sue ambizioni colonialiste. Che ho resistito insieme ai miei fratelli africani, ai miei veri fratelli arabi e musulmani. Ho cercato di fare luce, quando altrove si costruivano palazzi, ho vissuto in una casa modesta e in una tenda. Non ho mai dimenticato la mia gioventù a Sirte, non ho sprecato le nostre ricchezze nazionali e, come Saladino, il nostro grande condottiero musulmano che salvò Gerusalemme per l’Islam, ho preso poco per me…
In Occidente qualcuno mi ha definito “pazzo” e “demente”. Conoscono la verità, ma continuano a mentire. Sanno che la nostra terra è indipendente e libera, non soggetta al colonialismo. Sanno che la mia visione e il mio cammino sono sempre stati onesti e nell’interesse del mio popolo. Sanno che lotterò fino all’ultimo respiro per mantenerci liberi. Che Dio ci aiuti.
(Muammar Gheddafi, Leader della Rivoluzione, Tripoli, 8 aprile 2011)


Dedicato a coloro che si stanno con i precari a casa loro e con i precarizzatori in arrivo in Libia
PENSIERO UNICO CONTRO “DITTATORE UNICO


“Dittatore unico”
L’ONU ha riconosciuto alla Libia il più alto Indice di Sviluppo Umano di tutto il Continente (lavoro, casa, istruzione, sanità, aspettativa di vita, mortalità infantile, assistenza alla vecchiaia, protezione dell’infanzia, salari…)
Fino a quando una manovra occidentale non ha imposto una rimozione, la Commissione dell’ONU per i diritti umani, aveva eletto la Libia alla sua presidenza.
In Libia erano accolti, lavoravano e godevano degli stessi diritti dei cittadini libici oltre due milioni di migranti africani e di altri paesi.
In Libia i centri di raccolta dei migranti in transito sono stati sciolti. Il video di migranti uccisi in Libia è una patacca, come tante altre.
Ai servizi sociali il bilancio libico dedica il 63,8%, all’istruzione il 3%, l’analfabetismo è al 17% (Egitto 28, Tunisia 25), 800mila scuole primarie pubbliche (forse il dato è un refuso, penso che siano 80mila) e gratuite per una popolazione di 6 milioni di abitanti, 750mila scuole secondarie pubbliche, 300mila studenti frequentano l’università che vanta 100mila docenti.
L’imposizione fiscale varia tra il 5 e il 10%, ma non tocca i servizi essenziali (casa, istruzione, sanità, alimenti di base…). I prezzi per carburante e farmaci sono sovvenzionati dallo Stato con 600 miliardi di dollari. All’inizio dell’anno il Congresso del Popolo, massima istanza istituzionale, aveva incrementato fino al 50% i salari e i contributi alle famiglie. Non c’è cittadino libico, intenzionato a lavorare, che debba accettare un lavoro a tempo determinato.
In Libia è in costruzione il più grande progetto idraulico del mondo, con la creazione di una Grande Fiume Artificiale che attinge alla più vasta riserva d’acqua dolce del continente e garantisce acqua potabile gratuita a tutta la popolazione.


