venerdì 20 luglio 2012

Borborigmi di morti viventi

 http://www.pclavoratori.it/files/index.php?c3:o2884 


Qui sopra un libello contro il sottoscritto e ciò che costoro chiamano “grimaldismo”, rendendomi un onore che non merito. C’è poco da aggiungere agli amari sghignazzi che vi verranno spontanei nel leggere i deliri razzisti, settari e, soprattutto, eurocentrici, di questi arroganti custodi dell’ortodossia comunista che, dalla loro piccolezza e irrilevanza, infliggono sentenze di non comunismo all’universo mondo. Sono quei quattro saprofiti rampicanti che allignavano sul tronco del PRC e poi, come favi di Tiglio, alla prima brezza, sono svolazzati di qua e di là, si sono frantumati, come ovunque nel mondo succede a queste mummie del pensiero unico a rovescio, in gruppetti rancorosi che azzannano chiunque muova passi verso benessere e giustizia sociale, sovranità.


Accusano le mie critiche al loro impotente onanismo (radicamento sociale zero, troppo impegnati a farsi le scarpe fra di loro) di “stalinismo”. Quello scritto è il migliore esempio di “stalinismo”, come raffigurato dal capitalismo, a dispetto del fatto che Stalin abbia fatto ammazzare quel Trotzky, che loro sconvolgono, e abbia annichilito Lenin, di cui, come di Trotzky, preferiscono non ricordare la definitiva e non perfettibile valutazione sul con chi stare quando si tratta di un conflitto tra imperialisti e piccoli e deboli, di qualunque classe o ideologia essi siano. Loro invece vanno a far chiassate all’ambasciata di Gheddafi, mica a quella di Obama, o a Palazzo Chigi!


Per la loro irrilevanza, questa aggressione ideologico-personale non meriterebbe risposta, anche per la caterva di ingiurie che spurgano (“la più aurea malafede”, io non c’ero arrivato) non fosse per quei quattro ingenui che da loro potrebbero essere trascinati tra le salmerie delle armate imperialiste e reazionarie. C’è in quel delirio solipsista un micidiale disprezzo, oltrechè per i rapporti di forza esistenti e cogenti, per le condizioni materiali della povera gente, dei proletari, degli aggrediti. Vedi come trattano Chavez, Fidel, gli altri che, in condizioni obiettive tremendamente difficili e rischiose, hanno portato avanti un progetto di liberazione e giustizia sociale. E questa depravazione del pensiero di Marx, Lenin, Trotzky, che li rende utili idioti dell’imperialismo, nei cui sottoscala spesso finiscono.


Quanto a me, ho capito cos’è il krusciovismo, il brezhnevismo, il gorbaciovismo, il togliattismo. Ma, tra collettivizzazioni forzate e forse necessarie, l’indispensabile ma ecologicamente catastrofico sviluppo industriale, la spartizione di Yalta a rovina di tutte le forze nazionali rivoluzionarie, la gestione controrivoluzionaria e collaborazionista dei partiti comunisti all’estero, gli efferati processi alla generazione rivoluzionaria, il patto con Ribbentrop, ma anche la costruzione dell’Armata Rossa e la vittoria sul nazifascismo, lo “stalinismo” non mi è mai stato chiaro, ondeggiante come è stato tra sciovinismo, realpolitik, e contenimento del mostro imperialista.




Quando la Siria sarà stata ridotta come Libia o Iraq, dove si è visto come non si sia visto neanche il fantasma, da loro vaneggiato, di una sollevazione di classe contro cosiddette dittature, a un popolo che difendeva la sua sovranità, dignità, benessere, quello possibile sotto ricatti della ”comunità internazionale” globalizzante, tutti noi avremo finalmente modo di denunciare questi guru della teoria unica e indefettibile, questi monoteisti di matrice giudaicocristiana, depositari di un verbo mai compreso e che, così, ha l’attualità delle “buone cose di pessimo gusto” di Nonna Speranza (Guido Gozzano), come i vermiciattoli che si sono sapientemente sacrificati lubrificando i cingoli del tank euro-Golfo-americani.


Ancora un pensierino per il “manifesto”, dato che qualcuno lo legge e potrebbe essere abbagliato dalla testata “quotidiano comunista”. In pieno marasma istituzionale e costituzionale in cui il capo dello Stato ha gettato il paese, tra golpe con Monti e assalto agli eredi di Falcone e Borsellino, con lo stesso glorificato padre della patria invischiato in torbidi scambi con un indagato per le stragi del 1992-93 e che, in strepitoso conflitto d’interessi, ricorre alla Corte Costituzionale dei suoi nominati, chi editorialeggia in prima pagina in difesa dell’intoccabile, dichiarandosi Corazziere del Presidente? Il troppo anziano Valentino Parlato che, peraltro, fin dall’adolescenza giornalistica, ha insospettito i più per smosciamenti vari e, in particolare, per le sue simpatie per Banca d’Italia e affiliati. Non sono passate 24 ore, che - a rimediare? a rafforzare? – se ne esce la direttora, Norma Rangeri, che, elencate le virtù celestiali attribuite a Napolitano, conclude col classico radikalchic né-né. Chissà cosa avrebbero detto di questo foglio normalizzato Luigi Pintor, o Stefano Chiarini. Noi, per quanto ci costi pensando all’orrenda pagina esteri Nato del giornale, preferiamo un giornale che mena, “IL Fatto”.

Ciao a tutti.




61 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Fulvio,
ti ringrazio di cuore per l'immeritato onore che mi hai fatto pubblicando in calce al tuo articolo quel mio commento. Ho letto il pamphlet, tanto pomposo quanto ridicolo, che il pcl ti ha dedicato: mi limito a citare Dante, non ti curar di lor, ma guarda e passa. Quanto alla Siria e alle cose serie, teniamo duro, ché mi pare che l'offensiva finale sia in corso. Ora più che mai sto pensando al Che in Bolivia. Ed è un pensiero che mi dà forza anziché sconforto.
Buone vacanze,
Stefano

fulvio ha detto...

Grazie a Stefano, grazie a tutti per l'attenzione, la corresponsione, ovviamente anche le critiche. Ci sentiamo fra un po'. Buone vacanze, compagni!

andrea ha detto...

