mercoledì 29 novembre 2017

L'AJA, IL TRIBUNALE ASSASSINO





https://www.youtube.com/watch?v=ll8-VYM5xYU video del suicidio di imputato croato al Tribunale dell'Aja sulla Jugoslavia

https://www.youtube.com/watch?time_continue=53&v=idf_sdeVpO4, video di Mladic con il comandante ONU di Srebrenica


Integro, con questi due drammatici e rivelatori video, il mio precedente articolo sulla scandalosa condanna del generale Radko Mladic da parte del criminale Tribunale dell'Aja sulla Jugoslavia. Sulla coscienza dei giudici e procuratori di questa corte di mercenari USA, coscienza prostituita agli ufficiali pagatori Nato in modo che ne risulti occultato e trasferito sul popolo serbo il genocidio e nazionicidio operato da Washington, Berlino, Bruxellles, Roma, Vaticano, sulla Jugoslavia, pesa un altro morto.


Dopo le decine di migliaia di civili di tutte le repubbliche jugoslave massacrate dai bombardamenti Nato, dalle milizie fasciste croate e islamiste di Tudjman e Izetbegovic, dopo la morte provocata ad arte dell'ultimo grande difensore della verità e giustizia nei Balcani, Slobodan Milosevic, dopo la vigliacca condanna di Karadzic, la morte in carcere di altri prigionieri serbi ingiustamente detenuti, ecco l'ennesimo omicidio da imputare a questo tribunale di servi di regimi gangster. Slobodan Pradjak, uno dei pochissimi non-serbi trascinati davanti alla farsa giudiziaria dell'Aja, comandante di reparti croati che si sono scontrati con le milizie jihadiste di Izetbegovic, collaudate in Bosnia prima di essere impiegate nella distruzione di Libia, Iraq e Siria e negli attentati terroristici in Europa, si è suicidato sul banco degli imputati. Alla maniera di Socrate, dopo la condanna a vent’anni, ha bevuto un veleno al cospetto dei manigoldi in toga a stelle e strisce che lo avevano condannato. Poche ore dopo è morto. Come Mladic prima di lui, con le sue ultime parole ha smascherato il carattere truffaldino e bugiardo del cosiddetto Tribunale detto Penale, bollandolo di "Tribunale Nato".



Nel primo, sconvolgente, video, si vede Pradjak definire i giudici dell'Aja "corte politica e tribunale della Nato" e poi bere la sua "cicuta".

Il secondo, con sottotitoli inglesi, mostra l'incontro a Srebrenica nel 1995 del generale Mladic con il comandante olandese dell'ONU che aveva in custodia l'enclave bosniaca in territorio serbo. L'ufficiale ONU, che non aveva saputo impedire le razzie del criminale bosniaco Naser Oric contro i villaggi serbi della regione, che avevano provocato 3.500 innocenti vittime civili (queste vere, non farlocche come gli "8000" di Srebrenica, ma del tutto ignorate all'Aja e dai media), viene interrogato da Mladic sui motivi che lo avevano spinto a sparare sulle truppe serbe e a distribuire armi ai musulmani bosniaci, lui che doveva garantire la smilitarizzazione e pacificazione dell'enclave. Si notino l'imbarazzo del comandante ONU e, soprattutto, le pressanti preoccupazione di Mladic per la salvaguardia dei civili di Srebrenica,


5 commenti:

alex1 ha detto...