Pensiero Unico


Il 30% di disoccupazione giovanile. Disoccupazione generale effettiva intorno al 12%. 4 milioni di precari. Sanità e istruzione pubbliche falcidiate, sanità e istruzione privata foraggiata, in ogni caso dai costi insostenibili per la maggioranza della popolazione, in tutti i paesi della “Comunità Internazionale” e nei paesi terzi sottoposti a globalizzazione, manu militari o finanziaria. 300 imprese chiudono ogni giorno, disintegrate o fagocitate dai colossi, o dalla mafia alleata dei governi. I dirigenti guadagnano fino a 1.700 volte lo stipendio di un operaio. Agli azionisti vengono distribuiti centinaia di milioni di dividendi e ai lavoratori vengono decurtati salari, pensioni, provvidenze, tempi liberi, mense. Non si tassano i patrimoni, si tassano pochissimo le ricchezze, si taglieggia con imposte dirette e indirette la maggioranza della popolazione. I paesi, perfino quelli amici, vengono saccheggiati dalla devastazione speculativa delle elites finanziarie e poi ridotti in brandelli sociali e di sovranità dagli organismi sovranazionali, emanazioni dell’Impero, che impongono lavoro schiavistico, cancellazione di diritti, miseria (Grecia, Irlanda, Portogallo, Colombia, Messico…). Ove questo non venga accettato da paesi del Sud del mondo, il Pensiero Unico si militarizza, stermina e rade al suolo, si impadronisce, istituisce regimi autoritari di clienti e rapina. I paesi della “comunità internazionale”, guidati dal governo mondiale che spende un trilione di dollari all’anno per armi e guerre (più di tutti gli altri messi insieme), sono composti da milioni di individui abbandonati dalla rappresentanze politiche e sindacali che hanno fatto proprio il pensiero unico e, coerentemente, seppure piagnucolando pacifisticamente, affiancano la distruzione di popoli autodeterminati, guidati da chi è definito “dittatore”.


Viaggia, alta su tutti, con in capo l’elmetto puntuto della “Santa Alleanza” controrivoluzionaria (1820) rifatta Nato, con la Croce di Ferro della “Comunità internazionale” al collo e sul taschino i nastrini delle “Vittorie per la democrazia in Jugoslavia, Iraq, Afghanistan, Libia, Palestina” la vestale all’uranio Rossana Rossanda, con allo strascico le ancelle e i paggi Marina Forti, Stefano Liberti, Lettera 22, Giuliana Sgrena…Tutti impegnati a dar man forte al pensiero unico democratico nei campi di battaglia del Libero Mercato i cui moduli, valori, strategie, epistemologia, sono stati fatti propri con il contorno ornamentale di qualche riserva, come dire l’acciughina sul piatto nouvele cuisine. Saranno soddisfatti quando i “rivoluzionari” monarchici e fondamentalisti a loro cari (solo in Libia, però!) avranno portato al popolo libico questo pensiero unico, paradigma insostituibile della nostra superiore civiltà.


La strada percorsa è quella segnata dagli Usa. Tra il 2007 e il 2009, il 10% più ricco ha incamerato il 100% del reddito medio dalla crescita (Economic Policy Institute); 115 delle 500 più grandi imprese Usa, detentrici dell’80% della ricchezza nazionale, negli ultimi 5 anni hanno pagato meno del 20 per cento sui loro utili; le tasse pagate dal Kolossal General Electric (industria nucleare) erano del 7%. Il 5% più ricco delle famiglie USA vanta il 63% della ricchezza totale, l’80% il 13%; Nel 2010 i 25 manager più ricchi degli Hedge Funds hanno incassato 22 miliardi di dollari. Ci vorrebbero 440mila persone che guadagnano ciascuna 50mila dollari all’anno per uguagliare quella cifra. Il Fondo di Sviluppo Usa destinato a sostenere le comunità bisognose, ha incanalato 10 miliardi di dollari a società finanziarie come JP Morgan Chase, Goldman Sachs e Prudential, perché costruiscano alberghi di lusso, palazzi di uffici e un museo delle auto. Attualmente negli Usa, secondo il Financial Times, vivono più poveri assoluti che negli ultimi 50 anni. Ci sono stati quasi 4 milioni di chiusure di imprese nel 2010, il 23% in più rispetto al 2008. I nuovi disoccupati ufficialmente contati superano ora i 10 milioni E’ il libero mercato, bellezza. Perché privarne la Libia?