Ciao Fulvio,

avendo militato per anni in quel disgraziato partito che si chiama PRC ed avendo conosciuto questi parassiti e segaioli mentali non riesco proprio a capire perchè butti via il tuo tempo prezioso per rispondere ai deliri di questa gentaglia che crea micropartiti ogni dieci minuti e riesce a fare una scissione anche su dove andare a bere il caffè. Sembrano dei salafisti che litigano con i wahabiti.
Bando alle seghe su trotzkismo e stalinismo.... qui ci sono solo pseudocompagni che hanno le fette di salame sugli occhi e vedono nei talebani siriani che decapitano i fratelli laici del glorioso esercito arano di siria come i nuovi bolschevichi; la loro miopia è solo seconda al loro settarismo e alla loro inutilità. E' colpa di questi manigoldi se i lavoratori si toccano le palle quando gli parli di comunismo.

rossoallosso ha detto...

strano che le rivoluzioni "proletarie" risultino essere efficaci solo in paesi già laici e progressisti,in Yemen ed in Bahrein,popoli figli di un dio minore,già vittime di estrema povertà ed impossibilitati a tenere in garage(manco quello hanno)un pickup con tanto di bazooka da utilizzare a tempo debito si ostinano a rivoltarsi brandendo sassi e bastoni in attesa di un aiuto che mai arriverà,un pò come siamo messi noi italiani che difronte alla dittatura finanziaria opponiamo Forconi e No Tav tacciati da destra e sinistra come terroristi,mafiosi,fascisti attendendo pickup che mai verranno ma se arrivassero potremmo sempre fare i conti e vedere da che parte si schiererà certa "barbuta sinistra"

@Fulvio
grazie per le olimpiche informazioni di cui ero all'oscuro

rossoallosso ha detto...

mi sono dimenticato questa parole che rispondono a tutti i cerchiobottisti

tweet del 19 luglio

Bashar Al-Jaafri: If you have a problem with the devil you do not go to Satan for a solution

Fulvio ha detto...

Grande Andrea!
Ottimo Rossoallosso.
Mi fate orgoglioso dei miei interlocutori.

Anonimo ha detto...

Sono Andrea Fais. Prima di andare dai Carabinieri, La invito a eliminare subito quel commento di tale Marco Cataldi, che io non conosco tra l'altro.

1) io non faccio parte della Fiamma Tricolore
2) la lista cui fa riferimento era una lista civica e non un cartello di formazioni di destra
3) non sono un criptofascista o un rossobruno o chissà cos'altro.

Inoltre la segnalazione del mio profilo su facebook suona come uno stalking.

Rettifichi, elimini questa nota sulla mia persona o sarò costretto a rivolgermi alle autorità.


Andrea Fais

andrea ha detto...

prima di andare dai carabinieri...

ma perchè non vai dalla mamma?

andrea ha detto...

Siria/ Ban Ki-moon: Governo Damasco non ha protetto i civili

Brijuni, 21 lug. (TMNews) - Le autorità siriane non sono riuscite a proteggere la popolazione civile. Lo ha affermato il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, che ha lanciato un appello alla comunità internazionale ad agire per fermare le violenze. "Il governo siriano manifestamente non è riuscito a proteggere i civili e la comunità internazionale ha una responsabilità collettiva nell'agire secondo la carta dell'Onu e secondo i suoi principi", ha detto Ban in visita in Croazia.


Hai ragione Ban Zion Monn allora aiutiamo il governo siriano a ripulire la siria dalla feccia salafita, parafrasando una vecchia canzone degli anni 70 ..... diamo una mano per fare la siria pulita perchè con questo lerciume non ci su può star....

pippo74 ha detto...

ok dott. Grimaldi sono d'accordo con la sua opinione sul manifesto, ma per favore lasci perdere il pacco quotidiano, un giornale palesemente al soldo dei poteri usraeliani.
dai da lei non me lo aspetto, spero volesse essere un paradosso del tipo "anche il fatto, che fa schifo, è meglio del manifesto".

Questo un mio commento a un sito che dovrebbe essere di controinformazione: http://il-main-stream.blogspot.it/2012/07/cade-assad-gli-usa-sono-nel-panico.html#comment-form

alex1 ha detto...

Non arrivano piu' notizie dalla Siria, forse la speranza dei colonialisti di vedere in pochi giorni dall'attentato terrorista (ma non definito tale da nessun rappresentante dell'occidente o dai suoi media mainstream) di Damasco gli ascari fare a pezzi tutta la società siriana, i suoi quadri e piu' in generale la sua coesistenza, sia tramontata almeno per alcune settimane. Tuttavia mi colpisce sia il commento di Ban Ki Moon, che di fatto scarica la responsabilità sui "manifestanti democratici" ma che richiede comunque un intervanto (armato, diretto od indiretto) sia da sottolineare. In soldoni, il governo siriano non è in grado di difendere i propri cittadini, quindi non importa di chi sia la responsabilità degli attentati, ma importa togliere la capacità di governare a quel governo perchè incapace.

Anonimo ha detto...

http://selvasorg.blogspot.it/2012/07/siriadamasco-ripulita-dai-terroristi.html
se il resoconto di Tito è corretto,
1) Assad è un genio assoluto: il cavallo di Troia al contrario è da annali della storia militare.
2) il regime è solidissimo, perchè la trappola per i ratti poteva funzionare solo avendo la certezza che nessuno avrebbe divulgato la minima informazione ai terroristi per avvisarli di non farsi intrappolare. Ne consegue che i disertori a migliaia sparati dalla propaganda non sono mai esistiti, ma ci sono solo mercenari di Nato, Saud e Qatar che seminano terrore.
Purtroppo Gheddafi non ha mai avuto altrettanta fiducia nell'esercito, che è sempre stato piccolo e con generali di poco valore, e ne ha pagato le conseguenze.
In compenso il saccheggiatore della casa di Gheddafi è stato fatto fuori in Siria. Si chiama Mahdi Al Harati: cittadino irlandese, numero 2 di AQ a Tripoli, addestrato in Qatar. Come si vede, un tipico siriano che combatte per la liberazione del suo paese dal feroce dittatore Adolf Assad. :D
ma quanto saranno imbecilli quei sinistrati che appena sentono la propaganda di regime paragonare Pinco Pallino a Hitler subito abbaiano come dobermann contro Pinco Pallino?
Altra "buona" notizia è che USraele hanno minacciato di attaccare Assad se usa armi chimiche. La notizia è buona perchè i pezzi grossi non minacciano l'intervento diretto (e Israele sa benissimo che Hezbollah farà cagare sangue all'iDF) se i loro mercenari non fossero in rotta totale.

alexfaro ha detto...

a proposito della Siria,qualcuno si è accorto che il "Manifesto"(cd giornale comunista ma x favore!)il quale giornale,essendo quasi totalmente schierato con le opinioni dei "ratti"siriani,supportati dalla NATO e dal GCC.
NON ha scritto una parola(ad oggi)sull'attentato ai servizi di sicurezza di Damasco?;
non parliamo poi delle cd "libere elezioni"Libiche,una sviolinata continua
(leggendo i numeri dei votanti sugli aventi diritto,a me sembra invece un mezzo fallimento,se non totale!)
un saluto
alexfaro

Anonimo ha detto...

"pulizia etnica" !!!
ma il nostro ministro degli esteri conosce il significato delle parole che usa ?????

Anonimo ha detto...

