tag:blogger.com,1999:blog-71516276383755734182024-03-18T08:58:16.444+01:00MONDOCANECONTROblog di Fulvio GrimaldiFulvio Grimaldihttp://www.blogger.com/profile/16239552943940498101noreply@blogger.comBlogger1235125tag:blogger.com,1999:blog-7151627638375573418.post-37057526535827595402024-03-18T08:57:00.004+01:002024-03-18T08:57:39.923+01:00PUTIN C’E’<p><span style="font-family: arial;"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhirfJFfTuxzJZ6M0kFR4Vo9m0SnsbZ7ttl7uzvHTViWAxP3WPXMkPHqbfd2DQ_Ufvu0dZQmFu1TbrOSVEWlif34D9M1THx7Uq9hMEgG2Tj5SfYvVVna-oAQbrUSPS8AbsqPFt5k62OLveja95Wy9FN4BUXpNwlHBpVFHOH-LKtaz0-xaLykTOK7_qujuA/s448/Putin%20bandiera.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="336" data-original-width="448" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhirfJFfTuxzJZ6M0kFR4Vo9m0SnsbZ7ttl7uzvHTViWAxP3WPXMkPHqbfd2DQ_Ufvu0dZQmFu1TbrOSVEWlif34D9M1THx7Uq9hMEgG2Tj5SfYvVVna-oAQbrUSPS8AbsqPFt5k62OLveja95Wy9FN4BUXpNwlHBpVFHOH-LKtaz0-xaLykTOK7_qujuA/w400-h300/Putin%20bandiera.jpg" width="400" /></a></div>
<!--EndFragment -->
<p class="MsoNormal"><o:p><span style="font-family: arial;"> </span></o:p></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: arial;">VLADIMIR PUTIN, UN GIGANTE DELLA STORIA, DELLA PACE, DEL
GIUSTO, DELLA DIGNITA’ UMANA E NAZIONALE. SALVATORE DEL SUO POPOLO, BARRIERA AI
MOSTRI, SPERANZA DELLA SPECIE.<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: arial;">AI SUOI PIEDI, IN OCCIDENTE, UN VERMINAIO DI LADRI,
ASSASSINI, MENTITORI, FRUSTRATI, INETTI, CON PER BANDIERA UNA VECCHIO DEMENTE
SCATURITO DALLA PIU’ CRIMINALE MACCHINA DI SOPRUSO E MORTE DELLA STORIA.<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: arial;">IN PALESTINA UNA RESISTENZA DI POPOLO EROICA,
IRRIDUCIBILE, AVANGUARDIA DELLA LIBERAZIONE UMANA. E UN RELITTO, ABU MAZEN, CHE
COSPARGE DI CIANURO LA SPADA CON CUI ERODE UCCIDE I SUOI FIGLI, INFAME RUFFIANO
SPIAGGIATO NEL GIRONE DEI TRADITORI DELLA PATRIA.<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: arial;">HASTA LA VICTORIA SIEMPRE </span><o:p></o:p></b></p>Fulvio Grimaldihttp://www.blogger.com/profile/16239552943940498101noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7151627638375573418.post-29185126296939790512024-03-16T10:46:00.006+01:002024-03-16T10:46:50.984+01:00ITALIA ATLANTOSIONFASCISTA IN PIENA DEMENZA SENILE ARMATA <p><span style="font-family: arial;"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSsGxLCkBLIIANH2Y34XBfl22KilIJC6T7H47nh3VCFJhFkCVdV42ZOdz6ByAr9zl1MYhiswENg5ZgCq0TXwl8ODpWTd3PoTPl_gxNbC0QXxMltGC8M8h-ZRezJOgE5bj4piIb-eXFzo2uoxgQnXfVS294HiDNIITZhKaup964O5-XOZSJNBmqFIODHzc/s768/bimbo%20lancia%20sasso.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: arial;"><img border="0" data-original-height="432" data-original-width="768" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSsGxLCkBLIIANH2Y34XBfl22KilIJC6T7H47nh3VCFJhFkCVdV42ZOdz6ByAr9zl1MYhiswENg5ZgCq0TXwl8ODpWTd3PoTPl_gxNbC0QXxMltGC8M8h-ZRezJOgE5bj4piIb-eXFzo2uoxgQnXfVS294HiDNIITZhKaup964O5-XOZSJNBmqFIODHzc/w400-h225/bimbo%20lancia%20sasso.jpg" width="400" /></span></a></div><span style="font-family: arial;"><br /></span><p></p><p class="MsoNormal"><br /></p>
<p class="MsoNormal"><b><u><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;"><span style="font-family: arial;">BYOBLU-MONDOCANE
3/18<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>“MODELLO NORDIRLANDA PER TUTTI”<o:p></o:p></span></span></u></b></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">In
onda domenica ore 21.30. Repliche lunedì 9.30, martedì 11.00, mercoledì 22.30,
gioovedì 10.00, sabato 16.30, domenica 09.00. <o:p></o:p></span></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b><u><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Byoblu-Italia armata, “Che idea ti sei fatto”, Miriam Gualandi intervista
Davide Colantoni e Fulvio Grimaldi<o:p></o:p></span></span></u></b></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Stavolta vi sparo dal lanciarazzi multiplo, tipo batteria
Katiusha. Tanta roba, visto che tante cose succedono che uno deve fare salti
mortali con doppio avvitamento per starci dietro. Così ecco, insieme alla nuova
puntata di Mondocane un programma curato da Miriam Gualandi e che ci pone
davanti all’orrore di cosa stiamo inventando tra un Crosetto, lobbista degli
armieri e, dunque, ministro de<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;">ll’</span><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Offesa e del primato
nazionale, europeo e mondiale dei conflitti d’interesse, e una Meloni che,
lingua in bocca con l’altro Arlecchino ucraino, gli promette giovani italiani
da far dissanguare in Ucraina contro i russi. Sullo sfondo gli armamenti e
l’Italia della demenza senile armata che continua a contribuire all’unico vero
olocausto del nostro tempo, quello di Gaza, con riverberi in Cisgiordania. Dove
Jack lo squartatore, munito delle 7 braccia della Menorah, colpisce indignato
chi, specialmente bimbetto ingordo, o mamma risparmiosa sul latte, non si
acconcia a morire di fame.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Nel
seguito caratterizzato dalle immancabili bombe e, ora anche dai super-robot di
cani cecchini, ottimamente collaudati sulle cavie di Gaza (così imparano ad
affezionarsi a felini e botoli), lavoreranno gli esiti di ferite non più
curate, di epidemie da fogne scoperte, acqua inquinata, mancanza di strutture e
presidi sanitari, colera, diarrea, infezioni… E si arriverà, secondo gli studi
dei ricercatori americani e britannici a 85.000 morti subito e a mezzo milione
entro l’anno. Al netto dell’incognita di migliaia di sepolti e frantumati sotto
le macerie, che risultando dispersi, non figurano agli obitori e alle
classifiche. Si vedrà alla fine quanti ne mancheranno di quei 2,3 milioni
originari a cui era venuto l’uzzolo di dare un’occhiata fuori dal carcere a
cielo aperto. Netaniahu dice “tutti”. Ed è uno a cui, avendo dietro Rothschild,
Soros, Schwab e Larry Fink, c’è da credere.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Ci
siamo dentro fino al collo. Vi ci hanno infilato appendendoci al gancio della
guerra infinita al Terrorismo. Ricordate il punto di partenza?.Non l’esodo
dall’Egitto e neanche Saladino e Goffredo da Buglione. Neppure la morte degli
dei e l’arrivo del dio unico che puoi credere quanto vuoi in lui, la fregatura
è che lui non crede in te e, per troppo amore, ti schiaccia sotto secoli e
millenni di sventure. Le bombe atomiche USA su Hiroshima e Nagasaki? Forse. Ma
partiamo da più vicino, da qualcosa di simile al crimine di Truman e soci: 11
settembre 2001.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">La
curiosità, forse tutta italiana, forse no, è che abbiamo, come provo a
commentare in Mondocane, due diverse mobilitazioni, separate, per quanto
parallele e complementari.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Lo
constatiamo al netto dell’attuale arma di distruzione di massa che vede una
terza mobilitazione, tutta politico-mediatica, impegnata, con il bolso
revanscismo rothschildiano di Macron e dei vari subalterni europei di
Blackrock, a prospettare Armageddon russi per toglierci dagli occhi l’oceano di
sangue palestinese allestito dai sionisti. Pantere grigie in una piazza, ragazzi,
adolescenti e giovani nell’altra. Gli uni per la salute, soprattutto, gli altri
contro la guerra.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Se
ne trae la conclusione che i più stagionati, vedendola avvicinarsi, tendono a
dare priorità al suo distanziamento. Parlo della linea d’arrivo. La loro una
reazione difensiva, molto personale, nei confronti di chi assalta la loro
integrità psicofisica già minacciata dal tempo.: tutti contro i maneggi
sfoltimondo dell’OMS su mandato della nominata élite farmaceutico-tecnocratica.
Un po’ un si salvi chi può. Sacrosanto. Anche perché diversamente dagli
juvenes, gli stagionati hanno memoria e sanno unire i puntini che formano lo
scenario<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Mentre
quelli senza preoccupazione di scadenza, sotto i trenta, assumono una visione
di più collettiva prospettiva, loro, ma anche extra-generazionale.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Nel caso di chi vede nei progetti padronali
articolati in trattati e regolamenti OMS (con lo zerbino dei piani pandemici
domestici), la preoccupazione, legittimissima, è però molto personale, riguardo
alla propria vita, salute, libertà, e a quella dei cari. Difficilmente è
collocata in un rigoroso e consapevole quadro politico, ideologico. C’è di
tutto. Ed è un bene e anche un male.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Quadro
che invece è lo scenario dominante di chi si batte contro una strategia di
militarizzazione e conseguente nichilizzazione generale. Qui il futuro non è la
minaccia di morte da manipolazione farmaceutica. E’ la minaccia della
cancellazione del futuro tout court. Peraltro già implicita per i giovani dal
punto di vista del protagonismo, anzi della sopravvivenza economica e sociale.
Battersi per la Palestina, contro i mostri della guerra che stanno affettando il
resto del mondo con zanne che si allungano da torri eburnee, sarà carente di
memoria vissuta, ma non lo è certo di coscienza.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Qui
si tratta di evocare un vecchio lemme: siamo tutti nella stessa barca, unirsi, mentre
quegli altri scatenano uragani. Figuratevi un Lunapark, all’ingresso del “Tunnel
della paura” c’è il botteghino: è un Kibbutz fatto di due torri gemelle e un
pentagono. Ti staccano il biglietto e ti spediscono sul carrello: mostri
afghani, i talibani, mostri iracheni, Saddam, mostri libici, Gheddafi, mostri
russi, Putin, mostri manifestanti contro Israele e, in mezzo, virus a sette
punte, terroristi variopinti purchè islamici, lande arroventate dal CO2, donne
falcidiate dagli uomini, una distesa di Navalny morti avvelenati, <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Usciti
dal tunnel siamo bell’e ammorbiditi, chi più dal virus, chi dal vaccino, chi
dalla paura dell’1,5 gradi in più, chi dal maschio al tavolino di fronte, chi
da Putin e chi da Hamas. Intanto al botteghino contano i superprofitti.
Blackrock, Goldman Sachs, J.P. Morgan. E i camerieri, in tenuta nera o bruna,
si godono la mancia.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Oggi
16 marzo in tutta Italia si parte contro l’operazione Pandemia, con annesso
Piano del gregge, Trattato del gregge e Regolamento del gregge, con quanto ne
discende in termini di salute, libertà, verità, vita. Ma ricordiamoci anche che
in quel botteghino del tunnel c’erano le Torri Gemelle, cioè il Centro
Commerciale Mondiale: i soldi. E c’era il pentagono: la guerra. Dentro al
tunnel solo il corollario. Non poco, ma non tutto. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Vi
chiedete come faranno. Faranno come Frank Kitson, Brigadiere Generale,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Comandante della 39ma Brigata di Fanteria
Aviotrasportata di Sua Maestà, Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate
Britanniche prima in Nordirlanda e poi nel mondo, Consigliere militare della
Regina Elisabetta, Baronetto, Comandante dell’Impero Britannico, autore della
Strage della Domenica di Sangue a Derry, mandante durante vent’anni in Irlanda
del Nord di 10.0’00 civili assassinati, di 100.000 carcerati senza processo, di
1000 esecuzioni. Un maestro per il presente. Un benemerito della civiltà in
corso</span>.<o:p></o:p></span></p>Fulvio Grimaldihttp://www.blogger.com/profile/16239552943940498101noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7151627638375573418.post-54429355460023953392024-03-14T16:27:00.007+01:002024-03-14T16:27:57.431+01:00 MAL D’AFRICA. E SUO BENE --- Un continente conteso verso la seconda liberazione<p><span style="font-family: arial;"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: arial;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_mPUmOq4IdEz3K86eDgTeylTpa2yrEa3_x2xWIplPju13B7galw8nyZzS30nREm6HemgLjbZKsXcpRzgOWITqaLD5aK8QACQLeGEVNsfchyLfmg17S7KqamBR9yYxzLwY34wjaUltLHQe_MXlxkCJz_fCuvG9NM6DKbrAufQ3PIrxCg1Wh_od5kSGm6E/s1600/Africa%20cop.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1600" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_mPUmOq4IdEz3K86eDgTeylTpa2yrEa3_x2xWIplPju13B7galw8nyZzS30nREm6HemgLjbZKsXcpRzgOWITqaLD5aK8QACQLeGEVNsfchyLfmg17S7KqamBR9yYxzLwY34wjaUltLHQe_MXlxkCJz_fCuvG9NM6DKbrAufQ3PIrxCg1Wh_od5kSGm6E/w400-h225/Africa%20cop.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: arial;"><br /></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><br /></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: arial;">“Metapolitica-Il fuoriscena del potere” di Francesco
Capo, con Gigi Lista, editore “L’Identitario”, Fulvio Grimaldi, giornalista, Antonio
Pellitteri, docente universitario<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><a href="https://www.youtube.com/live/CsioUXSqPq4?si=BvIMKs2J6ZeGjHY_">https://www.youtube.com/live/CsioUXSqPq4?si=BvIMKs2J6ZeGjHY_</a> <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><a href="https://youtu.be/CsioUXSqPq4">https://youtu.be/CsioUXSqPq4</a>
<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><o:p><span style="font-family: arial;"> </span></o:p></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;"><span style="font-family: arial;">ERDOGAN,
UN PO’ NATO, UN PO’ ISRAELE, UN PO’ NO, L’ARMA A DUE LAME DELL’IMPERIALISMO<o:p></o:p></span></span></b></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Il
mio contributo a questa trasmissione di Francesco Capo riguarda la situazione
geopolitica di Africa e dintorni, con i suoi primattori, i suoi figuranti, i
suoi complici. Il dato certro è che l’Africa è una volta di più il continente
giovane e nuovo, in attesa che riprenda e completi il suo percorso di
liberazione, tra andate e ritorni, anche l’America Latina da Haiti in giù.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">I
punti cruciali sono noti: Il Sahel glorioso che si è liberato dalla manomorta
colonialista e predatrice francese basata sul pericolo jihadista dallo stesso
Occidente creato, allevato, impiegato qua e là. La Libia che, dopo averla rasa
al suolo e privata di benessere e felicità, ne hanno provocato lo squartamento
tra un regimetto banditesco fantoccio caro a ONU, Occidente e Roma, e un
governo regolare che ne controlla tre quarti e viene sabotato dalla NATO. Il
Corno d’Africa, la sponda yemenita compresa, dove ci sono al momento le
dinamiche più tumultuose e confuse, con il gigante Etiopia che cerca di
assumere un ruolo di potenza continentale sfondando attraverso altri paesi e inserendo
nella contesa parossistica per Mar Rosso e stretti una nuova variabile. <o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Il
Sudafrica, paese ex-Apartheid e che quanto succede in Palestina lo ha sempre
capito bene e ora ha la dignità e l’integrità politico-morale per occuparsene
nell’ignavia dell’Occidente tutto, con il suo ruolo di capofila del continente
nuovamente da decolonizzare nei confronti di militarismi revanscisti e predoni
avvelenatori farmaceutici e minerari.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">A
sostegno delle istanze (sicurezza e infrastrutture) di riscatto e sovranità i
grandi paesi eurasiatici e, nel complesso, il Sud globale. noialtri, con il
Piano Mattei, miserabili vermetti postfascisti e postcoloniali, alla ricerca di
qualche crosta di formaggio da sgraffignare.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;"> </span></span></p><p class="MsoNormal"><b><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">ERDOGAN,
ARLECCHINO DI CHI?<o:p></o:p></span></span></b></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Su
tutto questo si erge il Grande Equivoco </span><span style="background: white; color: #202124; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Recep Tayyip Erdoğan</span><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">, pretendente all’eredità imperiale ottomana e l’attore più
dinamico e, ahinoi, di successo sullo scacchiere. Anche e soprattutto perchè
favorito dal suo ruolo, vero e accuratamente mistificato, di braccio operativo
dell’imperialismo atlantosionista tra Cina (Xinyang) e Corno d’Africa. <o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Le
ultime ci dicono, che, falliti i ripetuti tentativi terroristici di sobillare
la popolazione musulmana della regione cinese dello Xinyang, da lui chiamata
Turkestan Orientale, Erdogan si sia
portato a Idlib, l’enclave siriana in cui ha sistemato le sue bande di
tagliagole jihadiste, alcune migliaia di miliziani dello Xinyang, utilizzate
contro l’esercito Nazionale di Damasco (ultimamente a Idlib si è verificata la
rivolta della popolazione siriana contro il despotismo sfruttatore e repressivo
di queste bande Al Nusra sostenute dall’esercito turco (che a suo tempo le
aveva addestrate per conto USA).<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Requisita
a se la fascia costiere meridionale del Mediterraneo con le sue riserve
energetiche, il Sultano ha fatto cosa nostra della Tripolitania, sgovernata dal
fantoccio USA-UE, </span><span style="background: white; color: #202124; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Abdel Hamid
Dbeibah</span><span style="background: white; color: #202124; font-size: 15.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial;">, </span><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">tenuto in piedi dalle bande criminali jihadiste, dalle
truppe turche con nuove basi sul Mediterraneo e dai proventi del traffico di
migranti. Ne ha impedito la riunificazione, promossa dal generale Haftar e dal
governo legittimo di Tobruk tramite un processo elettorale che aveva visto
favorito il figlio di Gheddafi Saif al Islam.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 115%;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Ora si va occupando del
Corno facendosi vindice della Somalia, affidata dagli USA ai suoi bombardamenti
stragisti contro la rivolta popolare degli Al Shabaab, e all’ennesimo fantoccio
selezionato a Washington e mai eletto,<span style="background: white; color: #333333; letter-spacing: .15pt;"> Hassan Sheikh Mohamud, contro le pressioni dell’Etiopia
del neo presidente (2018) Aby Ahmed che nei giorni scorsi ha voluto riconoscere
lo staterello secessionista filobritannicoSomaliland.<o:p></o:p></span></span></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 115%;"><span style="background: white; color: #333333; letter-spacing: .15pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Con ciò raccogliendo anche le simpatie dell’Egitto,
pesantemente minacciato da un’Etiopia che, con la superdiga della “Rinascita”
sul Nilo (costruita da We Build-Impregilo), ora in fase di riempimento, rischia
di togliere tant’acqua a Sudan ed Egitto, da ridurli a lande semideserte.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 115%;"><span style="background: white; color: #333333; letter-spacing: .15pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">La confusione, amici, è grande sotto questo cielo. Se
danneggiare l’Egitto, favorire il regime criminale dei Quisling di Tripoli,
attaccare il Nagorno Karabakh e l’Armenia con droni e armi israeliane, per
conto dell’Azerbaijan vassallo USA, armare, pagare e sostenere le milizie
islamiste a Idlib e spingerle a commettere attentati e sabotaggi contro la
Siria, far rubare ai curdi in Siria il petrolio e il grano siriani e
commercializzarlo attraverso i suoi porti verso Israele, destabilizzare la
Serbia, aggredendola tramite gli islamisti di Kosovo e Bosnia, infilarsi
ovunque in Africa vi siano spinte che minaccino l’assetto neocoloniale,
significa con ogni evidenza favorire Israele, gli USA, la UE e evidenziare il
ruolo di massima potenza Nato nella regione, con tanto di megabase nucleare USA
a Incirlink….<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 115%;"><span style="background: white; color: #333333; letter-spacing: .15pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Se è vero tutto questo, cosa mi rappresenta quanto è
altrettanto vero, però a livello di carta velina, nell’Erdogan che vuole
ammazzare i curdi di Siria, mercenari dei suoi alleati americani? Il suo
“mostro genocida” rifilato a Netaniahu a proposito di Gaza? I suoi tentativi di
mediazione per riportare pace tra Ucraina e Russia e favorire il trasporto di
grano ucraino verso l’Africa, la sua esibita amicizia verso l’Egitto, sabotato
in Libia, ma sostenuto contro l’Etiopia, le sue zanne mostrate all’Iran ogni
due per tre, tanto per non indurci nella fallacia di un Erdogan nell’Asse della
Resistenza….. <o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 115%;"><span style="background: white; color: #333333; letter-spacing: .15pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Erdogan è un pokerista senza scrupoli, un Fratello
Musulmano sodale di tutti i più ambigui giocatori sul campo, a partire dal
Qatar e dalla Fratellanza terrorista del tiranno egiziano defenestrato Morsi;
il suo paese è economicamente in rovina, divorato dall’inflazione, caro all’UE
e odiato dall’UE, doppiogiochista sulle pelle di milioni di esseri umani,
tiranno spietato, incarceratore e torturatore di oppositori (non mi riferisco
ai curdi, amici di Israele e degli USA, quando parlo di oppositori), <o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal">
</p><p class="MsoNormal" style="line-height: 115%;"><span style="background: white; color: #333333; letter-spacing: .15pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Diffidarne non basta. E’ sicuramente un protagonista. Ma
un protagonista a cui si lascia fare. Oppure gli si dice di fare. Un
infiltrato. Ne dovremmo sapere qualcosa noi, che ci troviamo tra “patrioti” e
“sovranisti”. Un nemico pericoloso.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal"><b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></b></p>Fulvio Grimaldihttp://www.blogger.com/profile/16239552943940498101noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7151627638375573418.post-11299740441128099072024-03-10T08:53:00.004+01:002024-03-10T08:57:07.327+01:00ANTISEMITIMO, MASCHERA D’OSSIGENO DELLO STATO SIONIST<p><span style="font-family: arial;"> </span></p><p class="MsoNormal"><br /></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><o:p><span style="font-family: arial;"> </span></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Byoblu-Mondocane
3/17<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>“ Quando la guerra c’è dentro e
fuori”, in onda domenica 10 marzo, 21.30. Repliche lunedì 09.30, martedì 11.00,
mercoledì 22.30, giovedì 10.00, sabato 16.30,domenica 09.00.<o:p></o:p></span></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Occhio
alla data del 16 marzo in tutta Italia contro la dittatura globale programmata
