domenica 4 giugno 2017

CORBYN TALLONA MAY? URGE ATTENTATO - Trump, clima e l'Arcadia degli ipocriti


(Ci risentiamo tra un po’, sto in giro per il documentario)

Finiti i botti, si può anche sospendere la campagna elettorale
Se lo devono essere detti l’MI5, l’MI6, la loro dependance Scotland Yard, i fratelloni Mossad, CIA e i suoi 14 nipotini in Usa, i cugini delle varie marche imperiali europee, alla vista di uno che s’impegnava per un apocalittico cambio “dalla politica per i pochi alla  politica per i tanti” (Jeremy Corbyn). Roba mai vista da quando l’UE è entrata in funzione su mandato Rothschild, Rockefeller, Bilderberg e galassia finanziaria globale. Anatema. E così, dopo gli impiegati e il poliziotto sul Ponte di Westminster e i ragazzetti al concerto di Manchester, è toccata ai flaneur e alle flaneuses serali sul London Bridge e nei pub sottostanti a finire, come va il trend di questi tempi, sotto un veicolo e tra le lame dei servizi. 4 morti, più 22, più sette = 33, più parecchie decine di feriti, mutilati, menomati. Esito di una battaglia elettorale sul destino dei pochi e dei tanti. La May, primo ministro, ha cancellato quanto restava della campagna dei tanti. Se ne poteva fare a meno. Forse.

A Torino, nel tempo accuratamente costruito dal terrorismo di regime e media, in cui, se cade per terra un mazzo di chiavi,  o esplode una miccetta, o qualcuno starnuta forte, scatta il panico da attentato e conseguente fuga tumultuosa che travolge e schiaccia chi non corre abbastanza veloce, o non trova varchi, o è inciampato, per una partita virtuale su maxischermo si contano mille feriti e alcuni a portata di Caronte. In entrambi i casi, come in tutti quelli del prima e del dopo, il risultato è raggiunto. Colpendo nel mucchio. Di quelli che non c’entrano niente. Di quelli spendibili. Non una volta che si spari una bazookata contro le finestre di Goldman Sachs, o si faccia saltare la corrente alla NATO a Bruxelles, o si infili un candelotto sotto il sedile dell’ambasciatore saudita. Che sia mai. Non facciamoci del male da soli.

A cui si aggiunge un’altra considerazione. Social, vanterie degli specialisti e dei  ministri della “Sicurezza”, gole profonde della NSA, perfino il Report disinquinato di Sigfrido Ranucci (RAI 3), o le voci alternative di Pierluigi Paragone (La7), ci informano a valanga di quanto tutti siamo controllati, di come non sfuggiamo neanche al cesso o nell’alcova, di come il nostro cellulare racconti al collegato di che pasta siamo fatti e che pasta consumiamo, insomma come nulla di nessuno sfugga al Grande Occhio. Grande Occhio onnivedente e onniconoscente che resta cieco o chiuso quando gli formicolano davanti migliaia di reclute dell’Isis (chiamiamole così, per non disturbare), istruite nelle carceri o nei campi di Siria e Iraq, pendolari tra sgozzamenti a Mosul e Raqqa e deflagrazioni o piraterie stradali in Europa. “Li  conoscevamo, li abbiamo anche registrati, ma poi li abbiamo persi di vista…”.  Volatilità, volubilità, spensieratezze, disattenzioni, dei servizi di intelligence. Son ragazzi. Sempre meglio che farsi scoprire mandanti. “Tanto poi li secchiamo tutti”. Basterebbe sparare alle gambe, o tirare una siringa come alle pantere randagie, o un po’ di gas come i russi nel teatro di Mosca….Ma i morti non parlano.

Riscaldamento? Tutte balle.
Veramente volevo parlare d’altro. Poi questi ti prendono alla sprovvista e impongono le loro priorità. La storia migliore di questi giorni, prima di Londra e Torino, era quella di Trump distruttore del clima, terminator del pianeta. Esecrazioni, scomuniche, imprecazioni, sacrilegio. Tutti, nel solito arco da sinistra a destra, dal “manifesto” a Hillary Clinton (gemellaggio di antica data, celebrato da Soros), a fare i belli, puri e lindi e a candeggiare più bianco del bianco  l’unico nero di pelle e il più nero di tutti nell’anima che sia mai entrato nella Casa Bianca. L’ipocrisia al suo sublime.
Vediamo come stanno le cose partendo da un po’ più lontano. Sono i vuoti di memoria con cui ci  fregano.

