sabato 30 settembre 2017

NO TRIV AL CARRO DEI RADICALI



Bonino e Soros


Pannella "Ustascia" in Croazia

Seppure mi verrà risposto che non ho titoli per intervenire sulle decisioni del Coordinamento Nazionale No Triv, per quanto da anni io lavori su suoi temi e li sostenga con articoli e documentari e sia iscritto alla sua lista, onestà intellettuale e un minimo di senso della correttezza democratica mi impongono di chiedere agli iscritti se ritengono appropriato che un’associazione tematica costituitasi sull’impegno di contrasto alle operazioni e agli interessi legati all’industria degli idrocarburi inviti i suoi iscritti, motu proprio e senza previa consultazione, ad aderire a un’iniziativa di chiaro segno politico di un partito, quello radicale, oltre tutto a discapito di altre forze politiche pure impegnate contro le trivelle.

Pannella israeliano

L’identificazione con l’iniziativa dei Radicali - spudoratamente strumentale alla luce delle posizioni belliciste e ultracapitaliste da sempre proprie dei radicali - al punto di sollecitarvi l’adesione, ignora l’esistenza di una dialettica del tutto rispettabile (e non mi riferisco qui alle esternazioni xenofobe di leghisti e fascisti) sulle modalità di affrontare la questione delle migrazioni. Ignora anche una lunga storia dei radicali a sostegno di tutte le guerre lanciate dalle potenze occidentali, del neoliberismo più selvaggio, di Berlusconi, a coloro che eseguono un genocidio strisciante nei confronti del popolo palestinese. Radicali che voglio proprio vedere, dati i precedenti, se sarebbero disposti ad aderire formalmente alla battaglia No Triv contro i petrolieri. Ignora anche gli inquietanti finanziamenti da fonti del tutto squalificate che arrivano a entità sostenute dal Partito Radicale.



La mia denuncia di una scelta di campo autoritaria e politicamente impropria verrà certamente censurata, come è successo a una mia precedente espressione di perplessità per la richiesta di firme sotto un appello relativo ai migranti. Di conseguenza diffonderò questo scambio sui canali a mia disposizione confidando che non tutti gli aderenti a un movimento prezioso e insostituibile come il No Triv si facciano condurre dai vertici in recinti che magari non riconoscono come loro.

Bonino bacia Soros


Fulvio Grimaldi
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From: Coordinamento NO TRIV

Sent: Saturday, September 30, 2017 8:10 AM
To: referendum-notriv-list@googlegroups.com ; notriv-list@googlegroups.com ; territoriperilno@gmail.com

Subject: Fwd: SOSTIENI ASSIEME A NOI LA CAMPAGNA "ERO STRANIERO-L'UMANITA' CHE FA BENE"


PER ADERIRE C'E' ANCORA TEMPO FINO AL 7 OTTOBRE 2017

CONNESSIONE TRA POLITICHE ENERGETICHE E MIGRAZIONI

E SOSTEGNO ALLA CAMPAGNA "ERO STRANIERO-L'UMANITA' CHE FA BENE"


Carissim* Tutt*,

dopo i tragici eventi di questa estate, centinaia di morti e dispersi nel Canale di Sicilia, che hanno portato a 30.000 il bilancio dei migranti che hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere l'Italia, ci siamo lungamente interrogati sulla necessità di dimostrare e motivare la stretta interconnessione tra i temi cari a noi tutti (democrazia energetica, conversione ecologica del sistema produttivo, rispetto del diritto di autodeterminazione dei territori e delle comunità, ecc.) e l'inviolabilità dei diritti della persona, tra cui il diritto di ogni individuo di poter circolare e vivere ovunque desideri.

Entro il 2050 le politiche di sfruttamento su cui si fonda la sopravvivenza del nostro sistema economico porterà sull'orlo del precipizio tra i 200 ed 250 milioni di bambini, donne ed uomini che saranno costretti ad emigrare a causa degli effetti dei cambiamenti climatici.