dal’OMS e agevolata dal nerissimo governo che ci ritroviamo (vedi dopo)<o:p></o:p></span></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">In
questa puntata si parla e straparla di un sacco di cose, a partire
dell’inesorabile genocidio dei palestinesi, allo sghignazzo tonitruante
dedicato alla signora Pina Picierno (PD, ovviamente), vicepresidente –
nientemeno – del parlamento UE. Guardatasi in giro e visto come si è bravi a
discriminare tra buoni e cattivi, bastonando i primi ed embeddando
nell’impunità i secondi, ha scoperto su chi esercitare il suo di ruolo
vicepresidenziale della brigata che a forza di cazzotti fa valere i valori
dell’Occidente su chi non li trova.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Ha beccato chi, più di ogni scudiero
dell’antisistema da castigare, le è parso meritevole di doverosa vendetta sotto
forma di severissima sanzione, addirittura europea, di portata continentale,
formidabilmente antirussa, al punto da mostrarsi come la più grottesca,
ridicola, rozza, nazistica, imbecille mossa che mai abbia potuto allietare il
cuore dell’ultimo estratto dello stock nazista dei von der Leyen. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Per
dimostrare la radiosa verità dell’assunto implicito nella serie di aggettivi
che ho allineato, si vada a vedere chi la quasi presidente Picierno (ovviamente
PD) ha saputo abbattere con i suoi fulmini giuridico-culturali: il migliore dei
nostri artisti muralisti.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Riconosciuto
come un grande a livello mondiale, Ciro Cerullo, Jorit, napoletano, padre dei
fantastici murales di Maradona, Nelson Mandela, di Napoli, di Sochi con Ornella
Muti coraggiosa violatrice dell’ostracismo ai russi, Ciaikovsky compreso, di
Mariupol (dove ha rivelato i crimini dei nazisti di Azov contro la popolazione,
alla maniera sua, con i fatti, come Assange). Intollerabile antifascista,
antirazzista, antiguerra, in totale contrasto con lo spirito del tempo che
torna a spirare dal bunker della Cancelleria, pronto a dichiarare essere “umano”
addirittura Vladimir Putin, rigurgito della Giudecca, girone dei peggiori, e
così bravo da rendere Pina Picierno un puntino nero di quelli che d’estate si
lavano via dalle finestre.</span><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Mi
sono perso nell’abbraccio all’ottima Pina. Nella puntata è solo uno
scappellottino tra tanti ceffoni, ovviamente non violenti, sennò guai!<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Tipo la guerra alla Russia, o quella allo
Yemen, dichiarate dalla Meloni a Kiev, all’insaputa degli italiani; o come
siano bravi Piantedosi e Crosetto a far intersecare guerra militare e guerra
sociale in perfetta sinergia e per l’obiettivo comune, come esplicitato
dall’OMS della dittatura globale programmata per maggio. E, con la guerra, la
maggiore minaccia all’umanità che viene portata avanti dall’OMS e agevolata
dalla nostra riedizione del Greenpass per tutto, anticipata a Davos con la
minaccia dell’armageddon sanitario dovuto a un’ipotetica, ma fabricabilissima,
pandemia X<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Dittatura
che, grazie alla cornucopia della salute, ci infila tutte le emergenze che la
dollarocrazia riesce a lanciarci addosso: guerra, clima, povertà e turbolenze
sociali, pensiero e linguaggio fuori registro, pandemia X, invasione di
cavallette, fuoco dal cielo (compito di Israele). Appunto “global”, nel senso
che ogni scampo è precluso. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Ma
torniamo al tema del titolo e poi vi lascio andare. A me pare un concettino di
una certa rilevanza.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Antisemitismo.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">E
qui si intende non l’identità derivata da Sem, figliolo di Noè, che va
riconosciuta a 450 milioni di arabi, tutti semiti, e a quasi nessuno degli
ashkenaziti del regno Kazaro, convertitosi al giudaismo nell’alto Medievo e poi
trasmigrati un po’ ovunque e, per struggente nostalgia colonialista britannica,
perfino in Palestina (vedi “<i>L’invenzione del popolo ebraico”</i> dello
storico ebreo Shlomo Sand). Così si sono autoproclamati semiti e a copertura
delle loro malefatte nei confronti di chi andava espatriato a forza, hanno
capito che la migliore difesa delle malefatte è il vittimismo e, dunque, che in
tutto il mondo si potevano scovare, volendo (e assistiti da coloro che grazie
all’antisemitismo si sono assicurati la rendita perpetua del cuore energetico
del mondo), un sacco di cattivissimi antisemiti. E più se ne trovano e più ci
si assicura comprensione, indulgenza, solidarietà e… impunità.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Antisemiti,
allora diversamente nominati, erano implicitamente coloro al cui trattamento da
parte di Isaia o Giosuè Netaniahu dice di ispirarsi. Coloro che tutti dovevano essere
passati a fil di spada, o bruciati, eliminati con quanto avevano di bimbi o
capre o cammelli. Libri sacri, oggi ridotti a testi di un culto di morte, che anticipavano
la fine che deve essere biblicamente inflitta a diversi milioni di antisemiti –
semiti – palestinesi. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Come
farebbero senza la foglia di fico dell’antisemitismo a perpetrare crimini
contro l’umanità come praticati e suggeriti dai loro testi sacri? Forse è ora
di fare chiarezza su questo formidabile e ipnotizzante strumento che ha fatto
di Israele il modello morale dell’umanità e la vittima di ogni specie di
malvagità altrui, tanto da fare interiorizzare a mezzo mondo che tutto gli è
permesso, tutto giustificato, tutto impunito.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Se sollevi
l’indice sulle atrocità perpetrate in Palestina da quasi venti lustri, sei
antisemita, quindi antigiudeo, quindi <i>jew-hater</i>, odiatore di ebrei, per
quanto ti sia adoperato per le ragioni e la salvezza dei semiti palestinesi.
Fantastico corto circuito, non vi pare?<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Sono stati davvero bravi. Con questa storia dell’antisemitismo si sono
dati un nulla osta per genocidi pressochè mondiale e senza scadenza (un po' in
crisi per la verità, oggi, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>dato che la
bulimia da setta della morte ha tolto efficace al trucco. Il troppo stroppia).<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Con
la menata dell’antisemitismo, Israele si è collocato al centro dell’universo
morale. E se corrughi le sopracciglia di fronte a 40.000 civili massacrati con
bombe e fame, esci da quell’universo morale, puoi essere un giudice della Corte
Internazionale quanto vuoi. Sei antisemita.<span style="mso-spacerun: yes;">
</span><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Ci
rendiamo conto che cosa significa per Israele l’antisemitismo? La maschera
d’ossigeno, il cordone ombelicale tra esso e il genocidio.</span><o:p></o:p></span></p>Fulvio Grimaldihttp://www.blogger.com/profile/16239552943940498101noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7151627638375573418.post-24053624513228687202024-03-06T23:16:00.003+01:002024-03-06T23:16:45.463+01:00<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhW-sIWEO4bQYqHFB6vpBOZL1aCZcFMjuuE5pQL_IU-AXm0ta4zZAoy-6KaTkhDQVJbNkgFod6zFV9Vevu8r0z92IUO0UXbaMHcasDxP4xp9V-SE_izS8Jk6mwG5QF6o3filUut0MGmKPz4GkeOLRVNzq9l-tyWp_gDSHm67_JVWlsrPPZUHxMqzIKKHR8/s1071/Ithaka%20loc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1071" height="336" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhW-sIWEO4bQYqHFB6vpBOZL1aCZcFMjuuE5pQL_IU-AXm0ta4zZAoy-6KaTkhDQVJbNkgFod6zFV9Vevu8r0z92IUO0UXbaMHcasDxP4xp9V-SE_izS8Jk6mwG5QF6o3filUut0MGmKPz4GkeOLRVNzq9l-tyWp_gDSHm67_JVWlsrPPZUHxMqzIKKHR8/w400-h336/Ithaka%20loc.jpg" width="400" /></a></div><br /> <p></p>Fulvio Grimaldihttp://www.blogger.com/profile/16239552943940498101noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7151627638375573418.post-959741840782457292024-03-06T23:13:00.000+01:002024-03-06T23:13:06.938+01:00<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-WE9BdnAlshNyoyQE-EIT3Y-mVi2aY3BUyFThhXYrwzZ0R6zj0b5eFeRshs20s6rV1pAd6MUTDhlZ1fDzkqj4Id8BeIo3L3W3l00sFFBKprDhhaX49AYNtylSZv4VhX4NnxNomdUZcuL5b_3iUrXP5Yfpyku8C2Ov5BedTP6We3kvmkcdEMPYkdz0us0/s1439/16%20marzo%20RM%20loc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1439" data-original-width="1080" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-WE9BdnAlshNyoyQE-EIT3Y-mVi2aY3BUyFThhXYrwzZ0R6zj0b5eFeRshs20s6rV1pAd6MUTDhlZ1fDzkqj4Id8BeIo3L3W3l00sFFBKprDhhaX49AYNtylSZv4VhX4NnxNomdUZcuL5b_3iUrXP5Yfpyku8C2Ov5BedTP6We3kvmkcdEMPYkdz0us0/w300-h400/16%20marzo%20RM%20loc.jpg" width="300" /></a></div><br /> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwv4oTor8iJQRxAI3FDo09FLGNLBQbUkzwD8rOC_66fLM_haCPoaOQe2It4ZQmMjS5LK7cueNYZEx0DhyphenhyphenxGvO2pjhJEMBiiKDDutWRpJdCWK-gHaC4KYG78_APHTyhvoo7iHxXSUOrTS67fNjsKUVDuCUwomO0N7eIvHVJFgb43THOr0l9rO1EjDx7aLE/s1600/16%20MARZO%20LOC.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="900" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwv4oTor8iJQRxAI3FDo09FLGNLBQbUkzwD8rOC_66fLM_haCPoaOQe2It4ZQmMjS5LK7cueNYZEx0DhyphenhyphenxGvO2pjhJEMBiiKDDutWRpJdCWK-gHaC4KYG78_APHTyhvoo7iHxXSUOrTS67fNjsKUVDuCUwomO0N7eIvHVJFgb43THOr0l9rO1EjDx7aLE/w225-h400/16%20MARZO%20LOC.jpg" width="225" /></a></div><br /><p></p>Fulvio Grimaldihttp://www.blogger.com/profile/16239552943940498101noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7151627638375573418.post-3518653821974153682024-03-05T19:21:00.004+01:002024-03-05T19:21:57.484+01:00<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9FWhIyqyrJB1hzjtqy3-AniCA89iG_6pF3oCDcCfax0zbkNNQA2UJ6qLz5NAcBZNpVU82ph0DMvM9mVkpLmEiEoLN6KbnnMa4dnoj1Y01O4yPMQ9fhDYQxXW6CU4HjpmdDzwlRDD-Oy4iEGmX42hZUfZmaSV9DCaFqYtj3HNd5jRVS8PcX1ts1vspDdM/s315/libro%204.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="315" data-original-width="226" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9FWhIyqyrJB1hzjtqy3-AniCA89iG_6pF3oCDcCfax0zbkNNQA2UJ6qLz5NAcBZNpVU82ph0DMvM9mVkpLmEiEoLN6KbnnMa4dnoj1Y01O4yPMQ9fhDYQxXW6CU4HjpmdDzwlRDD-Oy4iEGmX42hZUfZmaSV9DCaFqYtj3HNd5jRVS8PcX1ts1vspDdM/w287-h400/libro%204.jpg" width="287" /></a></div><br /><p></p><table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" class="MsoNormalTable" style="border-collapse: collapse; margin-left: 19.6pt; mso-border-insideh: .5pt solid windowtext; mso-padding-alt: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-table-layout-alt: fixed; mso-yfti-tbllook: 1184; width: 643px;">
<tbody><tr style="height: 77.75pt; mso-yfti-firstrow: yes; mso-yfti-irow: 0; mso-yfti-lastrow: yes;">
<td style="height: 77.75pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 106.35pt;" valign="top" width="142">
<p class="MsoNormal" style="tab-stops: 22.95pt;"><v:shapetype coordsize="21600,21600" filled="f" id="_x0000_t75" o:preferrelative="t" o:spt="75" path="m@4@5l@4@11@9@11@9@5xe" stroked="f">
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</o:lock></v:path></v:stroke></v:shapetype><v:shape filled="t" id="Immagine_x0020_3" o:spid="_x0000_s1026" style="height: 81pt; margin-left: -4.25pt; margin-top: 6.15pt; mso-position-horizontal-relative: text; mso-position-horizontal: absolute; mso-position-vertical-relative: text; mso-position-vertical: absolute; mso-wrap-distance-bottom: 0; mso-wrap-distance-left: 0; mso-wrap-distance-right: 0; mso-wrap-distance-top: 0; mso-wrap-style: square; position: absolute; visibility: visible; width: 98.5pt; z-index: 251659264;" type="#_x0000_t75">
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</w:wrap></v:imagedata></v:shape><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: #0a781c; font-size: 1.0pt; mso-bidi-font-size: 16.0pt; mso-font-kerning: 14.0pt;"><o:p></o:p></span></b></p>
</td>
<td style="height: 77.75pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 375.6pt;" width="501">
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 80%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: -5.4pt; margin-top: 4.0pt; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="color: #943634; font-family: "Comic Sans MS"; font-size: 30.0pt; line-height: 80%; mso-bidi-font-size: 28.0pt; mso-effects-shadow-align: topleft; mso-effects-shadow-alpha: 40.0%; mso-effects-shadow-angledirection: 2700000; mso-effects-shadow-anglekx: 0; mso-effects-shadow-angleky: 0; mso-effects-shadow-color: black; mso-effects-shadow-dpidistance: 3.0pt; mso-effects-shadow-dpiradius: 4.0pt; mso-effects-shadow-pctsx: 100.0%; mso-effects-shadow-pctsy: 100.0%; mso-font-kerning: 20.0pt;">L’Angolo dell’Avventura<o:p></o:p></span></i></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="color: #943634; font-family: "Comic Sans MS"; font-size: 26.0pt; mso-effects-shadow-align: topleft; mso-effects-shadow-alpha: 40.0%; mso-effects-shadow-angledirection: 2700000; mso-effects-shadow-anglekx: 0; mso-effects-shadow-angleky: 0; mso-effects-shadow-color: black; mso-effects-shadow-dpidistance: 3.0pt; mso-effects-shadow-dpiradius: 4.0pt; mso-effects-shadow-pctsx: 100.0%; mso-effects-shadow-pctsy: 100.0%; mso-font-kerning: 20.0pt;">Sezione di Besnate</span></i></b><span style="font-size: 26.0pt;"><o:p></o:p></span></p>
</td>
</tr>
</tbody></table>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "Comic Sans MS"; font-size: 17.0pt; mso-bidi-font-size: 16.0pt; mso-font-kerning: 16.0pt;">Invita
all’incontro di Lunedì 11 Marzo 2024 - ore 21.00<o:p></o:p></span></i></b></p>
<h4 align="center" style="mso-list: none; tab-stops: 35.4pt; text-align: center;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="color: #bc0000; font-weight: normal; mso-bidi-font-size: 22.0pt; mso-effects-shadow-align: topleft; mso-effects-shadow-alpha: 40.0%; mso-effects-shadow-angledirection: 2700000; mso-effects-shadow-anglekx: 0; mso-effects-shadow-angleky: 0; mso-effects-shadow-color: black; mso-effects-shadow-dpidistance: 3.0pt; mso-effects-shadow-dpiradius: 4.0pt; mso-effects-shadow-pctsx: 100.0%; mso-effects-shadow-pctsy: 100.0%; mso-font-kerning: 30.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span></i><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="color: #de0000; font-family: "Arial Black",sans-serif; font-weight: normal; mso-bidi-font-size: 22.0pt; mso-effects-shadow-align: topleft; mso-effects-shadow-alpha: 40.0%; mso-effects-shadow-angledirection: 2700000; mso-effects-shadow-anglekx: 0; mso-effects-shadow-angleky: 0; mso-effects-shadow-color: black; mso-effects-shadow-dpidistance: 3.0pt; mso-effects-shadow-dpiradius: 4.0pt; mso-effects-shadow-pctsx: 100.0%; mso-effects-shadow-pctsy: 100.0%; mso-font-kerning: 30.0pt;">ARABA FENICE IL TUO NOME È
GAZA<o:p></o:p></span></i></h4>
<p class="MsoNormal" style="line-height: 90%; margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-outline-level: 4; tab-stops: center 253.7pt right 507.4pt;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="color: #de0000; font-size: 20.0pt; line-height: 90%;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Film documentario di Fulvio Grimaldi <o:p></o:p></span></i></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-size: 13.0pt; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-no-proof: yes;"><v:shape id="Immagine_x0020_2" o:spid="_x0000_i1025" style="height: 309pt; mso-wrap-style: square; visibility: visible; width: 273.75pt;" type="#_x0000_t75">
<v:imagedata o:title="Grimaldi Gaza fronte 2" src="file:///C:/Users/Fulvio/AppData/Local/Temp/msohtmlclip1/01/clip_image002.jpg">
</v:imagedata></v:shape></span></i></b><o:p></o:p></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 4.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-outline-level: 4; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="color: #de0000; font-size: 18.0pt;">Al termine dibattito con l’autore<o:p></o:p></span></i></b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 7.1pt; margin-right: 4.15pt; margin-top: 0cm; tab-stops: -262.25pt 39.0cm; text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-font-kerning: 14.0pt;">Il documentario ripercorre 70 anni di conflitto medio-orientale, dalla
spartizione del 1948 alla Guerra dei 6 giorni, la resistenza palestinese nell’Intifada
e gli orrori dell’operazione Piombo Fuso del 2008-2009, preludio dello
sterminio senza limiti e senza precedenti della popolazione di Gaza in atto in
questi mesi. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 7.1pt; margin-right: 4.15pt; margin-top: 0cm; tab-stops: -262.25pt 39.0cm; text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-font-kerning: 14.0pt;">Le voci delle vittime e dei combattenti. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>I riflessi nel mondo.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 7.1pt; margin-right: 4.15pt; margin-top: 0cm; tab-stops: -262.25pt 496.15pt;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-font-kerning: 14.0pt;">Il simbolo della città martire è la Fenice che risorge dalle sue
ceneri.<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 7.1pt; margin-right: 4.15pt; margin-top: 6.0pt; tab-stops: 815.1pt; text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="font-size: 14.0pt; mso-font-kerning: 1.0pt;">Fulvio Grimaldi</span></u></b><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-font-kerning: 1.0pt;">: giornalista e
inviato di guerra con una cinquantennale esperienza maturata nelle
collaborazioni con la BBC, la Rai e diverse testate giornalistiche, lavora da
anni alla produzione di video-documentari su varie aree di crisi del mondo,</span></b><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 14.0pt; mso-font-kerning: 1.0pt;"> </span></b><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-font-kerning: 1.0pt;">in cui svela
verità spesso ignorate o mistificate dalla grande informazione.<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-top: 12.0pt; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-size: 16.0pt;">Nella Sala Consiliare del Municipio di Besnate, in
Piazza Mazzini, 16</span></i></b><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 16.0pt;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 7.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 5.0pt; mso-hyphenate: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-pagination: widow-orphan; text-align: center; text-indent: 0cm;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-size: 16.0pt;">- ingresso libero -<o:p></o:p></span></i></b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 127.6pt; margin-right: -17.1pt; margin-top: 0cm; tab-stops: -262.25pt; text-indent: -134.7pt;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i><span style="font-size: 13.5pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: Batang; mso-font-kerning: 13.0pt;">Per info:<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Marco Trucchi
(3477549894),<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span></i></b><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i><span style="font-size: 13.5pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-font-kerning: 13.0pt;">Giuseppe Blumetti -
Assessore Cultura (3391249289)</span></i></b><span class="MsoHyperlink"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-size: 13.5pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-font-kerning: 13.0pt;"> <o:p></o:p></span></i></b></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 2.0pt; tab-stops: -262.25pt;"><span style="mso-bidi-font-style: italic; mso-fareast-font-family: Batang;"><o:p> </o:p></span></p>Fulvio Grimaldihttp://www.blogger.com/profile/16239552943940498101noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7151627638375573418.post-1915620094021579762024-02-29T16:40:00.000+01:002024-02-29T16:40:03.631+01:00LIBERA MENZOGNA IN LIBERA GUERRA--- --- Mentre c’è chi vive per uccidere e chi muore per la libertà, come sa chi per lei vita rifiuta <p><span style="font-family: arial;"> </span></p><p class="MsoNormal"><b><u><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;"><o:p><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: arial;"> </span></span></o:p></span></u></b></p>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-0EkfzhTtt-Vu_nwM3MtmVL3K0Oslr1JFCqxEjq91dWewpvePQuy8ItOyKciYjl43KEpkcJXiK6Va04dJ_yX1fnVJ9NQg4r9IQqc96dFYDQ50BJlbsM5CW2A2cG7MDOgaagkehsxvCHzqnNNTAPKU05hfNCBe3x3i0JttLaxNTX5rBVkAeXqhUKubruA/s680/Bimbo%20saluta%20AAron.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="558" data-original-width="680" height="329" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-0EkfzhTtt-Vu_nwM3MtmVL3K0Oslr1JFCqxEjq91dWewpvePQuy8ItOyKciYjl43KEpkcJXiK6Va04dJ_yX1fnVJ9NQg4r9IQqc96dFYDQ50BJlbsM5CW2A2cG7MDOgaagkehsxvCHzqnNNTAPKU05hfNCBe3x3i0JttLaxNTX5rBVkAeXqhUKubruA/w400-h329/Bimbo%20saluta%20AAron.jpg" width="400" /></a></div><br /><p class="MsoNormal"><b><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Byoblu-Mondocane
3/16 in onda domenica 21.30. Repliche lunedì 9.30, martedì 11.00, mercoledì
22.30, giovedì 10.00, sabato 16.30, domenica 09.00</span></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Mi
sono permesso, nel titolo, di parafrasare, fino a cambiarne il riferimento ma
non il senso, il verso di Dante sul sacrificio di Catone per la libertà
sottratta da Cesare. Riferimento cambiato fino a un certo punto, però, visto
che l’aviere dell’aeronautica USA proprio per la libertà di vivere del popolo
palestrinese, si è ucciso, facendosi liberare e purificare dal fuoco della sua
involontaria, ma subita, complicità col male.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Non
mi va di usare il termine cuore, per quella roba zuccherosa e scipita che s’è
fatta di questo muscolo nelle mille e mille canzonette che ci avvelenano da
Sanremo e da tutti i facili e ipocriti sentimentalismi letterari,
cinematografici o formulati a voce. Così è diventata molesta, perfino e
soprattutto e non da mo’, la parola amore e, per dirla tutta, la triade,
abusata come nessun’altra mai, di cuore amore dolore. Alla larga! E’ l’abuso
che si fa di certi elementi del linguaggio, pur integri alla nascita, che li degrada
fino a svuotarli di senso. O a invertirlo. Pensate a cosa è stato fatto di
“Bella ciao”…<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Ma
quella scelta, quella camminata decisa, inesorabile, quasi trionfale, di Aaron
Bushnell (un ebreo!) verso il nemico da incenerire moralmente, peggio di come
lui ha incenerito il suo corpo, strumento di liberazione, mi sono entrati dentro
e ci rimarranno finchè mi sarà dato di ripetere al mondo che alla resa dei
conti, accanto e oltre e sopra e per sempre, sono gli eroi che seppelliscono i
draghi. Sennò non saremmo neanche più qui, dopo 200.000 anni di confronto con gli
antivita.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Mentre
