mercoledì 15 giugno 2016

VELINARI E BISCHERI



Datemi qualche ora in più e proverò a dire qualcosa di non insensato sul parallelo attacco alla libera Eritrea da parte dell’esercito etiopico e della Commissione del Diritti Umani dell’ONU a Ginevra e poi sulla mega False Flag di Orlando in Florida. Per ora torniamo su Regeni e su chi ciurla nel manico.

Né-Nè
Nel Comitato No Guerra No Nato di cui faccio parte si è sviluppata in questi giorni una polemica da me innescata e che riguardava l’eterna questione dell’equidistanza, volgarmente né-né, per alcuni irrinunciabile valore. Questione per la prima volta scaturita ai tempi della guerra contro la Serbia, da me raccontata sotto le bombe su Belgrado, e in cui avevo definito la variegata folla di pellegrini a Sarajevo, tra disobbedienti di Casarini, rifondaroli e sinistri tutti, sedicenti nonviolenti e realtà ecclesiali varie, in quel modo: quelli del né con la Nato, né con Milosevic. Quelli puliti e intonsi alla finestra, freschi di Mastrolindo, senza macchia.

E’ una genia che si ripresenta in tutte le occasioni in cui tocca prendere la scomoda e compromettente decisione di schierarsi: né con i Taliban, né con Saddam, né con Gheddafi, né con Assad  e, specularmente, né con gli Usa e con la Nato. C’era stato un antecedente, né con le BR, né con lo Stato, ma era falso, non c’entra niente perché lì si negava l’adesione a due facce della stessa medaglia. Come se oggi si dicesse né con Obama, né con Al Baghdadi, né con Trump, né con Killary. Come quando il Gasparazzo di Lotta Continua giustamente decideva né con il padrone., né con il sindacato. Tautologico.

Il né-né si è consolidato e istituzionalizzato. Ha trasceso vecchi accostamenti a pesci in barile, cerchiobottisti, panciafichisti. Da una base di gentildonne e gentiluomini perbene che volevano restare tali e compatibili con l’ambiente in cui vivevano, si è allargato ed è cresciuto fino a vertici un tempo impensabili. Si è costituito in organizzazioni, partiti, Ong, pubblicazioni, agenzie. Per un attimo ne è diventato luminoso portavoce addirittura Berlusconi. Ricordate quando azzardava “non (più) con Gheddafi, non (ancora) con la guerra”?

La polemica partiva da una piccola agenzia di notizie, house organ del Partito Umanista (sì, esiste ancora) che nei suoi bollettini, tra una condanna della guerra alla Siria, una rampogna alla Nato, un rimbrotto al golpe della malavita brasiliana contro Rousseff, ti inserisce quatto quatto una sfilza di calunnie e bugie sull’Eritrea del “dittatore Afewerki”, una repulsa dell’omobofo e autoritario Putin, qualche dubbio sulla democraticità di Assad, una condivisione della rivoluzione color Cia in Iran contro il despota Ahmadinejad e, un piantarello sulla Grecia scassata, o su indigeni latinoamericani in estinzione e, sistematicamente, la riproduzione delle manovre affidate dal Dipartimento di Stato, o dalla Cia, o da Soros, a Amnesty International, Human Rights Watch, Reporters Sans Frontieres.

Così veniamo a sapere di Regeni “trucidato dal regime egiziano”, ma non del suo lavoro al servizio di spioni e serial killer internazionali; del Darfur, ma non delle operazioni di destabilizzazione del Sudan; di Karadzic e delle sue colpe per Srebrenica (massacro inventato e a lui attribuito); del “tiranno” Mugabe, presidente dello Zimbabwe (e dell’ultimo paese, insieme ad Algeria e Eritrea, che non ospita truppe e multinazionali Usa e latifondisti bianchi); addirittura dei poveri Tartari della Crimea, oppressi e repressi dagli “occupanti” russi…...

Camaleonti
Di Ong e agenzie come questa sono pieni gli scaffali imperiali. Sei attirato dallo zuccherino del pacifismo, della condivisione della sorte di aggrediti, dalla condanna di guerre e tiranni e poi te ne torni a casa intossicato dal nocciolo di cianuro che alla zolletta era stata infilato da Amnesty o HRW o NED o Freedom House o Soros. Si chiama “savianismo” ed è l’evoluzione del né-né. Prende il nome da uno scrittore che se la prende, facile facile, con  il personaggetto de Luca, governatore della Campania, per poi poter impunemente iscrivere il personaggione De Magistris tra i seguaci di Hamas, intesi come i barbarici persecutori dell’amato Israele e Hugo Chaves tra i peggiori caudillos latinoamericani  Con il né-né  ti paravi il culo non stando né di qua, né di là e restavi a galla. Con il savianismo fai un passo avanti. Non stai né con la camorra, né con Hugo Chavez, ma con la camorra ti sei costruito un piedistallo dal quale, riconosciuto eroe, puoi tuonare contro Hugo Chavez o Luigi De Magistris ed essere credibile poiché sono credibili coloro che hanno un piedistallo. Come mettere su un piatto della bilancia un moscerino e sull’altro un caimano, ma la bilancia è certificata.

Ultimamente Il fenomeno è dilagato ed è diventato pericolosissimo. Pericoloso per chi, ammaestrato da battesimi, cresime, catechismi ed oratori, si compiace di farsi gabbare. Non dai grandi media, che si sanno e si ammettono di regime. Con un grano di sale in zucca e  l’occhio non troppo catarattizzato, di Stampa, Messaggero, Repubblica, Corsera, vari tabloid scandalistici come questi, dei Tg e degli altri media di regime, si percepisce la natura di trombette e tromboni, zufoli e organi e si vede bene chi, di spalle, dirige la musica. Di questi giornali si dà per scontata l’ottusa disonestà intellettuale, non ci si sprecano soldi, per capire dove vanno a parare basta sbirciarli in rete. Vale anche per la tivvù.

Poi ci sono i giornali di opposizione a seconda. Dunque farlocchi. Ma pericolosi. Più avanti leggerete come due dei più illustri si siano rivelati patetici velinari  rimasticando, ognuno in forma leggermente reinventata, la stessa velina centrale su Regeni.

Sono questi due giornali, strepitosamente savianei, che compro e leggo da capo a coda. Uno è il “manifesto”  che, per quanto tenuto in vita dalle pere pubblicitarie di compagni sostenitori come Enel, Eni, Telecom, Coop e, per quanto venda meno del marronaro all’angolo, insiste a rappresentare un vociante grumo di sedicente e secredente sinistra. Gli rimane, dunque, una capacità di sgambettare un bel po’ di gente illudendola di accompagnarla verso il sol dell’avvenir. L’altro è “Il Fatto Quotidiano”, che va fortissimo e ha un gruppetto di  giornalisti  di varia tendenza, ma di penna acuminata e ben condotta. Sono i due unici quotidiani da edicola che passano per essere “altro”, “contro”, “alternativi”. Infatti ci danno giù alla grande contro Berlusconi, prima, e ora contro Renzi. Poi si passa alle pagine estere e si scopre che siamo davanti a due portentosi esempi di savianismo.

Dicesi savianismo la conquista di un piedistallo di credibilità e fiducia nel settore sociale genericamente opposto al potere esistente attraverso la critica condivisibile alle sue più evidenti manifestazioni negative, per poi indirizzare quella fiducia e quella credibilità a sostegno delle grandi operazioni strategiche, eminentemente internazionali, quelle che poi contano davvero e decidono il destino di tutti. Abbiamo così  questi due giornali d’opposizione che conducono una fiera lotta contro, oggi come oggi, il regime Renzi e in difesa degli strati che da quel regime sono colpiti, impoveriti, esclusi, repressi. Coinvolti fino all’indignazione e all’entusiasmo nelle filippiche contro Expo, le trivelle, le spedizioni libiche, il Jobs Act, i voucher, gli stupri dei cementificatori, il ladrocinio delle Grandi Opere, Banca Etruria di papà Boschi,  passiamo dalle veementi intemerate della redazione interni, dalle cose di casa, agli esteri, dal calcetto del bar ai Mondiali. E qui giocano quelli che ti risolvono la partita, i Colombo, i Gramaglia,i Rampoldi, i Di Francesco, gli Acconcia, i Battiston, i Celada…