Quel manigoldo inquinante di Trump, quei santi ecologisti di Clinton, Gore e Obama
C’ero anch’io al vertice del clima di Kyoto, Giappone, che si concluse con il peto omonimo chiamato accordo, del quale tutti poi negli anni, per loro i secola seculorum, se ne sono solennemente impippati. Brava gente, convinta di dover sistemare le cose, era andata fin sotto il Sol Levante a vedere di salvare cormorani, balene, foreste e vecchietti a rischiodi disidratazione. S’era visto un  laborioso tira e molla tra volenterosi (quelli in via di  soffocamento, o di annegamento) e neghittosi (quelli dello “sviluppo”). Si era arrivati a un qualcosa di appena decente che avrebbe dovuto assicurare il contenimento del riscaldamento climatico (a proposito di uova e galline: chi se ne frega se antropico o ciclico: il dato è la temperatura che sale e i gas che contribuiscono), prima che arrivasse Al Gore,. Si, fu quel Al Gore, che successivamente ecologisti e ambientalisti di bocca buona incoronarono principe senza macchia e paura  della, peraltro inusitatamente profittevole, Green Economy, a far saltare tutto.



Kyoto rasa al suolo da Gore
Ricordo che, piombato nella conferenza l’ultimo giorno, a buon accordo concluso, noi cronisti stavamo in una sala d’attesa dove il vice di Bill Clinton (marito della candidata cult del “manifesto”), animalista di prima classe canina, ci aveva lasciato in  compagnia del suo monumentale pastore tedesco. Unico membro della delegazione Usa, avremmo scoperto poi, a non impegnarsi per la rovina del globo. Gore prese a schiaffazzi  chiunque avesse anche solo un cappellino verde in testa, fin i poveri presidenti delle isolette del Pacifico con l’acqua alla gola, cancellò ogni cosa, ogni impegno vincolante e Kyoto generò l’aborto del cosiddetto mercato delle vacche per le emissioni clima mutanti: i ricchi comprano licenze di inquinamento dai poveri puliti. Cioè le multinazionali comprano il diritto a inquinare in altre aree del mondo, appunto quelle povere e sottosviluppate. Gore, tirando pugni sul tavolo, sentenziò che gli Usa non avrebbero firmato nessuna cosa che avrebbe imposto agli Usa e ai paesi industrializzati di ridurre le emissioni. L’inquinamento si fece merce e si poteva vendere e comprare nella forma dei “diritti di inquinamento”.  Accordo di Kyoto a puttane. Né più né meno di Trump.



Un milione a chi trova un presidente Usa ecologista
E né più né meno di Trump pure Obama, al vertice di Copenhagen e poi al COP21 di Parigi, solo che questo imperatoraccio killer di massa, nudo agli occhi di chi ha a cuore le sopravvivenza di sé, dei figli e degli altri viventi, viene rivestito con abiti sfolgoranti di candore da ancelle come “il manifesto” e altri commensali dell’imperialismo. Trovatemi un solo presidente Usa, da quando la questione ambientale e climatica è diventata un dramma della sopravvivenza, che non si sia mosso in direzione ostinata e contraria alla salvaguardia dell’ambiente. Che non sia quello delle tenute sue e dei suoi mandanti e cortigiani.. La linea è sempre quella, come in politica estera: dettata dai rettili aggrovigliati nello Stato Profondo.


Ah, l’Arcadia perduta di Obama!
Grandi annunci, grandi obiettivi, grandi impegni a vincolare il riscaldamento sotto i 2 gradi Ma…. Provvedimenti vincolanti e sanzioni in caso di mancata osservazione, zero. Tutta la COP 21 e i relativi festeggiamenti, fuffa. Anzi, truffa. E Snowden fece trapelare documenti che rivelavano come gli Usa, con le loro agenzie di intelligence, spiassero le altre nazioni (soprattutto le più volenterose: Danimarca e Cina), onde scatenare pressioni e lobby sui reprobi che si fossero azzardati a esigere condizioni vincolanti e sanzionabili.  Le associazioni ambientaliste serie definirono il COP21 una farsa, una vergogna, un raggiro. Le altre, allora a far finta e, oggi, a farsi rapire dalla nostalgia, come nel quadro del fiammingo Frans FranckenII:  pastorelli gioiosi e ninfe infiorettate che intrecciano danze ecologicissime a celebrare una finta Arcadia dell’armoniosa convivenza tra tutte le creature senza, sopra, neanche un filo di fumo nero e, sotto, una goccia d’acqua sozza.