camminava, questo ragazzo di vent’anni, per pochi metri di strada qualsiasi che
pareva i Fori Imperiali, poi con una lattina e un accendino in mano e le fiamme
addosso, diceva parole che dovrebbero percuoterci come fossimo sotto le campane
del campanile di Giotto a mezzogiorno. Tanto da vibrarne come corde di violino
a ripensarci, e ripensandoci sempre, per il resto della vita. E fino all’ultimo
giorno dell’aberrazione sion-statunitense e al primo giorno, almeno, della
Palestina libera, sovrana, in pace. E se vi pare retorica, peggio per voi.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Ci
diceva, Aaron, chi lui fosse e, in quanto militare dell’apparato di morte al
quale avrebbe dato fuoco con il proprio corpo, cosa questa sua identità
significasse di supremo e definitivo, nel momento in cui con l’uniforme in
fiamme, si sarebbe lanciato contro quell’apparato con la forza di un ordigno
nucleare.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Avete
visto la muta di prestatori di servizietti giornalistici? Un trafiletto qua e
là. Buio pesto in TV. Silenzio di tomba tra i morti viventi della politica. Aggricciati
dal terrore a vedersi riflessi, finalmente veri, in quel rogo come in uno
specchio, affannosamente si precipitano a doparsi di menzogne (“<i>Il 7
ottobre, i terroristi, bla bla bla…”)</i> e a dopare di silenzio un mondo che
li avesse scoperti ad attizzare quelle fiamme. Pensate al confronto tra le
paginate e le schermate su Navalny, le fiaccolate onnipartisan e il <i>soldout </i>dei
parlamenti e delle massime istituzioni, e avrete un’idea del panico che questo ragazzo
ha suscitato. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">In
Israele Netaniahu, i suoi sgherri nazisti e l’82% della popolazione che ne
approva le azioni, hanno cacciato la testa sotto la sabbia per poter pensare di
non sapere, di non vedere. Che almeno sia la sabbia, lì sotto, a impedirgli di
continuare a evacuare infamie tipo “<i>era un ragazzo disturbato… aveva dato
segni di squilibrio già in passato</i>…”. Infamie come quelle con cui
continuano a tenere in piedi il menzognificio del “7 ottobre”, dentro al quale
far soffocare 2,3 milioni di palestinesi.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Se
non ce ne siamo accorti è solo colpa nostra. Richiudendo la sua vita in un
gesto di epocale fine del mondo-inizio di quello nuovo e in un grido, <i>Free
Palestine</i>”, in cui ha impegnato, fino al rantolo estremo, in una sofferenza
inimmaginabile, l’ultimo dei suoi respiri, Aaron ha assicurato ai palestinesi
la vittoria e, a noi, una via di salvezza. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>E va corretto Bertold Brecht: felice la Terra
che produce simili eroi. Felice l’umanità che ne riceve il dono. Israele che è
esistito nonostante turpitudini quasi secolari, esiste sulla carta e nelle
bombe. Nella realtà non fittizia è morto e sepolto. Le resurrezioni, in quella
terra, riguardano altri soggetti.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Lo
dico perché s’è già visto. Ci vorrà del tempo, sempre meno, oggi si va più
veloci, ma succederà anche stavolta.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">1.dicembre
2023, una donna mai identificata, avvolta in una bandiera palestinese, si è
data fuoco davanti al consolato israeliano di Atlanta. Le autorità si sono
rifiutate di rivelarne il nome<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Giugno
1963, a Saigon il monaco Buddista Thich Quang Duc si brucia vivo in protesta
alle persecuzioni del regime filo-Usa del dittatore cattolico Diem. Il regime
cade dopo pochi mesi.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Cinque
cittadini statunitensi si immolano col fuoco contro le guerre USA. Alice Herz,
82 anni, 16 marzo 1965, a Detroit “contro la guerra al Vietnam”; Norman
Morrison, 31, padre di tre bambini, 2 novembre 1965, si dà fuoco davanti al
Pentagono, “contro l’uso del napalm che brucia vive le persone”; Roger LaPorte,
22 anni, operaio, 9 novembre 1965, si incendia in Piazza Nazioni Unite a New
York, “contro tutte le guerre”. Florence Beaumont, 56 anni, madre di due figli,
il 15 ottobre 1967, si brucia viva davanti al Palazzo Federale di Los Angeles,
“contro i massacri nel Vietnam”; George Winne, 23 anni, figlio di un Capitano
della Marina, 10 maggio 1970, si dà fuoco all’Università di San Diego,
California, accanto a questo cartello: “In nome di dio, ponete fine a questa
guerra”. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Sei
giorni prima la Guardia Nazionale dell’Ohio aveva mitragliato una protesta
all’Università di Kent, uccidendo 4 studenti e ferendone 9. Fu, negli Stati
Uniti, la protesta più vasta mai vista nella storia delle università americane.
E fu l’inizio della fine della guerra yankee.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Ho
visto la targa dedicata a quei cinque cittadini americani nella sede
dell’Associazione di Amicizia Vietnam-USA, Ogni scolaro vietnamita impara una
canzone scritta dal poeta To Huu, dal titolo “Emily, bambina mia”, dedicata
alla piccola figlia che Norman Morrison teneva per mano istanti prima di
immolarsi davanti al Pentagono. L’aviere Aaron era troppo giovane per avere
figli. Era un figlio lui stesso di questa America. La canzone che ha scritto
con il suo corpo l’ha dedicata a lei. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Quello
che è successo in Indocina e nel mondo, poco tempo dopo il sacrificio di questi
5 santi laici statunitensi, conferma che anche per la Palestina, per tutti noi
“palestinesi, vietnamiti, libici, siriani, iracheni, yemeniti, afghani, russi
del Donbass, serbi del Kosovo, africani del Sahel e della Somalia” e anche
gente senza salario minimo e gente con la testa spaccata dai gendarmi, la vittoria
si avvicina.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Altre
parti di questo Mondocane parlano di cose meno rilevanti. Tipo: per chi è
perché i pestaggi dei ragazzi per la Palestina; o come si fa morire di fame un
intero popolo cui non si è riusciti a tagliare la gola.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Anche
senza la mordacchia NATO, l’Italia meloniana e fascista viene fatta entrare in
guerra accanto a Kiev (e ancora nessuno si è dato fuoco, o ha dato fuoco…)- <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Voci
russe? Addirittura un film! <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Anatema!
Chiamate Piantedosi e i suoi rottweiler. Film su Navalny? Manca fossimo
all’Elevazione in San Pietro. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Giornalismo:
come eravamo, come siamo. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">E
altra cosa invece davvero rilevante: OMS e Piano Pandemico per farci fare la
fine, dolce, dei palestinesi.</span><o:p></o:p></span></p>Fulvio Grimaldihttp://www.blogger.com/profile/16239552943940498101noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7151627638375573418.post-85997828081618328382024-02-26T16:39:00.001+01:002024-02-26T16:39:08.236+01:00Per far sopravvivere il Potere --- ASSANGE (e WIKILEAKS) DEVE MORIRE<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhU3W0X_OottNFEhR-u3reWTQ43Gbc4DJnOTEmga-f5RpmOUEShl3eG_aeRAA9U2MCTV2UmytdfenBsEc_bNlt8OROQSxEEBxIe9wNldPI-QFOHlx3FcYvmQOGMcopaeCR7QK9mWUzgtpdpU8uRzRTv-U3SFdYU9DOISHby7-O3wvqlaqgyI1CXRRJfsh0/s630/drago%20cavaliere.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="330" data-original-width="630" height="210" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhU3W0X_OottNFEhR-u3reWTQ43Gbc4DJnOTEmga-f5RpmOUEShl3eG_aeRAA9U2MCTV2UmytdfenBsEc_bNlt8OROQSxEEBxIe9wNldPI-QFOHlx3FcYvmQOGMcopaeCR7QK9mWUzgtpdpU8uRzRTv-U3SFdYU9DOISHby7-O3wvqlaqgyI1CXRRJfsh0/w400-h210/drago%20cavaliere.png" width="400" /></a></div><br /><p class="MsoNormal" style="line-height: 115%;"><b><span style="font-family: "Helvetica",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri;">Per
“Il ringhio del bassotto”, Paolo Arigotti intervista Fulvio Grimaldi</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: 115%;"><a href="https://youtu.be/-5Kkl6J8jfE"><span style="font-family: "Helvetica",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-theme-font: minor-bidi;">Il ringhio del bassotto: Assange e i pericoli
per la libertà di espressione (con Fulvio Grimaldi)</span></a><span style="font-family: "Helvetica",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: 115%;"><span style="font-family: "Helvetica",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: 115%;"><span style="font-family: "Helvetica",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri;">Qui
si parla in lungo e in largo della vicenda Assange, omicidio bianco
programmato, e della spaccatura tra due mondi in contesa strategica e
definitiva: quello di Assange e il l’antimondo di Navalny.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: 115%;"><span style="font-family: "Helvetica",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri;"><o:p> </o:p></span><span style="font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 12pt;">Altri
ne hanno trattato, anche meglio e sotto le più varie angolazioni. La stampa
mainstream, dal canto suo, che si trova nel secondo dei due mondi citati, del
primo non sa, non vede, non dice, se non per ripetere l’arzigogolo dello spione
– altro che giornalista - al servizio di Putin. Il giornalismo lo concepiscono
così, essendo della razza di quelli che si beccano uno stipendio e buffetti da
mane a sera per ogni servizietto fornito, cioè per fare i ragazzi di bottega di
assassini in marsina, truffatori, mentitori, rapinatori. E, dunque, per
ignorare e diffamare Assange ed elevare sugli altari il qui pro quo russo.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: 115%;"><span style="font-family: "Helvetica",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri;"><o:p> </o:p></span><span style="font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 12pt;">A
me pare che l’imperdonabile, lo scandaloso, l’irrimediabile anche, del lavoro
che ha portato Julian alla tattica della morte strisciante durante 14 anni di
reclusione, senza un raggio di sole o uno spicchio di cielo, non sia stato
evidenziato a dovere. C’erano stati i Pentagon Papers del 1991, le 7000 pagine
delle infamie del Dipartimento della Difesa USA; c’era stata la Commissione
Frank Church, nel 1975, che svelò i fantastici crimini di CIA e FBI contro
nemici, amici, alleati. Ma erano altri tempi. La sconfitta del Vietnam,
agevolata da milioni di persone nelle strade, scuole, università, fabbriche, di
tutto il mondo, perfino le solitamente ligie Chiese, la tuttora incombente
memoria del nazifascismo orrido e stravinto, avevano creato le condizioni.
Favorite anche da un’informazione della quale si poteva ancora dire con
apprezzamento: “E’ la stampa, Bellezza!”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: 115%;"><span style="font-family: "Helvetica",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri;">Lavoratasi
ben bene quella, sfoltendola e concentrandola per toglierla dalle mani di chi
la faceva per il gusto di farla, gli editori, e metterla nelle mani di chi
preferiva produrre<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>bugiardini di
accompagnamento ad armamenti, cementificazioni, intossicazioni ambientali e
sanitarie, cibi OGM, automobili e altri generi da plusvalore, il sistema si è
garantito una stampa che si riconosce in Navalny e non conosce, o disconosce,
Assange.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: 115%;"><span style="font-family: "Helvetica",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri;"><o:p> </o:p></span><span style="font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 12pt;">Ma
siccome gli è rimasta la fissa dello scoop, il piacere di </span><i style="font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 12pt;">epater le
bourgeois, </i><span style="font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 12pt;">che ancora assicura vendite ed introiti, certi media si sono
potuti fare belli con ciò che gli arrivava da Wikileaks sotto forma di
dispacci, cablo, Sms dell’imperatore. Notizie bomba, ma rivestite della vernice
correttrice dei commenti di chi le pubblicava: giornalacci patentati come il
Guardian, il Washington Post, Le Monde. Organi di servizio con la pretesa
dell’obiettività, grazie all’astuta alternanza di un colpetto al cerchio e un
colpo micidiale alla botte, che se lo potevano permettere, anzi ai quali era
permesso. Giacchè nel conto costi-benefici presentavano pur sempre un bilancio
positivo.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: 115%;"><span style="font-family: "Helvetica",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri;"><o:p> </o:p></span><span style="font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 12pt;">Ma
a Assange no, non si poteva consentire. Assange era andato oltre. Assange aveva
davvero ripetuto, potenziato, il grido del bambino di Andersen che spogliava il
re delle sue sfolgoranti vesti immaginarie: “Il re è nudo”. Come? Facendo
arrivare direttamente a tutti noi e a chi di dovere i fatti nudi e crudi. I
LORO fatti, senza nulla aggiungere, in termini di interpretazione, commento,
condanna, approvazione, qualcosa di esterno, di ideologico. Fatti
irreversibili, irrimediabili, non cosmetizzabili.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: 115%;"><span style="font-family: "Helvetica",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri;"><o:p> </o:p></span><span style="font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 12pt;">I
video di chi mitragliava per divertimento giornalisti Reuter e passanti, il
numero di quanti venivano fatti fuori, a migliaia, perché s’erano avvicinati
troppo al posto di blocco,</span><span style="font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 12pt;"> </span><span style="font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 12pt;">chi a
Guantanamo era dentro per niente e per niente per anni veniva orribilmente
torturato, Hillary Clinton e del suo direttore di campagna John Podesta, che,
con interlocutori sovrani in Qatar o Arabia Saudita, organizzavano un’armata di
terroristi Al Qaida-ISIS con cui </span><span style="font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 12pt;"> </span><span style="font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 12pt;">pretendere di combattere orribili dittature e,
invece, da usare per abbattere governi e distruggere paesi. Proseguendo nella
strada aperta dai Neocon a partire</span><span style="font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 12pt;"> </span><span style="font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 12pt;">da
Ground Zero. Strumento fondamentale per la riconquista del mondo all’insegna
della “Guerra al terrorismo” radicata in quella medaglia d’oro di tutte le
False Flag</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: 115%;"><span style="font-family: "Helvetica",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri;"><o:p> </o:p></span><span style="font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 12pt;">C’era
poco da sfrucugliare: quelle erano le chat di Hillary, quello il cablo del
Pentagono, quella la direttiva del presidente del Comitato Elettorale
Democratico, quello l’ordine di assassinio extragiudiziale di Obama, quella la
descrizione di come operare il waterboarding a Guantanamo, quello il documento
sulle regole d’ingaggio per i massacri di civili in Afghanistan, quelli tutti i
dispacci diplomatici che ordivano intrighi, complotti, delitti da occultare
sotto le apparenze.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: 115%;"><span style="font-family: "Helvetica",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri;"><o:p> </o:p></span><span style="font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 12pt;">Attivando
il filo diretto tra criminalità organizzata politica e umanità inconsapevole,
ma con il pieno diritto - e la massima opportunità – di sapere, per regolarsi,
Assange con Wikileaks aveva stracciato il velo di Maia, l’immunità che
garantisce l’impunità dell’élite e, quindi, la sua licenza autoconcessa di dominare
il 99% dell’umanità a tutti i costi e con qualsiasi mezzo. Aveva inflitto un
colpo mortale a un sistema rivelato pronto a tutto, tutto, tutto, pur di tenere
in piedi l’aberrazione contronatura del dominio di pochi delinquenti sulla
totalità di noi tutti. Colpo mortale che merita la morte.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: 115%;"><span style="font-family: "Helvetica",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri;"><o:p> </o:p></span></p>Fulvio Grimaldihttp://www.blogger.com/profile/16239552943940498101noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7151627638375573418.post-55536250256214892092024-02-24T19:44:00.003+01:002024-02-24T19:44:32.946+01:00ASSANGE PER NOI, NAVALNY PER LORO E REGENI PER L’MI6<p><span style="font-family: arial;"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyONbUsLZfOltLAl4GkiXH4AdXP1ZnPslb5xo4oS9BznRheC3GGItEvm5c0-vfa6jSwHWEQq8nkByIOSAV4mp17QcDDkbdyDVLfKUJKfop3tep0IXISpQTWVnkvguv4dc-AzeWBDdiPna40bPOk4c25Mu82Wu12Ch7Cwsjyvb9ahgJg1KKquZL7oYlPnA/s300/false%20flag%20USA%20UK.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="168" data-original-width="300" height="224" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyONbUsLZfOltLAl4GkiXH4AdXP1ZnPslb5xo4oS9BznRheC3GGItEvm5c0-vfa6jSwHWEQq8nkByIOSAV4mp17QcDDkbdyDVLfKUJKfop3tep0IXISpQTWVnkvguv4dc-AzeWBDdiPna40bPOk4c25Mu82Wu12Ch7Cwsjyvb9ahgJg1KKquZL7oYlPnA/w400-h224/false%20flag%20USA%20UK.jpg" width="400" /></a></div><br /><p class="MsoNormal"><a href="https://www.youtube.com/watch?v=lmaf7rSqlHY" style="font-family: arial;">https://www.youtube.com/watch?v=lmaf7rSqlHY</a></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><a href="https://t.me/debitoedemocrazia/3137">https://t.me/debitoedemocrazia/3137</a><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;"><a href="https://youtu.be/zZrYXZ3xyZ0"><span style="mso-bidi-font-family: Arial;">https://youtu.be/zZrYXZ3xyZ0</span></a><span style="mso-bidi-font-family: Arial;"> <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 12.0pt;"><b><span style="mso-bidi-font-family: Arial;"><span style="font-family: arial;">Byoblu-Mondocane 3/15: “DEMOCRAZIA, MA CHE, DAVVERO?!”. In onda domenica
21.30. Repliche, lunedì 9.30, martedì 11.00, mercoledì 22.30, giovedì 10.00,
sabato 16.30, domenica 09.00 (e poi provate a dire che non capita un giorno utile!)<o:p></o:p></span></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 12.0pt;"><span style="mso-bidi-font-family: Arial;"><span style="font-family: arial;">Un Mondocane corredato da qualche mia riflessione video in occasione del
presidio all’ambasciata britannica in difesa e per la salvezza di Julian
Assange, della Palestina e della verità.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 12.0pt;"><span style="mso-bidi-font-family: Arial;"><span style="font-family: arial;">Che sollievo per i gazzettieri embedded della nostra (Occidente politico)
stampa potersi armare e partire, al comando del demente senile Biden, contro l’assassino
Putin <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>- apoditticamente tale, a
prescindere - <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>del più importante, amabile,
maestoso, invitto, oppositore dello zar. Oltre alla malvagità intrinseca del tiranno,
se ne poteva rilevare anche la cretinaggine per aver ucciso uno che, da morto,
gli si sarebbe ritorto contro mille volte più di quanto non abbia mai fatto in
vita. Un eroe ignorato in Russia, ma resosi paladino dell’Occidente per aver
opposto al salvatore di tutte le Russie (un terzo di Ucraina compresa) la sua
qualità di integerrimo malvivente e lestofante, orgoglioso razzista, intrinsecamente
fascio, come usa oggi, ladro di 400 milioni dalla società francese di cui era
rappresentante e di altri 350 milioni dei donatori alla sua “fondazione”, usati
per lo shopping personale. Un mercenario come più idealmente vicini ai nostri ideali
la CIA non avrebbe potuto trovarne<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 12.0pt;"><span style="mso-bidi-font-family: Arial;"><span style="font-family: arial;">Che sollievo, per Mentana, Molinari, Fontana, Skynews, Rainews, Vespa,
aver potuto mettere il coperchio Navalny sul pentolone nel quale è stato messo
a bollire un intero popolo. Che liberazione dalla ricerca spasmodica di sostegni
alle balle relative al 7 ottobre di Hamas (poi 7 ottobre del fuoco amico). Panzane
divenute vie via più difficili da avallare perfino di quelle che gratificarono
di brevetti da piloti di Boeing un’allegra brigata di viveur sauditi pieni di
soldi, donne e whisky, incapaci di manovrare perfino un ultraleggero, ma nominati
martiri per Allah poiché necessari ad avviare la guerra mondiale al terrorismo
(leggi a Russia e dintorni). E che lenimento sulle piaghe inflitte alla propria
etica professionale da una moltitudine di impertinenti che da noi, giornalisti
mainstream (flusso principale), pretende di dichiararci solidali col rompiballe
rinchiuso nel carcere londinese di Belmarsh e possibilmente presto toltoci dalla
coscienza che, opportunamente, abbiamo lasciato in custodia allo sportello “Stipendi
e bonus di merito”.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 12.0pt;"><span style="mso-bidi-font-family: Arial;"><span style="font-family: arial;">Si passa dalla carneficina sionista a Gaza, osservata girando i pollici
da chi pretende di contare, ma partecipata da chi conta per davvero nello
spazio e nel tempo con mille e mille manifestazioni per le strade del mondo, a
costo di farsi spaccare la faccia dagli emuli del 1922 (con Padre Pio in
testa), di Scelba, che amava sparare a operai e braccianti per tornare alla
normalità dopo la sbronza partigiana e costituzionale. Emuli anche, in una
nostra storia agita da pezzi di merda, a galla sempre nella stessa ideologia, dei
Cossiga, o Taviani, o Rumor, che ci pestavano e sparavano per conto di chi si
sentiva a disagio nel rumoreggiare delle piazze, scuole, fabbriche, periferie,
carceri. Eredi di chi, più recentemente, al G8 di Genova, pensava che,
buttandoci tra i piedi il corpo trafitto di Carlo Giuliani e quelli lacerati della
Diaz (stesso questore di Pisa l’altro giorno), avrebbe spianato la strada,
intralciata da barboni e marginali, verso i tempi e gli ordini nuovi ed elitari.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 12.0pt;"><span style="mso-bidi-font-family: Arial;"><span style="font-family: arial;">A proposito di marce bi-tri-quadri-deca-omni-partisan al Campidoglio, con
l’inestinguibile fiamma d’antan, al lancio tra i piedi di un cadavere a fini di
osso da spolpare, ci stiamo facendo l’abitudine. Dai 3000 delle Torri Gemelle a
uso di sterminio globale, siamo arrivati a quelli a destinazione più specifica.