Ed è qui che si gioca la partita. Sei certo che ti hanno detto delle sacrosante verità, contro il conformismo, contro il senso comune, contro le balle del Giglio Magico. Trovi conferma dell’affidabilità del tuo comunicatore anche quando ti dice che la spedizione Nato contro la Libia ha prodotto solo disastri, magari dimenticandoti che qualche anno prima l’aveva sostenuta, se non con le bombe, con la denuncia degli “spaventosi delitti” di Muammar Gheddafi. Quindi, vasellinato da tanta autonomia giornalistica, la bevi con gusto anche quando ti rifila una società civile afghana che si sente protetta dagli occupanti Usa, o una Forza d’Intervento francese che salva il Mali dal jihadismo terrorista, o un dittatore carceriere e torturatore come Afewerki in Eritrea, o una Hillary Clinton che, comunque, è mille volte meglio di Trump, o un Pannella che stava dalla parte dei popoli oppressi e di un Dalai Lama vertice sublime di umanità, o un Regeni, per niente ambiguo collaboratore di spioni e masskiller angloamericani, anzi combattente per il riscatto degli operai schiacciati dallo stivale del Pinochet egiziano, o un Putin che sevizia le candide Pussy Riot e scatena la rediviva GPU contro gli omosessuali, o quel Kim Yong Un che fa sbranare lo zio dai cani, o la santa subito per meriti Usa San Suu Kyi, o Fratelli Musulmani che da Levante a Ponente innalzano i vessilli della democrazia sulle macerie del dispotico nazionalismo laico. Sempre allineati e coperti sotto i vessilli finto-umanitari del depistaggio, della mistificazione, dei trampolini di guerra HRW (Soros), Amnesty (Dipartimento di Stato), Reporters Sans Frontieres (Cia).

O, la cosa più oscena e al tempo stesso rivelatrice della sotterranea complicità con il mostro, l’avallo dato a tutti gli attentati terroristici, anche quelli più scopertamente di Stato, le più eclatanti False Flag (vi eccelle “Il manifesto”), con contemporanea criminalizzazione o ridicolizzazione degli analisti non omologati, i famigerati “complottisti”. Non ammettendo, neanche davanti a una mole inconfutabile di contestazioni, prove, testimonianze, documenti, quello che qualsiasi professionista della comunicazione dovrebbe coltivare come principio fondamentale: il dubbio.  L’unilaterale assegnazione della verità alle fonti ufficiali per nesso logico comporta la condivisione delle ragioni che i mandanti traggono dal terrorismo, dal loro terrorismo, per condurre guerre di sterminio, assassinare migliaia di persone extragiudizialmente, trasformare le proprie apparenti democrazie in Stati di polizia e in demolizione dei diritti umani veri. Con il che si rasenta il tasso di criminalità degli stessi Stati terroristi.

Ed ecco che, prendendoti per il verso dei diritti umani e della democrazia, ti hanno beccato. E non ti sei manco accorto che ingurgitavi dolci e tossici sciroppi cripto-Nato. Perché nel tuo piccolo domestico ti puoi anche permettere di sbraitare.Tanto ci sono le misure di controllo e di isolamento. E’ sulla grandi questioni, quelle che dai piani alti calano a mannaia sulle turbolenzucce dei seminterrati, che non devi sgarrare.

Un piedistallo d’oro umanitario, tempestato di diritti civili e GLBT, circondato dal tripudio delle genti, per farne calare le zozzerie del menzognificio imperiale. Che sono quelle che contano. Giacchè, povero bischero, puoi pure, in coro con questi scaltri velinari, abbaiare quanto vuoi contro il ciarlatano zannuto dell’Arno, sbertucciare la virago idiota che fa il ministro, scoperchiare zuppiere di mota politico-mafiosa servita per pranzo a palazzo, scoprire carogne fetecchiose in mezzo agli scranni delle istituzioni. Ma quel che conta è che, così addomesticato da tanta bella denuncia e indignazione, hai il cervello spalancato all’ingresso della cavalleria pesante: quella delle cose del mondo.

Due giornali, una velina
Due dimostrazioni eclatanti di questo assunto le ho trovate giorni fa nelle cronache identiche, ma differenziate nella confezione, che due giornali, che si dicono distantissimi, tanto da ignorarsi pervicacemente perché concorrenti sul medesimo bacino, hanno pubblicato sullo stesso argomento. Trattavasi con ogni evidenza di velina distribuita agli organi “amici” dalla centrale alla quale non si può dire di no. E riguardava un nervo scopertissimo del corpo imperiale: Giulio Regeni.
C’era stato un contraccolpo inaspettato e al limite della catastrofe per l’ordito imbastito tra Israele e Occidente allo scopo di far saltare l’Egitto, il suo ruolo sulla scena mediorientale e mondiale, i suoi rapporti con partner preziosi, come un’Italia affamata di energia di cui l’Egitto si è scoperto fornito in abbondanza.  Già si era riusciti a tagliare gran parte dei convenienti rifornimenti di gas russo e iraniano a Italia ed Europa (South Stream, Turkish Stream, gasdotto Iran-Siria-Mediterraneo), reimponendo l’esclusiva delle multinazionali anglosassoni e francesi. Figuriamoci se ci si poteva permettere che l’Italia approfittasse anche dell’enorme giacimento egiziano, dando essa già fastidio con i gasdotti arabi libico e algerino sotto controllo ENI. 

Botta fatale di Cambridge
A Cambridge il pellegrinaggio della procura di Roma, affiancata per la giusta carica mediatico-emotiva dalla famiglia Regeni, ha sbattuto contro le alte mura medievali dell’ateneo. I professori dell’augusto college si sono valsi della facoltà di non rispondere. Come mai se, come famiglia Regeni e gazzettieri di mezzo mondo giurano e spergiurano da mesi, il giovane aveva eseguito un compito assegnatogli dai suoi docenti di esplorare natura e comportamenti dei sindacati egiziani cosiddetti “indipendenti” e di questo gli fosse stato fatto pagare il fio dal “Pinochet del Cairo”? Che non fosse quella la missione? Che fosse un’altra, magari imbarazzante, magari inconfessabile? Magari quella di una struttura diversa, forse parallela, forse sinergica, forse no?

E’ tradizione consolidata che i servizi britannici traggono ampi rincalzi dagli istituti in cui l’élite, anche internazionale, alleva la sua classe dirigente. Ma stavolta tale dato risulta confermato da una circostanza assolutamente rilevante e rivelatrice, tanto che tutti gli apologeti di Regeni combattente e martire, e ovviamente i suoi professori di Cambridge, più o meno coinvolti, ma certamente al corrente, come anche coloro che avrebbero il dovere professionale di accertarsi e comunicare ogni dettaglio della vicenda, pervicacemente la occultano. Un mezzo grammo di buonafede, oltre a un filino di deontologia, avrebbero dovuto indurre costoro a chiedersi e a chiedere all’universo mondo che cosa mai avesse fatto Regeni, primo, nell’università del New Mexico, nota per le sue vicinanze all’intelligence Usa e, secondo e soprattutto, perché poi avesse proseguito quella formazione lavorando dal 2013 al 2014 per Oxford Analytica, una gigantesca rete di spionaggio privata con sedi a Oxford, Washington, New York e Parigi e 1.400 collaboratori nel mondo. Impresa diretta da tre allarmanti figuri che proprio per niente si conciliano con l’immagine che la voce del padrone, regolarmente ospitata anche dal “manifesto” e dal “Fatto”, i giornali “alternativi”,  ha voluto proiettare: David Young, reduce dal carcere per il Watergate di Nixon, Colin McColl, ex-capo del Mi6, l’intelligence britannica per l’estero, e John Negroponte, ricordato in Centroamerica e Iraq per i suoi squadroni della morte.
Da mesi il coro regeniano si affanna a fantasticare tra speculazioni e certezze apodittiche. Ultima quella di un Regeni caduto vittima di faide tra servizi di sicurezza rivali. Pian piano lo sfortunato e azzardoso giovanotto finisce sul retro del proscenio, mentre vengono proiettati sullo schermo le nefandezze del presidente egiziano, automatizzato in mandante, se non in esecutore. La lotta del governo e delle forze di sicurezza contro il terribile dilagare del terrorismo dei Fratelli Musulmani, spodestati dalla presidenza da una rivoluzione popolare, con gli inevitabili arresti e le inevitabili condanne di chi fa stragi di poliziotti, soldati e civili, diventa nella narrazione di Amnesty, manifesto, Il Fatto, una repressione di oppositori rispetto alla quale la Turchia o l’Arabia Saudita eccellono quali protagonisti dei diritti umani.