La connessione, non diretta ma certa, tra sfruttamento umano ed ambientale, cambiamenti climatici e migrazioni non può più essere ignorata e deve essere affrontata alla radice e nelle sue conseguenze.

Non è più prorogabile una radicale conversione ecologica del sistema energetico e produttivo e non si possono ignorare, appunto, le conseguenze dell’attuale sistema economico: i quasi 9 milioni di morti per fame, denutrizione e guerre, l’impoverimento di molti milioni di persone che annulla le loro aspettative di vita e viola i diritti inalienabili dell'Uomo. Queste persone non possono che cercare di migrare con un’unica motivazione: sopravvivere e sfuggire ad atroci sofferenze.

La distinzione tra profughi di guerra, ambientali e migranti economici non solo non ha senso, ma nasconde una voluta mistificazione delle cause reali che hanno portato all’attuale dramma globale.

Nulla di nuovo -si potrebbe dire- soprattutto per chi si è battuto in questi anni contro la petrolizzazione e per dar voce alle comunità locali ed ai territori, se a rendere ancor più pesante la situazione negli ultimi frangenti non fossero emersi tutti i tratti egoistici, razzisti e xenofobi delle politiche dell'Unione Europea e dei singoli governi nazionali.

Quello italiano non è stato da meno rispetto agli altri: la guerra mediatica condotta contro le Ong, il giro di vite dato alle procedure di soccorso in mare ai migranti in pericolo di vita, la loro consegna nelle mani dei mercanti di vita e di morte libici, l'appalto del lavoro sporco alle milizie, il sostegno indiretto al mantenimento di campi di detenzione e lager che sfuggono al controllo degli organismi internazionali, sono elementi costitutivi di una politica miope ed ispirata alla più cruda delle ragion di Stato che, in realtà, nasconde la difesa degli interessi di pochi.

A tutto questo fa da sponda, con drammatica coerenza, la criminalizzazione dei migranti e dei poveri e d il totale vuoto delle politiche di accoglienza.

Ciò a cui stiamo assistendo è la sistematica violazione del diritto di emigrare ed alla mobilità, sanciti e riconosciuti dalla Dichiarazione Universale delle Nazioni Unite del 1948, dalla Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti dei lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie, da tutta la giurisprudenza del Diritto d’Asilo, della Tutela Internazionale dei Diritti Umani e, infine, dalle due Convenzioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro.

Eppure la maggior parte delle forze politiche, il sistema informativo-mediatico ed una parte consistente dell'opinione pubblica (gravemente influenzata e condizionata dai media), asseconda ed alimenta una preoccupante spirale razzista che dà sfogo ai peggiori istinti di odio, violenza e sopraffazione.

A chi getta benzina sul fuoco o celebra i successi per la temporanea drastica diminuzione degli sbarchi di migranti sulle coste italiane, abbiamo il dovere di rispondere facendo una grande operazione di verità, di informazione sulle cause, indicando le possibili soluzioni.

La soluzione principale attiene l’avvio di una radicale conversione energetica dell’economia, oggi concretamente fattibile se solo ci fosse la volontà politica, per arrivare, nel qui ed ora, al superamento della legge Bossi-Fini e alla costruzione di un vero sistema di integrazione.

Nel nostro Paese le politiche di accoglienza e di integrazione sono state gestite sempre in termini emergenziali e mai nell'ottica di una seria programmazione.

Mai come ora è necessario creare una stretta connessione tra le lotte e le proposte che, da punti di vista diversi, non possono che convergere in un’unica direzione. Dobbiamo agire concretamente, bene e subito, per riportare al centro del dibattito il merito delle questioni, in primis quelle umanitarie e che attengono ai diritti della persona, per sottrarle al cinismo di una campagna elettorale iniziata prematuramente e che rischia di sfuggire di mano. In un periodo di grave crisi economica creare un “capro espiatorio“ su cui dirigere il malcontento premia sicuramente dal punto di vista elettorale ma può condurre in quelle direzioni che credevamo per sempre archiviate dopo la Seconda Guerra Mondiale .

