venerdì 7 aprile 2017

LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI - IL GIORNO DELL'ORSO DORMIENTE



(Seguono all’articolo due link a “L’Antidiplomatico” e un comunicato della lista “No Nato” cui aderisco).

Il farloccone ignorante e sbruffone eletto a presidente degli USA da un popolo dissanguato dai necrofili che lo hanno governato nell’ultimo quarto di secolo, lo sprovveduto agonizzante sotto i colpi revanscisti degli orchi spodestati, ha dato il suo  colpo di coda. Colpo di un animale sfiancato che prova a sopravvivere superando in ferocia i suoi cacciatori e offrendogli in pasto la vita della Siria e, forse, dell’umanità. Coda subito sorretta, con indomito spirito di inservienti di forca, dal branco di botoli ringhianti europei, perdutamente devoti a chi li tiene alla catena da sempre e che, finalmente, possono tornare a riconoscersi in un padrone che li aveva disorientati sembrando disposto a privarli del piacere della frusta. In ogni caso, colpo di coda che parte da lontano, che il suo titolare lo sapesse o meno. Una roba come il sinistro-destro metro S.Pietroburgo-Tomahawk sulla Siria non la si improvvisa.


Torna in gola e ci strozza il sospiro di sollievo che il mondo aveva tirato all’idea che gli uni contro gli altri armati avrebbero messo insieme quella buona volontà che, dal 1945, gli Usa si erano impegnati a eliminare muovendo guerra dopo guerra, attuando colpo di Stato dopo colpo di Stato, promuovendo dittatore dopo dittatore, innescando destabilizzazione su destabilizzazione, lanciando contro tutto e tutti il maglio incontrastabile del terrorismo. Confortata dalla sudditanza delle sedicenti sinistre liberal, poi, nella disdetta per la scomparsa della kapò Hillary, evolutasi in piena complicità, un’élite occidentale che divora il mondo usando per posate la forza militar-mediatica degli Usa, ha potuto rivoltare come un guanto chi si era presentato sulla scena come inusitata e impertinente (nel senso letterale) variante eterodossa. Magari finta.

Putin?
Di fronte al cataclisma in progressivo avvicinamento, cosa hanno fatto la Russia e il grande scacchista Putin? Abbiamo sentito, e anche condiviso, gli oculati ragionamenti di chi attribuiva a questo formidabile antagonista della mandria di bisonti i cui zoccoli facevano tremare la terra, una superiore intelligenza diplomatica, una saggia prudenza, un lavorio nell’ombra, una capacità di costringere l’avversario a mostrare le carte invitandolo alla guerra comune contro il terrorismo e poi, alla resa dei conti, la capacità di riportare alla ragione i licantropi, anche con la forza.

Abbiamo visto la diplomazia, la cautela, anche la forza. Ma non, dove ci sembrava occorresse, quella risolutiva, in assenza della quale i licantropi hanno sbranato vittima dopo vittima, guadagnato terreno dopo terreno, occupato posizioni irreversibili. Ci chiediamo cosa direbbero, se ne avessero la facoltà, i soldati russi caduti nella difesa di un popolo fratello, anzi, di tutti i popoli, a sentire che lo psicopatico di turno alla Casa Bianca aveva preavvertiti i loro capi dei 60 missili Tomahawk che avrebbero schiantato l’aeronautica del paese per il quale si erano sacrificati. Avvertiti, tanto da consentirgli di evacuare  dalla base aerea di Homs i propri militari e mezzi, ma non i 14 sodati siriani inceneriti. Avvertiti , tanto che avrebbero anche potuto rispondere: “come ti muovi ti fulmino”, magari bloccando tutto e imponendo finalmente una “linea rossa” anche all’aggressore.

