tag:blogger.com,1999:blog-7151627638375573418.post8050630282987115484..comments2024-03-18T04:09:57.824+01:00Comments on MONDOCANE: "BARBARIE" DELLO ZAR, "DIRITTI UMANI" DELL'OCCIDENTE (su Navalny e compagnia)Fulvio Grimaldihttp://www.blogger.com/profile/16239552943940498101noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-7151627638375573418.post-11629646122382221862017-03-30T23:43:20.965+02:002017-03-30T23:43:20.965+02:00A parte la valutazione sull'operato lacale del...A parte la valutazione sull'operato lacale del M5S (satrapetti che fanno..udite udite..persino rimpiangere ii Pd, osceno vero?) Lunga possibilità di espressione a Fulvio.<br /><br />Paolo paolonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7151627638375573418.post-31776100633002531122017-03-30T22:52:18.454+02:002017-03-30T22:52:18.454+02:00Ancora ciao, Fulvio. Un breve aggiornamento sulla ...Ancora ciao, Fulvio. Un breve aggiornamento sulla Siria: è una guerra con talmente tanti e tali fronti, che mi chiedo come faccia un esercito stremato da cinque anni di conflitto, sia pur appoggiato militarmente da russi e iraniani, a tener botta così come sta facendo. Ha appena stroncato un’offensiva, quella di Hama, di quest’ordine di grandezza:<br />oltre 10.000 combattenti;<br />60 fra carri armati e mezzi blindati;<br />200 pick-up muniti di artiglieria;<br />20 lanciarazzi multipli;<br />120 pezzi di artiglieria.<br />(fonte: http://www.fondsk.ru/news/2017/03/28/sirija-nastuplenie-terroristov-na-hamu-priostanovleno-43733.html) Scopo dell’azione: sfondare a Khattab, come mostra una cartina del pezzo appena citato, e ricongiungersi con la sacca jihadista di ar-Rastan, oltre che chiudere a propria volta in una sacca il maggior numero di combattenti e armamenti siriani.<br />Entità dell’azione: oltre alla devastazione territoriale delle zone occupate e sotto attacco, quarantamila profughi dislocati fra Hama e Homs, Tartus e Latakia (dati ONU citati sempre in questo articolo). Dimensioni e pericolosità tali da richiamare:<br />1. riservisti da tutto il Paese<br />2. reparti speciali Tigre impegnati fino ad allora a Dayr Hafer, insieme alla<br />3. XI divisione corazzata, nonché mobilitare<br />4. milizie popolari e chiunque fosse in grado di imbracciare un fucile (come accaduto nella città cristiana di Muhradah, che ha resistito da sola a tale attacco finché non sono arrivati i rinforzi, salvando sé stessa e, possiamo dirlo, l’intero fronte occidentale)<br />Oggi, la situazione si è completamente ribaltata (http://colonelcassad.livejournal.com/3328055.html#cutid1) e, addirittura si configura la chiusura in una sacca di terroristi che non abbiano fatto in tempo a ritirarsi (ultima cartina, ibidem, mentre l’ultima immagine è un gustosissimo fake che circola di navi russe che lanciano missili verso Hama, fotomontaggio di una foto del 2016).<br /><br />Non è collegata a un fake, invece, la II foto di questo rapporto sulla giornata odierna in Siria (http://anna-news.info/%d1%81%d0%b8%d1%80%d0%b8%d1%8f-%d0%be%d0%bf%d0%b5%d1%80%d0%b0%d1%82%d0%b8%d0%b2%d0%bd%d0%b0%d1%8f-%d0%bb%d0%b5%d0%bd%d1%82%d0%b0-%d0%b2%d0%be%d0%b5%d0%bd%d0%bd%d1%8b%d1%85-%d1%81%d0%be%d0%b1%d1%8b-5/) <br />Alcune paratie della diga di Tabqa sono state aperte e gli abitanti di Al-Yamama, paese a nord di Tabqa, sono stati costretti ad evacuare. Molto preoccupante. La diga è stata sottoposta ad attacchi di artiglieria pesante e gravemente danneggiata (http://frontinfo.media/%D1%80%D0%B0%D0%B7%D1%80%D1%83%D1%88%D0%B5%D0%BD%D0%B8%D0%B5-%D0%B5%D0%B2%D1%84%D1%80%D0%B0%D1%82%D1%81%D0%BA%D0%BE%D0%B9-%D0%B3%D1%8D%D1%81-%D0%BB%D0%B8%D1%88%D1%8C-%D0%B2%D0%BE%D0%BF%D1%80%D0%BE/). Secondo gli ingegneri che ancora lavorano li e sono costantemente in contatto con il loro direttore (che si trova invece ad Aleppo), occorrerebbero almeno due giorni di tregua per tentare il ripristino, altrimenti la distruzione della diga sarebbe solo questione di tempo (e conseguente catastrofe in termini di vite umane e di ambiente). Forse però, per gli “ingegneri” del caos creativo, tutto procede secondo il piano. <br />Ciao<br />PaoloPaolo Selmihttps://iuo.academia.edu/PaoloSelminoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7151627638375573418.post-46646475228021081342017-03-30T22:17:20.410+02:002017-03-30T22:17:20.410+02:00Una triste conferma ad Alex1… no non gliene frega ...Una triste conferma ad Alex1… no non gliene frega niente a nessuno. Quando scrissi questo pezzo, nel settembre 2014, i rifugiati erano già oltre ottocentomila (http://www.marx21.it/internazionale/area-ex-urss/24474-sopravvivere-nel-donbass-anatomia-dellennesima-catastrofe-umanitaria-nella-civile-europa.html)<br />Oggi sono due milioni e mezzo (https://sputniknews.com/russia/201703071051338667-donbass-escalation-refugees/), lo ammette a denti stretti anche Repubblica, con un titolo volutamente ambiguo (http://www.repubblica.it/solidarieta/profughi/2017/03/10/news/mosca_il_conflitto_nel_donbass_ha_gia_creato_due_milioni_e_mezzo_di_rifugiati_ucraini-160210821/) e temperando, come al solito, il dato shock con un contrappeso minimo… nientepopodimeno che un milione e quattrocentomila profughi interni in Ucraina (ibidem). La cosa mi puzzava alquanto e ho cominciato a vedere qualche altra fonte. Il dato, fornito da agenzie specializzate, contiene molti, troppi caveat (http://www.internal-displacement.org/europe-the-caucasus-and-central-asia/ukraine/figures-analysis): a parte includere nelle statistiche anche chi ha trovato rifugio in Crimea (sic!), i dati sono fermi al 2015 e fanno figurare che i ¾ dei profughi sono tutti praticamente nelle regioni orientali, a due passi dai conflitti da cui sono scappati. Perché tanta “imprudenza”? Perché, ammette il rapporto “The figures represent the locations where IDPs registered. They may have since moved on, but those movements are not tracked”. La Repubblica cita numeri vecchi di due anni e non verificati neppure poco dopo la cosiddetta “registrazione”. A pensar male si fa peccato e io sono un gran peccatore, lo confesso. Specialmente quando i conti tornano sempre meno. Quindi ho iniziato a cercare anche nella lingua di Puskin… ed ecco purtroppo la ragione di tutto questo (http://ukraina.ru/exclusive/20160622/1016735617.html): numeri che ballano da ottocentomila a un milione e ottocentomila perché, lo stesso anno della statistica, 40 miliardi di gryvne, pari a 1,6 miliardi di dollari, sono stati assegnati per i “profughi interni”: soldi arrivati in minima parte e intascati dai funzionari lungo tutto il percorso “umanitario”. Ma il bello arriva adesso: del 1,78 milione di “rifugiati”, registrati dal Minsocpolitiki di Kiev, 1,2 sono pensionati! Numero che, casualmente, coincide con quello dei pensionati residenti nei territori non controllati da Kiev. E che non sapranno mai che la loro identità è servita a gonfiare le statistiche dei rifugiati e, contemporaneamente, le tasche di funzionari corrotti. Ma non è tutto: fra gli ospiti dei campi profughi, sono sempre più quelli che che, visto l’esiguo gruzzolo che arriva nelle loro tasche, preferiscono tornare a casa e finire sotto le bombe di quelli che avrebbero dovuto accoglierli, continua poi l’articolo. E chiude col botto descrivendo come vengono “accolti” dalle squadracce neonaziste i profughi di serie B, quelli col colore scuro della pelle che, per qualche inganno della sorte, si trovano sul percorso sbagliato per finire in UE. E questa è un’altra storia ancora.<br />Ciao!<br />PaoloPaolo Selmihttps://iuo.academia.edu/PaoloSelminoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7151627638375573418.post-28989007352835647672017-03-29T23:58:08.075+02:002017-03-29T23:58:08.075+02:00Solo una precisazione, durante una mia breve visit...Solo una precisazione, durante una mia breve visita in Russia nell'estate 2015 una guida russa parlo' invece di un milione e mezzo di profughi dall'Ucraina in Russia e ci ha chiesto: "ma ha voi ve le dicono queste cose in Occidente?" a cui segui' in imbarazzato silenzio di tutti.alex1noreply@blogger.com