A cosa sia servito l’osso Navalny ce lo siamo detti. Tempi perfetti: lui muore e,
alla conferenza della Sicurezza a Monaco finalizzata a rinverdire Nato e guerre,
spunta, soffusa di glamour e di condoglianze sentitissime, la Navalnaja. Del
resto, l’incastro diventa sempre più facile da capire, alla luce della
rozzezza<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>a cui si stanno lasciando
andare questi falseflaghisti. Si autoconvincono che le menti del popolino, offuscate
dal Covid o dal gender o dal clima o da Zelensky, o da Lollobrigida, siano
pronte a conformarsi a qualsiasi puttanata. Le piazze, a dispetto dei manganelli
spaccafacce, dicono altro.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 12.0pt;"><span style="mso-bidi-font-family: Arial;"><span style="font-family: arial;">Ma c’è un altro osso che, in mancanza di novità, torna spolpabile ed è
quello del pur sempre ingiustamente morto giovane Giulio Regeni. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 12.0pt;"><span style="mso-bidi-font-family: Arial;"><span style="font-family: arial;">Visto che, tolti di mezzo, o lasciati in mezzo, quelli grossi del mondo
arabo, ingombranti e imprevedibili, soprattutto in merito a Israele e Palestina:
Iraq, Libia, Siria, trattenuto nel caos il Libano, sistemato nei bagni di
sangue civili il sempre infido gigante Sudan, soggiogati i valletti monarchici
di Giordania e Marocco, tenuti assieme dalla comune cassaforte quelli del Golfo,
restano da sistemare l’Algeria, che si è scrollata di dosso i bacherozzi
colorati dell’ennesimo regime change, e l’Egitto. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 12.0pt;"><span style="mso-bidi-font-family: Arial;"><span style="font-family: arial;">Egitto dall’improntitudine intollerabile, 120 milioni di abitanti,
padrone dell’arteria ombelico del mondo, vincitore dei terroristi ISIS da noi
coltivati nel Sinai, capace di cacciare un premier nostro fiduciario Fratello
Musulmano e di consegnarsi a un generale che sostiene i nostri nemici in Libia
e arriva a scambiarsi doni e carinerie con Putin. Come non pensare a gettargli
tra i piedi un cadavere al fulmicotone, sponsorizzato dalla Fratellanza e dai
Servizi a Londra, munito di cospicua dote finanziaria da offrire a chi - come dice
al sindacalista, presunto eversore, nel famoso video – gli presenti “un bel
progetto”.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 12.0pt;"><span style="mso-bidi-font-family: Arial;"><span style="font-family: arial;">Oggi, visto che all’Egitto, al suo bilancio statale in forte difficoltà da
boicottaggio terroristico del turismo e taglio dell’acqua del Nilo da diga
etiopica, il compare Netaniahu vorrebbe indirizzare 2 milioni e passa di
palestinesi, regalo a cui Al Sisi ha risposto mobilitando le sue forze
corazzate, da noi un sollecito tribunale riesuma la povera salma. Uccisa da Al
Sisi, proprio come per Navalny “ha stato Putin”. C’è qualcuno, a questi due agnelli
molto vicini, che se la ride della grossa. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 12.0pt;"><b><span style="mso-bidi-font-family: Arial;"><o:p><span style="font-family: arial;"> </span></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal"><o:p> </o:p></p>Fulvio Grimaldihttp://www.blogger.com/profile/16239552943940498101noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7151627638375573418.post-63861829792284067602024-02-18T19:38:00.004+01:002024-02-18T19:38:51.074+01:00TUTTO IL MONDO STA ESPLODENDO…. <p><span style="font-family: arial;"> </span></p><p class="MsoNormal"><b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;"><span style="font-family: arial;"><i>TUTTO IL MONDO
STA ESPLODENDO….<o:p></o:p></i></span></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><o:p><span style="font-family: arial;"><i> </i></span></o:p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: arial;"><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHZ2vMenckg-mwQPG33y2bhvR_bSXRsrJhUjppUdaAqYL6VgiwBIR8nc_Ru49r6-uvAi52hjdTUY_dR7pe7wuQvejPuwNuOSDL67v8VB5icB8sBlcf1XReqZWV84o_AI2jFYr-HGYblwLY5QCVW65_8Iif0BVH9BDjiHxArLKd9aTkc9mCzqcyvr_5d_o/s1000/Gaza%20fionda.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="563" data-original-width="1000" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHZ2vMenckg-mwQPG33y2bhvR_bSXRsrJhUjppUdaAqYL6VgiwBIR8nc_Ru49r6-uvAi52hjdTUY_dR7pe7wuQvejPuwNuOSDL67v8VB5icB8sBlcf1XReqZWV84o_AI2jFYr-HGYblwLY5QCVW65_8Iif0BVH9BDjiHxArLKd9aTkc9mCzqcyvr_5d_o/w400-h225/Gaza%20fionda.jpg" width="400" /></a></i></span></div><span style="font-family: arial;"><i><br /></i></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: arial;">Byoblu-Mondocane 3/14 in onda domenica 21.30. Repliche
lunedì 9.30, martedì 11.00, mercoledì 22.30, giovedì 10.00, sabato 16.30,domenica
09.00</span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b><o:p><span style="font-family: arial;"> </span></o:p></b></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Ricordate, voi vegliardi come me, la canzone che Lotta
Continua aveva tradotto da “<i>Eves of destruction” </i>di Barry McGuire e che
si cantava a gola spiegata un po’ dappertutto in Italia nel famoso decennio di
quello che è stato il miglior tentativo in Italia per sbarazzarsi dell’inutile,
del pernicioso e del mafioso?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">C’erano versi significativi come questi: <i>“Tutto il mondo
sta esplodendo / dall’Angola alla Palestina, / l’America Latina sta
combattendo,/ la lotta armata avanza in Indocina… L’America dei Nixon, degli Agnew
e Mac Namara / dalle Pantere Nere una lezione impara; / la civiltà del napalm
ai popoli non piace,/ finchè ci son padroni, non ci sarà mai pace…<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Beh, Angola e Indocina, Pantere Nere e napalm non appaiono
più sul proscenio. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Oggi vanno Black Lives
Matter, anzi andavano, finanziati da Soros, e le profezie di Isaia. Però,
guarda un po’, la Palestina è ancora lì, più che mai, alla faccia di Isaia e di
chi dice che tutto è incominciato solo il 7 ottobre. E se Nixon e soci sono
inghiottiti dal tempo e da ricordi di zozzerie, c’è chi imperversa anche
peggio, molto peggio. Da allora è stato un precipitare, ai termini della legge
dell’Antropocene secondo cui non c’è mai fine al peggio. Reagan, Bush Sr,
Clinton, Bush Jr, Obama… <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Fino al punto che chi conta, dispone e fa, non ha neppure
bisogno di qualcuno che lo rappresenti con un minimo di glamour. Meglio terrorizzarci
con la percezione di chi ci comanda davvero: basta tirare fuori dal baule dei
figuranti uno affetto da demenza senile. Insediatosi alla Casa Bianca con i
soldi dei donatori (quelli che contano e dispongono), fottendosene delle
apparenze, gli hanno perfino permesso di arrivarci con la truffa.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Quella canzone è dei tempi che qualcuno dice dell’illusione,
ma che a me sembrano, anzi, risultano, il primo vero cambiamento dal 1945
partigiano, tempo della fiducia in noi, della forza e del coraggio. Quella
canzone d’allora, con tutto ciò che ne è seguito, alternando Zeitgeist e
tendenza generale, mi ha rivalutato per l’ennesima volta il nostro migliore
filosofo (con Leopardi e Gramsci), Giambattista Vico. Quello dei corsi e ricorsi,
una specie di Storia circolare, come quella dei Pellerossa.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Stiamo oggi come stavamo allora. O ci stiamo arrivando. Dubitate?
Fate bene, così s’impone una riflessione. C’era stata una vasta liberazione di
popoli e di formazione di nazioni indipendenti, uscite a cazzotti dal colonialismo:
Vietnam, Algeria, tutta l’Africa, Indonesia, mezza America Latina in quanto “cortile
di casa yankee”. Si ripetè quella che nel 1848 fu chiamata “Primavera dei
Popoli”, fiorita da noi con la Repubblica Romana.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Ma quelli, quelli della lotta di classe dall’alto, della
guerra dei ricchi contro tutti, fidandosi dei corsi e ricorsi, ripartirono. E
fu l’Operazione Condor, e furono Pinochet e Videla, e fu Lumumba assassinato, e
fu il colpo di Stato dei colonelli greci, e da noi furono, a tappe successive,
le stragi di Stato e di mafia, e sempre Gladio e la P2, la Milano da bere,
Cossiga e i suoi “Falchi” (con licenza di ammazzare: Giorgiana Masi, non solo),
recupero delle Repubbliche delle Banane, l’esercito dalla Regina in Nordirlanda
(Bobby Sands e 10 compagni devono morire di fame; Netaniahu ha generalizzato il
concetto), false flag a gogò e riconquista del vecchio ordine Mondiale, ora
chiamato “Nuovo”.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Le due fasi, azione-reazione-azione si intersecano nel corso
degli anni, non sono periodi nettamente separati.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Così l’Unione Sovietica si dissipa e si sfascia,
ma in America Latina arriva il Venezuela Bolivariano, Cuba si ammorbidisce, ma
resta ancorata lì, colpi di Stato avvengono (Bolivia, Honduras, Haiti) e
rivoluzioni colorate vengono e passano. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Ora parrebbe che si possa avvertire, pur nel clamore delle
armi, degli schianti di bombe su 2,3 milioni di palestinesi, della macelleria
pro-NATO in Ucraina, delle pandemie fatte e promesse, dell’apocalisse climatica
minacciata, della guerra dall’alto fatta combattere tra donne e uomini
qualunque, una nuova brezza di “primavera dei popoli”. Brezza-uragano
fortissima nelle vele di Gaza, ma potente anche in giro per il mondo. Succede
quando quelli là tirano troppo la corda, fanno il passo credendo di avere gli
stivali delle Sette Leghe pur avendo solo il 40 di scarpa.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Quanto ai ricorsi, se, come dice la canzone, ai popoli non
piacevano il napalm e Nixon, oggi manifestano lo stesso disgusto, al limite del
conato di vomito, rispetto a Netaniahu, Ursula, Biden, Klaus Schwab, al
dollaro, all’OMS, al FMI, alla Lagarde e a tutti coloro che vanno a petto in
fuori con delle stellette sul bavero. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Ha voglia Piantedosi a spaccare, sul modello Sion o Zelensky,
teste dei manifestanti, ha voglia Salvini a chiedere il Daspo per chiunque esprima
un pensiero che superi il recinto amore, cuore, dolore, ha voglia Valditara a criminalizzare
le occupazioni, a disseminare nelle scuole dispositivi di sorveglianza e riconoscimento
e a installare generali, ammiragli e questori in cattedra per insegnare la
bellezza della guerra e uno Stato come lo voleva Fouché.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Ragazzi, eccesso di ottimismo? Nel Sud politico, che
comprende il Nord di noialtri e dove ci si è accorti che siamo tanti, ma tanti,
di più, si sente il passaggio dalla resistenza alla controffensiva. Il corso,
anzi, il ricorso c’è. Io, che ho un naso temprato dalla primavera di mezzo
secolo fa, ne sento il profumo. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal"><o:p> </o:p></p>Fulvio Grimaldihttp://www.blogger.com/profile/16239552943940498101noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7151627638375573418.post-50248103524643082152024-02-15T15:11:00.002+01:002024-02-15T15:11:51.214+01:00 TUCKER CARLSON DA PUTIN. CHE NON GLIELA MANDA A DIRE<p><span style="font-family: arial;"> </span></p><p class="MsoNormal"><b><u><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;"><span style="font-family: arial;">TUCKER
CARLSON DA PUTIN. CHE NON GLIELA MANDA A DIRE <o:p></o:p></span></span></u></b></p>
<p class="MsoNormal"><b><u><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;"><span style="font-family: arial;">Cosa
ha detto e cosa non ha detto<o:p></o:p></span></span></u></b></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><span style="mso-no-proof: yes;"><v:shapetype coordsize="21600,21600" filled="f" id="_x0000_t75" o:preferrelative="t" o:spt="75" path="m@4@5l@4@11@9@11@9@5xe" stroked="f">
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</v:imagedata></v:shape></span><b><u><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;"><o:p></o:p></span></u></b></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: arial;">Intervista di Francesco Capo per “L’Identitario” con il
sottoscritto F.G., Gigi Lista, editore dell’”Identitario”, Mauro Belardi,
russista.<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><a href="https://youtu.be/hJ6j0aR09bE">https://youtu.be/hJ6j0aR09bE</a><span class="MsoHyperlink"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span class="MsoHyperlink"><span style="color: windowtext;"><o:p><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: arial;"> </span></span></o:p></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: arial;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdfapdmxzDpIza_hBhE2NCKxf4WWT3meAv6auENZL1nbC5o-_l6NH2IP48IG-H7i9FNfR-sH8-kzgk7BP4PKXSgZDlucNULnPBIWSHAGDNVQQwmBR51NnxfMceI9pEd0s-ISqJ4ArE-jHP6czhudRhwx1h7o8h97yliuLCApcFSY0-0HZM1H5okX5HkFw/s900/Putin%20dito.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="506" data-original-width="900" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdfapdmxzDpIza_hBhE2NCKxf4WWT3meAv6auENZL1nbC5o-_l6NH2IP48IG-H7i9FNfR-sH8-kzgk7BP4PKXSgZDlucNULnPBIWSHAGDNVQQwmBR51NnxfMceI9pEd0s-ISqJ4ArE-jHP6czhudRhwx1h7o8h97yliuLCApcFSY0-0HZM1H5okX5HkFw/w400-h225/Putin%20dito.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: arial;"><br /></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><span class="MsoHyperlink"><span style="color: windowtext; text-decoration: none; text-underline: none;"><span style="font-family: arial;">Grazie al più popolare e alternativo
giornalista e conduttore statunitense, non per nulla cacciato dalla CNN, di
sinistra finta e con le zanne, e dalla Fox, di destra trumpista, abbiamo
ascoltato un uomo pensante, come natura vorrebbe che fosse e né un burattinaio,
né un burattino, né una prostituta, né un lenone, né uno stracciarolo, né un
mazziere con la baionetta tra i denti. Esperienza inedita e gratificante.<o:p></o:p></span></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span class="MsoHyperlink"><span style="color: windowtext; text-decoration: none; text-underline: none;"><span style="font-family: arial;">Quando i media falsi, bugiardi e
venduti ti dicono che la guerra in Ucraina è iniziata il 22 febbraio del 2022,
con l’ingresso dei russi in Ucraina, come a me, da Floris, asserì Pierluigi
Bersani, e non nel febbraio 2014, colpo di Stato USA-Nazi e attacco al Donbass,
come gli risposi io, coltivano l’inganno di tutta la strategia
dell’imperialismo terrorista. Tolgono di mezzo il contesto e annientano la
memoria che lo tiene in piedi,<o:p></o:p></span></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span class="MsoHyperlink"><span style="color: windowtext; text-decoration: none; text-underline: none;"><span style="font-family: arial;">Il lungo excursus storico di Vladimir
Putin nell’intervista di Tucker Carlson a dimostrazione della russità storica
dell’Ucraina e delle manovre di attori esterni – polacchi, asburgici, tedeschi
-di eliminarla, ha suscitato gli sghignazzi e il sarcasmo del sistema
idiotico-criminale politico-mediatico. Invece, come ha osservato all’impaziente
Carlson, si trattava di fare una conversazione seria, piuttosto che il solito
talk show. “Discorso serio” che rivaluta la memoria per costruire il contesto.
Contesto senza il quale si vagola nelle nebbie delle mistificazioni e delle
strumentalizzazioni <i>ad usum delphini.</i> Come fece Bersani e <i>come fan
tutte</i> le presstitute.<o:p></o:p></span></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span class="MsoHyperlink"><span style="color: windowtext; text-decoration: none; text-underline: none;"><span style="font-family: arial;">Putin ha detto molto e ha taciuto
qualcosa. Consiglio a chi non lo avesse ancora fatto e si volesse fare un’idea
corretta del mondo in cui viviamo, di andarselo ad ascoltare. Verrà
impressionato e convinto dal racconto dei ripetuti, perfino disperati, tentativi
di Putin di aprire un dialogo e evitare la mattanza in corso con un ragionevole
accordo, del resto basato su quanto i presidenti USA alla Russia avevano
garantito: nessuna espansione della NATO oltre alla Germania. In cambio, Mosca
aveva acconsentito alla riunificazione della Germania. Accordo tradito con
colpo di Stato, aggressione alla popolazione russa renitente al fascismo,
nazificazione dell’Ucraina.e missili nemici a 5 minuti di volo dal Cremlino.<o:p></o:p></span></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span class="MsoHyperlink"><span style="color: windowtext; text-decoration: none; text-underline: none;"><span style="font-family: arial;">L’offerta di Putin, subito rozzamente
affossata dagli angloamericani e dal loro sguattero Stoltenberg: neutralità
dell’Ucraina senza NATO e rapporti costruttivi e collaborativi sia con Unione
Europea, che con la Russia, autonomia alle regioni di etnia e lingua russa.