E poi, per clima e ambiente, c’è la cura “guerra”.
Tanto per la coppia ambientalista Obama-Clinton. Quella a cui si ispira l’eco-indignato regime italiota mentre taglia fondi alla rinnovabili, promuove quelle fossili e intossica mari e terre con trivelle e pipeline. Quella del disastro Halliburton-BP nel Golfo del Messico. Quella del lancio delle estrazioni più nocive, inquinanti  e sismogeniche: scisti bituminosi e fracking. Quello delle sette guerre dove far passare oleodotti e gasdotti che rispondessero a Washington e ai suoi ufficiali pagatori nel Big Oil. Sette guerre, Afghanistan, Pakistan, Libia, Siria, Iraq, Yemen, Somalia, che già per conto loro, trasformando trilioni di dollari di cittadini in dimagrimento  in milioni di tank, blindati, veicoli aerei, navi, esplosivi e relativi carburanti, tutti all’ingrasso, tutti climamutanti, sono una bella dimostrazione di quanto Obama fosse migliore dello sproposito Trump. Tanto più che, a forza di uranio impoverito e un trilione per l'ammodernamento delle sue atomiche, ha pensato anche alle generazioni future.

Si, dice, ma ha tolto di mezzo anche alcuni milioni (tre solo in Iraq) di esseri umani e animali. Contro i gas serra, no? Non divoravano, questi qua,  ossigeno ed emettevano anidride carbonica? Gas climamutante. Che bravo Obama. Vero “il manifesto”?

  

11 commenti:

amaryllide ha detto...

un solo appunto sull'attentato. Un attentato favorise chi governa se è il primo. Per Bush, presidente eletto dal golpe giudiziario della Corte Suprema del suo partito, era screditato in oltre metà del suo paese quando ci fu l'11/9, che fece schizzare il supporto per lui ai livelli più alti della storia, tanto che persino col macello irakeno fu rieletto trionfalmente (oltre un elettore su quattro in più rispetto alla prima volta). Ma dal secondo in poi, aumenta solo il numero di chi pensa che, ok, i terroristi sono nemici e bla bla, ma se tu che governi non sei in grado di fermarli, è colpa tua. E in UK di attentati ce ne sono stati ben 3 in 2 mesi. Troppi per credere ancora che la sguattera dei Saud sia capace di fermarli. L'unico guadagno che ha avuto dall'attentato è che sospendere la campagna elettorale le impedirà di perdere altre centinaia di migliaia di voti ogni volta che apre bocca.

alex1 ha detto...

Sembrerà banale con avvenimenti molto più importanti, ma fra attentati veri e non solo, oggi sui giornali ci sono due fatti violenti di cronaca che, c'è da scommetterci, saranno sul web poche ore. Chissà se la Boldrin, Grasso e le varie organizzazioni postfemministe contro la "violenza di genere" avranno qualcosa da dire. Forse che le due "poverine" erano vittime della società maschilista ed andavano aiutate?

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/06/04/brindisi-difendono-venditore-di-rose-due-giovani-aggrediti-da-una-22enne/3635121/#disqus_thread
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/06/04/ferrara-uccide-il-compagno-con-un-coltello-dopo-una-lite-davanti-alle-figlie/3635015/

alex1 ha detto...

Siamo in pieno Maccartismo
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/06/06/usa-media-nuovi-documenti-nsa-hacker-russi-hanno-attaccato-software-per-le-elezioni-2016-arrestata-25enne/3638764/
Ci manca solo un altro Rosenberg...

alex1 ha detto...

attacco terrorista a Teheran, al parlamento ed ai luoghi simbolo. Scommettiamo che non ci saranno manifestazioni di solidarietà, che la parola terrorismo sarà usata con parsimonia come capitò per l'ambasciatore russo assassinato ad Ankara, dove molti commentatori politici si affrettarono a precisare la "diversa natura" dell'atto rispetto a quelli di Bruxelles e Parigi? E che nessuno metterà la bandierina dell'Iran sul suo profilo?