Il superamento della Bossi-Fini e l’avvio di un nuovo sistema di accoglienza e di integrazione: investe direttamente punti di cui intendiamo occuparci ed è su questi punti che chiediamo a Tutt* Voi -simpatizzanti/militanti/attivisti e comitati/associazioni- di convergere, sostenendo, ciascuno secondo le sue possibilità e disponibilità, la campagna "ERO STRANIERO-L'UMANITA' CHE FA BENE", lanciata da Radicali Italiani, Arci, Acli e da numerose altre realtà associative e realtà del volontariato.

E' possibile consultare la documentazione della campagna cliccando qui:


http://www.radicali.it/campagne/immigrazione/#download



Tra i punti salienti della proposta di legge di iniziativa popolare per cui ci battiamo ricordiamo:

Permesso di soggiorno temporaneo per la ricerca di occupazione e attività d’intermediazione tra datori di lavoro italiani e lavoratori stranieri non comunitari;
Reintroduzione del sistema dello sponsor (sistema a chiamata diretta);
Regolarizzazione su base individuale degli stranieri “radicati”;
Nuovi standard per riconoscere le qualifiche professionali degli immigrati;
Misure per l'inclusione attraverso il lavoro dei richiedenti asilo;
Riconoscimento del godimento dei diritti previdenziali e di sicurezza sociale maturati;
Uguaglianza nelle prestazioni di sicurezza sociale;
Garanzie per un reale diritto alla salute dei cittadini stranieri;
Effettiva partecipazione dei soggiornanti alla vita democratica;
Abolizione del reato di clandestinità.

Vi invitiamo a far pervenire, NUMEROSE, le Vostre adesioni entro il 7 OTTOBRE prossimo

al seguente indirizzo: mailto:coordinamentonotriv@gmail.com oppure rispondendo alla presente mail.
Decideremo assieme, in una seconda fase, come renderle pubbliche.

Grazie a Tutt* dell'attenzione.

Abbraccio circolare.

Roma, 16 settembre 2017

Coordinamento Nazionale No Triv

23 commenti:

rossoallosso ha detto...

Si perchè tanto ai lavoratori italiani che godono di tutti i diritti immaginabili ci pensa la Maga Mago,alla faccia dello strumentale ma perchè cazzo non parlano di lavoratori e basta,inutili idioti

alex1 ha detto...

A proposito del commento che parlava dell'espulsione di studenti della Corea del Nord dall'istituto di fisica nucleare di Trieste di cui parlava un commentatore c'e' un commento di un giornalista che trovo pienamente condivisibile.

Anonimo ha detto...

Indipendentemente da come la pensi, è sempre interessante leggere il blog. Per quanto riguarda i "no triv", mi è sempre utile ricordarmi contro cosa combatto.
Firmato: un patriota.

Fulvio Grimaldi ha detto...

Anonimo@
Grazie. Sei d'accordo con Voltaire che difendeva la parola di chi non condivideva la sua. Però non hai specificato per cosa combatti, anche se si può immaginare, patriota.

alex1 ha detto...

Dimenticavo il link: https://www.youtube.com/watch?time_continue=5&v=xr9U-Jbb780
Tanto per completare, sembra che Alfano voglia espellere addirittura l'ambasciatore della Corea del Nord. Dopo la cacciata dell'ambasciatore libico da Roma poco prima dell'aggressione nel 2011, dopo la chiusura dell'ambasciata siriana da parte della Bonino, allora ministra degli esteri, poco prima di quella aggressione diretta (quella indiretta e' ancora in corso) che sembrava imminente e che e' stata solo diluita nel tempo a piccole dosi, ecco un'altra prodezza della diplomazia italiana.

Fulvio Grimaldi ha detto...

Alex1@
Io Albanese, a parte quello che dice, lo trovo televisivamente insopportabile. Mi dispiace.