Adesso arriva la notizia che i cosiddetti "ribelli" propongono una transizione "guidata da un uomo di Assad". Le legnate prese hanno fatto effetto. Spero proprio che il governo siriano non cada nell'ennesimo tranello e spero che continuino a tenere duro e a ribattere colpo su colpo. L'aiuto russo comunque credo sia stato indispendabile: penso che abbiano approfittato di questa occasione per regolare vecchi conti con i "jihadisti" dai tempi afgani (anni 80), visto anche che ora la Siria calamita i "combattenti" da tutto il mondo islamico e non solo. Così russi e siriani possono beccarli tutti in una botta sola. Ne hanno già fatti fuori a migliaia. Spero che almeno qualcuno di questi volgari assassini venga fatto a fette e spedito in scatola ai mittenti, tipo il Qatar, come si faceva ai tempi dei Romani, quando la testa del capo catturato veniva lanciata nel campo nemico.

Anonimo ha detto...

di seguito il link di un vergognoso articolo pubblicato dal manifesto e il commento che ho scritto di getto, con la bile che traboccava e che mi ha impedito di esprimermi al meglio:

http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/8123/

di quali elezioni parlate? le elezioni in cui hanno votato 2,8 milioni di persone a fronte di 11 milioni di libici? avete contribuito con le vostre menzogne a ridurre un inferno il paese con la migliore qualità di vita di tutta l'africa e quindi anche il più democratico, sempre se per democrazia si intende anche libertà dal bisogno e non solo libertà di bombardare di menzogne e bombe i popoli. Vergogna all'autore dell'articolo! vergogna al manifesto ridotto ad essere quasi un organo del genocida Obama. Spero che l'ottimo Manlio Dinucci smetta di scrivere su questo foglietto strumento della borghesia radical chic. Vergognatevi ancora. Viva l'autodeterminazione dei popoli! Viva l'internazionalismo! Viva l'indipendenza nazionale! Viva il socialismo! Abbssso l'imperialismo!

Saluti a Fulvio e tutti voi

Marco (lettore affezionato, commentatore meno affezionato)

Mauro Murta ha detto...

E pensare che avevo pure votato per queste macchiette da Ambra Jovinelli!
Quello che mi preoccupa è che questi Alvaro Vitali della politica ci considerano “non minoritari”. Non è un buon segno.

Mauro Murta

LacoonteCassandra ha detto...

Grande Fulvio, se è vero che a volte è un bene non ti curar di lor, ma guarda e passa è altrettanto vero che, pro veritate e antifascismo, bisogna dire quello che si deve, SEMPRE.

Queste persone sono di quella strana e rara razza che sa solo scrivere ma, ahimè, non sanno leggere…(la realtà, un testo, la passione…),

Sono quelli che hanno contribuito alla devastazione del popolo italiano che in anni e anni di vuote parole hanno spento ogni scintilla critica nelle persone.

Quanto al Manifesto ti ho già scritto (e mi auguro mi risponderai) del disgusto causatomi da Norma Rangeri al TG 3 notte di qualche giorno fa (anch’io dico di andare cauti su FQ).

Ho letto che anche Marinella Correggia è stata accusata…
http://www.informarexresistere.fr/2012/07/24/lettera-denuncia-della-giornalista-marinella-correggia/#axzz21agPmcaO

Chiunque fa qualcosa per accendere una scintilla critica nelle persone è accusato…anche con falsa e taroccata psichiatria.

Resistire http://www.youtube.com/watch?v=PJD1zJYT1KQ

Un saluto

rossoallosso ha detto...

Un paraculo al Quirinale,

dichiarazione di Giorgio Napolitano sulle cause della morte del suo consigliere Loris D'Ambrosio coinvolto nella vicenda delle telefonate di Mancino:

"atroce è il mio rammarico per una campagna violenta e irresponsabile di insinuazioni e di escogitazioni ingiuriose cui era stato di recente pubblicamente esposto, senza alcun rispetto per la sua storia e la sua sensibilità di magistrato intemerato, che ha fatto onore all'amministrazione della giustizia del nostro Paese."

domanda:
questo "signore" è o mai é stato un comunista?

risposta:
ben ha fatto Stalin a confinare i socialdemocratici nel cesso della storia

andrea ha detto...

ciao

ecco il perchè i mercenari wahabiti hanno avuto l'exploit delle scorse settimane (che pero' vi assicuro guardando i video dei fratelli siriani su youtube hanno subito tanti di quei morti che se lo ricorderanno per sempre, ps fanno schifo anche da morti):

http://www.presstv.ir/detail/2012/07/27/253063/secret-turkey-base-equips-syrian-rebels/

il nuovo Mubarak ottomano conduce la proxy war per conto di usa, arabia, qatar e israele.....

andrea ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=sfLW5dR9prw

ECCO L'INTERVISTA DELLA TV UFFICIALE SIRIANA, GUARDATELA PRIMA CHE I NOSTRI MEDIA VI DICANO CHE QUESTI DUE LI ABBIA RAPITI LA SHABIHA....

Anonimo ha detto...

http://www.spiegel.de/wirtschaft/soziales/sahra-wagenknechts-konzept-zur-euro-rettung-a-845862.html


appello.

ho avuto segnalazione di questo articolo; ma è in tedesco e la traduzione col traduttore google è una catastrofe.

qualcuno sà il tedesco e lo può tradurre?

saluti

alberto

demok ha detto...

Secondo il PCL (partito comunista liberale?) il fatto che ci siano stati noti infiltrati quaedisti-nato-cia in Libia e ora in Siria è del tutto inifluente. Quell'articolo è un cumulo di retorica e di macerie ideologiste. Purtroppo non hanno capito un granchè. Molto meglio Pax Christi.
Ciao Fulvio, Buone vacanze anche a te.
Fabio
(ti chiamo presto per un aggiornamento sulla Siria per Psicologia Radio)

roberto ha detto...

lascia perdere, Fulvio. mi sono appena letto lo scritto di cui hai segnalato il link. Lo stile è quello di Cicchitto e dei suoi compari. Evidentemente ha contagiato qualcuno...saluti

Anonimo ha detto...

Segnalo questo buon articolo sulal Siria: http://www.infopal.it/cosa-succede-in-siria-una-sintesi-dal-reseau-voltaire/
Saluti Nicola

rossoallosso ha detto...

Da una parte abbiamo i NoTav che dall'alto della loro lunga militanza sono maestri e fucina di resistenti,dall'altra i Forconi siciliani costretti alla invisibilità e dunque obbligati a scegliere tra la lotta armata o l'impegno politico optando per quest'ultimo senza per questo rinuciare a forma di lotta più dirette, nel mezzo ci sta Grillo il quale toglie sangue vitale ai succitati movimenti facendo credere ai giovani che si possa ribaltare il sistema seduti comodamente in poltrona, rigettando l'azione diretta optando per l'anonimato di un computer,senza dire loro che al sistema è sufficente staccare la corrente elettrica per renderli invisibili

alex1 ha detto...