Ora nel pesante contraccolpo di Cambridge, nel quale il non-detto  delle autorità accademiche, intime di Regeni, diventa un colossale detto su una sceneggiatura del tutto diversa e talmente imbarazzante per i britannici da non potersi, appunto, dire. Con in più la totale assenza di smentite sull’ipotesi, tuttavia circolata, da noi e anche all’estero, del nerissimo retroterra spionistico dell’italiano e quindi della crescente credibilità dell’ipotesi che, più o meno ignaro, dai suoi padrini sia stato sacrificato per dare a una poderosa provocazione contro l’Egitto di Al Sisi (e contro i suoi rapporti economici con Italia, Russia, Cina e altri concorrenti dei capintesta Nato) la copertura di un giovane schierato con sindacati e democratici. Perfetto. Se solo da là dietro non emergesse Oxford Analytica  combinata con il ritrovamento del corpo torturato nel giorno degli accordi Cairo-Roma. Il che, insieme all’evidentissimo cui prodest derivato dalla speculazione sulla vicenda,  rade al suolo l’idea di una responsabilità del regime egiziano, solo a pensare quali sventure gliene sono venute.

Due personaggi in cerca d’autore
Ed ecco che in redazione arriva una velina che deve parare il colpo sia dell’eloquente riserbo di Cambridge, sia delle misteriose telefonate intercorse tra Regeni e suoi interlocutori britannici alla vigilia della scomparsa e su cui si è subito steso un chiassoso silenzio. Velina uscita dalle centrali dell’operazione Regeni come dimostrato da come l’abbiano pubblicata, ognuno manipolandola secondo la chiave ritenuta più opportuna, il Fatto e il manifesto.

Il nocciolo del depistaggio sta nella scoperta di intrighi e rivalità tra servizi di intelligence egiziani, con uno civile dalla parte di Al Sisi e l’altro (ce n’è anche un terzo, tra coloro che son sospesi) militare in mano ai suoi rivali. Non si può affermare, ma si implica che il secondo abbia buttato il cadavere mutilato di Regeni tra i piedi dell’odiato presidente. Dunque l’ennesima fantasticheria, stavolta intesa a rappresentare un Egitto dilaniato da forze, ovviamente tutte orripilanti, interne al  regime, con un Al Sisi debolissimo e sul punto di precipitare e, quindi, per conseguenza logica, il terrorismo sanguinario dei Fratelli Musulmani riabilitato a civile interpretazione della rivoluzione democratica del 2011. Cosa che viene utile anche per sostenere i Fratelli Musulmani libici di Al Serraj e i tagliagole e scuoiatori di neri di Misurata.

Il bello è vedere come il rispettivo redattore abbia colorito la velina ne Il Fatto e nel manifesto. Il Fatto Quotidiano scopre l’immancabile ma affidabilissimo “anonimo” in Turchia, dove Travaglio può permettersi di spedire un inviato che ne viene relazionato da un presunto leader dei Fratelli in esilio a Istambul, tale Amr Darrag. Nel meno abbiente manifesto, dove Chiara Cruciati  è la nuova pasionaria dei  bombardamenti su Al Sisi da parte della Fratellanza, visto che il suo fan Acconcia è passato a sostenerne la versione Nato in Libia, si fa ricorso a un meno prestigioso “anonimo”: un “attivista egiziano che per ragioni di sicurezza chiede di non essere identificato” . Comprensibile no? Mica vogliamo buttarlo tra gli zoccoli del Satana Al Sisi!

Anonime entrambi, le fonti dei due organi cripto-Nato, e dunque credibili. Sia quando danno per scontato che il nobile militante per gli oppressi e sfruttati Regeni sia stato liquidato dal regime, qualunque testa dell’Idra l’abbia materialmente fatto (entrambi concordano con l’attribuzione del delitto alla NS, National Security che, sentendosi scavalcata dall’intelligence dell’Esercito, si sarebbe vendicata facendo trovare accanto al corpo di Regeni – ucciso da chi? – una coperta militare. Mostruosa astuzia, non vi pare?).
Per il resto è tutto un guazzabuglio di intrighi di palazzo da far invidia a Macbeth, nel quale, con un expertise da far invidia a un Le Carré all’apice della forma, si descrive una specie di rettilario di gruppi, enti, caporioni, che di reale non hanno nulla, ma di virulenza propagandistica anti-egiziana quanto serve ai riconoscibilissimi nemici di questo ultimo grande Stato arabo unito, indipendente e perlopiù ora ricco di risorse energetiche più di tutti quelli che si affacciano sul Mediterraneo.

In sostanza si tratta di un tentativo per sostenere, con le solite illazioni e accuse basate su assolutamente nessuna prova, testimonianza, evidenza, i colpi di coda dello schieramento Regeni: la proposta, grottesca, di una commissione d’inchiesta parlamentare e, addirittura, la richiesta dei genitori al parlamento europeo di rompere con l’Egitto. Sullo sfondo, la solita soluzione per tutti i paesi che non marciano al passo del 4° Reich: sanzioni genocide e poi bombe. Qui c’è di sicuro un morto ammazzato. Non si sa da chi. Tutt’intorno, lungo alcuni meridiani e paralleli, sono sparsi milioni di morti ammazzati. Com’è che nessuno esige gli stessi provvedimenti contro gli assassini di costoro che, in questo caso, sono noti e confessi? Forse perché questi sono del 4° Reich? 

La sovrapposizione dell’anonimo turco e dell’anonimo egiziano è tale da sembrare concordata tra Travaglio e la direttrice dsel “quotidiano comunista” Norma Rangeri: Dobbiamo lanciare questa velina, tu come la metti? Io pensavo a un Fratello Musulmano scappato in Turchia, vittima di Al Sisi come Regeni… Bè, io a Istanbul non ciò nessuno, però un attivista egiziano perseguitato da Al Sisi va bene uguale….

I due quotidiani di cui citiamo le imprese sono pericolosi. Ti prendono per i capelli e ti trascinano con sé e contro i notabili domestici fino a pagina tot. A quel punto sei bell’e cotto e finisci fiducioso nella palude della politica estera, ti bevi secchiate di poltiglia  pensando che sia rum cubano e manco ti accorgi che i caimani ti asportano fette di cervello. L’uno vanta fuoriclasse della penna, l’altro ti seduce con l’orizzonte tracimante di “nuovi soggetti politici” che faranno rinascere la sinistra (una volta D’Alema, una Obama, una Bertinotti, una Cofferati, e poi Tsipras, Landini, Fassina, Corbyn, Sanders, … 

Intanto ti rifila quattro paginoni che ti raccontano un’Asia dove i cattivi veri sono i Taliban e i cinesi, un inserto redazionale (non pubblicitario) in cui mozza le gambe ai NoTriv raccontandoti quanto sia divertita e abbia imparato una scolaresca in viaggio-premio tra i pozzi dell’Eni in Basilicata (poi sigillati dal magistrato perché corpo del reato), una stroncatura per eccesso operaista del film “I, Daniel Blake” con cui Ken Loach ha trionfato a Cannes e, per contrasto, un’esaltazione della regista Cia Kathryn Bigelow e del suo spot Cia sull’Iraq “Zero Dark Thirty”, un’irrefrenabile avversione a russi, cinesi, 5Stelle e a tutti quelli che stanno sul cazzo all’imperialismo, una smodata passione per quinte colonne come curdi e Fratelli Musulmani, dire peste e corna di Trump cosìcchè ne risulti rigenerata Hillary, per finire con il sempreverde Asor Rosa che, invadendo gran parte della foliazione, insiste a ripeterci che o ci si salva con il PD e con il centrosinistra, migliore dei mondi possibili, o è la fine.

E’ la fine. Come volevasi dimostrare.

44 commenti:

Paolo Selmi ha detto...

Complimenti Fulvio per l'ottimo pezzo.
Su Crimea e veline ti segnalo questo articolo: le due vite di mustafa dzhemilev.
http://cigr.net/glavnoe/26527-dve-zhizni-mustafy-dzhemileva.html
Il nostro eroe, attualmente considerato patriota in ucraina, campione dei diritti della minoranza tatara, una vita prima ... era stato schedato proprio dai servizi segreti ucraini come persona pericolosa perché uomo dei servizi turchi e attentatore dell'integrità territoriale ucraina. A rivelarlo i russi di crimea che hanno reso pubblici i documenti dei servizi ivi archiviati. Della serie, il nemico del mio nemico è mio amico. Teniamolo presente ogni volta sentiremo blaterare dei diritti dei tatari crimei.
Un caro saluto
Paolo Selmi

Anonimo ha detto...