Mercenari
Ed ecco coloro che, nel nostro piccolo, il regime italiano spedisce a sostenere questo libero mercato, sia nei paesi sotto “dittatura” e sovranità politica, economica, sociale, sia a casa a nostra, fianco a fianco con le forze del controllo interno sul buon andamento del libero mercato e della repressione di chi non lo apprezza.
Il professionista semplice delle Forze Armate italiane guadagna 141,11 euro al giorno (nel 1990 i coscritti di Leva, precedenti alla riforma di D’Alema, prendevano l’equivalente di 2,89 al giorno (e scuole e sanità venivano prima); Quando in missione all’estero l’ulteriore appannaggio mensile forfettario, per la decimazione di popolazioni straniere e la diffusione del libero mercato e spesso il furto della propria vita, è di 6000 euro, per uno stipendio complessivo di 10.233.30 euro. Volete che non si identifichino in tutto e per tutto con parlamentari da 22mila euro al mese, sorvolando sul dettaglio che gli fanno violare la Costituzione uccidendo e facendosi uccidere? Chi diceva che l’importante sta nel dettaglio? Quella vecchia maestrina di Maria Montessori. Libero mercato, quanto ci costi!




Terzo bombardamento sui propri mercenari da parte di aerei Usa. Secondo comandi e media embedded; "fuoco amico", "errore", "effetto collaterale". Balle!
Il capo dei briganti ha esautorato il comandante militare speditogli dalla Cia e ha messo al suo posto un altro. Sia costui, che il "presidente" del Consiglio Transitorio, lavorano per i colonialisti francesi.. E’ dunque guerra tra Usa e Francia per chi divora di più della Libia. Guerra tra sciacalli su interposte vittime innocenti.
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Notizie fantastiche dalla Libia 2

Il fatto: Dei giornalisti occidentali vengono accompagnati nella città di Zawiyah riconquistata da poco dalle truppe dell'esercito regolare (le "truppe del raìs", tanto per intenderci) per mostrare le rovine e e i danenggiamenti. I giornalisti vengono portati a visitare anche una stazione locale di polizia devastata, e (verosimilmente) vengono mostrate delle foto. Ripeto: gli accompagnatori sono fedeli di Gheddafi.

La notizia riportata dai media occidentali: "Trovate [in una stazione di polizia di Zawiyah ] foto di torture sui ribelli". Ohibò, ma se questi giornalisti erano accompagnati dagli "sgherri del regime" che mi immagino occhiutissimi, com'è?
Appena si entra in qualche particolare la notizia inizia a farsi fumosa. Eccone un esempio: "In altre foto si vedono le armi bianche usate dai torturatori, tra cui bottiglie rotte e polveri (sic!)" (La Repubblica. it). Doppio ohibò: la polvere (che diventa un inquietante "polveri" al plurale) è adesso uno "strumento di tortura". Non so per le "bottiglie rotte", d'altra parte gli "sgherri" stavano proprio mostrando le devastazioni.
Ancora più enigmatico il dettaglio aggiunto su Libero.it: “un inserviente fa il segno di un mitra con le mani e mormora 'Gheddafi' a suggerire che quella era una camera di esecuzione”. Triplo ohibò: a me sembra proprio che il solerte cronista statunitense abbia capito dai “suggerimenti” dello “sgherro” (per giunta stupido: non si suggerisce!) quello che voleva già capire.
Non è invece che lì si uccidevano i fedeli di Gheddafi? Perché non sarebbe la prima volta che una mattanza cambia di segno grazie ai trucchetti dei nostri pennivendoli occidentali.
Con cronisti del genere probabilmente non sapremo mai la verità.
Non faccio fatica a pensare che Gheddafi usi anche mezzi brutali. Se fosse mostrata una prova provata non me ne stupirei più di tanto. Però, per Giove, fate vedere le prove provate, che non possono essere i “si dice” della Repubblica: “Le notizie di feroci torture contro i ribelli circolano da tempo. Le emittenti satellitari arabe hanno raccolto le testimonianze, eccetera eccetera”.
Ma come, ormai ci sono decine di giornalisti in tutte e due le zone. Ad esempio il giornalista del Manifesto (quotidiano comunista, meglio ripeterlo prima che ce ne dimentichiamo!) Stefano Liberti è ospite fisso dei "rivoluzionari cirenaici" targati ex Ministro degli Interni di Gheddafi, ex Ministro di Giustizia di Gheddafi, ex ufficiali di Gheddafi e fondamentalisti del Al-Jamaa al-Islamiyyah al-Muqatilah bi Libya (Gruppo Islamico Combattente Libico), fondato in Afghanistan, allineato ad Al Qaeda, voce QE.L.11.01. della "Consolidated list" delle Nazioni Unite delle organizzazioni terroristiche, foraggiato fin dagli inizi degli anni Novanta da CIA e MI6 e oggi spina dorsale degli insorti libici (si veda http://www.megachip.info/tematiche/guerra-e-verita/5953-terroristi-islamici-sponsorizzati-in-libia.html).
Il reporter "comunista" (già noto per avere vedute sull'Eritrea molto simili a quelle di CIA e National Security Agency) è stato inviato lì sostanzialmente per dar man forte mediatica italica a questi galantuomini; e insomma, per farla breve, con tutto questo po' po' di investigatori della penna in loco, ancora bisogna affidarsi ai “si dice, si mormora, pare che” delle emittenti satellitari arabe (che in quanto usano il satellite - sono proprio dei diavoli! - e sanno l'Arabo sono onniveggenti; è “ovvio” ed è questo in fondo che ci vogliono far credere: il medium è il messaggio, come diceva Marshall McLuhan)?
Ma nonostante la masochistica tendenza all'autosputtanamento di tali reporter, mi aspetto che prima o poi si trovi veramente qualcosa, perché so da me, senza bisogno di "suggerimenti", che la ferocia è nel DNA dei detentori del potere. Per la legge del contrappasso mi viene in mente d’acchito Abu Ghraib - così faccio subito arrabbiare quelli che dicono che due torti non fanno una ragione. E infatti sono d'accordo, solo che qui per ora abbiamo le prove provate di uno solo.
Quali prove? Bene, se vi va leggete l’ultimo articolo che ho pubblicato su Megachip (http://www.megachip.info/tematiche/democrazia-nella-comunicazione/5942-le-anime-impagliate-della-sinistra-italiana.html) e se vi regge lo stomaco, ma solo in quel caso, aprite anche i link. Comunque non sono adatti a donne in stato interessante (non sto scherzando).
E' il Potere, bellezza!