Oggi le notizie di scontri sia ad Aleppo che a Damasco, dicono innescati da un "esplosione di un ordigno" (mai definito atto di terrorismo, immaginate fosse avvenuto a Londra o nei territori occupati da Israele cosa avrebbe tirato fuori i "nostri" media?) senza precisare se ci siano state vittime e quante.
Tuttavia è chiaro che i "ribelli" armati e protetti nei santuari turchi, finanziati dai sauditi e qatarioti, stanno prendendo legnate, i telegiornali lamentano il fatto che questi democratici stragisti non dispongano di un'aviazione anche loro come le "truppe di Assad" tant'e' che la ginocrate democratica Clinton preme per la seconda fase, cioè la No fly zone, che serve a giustificare e preparare un'altro intervento criminale per rovesciare manu militari un'esperienza indipendente dall'imperialismo e che aveva basato su l'interetnicità ed una certa equità sociale la propria rinascita.
Da un lato la constatazione della resistenza della Siria, che ha messo a nudo le ridicole ma infide balle di "pacifici manifestanti siriani" dei mesi passati, dall'altro prevale la preoccupazione di una comunità che era riuscita a mantenere la propria dignità non solo contro l'espamsionismo sionista, ma anche contro il progetto di nuovo impero ottomano, e contro i progetti reazionari di califfati su linee etniche. Come fu detto a proposito della rivoluzione russa (credo si trattasse di Bordiga) i bolscevichi dovevano vincere tutte le guerre, ai controrivoluzionari ne bastava vincere una sola. Spiace sentire a sinistra solo il po' di chiasso insulso dei cosidetti "trotzkisti" e dei "pacifinti" ma il silenzio assordante degli altri.

alex1 ha detto...

Alcuni pensieri mi sono venuti in mente durante queste settimane d'estate riguardo alla nostra democratica civiltà e del modo di porsi con chi ha altri modelli non collimanti con essa. Razzismo. Si non quello ufficializzato dell'apartheid o delle leggi razziali, ma quello instillato che implica la superiorità del nostro modello. Anche se si è pronti a lamentarsi delle tasse del governo, però quando si parla di altri, sempre questa assunzione di superiorità c'e' sempre.
Parlando con una parente acquisita, quando venne fuori che in Libia adesso cercano ingegneri, alla mia osservazione che un italiano potrebbe essere visto come traditore, da una parte venne fuori che "meno male che si sono liberati di un tiranno sanguinario che li teneva come un padrone di una repubblica delle banane o peggio", da parte di quelli "informati" che "sapevano tutto dalla televiosione", ma da parte di questa parente si uso' la storia della tenda, delle hostess e, infine l'affermazione "sai con la foto di quello lì (Al Mutkar) dove l'avrei rispedito" e la conclusione che, "comunque poveretti non è detto che quelli che vengono dopo siano molto migliori...". Pensavo che tale parente fosse una casalinga o semplice impiegata, ma poi ho scoperto che ha insegnato a scuola (elementare o media) per molti anni. Quindi ritengo che la nostra società è "tollerante ed aperta" solo con chi ne accetta supinamente tutte le sue impostazioni, sociali ma anche culturali. Solo ieri sera, un commentatore RAI sulla vittoria dell'atleta italiano Molfetta al Tae kwon do ha affermato: "Gli italiani sono un popolo pacifico, la nostra costituzione ripudia la guerra, ma stiamo diventando forti nella scherma pugilato e dove c'è da menare". Gli è sfuggita la guerra in Bosnia, Somalia Yugoslavia, Libia ed Afghanistan...
Alessandro

Anonimo ha detto...

Sul Manifesto di oggi viene dato spazio ad un professore di un'università londinese che spara a zero su Assad. Ora, se il governo di Assad fosse senza consenso e il sistema statale siriano allo sbando non si sarebbe dissolto nel volger di un mattino, in stile Regno delle due Sicilie? Un'altra guerra imperialista diretta sta per essere scatenata: la sinistra è assente, 30-40 anni fa sarebbe stata tutta un'altra cosa. E, da diciannovenne, lo dico con dispiacere profondo.
Saluti comunisti
Nicola

Fulvio ha detto...

Grande Alessandro! Non si poteva dire meglio.

Mauro Murta ha detto...

Alessandro ha ragione: l’ideologia occidentale è un cancro che distrugge l’appartenenza all’umanità.
Lavoro in impianti di trattamento rifiuti e alla sera, per quanto mi lavi, l'odore di rumenta mi rimane sotto le unghie.
Essere occidentali è la stessa cosa. Possiamo ingozzarci di hummus o metterci la kefiah (le poche volte che l'ho fatto scoppiavo dal caldo) ma non ci si può liberare della spocchia che ci fa sentire nel diritto-dovere di insegnare agli altri come si sta al mondo.
Ma, come pur accettando l'odore sotto le unghie non mi esimo da un'accurata pulizia, così cerco di mitigare la mia natura occidentale con il doloroso ma indispensabile esercizio di vergognarmene.
Sapere di essere figli dell'ideologia (perché tale è, poche balle!) più fetente della storia porta grande infelicità. Non ci fa apprezzare lo spettacolo di Gheddafi trucidato insieme ad una buona parte del popolo che aveva guidato fuori dal medioevo colonialista, dileggiandolo perché viveva in una tenda anziché in una villa con vulcano come un leader che si rispetti. Se la passano molto meglio quelli che si crogiolano nella confortante sicurezza che, anche da posizioni nominalmente antagoniste, è comunque permesso loro di grufolare nel sistema che bonariamente criticano.

Mauro Murta

Anonimo ha detto...

D'accordissimo con Alessandro, anche secondo me non si poteva dire meglio. Quanto a Mauro, da cui certo non dissento, mi permetto un paio di correttivi. La kefiah è in effetti un test. Basta non agitarsi troppo, non essere sottomessi dall'Occidente interiore del produci-consuma-crepa per non sentire quel caldo che dici tu, anche sotto il sole bellissimo della Palestina e della Siria. Dico sul serio. Quanto al resto, sono d'accordo, è difficilissimo liberarsi da quel complesso di superiorità (che ovviamente cela una serie di insicurezze, memoria storica e sociale di un lunghissimo periodo di marginalità europea rispetto al mondo islamico). Ma è possibile liberarsene iniziando a conoscere e capire. Ci vuole impegno ma è così: studiare e viaggiare, la miglior cura.
A proposito, un link dedicato a chi dice che non abbiamo prove della partecipazione turca alla distruzione della siria:
http://www.thenational.ae/news/world/middle-east/a-rebel-fighter-falls-in-aleppo-but-this-one-was-from-istanbul
Ciao,
Stefano

Fulvio ha detto...

Alessandro, Mauro, Stefano, tutti davvero sulla palla. La conclusione è che dobbiamo questa nostra perversione antropologico-ideologico-culturale al cristianesimo che troppo spesso ci si dimentica di combattere come il male assoluto in quanto feroce assertore dell'unica verità.Quanto alle kefìeh, o hatta, quelle pesanti si mettono d'inverno, quelle leggere d'estate. Evidentemente Mauro hai sbagliato stagione.

Anonimo ha detto...

