giovedì 27 luglio 2017

Cinque Stelle, Di Matteo, Calipari e relativi nemici



DA ADRIANO COLAFRANCESCO RICEVO E AGGIUNGO

E in Campidoglio insignito il primo magistrato anti-mafia e anti-Stato mafioso, il più minacciato da Stato e criminalità organizzata, Nino Di Matteo, della cittadinanza onoraria di Roma. Assenti dall’aula tutti i gruppi tranne quello dei 5 Stelle. Vorrà pur dire qualcosa.

Nei giorni in cui la magistratura reggina, uno degli ultimi pezzi di magistratura non collusa con Renzi e le cosche/logge/banche che lo sburattinano, arresta i ‘ndranghetisti che, in unione con Cosa Nostra, volevano ammazzare il poliziotto Nicola Calipari, poi ucciso in Iraq dagli Usa, a conferma di una sinergia Usa-mafie-massoneria-regime che dura dallo sbarco del 1943 e si è esteso a livello europeo a partire da Ventotene e a finire a Bruxelles.

Le armi del carcinoma? Tecnologie cibernetiche, Guerre, terrorismo, austerity, repressione, sorveglianza, migrazioni di massa. Di riserva: "il manifesto" e Boldrini.
Fulvio




From: Adriano Colafrancesco
Sent: Thursday, July 27, 2017 9:42 AM
To: d - ufficiostampala7
Subject: Dopo gli anni di Mafia CaPDale
Dopo gli anni di
MAFIACAPITALE

approvato per la prima volta il bilancio preventivo a gennaio: prima di tutte le altre grandi città italiane e molto prima rispetto alle amministrazioni precedenti,

allargato il progetto “Fabbrica Roma” a sindacati, imprenditori, mondo della ricerca, università, altre Istituzioni e tutta la società civile,

ripristinata la legalità: grazie alla programmazione non si danno lavori in affidamento diretto con il pretesto dell’emergenza,

contenuta la spesa annua per gli incarichi esterni: circa un quarto rispetto ai 12 milioni di euro del 2012 e quasi la metà rispetto ai 5,6 milioni del 2014,

avviata una seria attività di risanamento delle strade: atteso l’esito delle gare, finalmente i lavori sono realizzati a regola d’arte, perché c’è un contratto da rispettare e c’è un piano pluriennale per la manutenzione (che prima non veniva fatta),

potenziato di 200 unità il parco mezzi per il trasporto pubblico e dotati 500 autobus di telecamere di sicurezza,

potenziata la linea ferroviaria Roma-Lido,

unificata la via del Mare con la via Ostiense fino al Gra,

completata (in autunno) l’unione delle linee A e C della metropolitana a San Giovanni,

dotata Ama di mezzi nuovi per la raccolta dei rifiuti,

attivate nuove isole ecologiche,

avviato il recupero delle spiagge di Ostia,

migliorato il progetto dello stadio di Tor di Valle: meno cemento, più verde,

messo in sicurezza il quartiere di Decima,

negati lo stupro e la rapina olimpionici.

Non c’è dubbio che si è messa la parola fine ad un sistema corrotto che per anni ha “mangiato” i soldi delle nostre tasse per avvantaggiare pochi e ha fornito servizi sempre più scadenti e non all’altezza di una grande capitale.

Adriano

Passaparola

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grimaldi è uno dei pochi giornalisti con la schiena dritta che ci sono rimasti,tuttavia non lo capisco quando difende l'operato grillista,soprattutto nella capitale dove hanno messo in piedi una sorta di giunta Alemanno 2,con gli stessi scarsi risultati dell'ex picchiatore fascista. La lista pubblicata si riferisce ad un ano di lavoro,le grane grosse restano tutte irrisolte.

Fulvio Grimaldi ha detto...

Anonimo@
L'anonimo trascura il pantano pieno di coccodrilli su cui è arrivata la fragile navicella 5Stelle. Ignora la vittoria sullo scempio speculativo delle Olimpiadi, fatto enorme, ignora che per il semplice dato che i 5 Stelle sono detestati e temuti da tutti i gaglioffi e delinquenti del nostro panorama politico e di quello occidentale, li rende accettabili e sostenibili. Se si punta alla perfezione si rimane a secco.