Non l’hanno fatto quando gli “amici turchi”, impegnati a ottomanizzare pezzi dell’amica Siria e a far fuori l’amico Assad, utilizzando anche “ribelli moderati”, hanno occupato 2000 km quadrati dell’amica Siria. Non l’hanno fatto quando un intera armata Usa, senza nulla osta dell’ONU e neppure del proprio Congresso, ha invaso la nazione sovrana amica e, sostituendo al mercenariato Isis quello curdo, pure qua e là amico, hanno rapinato terre arabe e iniziato di fatto la spartizione della Siria. Non l’hanno fatto quando  i curdi hanno lasciato approntare agli invasori due grandi basi aeree in territorio siriano e che oggi, volendo, potrebbero anche bombardare per rappresaglia. Vuoi vedere che non lo fanno?  Perché, oddio, potete immaginare cosa combinerebbe in tal caso il burattino in attesa di croce di ferro di prima classe? Vedete, a forza di ricatti, nucleari o di armageddon varie, per quanto fuffa spinta, si riesce a metterla in quel posto ai prudenti.


Il demente zazzeruto che, finalmente, si riconosce nella strategia planeticida neocon-neoliberal, ha lanciato l’attacco, riprendendo l’abitudine consolidata dei presidenti Usa   di fottersene di Onu e Congresso. L’ha fatto prendendo a pretesto un inesistente attacco chimico di Assad sulla provincia di Idlib. Ha finto, come tutti i suoi e nostri sguatteri mediatici, che fosse inoppugnabile quanto gli veniva riferito dai “ribelli” Al Qaida, quelli che la sua e le precedenti amministrazione definiscono “terroristi” e dicono di combattere, quelli che con i turchi controllano il posto. L’ha fatto, e lo hanno sostenuto, salivando, neocon e neoliberal, trascurando la prima condizione per ogni asserzione di responsabilità: un’indagine indipendente. Giustamente subito pretesa dai russi. L’ha fatto sapendo benissimo, insieme ai corifei neocon e neoliberal, che l’accusa ad Assad era di pari valore di quelle a Milosevic per la strage di Racak, a Saddam per le armi di distruzione di massa, ai Taliban per l’11 settembre, a Gheddafi per l’attentato di Lockerbie e le bombe sulla propria gente. E l’ha fatto sapendo, uno, che tutte le sostanze chimiche di Assad erano state distrutte su una nave…americana; due, che investigatori internazionali avevano documentato l’uso di armi chimiche da parte dei jihadisti; tre, che il fornitore di tali armi era la Turchia; quattro, che un capo di Stato vincente, che compia sulla sua gente una scelleratezza tale da trascinarlo sul banco degli imputati accanto a Himmler e compromettere quanto in 6 anni di resistenza ha difeso a costo di sacrifici immani,  lo trovi soltanto nell’immaginazione malata  di un direttore Mossad.


Tutto questo i russi lo sanno benissimo e in ogni dettaglio. Non sarebbe stato più efficace denunciarlo urbi et orbi, anziche insistere con la stucchevole ripetizione dell’invito a combattere insieme il terrorismo, quando tutto il mondo fuori dalla sedicente “comunità internazionale” (Nato più Israele) sa che il terrorismo in tutte le sue forme è, storicamente e oggi più che mai, l’arma strategica, l’arma “fine del mondo”, del colonialismo, dell’imperialismo, del globalismo?

Fare finta di niente?
La Turchia, in mano a un altro tiranno fuori di testa, invade e occupa uno Stato pacifico, riconosciuto dall’’ONU,  promette la liquidazione del suo legittimo presidente, invade l’Iraq e ne rivendica a sé il nord fino a Mosul, è l’ormai riconosciuta fornitrice, sostenitrice e socia d’affari di califfato e Al Qaida. Però strizza l’occhio a Mosca e gli consente di far sgocciolare un po’ di gas verso l’Europa (quando sull’Europa, via Italia da sfasciare, per tagliare le gambe ai russi, si avventano il TAP e altri due gasdotti, uno turco e uno israeliano). Israele bombarda un giorno sì e domani pure militari e civili siriani, amici dei russi, sempre per agevolare le operazioni dei terroristi, nemici dei russi. In compenso la Russia è il primo Stato al mondo, proprio ieri, con ottima scelta di tempo, a riconoscere Gerusalemme Ovest (da internazionalizzare per l’ONU) capitale dello Stato degli ebrei. Con l’ambasciata, la prima, spostata da Tel Aviv a Gerusalemme. Del resto, non fu Stalin il primo a riconoscere l’abusivo Stato sionista? Poi Mosca  insiste sul logoro trucco dei “due stati per due popoli”, dove uno sarà sempre leone e l’altro pecorella. Placare la belva col sangue della pecora?