Ciao Fulvio.
Sono d'accordo su tutto.Da tempo considero il FQ il piu' schifoso,ipocrita e criminale strumento di disinformazione.Giustissimo il termine savianesimo.Potremmo anche dire gabbanellianesimo o formiglianesimo,cambia poco.Mi sono accorto che il plagio ha funzionato benissimo anche sul cervello dei commentatori.Ho quindi deciso,nella mia insignificante resistenza quotidiana,di sottrargli i miei clic e cosi' quei pochi centesimi di pubblicita'che potevano derivarne.Al tempo stesso mi sono risparmiato solenni incazzature derivanti dalle cazzate che scrivono quei mercenari e gli idioti che commentano.Sono d'accordo come ho detto su tutto,tranne un piccolo,piccolissimo particolare.Non vedo ostilita' verso il 5s ,anzi.Dopo un'iniziale simpatia adesso (tra l'altro vivo a Livorno e sono in grado di verificare sul campo)ho maturato una profonda avversione.Lo considero solo un comitato d'affari,furbesco anzi paraculo nell'attirare voti di delusi sia della destra che della sinistra.Un comitato che specula sulla delusione di moltissimi,sulla buonafede di alcuni,sul paraculismo di parecchi che finiranno per rubare quanto e piu' degli altri,sul plagio di molti effettuato con un mix di savianesimo e scentology.Leggiti un po' dei loro commenti sul loro organo,il FQ ...Mi sembra che tu fossi partito,come avevo fatto anche io,con buone aspettative nei loro confronti.Da un po' ho come l'impressione che tu abbia sospeso il giudizio.Che ne pensi adesso Fulvio?
Saluti.
Luca.

Fulvio Grimaldi ha detto...

Luca@ credo che il tuo giudizio sia determinato da fatti e impressioni contingenti. Vedo che l'unica vera opposizione al regime renziano e ai farlocchi della sedicente sinistra sono i 5 Stelle e li voto convinto.Inevitabilmente vi sono elementi spuri, è un movimento giovane che ha rastrellato di tutto. Ma in parlamento sta lavorando benissimo, girando l'Italia alla ricerca dei crimini di regime li trovo sempre dalla parte di chi resiste, al Senato e alla Camera ho partecipato a loro convegni straordinari su Nato, ALBA, Libia. E' il meglio che c'è in giro. Proprio sabato ho organizzato con loro un bellissimo convegno per il NO al referendum.Occhio ai pregiudizi, alle malelingue, ai casi specifici.

alex1 ha detto...

Riguardo al M5S aggiungo un articolo del famigerato Gramellini, intitolato Casta Diva, e parla di una deputata del M5S credo la Lombardi, accusata di aver commesso la colpa di essersi interessata alla insalubrità e pericolosità della scuola che frequenta anche suo figlio. Ma secondo il democraticamente e (moralisticamente) corretto articolista la richiesta di intervento per bonificare la scuola, già considerata conflitto di interesti dall'articolista, avrebbe un ulteriore imperdonabile colpa. Sarebbe stata scritta con la carta avente il logo in filigrana della Camera dei Deputati. Colpa imperdonabile! secondo lo scrittore, la deputata avrebbe dovuto spogliarsi di ogni ruolo ufficiale e parlare da cittadino comune alla scuola. Quasi vergognandosi del proprio ruolo istituzionale come fosse una vergogna, tanto più perchè continuamente tacciati di incompetenza, opportunismo, scarsa preparazione e settarismo per la loro disciplina di partito. E purtroppo molti dei commenti vanno nello stesso senso. Io ho ancora delle perplessità sulla linea politica ancora un pò confusa del M5S, in particolare non hanno ancora del tutto chiara la questione di classe, ma quando accuse del genere vengono portate avanti dagli epigoni dell'europeismo che ci impone sacrifici e povertà, ed ancor peggio della difesa di chi ha permesso la privatizzazione dell'acqua e la devastazione del territorio io mi schiero contro questi epigoni.

Anonimo ha detto...

ho sempre "sentito" questo fenomeno a pelle, alle manifestazioni, alle riunioni, in televisione, nei giornali, nelle persone.

i giornalisti, i politici, i sindacalisti sono tutti dei "mediatori" , dei rappresentanti di "istituzioni". Basta "comprare" la persona per avere a disposizione l'istituzione che rappresenta. Ognuno ha il suo prezzo e chi ha infinita disponibilita' di risorse (denaro) riesce ad imporre qualsiasi politica (a patto che l'economia del paese da attaccare sia collegata in qualche modo ai dollari)

sto leggendo il libro nero degli stati uniti di blum e riporto l'unico schema del libro, che ben rappresenta il modo di operare della cia per interferire negli altri paesi.

http://i68.tinypic.com/2r1zb51.jpg

un paese che riesce a svincolare la propria economia dal dollaro, dal capitale in generale e dalla finanziarizzazione è solo a meta' strada perche' deve contemporaneamente modificare il modo di ragionare economico dei suoi cittadini per non renderli facile preda di "arruolamento" straniero. putroppo i venduti, i collaborazionisti, gli infiltrati, i falsi, i "disumani" ci saranno sempre.

Piu' che cercare di prendere il potere , la vera rivoluzione è creare delle comunita' (con meccanismi collaborativi e relativamente indipendenti dal modello economico) che si allargano per adesione volontaria. MAgari il m5s potrebbe dedicare a progetti simili i soldi non utilizzati dei rimborsi o del microcredito, che purtroppo funziona all'interno del noto meccanismo del mercato.

Anonimo ha detto...

Bellissimo!! e tra il né e il né, si fa avanti lo stile kibbutz da De Luca a Negri fino a Podemos, incapaci evidentemente di 'autonomia' . Sulle ceneri del sionismo verde si costruirono il magic bus Londra-Kathmandu, villaggi turistici eco-illogici, agriturismi ariano-filosofici vegetarianismi pedocannibali, riserve parayogiche per mercificate visioni, festival esofinanziati, antiproibizionismi d'elite ed il mito della terra strappata alle mafie, evidentemente stanche di campagna e ben appollaiate nelle varie catene delle distribuzioni e delle logistiche.

Anonimo ha detto...

tra il né e il né mi permetto di segnalare la squallida manipolazione di Iqbal Masih e la sua storia, già all'epoca terreno di scontro per la difesa della cristianità in Oriente, che tuttavia si è evoluta passando dal connubio povertà-sfruttamento a quello sfruttamento-filantropia annidato tra i meandri di una pedofilia che è sempre più mascherata da manipolazione mentale e pacifismo d'evenienza con la benedizione di genitori allegeriti dall'annoso 'cosa faranno da grandi' e pacificati dal 'volemose bene, siamo una grande famiglia di fratelli e sorelle' terminologie scaltramente utilizzate anche nell'antagonismo e nelle marce arcobaleno, rinnovando proprio il mito della tradizione da 'cenacolo-tabernacolo', oggi interreligioso e tendente all'anti classismo da apericena. Amen.


https://www.facebook.com/pisacane011/
https://www.facebook.com/GoodDeedsDayItalia/
https://en.wikipedia.org/wiki/Shari_Arison

Fulvio Grimaldi ha detto...

Anonimo@
Strepitoso!
Manca l'elitarismo-vittimismo-massonismo GLBT.

Anonimo ha detto...

Non volevo strafare in complottismo e sono altresì convinto che "l'affaire omofobia" l'abbiano abbondantemente sgretolato gli eserciti israeliano e statunitense dimostrando le larghe vedute sulla questione del diritto tanto da parificarne i compiti: noi vi riconosciamo purchè siate etericamente criminali, un pò come le penose emancipazioni maciste delle donne nell'esercito. Dove c'era la speranza di una parte di cielo diverso, il fascino del potere e lo spirito di corpo, l'amore per la 'patria' e lo stipendio sicuro hanno riequilibrato lo stesso potere fallocrate con il falloppiote ed il coronamento è stata l'elezione di Eric Fanning nuovo segretario dell'esercito usa. Nulla di nuovo dopo che la famiglia Walton della Walmart, dalla frutta alle armi d'assalto, ha finanziato la campagna Clinton. Sto sempre più capendo perchè va tanto di moda il 'Pilates' e le rilassanti 'SPA' .

https://www.youtube.com/watch?v=PDWuwh6edkY

alex1 ha detto...