Ora - a parte la cretinata finale su Assad e Israele - un link abbastanza interessante sul consenso bulgaro dei siriani del Golan a Assad. http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/08/14/viaggio-golan-dove-siriani-disraele-difendono-regime-assad/203454/
Nicola

Mauro Murta ha detto...

Fulvio, ho l’impressione che far risalire la nascita di tutti i mali attuali al cristianesimo sia un po’ riduttivo. È da sempre una formidabile arma di distruzione delle coscienze ma credo che quella che mi permetto di chiamare ideologia occidentale e che, pur con radici antichissime, solo in questi anni si manifesta in tutto il suo orrore, sia qualcosa che va oltre. È fondata sulla totale mancanza di morale, come dimostrato dalla disinvoltura con cui beatifica tanto Padre Pio quanto i tagliagole libici e le Pussy Riot.
Che pressoché tutte le religioni siano migliori di quella cristiana è fuor di dubbio (tranne una almeno, dalla quale non a caso la “nostra” discende) ma oggi la bestia occidentale divora tutto in un solo nauseante bolo, e l’umanità si può trovare solo nelle briciole che le cadono dalle fauci. Tra queste briciole si trovano persone che incontrandole solo pochi anni fa avrei cambiato marciapiede, mentre a dare retta a certi che abbiamo sempre considerato “nostri” si finisce direttamente nell’intestino crasso del mostro.
Da Hugo Chavez ai cristiani siriani che rifiutano i mercenari integralisti alla chiesa ortodossa che sostiene Putin, fra molti che si professano cristiani si trova tanta umanità che molti di “sinistra” non vedono neppure col binocolo.
La dicotomia mussulmani buoni e cristiani cattivi, progressisti buoni e tradizionalisti cattivi ormai non funziona più. Credo che se si vogliono trovare le differenze si debba distinguere fra chi, ne faccia parte o meno, ama l’Occidente e chi ne ha orrore o almeno un po’ di vergogna.

Mauro Murta

Fulvio ha detto...

Non concordo con Mauro, eccezionalmente. Non funziona più la distinzione tra cristianesimo (di cui parlo io: cattivo) e cristiani, che si contrappongono alla natura criminale della gerarchia con le opere buone. Il cerotto sulla piaga purulenta, San Francesco che rimedia ai papi farabutti, no Mauro, non funziona. Cosa significa dire che c'erano, come c'erano, anche buoni nazisti? Io di cristianesimo parlo, cioè di quella costruzione di un potere totalitario su uomo e natura che, come tale, ha supportato ogni degenerazione assolutista e ogni disumanizzazione dell'individuo. Il monoteismo giudaico-cristiano è stato la fine del pluralismo e della razionalità dell'epoca classica. Si è impadronito del corpo, del sesso, dell'etica, dell'estetica, della nascita, della morte a fini esclusivi di dominio, sfruttamento, autentica perversione. Modello per tutte le dittature aperte o occulte. Per tutti i cannibali. Se oggi stiamo dove stiamo, con Monti, Obama, Goldman Sachs, Rothschild, Pinochet... possiamo ringraziare il monoteismo assolutista giudaico-cristiano. Hai voglia a nasconderti dietro la teologia della liberazione o don Ciotti!

Fulvio ha detto...

Aggiungo su Murta. L'asino casca là dove il cristianesimo (peggiorativo rispetto al giudaismo) ha sostituito, a forza di bugie e massacri, al culto della vita dei classici e dei pagani, il culto della morte. Per impunemente uccidere e impunemente coglionare. Non c'è mai stato di peggio prima e tutto il peggio successivo, ma proprio tutto,lo dobbiamo a questa tragedia del dominio della verità pretesa assoluta e alla perversione dell'escatologia, dell'epistemologia e dell'ermeneutica. Hanno pervertito tutto. Oppio dei popoli è ancora un eufemismo.

alex1 ha detto...

Il discorso sulle religioni è molto complesso. Parlando una volta con il mio istruttore di gyrotonic, venne fuori da lui la tesi che le religione monoteiste sono la massime istigatrici di violenza. In effetti rispetto alle religioni pagane hanno spesso assunto, con le loro gerarchie, ruoli sociali di oppressione delle classi subalterne e dei popoli conquistati. Va detto a mio avviso che il primato, per durata e corazzatura ideologica, va alla chiesa cristiana, istigatrice dei roghi dell'inquisizione, e di una lunga serie di guerre e di atrocità, dalle crociate alle piu' recenti guerre in Yugoslavia (richieste per nulla velate di interventi a favore delle repubbliche secessioniste, vi ricordate Mons. Pulic a Saraievo?) passando per le guerre dei trent'anni e l'appoggio per l'abbattimento della Repubblica Spagnola. Per non dimenticare il processo a Galileo e la forte critica antiscientifica a Darwin. Figure anche positive come quelle di S. Francesco o Don Gallo, come pure occasionali appelli contro la guerra (Benedetto XV durante la WWI e Woytila nella prima guerra del Golfo) non possono cambiare il ruolo della gerarchia cattolica (Il cui massimo rappresentante, come mi ha fatto notare un testimone di Geova, è uno dei pochi personaggi moderni a cui è riservato il culto della personalità, essendo chiamato addirittura il "Santo Padre").
La chiesa cristiana oggi si offre all'imperialismo europeo come stampella, quando altre ideologie come liberalismo o positivismo vanno in crisi, richiedendo in cambio il riconoscimento ufficiale delle "radici cristiane" dell'Europa.
Riguardo alle altre religioni monoteiste il discorso sarebbe altrettanto lungo e non penso di poterlo concludere qui.
Alessandro

andrea ha detto...

Cari compagni non vedo perchè tante discussioni sulla religione... la religione è l'oppio dei popoli ... lo diceva anche Peppone!
Che differenza fa tra un bigotto ipocrita perbenista cattolico e un bigotto tagliamani oscurantista musulmano? E' tutta la stessa pupu. E non voglio citare i signori dell'altra religione monoteista per non essere tacciato di antisemitismo. La religione è stata creata per rispondere ai bisogni spirituali dell'uomo ed è stata poi ufficializzata per poter invece diventare una clava nelle mani del potere economico. Chi controlla il passato controlla il futuro, chi controlla il presente controlla il passato diceva qualcuno....

passiamo invece alle notizie felici
WHAT GOES AROUND COMES AROUND
http//www.aljazeera.com/news/middleeast/2012/08/2012815132459329656.html

saluti proletari

WHAT GOES AROUND COMES AROUND....

rossoallosso ha detto...

ripreso da un sito anarchico,credo meriti essere divulgato se non altro in riposta ai "ne di qua ne di la"

"Il fascismo può presentarsi in modo esplicito, come dichiarazione sfacciata del diritto esclusivo del più forte; il fascismo occidentalistico si afferma invece in modo subdolo, perciò la legge del più forte passa attraverso la colpevolizzazione dei più deboli. Se si stabilisce che va difeso dalle aggressioni imperialistiche solo chi se lo merita, alla fine non viene difeso nessuno, e l'antimperialismo diviene un'enunciazione del tutto vuota e astratta.

alex1 ha detto...

