giovedì 14 settembre 2017

Di Battista precisa su Regeni, Italia, Egitto e... Enrico Mattei



https://www.facebook.com/dibattista.alessandro/videos/1295981893847205/

Nei giorni scorsi avevo indirizzato al deputato 5 Stelle Alessandro Di Battista una lettera aperta in merito a certe sue dichiarazioni in Parlamento su presunte rivelazioni del New York Times sul caso Regeni e relative implicazioni, lettera che è possibile ritrovare nelle mie pagine FB e nel mio blog www.fulviogrimaldicontroblog.info. Oggi, ricevo da Di Battista una telefonata che dà conto, in termini positivi, di quel mio intervento e mi indirizza al video di un suo nuovo intervento alla Camera, riprodotto nella sua pagina di FB. Non posso non apprezzare la disponibilità di Di Battista a tener conto della mia opinione. Qui sotto il mio commento al video.

Fulvio Grimaldi Apprezzo, Alessandro, questa integrazione al tuo intervento sul tema Regeni dell'altra volta. Importantissimo rilevare quali forze oscure, o non tanto oscure, si muovano attorno ai rapporti dell'Italia con altri paesi e quali licenze di rapporti ci si danno o ci si negano, a partire da Mattei e dalla storica privazione di sovranità del nostro paese in tema di scelte strategiche, principalmente energetiche. C'è nel tuo intervento molto non detto che, però, si percepisce chiaramente per chi non voglia fare orecchi da mercante. Quanto a Regeni, legittimo pensare a servizi egiziani DEVIATI, ma altrettanto legittimo e ancora più logico pensare a servizi segreti atlantici, da sempre ostili a nostre iniziative autonome nei confronti dell’altra sponda del Mediterraneo, quelli stessi di cui è ineluttabile sospettare in merito alla fine di Enrico Mattei che tu molto appropriatamente citi. Quegli stessi servizi per i quali Regeni ha lavorato nel 2013-2014 alla dipendenze di Oxford Analytica, società transnazionale di spionaggio e operazioni sporche. E sospettare è dire poco.

L’intervento di Di Battista si inserisce nel contesto di una politica estera del M5S che in molti casi si era opportunamente e felicemente distanziata dall’ottusa subalternità dei nostri governi nei confronti delle potenze euro atlantiche, come nel caso dei convegni critici sulla Nato, dell’opposizione alle sanzioni alla Russia, della solidarietà con i paesi latinoamericani dell’ALBA (che, però, dovrebbe anche far rivedere certi giudizi sommari sul Venezuela), della ricerca di una verità sulla Siria alternativa alla propaganda degli aggressori di quel paese, dell’Eritrea sotto attacco politico economico e mediatico del neocolonialismo. Che il M5S possa continuare su questa strada e approfondirla.

12 commenti:

rossoallosso ha detto...

Fulvio sei un mito.

Mia opinione è che le difficoltà che trovano in polica estera i portavoce del M5s siano dovute al loro background culturale che gli impedisce nell'immediato di sviluppare un'analisi maggiormente articolata,il fatto che Di Battista cerchi di ovviare a questa mancanza ha per molto valore e merita tutta la mia stima.Ripeto,opinione del tutto personale

Fulvio Grimaldi ha detto...

rossoallosso@
Sono d'accordo. Ci sono buoni sentimenti che non bastano quando c'è un deficit di base ideologica (oltrechè di conoscenza)

Cucuteni ha detto...

l' impreparazione ,a livello informativo(conoscenza) la trovo piu grave ,della mancanza di base ideologica , caro Fulvio, per le ideologie i m5s sono una macedonia
ma almeno ,che scelgano gente preparata e informata,ma ,sai bene ,che con la selezione in rete dei candidati ,la cosa non puo' essere verificata dagli elettori.
A naso ,nobile organo dai cani prediletto ,sento puzza ,di belletta nera.
l eau d oneste' della maison casaleggio non riesce a copri rla.

Fulvio Grimaldi ha detto...

Cucuteni@
Siete fenomenali nelle divinazioni, illazioni, supposizioni che poi diventano affermazioni... apodittiche. La "maison", cosa puoi dirmi di provato e documentato? Preferisci la conoscenza all'Ideologia. Allora dovresti prendere conoscenza, come è capitato a me, della infinite sacrosante battaglia sul territorio dalla parte giusta che solo loro conducono, delle prima distanze dalla Nato e dalle sanzioni Usa dai tempi di Bordiga e tante altre belle cose (che peraltro mal si conciliano con il Di Maio attuale, ma la vita è bella perchè è varia). Siamo davvero fantastici, siamo circondati dalla merda, affoghiamo nella merda, è quando notiamo l'arrivo di una barchetta mezza sfondata urliamo alla vergogna della barchetta. Quanto all'ideologia, intendo che ai 5 stelle manca una visione netta e complessiva di quale società vogliano, a parte la pur non disprezzabile - nel contesto in cui ci troviamo - "onestà". Poi, per me, resta un dato decisivo: l'odio che i 5 stelle suscitano in coloro che odio. Gran punto a loro favore. Poi uno può anche dotarsi di bisturi e microscopio e sentirsi un grande chirurgo.

