mercoledì 13 febbraio 2019

BUONE LUPERCALIA



Dall’amico James Hansen, in vista della ricorrenza di San Valentino, ricevo questa puntualizzazione su cosa si celi dietro la festa dei fidanzati, o innamorati, intitolata a San Valentino. Si faccia il confronto tra la becera occasione di una coazione al consumo, che, copiando feste, tradizioni, simboli, miti, espressi da spontanee istanze popolari e coesioni culturali di comunità, tutto riduce in termini di commercio, di scambio, di profitto, di materia. E si rifletta su cosa abbiamo guadagnato nel passaggio dal mondo classico a quello dei dogmi dettati sul Sinai, camminando sul Lago di Tiberiade, o da Amazon.


I tre giorni di Lupercalia furono una simpatica festa d’epoca romana che si celebrava dal tredici al quindici di febbraio in onore del dio della fertilità Luperco. Essendo molto gradita tra la popolazione ancora non del tutto convinta del cristianesimo, fu tra le ultime festività ad essere stata “ri-posizionata” dal paganesimo all’allora nuova fede. La soppressione avvenne solo alla fine del 5° secolo ad opera di Papa Gelasio I, il 49° Vescovo di Roma.
È facile supporre che la popolarità dei Lupercàli derivasse dalla conduzione - la festa era celebrata da giovani sacerdoti chiamati Luperci, seminudi con le membra spalmate di grasso e una maschera di fango sulla faccia, e consisteva sostanzialmente nel molestare per strada giovani donne compiacenti e in età fertile. C’entravano delle fruste, però non utilizzate con l’intenzione di infliggere dolore…
La festa fu spostata sulla figura di San Valentino, vescovo e martire a 97 anni la cui testa sarebbe stata mozzata da un soldato, tale Furius Placidus. Il milite fu mandato per volontà dell’Imperatore Aurelio, irritato per la celebrazione da parte del Santo di un matrimonio tra la cristiana Serapia e il legionario romano Sabino, un pagano. I due sarebbero morti insieme proprio mentre Valentino li benediceva. Il Santo è anche venerato come il Patrono degli epilettici per motivi che sfuggono.
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7 commenti:

Anonimo ha detto...

.... non molto diverso dal doppio immaginario offerto da cupido e cupidigia nella subdola trasformazione del senso e quindi dei sensi. Il capitale lo sa e si costituì in Stati e città. La capa d'Italia non è forse la Talia che porta avanti la commedia?! e come diceva l'ultima grande maschera napoletana: perché Napoli a'ddà cagnà!? Cagnat' nu poco Rovigo.

Anonimo ha detto...

Per definire il precedente post, direi senza dubbi che lo stravolgimento del senso e il furto del popolare si manifesta evidentemente in ciò che oggi viene trasmutato dal capitale massmediatico che definisce autoritario, tutto quello che non rientra nella dottrina economico finanziaria occidentalista intervenendo direttamente nell'immaginario collettivo, per cui: in Donbass-Luganesk la popolazione martirizzata dalla Nato diventa separatista filorussa, come se l'essere filostatunitensi fosse un passepartout che consente di calpestare ogni pensiero non allineato - in Venezuela un governo eletto diventa illegittimo perché dovrebbe soccombere per la spinta di una parte della popolazione mentre in Italia da qualche anno le percentuali di votanti si attestano su percentuali da suffragio per censo (emblematico il 36% circa di Napoli comune) - in Siria orde di tagliagole vengono legittimate dalla parola -libero- mentre il seppur socialdemocratico né né assume caratteristiche striscianti e mercenarie nel momento in cui si approfitta dell'attacco occidentalista-euro-dollarizzato per infime rivendicazioni degne del peggior anarcocapitalismo arcobaleno. In tutto ciò e più la destra risulta essere talmente spiazzata dal trovare una buona crepa in cui inserirsi nel perfido gioco dell'accozzaglia nongovernativa e colonialista apparecchiando la tavola per un avariato pranzo di gala. Difficile spiegare in Donbass e a Gaza come a Caracas che -sulla pelle delle migrazioni il Soros Fund Management è un fuoco amico.... https://cild.eu/ http://www.yabasta.it/spip.php?article2299 la caritas e la chiesa di Padova, il csv e .... http://www.caritas.diocesipadova.it/10-000-ore-di-solidarieta/ la teocrazia della liberazione, quando i diritti li decide il padrone. ops-datore di lavoro.

Anonimo ha detto...

l'ultimo passo di Ya basta associazione, entrare nelle scuole a suon di rap, da Roma a Gaza passando per Palermo. Lo stile Charta77 sempre in voga, mentre marines affollano il confine orientale, per il piacere di chi inneggia alla guerra tra i popoli, in assenza di un popolo proprio. a tutta destra. in mano alla Sion vaticana, che piange sulla povertà ingrassando all'ombra di baobab.

Anonimo ha detto...

per concludere, dopo aver ricordato nei loro post da brainwashin o meglio da waterbording - attacchi chimici del regime e carneficine varie- bene ricordare chi sia, chi la pensa come loro: https://www.sott.net/article/391269-ISIS-propaganda-arm-the-White-Helmets-to-be-evacuated-to-Europe-by-US

Anonimo ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=mFAUrp172QE

Fulvio Grimaldi ha detto...

Anonimo@
Ripeto. Non pubblicherò più commenti consistenti in link e senza spiegazioni su cosa si tratti. Mi costringono a andare a controllare il link per vedere se non si tratti di cose inopportune, come è capitato con qualche sito porno.

Anonimo ha detto...

un ultimo commento poi mi butterò sul nuovo tuo articolo. Praticamente dall'articolo di internazionale prontamente rilanciato in rete dalla sagrestia atlantico sionista yabastina si evince che: alcuni comandanti aguzzini hanno torturato nelle carceri siriane per anni fino a quando le loro provocazioni sono diventate motivo di rivolta popolare. Questo sarebbe il disegno del Presidente e non un piano di destabilizzazione tipo -signore in bianco cubane- . Se questa è l'opposizione sociale dal basso allora la cima se la godrà per molto tempo. grazie per la pazienza.