Ora la distruzione della base aerea siriana a Homs impone l’alt, anche solo pro tempore,  alle operazioni dell’aeronautica siriana.. Operazioni  vitali per impedire che le forze jihadiste, tornate pimpanti, si espandano da Idlib di nuovo verso Aleppo e da Palmira verso Homs, rovesciando l’intera situazione sul campo, fino a ieri favorevole ai lealisti. Intanto, senza che Mosca rilevasse la scandalosa violazione della sovranità siriana,  americani e ascari curdi si muovono ormai incontrastati verso Raqqa e hanno bloccato da ovest il tentativo dei siriani di precederli, tanto per dimostrare che combattono “insieme” il terrorismo.

Forse i muscoli esibiti dal lardoso Trump nel raid su Homs torneranno flaccidi. Forse  la fronte aggrottata dell’orso russo si distenderà e torneremo a Ginevra a cianciare di guerra comune al terrorismo. Fino alla prossima pera di testosterone che all’ex-profeta della convivenza faranno i cerusici dello Stato Profondo Usa. Rimane un pericolo mortale un presidente debole, all’affannata ricerca di legittimazione da parte di chi aveva incattivito, preoccupato di schivare i colpi che gli arrivano dai 360 gradi occupati dagli israelo-atlantisti e, un domani, quelli che potrebbero partire da una carabina consacrata all’eterno anonimato.

Siriani, russi, iraniani, hezbollah, nella simpatia e nel sostegno di tutti esterni alla “comunità internazionale”, hanno resistito in modo eroico a 6 anni di apocalisse, in cui gli si è lanciato contro ogni immaginabile strumento di orrore e di morte, ogni chiavica propagandistica. E stavano vincendo. Poi è arrivata la lotta comune contro il terrorismo, da fare insieme agli sponsor dei terroristi. Una lotta in cui gli sponsor aprivano la strada ai terroristi facendo sfracelli tra i difensori, su civili e infrastrutture. Poi, abbattuto un Sukhoi russo, si è fatta amicizia con i turchi. Turchi che non avevano infilato mezzo vigile urbano tra l’ambasciatore russo e l’agente che l’ha ammazzato. Poi, sempre nel contesto della guerra comune al terrorismo, ai terroristi che avevano fatto saltare il metro a S. Pietroburgo, si è risposto obliterando una base aerea siriana che serviva contro i terroristi. Terroristi che gli amici turchi riforniscono di sostanze chimiche i cui effetti mortali servano agli sponsor dei terroristi ad abbattere i combattenti contro il terrorismo.