Cosa avrebbe comportato questa soluzione, disponibile sia a Minsk, sia a
Istambul ad appena un mese dall’inizio della guerra? La salvaguardia della pace
e la fine della corsa suicida al riarmo, al rischio nucleare, di una costante
fibrillazione geopolitica in termini militari, economici, di tensione
psicologica, e un rilassamento della contrapposizione tra blocchi datata dal
dopoguerra. Infine e soprattutto, per il bene globale, il risparmio di una
spesa pazzesca che comporta l’impoverimento di grandi masse in tutto il mondo,<o:p></o:p></span></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span class="MsoHyperlink"><span style="color: windowtext; text-decoration: none; text-underline: none;"><span style="font-family: arial;">Il nondetto di Putin, in ben due ore
di domande e risposte, riguarda, a mio avviso, una condizione molto delicata
interna alla Russia: l’equilibrio che faticosamente quest’uomo ha dovuto
costruire per mantenere coeso uno Stato uscito ammaccato dalla fine dell’URSS e
dalle torbide manovre di Gorbaciov ed Eltsin. Quando Carlson gli ha chiesto chi
abbia fatto saltare il gasdotto Nordstream e sia la forza che determina la
politica degli USA verso la Russia, compreso la lacerazione del rapporto
euro-russo, la risposta è stata evasiva e monosillabica: la CIA.<o:p></o:p></span></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span class="MsoHyperlink"><span style="color: windowtext; text-decoration: none; text-underline: none;"><span style="font-family: arial;">Io penso che se l’intelligenza di
Putin non abbia voluto dispiegarsi, indicando nei pupari degli USA e dei regimi
occidentali la coppia dominante degli apparati militar-industriale e
finanziario (quest’ultimo ad assoluta egemonia ebraica), è per ragioni di
equilibri interni. Questi hanno visto negli anni un progressivo riequilibrio
tra potenze economiche, dette da noi “oligarchi”, e autorità politica, a
vantaggio di quest’ultima. Non siamo a una neutralizzazione definitiva del
potere condizionante degli oligarchi. Ma non sono poche le potenze economiche a
cui Putin ha saputo tagliare le unghie.<o:p></o:p></span></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span class="MsoHyperlink"><span style="color: windowtext; text-decoration: none; text-underline: none;"><span style="font-family: arial;">Potrebbe essere, in qualche modo, il
fisiologico rapporto tra entità finanziarie planetarie a frenare eccessi
distruttivi in una direzione o nell’altra e, nell’immediato, a bloccare il ventilato
congelamento delle cospicue disponibilità russe a rischio confisca nei forzieri
occidentali.<o:p></o:p></span></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span class="MsoHyperlink"><span style="color: windowtext; text-decoration: none; text-underline: none;"><span style="font-family: arial;">Si comprende anche, in questa luce,
la notevole tolleranza che un paese impegnato militarmente nella difesa della
Siria, attaccata da Usa, Israele e dal loro mercenariato jihadista, continua a
mostrare rispetto allo Stato sionista che, un giorno sì e l’altro pure,
bombarda la Siria.<o:p></o:p></span></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span class="MsoHyperlink"><span style="color: windowtext; text-decoration: none; text-underline: none;"><span style="font-family: arial;">Un secondo silenzio, difficilmente
comprensibile nell’imminenza di un esito a rischio della vita e dell’enorme
valenza simbolica del caso, è quello su Julian Assange, prossimo ad essere
estradato negli USA. Forse una dimenticanza. Da comprendere in un uomo che ha
sulle spalle la salvezza dell’umanità</span><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span class="MsoHyperlink"><span style="color: windowtext; text-decoration: none; text-underline: none;"><o:p> </o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span class="MsoHyperlink"><span style="color: windowtext; text-decoration: none; text-underline: none;"><o:p> </o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><o:p> </o:p></p>Fulvio Grimaldihttp://www.blogger.com/profile/16239552943940498101noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7151627638375573418.post-13605810193087606702024-02-13T12:41:00.004+01:002024-02-13T12:41:24.504+01:00<p><span style="font-family: arial;"> </span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: arial;"><b><span style="color: #222222; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 0pt; mso-ligatures: none;">In margine a un giorno dei ricordi… storti<br />
MEGLIO SERBI CHE SERVI</span></b></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: arial;"><span style="color: #222222; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 0pt; mso-ligatures: none;"><span style="font-size: 18.6667px;"></span></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: arial;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEbztS5__njXR-IxUFx7rADHZC5TmpGOiMK30nFhlWkW9W9pySzA221CuwiNaWJcBLEa7GQJljrIGOA6y0ZUnJ26lkNjInM3mt8plSbpACHzjvbC_mZy4yDVdxJq8baftaS5V0zV7ejNYcAYsJqWiAawQOn7S3YXOUtzlw-qVb0nOpK8m9NoXQUluzE8c/s4080/Milosevic%20io.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4080" data-original-width="3060" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEbztS5__njXR-IxUFx7rADHZC5TmpGOiMK30nFhlWkW9W9pySzA221CuwiNaWJcBLEa7GQJljrIGOA6y0ZUnJ26lkNjInM3mt8plSbpACHzjvbC_mZy4yDVdxJq8baftaS5V0zV7ejNYcAYsJqWiAawQOn7S3YXOUtzlw-qVb0nOpK8m9NoXQUluzE8c/w300-h400/Milosevic%20io.jpg" width="300" /></a>Solobodan Milosevic e Fulvio Grimaldi</span></div><span style="font-family: arial;"><br /><b><br /></b>
<br /><span style="color: #222222; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 0pt; mso-ligatures: none;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><b>“Novosti”</b><br />
<br />
Il titolo in cima a questo testo è quello che un importante quotidiano di
Belgrado mise a titolo di una intervista fattami nella primavera del 1999,
sotto le bombe sulla capitale, in piena aggressione NATO alla Serbia, a
completamento della disintegrazione della Jugoslavia, portata avanti da
Germania, Regno Unito, USA, Francia e Vaticano di Woytila, nel silenzio
complice del rinnegato russo Boris Eltsin.<o:p></o:p></span></span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="color: #222222; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 0pt; mso-ligatures: none;"><span style="font-family: arial;"><br />
Quel titolo non piacque al segretario di Rifondazione, Bertinotti e, a scendere
per li rami, al caporedattore trotzkista Cannavò (oggi a “Il Fatto”) di
”Liberazione”, un giornalista corretto che, senza avvertirmene a Belgrado,
cestinava molti dei miei servizi da laggiù perché, a suo avviso, troppo
“appiattiti su Milosevic”. Ne gioirono i Comunisti Italiani, secessionisti di
Rifondazione, per giustificare il salto dall’opposizione all’ingresso nella
maggioranza e nel governo di D’Alema e Mattarella. Ne conseguì che si accreditarono
in Occidente contribuendo al bombardamento della Serbia in nome della NATO. Si
trattava di Cossutta, Diliberto e…di Marco Rizzo, oggi zio-padrone di DSP.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="color: #222222; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 0pt; mso-ligatures: none;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpUeNj49eE6r7gh4JJxpHw1EhSrJbn8k_FAA70rxs3Lb4awieAkqfyW25WnhDzjkeEJdvp0sdh6oOxrpYWiNBp9asF-IshZWxTaC035zeWOxra2XNXLBYMoAPKOtzm5t7NK99LeztPbJe5-KERAHNmc_xqkmguukRNE2c1z5jFNx7qQ0q6Tz-0ScQ92J0/s4080/Dragan%20giornale%20Novosti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4080" data-original-width="3060" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpUeNj49eE6r7gh4JJxpHw1EhSrJbn8k_FAA70rxs3Lb4awieAkqfyW25WnhDzjkeEJdvp0sdh6oOxrpYWiNBp9asF-IshZWxTaC035zeWOxra2XNXLBYMoAPKOtzm5t7NK99LeztPbJe5-KERAHNmc_xqkmguukRNE2c1z5jFNx7qQ0q6Tz-0ScQ92J0/w300-h400/Dragan%20giornale%20Novosti.jpg" width="300" /></a><span style="font-family: arial;"><b> Novosti</b></span></div><span style="color: #222222; font-family: arial;"><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="color: #222222; font-family: arial;"><br /></span></p>“</span><i style="color: #222222; font-family: arial;">Meglio Serbi che servi</i><span style="color: #222222; font-family: arial;">” uscì in coincidenza con la mia visita a un
ospedale di Belgrado nel quale il taglio bombarolo di tutta la rete elettrica
stava facendo morire i neonati nelle incubatrici. Modello perpetuato in massa a
Gaza. Ora l’intervista fattami da “Novosti” che vedete qui esce nell’imminenza
del convegno internazionale del Forum di Belgrado per un Mondo di Uguali nel
quale si commemora l’inizio dell’aggressione della Nato nel marzo del 1999. Mi
hanno chiesto di intervenire e di proiettarvi i due docufilm che ho girato
durante l’aggressione</span><i style="color: #222222; font-family: arial;">: “Un popolo invisibile</i><span style="color: #222222; font-family: arial;">” e “</span><i style="color: #222222; font-family: arial;">Serbi da morire”.</i><p></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="color: #222222; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 0pt; mso-ligatures: none;"><span style="font-family: arial;"><br />
Un’altra coincidenza, non voluta, ma estremamente significativa, è che questa
intervista esce nel Giorno del Ricordo, quello celebrato in Italia a
commemorazione, strumentale e del tutto faziosa, delle foibe e dell’Esodo dei
Giuliani dall’Istria.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="color: #222222; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 0pt; mso-ligatures: none;"><span style="font-family: arial;"><br />
Di quella parte della strumentalizzazione, che dai media <i>presstitute </i>e
dal regime mica tanto post, si arrampica fino al colle del Quirinale e che
attiene a un preciso obiettivo di fase, dirò dopo. Ora interessa rischiarare di
luce pulita quanto avvenne in Istria tra fine guerra e dopoguerra. A noi quella
situazione, di una complessità estrema, militare, politica, etnica, culturale,
viene somministra nella brodaglia dell’antislavismo, antisocialismo, antitismo.
Si tratta di italiani cacciati dalla loro terra a forza di pressioni,
vessazioni, attentati (Pola), infoibamenti nel Carso. Lievemente, di passaggio,
si accenna alla possibilità che nelle foibe sia finito anche qualche gerarca
fascista.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="color: #222222; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 0pt; mso-ligatures: none;"><span style="font-family: arial;"><br />
Facciamo un passo cognitivo avanti e leggiamo il controcanto della ricercatrice
triestina Claudia Cernigoi in libri come “Operazione Foibe”, “La memoria
tradita”, “La banda Collotti” e ne spremiamo qualcosa di più e di vero sul mito
Foibe Titine, dove, nella vulgata di regime, sarebbero finiti italiani
semplicemente perché italiani e non disposti a seguire Tito verso il suo
particolare sole dell’avvenire. Vi troviamo dati che ci documentano quanti
fascisti abbiano infoibato quanti slavi, quanti antifascisti, quanti comunisti.
Insieme, certamente, anche a gerarchi fascisti macchiatisi di strisciante
genocidio in Jugoslavia. Anche molto prima di Tito.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="color: #222222; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 0pt; mso-ligatures: none;"><span style="font-family: arial;"><br />
Facciamo un passo indietro e chiediamoci: chi ci ha parlato, nel Giorno del
Ricordo, dell’invasione italiana della Jugoslavia e del relativo campionario di
orrori, tali da far pensare automaticamente allo Stato sionista invasore della
Palestina? I nazifascisti, assistiti dagli Ustascia croati e a
collaborazionisti serbi, occuparono la Jugoslavia dal1941 all’8 settembre del
1943. Spezzettarono il paese in pseudostatarelli (alla maniera di Bush e
Clinton, mezzo secolo dopo) e ne assegnarono un terzo all’Italia. Le cui
truppe, al comando di un criminale di guerra, paragonabile al capo di Stato
Maggiore israeliano di oggi, il generale Mario Roatta, inflisse alla
popolazione civile e alla resistenza jugoslava atrocità mai viste prima.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="color: #222222; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 0pt; mso-ligatures: none;"><span style="font-family: arial;"><br />
Le conseguenze di questi eventi furono catastrofiche per le popolazioni locali,
vittime di violenze sommarie, deportazioni e distruzioni. Si stima che
causarono circa un milione di morti nel periodo 1941-1945. Le truppe italiane
si distinsero per ferocia, eseguirono rappresaglie, devastazioni di interi
villaggi, esecuzioni sommarie e crearono campi di concentramento in cui furono
internati circa 100.000 jugoslavi. Roatta lasciò agli jugoslavi un ricordo
personale: il motto “Non dente per dente, ma testa per dente”. A Podhum, vicino
a Fiume, fece fucilare 91 civili e nel campo di concentramento sull’Isola di
Arbe morirono, a forza di violenze, malattie, fame e stenti, oltre 1.400
jugoslavi.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="color: #222222; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 0pt; mso-ligatures: none;"><span style="font-family: arial;"><br />
Chi ci ha ricordato, nel giorno a questa attività dedicato, che nelle fosse sul
Carso finirono anche – e forse soprattutto – coloro che ordinarono ed
eseguirono questo tentativo di genocidio di una popolazione e poi dei massacri
di coloro che lottarono per la sua liberazione? O che genti esasperate
compirono vendette per quanto inflitto ai propri congiunti, amici,
concittadini, dall’ italianizzazione – fascistizzazione – forzata dei vari
gerarchi, amministratori, poliziotti, ai tempi in cui l’Italia era padrona
coloniale dell’Istria? Senza nulla togliere alla condanna di chi, nella
rappresaglia, ha potuto includere anche nostri concittadini innocenti.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="color: #222222; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 0pt; mso-ligatures: none;"><span style="font-family: arial;"><br />
Concludo precisando che ho avuto e ho una grande partecipazione emotiva e
politica per i miei connazionali che persero le proprie radici, o perché
indotti dalle pressioni dei nuovi poteri, o perché a disagio in una terra
abitata da secoli, ma della quale non erano più coloro che ne avrebbero rappresentato
e determinato il destino. Gli italiani che hanno vissuto la tragedia dell’esodo
e dell’esilio. Anche per come un’irriconoscente Italia ha accolto e trattato
questi suoi figli. Me ne sono occupato ripetutamente, visitando quelle terre e
incontrandovi chi era rimasto, con articoli, reportage e servizi per il TG3.
Raccontando quella vicenda con affetto e indignazione. La stessa indignazione
che va indirizzata contro i mistificatori dell’oggi. Dall’Alto Colle in giù.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="color: #222222; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 0pt; mso-ligatures: none;"><span style="font-family: arial;"><br />
E sapete cosa si intravvede di strumentale e insincero, oltre a quanto ho
cercato di rievocare, dietro ai cantori del Giorno del Ricordo? I conti che
l’Occidente atlantista e eurocratico vuol fare con la Serbia. In primis perché
è amica della Russia, che la copre militarmente e con i cinesi che
contribuiscono al suo progresso. In secundis, perché, con 100mila suoi patrioti
e martiri assediati e vessati dalla KFOR (NATO) e dal gruppo dirigente
banditesco installato in un Kosovo amerikkkano, patrioti sopravvissuti alla
cacciata di tutto un popolo, non rinuncia a rivendicare l’identità serba di
questa culla della sua storia di nazione. In tertiis, perché, nella
frammentazione della Jugoslavia, continua a rappresentarne il cuore slavo,
libero e fiero. Slavo come la Russia, ohibò. Non basta? </span><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><o:p> </o:p></p>Fulvio Grimaldihttp://www.blogger.com/profile/16239552943940498101noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7151627638375573418.post-73455106387808130762024-02-12T15:50:00.001+01:002024-02-12T15:50:12.776+01:00<p> </p><p class="MsoNormal"><b><u><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 106%;"><span style="font-family: arial;">PALESTINA
VINCE – VINCE L’UMANITA’</span><o:p></o:p></span></u></b></p>
<p><o:p> </o:p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1LYk8W09ifoMP8CunAPrsdEutaJ8bq07XvUa-2_TeqahEn5EknF43uS_o00e9vullmG_-318WgdAGOSmGKS_3i9_WgG6JoflBLaOuUwpxeTW_k9qRqiKiXfIdRnfH36eSmrXygAKwlVuXQf-A7WO4YnHabPFz-rbplPnjmSX2JfQfF1ax160IC4NnU88/s1280/Piacenza%20loc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="898" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1LYk8W09ifoMP8CunAPrsdEutaJ8bq07XvUa-2_TeqahEn5EknF43uS_o00e9vullmG_-318WgdAGOSmGKS_3i9_WgG6JoflBLaOuUwpxeTW_k9qRqiKiXfIdRnfH36eSmrXygAKwlVuXQf-A7WO4YnHabPFz-rbplPnjmSX2JfQfF1ax160IC4NnU88/w281-h400/Piacenza%20loc.jpg" width="281" /></a></div><br /><p></p>
<p><span style="mso-no-proof: yes;"><v:shapetype coordsize="21600,21600" filled="f" id="_x0000_t75" o:preferrelative="t" o:spt="75" path="m@4@5l@4@11@9@11@9@5xe" stroked="f">
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</v:f></v:f></v:f></v:f></v:f></v:f></v:f></v:f></v:f></v:f></v:f></v:f></v:formulas>
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</o:lock></v:path></v:stroke></v:shapetype><v:shape id="Immagine_x0020_2" o:spid="_x0000_i1025" style="height: 304.5pt; mso-wrap-style: square; visibility: visible; width: 213.75pt;" type="#_x0000_t75">
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</v:imagedata></v:shape></span><o:p></o:p></p>
<p><span style="font-family: "Arial",sans-serif;"><o:p> </o:p></span></p>
<p><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif;">A Piacenza, sabato 17
febbraio, ore 17, Auditorium S. Ilario: quello che gli sguatteri mediatici del
Sistema ci nascondono.<o:p></o:p></span></b></p>
<p><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif;">Allarghiamo lo sguardo dalla
Palestina al Medioriente, al nostro regime che ci trascina in guerra a sostegno
dell’olocausto di Gaza e della pulsione guerresca che punta alla guerra globale,
ultima chance dell’impero cadente.<o:p></o:p></span></b></p>
<p><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif;">Gli anticorpi alla pandemia
militarista ce li forniscono i popoli in resistenza, la maggioranza
dell’umanità raccolta nei BRICS, i milioni nelle strade del mondo che marciano
contro l’impero dei carnefici.<o:p></o:p></span></b></p>
<p><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif;">Primo compito: liberarsi dei
regimi complici.</span></b> <o:p></o:p></p>
<p><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif;"><o:p> </o:p></span></b></p>
<p><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif;"><o:p> </o:p></span></b></p>
<p><span style="font-family: "Arial",sans-serif;"><o:p> </o:p></span></p>
<p><o:p> </o:p></p>Fulvio Grimaldihttp://www.blogger.com/profile/16239552943940498101noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7151627638375573418.post-76934927913642573182024-02-06T19:11:00.004+01:002024-02-06T19:11:25.120+01:00Intervista all’insegna dell’empatia e del calore… animale --- COMPAGNO E MAESTRO DI VITA, UNO E PLURIMO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNQN21QqnC8qlHWDzkLAjE2zKZTRk-zFJjDyagnasNzfiwXlwJ2oQjXB94t9pqFoHGXrqO62XirrgsHT8rmEF1qFQ7sogupD1Na6KpHU9VZP_wZ2vIb05cLYAbBXzrfNfyPSGnvbQq2bt40Mq22feq0EQFfCQgd0Dx-jl7zPoqPH0Mdhjnyx1uQsEfoao/s2592/ernie%20io%20treno%20sonno.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2592" data-original-width="1728" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNQN21QqnC8qlHWDzkLAjE2zKZTRk-zFJjDyagnasNzfiwXlwJ2oQjXB94t9pqFoHGXrqO62XirrgsHT8rmEF1qFQ7sogupD1Na6KpHU9VZP_wZ2vIb05cLYAbBXzrfNfyPSGnvbQq2bt40Mq22feq0EQFfCQgd0Dx-jl7zPoqPH0Mdhjnyx1uQsEfoao/w266-h400/ernie%20io%20treno%20sonno.jpg" width="266" /></a></div><br /><p><a href="https://fb.watch/q1XDVgVQPO/" style="font-family: arial; font-size: 14pt;">https://fb.watch/q1XDVgVQPO/</a></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 2;"><span style="color: #1f1f1f; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 0pt; mso-ligatures: none;"><o:p><span style="font-family: arial;"> </span></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 2;"><span style="color: #1f1f1f; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 0pt; mso-ligatures: none;"><span style="font-family: arial;">Enrico mi intervista su un
argomento che sarà insolito, ma è centrale alla vita di chi ha conosciuto e
frequenta uno spicchio di mondo che non conosce il male<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 2;"><span style="color: #1f1f1f; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 0pt; mso-ligatures: none;"><span style="font-family: arial;">L’armonia e la funzionalità del
rapporto con l’ambiente, la saggezza di come stare al mondo in ogni frangente,
l’intuito vergine, la consapevolezza dei propri diritti e di come difenderli,
la coesione, l’antenna che ti dice chi hai di fronte, il saperla più lunga, il
riconoscere i propri sbagli, la mortificazione per aver turbato chi ti vuole
bene, il bene senza il male, l’ansia dell’attesa, la curiosità ininterrotta a
360 gradi, la desolazione e l’incomprensione dell’abbandono, il fare squadra e
il saper stare e fare da solo, il perdonare dove ci vuole, la simulazione
difensiva, l’humour, il gioco, il rifiuto della prepotenza, la dignità, la conciliazione
dell’autodeterminazione con la volontà altrui, la storia della vita sulla Terra
nei propri occhi, movimenti, pelo…<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 2;"><span style="color: #1f1f1f; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 0pt; mso-ligatures: none;"><o:p><span style="font-family: arial;"> </span></o:p></span><span style="color: #1f1f1f; font-family: arial;">l’amore costi quel che costi.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 2;"><span style="color: #1f1f1f; font-family: arial;">Se frammenti di tutte queste cose
sono depositati in me, lo devo soprattutto a lui, unico, plurimo ed eterno. Se
dio c’è, lui ne è un pezzetto.e io sono nato da una sua costola.</span></p>Fulvio Grimaldihttp://www.blogger.com/profile/16239552943940498101noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7151627638375573418.post-79541079369352419042024-02-03T16:17:00.001+01:002024-02-03T16:17:56.621+01:00Come ti educo il pupo… E’ LA STAMPA, BELLEZZA! <p> </p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjobjb4UoPa0o8I0YjDo1DCe48o7s4jz-rf57zmfynDE9GjbNhsO_Xcpfx0EdUudITJGsmB4O5ux9Q-9Z1x7bnTp2pZrcHjf2pCeyi05E0YPw1om5gsMmn0Dlh6TW3bjzOv7_-FDsB-w3g038UWKBdKLVKzCt2ZIkvGwstMhMcfytL2iSw96dzbdlJcf6w/s1600/S.Marinella.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="685" data-original-width="1600" height="171" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjobjb4UoPa0o8I0YjDo1DCe48o7s4jz-rf57zmfynDE9GjbNhsO_Xcpfx0EdUudITJGsmB4O5ux9Q-9Z1x7bnTp2pZrcHjf2pCeyi05E0YPw1om5gsMmn0Dlh6TW3bjzOv7_-FDsB-w3g038UWKBdKLVKzCt2ZIkvGwstMhMcfytL2iSw96dzbdlJcf6w/w400-h171/S.Marinella.jpg" width="400" /></a></div><br /> <p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="mso-no-proof: yes;"><span style="font-family: arial;"><v:shapetype coordsize="21600,21600" filled="f" id="_x0000_t75" o:preferrelative="t" o:spt="75" path="m@4@5l@4@11@9@11@9@5xe" stroked="f">