Piotr

23 commenti:

Anonimo ha detto...

la Forza del Pensiero delle Sostenitrici del Muammar gli sta dando energia, potenza, vigore, vitalità, efficacia, fermezza, fortezza, animo, coraggio
i traditori ed i loro pladroni ci stanno prendnedo un sacco di botte... e ben gli Sta.Lin!
Forza Muammar noi "Femmine Libere Pensatrici"siamo con Te a la Sovrana Autodeterminazione!

Anonimo ha detto...

cosa dire...caro Fulvio, cosa ancora aggiungere.....nulla!!!!
letto e linkato!!
per quei coglioni ke ancora leggono i quotidiani ed ascoltano le mignotte della propaganda mainstream...se dovesse mai accadere, i primi sui quali sputerò il mio disprezzo, è questa massa di ignoranti decerebrati servi chiamati, agit-prop..e non li nomino neanche piu' in quanto numeri...solo matricole di un esercito,e mò ci vuole, di ascari!!!!!

una nota a latere ....della serie come ti fotto anche la casa acquistata dopo venti anni di usura legalizzata = mutuo fondiario.

http://www.euvis.it/

Il criminale De Benedetti Carlo , in join venture, con i criminali JP Morgan , ha creato una società specializzata nell'erogazione di mutui agli over 65...... succo: tu ipotechi la casa, loro ti danno i quattrini per mangiare per curarti, poscia quando chiudi gli occhi, i tuoi eredi rimborseranno il dovuto....il cazzo!!!!!!!!! dopo 10 0 15 anni l'interesse mafioso composto ti lascerà con le pezze al culo......
questo lo chiamano libero mercato,,,,capitalismo e cazzate varie.... puttanate clamorose.....
io mi occupo professionalmente di finanza, ma sto dall'altra parte del guado, faccio la guerra a sto sistema mafioso e criminale..... le teorie economiche sono delle puttanate senza mai fine...i soliti dogmi a sostegno dell'elite plutocratica....keynes un venduto ignorante incapace( leggi un suo libro e vedi se ti spiega l'inflazione reale cos'è).
Restituendo al denaro il suo unico significato= misura di valore, si risolvono tutte le problematiche, ....inflazione disoccupazione, produttività ect ect,.... il cancro della storia si chiama tasso d'interesse, = usura
.....la rendita al posto del lavoro, questo è il marcio..... non so se lo vedro' ma questo sistema è putrescente,...per mantenere il gioco in piedi dovrebbero sperare in pianeti lontani, con miliardi di et disposti ad accettare il "verdone"...... pensa te se un gheddafi o uno chavez o un castro , possono continuare ad esistere....!!!! viva il socialismo!!!!!viva la conoscenza!!!viva la liberta' !!!!viva gli uomini che hanno rispetto dei propri simili!!!!!!!!