E si, l'idea mia e' che hanno fretta di chiudere i conti con la memoria e per questo devono chiudere questo tribunale "ad hoc" dell' Aja, che mi sembra abbia mantenuto tutti i desideri di chi, dalla Bonino (quasi penso che il prete che facesse il confronto dei morti causati da lei con quelli causati dal Boss dei corleonesi non si sbagliasse di molto) alla Dal Ponte, passando per il defunto Cassese si auspicasse una "Norimberga dei Balcani". Il contributo italiano di cui qualcuno andrebbe fiero. Prima le condanne combinate dal tribunale gestito da chi appicco' il fuoco da Lubiana a Pristina e per dieci anni continuo' a soffiarci sopra adesso anche i suicidi con il veleno. Mancherebbero solo le forche, ma quella e' roba superata, tanto ci sono altri metodi, come la morte non sempre naturale di Milosevic e di altri internati testimonia. Immaginavo che il capo di imputazione piu' grave per l'imputato suicida, uno dei questi pochi "non serbi", fosse per reati contro i musulmani (I buoni) ed i "non croati", mentre i responsabili dei massacri di serbi in Bosnia ordinati da leader jihaddisti come Noric, non sono neanche comparsi in aula. Il comandante musulmano Divac ex comandante esercito federale e' stato addirittura insignito di una onoreficenza a Parigi dopo che i suoi uomini spararono con l'artiglieria ed uccisero una ventina di soldati dell'esercito federale che in rispetto alle pure inique condizioni di tregua, stava abbandonando la citta' di Sarajevo dopo aver consegnato le armi alle forze UNProForm. Ricordo che nelle interviste i responsabili dell'ONU si preoccuparono solamente che i serbi, "Non rispondessero" per non fare "saltare la tregua". Oggi vogliono chiudere tutto con processi ed imputati forse perche', sia la presenza di jihaddisti in molte citta' europee, sia i documenti che escono fuori potrebbero fare rivedere quella narrazione tossica e falsa sui Balcani che sta mostrando tutti i limiti. Una tragedia come quella delle guerre balcaniche trasformata in farsa, i processi del "TPI", che si sta concludendo in tragedia di nuovo.

Fabrizio Casalegno ha detto...

Ho scoperto stamattina che Slobodan Pradjak, accusato di aver dato l'ordine di abbattere il meraviglioso ponte di Mostar, era stato addirittura assoluto da quella accusa!!! Al contrario di Milosevic per lui non si sono fatti problemi a riportarlo.

alex1 ha detto...

A proposito dell'ennesimo attacco dello Stato autoproclamatosi del "popolo eletto" contro, ci dicono una base militare Iraniana in Siria, mi e' piaciuto la fotografia messa dal Fatto con soldato che mette la bandiera siriana sugli edifici colpiti. Non so se la redazione del Fatto se ne e' accorta del valore simbolico. Sarebbe da mostrare al Giro d'Italia che inizia proprio a Gerusalemme.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/12/02/siria-media-caccia-israeliani-colpiscono-con-cinque-missili-base-iraniana-damasco/4015160/#comments

alex1 ha detto...

Ancora il grido "dalli al nazista", ma per cosa? Le bande paramilitare ucraine che di tanto in tanto martellano con bombe ed uccisioni l'Ucraina ed in particolare le periferie di Donesk? No. Forse estremisti che vanno a bruciare centri di accoglienza? Neanche. Estremisti sionisti che gettano benzina dentro abitazioni di palestinesi in Cisgiordania? Nemmeno. Nientepopodimeno che una bandiera della marina imperiale tedesca scambiata per simbolo nazista, messo in una stanza della Caserma dei Carabinieri a Firenze. A parte l'ignoranza della storia (fra l'altro fu la stessa marina che rifiutò di consegnare le navi da guerra al Regno Unito nel 1918 ed iniziò la rivolta di Kiel che costrinse la Germania a richiedere la pace) la cosa più assurda è la giustificazione data da molti "democratically correct" sulla stampa mainstream, secondo la quale quella bandiera è uno dei simboli spesso portati nelle manifestazioni della destra razzista, in quanto i simboli che richiamano al terzo Reich sarebbero vietati e quindi diventerebbero in automatico simboli sostitutivi per una sorta di proprietà transitiva. Ve lo immaginate lo stesso per la bandiera italiana che viene esibita sempre in manifestazioni della destra xenofoba? e che dire, proibiamo anche la stella a sei punte nelle sinagoghe e la mezzaluna nelle moschee?

Anonimo ha detto...

Il tribunale dell'Aja é di una spudoratezza e una vergogna inaudita. Schifosi.

Max