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</v:f></v:f></v:f></v:f></v:f></v:f></v:f></v:f></v:f></v:f></v:f></v:f></v:formulas>
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</o:lock></v:path></v:stroke></v:shapetype><v:shape id="Immagine_x0020_1" o:spid="_x0000_i1025" style="height: 206.25pt; mso-wrap-style: square; visibility: visible; width: 482.25pt;" type="#_x0000_t75">
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</v:imagedata></v:shape><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="mso-no-proof: yes;"><o:p><span style="font-family: arial;"> </span></o:p></span></b><b><span style="font-family: arial;">Ieri a S-Marinella, con “Araba Fenice il tuo nome è
Gaza”, per la Palestina, con un sacco di brava gente.</span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b><o:p><span style="font-family: arial;"> </span></o:p></b></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: arial;">Byoblu (canale 262), MONDOCANE 3/12, in onda domenica
21.30 e, salvo modifiche, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>lunedì 9.30,
martedì 11.00, mercoledì 22.30, giovedì 10.00, sabato 16.30, domenica 09.00.<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: arial;">GENOCIDI<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">In Francia ogni due giorni si suicida un agricoltore, A Gaza
ogni 8 minuti viene ammazzato un bambino e, quanto ai genitori, siamo a 20.000
orfani, e 27.000 assassinati con non si sa quanti morti o agonizzanti sotto le
macerie. Intanto gli Stati civili della Comunità Internazionale (leggi NATO, il
17 % dell’umanità) taglia gli aiuti ONU ai moribondi di Gaza, Cisgiordania e ai
5 milioni nei campi profughi, mentre israeliani dello Stato Sionista,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>l’unico democratico della regione, bloccano
gli aiuti ai valichi tra Israele e Gaza. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Per non rimanere indietro, gli USA, per bocca del rintronato
masskiller Biden, levano il visto d’entrata negli USA<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>a 4 (quattro su settecentomila nazistoidi) coloni
illegali, assassini e incendiari, che hanno contribuito a sradicare 800.000
ulivi palestinesi, che stavano lì da 6000 anni, per metterci le loro piscine e
le loro serre di avocado.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">E sempre il rincoglionito Terminator USA, mandatario di
banche e fondi a egemonia salomonica, bombarda, in Siria, Iraq e Yemen, coloro
che hanno provato a porre fine alle imprese di Jack lo Squartatore illuminato
dalla menorah (traffica in organi di palestinesi uccisi) e al Charles Manson a
stelle e strisce. Per la precisione, i liberatori del Medioriente da questa
banda di orchi avevano colpito, tra gli altri sacrosanti obiettivi, in
Giordania la base USA segreta di “Tower<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>22”, dove i sottoposti del Charles Manson rimbambito (ma non abbastanza
da astenersi dall’ eliminare fette di umanità) addestrano i tagliagole
jihadisti che gli servono per far fuori gli Stati riotttosi senza rimetterci un
solo Marine.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Centrale, nella puntata, la guerra ai contadini e al nostro
modo di nutrirci da qualche millennio in qua. E tutti siamo d’accordo che si
dovrebbe coltivare meglio, fertilizzare meglio, allevare meglio (lo chiedono
urlando milioni di bovini, ovini, maiali, galline). Ma non lo dicano a quello
con tre ettari di terra e 12 vacche nella stalla. Lo dicano all’oligarca
latifondista, quello a cui la PAC, la Politica Agricola UE, non ha mai negato
favori e benevolenze, quello al quale l’aumento del Diesel fa un baffo e può
benissimo convivere con i signori delle provette dalle quali far scaturire
bistecche..<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">E quando espettorano mistificazioni green sul CO2 e sulle
scorregge delle mucche, voltino lo sguardo verso il beneamato-e-schifato
Pentagono, massimo inquinatore mondiale di aria, acqua, terra, vita, a forza di
guerre, di bombe come se piovesse, di trasporti, di colonne di carri armati,
blindati e veicoli del cazzo vari, di esplosioni e spargimento di chimica e
particolato, di 500.000 propri edifici sparsi in 900 basi militari sul pianeta
i quali, sia che stiano, sia che vadano, lasciano sul posto colonizzato, mai
smaltite, milioni di tonnellate di schifezze inquinanti. Pensate cosa hanno
fatto alla Terra e a chi ci formicola vent’anni di guerra all’Afghanistan,
altrettanti tra Iraq, Libia, Siria, Yemen, quelli che dall’alto dei loro jet
privati biascicano intimidazioni e minacce green.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Tutto questo viaggia comodamente e indisturbato su un
tappeto volante fatto di carta stampata e schermi che, all’occasione, si
trasforma in drone e ci colpisce là dove il radar del Potere gli fa percepire
la presenza di una qualche cellula cerebrale ancora si muove. E se è vero che,
a forza di balle e riflussi cerebrali del rimbecillito di cui sopra, coloro che
ne celebrano le gesta finiscono col perdere copie ed edicole (25mila chiuse negli
ultimi 4 anni, e questo è un male), ciò significa che di cellule cerebrali si
va scoprendo tuttavia una certa abbondanza e una rinnovata proliferazione.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">E questo non è l’ultimo dei meriti per quali è dovuta grande
riconoscenza a Hamas e ai palestinesi tutti.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Quanto a noialtri, tutto a posto. Siamo portatori sani del
virus del fascismo, in costante rinnovamento e, come tali, possiamo gloriarci
di un mazzapicchio, lobbista degli armieri che, a tempo per niente perso, fa il
ministro della Difesa-Offesa e ha testè dichiarato guerra a quegli sprovveduti
dello Yemen che si sono permessi di provare a fermare un olocausto.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Abbiamo anche di che inorgoglirci su un signore che raramente
ha cognizione di ciò che gli succede attorno e, dunque, fa il ministro degli
Esteri e ha saputo non perdere l’occasione di fare un salto nel mattatoio per
dichiararsi a fianco dei macellai. </span><o:p></o:p></p>Fulvio Grimaldihttp://www.blogger.com/profile/16239552943940498101noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7151627638375573418.post-57766985065614981682024-02-01T15:07:00.000+01:002024-02-01T15:07:13.497+01:00ANCHE SE ORA VE NE FREGATE VOI QUELLA NOTTE, VOI C’ERAVATE<p><span style="font-family: arial;"> </span></p><p class="MsoNormal"></p><p class="MsoNormal"><b><i><u><span style="background: white; color: black; font-size: 14pt; line-height: 107%;"><span style="font-family: arial;">ANCHE SE ORA VE NE FREGATE VOI
QUELLA NOTTE, VOI C’ERAVATE<o:p></o:p></span></span></u></i></b></p>
<p class="MsoNormal"><b><u><span style="background: white; color: black; font-size: 14pt; line-height: 107%;"><o:p><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: arial;"> </span></span></o:p></span></u></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><u><span style="font-family: arial;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieVABQ-x5x5OXLmmEyQOniWL01N8TdEozVqrIOpIyCRsbbHbfIvAknNGWo6PTrbw0hW2dpXezqrveeOluzZAJp1dfgrgoFUu7tRQVKDML9xX-MogKvg6XXp1SfgdVDn-8F9PXx7oD1778_Kpw9ODYx7Bsa1pWpr9mnHmvqC-D-EYs18xW5OnL2wYwwxVU/s500/Hamas%20spara.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="281" data-original-width="500" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieVABQ-x5x5OXLmmEyQOniWL01N8TdEozVqrIOpIyCRsbbHbfIvAknNGWo6PTrbw0hW2dpXezqrveeOluzZAJp1dfgrgoFUu7tRQVKDML9xX-MogKvg6XXp1SfgdVDn-8F9PXx7oD1778_Kpw9ODYx7Bsa1pWpr9mnHmvqC-D-EYs18xW5OnL2wYwwxVU/w400-h225/Hamas%20spara.jpeg" width="400" /></a></span></u></b></div><b><u><span style="font-family: arial;"><br /></span></u></b><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><span style="mso-no-proof: yes;"><v:shapetype coordsize="21600,21600" filled="f" id="_x0000_t75" o:preferrelative="t" o:spt="75" path="m@4@5l@4@11@9@11@9@5xe" stroked="f">
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</o:lock></v:path></v:stroke></v:shapetype><v:shape id="Immagine_x0020_1" o:spid="_x0000_i1025" style="height: 206.25pt; mso-wrap-style: square; visibility: visible; width: 366.75pt;" type="#_x0000_t75">
<v:imagedata o:title="" src="file:///C:/Users/Fulvio/AppData/Local/Temp/msohtmlclip1/01/clip_image001.jpg">
</v:imagedata></v:shape></span><b><u><span style="background: white; color: black; font-size: 14pt; line-height: 107%;"><o:p></o:p></span></u></b></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><u><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;"><o:p><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: arial;"> </span></span></o:p></span></u></b></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><a href="https://rumble.com/v4airpu-intervista-a-fulvio-grimaldi.-gaza-e-medio-oriente-si-decide-il-futuro-di-t.html">https://rumble.com/v4airpu-intervista-a-fulvio-grimaldi.-gaza-e-medio-oriente-si-decide-il-futuro-di-t.html</a>
<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><a href="https://t.me/debitoedemocrazia/3073">https://t.me/debitoedemocrazia/3073</a>
<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: arial;">Domenico d’Amico di Radio Gamma intervista Fulvio
Grimaldi<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b><o:p><span style="font-family: arial;"> </span></o:p></b></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><i><span style="background: white; color: #202124; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Per quanto voi vi
crediate assolti</span></i><i><span style="color: #202124; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><br />
<span style="background: white;">Siete per sempre coinvolti</span></span></i><b><i><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></i></b></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Dopo essersi schierato con coloro che ci hanno somministrato
un mondo dove, grazie a Covid e guerre, i ricchi hanno raddoppiato la loro
ricchezza e 5 miliardi sono piombati nella povertà assoluta, il nostro
establishment, di qualunque colore sia, ha vinto anch’esso la sua guerra al
popolo. Qui da noi l’1% ricco ha una ricchezza 84 volte quella del 20% povero,
con 5,6 milioni in povertà assoluta. In compenso abbiamo un sacco di soldi, cavati
dagli ospedali e dalle scuole, con in quali ci armiamo e partiamo.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Avevamo dunque tutti i titoli per mandare in Medioriente un Chiacchiere
e Distintivo, fatto passare per ministro degli Esteri, a dichiararci dalla
parte dei terroristi che dicono di combattere il “terrorismo” di chi non si
vuole fare uccidere dai terroristi.. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Dichiarata guerra al paese (lo Yemen liberato dagli Houthi)
che prova a fermare i terroristi di cui sopra, ci siamo meritati la
cittadinanza onoraria nella cittadella del terrorismo. E dunque siamo una volta
di più lo Stato del terrorismo di Stato (stragi domestiche dal 1969 al 1993 e
andare) e delle guerre a chi non ci ha fatto niente. Sermpre a fianco di coloro
che ben sanno individuare il terrorismo, da loro chiamato Hamas, nei pazienti
di un ospedale, in 19.000 bambini orfani a Gaza, in 12.000 bambini ammazzati a
bombe o fucilate o macerie o fame o sete o diarrea o tifo, nelle mamme in fuga
con tre bambini addosso, nei soccorritori ONU (99 uccisi), nei giornalisti /119
uccisi), nei medici degli ospedali, nelle ambulanze, nelle moschee e chiese.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">E’ scampato qualcuno? Niente paura, spariamo acqua di mare e
gas tossici in 700 km di tunnel che, da quando Gaza è campo di sterminio (2005),
hanno permesso l’approvvigionamento alimentare a 2,3 milioni di “terroristi”
Hamas. E così avveleniamo le falde e compromettiamo il terreno per generazioni
a venire, che i palestinesi si convincano di non avere un futuro, quanto meno
biologico.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Ora tutti questi terroristi, giustizieri di “terroristi”,
stanno sul banco degli imputati davanti alla massima Corte di Giustizia
Internazionale, quella dei 193 Stati del mondo. E in fondo all’aula, si fa
fatica a vederlo, ma quello laggiù, quello che si nasconde, non è mica Antonio
Taiani? E quella davanti a lui, che si fa piccola piccola e a cui lui regge lo
strascico, non vi sembra Giorgia Meloni? E quella col piede tra porta e
stipite, come se non c’entrasse niente, non sarà forse Elli Schlein?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Abbiamo visto riunirsi, laggiù nel Medioriente, una
proliferazione di Jack gli Squartatori. E stiamo scoprendo che la storia
dell’1% ricco e assassino e del 60% povero e innocente ha innescato un
repertorio nuovo, in sintonia col canto di De Andrè. Quello dei missili Houthi
sul naviglio che traffica con gli assassini di massa, quello degli iraniani e
degli Hezbollah che, finalmente stufi di attentati e assassinii mirati,
sventrano i covi del Mossad e dell’IDF. Quello delle Forze di Mobilitazione
Popolare dell’Iraq che, debellati i mercenari ISIS degli USA a Mosul, ora ne
colpiscono i centri di addestramento nelle basi USA in Iraq, Siria e Giordania.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">E, su tutti, quello di Hamas, quelli che ci hanno dimostrato
che il re è nudo e fa pure schifo quelli che oggi sono l’avanguardia
dell’umanità.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Ma anche quelli che almeno, in mancanza di opportunità
migliori, da settimane, mesi e, auspicabilmente, per anni, scendono in strada
per dare l’udito ai sordi e la vista ai ciechi. con il grido e il vessillo di
“Palestina Libera”<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><i><span style="background: white; color: #202124; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Anche se avete
chiuso</span></i><i><span style="color: #202124; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><br />
<span style="background: white;">Le vostre porte sul nostro muso</span><br />
<span style="background: white;">La notte che le pantere</span><br />
<span style="background: white;">Ci mordevano il sedere</span><br />
<span style="background: white;">Lasciandoci in buonafede</span><br />
<span style="background: white;">Massacrare sui marciapiede</span><br />
<span style="background: white;">Anche se ora ve ne fregate</span><br />
<span style="background: white;">Voi quella notte, voi c'eravate</span></span></i><i><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></i></span></p>
<p class="MsoNormal"><o:p><span style="font-family: arial;"> </span></o:p></p><br /><p></p>Fulvio Grimaldihttp://www.blogger.com/profile/16239552943940498101noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7151627638375573418.post-40515190029525043512024-01-25T17:57:00.005+01:002024-01-25T17:57:50.709+01:00 GIORNI DELLA MEMORIA, GIORNI DEI RICORDI<p><span style="font-family: arial;"> </span></p><p class="MsoNormal"><b><u><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;"><span style="font-family: arial;">GIORNI
DELLA MEMORIA, GIORNI DEI RICORDI<o:p></o:p></span></span></u></b></p>
<p class="MsoNormal"><b><u><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;"><o:p><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: arial;"> </span></span></o:p></span></u></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><u><span style="font-family: arial;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQWbIvrewtKeybm2tuLKHXwFmkw41G9mb0fmrOOGcUhyphenhyphenIc0k2xgbk16HKXMmt8n7oft3L9nMHcEhdpkeks0GLluNmgGtLsV0LaxEJFZdritnt0QI7FqAUgxsMh_vc-hqelbEOY2-X83tuJSwV8pCt4E3kVqINQezh-aqRx8otmrxUXyOXfg0Zlf5tXyuk/s1191/Palest%20Ivrea%20Loc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1191" data-original-width="842" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQWbIvrewtKeybm2tuLKHXwFmkw41G9mb0fmrOOGcUhyphenhyphenIc0k2xgbk16HKXMmt8n7oft3L9nMHcEhdpkeks0GLluNmgGtLsV0LaxEJFZdritnt0QI7FqAUgxsMh_vc-hqelbEOY2-X83tuJSwV8pCt4E3kVqINQezh-aqRx8otmrxUXyOXfg0Zlf5tXyuk/w283-h400/Palest%20Ivrea%20Loc.jpg" width="283" /></a></span></u></b></div><b><u><span style="font-family: arial;"><br /></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6JuSMdyszcRtiFjZHqHB_Gj2lXtuz3zCYF9eYO2TXFqT0n7e0WAfY31j-t28TnHl75845Ic6BaUCeiv3zLM2EKZJD3PlIQ_2iFpFDCNvJwLVhpTQCM82dbAVqwP6cZWotGfPGmBVJRsDYTpvyz1kLZJ6KkZBA8W3AkoippPitV0zDzZboiGsu0yp6j-4/s1191/Palest.%20Biella%20loc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1191" data-original-width="842" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6JuSMdyszcRtiFjZHqHB_Gj2lXtuz3zCYF9eYO2TXFqT0n7e0WAfY31j-t28TnHl75845Ic6BaUCeiv3zLM2EKZJD3PlIQ_2iFpFDCNvJwLVhpTQCM82dbAVqwP6cZWotGfPGmBVJRsDYTpvyz1kLZJ6KkZBA8W3AkoippPitV0zDzZboiGsu0yp6j-4/w283-h400/Palest.%20Biella%20loc.jpg" width="283" /></a></div><br /></u></b><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><span style="mso-no-proof: yes;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span></span><b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;"><span style="font-family: arial;">Il 27
gennaio, GIORNO DELLA MEMORIA, A iVREA</span></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;"><span style="font-family: arial;">II 28, GIORNO
DEI RICORDI, A BIELLA<o:p></o:p></span></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Chi
si ricorda che i non ebrei non possono comprare o affittare terreni in Israele?
Chi si ricorda che i palestinesi non possono spostarsi da una loro città all’altra
senza aver ottenuto un visto da Israele? Chi si ricorda che Israele assegna l’85%
dell’acqua della Palestina agli ebrei e solo il 15% ai palestinesi e che a 400
coloni israeliani a Hebron è dato l’85% dell’acqua e a 120.000 palestinesi il
15% (Israele-Palestina: 7,5 milioni palestinesi, 7 milioni immigrati ebrei). Chi
si ricorda che Israele se ne è infischiato di oltre 80 risoluzioni delle Nazioni
Unite contro i crimini che va commettendo? Chi si ricorda che ci sono più
rifugiati palestinesi che quelli di qualsiasi altra popolazione del mondo? <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Chi
si ricorda che tra il 1967 e il 2002 Israele ha espropriato il 79% dei
territori occupati in Gaza e Cisgiordania? Chi si ricorda che, dal 1967 a oggi,
Israele ha incarcerato e spesso torturato oltre 700.000 palestinesi? Chi si ricorda
che in tre mesi Israele ha ucciso più giornalisti di quanti siano morti nelle
due guerre mondiali e in Vietnam? Chi si ricorda che Israele ha ucciso in tre
mesi più persone e più donne e bambini, in rapporto alla popolazione e ai chilometri
quadrati, di quelli uccisi in qualsiasi altra guerra? <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><o:p><span style="font-family: arial;"> </span></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">E
veniamo all’oggi (come se lo ieri fosse passato…). Chi si ricorda dei cento
uomini di Gaza, prelevati a casaccio da casa, strada e ospedale, denudati,
bendati, ammanettati, portati su un camion nella pubblica piazza ed esibiti al
mondo, a dimostrazione che Israele non sa solo uccidere, ma sa anche umiliare
il maschio arabo. Maschio che ha il torto di essere, primo, palestinese e,
secondo, uomo che favorisce la proliferazione di bambini che non si fa in tempo
ad ammazzare tutti?<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">E
che sia a copertura di tale immane schianto morale di Israele che ora Israele
si inventa, a tre mesi dal 7 ottobre, gli stupri che mirabolanti combattenti di
Hamas avrebbero compiuto in mezzo alle cannonate e ai bombardamenti israeliani
che hanno demolito i Kibbutz con tutti coloro che vi si trovavano: ostaggi e
Hamas? E che sia a copertura di tale immane incongruenza che ora Israele si
inventa vestiti di bambola che Hamas avrebbe messo addosso alle donne
prigioniere per stuprarle col gusto aggiunto della pedofilia? <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Superiamo
gli orrori, affidiamoli con il nobile Sudafrica alla Corte Internazionale di
Giustizia e passiamo a chi, in quella regione, insieme ad Hamas, va riscattando
l’onore e l’etica di un’umanità in larga parte complice, o duplice, o girata
dall’altra parte. In prima linea gli Huthi in Yemen che, essendo il popolo più
povero del Medioriente, sa bene come combattere la guerra di resistenza dei
poveri ai ricchi, colpendo chi genocida i poveri a Gaza. Poi gli Hezbollah, che
già due volte hanno cacciato dalla loro terra gli invasori e ora facilitano il
compito dei resistenti palestinesi costringendo Tsahal a sguarnire Gaza per
presidiare il confine libanese ed a evacuare 100.000 israeliani dell’Alta
Galilea occupata.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Poi
le Unità di Mobilitazione Popolare irachene che, dopo aver liberato l’Iraq dal
mercenariato ISIS degli USA, ora fanno riflettere gli occupanti sull’opportunità
di andarsene, colpendone le basi in Iraq e Siria.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Infine
gli iraniani delle Guardie Rivoluzionarie (IRG) che da dieci anni in Siria
danno una valida mano ai siriani e ai russi, al punto da essere riusciti a
tenere in piedi lo stato siriano a dispetto di aver contro Israele, gli USA, i
turchi e il solito terrorismo jihadista. E lo stesso esercito di Tehran, che,
in risposta all’abitudine israeliana di far ammazzare iraniani qua e là, ha
centrato e polverizzato la sede centrale del Mossad a Irbil. Quella da cui
Mossad e NATO inviano gruppi terroristici in Iran a fomentare rivoluzioni
colorate e assassinii mirati vari.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Poi
ci sono i curdi.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Di
tutti questi combattenti per l’umanità, dalle nostre parti la destra che si
definisce sinistra e la destra che è fieramente destra ed entrambi avvolti in
stelle e strisce e stelle di Davide, danno dei terroristi a tutti, tranne che a
quelli veri.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Anzi, da ladro a ladro, da mercenario a
mercenario, li glorificano istintivamente, questi curdi. E a ragion veduta. Non
solo perché hanno collaborato con gli invasori e bombaroli statunitensi, al
punto da garantirgli il tranquillo uso di sei basi nel Nordest della Siria non
ancora liberato. Ma oggi anche perchè rubano alla Siria il 40% del suo petrolio.