Una domanda volevo chiederti :cosa significa il termine panciafichisti?

Anonimo ha detto...

rumors of inside job.

http://www.theatlantic.com/business/archive/2016/06/g4s-orlando-shooting-omar-mateen/486908/

http://www.dailymail.co.uk/news/article-3637968/Father-America-s-deadly-mass-shooter-wanted-Afghan-president-job-TV-showed-support-Taliban.html

....Se sei figlia della solita illusione e se fai confusione....

Fulvio Grimaldi ha detto...

Alex 1
Si usava negli anni '30-'40 per indicare il grasso borghese che se ne stava in panciolle, soddisfatto di sè, ipocrita, vile e attento a non incorrere in un qualsiasi attrito. Una specie di don Abbondio.

Anonimo ha detto...

Questa feccia che ci governa è teleguidata, strapagata e corrottissima, da Roma fino a Bruxelles, passando per Berlino. Sono i cyborg del potere della finanza criminale e delinquenziale, che da dietro le quinte domina il mondo, crea il terrorismo e le crisi finanziarie, due facce della medesima lurida medaglia. Bilderberg, Aspen Institute, logge massoniche come Athor Pentalpha, multinazionali, fabbricanti di armi, servizi segreti, giornalisti mainstream, sono loro gli abili e infami manipolatori nonché lobotomizzatori dei popoli. Sono i bastardi che ci vogliono condurre verso una insensata quanto folle terza guerra mondiale contro la Russia e la Cina. Ma se ci sarà uno scontro con Russia e Cina, sarà termonucleare e non ci saranno vincitori. A Washington pensano di vincerla con un "first strike" atomico, ma non si rendono conto che l'America sarà ridotta a un posacenere radioattivo per secoli, come del resto tutto il Medio Oriente e L'Europa.
La Russia, la Cina e l'Iran, non sono l'Iraq, la Libia, la Serbia, la Siria o qualche nazione del Centro o del Sud America da sovvertire e bombardare come se nulla fosse. Dementi, oltre che ipocriti, arroganti ed assassini.

Mauro Murta ha detto...

Quando, come Regeni, ci si mette al servizio dell’Uccidente si gode di immensi vantaggi: onori, gnocca e prebende. Bisogna solo fare attenzione ad accorgersi quando ai propri benefattori si diventa più utili da morti che da vivi.

Anonimo ha detto...

A proposito di né nè tempo fa ho trovato questo articolo http://www.ecn.org/reds/mondo/europa/balcani/kosova/kosova0000domande.html Scritto ai tempi della guerra del Kosovo, gli autori sostengono a spada tratta le ragioni degll'Uck contro la "repressione dei cattivissimi Serbi" e al contempo si dicono contrari all'intervento della NATO, senza tralaltro offrire soluzioni alternative. Il top però lo raggiungono quando, parlando della Grande Albania, se ne escono con: "E se anche fosse? Quella albanese è una nazionalità divisa tra tre stati: Albania, Macedonia e Jugoslavia (concentrata nel Kosova, ma con pezzi anche in Serbia e Montenegro), perchè mai non dovrebbe avere il diritto, se così desidera, di unificarsi?"

alex1 ha detto...

Per Mauro Murta: condivido, non a caso fra le società interessate ad assumere giovani dottorati alla UCLA nel 2009, c'era la CIA (si, avete capito bene) ospitata al job fair come una qualunque compagnia di elettronica o di costruzioni. Un giovanotto in gamba ed ambizioso purche rispettasse il "dress well to impress", può far sempre comodo. Sarà un caso, anche la deputata inglese pro UE assassinata, dicono da un fanatico anti UE proveniva da Cambridge, la stessa università di Regeni. Un caso od una fucina di think tank pro UE?

Fulvio Grimaldi ha detto...

Mauro Murta@
La tua affermazione è un lampo di verità e attualità. Vale anche per la Cox.

Anonimo ha detto...

Oxfam nel mondo, Blair, Pino Arlacchi e la continua ricerca di fondi, mentre l'ennesimo squilibrato, seguito da anni e ben monitorato, evidentemente ben veicolato verso il 'martirio nazionalista occidentalista', uno dei tanti Breivik strozzato tra il delirio della mente e la società della psichiatrizzazione latente in molte se non tutte le sue espressioni etiche, che dove non riesce a dare soluzioni inquadra il nazi o il jiadista come se non lo fossero altrettanto le ong eurocentriche finanziate dai governi bypassati dall'onu e dalle sue variegate espressioni, le quali anziché far valere la loro istituzione verso i governi (peraltro sempre fuori dall'orbita usa-europa)e creare un percorso condiviso e preventivo ai conflitti, ne seminano i territori di sottosezioni infarcite di 'volontariato civile' dirette da accademiche squadriglie assetate di 'ricerca sociale' e 'geopolitica', sempre sostenute da giovani leve start-uppiste imbrigliate tra Anonymous e Steve Jobs, tanto abili quanto banali nell'uso propagandistico dell'immagine. Dai sarawi alla Palestina, dalle primavere arabe all'america latina, i reportage diventano spesso curriculum per la successiva organizzazione cooperante così come per un film shock o una multinazionale in cerca di un punto di vista più accattivante e pescare nel substrato del mondo alternativo è sempre più disarmante.

Anonimo ha detto...

La povera euro deputata inglese brutalmente assassinata era solo una pedina da sacrificare per gettare fango sulla Brexit e spingere l'elettorato a votar contro. TUTTO, ovviamente, é stato programmato nei minimi dettagli,ormai posson prendere per i fondelli solo i creduloni e i derelitti "teleutonti" lobotomizzati. Aspettiamoci il peggio del peggio di questi tempi, dato che i "masters of the universe" sono molto molto preoccupati che qualcuno dei loro infami congegni s'inceppi.Questi bastardi potrebbero anche pilotare qualche dannato casino in una centrale nucleare europea.
Il luridissimo castello del nauseabondo ed infimo potere UE criminale inizia forse a scricchiolare per davvero. Comunque, NON é questa l'Europa che volevamo, NON é questa l'Europa dei POPOLI,dei valori, dei diritti sociali, della tutela del cittadino, della pace, dell'equità. Questa Europa, con a capo il cane da guardia tedesco, é formata da una vera accozzaglia di ladri corrotti, venduti ed incapaci, messi su appositamente a Bruxelles dai poteri atlantico massonici bancari per fotterci tutti.Chi li ha eletti? Chi ha eletto ad esempio una Mogherini? Che lecca il fondello degli assassini sauditi? Chi ha eletto qui in Italia il giocoliere di Firenze? Chi ha eletto il ministro della difesa, premiato dal Cardinale di Napoli con un premio per la pace, dopo le commesse per vendere armi e bombe italiane a chi sta massacrando lo Yemen e diffondendo il terrorismo islamico in tutto il mondo?
Adesso voglion spingere tutto l'occidente verso una folle guerra contro la Russia, ma... attenti... al Volga NON SI ARRIVA.

alex1 ha detto...

Per Anonimo: Nel 1915 in piena Guerra mondiale, alcuni socialisti e pacifisti chiedevano ai governi di fermare la Guerra in nome degli Stati Uniti d'Europa. Lenin in minoranza disse che era un'idea improponibile perche' "L'unione europea o non sara' o sara'reazionaria". Credo a distanza di un secolo, che ci abbia preso in pieno. Gli slogan "L'Europa dei popoli" e "un'altra Europa e' possibile" e' solo per I gonzi, I sognatori ingenui, I doppio giochisti e gli struzzi che mettono l testa nella sabbia. Fintanto che esiste un capital mondiale e mondialista che pensa di fare e disfare I destini di centinaia di milioni di uomini, gli "altri mondi possibili", "democrazia e diritti umani da esportare" sono frasi ingannevoli.

Anonimo ha detto...

