giovedì 24 agosto 2017

Una verità sul Venezuela per ripulirci dal menzognificio catalano-spagnolo.



Per uscire dal grottesco psichedelico delle contraddizioni che annegano ogni credibilità delle versioni arruffate e baruffate delle polizie in rissa, spagnola e catalana; per riinfrescarsi un cervello arroventato dall'indignazione per la platealità e impudiciza delle menzogne che sistematicamente vorrebbero offuscare le chiarissime responsabilità dei veri autori di Stato delle stragi; per superare la triste collera per l'assassiniol extragiudiziale, in circostanze del tutto surreali, dell'ennesimo capro espiatorio, un ragazzo, che si aggira demenzialmente da solo (dove sono le famose "cellule"? e per le stesse lande della zona, ancora col furgone presunto delle Ramblas e non poteva essere catturato vivo da un'armata di robocop; per non schiattare di sghignazzi per le 120 bombole di gas e i 400 litri di acetone assemblati senza che nessun occhio della sorveglianza totale di Stato e di contractors se ne accorgesse; per non far paralizzare quanto ci resta di cellule raziocinanti di fronte al fumetto disegnato dai Mossos di un megattentato alle fetenzia metastatica della Sagrada Familia (magari la tirassero giù, ma nel segno di un recupero dell'estetica umana), zompato per esplosione fortuita nella villetta, ma rimpiazzata nel giro di sei ore, da 200 km di distanza, con l'operazioncella Ramblas, eccetera eccetera eccetera, fino alla fine dei tempi e della guerra dell'élite mondialista al/del terrorismo.
Per uscire da questo tritacarne della verità, ecco un succinto, ma efficace, inequivocabile e inconfutabile video sul Venezuela che la Giunta del Generali attorno all'emasculato Trump vorrebbe cancellare dalla carta geografica, salvaguardandone però duecento gaglioffi golpisti e i pozzi di petrolio.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

I prossimi fessi che colpiranno l'Italia fuggiranno lasciando il permesso di soggiorno nel veicolo e saranno rintracciati e uccisi da degli "inoffensivi" vigili urbani di qualche paesino. Siamo sicuri che le reti gladio siano state davvero smantellate dopo la guerra fredda? Ricordiamoci che la struttura rispondeva esclusivamente alla NATO.Io credo che essa sia tuttora operativa,avrà cambiato nome ,sicuramente alcune cose saranno cambiate ma la struttura è rimasta,del resto se ci si pensa deve essere così,si deve poter avere un esercito d' elite che vigila sulla colonia Italia e che risponde unicamente al padrone occupante.
ANTONINO DA TORINO

Fulvio Grimaldi ha detto...

Antonino@
Credo, temo che tu abbia perfettamente ragione su Gladio ed è anche appropriato il tuo sarcasmo sui documenti lasciati nei veicoli.
Intanto la Gladio ha assunto al suo servizio quelli che si fanno passare per Isis.

rossoallosso ha detto...

bellissimo il video un condensatro di storia americana dove si sotto intende israele senza mai nominarlo se si pensa poi che proviene da una universita venezuelana il suo valore politico di denuncia triplica

Anonimo ha detto...

Fantastico... vedere Stoltenberg e Alfano in tivvù insieme contro il terrorismo islamista giustificando che la Nato adesso deve proiettarsi a sud per contrastare Isis e allegra criminal compagnia, oltre che a est (ovviamente contro la Russia). Che coppia... Dio li fa e poi.... ha ah ha ah ha! Meglio ridere... per non piangere.
I pompieri che appiccano il fuoco e poi fanno vedere a tutti che vanno a spegnerlo.
Ma dico... ci prendete tutti per un branco di citrulli? Ah... sbagliavo, hanno proprio ragione loro sul fatto dei citrulli. Tanto il popolo flaccido e rimbambito si beve tutto.Intanto il loro piano di nwo avanza, a passi spediti.

Max

Fulvio Grimaldi ha detto...

Max@
Occhio a usare il termine "pompieri". Si trattava di quattro cialtroni avventizi, non di membri del Corpo dei VVFF, una delle poche cose buone di questo disasatrato paese.

Anonimo ha detto...

Ok Fulvio, faccio ammenda. Erano questi avventizi... che intendevo usare come esempio.

Max