scusa per il torpiloquio....ma si è sempre più, incazzati neri!!!

napoli 12 4 2011
renato piacentino

rossoallosso ha detto...

Sei tu che controlli il nostro mondo.Hai avvelenato l'aria che respiriamo, contaminata l'acqua che beviamo, e protetto da copyright il cibo che mangiamo. Noi combattiamo la tua guerra, moriamo per la tua causa, e sacrifichiamo la nostra libertà per proteggereti. Hai liquidato i nostri risparmi, distrutto la nostra classe media e usato i nostri soldi delle tasse in soccorso della tua avidità senza fine. Siamo schiavi nella tua società, zombie tra le tue onde radio, servi nella tua decadenza. Hai rubato le nostre elezioni, assassinato i nostri leader, e abolito i nostri diritti di base, come esseri umani. espropriato le nostre proprietà, cancellato i nostri posti di lavoro, e sbriciolato i nostri sindacati. Hai approfittato del disastro, hai destabilizzato la nostra moneta, e cresciuto il costo della vita. Hai monopolizzato la nostra libertà, strappato via la nostra istruzione, e hai quasi estinto la nostra fiamma. Siamo colpiti ... siamo sanguinanti ... ma non abbiamo tempo di sanguinare. Porteremo i giganti in ginocchio e sarai testimone della nostra rivoluzione!

Cordiali saluti,

I servi della gleba.

Lettera alla classe dirigente
di Jesse Ventura

http://it.wikipedia.org/wiki/Jesse_Ventura

Fulvio ha detto...

Non so come, un commento interessante di un anonimo è saltato. Parlava di come viene riferita la storia del secondo conflitto mondiale. Volevo rispondergli, ma non trovo più la mail. Me la puoi rimandare di nuovo sotto forma di commento?

A Renato grazie per le competenti e appassionate delucidazioni!
Fulvio

rossoallosso ha detto...

@Renato
non esistono solo Chavez,Gheddafi o Castro,esistono anche "eroi" di cui troppo poco si parla ma che dimostrano che non tutto è perduto.
Questi islandesi che vogliono lasciare con le "pezze al culo" le banche mi stan sempre più simpatici.Un esempio di disobbedienza civile che andrebbe imitato e che propone un modello di azione collettiva per ricordare che il potere ha bisogno di noi ma noi ce la possiamo cavare benissimo senza anche a costo di ritornare alle lampade a petrolio.

REYKJAVIK, Islanda
Gli elettori in Islanda hanno respinto un accordo approvato dal governo per rimborsare Gran Bretagna e Olanda di $ 5 miliardi
Con circa il 90% dei voti contati, il no ha avuto il 59,1% dei voti e il sì del 40,9%. Il risultato riflette la rabbia degli islandesi a dover pagare per gli eccessi dei loro banchieri, e complica il recupero del paese dal collasso economico del 2008.

Anonimo ha detto...