Salvatore Penzone ha detto...

Purtroppo Grillo e i Casaleggio si sono chiusi dentro una torre d'avorio escludendo nei fatti il lavoro e le competenze acquisite in questi anni di lunghe battaglie e impegno civile dei tanti gruppi sparsi sul territorio. Si sono isolati dalla società vera credendo che la rete potesse bastare a riempire il vuoto. In realtà il ricorso alla rete serve solo a creare il paravento di una finta legittimità democratica e lascia a loro l'intera gestione sia nell'impostazione del programma che nella conduzione della pratica politica e tutto questo non ha nulla di democratico per questo il vuoto programmatico dei 5stelle riguarda un po’ l'intero progetto politico.
Come possono pensare di avere loro due le competenze necessarie per dare tutte le risposte ad una realtà economica e sociale estremamente complessa e difficile. Grillo deve uscire dalla sua cittadella e mettersi veramente al servizio del paese, e tenga presente che la sua base, quella che lavora sul territorio e non quella autoreferenziale del web, sta crescendo prendendo coscienza in modo sempre più puntuale della situazione in cui versa il paese e dell’urgenza di un azione concreta. Quindi stia attento a non limitarne il respiro e si liberi finalmente dell’eredità di quello oscuro figuro che è stato Casaleggio che ha impedito finora al Movimento 5 stelle di essere una vera alternativa di governo per il paese, se non vuole essere scavalcato dall’onda che dovrà per forza di cose emergere.
La corruzione è un costo per l’economia e un danno sociale ma è un problema penale e attiene alla giustizia non alla politica. Se diventa parte del programma di un partito o movimento che dir si voglia, allora è certo che se ne sta facendo un uso strumentale perché Il liberismo economico è sempre stato veicolato da campagne contro la corruzione nella politica là dove allo Stato doveva essere sottratta la gestione delle scelte in economia e nella distribuzione della ricchezza in modo da potervi subentrare. Non a caso i rappresentanti del movimento sono stati ospiti della Trilaterale, quella sorta di agenzia che rappresenta gli interessi dei poteri dell’alta finanza, mentre i primi a congratularsi per l’exploit del 2013 fu l’ambasciata americana.
Il M5 stelle è stato cavalcato ed è diventato l’ulteriore coniglio venuto fuori dal cilindro dei maghi della finanza internazionale.

Fulvio Grimaldi ha detto...

Salvatore Penzone@
Commento valido e che fa riflettere. Ne condivido i due terzi, non la parte finale dal discorso della corruzione in poi. Il capitalismo - qualsiasi organizzazione di potere dei pochi - e la corruzione sono sinergici, operano inevitabilmnente in simbiosi, l'uno è la natura dell'altro, il che pone la questione sul piano anche politico, anzi, prima politico.
Ad annusare la Trilaterale non ci trovo necessariamente niente di male. Bisogna vedere come ci si pone. Un buon esempio viene dall'efficace filippica del 5 Stelle l'anno scorso alla kermesse di CL. Quanto al coniglio dei maghi della finanza, a me risulta che coloro che esprimono la quota maggiore dei maghi della finanza, talmudisti e loro sguatteri gentili, non perdono occasione per bastonare i 5 Stelle.

Salvatore Penzone ha detto...

@ Fulvio Grimaldi
Capisco… ma l’errore che facciamo è quello di confondere il capitalismo con lo stato e le politiche che esso si dà. In realtà il capitalismo finanziario sta portando avanti una guerra a 360 gradi, non solo alle nazioni che non si piegano e, come si diceva in un commento fatto tempo fa, alle identità e alla cultura ma soprattutto alla “forma Stato” che nel dopoguerra ha preso vita dalle costituzioni antifasciste che, faceva notare qualcuno, nel caso italiano nasceva dalla consapevolezza dei padri costituenti che l’ultima guerra mondiale era stata prodotta dai conflitti socioeconomici innescati dal liberismo, conflitti che a loro volta portano all’affermazioni dei fascismi. Per permettere il dominio del mercato bisogna scardinare la sovranità dello stato con tutte le sue regole di garanzia della protezione degli interessi pubblici in modo che con la libera circolazione dei capitali si possa permettere ai fondi di investimento, multinazionali e banche d’affari di fare man bassa dei beni della comunità nazionale. Non è un caso che da Mani Pulite in poi la salvaguardia degli interessi nazionali ha da tempo lasciato il posto, nelle intenzioni del centrosinistra e dei governi che si sono succeduti, agli interessi della finanza speculativa, delle multinazionali e dei fondi di investimento che hanno comprata a prezzi stracciati la nostra industria per poi delocalizzarla. Di queste lobby Monti e Renzi sono stati, ultimamente, i rappresentanti politici di prima fila. Le contro-riforme del lavoro, delle pensioni, della scuola, i tagli alla spesa pubblica, le privatizzazioni dei servizi essenziali sono la testimonianza di una deriva neoliberista che ha distrutto il tessuto produttivo del paese e impoverito la classe media. La sottomissione alle politiche di austerità dettate dal FMI e dalla Commissione Europea ha condotto il paese in una spirale deflazionistica, dove con la scusa del debito pubblico si sottraggono gli ultimi risparmi dalle tasche degli italiani impedendo che quello che resta della ricchezza nazionale venga investito per la crescita. Un processo iniziato molti anni fa con il divorzio tra il Ministero del Tesoro e la Banca d’Italia. A proposito di Mani Pulite, per inciso, vennero alla luce incontri avvenuti tra il pubblico ministero di punta del cosiddetto Pool di Mani pulite
e il console americano.