In questi giorni tiene banco la storia dell'ILVA di Taranto. Mi sono tornati in mente i reportages sull'ambiente di Fulvio, e mi auspico che possa essere fatto un documentario sui danni che l'inquinamento di questa industria produce. Magari da far vedere a quei sindacalisti ed operai che scioperano a favore dell'impresa, contro la decisione del giudice e contro la Fiom, per il lavoro ad ogni costo ed in qualunque condizione, anche a scapito della loro stessa salute.
Alessandro

rossoallosso ha detto...

non sono totalmente daccordo con Alex perchè a mio avviso ci sono altre considerazioni da fare,bisogna tener presente che si ha a che fare con famiglie il cui unico sostentamento è questo "mostro",semmai è il sindacato che dovrebbe dare risposte le direttive giuste,che non è scagliarsi contro la magistratura che fa solo il suo dovere,ma chiedersi perchè a pagare siano sempre i più deboli,perche non si possa obbligare l'azienda a mettere in sicurezza gli impianti,l'obbiglo di bonificare le zone inquinate,l'obbligo al risarcimento dei danni fisici e morali,che significato ha per un sindacato la chiusura dell'azienda se non un pacco regalo per capitalisti infami e amministrazioni pubbliche complici di nefandezze?

alex1 ha detto...

Il discorso è complesso: il sindacato è debole, complice la subalternità "democraticamente corretta" ai partiti ed al governo e non è stato in grado di fare un lotta dura per imporre all'impresa bonifiche e modernizzazione degli impianti (bel risultato poi, la privatizzazione delle imprese pubbliche degli anni novanta...) Il risultato che la magistratura trova spazio dove l'antagonismo politico e sociale latita. In realtà la chiusura dell'azienda non è insita nell'ordinanza e non sarebbe un regalo per i capitalisti infami i quali vorrebbero continuare a sfruttare e sottopagare i loro lavoratori, socializzando tutti i costi, umani ed ambientali. Vogliamo scommettere che, nella migliore delle ipotesi, l'azienda riceverà per l'auspicabile risanamento, tutta una serie di finanziamenti pubblici, di proroghe e di agevolazioni?
Alessandro

Fulvio ha detto...

A proposito di Taranto, quello che conta qui non è tanto il sindacato e neppure la mobilitazione (che c'è), ma l'assalto generalizzato. guidato dai due farabutti alla testa dello Stato, al terzo potere dello Stato, la magistratura, sia qui, in collusione con la criminalità organizzata industrial-finanziaria, sia a Palermo, in collusione con la criminalità organizzata mafiosa. Il fatto politico epocale è questo. E lo denuncia solo Il Fatto. Tutti gli altri a fare gli struzzi per non turbare Napolitano. Non direi che il sindacato è debole, come si trattasse di una situazione oggettiva di cui il sindacato soffre. Il sindacato è potentissimo, economicamente e socialmente, solo che la sua potenza e in collusione(molta)-collisione (poca) con il padrone.

Anonimo ha detto...

italianiiiii.....!!
mejo morti ke Comunisti !
accontentàtiiiiii!!!!!!

morgana
il ritorno

Anonimo ha detto...

A testimonianza dell'errore imperdonabile di Hamas di abbandonare la Siria per il Qatar, sponsor internazionale dell'estremismo salafita.
http://www.infopal.it/tunisia-leroe-palestinese-kuntar-scampa-a-linciaggio-salafita/

Anonimo ha detto...

Salve,
torno sulla questio religiosa. Oggi nel mondo la lotta trasversale (a quella sempiterna dei ricchi e potenti contro i poveri) non e' tra religioni differenti, ma tra mentalita' religiosa e mentalita' laica. Ossia tra chi utilizza, per comprendere e analizzare gli eventi ed i contesti che lo circondano, categorie di pensiero storiche e secolarizzate vs. chi utilizza categorie a-storiche, quali il sacro, il dogma o una reificata e mai esistita Tradizione. Tralasciando i contenuti specifici, un ciellino e'molto piu'simile ad un integralista islamico che non al vicino di casa ateo e comunista, e cosi' un seppur blando progressista solidamente laico e'molto piu'simile ad un indonesiano che abbia i medesimi riferimenti culturali. E'qui che Grimaldi ha ragione, per quanto ammiri personalmente la teologia della liberazione o don ciotti, il loro quadro di riferimenti di partenza e' quello di un Gesu' storico Figlio di Dio, morto e Risorto e di cui la Chiesa (pur riconoscendone gli errori) e'l'interprete depositaria della Verita' che Esso promana. Non se ne esce.
Sono pazzi (quando va bene).
Saluti e grazie
Edoardo

Anonimo ha detto...

a proposito di taranto.

fulvio ha detto cose giuste: il sindacato è molto forte perché è colluso col potere economico-politico; un pò come una marmellata con elevata aggiunta di zuccheri invece che un elevata dose di frutta genuina.

lo zucchero è rappresentato dall'intreccio di potere tra la dirigenza sindacale con i suoi opportunismi e le sue "tiritere" demagogiche a cui fingono di abboccare i soliti ben noti finti tonti, ma che invece sono ben coscienti dell'opportunità della spartizione del bottino delle tessere sindacali; e il padronato opportunista che sà ben comprare i servigi di questri ultimi; tutto a discapito della frutta genuina rappresentata da quei lavoratori che inutilmente chiedono un sindacato combattivo per i diritti del lavoro e al lavoro.

eppoi, pensate un pò chi è il "governatore" delle puglie; chi è il maggior politico prestigioso della sinistra in puglia; fate due conti e scoprirete perché il sindacato e la sinistra versano in coma strategico e programmatico sulla questione dell'ilva e non solo.

saluti

alberto

Mauro Murta ha detto...