Ciao Fulvio,
ti rinnovo i complimenti per questo blog e ti rinvio la domanda cui cortesemente vuoi dare una risposta.Premetto anche per gli altri lettori che non ho proprio nessuna simpatia nazista (ci mancherebbe altro!) e che questa mia domanda non e' per niente una provocazione.
Dato che ci vengono raccontate delle cazzate immani su conflitti di stretta attualita',sempre con la demonizzazione del "dittatore" di turno a prescindere da ogni valutazione su tempi e situazioni in cui queste "dittature"nascono e
contro quali soprusi nascono;data la strategia dei genocidi virtuali;
come possiamo essere certi di quello che ci hanno raccontato sul
nazismo con la figura del dittatore
folle e perverso e del genocidio per eccellenza?
Viene il dubbio che sia stato un copione cosi' ben riuscito da poter
riproporre la replica ogni qual volta qualcuno si oppone all'imperialismo che stava/sta prendendo il controllo totale del mondo.Tra l'altro fa pensare il fatto che il fascismo viene tollerato ,mentre nel nazionalsocialismo c'era per l'appunto questa paroletta "socialismo" che significava dei limiti al profitto delle imprese e controlli sulle banche.Forse faceva/fa comodo non aprire un dibattito su alcune idee
tappando la bocca a chi osa mettere in discusssione capitalismo ed imperialismo con le atrocita' di volta in volta naziste,staliniste,baathiste,maoiste ,serbe...?Tutti cattivi tranne questo verminaio imperial-capitalista delle pseudodemocrazie ?
Cordiali saluti.
Luca.

Pino Rossi ha detto...

Bellissimo articolo...
stralinkato e condiviso...
grazie, un sunto fantastico.

Certo,
dire queste cose alla maggior parte delle persone, come dirgli chi è veramente Obama, lo manda in "denial". E' come dire a un bambino che babbo natale non esiste.
Una notizia che inconsciamente viene rifiutata.

Fulvio ha detto...

A me pare che, al di là della demagogia su alleati liberatori che ci hanno portato la democrazia, sia chiaro che si è trattato di uno scontro tra opposti imperialismi, nel quale il perdente, grazie alla giustizia criminale dei vincitori a Norimberga e le lobby ebraiche, è diventato il solo delinquente. Mentre in campo c'erano solo delinquenti da tutte due le parti (non nell'URSS), socialismo o non socialismo, perchè le guerre venivano condotte per il dominio sulle classi domestiche nel nome del grande capitale (anche in Germania) e sui popoli titolari di spazi e risorse. Alleati e nazisti erano accomunati dall'anticomunismo.
Difficile dire, tanto più oggi che il mostro occidentale "democratico" si sta scatenando con tutta la sua furia genocida e il modello è Israele, chi, nell'arco di questa storia, sia il criminale più efferato. Io un'idea ce l'ho. Ma forse solo perchè sotto il nazifascismo ero un bimbettino.
Fulvio

Anonimo ha detto...

barter
barter
barter
lo scrivo in english che fa più fico
e je lavemo messo nel lato b a questi pezdem delc!
scusate il turpèiloquio ma sono estremamente incavolat*
ed anche wsu quello che dice Luca c'è da riflettere... visto da che pulito viene la predica...vai a vedere che magari mi tocca applicare il mio principio "se loro dicono male di quello vuol dire che quello è una brava persona" anche ad adolf?

Fulvio ha detto...

Barter, barter: avrai pure qualche altro strumento di valutazione, tuo, oltre a quello di chi dice male o bene di qualcuno... Saqresti messo maluccio.
Fulvio

Anonimo ha detto...

@rossoallosso...la lettera da Te postata,è il pensiero presumo di coloro i quali frequentano questo angolo di consapevolezza sociale e civile, il mio commento è stato un esagitato e raffazzonato tentativo di esprimere un concetto in poche righe considerando che i commenti non possono essere lunghi oltre i 4692 caratteri...., sapevo dell'islanda, una notizia in rete già da qualke giorno...! cmq leggo i Toui commenti con interesse , talvolta rappresentano lo spunto per approfondimenti ulteriori
@fulvio....la Tua idea di chi sia più macellaio a me interessa.....e non poco... attendo!sarà lo spunto per il prossimo Pezzo....????

renato piacentino

Anonimo ha detto...

http://www.webalice.it/mario.gangarossa/sottolebandieredelmarxismo_dossier/2007_01_jacques-r-pauwels_le-corporations-americane-ed-hitler.htm

Il Profitto “über Alles”! Il Profitto innanzitutto!