La Verdadera Deuda Externa…o eterna….
Aquí pues yo, Guaicaipuro Cuauhtémoc, he venido a encontrar a los que celebran el Encuentro. Aquí pues yo, descendiente de los que poblaron América hace cuarenta mil años, he venido a encontrar a los que se la encontraron hace quinientos. Aquí pues nos encontramos todos: sabemos lo que somos, y es bastante. Nunca tendremos otra cosa. El hermano aduanero europeo me pide papel escrito con visa para poder descubrir a los que me Descubrieron. El hermano usurero europeo me pide pago de una Deuda contraída por Judas a quienes nunca autoricé a venderme. El hermano leguleyo europeo me explica que toda Deuda se paga con intereses, aunque sea vendiendo seres humanos y países enteros sin pedirles consentimiento. Ya los voy descubriendo.También yo puedo reclamar pago. También puedo reclamar intereses. Consta en el Archivo de Indias, papel sobre papel, recibo sobre recibo, firma sobre firma, que sólo entre el año de 1503 y el de 1660 llegaron a Sanlúcar de Barrameda 185 mil kilos de oro y 16 millones de kilos de plata provenientes de América. ¿Saqueo? No lo creyera yo, porque es pensar que los hermanos cristianos faltan a su séptimo mandamiento. ¿Expoliación? Guárdeme Tonatzin de figurarme que los europeos, igual que Caín, matan y después niegan la sangre del hermano. ¿Genocidio? Eso sería dar crédito a calumniadores como Bartolomé de las Casas, que califican al Encuentro de Destrucción de las Indias, o a ultrosos como el doctor Arturo Uslar Pietri, quienes afirman que el arranque del capitalismo y de la actual civilización europea se debió a esa inundación de metales preciosos. No, esos 185 mil kilos de oro y 16 millones de kilos de plata deben ser considerados como el primero de varios préstamos amigables de América para el desarrollo de Europa. Lo contrario, sería presuponer crímenes de guerra, lo cual daría derecho, no sólo a exigir devolución inmediata, sino a indemnización por daños y perjuicios. Yo, Guaicaipuro Cuauhtémoc, prefiero creer en la menos ofensiva de la hipótesis. Tan fabulosas exportaciones de capital no fueron más que el inicio de un Plan Marshalltzuma para garantizar la reconstrucción de la bárbara Europa, arruinada por sus deplorables guerras contra los cultos musulmanes, defensores del álgebra, la poligamia, el baño cotidiano y otros logros superiores de la civilización. Por ello, al acercarnos al Quinto Centenario del Empréstito, podemos preguntarnos: ¿han hecho los hermanos europeos un uso racional, responsable, o por lo menos productivo de los recursos tan generosamente adelantados por nuestro Fondo Indoamericano Internacional? Deploramos decir que no. En lo estratégico, lo dilapidaron en batallas de Lepanto, Armadas Invencibles, Terceros Reichs y otras formas de exterminio mutuo, sin más resultado que acabar ocupados por las tropas gringas de la OTAN, como Panamá (pero sin canal).

Anonimo ha detto...

seconda parte

En lo financiero, han sido incapaces -después de una moratoria de 500 años- tanto de cancelar capital o intereses, como de independizarse de las rentas líquidas, las materias primas y la energía barata que les exporta el Tercer Mundo. Este deplorable cuadro corrobora la afirmación de Milton Friedman conforme a la cual una economía subsidiada jamás podrá funcionar. Y nos obliga a reclamarles -por su propio bien- el pago de capital e intereses que tan generosamente hemos demorado todos estos siglos. Al decir esto, aclaramos que no nos rebajaremos a cobrarles a los hermanos europeos las viles y sanguinarias tasas flotantes de interés de un 20% y hasta un 30% que los hermanos europeos cobran a los pueblos del Tercer Mundo. Nos limitaremos a exigir la devolución de los metales preciosos adelantados, más el módico interés fijo de un 10% anual acumulado durante los últimos trescientos años. Sobre esta base, y aplicando la europea fórmula del interés compuesto, informamos a los Descubridores que sólo nos deben, como primer pago de la Deuda, una masa de 185 mil kilos de oro y otra de 16 millones de kilos de plata, ambas elevadas a potencia de trescientos. Es decir: un número para cuya expresión total serían necesarias más de trescientas cifras, y que supera ampliamente el peso de la Tierra. Muy pesadas son estas moles de oro y de plata. ¿Cuánto pesarían calculadas en sangre? Aducir que Europa en medio milenio no ha podido generar riquezas suficientes para cancelar este módico interés, sería tanto como admitir su absoluto fracaso financiero y/o la demencial irracionalidad de los supuestos del capitalismo. Tales cuestiones metafísicas, desde luego, no nos inquietan a los indoamericanos. Pero sí exigimos la inmediata firma de una Carta de Intención que discipline a los pueblos deudores del Viejo Continente, y los obligue a cumplirnos sus compromisos mediante una pronta Privatización o Reconversión de Europa, que les permita entregárnosla entera como primer pago de su Deuda histórica. Dicen los pesimistas del Viejo Mundo que su civilización está en una bancarrota que le impide cumplir sus compromisos financieros o morales. En tal caso, nos contentaríamos con que nos pagaran entregándonos la bala con la que mataron al poeta.
Pero no podrán: porque esa bala, es el corazón de Europa.

-Presumibilmente scritta da Luis Britto Garcia a nome del mondo colonizzato un 18 ottobre del ‘900.

Anonimo ha detto...

Come caso da manuale di sinistra "né né" la parlamentare laburista Jo Cox assassinata non si sa bene come e perché, calza perfettamente.
Scriveva su labourlist.org che bisogna affrontare decisamente gli orrori gemelli ("twin orrors")dell' ISI e di Assad e che Assad è responsabile del 75% dei 300000 civili morti ammazzati in questi 5 anni, nonché dell'esodo di milioni di rifugiati che fuggono per evitare i suoi gas asfissianti e i suoi barili-bomba: a conti fatti si desume che per lei Assad è tre volte peggio dell'Isis, quindi alla fine contraddice, senza accorgersene, la sacra regola dell'equidistanza dagli estremi, ma questo ahimé, è inevitabile! Sarebbe anche interessante sapere cosa pensava del rifiuto dell' Università di Cambridge di rispondere alle domande delle autorità giudiziarie italiane sul caso Regeni, ma questa è un'altra faccenda. Resta il fatto che lei si dichiarava internazionalista convinta, richiamandosi alle "nobili tradizioni" del laburismo che si schierò coi suoi volontari a difesa della Repubblica nella guerra di Spagna ecc. ecc.sembra di sentire l'eco dell'allucinata Rossana Rossanda. Se fosse vissuta nel 1941 forse se ne sarebbe uscita con un "né con Hitler né con Stalin!" o forse no, ma solo perché Stalin garantiva in quel frangente la sopravvivenza dell'Inghilterra!
C'è da chiedersi se costei fosse davvero in buona fede e da dove prendesse le sue informazioni. C'è ormai una valanga di testimonianze dirette sulla realtà della guerra in Siria, sulle responsabilità di chi l'ha scatenata e sulle finalità che ci stanno dietro, l'opinione pubblica internazionale ha ormai smesso di credere alle menzogne mainstream ma lei, saccente e imperterrita, espone il suo "progetto globale" articolato su tre piani: umanitario, diplomatico (pressioni contro la Russia) e militare: vuole un intervento simultaneo e quanto mai velleitario della marina e dell'aviazione USA UK e Francia contro i due "mostri": ISIS e Assad! Da George Orwell a Tony Blair la china è purtroppo inarrestabile!
Se non fosse che favorisce i giochi degli anti Brexit, della sua morte ci sarebbe solo da rallegrarsi.
LUCIANO

Massimo ha detto...

D'accordissimo con Anonimo, la sfortunata eurodeputata inglese era solo una pedina sacrificabile dai criminali tecnocrati e dai loro padroni che stanno nell'ombra dietro le quinte, come d'altronde lo fu mesi fa il giovane Regeni che lavorava per ambienti atlantici dalla matrice chiaramente più che discutibile, cosa ovviamente taciuta dai cani al guinzaglio del main stream che avevano il compito di dipingerlo come un martire dei "diritti umani", vittima del novello Pinochet del Cairo.
Ormai è da tempo che gli sporchi giochi di questa masnada di criminali per i quali la vita umana non è che un dettaglio sacrificabile per quello che le loro menti malate vedono come interessi superiori, sono scoperti per chi abbia il desiderio di vederli e di fare 2+2.
Quello che i media ci rappresentano tutti i giorni non è che un teatro, fiction allo stato puro.

Massimo ha detto...

Ecco chi sono questi mostri, non esitano a far fuori anche i loro con apposite false flag o utilizzando pazzi sempre pronti a colpire bersagli ben identificati, appositamente spinti all'azione per arrivare ai loro obiettivi; per questi criminali la vita umana è solo un dettaglio sacrificabile all'occorrenza.
Non ci si può rallegrare della morte di nessun essere umano, qualunque idea abbia, perché se lo facciamo siamo diventati come loro, dei mostri.