Lo estraggono e lo convogliano con cisterne ai fratelli curdi di Irbil e, da lì,
al porto turco di Ceyhan. Qui Erdogan, limpido come in ogni occasione, gli
consente di venderlo a Israele. Che ne ricava il 77% del suo bisogno medio.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Anche
per far passare i suoi carri armati Merkava sopra 30.000 corpi palestinesi di
Gaza.</span><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></b></p>Fulvio Grimaldihttp://www.blogger.com/profile/16239552943940498101noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7151627638375573418.post-53889047405696660842024-01-21T17:41:00.002+01:002024-01-21T17:41:40.774+01:00ISRAELE, IL TERRORISMO TRACIMA<p> </p><p><br /></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-indent: -18.0pt;"><b><span style="font-size: 12.0pt;"><o:p><span style="font-family: arial;"> </span></o:p></span></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><span style="font-family: arial;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgshUitNGrfYf6F2o-tAEcuzBuMWq3-cA-C_hn0LN6j1do6pozjFdwwCHUvYobsto79abxmI5ff9rj9AVMdgHd5r5TxL2nhOlNhPAlqpc5vsy-OxfbwLZgMBFgkqgpIbDY_UyxtzN2tV03iUReFWrwi3QWhWv2YdD38Rpl9lzhQ0iIJdabCg_4Z5MLxC2M/s1191/Palest%20Ivrea%20Loc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1191" data-original-width="842" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgshUitNGrfYf6F2o-tAEcuzBuMWq3-cA-C_hn0LN6j1do6pozjFdwwCHUvYobsto79abxmI5ff9rj9AVMdgHd5r5TxL2nhOlNhPAlqpc5vsy-OxfbwLZgMBFgkqgpIbDY_UyxtzN2tV03iUReFWrwi3QWhWv2YdD38Rpl9lzhQ0iIJdabCg_4Z5MLxC2M/w283-h400/Palest%20Ivrea%20Loc.jpg" width="283" /></a></span></b></div><b><span style="font-family: arial;"><br /></span></b><p></p>
<!--EndFragment -->
<p class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-indent: -18.0pt;"><b><span style="font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;">Intervista
a pubblicazione del Canavese<o:p></o:p></span></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: arial;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="mso-list: Ignore;">1)<span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-variation-settings: normal; font-weight: normal; line-height: normal;">
</span></span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 12pt;">Frequento
il Medioriente e, nello specifico, la Palestina negata, dal 1967, quando fui
inviato di Paese Sera alla Guerra dei Sei Giorni. Mi sono occupato delle varie
fasi e situazioni del dramma palestinese a partire da quella guerra e a passare
per le due Intifade, anni ’80 e ‘2000, i campi profughi in Libano, Giordania e
Siria, le due guerre israeliane contro Hezbollah in Libano e, appunto, Gaza. Ho
seguito il primo attacco a Gaza, via terra, mare e aria, chiamato Piombo Fuso,
che si potrebbe definire prova generale per la guerra in corso. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: arial;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="mso-list: Ignore;">2)<span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-variation-settings: normal; font-weight: normal; line-height: normal;">
</span></span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 12pt;">La
situazione in questi giorni in Palestina è segnata soprattutto dallo sterminio
senza precedenti e senza limiti della popolazione di Gaza e, in misura, per
ora, più contenuta, da quella di Cisgiordania. Si punta, evidentemente, dal
governo di estrema destra di Netaniahu a eliminare fisicamente l’intera
popolazione, dopo averci provato con un genocidio strisciante a partire
dall’iniqua spartizione proposta dall’ONU nel 1947. La formidabile resistenza
palestinese, con il consenso che ha suscitato in tutto il mondo, e la parallela
distruzione della statura morale dello Stato sionista, hanno però cambiato
l’equilibrio dei fattori in campo. Alla vittoria morale dei palestinesi non
potrà storicamente non seguire quella politica. Siamo a una caduta epocale del
tentativo dei ricchi e potenti di imporre la propria dittatura sul resto del
mondo. E a questa profonda crisi in cui versa lo Stato Sionista, accentuata
dalla rivolta dei suoi abitanti contro il tentativo eversivo di Netaniahu di
esautorare la magistratura, che va ricondotta il disperato tentativo israeliano,
a forza di operazioni terroristiche contro Siria, Iran, Libano, di coinvolgere
nel conflitto altri paesi della regione e, quindi, gli Stati Uniti, in una
conflagrazione generale che rimescoli le carte..<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: arial;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="mso-list: Ignore;">3)<span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-variation-settings: normal; font-weight: normal; line-height: normal;">
</span></span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 12pt;">Il
terrorismo è, dalla costituzione dello Stato sionista sulle macerie della
nazione palestinese, interamente dalla parte israeliana. Ogni definizione
contraria è pura propaganda che funziona in Occidente, nell’anglosfera e
nell’UE, ma non nel resto del mondo. Oggi Israele è imputato davanti alla Corte
Internazionale di Giustizia per genocidio e crimini contro l’umanità, un’accusa
portata da uno degli Stati che si sono liberati della stessa apartheid sotto il
cui giogo è costretta da sempre la Palestina. Per fortuna è dallo stesso
Israele che ci sono venute le voci che hanno sbugiardato l’accusa si terrorismo
ad Hamas con cui si è voluto togliere ai palestinesi il diritto di lottare per
la propria liberazione secondo i principi sanciti dalla stessa Carta dell’ONU.
La maggioranza delle vittime del 7 ottobre sono state attribuite, da queste
voci, alle stesse forze armate israeliane che, per impedire la presa di
ostaggi. hanno colpito indiscriminatamente cittadini e militari israeliani.
Basta chiedere a Haaretz, il più autorevole giornale israeliano, a ufficiali
dell’aereonautica israeliana, oltre a numerosi testimoni israeliani. Fallita la
grottesca bufala dei 40 neonati decapitati, quando in quella situazione di
neonati non ce n’erano, si ricorre ora, col sostegno di organi di presunta
informazione come il New York Times, alla classica accusa degli stupri che i
combattenti di Hamas avrebbero commesso nel corso di una battaglia a fuoco
durata meno di due ore. Quella degli stupri è l’arma propagandistica che si vorerebbe
la più efficace e che oggi risulta la più logora e screditata. Si tengano
piuttosto presenti le testimonianze e documentazioni delle torture subite da
bambini e adolescenti palestinesi, tenuti in carcere per anni a migliaia, senza
accusa, senza difesa, senza processo. E per la cui liberazione Hamas si è
impegnato catturando ostaggi.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: arial;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="mso-list: Ignore;">4)<span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-variation-settings: normal; font-weight: normal; line-height: normal;">
</span></span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 12pt;">Non
è realistica né l’ipotesi della totale eliminazione di 7,5 milioni di
palestinesi, più cinque con il diritto di ritorno dall’esilio, maggioranza
numerica in Palestina, né quella del mantenimento di uno Stato sionista imposto
con la forza, né l’ipocrita proposta dei due Stati, per la quale ai palestinesi
da molti anni è stata azzerata ogni possibilità, anche solo geografica, di
esistenza statuale. La soluzione corretta, democratica, rispettosa dei diritti
dei palestinesi è lo Stato unico “Palestina” che veda convivere ebrei e
palestinesi, una volta rientrata nei paesi d’origine la componente immigrata
razzista, intollerante, fascistoide, rappresentata in primis dai 750.000 coloni
che, del resto, con quella terra non hanno nessun legame storico.</span><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: arial;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="mso-list: Ignore;">5)<span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-variation-settings: normal; font-weight: normal; line-height: normal;">
</span></span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 12pt;">Le
posizioni dell’Italia e dell’Unione Europea sono un banale e servile
appiattimento sulle pretese di Israele, appoggiate militarmente e politicamente
dagli USA. Sono posizioni senza legittimità legale, sociale, economica, umana.
Sono posizioni di entità mercenarie prive di autonomia e dignità che servono
solo a perpetuare il torto e la tragedia. Ma contano poco. Gli eventi di Gaza
hanno determinato la crescita nel mondo di una coalizione di popoli e di Stati
che non sono più disposti a tollerare una tirannia imperialista che ha nel grumo
sionista la sua manifestazione simbolica.</span><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: arial;">Fulvio Grimaldi</span></span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><o:p></o:p></span></p>Fulvio Grimaldihttp://www.blogger.com/profile/16239552943940498101noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7151627638375573418.post-9246147806169610382024-01-17T16:34:00.001+01:002024-01-17T16:34:15.425+01:00Iran, Sudafrica, Yemen, Hezbollah, Siria: à la guerre comme à la guerre --- L’ASSE DELLA RESISTENZA SALVA L’ONORE DELL’UMANITA’ (e forse il suo futuro)<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg01AWaKsfngC4Kh6ikpUwBTQus8optXuc6ZXzAlQ304gPjS8Vana4rDHXbL19gUTqT_N1i5fnRhp1xDsYy9lVUcySls_qoqnWVst5iiBX6jwlmgYTzc_Z69ZnhWMlAbqNYuX3JqSxoHb0LoZn7iO11g18Mu9GKKDWtFVog5dEEEZ5s1E0JEbTRx1sqdbE/s1000/Huthi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="666" data-original-width="1000" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg01AWaKsfngC4Kh6ikpUwBTQus8optXuc6ZXzAlQ304gPjS8Vana4rDHXbL19gUTqT_N1i5fnRhp1xDsYy9lVUcySls_qoqnWVst5iiBX6jwlmgYTzc_Z69ZnhWMlAbqNYuX3JqSxoHb0LoZn7iO11g18Mu9GKKDWtFVog5dEEEZ5s1E0JEbTRx1sqdbE/w400-h266/Huthi.jpg" width="400" /></a></div><br /><p class="MsoNormal"><b><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: arial;"><a href="http://www.fulviogrimaldicontroblog.info/">www.fulviogrimaldicontroblog.info</a></span></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><o:p><span style="font-family: arial;"> </span></o:p></span></b><span style="font-family: arial; line-height: 107%;">E’
con autentico sollievo che i popoli del mondo, quelli sul lato della vita,
della dignità, dell’onore, hanno accolto la risposta al rigurgito di demenza
genocida rappresentato dal carcinoma sionista. La sveglia, fuori dal cerchio
ristretto delle milizie scite libanesi e irachene da sempre partecipi della
questione, l’hanno data i combattenti Ansarallah, chiamati col nome del loro capo storico, </span><a href="https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Husayn_Badr_al-Din_al-Huthi&action=edit&redlink=1" style="font-family: arial;" title="Husayn Badr al-Din al-Huthi (la pagina non esiste)"><span style="background: white; color: black; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-color-alt: windowtext;">Ḥusayn Badr al-Dīn al-Ḥūthī</span></a><span style="background: white; font-family: arial; line-height: 107%;">, caduto in
combattimento nel 2004.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><span style="background: white; color: black; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-color-alt: windowtext;">Fantastici: hanno messo in crisi il mondo della rapina e della
prevaricazione, dello sfruttamento e dell’ipocrisia, senza colpo ferire, senza
provocare una sola vittima. Ma è su di essi che si avventano, con il loro
armamentario di punizione, morte e devastazione, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>senza neanche provare a mettersi a un tavolo a
praticare la reietta e obsoleta soluzione della diplomazia, quelli che tengono lo
strascico sotto il quale lo Stato-mostro seppellisce a decine di migliaia vite
giuste.</span><span style="background: white; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><span style="background: white; color: black; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-color-alt: windowtext;">Già perché quella degli Huthi non è una storia, una guerra di
liberazione e di indipendenza, partita ieri. Qui ci si libera dall’incombenza
sgradevole di riconoscere dignità politica e legittimazione popolare a gente
strana, oscura (pure di pelle), che è meglio far passare per ribelli,
sottintendendo che sono elementi irregolari, anche parecchio terroristici (come
sancisce inevitabilmente il Dipartimento di Stato) e come tali non
istituzionali, fuori dall’ambito di uno Stato come è giusto concepirlo.</span><span style="background: white; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><span style="background: white; color: black; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-color-alt: windowtext;">Non è solo strutturale e volontarissima ignoranza delle salmerie
mediatiche atlantiste, oggi tutte su di giri alla prospettiva che si vada a
rompere la testa a questi trogloditi che si sono azzardati a interferire nel
Mar Rosso con la nostra libertà di commerciare, rapinare, spogliare e, a Gaza,
massacrare.</span><span style="background: white; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: arial;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwmBBrlWJOA0HjH5OL6sr-9PQZkBTxER3FI-FWlZgOeXg8RMeDomKazBporWvJJQvHFdgPmLGl94Ubmsl1Ubz16m_svNEbODqWCSqZKfakbKzzul0IVRTZTuoUQ14HhE39NaCRT5WkfGm7C94_J2aznlnPBE7lKCh6VYIXb2seJFE-UTvgK4ywqJSefiE/s1280/Huthi%20loc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="905" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwmBBrlWJOA0HjH5OL6sr-9PQZkBTxER3FI-FWlZgOeXg8RMeDomKazBporWvJJQvHFdgPmLGl94Ubmsl1Ubz16m_svNEbODqWCSqZKfakbKzzul0IVRTZTuoUQ14HhE39NaCRT5WkfGm7C94_J2aznlnPBE7lKCh6VYIXb2seJFE-UTvgK4ywqJSefiE/w283-h400/Huthi%20loc.jpg" width="283" /></a></span></div><span style="font-family: arial;"><br /><span style="background: white; color: black; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-color-alt: windowtext;"><br /></span></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><span style="background: white; color: black; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-color-alt: windowtext;">Gli Huthi, <i>la crème de la crème</i> dello Yemen, paese più povero del
mondo arabo, ma anche più antico, fiero, irriducibile nella difesa
dell’identità e della ricerca della libertà. Li ho conosciuti. Ci ho vissuto
per quasi due anni. Sono stato e sono loro amico. Sono in tanti che a questo
popolo non perdonano di stare seduto sul più strategico passaggio delle cose
che fanno la ricchezza dei ricchi e la povertà dei poveri: Stretto di Bab el
Mandeb e Mar Rosso, crocevia tra sud e nord, est e ovest, cordone ombelico del
capitalismo delle nostre parti. </span><span style="background: white; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><span style="background: white; color: black; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-color-alt: windowtext;">Da quando li conosco combattono contro chi cerca di mettergli l’anfibio
in faccia: sauditi soprattutto, Emirati, ISIS e, a dirigere le operazioni,
ovviamente, l’anglosfera: prima i britannici e poi anche gli statunitensi.
Avendo noi incorporato, almeno dal 1945, lo spirito, il ruolo, i compiti della
servitù di palazzo, ci riesce difficile immaginare che gli yemeniti siano un
fatto a sè, conscio di sé, padrone di sé. Da noi la testa di chi ci dice cosa
succede sta così bassa da vedere solo coglioni. Gli riesce difficile concepire
teste tenute alte. Condizione che imbarazza e allora ecco che un popolo che
l’indipendenza se l’è conquistata a morsi deve essere ridotto a terminale
dell’Iran, ganglio secondario della testa dell’Asse del Male.</span><span style="background: white; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><span style="background: white; color: black; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-color-alt: windowtext;">Ma facciamo un passo di lato e diciamo due cose sui presunti commissari
politici degli Huthi. In effetti c’eravamo un po’ stancati di veder fare agli
israeliani e americani quello che cazzo gli pare, terrorizzando e assassinando
di qua e di là, a volte sventolando il gagliardetto dell’ISIS, e le vittime
promettere sacrosante e terrificanti ritorsioni senza che poi nulla di
altrettanto grosso succeda. Va bene il senso di responsabilità, evitiamo le
escalation, distinguiamoci da Netaniahu, ma, uffa, c’è un limite a tutto.
Stavolta il contrappasso c’è stato. <i>A la guerre comme à la guerre!</i>
Quelli attaccano, sabotano, sanzionano, fanno rivoluzioni colorate e armate, ammazzano
scienziati e commettono stragi come l’altro giorno a Kerman. dove si ricordava
l’assassino Trump e il martire Soleimani, si risponde solo con promesse di una
qualche futuribile pariglia?</span><span style="background: white; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><span style="background: white; color: black; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-color-alt: windowtext;">I 27 missili tirati da Tehran contro chi all’Iran, ai fratelli siriani
in Siria, agli amici iracheni, non cessa da decenni di prospettare la fine del
loro mondo, predando, opprimendo, uccidendo, sono fonte di soddisfazione per i
giusti da quelle parti e per coloro che nella guerra dei ricchi contro i poveri
si ritrovano dalla parte sbagliata. Hanno centrato e disintegrato a Irbil,
feudo curdo-iracheno di un fantoccio Mossad-CIA come Massud Barzani, la
centrale operativa dell’intelligence e del terrorismo Mossad. A due passi dal
consolato USA, ovviamente.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Per la
maggiore soddisfazione, ovviamente, delle Forze di Mobilitazione Popolare
dell’Iraq che, dopo aver debellato i mercenari ISIS degli USA a Mosul, ora
puntano a far sloggiare i residui occupanti statunitensi.</span><span style="background: white; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><span style="background: white; color: black; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-color-alt: windowtext;">Perché Irbil? La ricordate la più recente delle “rivoluzioni colorate”
in Iran?<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Dato come la pensa il popolo
iraniano che, dai tempi del dittatore imperiale Pahlevi, conosce bene amici e
nemici, fallita anch’essa. Come quella che, anni prima, con l’ottimo presidente
Ahmadinejad, amico di Ugo Chavez, avevo potuto testimoniare nei miei giri per
il paese de “La vita è bella” (vedi il docufilm “<i>Target Iran</i>”), Anche
allora scatenata con l’artificio della “giovane con poco velo brutalizzata
dagli sgherri degli ayatollah”</span><span style="background: white; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><span style="background: white; color: black; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-color-alt: windowtext;">Ebbene quello che, tra veli messi bene o messi male, non ci ha detto
nessuno, è che non di colori rivoluzionari si trattava, bensì di terrorismo
puro e duro. Ed era a Irbil che si convogliavano dall’Iran, si addestravano,
pagavano e armavano, milizie curde poi spedite a Tehran a difendere il velo
delle donne sparando alle forze di sicurezza, incendiando e devastando.</span><span style="background: white; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><span style="background: white; color: black; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-color-alt: windowtext;">Dal che si capiscono la ragione e la traiettoria di quegli 11 missili
finiti in testa al Mossad a Irbil (anche a nome di qualcuno a Gaza).</span><span style="background: white; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><span style="background: white; color: black; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-color-alt: windowtext;">Torniamo un attimo a Sanaa, impareggiabile, fiabesca capitale dello
Yemen riconquistato e strappato ai maneggi USA-sauditi, insofferenti a che il
Mar Rosso e i traffici mondiali si svolgano sotto i mirini degli Huthi e che
quelli diretti a coltivare il tumore sionista possano addirittura esserne impediti.
</span><span style="background: white; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><span style="background: white; color: black; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-color-alt: windowtext;">Nella seconda metà del secolo scorso, fattasi per me, militante di Lotta
Continua e direttore del suo quotidiano, pesante l’aria post ’68, ho avuto
l’occasione di fare il corrispondente per una catena editoriale
arabo-britannica di Londra, “The Middle East”,. proprio da Sanaa. Lo Yemen,
spaccato in due dagli inglesi, irriducibile Stato canaglia, dopo inenarrabili
sevizie coloniali alla popolazione ricalcitrante, era diviso tra una parte Sud,
Aden, marxista, e una parte nord, nazionalista nasseriana, Sanaa. Quest’ultima
aveva per presidente un poeta e patriota, Ibrahim Al Hamdi, col quale passai in
amicizia parecchie belle serate. I sauditi, risentiti delle pretese di
autodeterminazione di Hamdi, organizzarono un colpo di Stato con tale brutalone
generale Ahmad Al Ghashmi. Costui si liberò di tutte le fisime yemenite di
sovranità e indipendenza e, pure, degli amici di Al Hamdi, me compreso,
dichiarato persona non grata.</span><span style="background: white; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><span style="background: white; color: black; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-color-alt: windowtext;">Ora lo Yemen ha alle spalle una ventina d’anni di guerra di liberazione.