Segnalo http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10713 scritto da Israel Shamir che, nonostante dal nome non prometta niente di buono, sembra meritare ampiamente quell’accusa di “antisemitismo” che, di questi tempi, solo i Giusti (veri) possono vantare.
La sua accurata storia delle Pussy Riot, dalle sgangherate origini alla fama mondiale con codazzo di pop star senescenti, mi pare illuminante su quali siano i “valori” che l’Occidente ha e vuole esportare.
Come ho già scritto, penso che l’Occidente abbia raggiunto un “maturità ideologica” (spero preludio al disfacimento) che lo rende autoreferenziale. Se una volta si presentava come il difensore di “valori” quali Cristianesimo, Ebraismo, Liberismo, Democrazia, oggi è esso stesso l’altare a cui tutti gli altri devono inchinarsi. Noi siamo cristiani ma in Russia i cristiani vogliono uno stato sovrano, quindi viva i bestemmiatori aspiranti colonizzati! Noi siamo antislamici ma in Siria sosteniamo i salafiti che sgozzano, fra gli altri, i cristiani. Dov’è il problema? Sono i “nostri” salafiti, mentre questi cristiani rifiutano l’annientamento della loro società che a noi tornerebbe così utile! I No TAV si oppongono agli interessi occidentali quindi giù botte, ma se tibetani o uiguri bruciano le case cinesi con la gente dentro sono combattenti per la libertà.
Oggi l’Occidente non è più l’espressione di una religione o ideologia da combattere: esso stesso è religione e ideologia. Sono finiti i tempi in cui bastava insultare i preti per essere dei “nostri”.
Tempo fa ascoltavo smadonnando un imbarazzante elogio alla “rivoluzione” libica su Radio Popolare. Terminato lo sproloquio, uno spot sul testamento biologico fu “hackerato” e al suo posto andò in onda Radio Maria. Per quanto detesti gli integralisti cattolici, indovinate per chi facevo il tifo… I progressisti al ketchup di Radio Popolare, che mi dispiace ma non posso non immaginarmeli con piercing e treccine rasta, non sono altro che Occidentali Totali arruolatisi consapevolmente o no per tradurre in “sinistrese” gli ordini latrati dai telefilm di propaganda.
Con riferimento a quanto scritto da Edoardo, purtroppo non trovo automatico che un ciellino sia così diverso da un ateo comunista. Se questo gongola quando le Pussy Riot ballano in chiesa, se pensa che “dobbiamo aiutare i popoli a liberarsi delle dittature”, se ce l’ha con Putin perché è amico di Berlusconi, se storce il naso quando vede Chavez o Morales perché chissà quale idea ha di socialismo, se non si perde una puntata di NCIS, allora può dichiararsi comunista quanto vuole ma è solo un occidentale.

Mauro Murta

Fulvio ha detto...

Guarda, Mauro, che quello, appunto, NON e' un comunista, per cui è improprio accusare i comunisti di qualsiasi cosa. Non li si chiami comunisti.
Quanto a essere "Occidentale", non vorrei rischiare che un etnicismo, o geografismo, prendano il posto alla visione di classe, pur sempre discrimine tra una cosa e l'altra. Gli quaquaraquà dell'ala sinistra della reazione, Campo Antimperialista, una volta avevano riunito sotto la bandiera di "Antiamericanisti" rossi e bruni e neri. L'annullamento della classe anche un po' razzista, visto che tra gli americani c'era anche Malcolm X e un po' di americani trucidati da sopra. Così "Occidentale" sono anche Gramsci, Garibaldi, i compagni di Syriza, gli indignados, Beethoven, Fabrizio de Andrè e Bobby Sands. E' questione di classe, di classe, di classe.

Mauro Murta ha detto...

Il termine “Occidentale” non è geografico o etnico. Sono loro ad averse(ce)lo affibbiato, quindi dobbiamo per forza usarlo: i nazionalsocialisti non avevano un granché di socialista, ma se hanno voluto chiamarsi così…
In questo senso penso che Syriza, De André, tu e molto più modestamente io, se siamo così è perché pur essendo etnicamente e geograficamente occidentali non ci entusiasma esserlo dal punto di vista ideologico (perché ideologia è).
Lungi da me dare addosso ai comunisti, visto che mi sono sempre considerato tale. Voglio solo dire che si fa presto ad essere “comunisti”, non dico come Bertinotti e Casarini, ma semplicemente come un qualunque compagno che, basta che non torni Berlusconi, ingoia tutto. Si può discutere quanto si vuole se quello è un vero comunista oppure no ma, fino a qualche anno fa, chi si dichiarava comunista di solito era “automaticamente” contro la NATO e contro l’imperialismo. Venuto meno questo automatismo, nel dubbio mi dichiaro innanzitutto antimperialista e antioccidentale. Se avanza tempo anche comunista.

Mauro Murta

Anonimo ha detto...

madre teresa di calcutta = pussy riot

alex1 ha detto...

Leggendo il Corriere della Sera ho visto un articolo di Lorenzo Cremonesi sugli "Eroici ribelli Siriani" , o meglio dire che combattono in Siria". Il tifo per loro da parte del redattore è sfacciato, denunciando che l'Occidente "li ha lasciati soli", perchè loro non chiederebbero "sette mesi di bombardamenti, come in Libia" ma solo nuove armi e supporto economico e logistico, (come se l'Inghilterrra non avesse stanziato qualche ulteriore milione di sterline per loro) altrimenti "il rafforzamento di Al Quaida sarebbe inevitabile". Insomma o loro o Al Quaida. Ma l'apice delle dichiarazioni di questo esponente "ribelle" lo si trova quando afferma che " se viene ammazzato un solo palestinese si mobilita tutto il mondo ONU UE ecc.", mentre per il popolo siriano "non si muove nessuno". Ci sarebbe da ridere se la situazione in Palestina non fosse drammatica. Questo la dice lunga del razzismo di questi "ribelli arabi" verso uno dei popoli piu' martoriati nell'ultimo secolo, i quali dopo essere stati mollati da molti dei loro dirigenti, corrotti dai democratici occidentali o dalle petromonarchie, rischiano di essere cestinati definitivamente nell'immondezzaio delle coscienze. D'altra parte il Kuwait non ne aveva espulsi 400,000 nel deserto dopo la "liberazione" nel 1991?
Ormai è passato piu' di un anno dall'arresto degli ultimi dirigenti serbi, ma nesuna notizia trapela dal lager dell'AIA. Ne' di processi, nè di udienze. Per il senso comune sono criminali a prescindere, per aver resistito al disfacimento della Yugoslavia. Tanto basta, anche a sinistra, dove ci si preoccupa piu' delle "fighette" Pusst Riot anti Putin, che del destino dei migranti che tentano di attraversare il Mediterraneo, magari lasciati morire di sete.
Alessandro

Fulvio ha detto...

Mauro Murta.
Non è una questione semantica.
Quelli cui dai del comunista non lo sono, sono dei travestiti. Cerchiamo di mantenere integro il termine associandolo al concetto, e non ai fasulloni.
Mantengo la mia riserva sugli "Occidentali" e sull'ideologia "occidentale". Mi sembra che definire un'ideologia imperialista e capitalista "occidentale" riveli gli stessi limiti del dare del comunista agli pseudocomunisti. Ci vuole severità terminologica. Ripeto: l'ideologia occidentale comprende tutto e il contrario di tutto: da Adam Smith a Marx, da Giordano Bruno a Mein Kampf. Bastano e avanzano, credo, i termini collaudati:capitalismo, colonialismo, imperialismo. Una rosa è una rosa è una rosa. Un comunista è un comunista è un comunista.

alex1 ha detto...