Vladimir Putin, è possibile fare chiarezza?  Ci puoi mostrare che tu, il tuo governo, il tuo popolo, non vi battete solo per tenervi la Crimea, assicurarvi una pipeline, una base mediterranea?  Hai fatto miracoli a tirar fuori il tuo paese dall’abisso in cui lo avevano precipitato. Gli hai ridato fiducia e l’hai ridata a noi. Ne abbiamo tratto la certezza che non tutto sia geopolitica per te. Che ci si batte per qualcosa di più alto e duraturo e che è quanto ti assicura la forza delle persone, dei popoli. Con la geopolitica da sola neanche è certo che si vince. La bomba atomica, questi, non la tireranno a te. Sanno che gli faresti molto male. La tireranno a qualcun altro,  tipo Corea del Nord. Se la sono sempre presa solo con i deboli. Ma tutti questi deboli sono la tua forza. A far passi indietro non si vede cosa ci aspetta oltre l’orlo del precipizio.
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RISCHIO DI GUERRA GLOBALE IN MEDIO ORIENTE: GLI USA COMPIONO UN CRIMINALE ATTACCO MISSILISTICO SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELL'ONU!!!
L'alibi dell'uso di armi chimiche da parte della Siria è stato smentito da foto satellitari della Russia: l'aviazione del legittimo Governo della Siria ha attaccato un deposito militare dei terroristi dell'ISIS... che lì avevano stoccato contenitori di gas Sarin!!!
Nelle prime ore di ieri la Rete No War., la Lista No Nato e ISM-Italia, avevano diffuso un comunicato sui pericoli di guerra incombente, comunicato sottoscritto anche dal Comitato contro la Guerra di Milano e dal Comitato con la Palestina nel Cuore.
SI PROFILA IL RISCHIO DI GUERRA GLOBALE IN MEDIO ORIENTE E NEL MONDO.   
L’ISIS E AL QAIDA ESULTANO PER L'AIUTO.
L'alibi dell'uso di armi chimiche da parte della Siria è stato smentito e mai provato: I MASS MEDIA CON LE LORO BUGIE SONO COMPLICI DI QUESTA TRAGEDIA.
LA PACE MONDIALE E' IN PERICOLO. BASTA CON LE AGGRESSIONI IMPERIALISTE GIUSTIFICATE CON PROVE FALSE, COME IN AFGHANISTAN, IRAQ, LIBIA, JUGOSLAVIA.
  
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COMUNICATO DELLA RETE NO WAR ROMA, DELLA LISTA NO NATO, E ISM-ITALIA SUI PERICOLI DI GUERRA INCOMBENTI