"Tutto ciò che è necessario per una guerra è un obiettivo, una nazione con qualcosa da rubare e la volontà di derubarla. Il resto, inscenare una rivolta, una rivoluzione (colorata), dipingendo un governo legittimo come “asse del male”, sono un gioco da ragazzi. Quale governo non ha opposizione? Quale governo è incorrotto?" Gordon Duff veterano dei Marines della guerra del Vietnam.

https://www.youtube.com/watch?v=YpOz0jD9K8Q

Fulvio Grimaldi ha detto...

Salvatorer Penzone#
Anche stavolta non posso non apprezzare ed essere perfettamente d'accordo, come potrà vedere se avrà la pazienza di guardarsi il mio prossimo docufilm "O la Troika o la vita".
Però non trarrei dall'incontro di Di Pietro con gli americani, come da quello di Grillo con gli stessi, conclusioni che rischiano di essere apodittiche.

Anonimo ha detto...

Di Maio ha presenziato allo scioglimento del sangue di San Gennaro. Scrivi qualcosa pure al lui per rinsavirlo.

Diego

Salvatore Penzone ha detto...

Se mi permetti volevo approfondire ulteriormente l’argomento “corruzione” dato che ritieni plausibile che se ne faccia, come nel caso dei 5stelle, il fondamento di un programma politico e di una campagna ideologica. A questo proposito vorrei sottoporti una mia riflessione fatta a commento di un post di Bagnai su goofynomics nel 2013, utile perché vuole far luce sulla relazione tra liberismo, corruzione e privatizzazioni: La logica del false flag, molto in uso a livello internazionale, è impiegata localmente, già da tempo, quando si ricorre a politiche che creano le condizioni perché una istituzione, un bene o un servizio producano inefficienza e sprechi. Si incomincia facendo tagli al personale, si blocca il turnover, si riducono all'osso i fondi anche per il funzionamento ordinario e si mettono ai posti chiave personaggi in conflitto di interessi o, peggio ancora, gente che ha un vero e proprio mandato per destrutturare dall'interno quell'organismo. Queste politiche hanno sempre avuto la funzione di preparare il terreno alle privatizzazioni le quali hanno beneficiato grandemente della corruzione, presunta o reale che fosse, che l’attuazione di quelle politiche comporta. Forse sarebbe il caso di incrociare al parametro della corruzione anche quello dei provvedimenti inerenti alle privatizzazioni dei beni e servizi. La logica del false flag viene utilizzata a vari livelli ma la sua origine è sempre la stessa: quella di un capitalismo finanziario che all’Europa vassalla non fa “guerre umanitarie” e non esporta sul continente la "democrazia" con le bombe ma espropria e monopolizza usando la leva del debito, della corruzione e dell'inefficienza.

http://goofynomics.blogspot.it/2014/06/debito-e-corruzione-nel-mondo.html

Fulvio Grimaldi ha detto...

Salvatore Penzone#
Condivido. Però non ho mai detto che sarebbe plausibile fare dell'argomento corruzione IL FONDAMENTO DI UN PROGRAMMA POLITICO E DI UNA CAMPAGNA IDEOLOGICA. Mi sono limitato a dire che capitalismo e corruzione sono consustanziale. Poi l'uso delle false flag corruzione per gettare i beni nelle fauci dei privati è procedura nota e denunciata.

Anonimo ha detto...


THOMAS SANKARA

"L'imperialismo è sfruttamento. Esso si manifesta non solo in forma violenta, quando uomini armati vengono per conquistare un territorio. No. L'imperialismo, più spesso, si manifesta in forma di prestiti, aiuti alimentari, ricatti. Ecco il nostro obiettivo: combattere un sistema che consente ad un gruppo di uomini di controlare l'intera umanità".

Thomas Sankara venne letto presidente del Burkina Faso (Ato Volta) nel 1983. Le sue accuse contro il colonialismo 'strisciante' delle potenze occidentali, in particolar modo la Francia, gli alienarono le simpatie di europei ed americani. Un golpe finanziato dai transalpini provocò la sua caduta e la sua morte, nel 1987.