P.S. la scandalosa campagna antirussa va avanti senza vergogna, dopo i russi unici responsabili dei disordini sui campi dell'europeo francese di calcio con strategica dimenticanza di quei gentiluomini degli inglesi adusi a bere birra come fosse acqua che appena lasciano la terra natia si mostrano per quello che sono anche a causa di strategiche dimenticanze, il mancato divieto di vendere alcolici prima della partita nelle vicinanze dello stadio, adesso arriva la strategica squalifica degli atleti russi dalle prossime olimpiadi brasiliane causa scandalo doping su misura per loro, perfetta sceneggiatura se non si vedesse benissimo chi manovra i fili delle marionette dietro le quinte.

Fulvio Grimaldi ha detto...

Massimo@
Tutto giusto, ma lasciamo stare i cani. Vanno rispettati e non utilizzati per definire pessimi soggetti umani.

Anonimo ha detto...

Non' e' neanche una novita'.Sacrifici umani appartenenti alle proprie schiere per attirarsi i favori del Fato.Dalla notte dei tempi.
Luca.

Anonimo ha detto...

Campagna elettorale al tempo dei sacrifici umani del neofeudalesimo.
C'era il soggetto adatto,un neoanazista da operetta un po' scemo ma non cosi' tanto da far escludere il movente politico.Questo uno specialisti dei servizi con un paio di pinte di birra al pub lo convince anche ad essere la reincarnazione di Riccardo Cuor di Leone.
Poi la pedina sacrificabile con tanto di recente filmato con gommoncino,marito e due bambini.Perfetta per commuovere sia i laburisti, con l'azione corsara stile Greenpeace ,che i conservatori per il suo essere essere moglie e madre.
Deputata giovane,impegnata.Ideale.Se non ci fosse stata l'avrebbe dovuta inventare una riunione del Bildenberg.
Luca.

Anonimo ha detto...

Per Alex 1 da anonimo. Ti rispondo solo che, in questa Europa non ci ho mai creduto, conosco bene il potere, so che cos'é e quanto ammazza, ma le promesse altisonanti son state fatte a suo tempo. Un Europa (utopica) dei popoli, giusta,equa, e bla bla bla, é quanto veniva sbandierato agli inizi a noi tutti europei. Certo, chi non avrebbe voluto almeno che si realizzasse qualcosa che non fosse unicamente il capitalismo selvaggio, arrogante e assassino di questi ultimi tempi (e non solo ovviamente). Lenin, come riporti tu giustamente, aveva perfettamente ragione. Diciamo che, se prima il Kraken si nascondeva, adesso che é in pericolo, non esita a mostrarsi palesemente, e a rischiare passi davvero falsi, potrebbe dunque, anche perdere cresta e tentacoli.Si stanno svegliando in molti,soprattutto grazie a grandi persone come Fulvio, uno dei migliori giornalisti in assoluto, speriamo solo che non sia troppo tardi.

Unknown ha detto...

In effetti ho usato un'iperbole per definire pennivendoli adusi a compiacere i padroni piuttosto che a raccontare i fatti con la schiena dritta; sono consapevole che i cani sono esseri amorevoli e meritevoli, fedeli per amore sincero verso gli umani, contrariamente a molti uomini fedeli solo ai propri interessi e senza dignta'.

Anonimo ha detto...



https://www.facebook.com/IraqVeteransAgainstTheWar/?fref=nf

Anonimo ha detto...

Alla fine ce l'hanno fatta, hanno squalifato la Russia dai Giochi Olimpici. Decisione presa d'ufficio dopo uno scandalo di cui devono ancora mostrare le prove. Ed intanto la coppia che ha "deunciato" il fattaccio (lei mezzofondista, lui ex impiegato dell'agenzia antidoping russa) se la gode dal suo esilio dorato negli USA. Anzi, pare che la ragazza abbia già avuto la sua ricompensa per i servizi resi. Pare che parteciperà ai Giochi sotto la bandiera del Comitato Olimpico e che abbia invitato gli altri atleti russi a fare altrettanto pur di non perdersi la manifestazione. Non dimentichiamoci inoltre dello scandalo FIFA, partito guarda caso dagli Stati Uniti e che hanno usato per cercare di togliere ai russi anche l'organizzazione dei Mondiali 2018. Mi viene la nausea se penso che al tempo stesso hanno consentito al Kosovo di partecipare con la propria squadra. Ma d'altra parte si sa, se sei amico dell'Impero puoi permetterti tutto.

Anonimo ha detto...

Sciacalli e serpenti, avvoltoi e scorpioni sono creature nobilissime, fanno parte della natura madre, non si può offenderli usandoli come termine di paragone per definire il potere, i potenti e i loro servi laidi e corrotti. Il potere é sempre e solo repressione, in tutte le sue forme. Questo, però, non t'impedisce di schierarti dalla parte di stati, popoli e nazioni, aggrediti, sfruttati,vituperati, oppressi e massacrati, come l'Honduras, il Venezuela, l'Eritrea, la Siria, la Libia, lo Yemen (Pasolini girò un meraviglioso documentario su Sanaa').Gli Yemeniti sono persone semplicissime, di grande bontà e umanità, ma sanno anche essere dei fierissimi combattenti. Nessuno dei media "mainstream" parla di questa guerra atroce e terribile, dei bombardamenti sauditi fatti scientificamente sulle scuole coi conseguenti massacri di migliaia di bimbi. Nessuno cita la gravissima e vergognosa emergenza umanitaria provocata dalle bombe dell'impero com milioni di sfollati. Che armi si stanno utilizzando contro lo Yemen? Bombe a grappolo, bombe soniche, proiettili all'uranio impoverito. Ma tanto chi se fotte delle convenzioni internazionali. Notizia non confermata, sembra siano state usate anche bombe al neutrone e micro testate nucleari tattiche. Non ci sarebbe da meravigliarsene. Quale miglior campo d'esercitazione e sperimentazione per le gerarchie militari, insieme a Siria e Libia. Chi pagherà per tutti questi crimini di guerra? Forse ci pensaranno ancora i russi, che intanto hanno dato una bella mazzata ai mercenari
jihadisti in Siria. L'uccidente però si sta riorganizzando per fottersi la Siria, ci sono già truppe inglesi, americane e tedesche sul suolo siriano!(come ho letto su alcuni siti) Ma chi cazzo li ha invitati? Questa é pura aggressione coloniale, occupazione illegittima di un territorio sovrano. Ne vedremo ancora delle brutte.

alex1 ha detto...

Caro Anonimo lo avevo detto (anche se avrei preferito sbagliarmi). Male ha fatto Putin a costringere I resistenti del Donbass a fermarsi e firmare gli accordi di Minsk, gia' peraltro molto al ribasso. Se li avesse lasciati liberi di proseguire nell'ottobre 2014 o nel Febbraio successive molte migliaia di Ucraini dell'Est avrebbero potuto vivere mesi piu' tranquilli, invece di stare ancora sotto il tiro dei missile a lunga gittata dei golpiti di Kiev. Male ha fatto a concedere una tregua che e' servita solo a riarmare I terroristi "moderati" di Al Nushra e del FSA e, non ultimo ad Israele a prepararsi meglio e colpire senza scandalo alcuno l'esercito libanese alleato di Damasco. La tregua ha inoltre consentito a truppe fresche e meglio armati di sostituirsi agli esausti miliziani dell'Isis, ed ai curdi fedeli che, osannati dai democratically correct, di occupare altre terre mai state curde. L'unica lucetta in fondo al tunnel sono le lotte in Francia anche se non sembrano avere alcun eco qui in Italia. E forse un referendum brexit che potrebbe quanto meno svegliare qualcuno dal sogno dell'"Europa democratica e civile."

Unknown ha detto...

La luce in fondo al tunnel e' anche la vittoria netta e chiara del movimento 5 stelle a Roma, depredata e umiliata da mafia capitale e a Torino, dove la boria di quel comitato d'affari che e' ormai il pd, e' stata giustamente punita.

alex1 ha detto...

Oggi sul _Corriere della sera un articolo che invita a sospendere le cure contro il cancro: "fino a quando potremmo permetterci le cure". Troppo care. Segue la linea che vecchi e malati devono morire prima.