Le Corporations Americane ed Hitler
di Jacques R. Pauwels
Global Research, 27 gennaio 2007
Negli Stati Uniti, la Seconda Guerra Mondiale è considerata generalmente come “la buona guerra”.

In contrasto con molte delle guerre dell’America, per ammissione generale ritenute perniciose, come le Guerre Indiane, quasi dei genocidi, e come il feroce conflitto nel Vietnam, la Seconda Guerra Mondiale è largamente celebrata come una “crociata”, nella quale gli USA hanno combattuto incondizionatamente dalla parte della democrazia, della libertà e della giustizia, contro le dittature.
Non fa meraviglia che il Presidente George W. Bush ami paragonare l’attuale “guerra contro il terrorismo” con la Seconda Guerra Mondiale, insinuando che l’America ancora una volta si colloca dalla parte giusta in un conflitto apocalittico tra il Bene e il Male.
Comunque, le guerre mai hanno presentato un lato scuro e l’altro completamente candido, come Mr. Bush vorrebbe farci credere, e questo può applicarsi anche alla Seconda Guerra Mondiale. L’America certamente merita credito per il suo contributo importante alla vittoria, dopo strenua lotta, che alla fine ha arriso agli Alleati. Ma il ruolo delle imprese Americane giocato nella guerra è seccamente sintetizzato dalla dichiarazione del Presidente Roosevelt, per cui gli USA erano un “arsenale democratico”. Quando gli Americani sbarcarono in Normandia nel giugno 1944 e catturarono i primi autocarri, scoprirono che questi veicoli erano forniti di motori prodotti da industrie Americane, come la Ford e la General Motors. (1)
Quindi, era accaduto che il sistema industriale e finanziario Americano era stato utilizzato come arsenale del Nazismo.....CONTINUA CONSULTANDO IL LINK

maurizio ha detto...

articolo meraviglioso

Anonimo ha detto...

parte 1



a me le dittature non piacciono; ma nemmeno le democrazie agli ordini del libero mercato.
gheddafi sarà anche stato, oppure lo è ancora, un dittatore, ma d'altra parte anche le nostre democrazie hanno utilizzato il dittatore per rendere effettiva la nostra "libertà" economica.

per egoismo, noi italiani abbiamo tutto da guadagnare se gheddafi resti in sella, per altro ci ha garantito approvigionamento energetico per anni, ma i ribelli per noi saranno un guaio enorme.

la sinistra è impazzita, ci sono degli intellettuali che credono ancora nella favola dell "american way of life" come alternativa al socialismo, inneggiano ai ribelli, credono che essi sono sinceri democratici, ma questi non sono altro che personaggi appoggiati dai regimi usa e francia e gran bretagna che hanno come scopo abbattere definitivamente l'economia italiana appropriarsi delle ricchezze libiche.

saluti

alberto

Anonimo ha detto...

parte 2

l'italia sta correndo un gravissimo rischio, stiamo correndo il pericolo di una vera secessione a causa del terremoto politico-economico che si abbatterà sulla penisola qualora i disegni usa-gb-fr dovessero realizzarsi.

l'europa ci sta dando addosso a causa di un governo che non ha capito nulla di gheddafi e dell'importanza geostrategica che esso gioca nella regione.
pensava di liberarsi degli immigrati con un giochino sporco senza considerare invece che gheddafi non anadava "usato" per scopi di politica interna ma andava gestito come partner ed interlocutore autorevole per una politica di pace nel mediterraneo.

come?
non sono un politico per dirlo, ma probabilmente, in primis, si doveva evitare di accettare la bufala del programma nucleare francese per non cedere al ricatto energetico ma rinforzare lo scambio strategico con gheddafi al punto da permettere al rais di porsi in guardia contro un golpe interno; come abbiamo sempre fatto, per dio, da quarant'anni!!

la questione immigrati sappiamo tutti che era un falso problema ad uso di politica interna italiana e che ci avrebbe avvelenato i pozzi qualora gheddafi avrebbe avuto problemi interni.