Le dichiarazioni della rappresentante degli Stati Uniti al Consiglio di Sicurezza dell'ONU, secondo cui gli USA potrebbero scatenare un intervento militare diretto in Siria anche senza l'autorizzazione dell'ONU, le analoghe dichiarazioni bellicose della UE e della NATO, le minacce al Presidente siriano Assad di Israele e Turchia , prefigurano un drammatico scenario di guerra ed allontanano ogni soluzione alla crisi siriana e Medio Orientale.
Già nel 2013, in occasione di un presunto attacco chimico dell'Esercito Siriano alla periferia di Damasco, rivelatosi poi una  provocazione  organizzata dai gruppi terroristi in difficoltà per causare un intervento armato degli USA a loro favore, si sfiorò una guerra aperta con il coinvolgimento di varie potenze. Il precipitare della crisi fu evitato da un oculato intervento della diplomazia russa. Pur incolpevole, la Siria accettò di eliminare per intero tutto il suo arsenale di sostanze e armi chimiche.
Oggi la storia si ripete con una nuova provocazione che riguarda l’accusa di un attacco chimico sulla provincia siriana di Idlib, da vari anni sotto il controllo dei terroristi di Al Qaida sostenuti da Turchia, Arabia Saudita, Qatar, da vari paesi occidentali e Israele.
Le accuse al governo siriano  provengono dalla stessa Al Qaida, da agenzie legate a paesi aggressori come il Qatar e l’Arabia Saudita - Al Jazeera e Al Arabya - e da un’agenzia di notizie situata in Inghilterra (Osservatorio Siriano per i Diritti Umani - SOHR) che collabora da anni con i gruppi terroristi che tentano di destabilizzare la Siria. Questa è stata subito affiancata da ONG  dagli stessi indirizzi, come gli "Elmetti Bianchi", fondati da membri del servizio segreto britannico  e Medici Senza Frontiere, fondati dall’ex ministro degli esteri francese Kouchner, partecipe delle avventure belliche del presidente Sarkozy.
Nessun ragionamento viene fatto dai nostri mass media, come sempre al servizio dei governi occidentali e della NATO, sulla circostanza che il governo siriano, nel momento in cui stava prevalendo militarmente e aveva ricevuto persino un esplicito riconoscimento da parte dell'amministrazione Trump per bocca del segretario di Stato Tillerson e della rappresentante USA all'ONU Haley, non aveva alcun interesse ad essere rimesso sul banco degli accusati con un'azione  senza senso e autolesionista.
Né si tiene conto delle dichiarazioni di parte russa e siriana, basate su rilievi satellitari, per cui l’esplosione è stata causata da un bombardamento siriano su quello che è poi risultato essere un deposito di armi chimiche allestito dai terroristi, né delle dichiarazioni di  testimoni locali, come il vescovo di Aleppo. Come numerose altre provocazioni terroristiche precedenti, in Siria e nel mondo, lo scopo della coalizione guerrafondaia di neocon, neoliberal, Israele, UE e Nato, è ancora una volta di chiudere qualsiasi  ipotesi di soluzione giusta in Siria e di ostacolare ogni dialogo costruttivo con la Russia. .
Invitiamo tutti i cittadini amanti della pace alla massima vigilanza, a valutare attentamente e contrastare le  false notizie diffuse per giustificare attacchi militari, come già avvenuto ad esempio in occasione delle presunte "armi di distruzione di massa" di Saddam. I propalatori di quelle false notizie, come Tony Blair (ufficialmente riconosciuto come bugiardo da una commissione parlamentare britannica) e George Bush, responsabili di milioni di morti, non hanno mai pagato per i loro crimini e anzi hanno ricevuto incarichi prestigiosi e ben remunerati. Il Presidente Assad, nominato con un regolare processo elettorale, è invece definito dittatore, come tutti coloro che difendono l’indipendenza del proprio paese dalle mire imperiali dei potentati occidentali, ed accusato, senza prove, di essere un criminale.
Invitiamo tutti i cittadini ad opporsi in ogni modo ai pericoli di guerra.
La guerra è una strada senza ritorno.

RETE NOWAR ROMA,  LISTA NO NATO, ISM-ITALIA

Con invito ad altre associazioni pacifiste a sottoscrivere il comunicato


16 commenti:

Stefano ha detto...

Fai bene, Fulvio, a stigmatizzare tutte le contraddizioni dei russi, a invocare una reazione più dura e più ferma. Il "passo" che separa Medvedev dallo scontro con gli americani è patetico, sono d'accordo, e il rapporto con Erdogan mi risulta davvero difficile da capire e impossibile da digerire. Tuttavia, come cercavo di dire nel commento al post precedente, questo non ci deve portare ad augurarci, presi dallo sconforto, l'uscita della Russia dalla Siria, e sperare nel gran fuoco apocalittico del sacrificio eroico dell'esercito siriano che si fa sterminare nella gloria. Il risultato sarebbe solo un altro stato vassallo e umiliato, e della nostra soddisfazione d'aver visto un aereo americano o due abbattuti non resterebbe niente. Questa guerra bisogna vincerla: speriamo, piuttosto, che ai russi interessi vincerla davvero.
Tuo,
Stefano

Fulvio Grimaldi ha detto...

Stefano@
Sono del tutto d'accordo. Ciao.

rossoallosso ha detto...

visti i precedenti direi che un allargamento del conflitto è l'ultima cosa di cui dovremmo preoccuparci,molto più preoccupante per noi e per i siriani in particolare,sempre di morti innocenti si parla,è ciò che succede dietro le quinte, un vergognoso ed inumano monopoli giocato da adulti coi propri figli come pedine

Faber ha detto...

Anche la Cina tiene il piede in due staffe , proprio come nella profezia di Irlmeier .
Fulvio sei un grande giornalista , grazie .

Mauro Murta ha detto...