Massimo ha detto...

Oggi 7 giugno è arrivato puntuale un duplice attacco terroristico in Iran, a Teheran, uno al parlamento e un altro al mausoleo di Khomeini, della serie firmato Usraele- wahabiti del finto stato dei Saud.
Ennesima chiarificazione per chi non ha il prosciutto della propaganda sugli occhi di quale sia la reale matrice dell'idra terrorista criminale che insangua il medioriente e da un po' pure l'Europa in misura però molto minore per fortuna.
Matrice araba usraeliana alla faccia del farlocco asse del male Teheran-Pyongyang-Damasco inventato dai veri padrini del terrore universale.

alex1 ha detto...

Non so nenache se sia opportuno linkare questo, ma solo per far capire che il web è pieno di questi siti razzisti subdoli. Da un articolo su di un metodo per la cura di tumori si arriva alla pagina web. il titolo "solo italiani" non lascia troppi dubbi sulla sua natura. Immigrati ed islam i bersagli preferiti.
http://www.soloitaliani.com/2017/06/08/donne-non-sposate-gli-islamici-le-vite-devastate-dalle-bestie-tutta-la-verita-dietro-al-corano/

alex1 ha detto...

Leggo dal Corriere della Sera di ieri. Il presidente del senato Grasso, riguardo alla possibilita' di concedere i benefici di legge a Toto'Rina dice: "vuole un carcere meno duro? Ci dica i nomi dei mandanti delle stragi!". Quindi queste istituzioni sanno benissimo che quelle che per anni hanno chiamato "stragi di mafia" in realta' erano stragi ordite da poteri piu' o meno istituzionali e forse anche internazionali che erano ben piu' in alto dei vari boss, e che hanno visto i mafiosi locali al limite solo come esecutori, cosa che era gia' in parte emersa dal cambiamento delle sentenze in primo grado rispetto alle stragi di Capaci e via D'Amelio. E dire che quando lo dicevo io che non poteva essere solo una questione mafiosa se non mi davano del complottista poco ci mancava.

alex1 ha detto...

Altro attacco delle forze "alleate" contro l'esercito regolare siriano nel proprio territorio al Sud della Sira, confine con la Giordania. La giustificazione data sarebbe "costituiscono minaccia" (a chi?) e la Russia si limita a lamentarsi che "tali azioni rinforzano il terrorismo". Non dico che debba entrare subito in conflitto aperto, ma almeno rifornire il legittimo esercito siriano di unita' missilistiche antiaeree almeno per cercare di scoraggiare simili scorribande sarebbe troppo?
Ps. Sembra che l'accordo con I Sauditi per 110miliardi di dollari in armi non sia stato ratificato dai diplomatici USA a seguito di Trump, almeno secondo Pandora TV

alex1 ha detto...

A proposito di vaccini ed autismo: ho trovato questo video di un discorso di un senatore della Florida a proposito di relazioni fra vaccino MMR ed autismo, con le ricerche che sono state messe sotto silenzio.
https://www.youtube.com/watch?v=yWEuhK0T6lk

alex1 ha detto...

Ancora una volta mi sento in dovere di postare un link vergognoso che dimostra il livello di cinismo e menefreghismo del giornalismo, che poi come diceva credo Pulitzer, si estende a tutta la societa'. L'altro giorno parlando dei delitti di cronaca una donna mi diceva: "probabilmente si vedono i polizieschi tipo NCIS e simili". Oggi giro su repubblica online e l'articolo che parla di un tragico incidente nel corso di un raduno di alianti di epoca dopo il titolo principale dice "attimi di paura: morto il pilota". Mentre la paura per il finto attentato in piazza S. Carlo ce la sbattono per giorni, qui la si riduce ad "attimi" come se poi la storia sia comunque andata a lieto fine, tanto chi se ne frega, come direbbero alcuni dei commenti cinici spesso su facebook "se l'e'cercata", "sapeva i rischi".
http://torino.repubblica.it/cronaca/2017/06/11/news/si_stacca_un_ala_durante_il_volo_precipita_aliante_durante_il_raduno-167822526/

Unknown ha detto...

Se posso permettermi consiglierei ad Alex1 un semplice libro gratis da scaricare e da leggerlo piu' volte" LA scuola dei cadaveri" di Celine ,mi ringrazierai,il segreto dei segreti e' li dentro