Anonimo ha detto...

Il giudizio su Pannella e i radicali è ingeneroso, anche falso. E' vero che, alla vigilia della guerra in Iraq di Bush junior e Blair, Pannella non si schierò coi pacifisti, promosse invece una intelligente campagna per mandare in esilio Saddam, e quindi per togliere motivi a Bush e Blair. Pannella agì così da realista, perché sapeva che le campagne pacifiste erano inane, senza speranza.

Solo per una brevissima legislatura, con la prima di Berlusconi che durò pochi mesi, i parlamentari radicali si schierarono con Forza Italia, all'epoca appena costituita. Va detto che negli anni precedenti la "gioiosa macchina da guerra" dei pacifisti dell'Ulivo di Ochetto aveva scatenato la magistratura per annientare un'intera classe politica con l'uso spregiudicato e stolto degli avvisi di garanzia.

Forse Pannella come politico ha peccato di alcune ingenuità, come la sua deriva economicista e scientista. Negli ultimi anni insistiva con lo slogan Libertà di Scienza, mentre in realtà avrebbe dovuto dire Libertà nella Scienza (vedi l'agghiacciante vicenda delle vaccinazioni, e l'infame trattamento che ancora viene riservato al nostro maggiore scienziato, Luigi Di Bella)

Saluti, Mario M

Anonimo ha detto...

Il giudizio su Pannella e i radicali è ingeneroso, anche falso. E' vero che, alla vigilia della guerra in Iraq di Bush junior e Blair, Pannella non si schierò coi pacifisti, promosse invece una intelligente campagna per mandare in esilio Saddam, e quindi per togliere motivi a Bush e Blair. Pannella agì così da realista, perché sapeva che le campagne pacifiste erano inane, senza speranza.

Solo per una brevissima legislatura, con la prima di Berlusconi che durò pochi mesi, i parlamentari radicali si schierarono con Forza Italia, all'epoca appena costituita. Va detto che negli anni precedenti la "gioiosa macchina da guerra" dei pacifisti dell'Ulivo di Ochetto aveva scatenato la magistratura per annientare un'intera classe politica con l'uso spregiudicato e stolto degli avvisi di garanzia.

Forse Pannella come politico ha peccato di alcune ingenuità, come la sua deriva economicista e scientista. Negli ultimi anni insistiva con lo slogan Libertà di Scienza, mentre in realtà avrebbe dovuto dire Libertà nella Scienza (vedi l'agghiacciante vicenda delle vaccinazioni, e l'infame trattamento che ancora viene riservato al nostro maggiore scienziato, Luigi Di Bella)

Saluti, Mario M

Fulvio Grimaldi ha detto...

A tutti, dato che all'Anonimo, talmente intossicato da fake news radicali è inutile:
Ci rendiamo conto fino a che punto quel gigantesco mistificatore di Pannella è riuscito a ingannare persone evidentemente in buonafede come questo anonimo? Che però sono anche un bel po' strabici quando davanti a un Pannella vestito da Ustascia croato per innescare lo squartamento della Jugoslavia, quando avalla tutte le menzogne sui paesi che l'imperialismo vuole distruggere, quando sostiene tutte le rivoluzioni colorate, quando con la sua musa Bonino fa lingua in bocca con criminali come Soros, guardano da un'altra parte, quando blatera di ecologia e al tempo stesso sostiene a spada tratta le predazioni e devastazioni neoliberista.....

Salvatore Penzone ha detto...