gheddafi andava dunque gestito come partner strategico ed energetico appunto per evitare che francia gb e usa ne intaccassero il potere e ci mettessero nei pasticci.
come è puntualmente accaduto.

ma la sinistra guarda alla democrazia e ai ribelli in modo strumentale: gheddafi amico di berlusconi, noi nemici di berlusconi ergo noi nemici di gheddafi e di berlusconi.

bisogna combattere berlusconi, certamente, ma non bisogna credere che l'abbattimento di gheddafi sia un tappa indispensabile per questa lotta.

gheddafi ha un problema interno causato da un ingerenza esterna, perché fino ad ora erano gli italiani che gli avevano garantito l'intelligence contro i suoi nemici storici: gb francia e usa.
quindi gheddafi a fondo e a fondo anche noi.

bravo berlusca, sei davvero un bambolone, tu e la sinistra degli utili idioti che idiota si è rivelata quanto tu incapace di curare gli interessi degli italiani.

e il bunga bunga non c'entra davvero un cazzo.


saluti

alb

Anonimo ha detto...

forse non sono stat* chiar*
il baratto mi sembra ora come ora l'unico mezzo per abbattere il capitalismo straccionamente demo.nio.cratico del'accidente [si proprio accidente]
il metodo di pensare bene di coloro che i perzdem vogliono distruggere non ha mai sbagliato finora....! ho detto che ho i miei dubbi su adolf... certo in italia i nazisti hanno fatto un macello ma pure i chrchaioli su dresda hanno usato sui civili una facile bombardatura esattamente come fanno oggi in tutta la terra... quindi... chi è peggio? quello è morto... speriamo in una uguale situazione anche per l'oro!

Lorenzo Cecchi ha detto...

"... due martiri della resistenza dei popoli: Slobodan Milosevic e Saddam Hussein".

Ma che stai a di', Fulvio?!

Fulvio ha detto...

LORENZO.
Come contro-argomento non c'è male

Anonimo ha detto...

All'anonim* che scrive giochi di parole e dislessie varie: hai rotto il cazzo ! Fatti un blog tuo e finiscila di venire qua a complicare la lettura degli altri.
Non mi piace la tua cretività, è fastidiosa: almeno ti rendessi riconoscibile, i tuoi post si potrebbero saltare.
Per favore Fulvio lo so che anche tu strai sopportando in silenzio questo inquinamento futile : perchè non la castghi un paio di volta così impara ?

ciao
Andrea Stagnola

Anonimo ha detto...

Fulvio, ho postato il tuo articolo sul blog del sionista lerner.
Un blogger mi ha contestato la frase
"300mila studenti frequentano l’università che vanta 100mila docenti."

Puoi darmi maggiori delucidazioni su questi numeri?

Grazie!

Fulvio ha detto...

300 mila studenti oggi, 100 mila insegnanti formati nel corso del tempo. Così i dati statistici Unesco e libici.

La domanda di chi è peggio, mi pare leziosa. E' peggio chi abbiamo di fronte.

Mojtaba ha detto...

Si informa il dott. Grimaldi che l'indice di sviluppo umano non ha a che vedere con lavoro (in libia la disoccupazione era altissima), casa, sanità, mortalità infantile, assistenza alla vecchiaia, protezione dell’infanzia, salari… tanto meno ha a che vedere con i diritti umani. Si comunica inoltre che il Barahein per esempio aveva un indice isu più alto di quello della libia di gheddafi, ma stranamente non stà a genio per motivi misteriosi.

Mojtaba ha detto...

Si informa il dott. Grimaldi che l'indice isu ha poco a che vedere con il lavoro (la libia aveva una disoccupazione altissima), casa, mortalità infantile, assistenza alla vecchiaia, protezione dell’infanzia, salari, sanità… e nulla a che vedere con il rispetto dei diritti umani. Si informa che il Barhein ha un isu superiore a quello della libia di gheddafi ma stranamente non gode della simpatia del dott. Grimaldi per motivi sconosciuti.