Continuo a pensare che l’intervento russo in Siria sia cialtronesco e offensivo verso i siriani, che dovrebbero come minimo porgere un ultimatum ai loro “protettori”. Un piccolo paese che resiste eroicamente ad una feroce aggressione, dopo QUATTRO anni riceve l’aiuto della “superpotenza” della quale ospita una base sul proprio territorio. E, guarda caso, questa interviene solo quando la sua base è minacciata. La Russia, una volta scongiurato l’imminente collasso del governo siriano, si è accordata con gli aggressori per una vergognosa spartizione: io bombardo fino a qui, voi bombardate un po’ più in là. Cosa ne ha guadagnato la Siria? Una presunta stabilizzazione in un non-stato che non recupererà mai il suo territorio. Nonostante questa “moderazione” messa in atto per astrusi calcoli geopolitici, la Russia continua ad essere bersagliata dall’Uccidente con sanzioni, minacce e attentati. Uno “stile” che del resto mantiene ai suoi confini. Una volta recuperata la preziosa Crimea, la Russia ha dato un minimo aiuto al Donbass, che gli ha permesso di sopravvivere ma lo ha lasciato alla mercé delle continue aggressioni dei nazisti ucraini. Sarebbero bastati pochi bombardamenti mirati per calmare il regime di Kiev e, magari, farlo collassare. Questo fanno le superpotenze, non fare di tutto per compiacere la superpotenza rivale che, intanto, continua a menare martellate sui denti.

Mauro Murta ha detto...

La Cina, se possibile, è anche peggio della Russia. Gli americani sostengono incondizionatamente tutti i loro alleati, inclusi e soprattutto i più fetenti. I cinesi, in nome del “business as usual”, mangiavano tartine con Trump mentre questi bombardava la Siria, forse soprattutto per minacciare la Corea del Nord. Invece che sostenere un paese confinante e amico nel sacrosanto tentativo di difendersi, i cinesi lo trattano con fastidio, unendosi alle sanzioni in nome degli affari con il regime fantoccio di Seul. Rinsaldare i legami con i nordcoreani, anche militari, facendo esercitazioni congiunte e assicurando l’impegno a difendere il vicino, esattamente come succede a sud del 38° parallelo, gioverebbe fra l’altro alla serenità del governo nordcoreano, con conseguente allentamento della presunta repressione interna tanto sbandierata dalle presstitute.
Non importa se il gatto sia bianco o nero. Tanto arriva il mastino e li sbrana tutti e due.

Fulvio Grimaldi ha detto...

Mauro Murta@ Sacrosanti, fondati, i tuoi interventi. E preoccupanti. Spero un po' troppo radicali. Si vedrà. Ciao.

Paolo Selmi ha detto...