Grazie ai radicali la sinistra ha subito una trasformazione mostruosa, un processo d’ingegneria genetica che ha sostituito il gene dei diritti politici e sociali come quello al lavoro, all'istruzione, alla salute, con il diritto a una libertà e una democrazia formale; che ha sostituito l'internazionalismo dei popoli con quello del mercato e del capitale; l'impegno alla pace con un pacifismo di facciata che mimetizza un imperialismo tout court e nasconde il sostegno a regimi neonazisti. Lo stesso Pannella è stato un sionista che nascondeva il genocidio dei palestinesi dietro il paravento del diritto di Israele a difendersi.
Grazie ai radicali la sinistra è diventata qualcosa che si muove al di fuori di qualsiasi orizzonte etico. E' urgente l'operazione di ripensare la "sinistra", spogliare le istanze del socialismo dalle vesti del modernismo illuminista  che l'hanno reso irriconoscibile ma utile ad affermare interessi per i quali non era nato.
A chi ha giovato un libertarismo che ha fatto eleggere in parlamento personalità senza le qualità utili per trattare del bene comune, portatrici solo della bandiera dell'antimorale? Le battaglie civili dei radicali, tese al politicamente corretto, hanno fatto sì che si affermassero modelli che hanno riformulato il senso della nostra esistenza e facciano ora parte del normale sentire (ognuno per sé e il mercato per tutti; esaltazione dell’individualismo contrapposto all’etica sociale; libertà dai vincoli morali). I radicali sono quelli che hanno sdoganato l’imperialismo americano, che hanno difeso a spada tratta le politiche sioniste in Medioriente e sostenuto i vincoli europei e le politiche di austerità del FMI. Sono gli epigoni di un mondo in disfacimento che reclama il raggiungimento del più alto grado di “evoluzione civile” proprio sottolineando l'assoluta avversione a ogni forma di etica, hanno dato la stura a una sorta di anarco-imperialismo alla Soros, con lui pronti a diffondere il caos in ogni dove e rendere il mondo abbastanza “liquido” da essere interamente bevuto dalla finanza mondialista. Non c'è, quindi, da meravigliarsi della volontà di Pannella di candidare, a suo tempo, Licio Gelli. Tutta l'azione del Gran maestro della P2, tesa a destabilizzare la società italiana, trovava in Pannella non solo un ottimo alleato ma anche, forse, un “fratello”.

Fulvio Grimaldi ha detto...

Salvatore Penzone@
Non si poteva dire meglio. Un altro contributo di altissima qualità e verità. Grazie.

Mauro Murta ha detto...

Per quanto mi riguarda, per capire la pessima piega presa dal Coordinamento Nazionale No Triv, sono bastati gli asterischi.

Salvatore Penzone ha detto...

@ Fulvio Grimaldi
Grazie a te, per il contributo sempre onesto e coerente.

Anonimo ha detto...

Chi tocca i radicali si pone fuori dalla ragione. Punto.

Anonimo ha detto...

Pannella... se esistesse veramente una bolgia dei dannati.... allora... che marcisse pure all'inferno.

Max

rossoallosso ha detto...

Ai Radicali do atto di una sola azione concreta l'aver reso, di fronte all'opinione pubblica,ridicola ogni forma di dissenso sia popolare che individuale e questo spiga del perchè ogni persona ragionevole si toccava i radicali al sentir nominare Pannella

Anonimo ha detto...

Scusate se intervengo di nuovo, ma la vostra risposta risentita mi ha sorpreso. Avevo portato nella discussione fatti e circostanze, su cui si poteva avanzare nell'analisi e nella conoscenza. Ci riprovo.

Siccome il tema è l'energia, vi ricordo che i radicali promossero il referendum contro il nucleare, anche in quel caso con qualche ingenuità (si ricordi che in quegli anni venne processato e condannato Felice Ippolito, ricercatore e sostenitore del nucleare in Italia. Per liberarlo dalla prigione e da quelle accuse pretestuose si dovettero muovere il presidente Segni e il fisico Amaldi). Più di recente i radicali, sempre con ingenuità, si sono mobilitati contro l'installazione delle torri eoliche in alcune località di valore paesaggistico; ma hanno anche promosso l'eolico di alta quota con il progetto KiteGen di Massimo Ippolito, che purtroppo attraversa difficoltà di gestione per via della frammentazione delle società e dei settori di ricerca, per via di personalismi e difficoltà di collaborazione. Vi ricordo anche l'impegno del radicale Massimo Bolognetti nel denunciare i pericoli dell'estrazione del petrolio in territorio lucano.