Un pensiero mi viene oggi dopo aver sentito LA7 news, forse uno dei telegiornali piu' sfacciatamente filosionista. Dopo aver attribuito al "regime di Assad" i soliti "massacri di civili" (segno che i terroristi, quelli veri, hanno preso parecchie legnate) e le relazioni diplomatiche con "il diavolo Iran" il ser ha ammesso che l'opposizione armata riceve fondi e supporto "dalla Turchia e dall'occidente". Tanto per chiarire ai sinistrati democretini che continuano a parlare di insurrezioni popolari. Ma il punto piu' allucinante tale telegiornale lo ha raggiunto durante la commemorazione di Neil Armstrong, quando un commentatore ha tacciato di "complottismo" chi nutre dei dubbi sul fatto che l'uomo sia veramente andato sulla luna, mettendo in ridicolo gli scettici ed associandoli ai "complottisti del 9/11" definendo tali quelli che mettono in discussione le verità ufficiali. Nemmeno il gruppo Rock R.E.M. è stato risparmiato dal "giornalista" per la canzone "Man on the Moon". Insomma, chi non fa atto di fede è un pazzo od un cretino, si tornarerà a condannare gli eretici come nei secoli passati?
Alessandro

Ps. Fulvio, arriverà presto il nuovo articolo? Siamo tutti in attesa!

Anonimo ha detto...

sono più d'accordo con Mauro Murta che con Fulvio. Certo una rosa è una rosa è una rosa, ma per un africano,un arabo, un indiano, un vietnamita, "Occidente" non è soltanto uno dei quattro punti cardinali. Per loro è sinonimo di oppressione coloniale e per gli amerindi, è sinonimo di sterminio.Davanti a loro che ne sono stati vittime non me la sentirei di fare un sottile "distinguo",perchè ai "dannati della terra" (ricordate Franz Fanon?)non abbiamo il diritto di insegnare nulla in campo etico politico.
Un tempo si usava il termine "Mitteleuropa" (Impero asburgico e Germania del Kaiser)che era contrapposto a "Occidente" (Francia,Inghilterra e Stati Uniti)ed esprimeva una cultura certamente borghese (aristocratica o popolare) ma non liberale. Forse possiamo trovare un compromesso sostituendo "occidentale" con "liberale" che è praticamente la stessa cosa.Il liberalismo è il cancro ideologico di cui l'Occidente è portatore e nasce non in Germania ma in Inghilterra con il filosofo schiavista John Locke,antipapista, primo teorico della supremazia razziale e di classe ad un tempo: la "libertà" era una prerogativa solo per i suoi simili!
D'accordo, poi c'è stato anche Hitler, sulle cui radici non si è abbastanza indagato (ma per me è un sottoprodotto cadetto della cultura liberale anglosassone), comunque è morto e sepolto, mentre l'ombra di John Locke aleggia sempre più sinistramente nel mondo attuale.
LUCIANO

Fulvio ha detto...

Insisto, anche con Luciano. A certi arabi, africani, vietnamiti, che so Michel Aflak (fondatore del Baath), la sinistra palestinese, Edward Said (che pure ha denunciato gli "orientalisti" d'Occidente) Ho Ci Minh, Lumumba, Boumedienne, avevano ben presente il paradigma di base: la classe. E sapevano dare il giusto valore e significato politico e culturale alla sollevazione dei giovani rivoluzionari in Occidente, in appoggio alle loro lotte. L'imperialismo c'è stato anche a Oriente, a Sud, a Nord. Come si dice? Non fare di tutt'un'erba un fascio.

rossoallosso ha detto...

Neunkirchen, 25 agosto 1912- Santiago del Cile, 29 maggio 1994, Erich Honecker
" La vittoria dell’economia di mercato (come chiamano oggi eufemisticamente il capitalismo) deve essere assoluta, e così la sconfitta del socialismo. Si vuole fare in modo, come diceva Hitler prima di Stalingrado, che quel nemico non si rialzi mai più. I capitalisti in effetti hanno sempre avuto un’inclinazione per l’assoluto.
In tutto il mondo il capitalismo è entrato in una crisi priva di sbocchi. Non gli è rimasta altra scelta che sprofondare in un caos ecologico e sociale oppure accettare la rinuncia alla proprietà privata dei mezzi di produzione e quindi il socialismo. Ambedue le alternative significano la sua fine.

alex1 ha detto...

Non per essere tedioso sulla questione del razzismo culturale, ma penso che l'attribuire tutti i misfatti della storia moderna ai "totalitarismi", intesi ovviamente come nazismo, fascismo (oggi piu' che altro per le leggi razziali) e comunismo (sotto quest'ultimo termine ci si include qualunque esperienza sia di socialismo reale che di anticolonialismo non liberale occidentale) sia uno dei cardini del razzismo che pervade la nostra civiltà oggi. Il male sempre da considerare estraneo alla "nostra cultura" ma da ascrivere ad altre culture, appartenenti a popoli lontani e diversi da noi, o comunque ad epoche passate, in una sorta di autoassoluzione. Qui sotto riporto un mio commento sul "Manifesto" in risposta ad una certa Olimpia, secondo la quale il massacro compiuto da Breivik è imputabile solo al nazismo ed a pensatori ad esso appartenenti. Questa la mia risposta conclusiva

Per Olimpia: non credo ci sia molto da discutere certo. O ci sei o ci fai. Io ti ho esposto fatti reali, ai quali tu non hai saputo opporre altro che l'ultima tua trollata "Se non avesse vinto Churchill..." (come se la storia si fa con i se e con i ma)Fra l'altro ignorando ile centinaia di migliaia di morti che il tuo beneamato Churchill ha avuto sulla coscienza, dal Sud Africa alle guerre coloniali, (fra l'altro sembra avesse pianificato anche l'assassinio di Lenin, ma questo non turba certo i liberali come te). Senza considerare Dresda ed Amburgo, già ma bruciare città indifese con bombe al napalm democratiche era opera di bene.

Alessandro

andrea ha detto...

intanto le anime belle del "movimento" (di pancia? come dopo la pasta e ceci?) italiano non sanno far altro che andare a venezia a scimiottare quelle tre poverette delle pussy riot ...
siria, palestina, lavoro...questi sconosciuti...

Mauro Murta ha detto...

Vorrei chiarire una volta per tutte che, quando parlo di Occidente, mi riferisco esclusivamente allo sgangherato ma letale marchingegno etico-ideologico-antropologico che filosofi da talk-show, politici psicopatici e pennivendoli hanno costruito per servire ai sudditi rincoglioniti un’ideologia fondata sulla rapina e il genocidio. Una volta si diceva “Mondo Libero”, ora va di moda “Comunità Internazionale”, ma costoro si e ci chiamano comunque occidentali. Se esiste pure un sito di energumeni che si danno il cinque ogni volta che un drone incenerisce una famiglia di “barbari” (http://www.loccidentale.it/), ci sarà un motivo.
È ovvio che non tutto in quello che chiamano Occidente (e, come è noto, per loro la Gran Bretagna è “occidente”, Cuba no) è marcio, ma non lo è solo quando a quest’infamia tragicomica si oppone.
Siccome ultimamente ho fatto la figura di quello che se la prende solo con i comunisti, vorrei segnalare questa associazione http://www.marx21.it/ che, di primo acchito, mi pare sia molto vicina al modo in cui ritengo di essere comunista.

Mauro Murta