Ciao Fulvio!
aggiornamenti:
1. non so se è stato dato rilievo da noi a questo dato, ma dei 59 missili lanciati dalle due bagnarole a stelle e strisce, solo 23 sono arrivati a destino. Niente male, come media... (http://colonelcassad.livejournal.com/3345092.html).
2. Di armi chimiche, se qualcuno avesse avuto qualche dubbio, nemmeno l'ombra: meglio, qualcuno ha provato a far passare questi contenitori (subito sotto la foto del comandante della base http://chervonec-001.livejournal.com/1822493.html) per le famigerate armi chimiche, salvo poi fare marcia indietro una volta resa evidente la sua totale ignoranza in materia (contenitori standard per uso bellico generico assolutamente non impiegabili per lo stoccaggio di armi chimiche).
3. Una volta accertata la scarsa entità dei danni, i voli sono ripresi il giorno stesso subito dopo le 12 (http://colonelcassad.livejournal.com/3347374.html#cutid1) e oggi la base funziona a pieno regime.
4. Gli attacchi dell'ISIS per prendere la base, "casualmente" coordinati con il lancio dei missili USA, sono stati tutti respinti.
5. I due cacciatorpedinieri da cui son partiti i razzi, il 5 aprile lasciavano la Sicilia per muoversi prima verso Tel Aviv, poi nel punto da cui, alle tre di notte, son partite le due serie di lanci. Operazione premeditata, quindi, da almeno un giorno e di cui erano stati informati sia Israele che Libano, avendo questi ultimi aperto lo spazio aereo al passaggio dei missili (http://anna-news.info/%d1%81%d0%b8%d1%80%d0%b8%d1%8f-%d0%be%d0%bf%d0%b5%d1%80%d0%b0%d1%82%d0%b8%d0%b2%d0%bd%d0%b0%d1%8f-%d0%bb%d0%b5%d0%bd%d1%82%d0%b0-%d0%b2%d0%be%d0%b5%d0%bd%d0%bd%d1%8b%d1%85-%d1%81%d0%be%d0%b1%d1%8b-13/).
6. Una fregata della serie "Ammiraglio Grigorovič" è andata a tener compagnia ai due cacciatorpedinieri e pattuglierà quella zona.
7. In ultimo, ma non da ultimo, qualche approfondimento sui cosiddetti "caschi bianchi". Gli eroi della notte degli oscar, subito dopo la liberazione di Aleppo furono accusati di traffico di organi e di cadaveri. Inchiesta insabbiata, ma riesumiamola così, per cultura generale (fonti: http://www.syrianews.cc/local-syrian-residents-call-white-helmets-organ-traders/ - tradotto, in italiano, da https://aurorasito.wordpress.com/2017/03/16/i-caschi-bianchi-sono-trafficanti-di-organi/). In sostanza, i "ribelli" bombardavano e loro subito lì, a prelevare con le ambulanze... poi i residenti tornavano a casa senza qualche pezzo. Ovviamente, non interessa a nessuno questo dato. Ma andiamo avanti: l'associazione svedese SWEDHR (per inciso, che abbiano voluto mandargli un messaggio...) pubblica a Marzo di quest'anno un report dettagliato dove dimostra che i Caschi Bianchi cammuffano i video (in particolare quello del bimbo cui viene praticata un'iniezione sul petto, fonte: http://reports.swedhr.org/white-helmets-video-swedish-doctors-denounce-medical-malpractice-and-misuse-of-children-for-propaganda-purposes/). Report ripreso dall'associazione veterantoday.com due giorni fa (http://www.veteranstoday.com/2017/04/06/swedish-medical-associations-says-white-helmets-murdered-kids-for-fake-gas-attack-videos/). Questi son materiali in inglese, è inutile neanche che li commenti. Parlano da soli.
Ciao e a presto!
Paolo

Mauro Murta ha detto...

Guardate qua:
https://southfront.org/swed...
Il mese scorso l'associazione svedese SWEDHR (Swedish Doctors for Human Rights) ha pubblicato un rapporto che denuncia gli orrori degli "Elmetti Bianchi", vincitori dell'Oscar, che fra l'altro hanno ucciso bambini per filmare le presunte cure a loro somministrate.
Indovinate dove si è svolto il primo attentato dopo l'aggressione americana alla Siria?
Ringrazio Nicola, commentatore sul sito Sakeritalia, per la segnalazione.

Mauro Murta ha detto...

Qui invece una "vittima dei gas di Assad" apre gli occhi durante il filmato.
http://it.blastingnews.com/opinioni/2017/04/attacco-chimico-in-siria-possibile-farsa-ecco-il-video-che-sta-facendo-dubitare-001612839.html

alex1 ha detto...