Saluti, Mario M

Fulvio Grimaldi ha detto...

Mario M. @
Ringrazio Mario per gli inconfutabili dati. Tuttavia non bastano per giustificare politicamente ed eticamente il patrocinio di No Triv a un'iniziativa chiaramente ruffiana dei radicali. Non mi associo a un bandito, solo perchè ha accarezzato il suo cucciolo. Non si va a braccetto con chi ha quella ignobile storia di guerra, depistaggio, mistificazione.

Fulvio Grimaldi ha detto...

Mauro Murta@
Il che, caro Mauro, non toglie nulla alla nobiltà dei cani e di coloro che li comprendono e amano (alla faccia di quel pasticcione di Massimo Fini, oggi sul Fatto), vero?

Anonimo ha detto...

Ma seriamente la Bonino bacia con trasporto Soros un super iper ricco che non ha fatto che male al mondo intero ovviamente lavandosi bene la coscienza con 4 promozioni di se stesso che fanno ridere se non piangere perché ovviamente non risolvono un solo problema vero e reale del mondo??? Ogni volta siamo qui a sopportare tutti questi assurdi personaggi che dall'altro dei loro privilegi sociali, economici, finanziari etc... lanciano 4 monete al popolo urlando che vorrebbero risolvere i nostri problemi....ma vergognatevi! I nostri problemi si risolvono con una vera rivoluzione sociale politica economica ma anche con una coscienza ben diversa della moltitudine delle persone e scusate la nostra rabbia la diminuiamo parecchio quando molti ricchi moriranno (perché andatevi a vedere tante statistiche se non ci sarebbero una bella fetta di ricchi molte risorse sarebbero molto meglio distribuite)....i ricchi li manteniamo noi con i nostri disagi e le nostre sofferenze

Massimo ha detto...

Il problema caro anonimo è che se sei ricco è molto più probabile che tu viva in media di più oltre che meglio della media dei poveri.

alex1 ha detto...

x Massimo: condivido. Non vorrei sembrare cattivo, ma la sopravvivenza media di questi sopra che decidono le sorti del mondo nella "comunita' internazionale" e' a parita' di tutto il resto, molto piu' alta. Per loro nessuna cura e' proibita, nessuna spesa e' eccessiva, I migliori ospedali a Ginevra come a New York sono sempre aperti. Anche per la stessa ex Ministra Bonino, che e' affetta da un male che in media stronca in un anno o poco di piu', ed a distanza di quasi tre anni dall'annuncio e' in palla al punto che viaggia e si sposta come una trentenne. Non che le augurassi un esito nefasto, ma sono sicuro che non ha fatto le liste di attesa di mesi al reparto oncologico o come capitava a mio padre, doveva aspettare settimane e telefonare all'ospedale per sapere se era finalmente arrivato il sangue per la trasfusione.

alex1 ha detto...

Ieri a Roma dovrebbe esserci stata una manifestazioni di alcune, tante ma penso poco significative realta' contro la Siria. O meglio, da come c'era scritto su di un manifesto si dimostrava per a) Rovesciare il regime "criminale" di Assad 2) Aprire corridoi umanitari per le popolazioni assediate {da chi non e' specificato) 3) Portare Bashar al Assad davanti ad un tribunale per crimini contro l'umanita' (!). 4) Contro le mire imperialistiche russe e di altri stati, "fuori Putin e Trump dalla Siria". Piu' altre amenita' minori. Credo che fra i promotori del manifesto ci fosse Assopace, una comunita' fantomatica di "giovani palestinesi in Italia", ed una specie di fondazione Balducci. Non ne ho trovate altre significative. La mancanza di notizie riguardo agli esiti di questa manifestazione mi fa pensare che sia miseramente fallita come meritava. Qualcuno ne sa di piu'?