Anonimo ha detto...

Nè PD nè PDL o meglio nè DC nè PSI ed il M5S diventa l'alternativa. Personalmente ne sono felice per l'opportunità all' ultima speranza e per la possibilità di capire bene la collocazione di molte aree. Allora, a Bologna non è passata la linea Podemos ed il complottismo da barricata che ha caratterizzato il 'fu movimento' nato dalle ceneri della Pantera Universitaria primi anni 90 e divenuto col tempo 'disobbedienza' targata Bertinotti a suon di accordi e teatralità, il peggior bluff accodatosi alle lotte dei popoli, dalla Palestina al Chiapas. A Milano hanno scelto di accodarsi a Sala, ex Moratti Pirelli e Telecom addolcito da Farina e Leoncavallo passati dal 'No Expo al No expo delle mafie', accettando Scientologicamente la nuova Milano Dalai-Pisapia come a Napoli l'altro sindaco arancione divenuto barricadero e sostenuto dall'antagonismo (hare hare) lascia a casa il 65 % del popolo stanco. A Torino il coraggio NOTAV ha rischiato sul serio ed ha consegnato un serio impegno punendo il riciclatissimo anticomunista Fassino. Il dato ufficiale è che risulta essere confluito al m5s l'elettorato di centro-destra senza considerare che invece ha votato per le due nuove sindache, molto elettorato da anni astenuto. Il Governo Grasso-Alfano e la schiera scout non è destra? La Boldrini non è ONU-NATO? Il 50.52 % ha votato, se cercano scuse le troveranno lì.

Anonimo ha detto...

Roma merita una valutazione particolare, la città Eterea, capace di sopravvivere a qualunque nefandezza, a protezione del Papa-Re, dominata da taxi e rinata dalle baracche, che vide sfilare Hitler e che accolse la pensione di Priebke, che non riuscì ad evitare il delirio brigatista aprendo la strada alla peggior infiltrazione neofascista nelle istituzioni de Cossiga fino a creare il recente 'sistema Cecchignola', la città dove la FAO distribuisce e colloca nel mondo il peggior sistema di impoverimento che permette il proliferare del nuovo terzo settore, avido di povertà e miseria indotte, e tali, da ammortizzare il nazicapitalismo imperante, la città in lotta con la nuova curia toscana, la città che ricorda l'ultima manifestazione antagonista di massa coronata dalla consegna di Apo Ocalan alla Turchia di Erdogan per mano di Diliberto, il più servo e incapace dei ministri ideatore dei GOM. La città in cui il sistema del 'paraculismo' ha infettato quasi tutte le realtà ex-antagoniste che crearono il 'centro sociale per l'impiego' dell'asse roma-padova capaci di veicolare la massa studentesca dell'ultima manifestazione mandandola al massacro (15-10-11), come offerta per il lavoro interno al G8. La città del compromesso tra la curva laziale e romanista rilanciato nel microcosmo San Lorenzo. Vedere qualche decina di compagn@ solidarizzare per l'internazionalismo qualche giorno fa, forse 1 per 100mila abitanti rende l'idea di una città morta. Immagino già lo sciacallaggio verso la nuova prima sindaca, da destra al centro fino a sinistra. Ma se questo è il prezzo..il nulla si può anche perdere.

Fulvio Grimaldi ha detto...

Anonimo@
NOn condivido il discorso su De Magistris. Sul resto d'accordo.

Anonimo ha detto...

ovviamente era Ecevit. La memoria non inganna.

e quanto A.J. giocò con i colori per la propaganda in messico, è da lui entusiasticamente descritto in 'la danza della realtà'.

Anonimo ha detto...

Vorrei azzardare qualche previsione audace: inizieranno a Roma e non solo, occupazioni disobbedienti dopo la saltata copertura di Rifondazione imparentata abilmente con l’ala agitata del pd che ha garantito per anni il quieto vivere alle istituzioni e il contrappeso nei movimenti; tornerà in risalto la questione rom attaccati dalla destra razzista e fomentati dalla sinistra borderline; il fronte quindi si duplicherà e le tematiche anni 90, giustamente valorizzate dal m5s e dagli spettacoli di Grillo degli ultimi vent’anni saranno di nuovo posti al centro del ringalluzzito movimento funerario altermondialista; Sinistra italiana rivendicherà la matrice delle abbandonate battaglie su scuola pubblica, antiproibizionismo, biotech, mobilità, fino addirittura a ricordarsi di Mumia Abu Jamal e delle guerre in corso uscendo dai posti occupati-regolarizzati sbandierando bandiere arcobaleno, adozioni isteriche e diritti negati. Tanto per rispondere al padronato sionista che, garante di etichette alternative lampade alogene e festival patrocinati chiamerà all’adunata - per il solo piacere dell’umiliazione verso chi- pur di non arrivare a Gaza accetterebbe un passaggio dalla caritas diocesana.

Anonimo ha detto...

Augh!!

https://www.youtube.com/watch?v=KX0oCbQ6jFo

Anonimo ha detto...

...e vorrei fare un ultimo definitivo appunto, da non votante, sempre schierato e da caduto per non cedere nè al diniego-rinniego, nè alla delazione, nè al doppiogiochismo, nè all'infiltrazione latente, nè allo stipendio dello Stato ombra, (cose che le solerti agenzie italiane hanno inimmaginalmente ottenuto troppo spesso) mai avendo avuto un passato destroide o ricattabile e orgogliosamente sopravvissuto: mai avrebbero dovuto usare termini come fascismo, nazismo e razzismo nè verso Grillo nè verso il suo/loro progetto, perchè così facendo hanno pisciato e cagato (permettimi i termini) sul sangue della Resistenza, la stessa calpestata d'evenienza dal pd, quando meschinamente hanno intonato 'Bella ciao' sul sacrario civile di Piazza Nettuno. Il M5S nasce esclusivamente dal fallimento della politica e della sedicente Politica, nella non volontà di rimanere imperfett@. Come movimento di aggregazione ed elaborazione politica, avranno sempre il problema di attirare a loro qualunquismi e populismi (di cui vengono accusati) anche di matrice estremista, e para-religiosa di varie fatture e ben faranno a controllare l'autenticità di ogni nuova aggregazione col loro nome. Avranno ed hanno persone, entrate, perchè sta tuttavia diventando di moda e permette una facile socializzazione disimpegnata a copertura di percorsi lavorativi ben distanti dai loro principi. Se vigileranno riusciranno e difficilmente potranno sbagliare. L'eventuale dopo potrà essere solo la definitiva vendita di politica e territorio al dipartimento di stato U.S.A. , tanto per saldare definitivamente il prestito Marshall, benedetto dal Papa e occultato sotto gli occhi di chiunque dal gioco cabalistico della Fini-Prodi-investment.
Immagino che nessuno si aspetti miracoli, tuttavia mio nonno diceva che:
il martello 'ribbatte' e affila la falce, alla faccia di chi neanche aveva capito la sottigliezza sovietica.

Anonimo ha detto...

Ieri sera ho partecipato ad un incontro organizzato da Medici senza Frontiere, dove raccontavano la loro esperienza di accoglienza dei migranti. Ad un certo punto, rispondendo ad una domanda, il signore che esponeva è finito a parlare dell'Eritrea. Cercando di spiegare come mai i giovani eritrei lasciano il loro paese ha iniziato a ripetere il solito mantra della leva infinita e dei campi di detenzione in pieno deserto, usati dal Governo Eritreo (almeno non ha detto dal Dittatore Isaias) per controllare la popolazione. Ha addirittura insinuato (come altri giornalisti del resto) che l'esodo sia addirittura istigato dal Governo per evitare rivolte. Sul momento non sono intervenuto, ma al termine dell'incontro sono andato a parlare con questo signore e gli ho consigliato di andarsi leggere i tuoi articoli in merito, Fulvio. Mentre stavo parlando con lui, è intervenuto un suo collega che in Eritrea c'era stato e che aveva letto i tuoi articoli, e mi ha conferato tutto quello che ci hai raccontato su questo paese africano. Grazie Fulvio, ieri ho avuto l'ennesima conferma che tu e Giulietto Chiesa siete i migliori giornalisti rimasti in questo paese allo sbando.
p.s: e a proposito di Giulietto, ieri ho seguito il suo consiglio: "Come difendersi dalla disinformazione? Non credete a nulla, nenche a quello che vi sto dicendo io. Verificate sempre quello che leggete e sentite."