@Mauro Murta.
Per quanto riguarda il Donbass bastava non forzare la resistenza a fermarsi per negoziare ad ogni costo dopo le vittorie di Ottobre 2014 e del Febbraio 2015. Potevano essere liberate altre citta' e forse I golpisti sarebbero fuggiti o scesi a piu' miti consigli. Non era necessario invadere nulla, solo favorire l'afflusso di armi cibo e medicine nelle retrovie di Donesk e della Novorossia. Invece dopo la vittoria di Debalsevo I resistenti dovettero addirittura retrocedere, con gli "osservatori OSCE" che fingono di non vedere che dalla linea di demarcazione I golpisti riarmatisi usano I calibri pesanti per colpire di nuovo Donesk ed altri centri. Gli accordi di Minsk, gia'al ribasso, adesso sono carta straccia. Probabilmente la Russia sperava di utilizzare I negoziati per riallacciare le relazioni commerciali con l'UE e mettere pace ai loro confini. Ma niente di tutto questo. Grave errore di valutazione? Illusione di rientrare da grande Potenza nel G8? Ha veramente aiutato I russofoni dell'Ucraina ed I siriani o li usa per esercitarsi sul piano militare e diplomatico?

Paolo Selmi ha detto...

Caro Fulvio,
Colonel Cassad di domenica da il meglio di sé...

http://colonelcassad.livejournal.com/3348409.html

Dal vecchietto che recita prima sotto le macerie (con la kefia) e poi col gas chimico (senza kefia), al nasone che compare dopo in ben sei ruoli da non protagonista (con relative "maschere" in inglese e arabo), al barbetta che, dopo il set, è così intelligente da farsi anche un selfie... tutte le nomination agli Oskar!

il pezzo conclude con la fatidica formula "Riceve l'Oskar" (И Оскар получает)...

Buona domenica!
Paolo

alex1 ha detto...

Saro' monotono ma adesso secondo il ministro della occidentalizzazione forzata cisaranno arresti ed espulsioni preventivi per gli immigrati che non sono abbastanza veloci ad abbandonare la loro cultura e si "radicalizzano". Immigrati attenti ad ostinarsi a portare la galabia e la barba lunga per gli uomini, il velo e gonne lunghe per le donne, mangiare cous cous e soprattutto, andare in Moschea! Convertitevi alla (non) cultura occidentalista consumista ed individualista,finche' siete in tempo!
http://roma.corriere.it/notizie/politica/17_aprile_08/minniti-cosi-proteggeremo-citta-espulsioni-chi-si-radicalizza-692d3a42-1c9c-11e7-a92d-71d01d371297.shtml

Fabrizio Casalegno ha detto...

Grazie a tutti per gli ultimi aggiornamenti.
E così la storia si ripete, negli anni 90 c'era l'UCK che trafficava organi e sterminava civili mentre i media raccontavano che Milosevic era un macellaio criminale che attuava la pulizia etnica dei poveri civili kosovari. E mostravano come pistola fumante il video della strage di Rakac, poi rivelatosi un falso.
Oggi ci sono gli Elmetti Bianchi che trafficano gli organi e partecipano attivamente alle azioni di guerra dei "ribelli moderati" mentre i media raccontano che Assad è un dittatore sanguinario che si diverte a sterminare il suo popolo a forza di barilotti esplosivi e bombe chimiche. E mostrano come pistola fumante una serie di video, tutti con il logo degli Elmetti Bianchi. E poi mi tocca sentire i sermoni di cosidetti esperti sulle provate atrocità del regime...

Mauro Murta ha detto...

"Quando si va per sparare si spara, non si parla" (Tuco Benedicto Pacifico Juan Maria Ramirez).

Anonimo ha detto...

150.000 riservisti americani hanno ricevuto la lettera di tenersi pronti per essere operativi entro quindici giorni. Invasione della Siria? La Germania approva il decreto anti fake news per i social e i siti non allineati alla narrazione globalista, questa sì, realmente fake. Provvedimento dunque di censura pre guerra. Navi americane in avvicinamento alla Corea del nord. Solo muscoli tesi? E poi, attentati ovunque e false flags sempre più ignobili, l'escalation purtroppo sta aumentando vertiginosamente. Dobbiamo aspettarci di tutto. Lo confesso, non sono per niente tranquillo.

Max