Dal 2015, USA, UK, sauditi ed emiratini, con occasionale concorso dell’ISIS,
maciullano di bombe il paese. Non è servito a piegare gli yemeniti. E allora,
sollecitati anche dai molto saggi cinesi, i sauditi hanno smesso di fare a
botte con l’Iran e, per ricaduta, in Yemen è arrivata la pace e la giustizia. </span><span style="background: white; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: #FBFBFB; line-height: normal; margin-bottom: 3.75pt;"><span style="font-family: arial;"><span style="background: white; color: black; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-color-alt: windowtext;">E l’onore di essere in
prima linea a difendere i palestinesi. Costi quel che costi, cocciuti e liberi
come sempre. Un fantoccio saudita-occidentale dopo l’altro, Ali Abdallah Saleh,
</span><span style="color: #040c28; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Abd Rabbih Mansur al-Hadi</span><span style="background: white; color: #202124; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">,</span><span style="background: white; color: black; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-color-alt: windowtext;"> è stato fatto saltare. Al Hadi se
ne sta rintanato nella roccaforte del Sud ad Aden e non conta una paglia. I
ribelli Ansarallah sono i partigiani dello Yemen. E ora lo governano. Il loro
Pertini si chiama Mohammed Ali Al Huthi, ha 45 anni. Non basterà il terrorismo
bombarolo occidentale, con in su la prora la Meloni con lo schioppo, a farli
sparire. Tanto più che, su 8 miliardi di umani, quanti pensate che li guardino
con simpatia?</span><span style="color: #202122; font-size: 9.5pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 0pt; mso-ligatures: none;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="background: white; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><o:p><span style="font-family: arial;"> </span></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="background: white; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><o:p> </o:p></span></p>Fulvio Grimaldihttp://www.blogger.com/profile/16239552943940498101noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7151627638375573418.post-4888017730493746882024-01-12T09:49:00.003+01:002024-01-12T09:49:50.199+01:00Tribunali dell’Aja e tribunale della Storia --- 80 ANNI DI PULIZIA ETNICA – 3 MESI DI GENOCIDIO E INFANTICIDIO – GIORNALISTI AI FORNI - ASSASSINII MIRATI – ATTACCO AL MONDO<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOhuSWwrO1KiHNi31INoTPv-SssyIkwXdv6BbUOtZzR3h_95bP1fPTfkydf3-s4r04rHXh5riF55-XiqrvyWTviJpS97GRLeEyqKMFP3VWy8gSHNnKKKYjBowMKumZi0TKVAgWXQV5TvvgBMZb8tmwjnEklAoROQAPvM-xyrQYGlQrDUkCP-K80agev20/s1527/Citt%C3%A0%20di%20Cast.%20loc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1527" data-original-width="1080" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOhuSWwrO1KiHNi31INoTPv-SssyIkwXdv6BbUOtZzR3h_95bP1fPTfkydf3-s4r04rHXh5riF55-XiqrvyWTviJpS97GRLeEyqKMFP3VWy8gSHNnKKKYjBowMKumZi0TKVAgWXQV5TvvgBMZb8tmwjnEklAoROQAPvM-xyrQYGlQrDUkCP-K80agev20/w283-h400/Citt%C3%A0%20di%20Cast.%20loc.jpg" width="283" /></a></div><br /><p><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif;">Se ne parla, in presenza, a Città di Castello e, con questi link, a Radio
Onda d’Urto e Parallelo Palestina</span></b></p>
<p><b>Qualche domanda sullo stato attualmente più collaborativo, pacifico e
generosamente pietoso col resto del mondo</b>* <a href="https://parallelopalestina.podbean.com/e/">https://parallelopalestina.podbean.com/e/</a><b>intervista-a-fulvio-grimaldi/</b><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Segoe UI Emoji",sans-serif; mso-bidi-font-family: "Segoe UI Emoji";">🎧</span> Podcast - <a href="https://parallelopalestina.podbean.com/e/notiziario-settimanale-dalla-palestina-dell-11-gennaio/">https://parallelopalestina.podbean.com/e/notiziario-settimanale-dalla-palestina-dell-11-gennaio/</a><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Segoe UI Emoji",sans-serif; mso-bidi-font-family: "Segoe UI Emoji";">👉</span> Testi - <a href="https://sites.google.com/view/parallelo-palestina-2021/notiziario-settimanale-dalla-palestina?authuser=0">https://sites.google.com/view/parallelo-palestina-2021/notiziario-settimanale-dalla-palestina?authuser=0</a><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Segoe UI Emoji",sans-serif; mso-bidi-font-family: "Segoe UI Emoji";">🎧</span> Radio Onda d'Urto
giovedì H 20.00 - <a href="https://www.radiondadurto.org/player.html">https://www.radiondadurto.org/player.html</a><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Segoe UI Emoji",sans-serif; mso-bidi-font-family: "Segoe UI Emoji";">🎼</span> Musica per la Palestina
- <a href="https://soundcloud.com/alrafiq/life-goes-on-03">https://soundcloud.com/alrafiq/life-goes-on-03</a><o:p></o:p></p>
<p><o:p> </o:p></p>
<p><o:p> </o:p></p>
<p><span style="font-family: "Arial",sans-serif;">La Corte Internazionale di
Giustizia è cosa ONU. E’ diversa dal Tribunale Penale Internazionale, pure
questo all’Aja, che vuole arrestare e processare Putin per crimini contro
l’umanità. E non è neppure il Tribunale Internazionale dell’Aja per la
Jugoslavia. Bella trovata di Clinton, questo, da Washington pagata, giudici
compresi, onde non si finisse col dire che i furfanti erano gli euroamericani
distruttori della Jugoslavia, mica i serbi di Milosevic che la difendevano, che
Srebrenica era una balla e Sarajevo la prima delle grandi False Flag. Un
tribunale ossimoro, impegnato nella pulizia etnico-giuridica dei serbi e che,
non riuscendo a trovare appigli per una sentenza di condanna del presidente
jugoslavo, si è acconciato a far morire Slobodan Milosevic in carcere. <o:p></o:p></span></p>
<p><span style="font-family: "Arial",sans-serif;">Li ho visti tutti i palazzoni
di questa presunta magistratura <i>super gentes. </i>Da fuori le mura
penitenziarie abbiamo urlato a Slobo il nostro affetto e il nostro impegno a
non perdonarla mai agli assassini suoi, della pace e dei popoli. Tanto mi aveva
chiesto, quando lo intervistai tre giorni prima che venisse sequestrato dalla
manovalanza della triplice USA-Germania-Vaticano. <o:p></o:p></span></p>
<p><span style="font-family: "Arial",sans-serif;">Poi ci siamo spostati all’altro
palazzaccio-burletta, il Penale Internazionale, facendogli notare che stava
contravvenendo allo Zeitgeist del <i>politically correct</i>, avendo sempre e
solo incriminato “criminali” dalla pelle scura, comunque del Sud, perlopiù
invisi alla cupola bianca, mentre tutte le guerre e tutti i crimini furono e
sono commessi solo da facce bianchissime. Fino a Putin, con il quale, essendo
bianco-latte (seppure paurosamente slavo), abbiamo ricuperato il politically
correttissimo. <o:p></o:p></span></p>
<p><span style="font-family: "Arial",sans-serif;">Ora a fare il procuratore che,
come i suoi predecessori, procuri soddisfazioni ai titolari della giustizia
vera, quella custodita da CIA, Mossad e Nordio, c’è Karim Khan, asiatico ma di
ottima scuola britannica. Si è subito messo in lista per la nomina di
magistrato come lo spirito del tempo lo richiede. Israele fa schifo e
repulsione a un mondo ingrato, che non ne riconosce più la qualità di eletto e
il diritto di fare quel che cazzo un libro sanguinolento come la Bibbia gli fa
fare? Karim Khan si precipita sul luogo. Gaza? Ma no, che avete capito, Tel
Aviv! Là dove può inalberare, nel conforto dei giusti, il vessillo della
Giustizia Giusta. Con tanto di Stella di Davide. <o:p></o:p></span></p>
<p><span style="font-family: "Arial",sans-serif;">Si è appartato con i reduci e i
congiunti di chi era perito il 7 ottobre, nella fascia di Palestina in cui i
coloni hanno costruito i loro smaglianti Kibbutzim sulle macerie dei centri
palestinesi obsoleti, e ha preso accuratamente nota delle nefandezze inflitte
da incursori in moto e deltaplano. Un po’ meno, anzi per niente, del fuoco
amico che ha fatto fuori la quasi totalità delle vittime di quel giorno. E i
23.000 di Gaza più 10.000 sotto le macere? Diritto di difendersi.<o:p></o:p></span></p>
<p><span style="font-family: "Arial",sans-serif;">Poi c’è, appunto, la Corte
Internazionale di Giustizia (ICJ), che è altra cosa in quanto non si occupa di
individui, politici, capi di Stato, soggetti sui quali l’Occidente ama
rivoltare la giustizia come un calzino. Accoglie invece le denunce a carico di
Stati. Pure di quelli abusivi, come la mala creatura in oggetto. Basta che
siano manifestamente, platealmente, strutturalmente criminali. E qui ci siamo.<o:p></o:p></span></p>
<p><span style="font-family: "Arial",sans-serif;">L’accusa di genocidio in
Palestina è stata portata all’ ICJ dal Sudafrica. Paese in qualche modo
avanguardia dei BRICS, coalizione che tanto inquieta e destabilizza gli
imperial-globalisti disperati di prolungare questo pessimo inizio di millennio
in cui ci sono passati su anima, cuore e apparati riproduttivi con i cingoli di
decine di guerre, militari, chimico-farmaceutiche, sociali, climatiche, di
polizia.<u><o:p></o:p></u></span></p>
<p><span style="font-family: "Arial",sans-serif;">Perché il Sudafrica è uno che
se ne intende di razzismo, pulizie etniche, genocidi e anche di come tenergli
testa e vincere. E non erano passate che poche ore dall’inoltro dell’accusa, che
in marcia con questo vessillifero dell’umanità si sono messi molti altri. occidentali?
Bianchi? Per ora, mentre scrivo, solo scuri, se si fa eccezione per la
temeraria vice premier del Belgio, Petra de Sutter. C’è ovviamente, l’Iran, poi
la Namibia, il Pakistan, le Maldive, Il Cile, il Venezuela, la Bolivia e altri
sono in arrivo e, a pieno titolo, partecipano ben 800 organizzazioni di tanti
paesi che hanno formato la Coalizione Internazionale per porre fine al genocidio
in Palestina (c’è anche, e da sempre, nella Cisgiordania a brandelli).<o:p></o:p></span></p>
<p><span style="font-family: "Arial",sans-serif;">Non so se da questi organismi
giuridici, usciti dal laboratorio di scienziati in buona parte pazzi, ci sarà
da attendersi quello che l’ultimo pretore – onesto – di provincia saprebbe
scrivere a occhi chiusi. Il genocidio cronico, e ora acuto, di Israele ha
l’evidenza dei roghi con cui la Chiesa di Torquemada genocidava il popolo dei
liberi. C’è un filo rosso che risale a Caino, se vogliamo credere alle leggende
del librone che quelli là usano come clava contro il resto dell’umanità. Che ci
sia il verdetto, o che proveranno a circumnavigarlo, Israele, questo costrutto
abnorme della prevaricazione, sta comunque condannato e sanzionato.<o:p></o:p></span></p>
<p><span style="font-family: "Arial",sans-serif;">La sentenza è scritta nella
Storia. E oggi anche nella volontà della maggioranza dell’umanità e dei suoi
governi. Fine dello Stato sionista, ritorno a casa nei mille loro territori d
vera origine storica, dei coloni fascisti e di tutti coloro che credono che si
possa partire e andare in giro e costruire la propria casa sulle macerie della
casa di chi se l’è costruita migliaia di anni fa. Gli altri, tutti i
palestinesi e gli ebrei che sono arrivati con buone intenzioni vivano insieme
in pace, in uno Stato chiamato Palestina.<o:p></o:p></span></p>
<p><span style="font-family: "Arial",sans-serif;">Non ci riesce? Ah no? Aspettate
che i Netaniahu, i Ben Gvir, i Smotrich, i Biden e i Goldman Sachs facciano
qualche altro passo falso.<o:p></o:p></span></p>Fulvio Grimaldihttp://www.blogger.com/profile/16239552943940498101noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7151627638375573418.post-60833812206728046412024-01-06T17:46:00.004+01:002024-01-06T17:46:22.282+01:00Iran: l’ISIS è come il nero, si porta su tutto--- --- PIU’ GUERRA CONTRO PIU’ BRICS <p><span style="font-family: arial;"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtHMSRNxcoDepw5mDh8UOU13yB2TqCrOYFmVbDDXJpUfVL2lQfdy9B2gnlJbZP3g18Wuw-tvScXMvQJAQrH4hCcIvYDoVbpfK94OkEeMMYKzSLGCW6ZuFTItLqmf-Rgl-XQ-yGJzuZJz8ANgKjrB2BLa2ugk4xsH3V77eZ48BFgjkaEj8hgCeILLMlUbM/s370/Netanyahu-field-hosp-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="236" data-original-width="370" height="255" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtHMSRNxcoDepw5mDh8UOU13yB2TqCrOYFmVbDDXJpUfVL2lQfdy9B2gnlJbZP3g18Wuw-tvScXMvQJAQrH4hCcIvYDoVbpfK94OkEeMMYKzSLGCW6ZuFTItLqmf-Rgl-XQ-yGJzuZJz8ANgKjrB2BLa2ugk4xsH3V77eZ48BFgjkaEj8hgCeILLMlUbM/w400-h255/Netanyahu-field-hosp-1.jpg" width="400" /></a></div><br /><p class="MsoNormal"><br /></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: arial;">Francesco Capo con Fulvio Grimaldi, Francesco Cappello e
Gigi Lista <o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><a href="https://youtu.be/eVWXXmyT-UY?si=5PWl3yzQfHQGn4rA">https://youtu.be/eVWXXmyT-UY?si=5PWl3yzQfHQGn4rA</a>
<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: arial;">Francesco Capo, “Interminati spazi”, con Giovanni Gallo e
Fulvio Grimaldi</span></b></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><a href="https://www.youtube.com/watch?v=NLkwRr70ED0">https://www.youtube.com/watch?v=NLkwRr70ED0</a>
<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><o:p><span style="font-family: arial;"> </span></o:p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Attentato in Iran. Rivendicazione ISIS. E ISIS è, per la
manovalanza di La Stampa, Sky, La7, La Verità, destra (leggi fascistoidi),
sinistra (leggi lupanare), tutti appesi al gancio che gli hanno fornito le
truppe d’élite del mercenariato israelo-americano. ISIS in Siria, sul Golan, in
Yemen, in Afghanistan, in Europa (Al Qaida), in Somalia, in Nigeria, nel Sahel,
ovunque si cerchi di destabilizzare, ricuperare, o lasciarsi dietro il caos.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Mi trovai con Pierluigri Bersani da Floris a Di Martedì. Aveva
finito di intonare l’omelia dell’aggressione della feroce Russia alla povera
Ucraina. Gli presentai un’ovvietà grande come tutta la Russia e l’Ucraina messi
insieme: prima dell’Operazione Speciale russa del 22 febbraio 2022, era
successo qualcosa da quelle parti. Una quisquilia: colpo di stato sanguinario
condotto dagli USA tramite la scorta nazista e poi 8 anni di tentato genocidio
della popolazione etnorussa del Donbass. Quisquilie davvero. Per Bersani: “<i>Ma
cosa c’entra, quella è storia…”<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">L’arma fine del mondo che impiegano contro di noi è la
cancellazione della memoria, a partire dall’azzeramento del contesto, primo
capitolo della memoria. Così Bersani. Così i nazisionisti dell’obbrobrio “Stato
degli ebrei” quando fanno partire tutto dal 7 ottobre 2023 (oltre tutto una
strage dei militari israeliani scombicchierati, fatta passare per terrorismo
Hamas). Così quelli che si bevono e poi risputano in faccia al pubblico il
trucco della rivendicazione ISIS del masskilleraggio di coloro che a Kerman,
Iran, celebravano la ricorrenza dell’assassinio di Kassem Soleimani a Baghdad<i>.
C’est facile,</i> no? L’ISIS e i suoi omologhi Al Qaida, Al Nusrah, Stato
Islamico, Deesh, sono sunniti. L’Iran è musulmano scita. I musulmani sunniti
sono secoli ce l’hanno con gli sciti. Dunque…..<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Il contesto? Che l’Iran è da decenni minacciato di
obliterazione da Israele con in mano bombe atomiche e armamentario USA, che l’ISIS
ha operato contro Libia, Iraq, Siria come fanteria di USA e NATO, che l’ISIS ha
rimpiazzato gli occupanti terroristi occidentali in Iran, che l’ISIS affianca i
bombardieri sauditi e statunitensi contro gli Houthi liberatori dello Yemen,
che l’ISIS rivendica attentati terroristici in mezzo mondo, a partire dall’Europa,
per permettere di galvanizzare le genti per lo “scontro di civiltà” voluto dai
Neocon, che dove non funzionano le rivoluzioni colorate arriva un’espressione o
l’altra dell’ISIS…. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Il contesto? Che solo una dozzina d’anni fa le stesse
presstitute dell’ISIS, oggi dinamitardo in Iran e del quale si fanno ufficio
Pubbliche Relazioni come ordinato da Washington, venivano rivelate milizie
utilizzate da USA e NATO contro la Siria, con tanto di specifiche: addestrate in
Giordania e Turchia, armate dagli Stati Uniti, pagate dai sauditi e, <i>summa
summarum, </i>curate e guarite in cliniche israeliane sul Golan confiscato da
Israele, con tanto di Netaniahu a visitarne e confortarne i feriti (vedi foto)<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Chi è allora che ha fatto il bi-botto in Iran a quei
maledetti che stanno con i russi e danno una mano ai palestinesi e ai loro
amici? Un giorno o l’altro dovremmo pur avere un buon pretesto, provocazione
dopo provocazione, per frantumarli! Sennò che guerra regionale sarebbe? “<i>Altro
che accontentarci di Striscia di Gaza, Cisgiordania, un pezzetto di Libano.
Avete mai sentito parlare di Erez Israele, la Grande Israele tra i due fiumi, come
recita la nostra bandiera?”<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Tutti, tranne Nathalie Tocci dell’IAI, sanno che, dalla
Rivoluzione Khomeinista in qua, sono gli ex-avversari islamo-marxisti MEK (Mujahedin
del Popolo) dello Shah, poi trasformati in setta agli ordini di una virago,
Maryam Rajavi, a farsi manovalanza terroristica dei nemici dell’Iran. Con
attentati tra i civili – e io ne ho incontrato le vittime – e assassini mirati di
scienziati, militari, politici, commissionati da Israele, si sono guadagnati il
ruolo che a OTPOR era stato assegnato in Serbia, al FIS (Fronte di Salvezza
Islamico) in Algeria, o ai falangisti Kataeb in Libano. Quartier generale a
Washington, campo di attivisti in Albania. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Il resto del primo link ci tira fuori dallo schifo e dall’indignazione
per questi mostri terminator e loro salmerie di mostricciattoli mediatici. Passiamo
a riflessioni sui BRICS, da 5 cresciuti a 11, in vista di diventare 20 e poi 40
e a rappresentare più della metà dell’umanità e del suo PIL. Nessuno un
paradiso in terra, per carità, ma conta isolare gli USA su quel loro scoglio
insanguinato da 100 milioni di indoamericani. BRICS tutti infinitamente più degni
di popolare il pianeta di coloro che fabbricano, o accreditano, “ISIS” e
provano a strappare capitoli dal libro della vita, come a Gaza.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Col secondo link ci muniamo della nostra arma-fine-dei-mostri.
Non è l’unica, ci mancherebbe. Vedi Hamas. Ma nel lungo termine è salvifica. Si
chiama poesia.</span><o:p></o:p></p>Fulvio Grimaldihttp://www.blogger.com/profile/16239552943940498101noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7151627638375573418.post-7745492747474681202024-01-05T16:26:00.001+01:002024-01-05T16:26:27.946+01:00 IL VARCO E’ QUI E IO (NON) SO CHI VA E CHI RESTA A margine di “Israele o Palestina” di Fulvio Grimaldi e Lorenzo Bernasconi (Edizioni Byoblu)<p><span style="font-family: arial;"> </span></p><p class="MsoNormal"><b><u><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;"><span style="font-family: arial;">I</span></span></u></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><u><span style="font-family: arial;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTRgCiA3PLGigAHO718NdvRTc-n6FZwTMQj6UR9_H8HVCzzrushZ5otyJaZAQG7u4brLioRSmm2V9l88Uk0nBpLYVZ5ExTKVR1g59bxopXtpTMdt4sJZ609jYJHjWNrfNpjbPlp9Qp060eniLBRpu287jXZunrUutBQC739kc89eeVaut5p1_Ud0yn1OQ/s4080/altra%20campana%20cop..jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4080" data-original-width="3060" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTRgCiA3PLGigAHO718NdvRTc-n6FZwTMQj6UR9_H8HVCzzrushZ5otyJaZAQG7u4brLioRSmm2V9l88Uk0nBpLYVZ5ExTKVR1g59bxopXtpTMdt4sJZ609jYJHjWNrfNpjbPlp9Qp060eniLBRpu287jXZunrUutBQC739kc89eeVaut5p1_Ud0yn1OQ/w300-h400/altra%20campana%20cop..jpg" width="300" /></a></span></u></b></div><b><u><span style="font-family: arial;"><br /></span></u></b><p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p class="MsoNormal"></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Con questo libro una delle migliori emittenti libere
europee, correttamente pluralista, ma senza nascondere la propria faccia, ora anche
casa editrice indipendente, compie un esercizio di temerario equilibrismo
dialettico. Operazione consentita, quella delle due campane, e probabilmente
anche congeniale, a un organo di informazione libero da padroni, ma che
implicitamente sollecita il lettore a schierarsi con la campana che gli suoni
meno stonata.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Una volta superato indenni il tunnel degli orrori nella
prima metà del volume, si ha modo di rinfrancarsi alla luce che restituisce
vita alle ombre. 60 anni di vita e opere tra Israele e Palestina mi
conferiscono la presunzione della condivisione. E la certezza dell’onestà.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Stiamo vivendo, a livelli di terrificante esasperazione, un’epitome
dell’universale guerra dei ricchi, quelli senza scrupoli di ingiustizia e
dominio, contro i poveri e ultimi, quelli primi in assoluto per scrupolo di
giustizia e libertà. I rintocchi delle due campane sono voci di questa guerra
che sarà decisiva per il futuro di tutti noi.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Dalla Storia sappiamo già chi vincerà. Parafrasando Montale:
<i>“Il varco è qui… e io so chi va e chi resta”<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Fulvio<o:p></o:p></span></p><br /><p></p>Fulvio Grimaldihttp://www.blogger.com/profile/16239552943940498101noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7151627638375573418.post-64720139856863358012024-01-03T19:04:00.000+01:002024-01-03T19:04:04.937+01:00PALESTINA: NON SOLO VITTIME !<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjT3qbkZ9TeSJOfp3DxpM1yTr0BMeasR8cgcwwRQpLUTDS41v1iOu1Gys9HO7LNmD3eBc29PS3u3FGUjWDtU0vf0zDeC7vpktvdrJT_Hg-BzXtXb88GmqDZyfWtHuFbMSfVAcON85x3XlSG15vylbIdlT7bBtifjD5nRmo7XIcOANVW261L5neJMoG-7qk/s1920/Palest%20ina%20VIVA!.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1920" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjT3qbkZ9TeSJOfp3DxpM1yTr0BMeasR8cgcwwRQpLUTDS41v1iOu1Gys9HO7LNmD3eBc29PS3u3FGUjWDtU0vf0zDeC7vpktvdrJT_Hg-BzXtXb88GmqDZyfWtHuFbMSfVAcON85x3XlSG15vylbIdlT7bBtifjD5nRmo7XIcOANVW261L5neJMoG-7qk/w400-h225/Palest%20ina%20VIVA!.jpg" width="400" /></a></div><br /><p><a href="https://youtu.be/dBPd7mrj4ts" style="font-family: arial;">https://youtu.be/dBPd7mrj4ts</a></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><a href="https://www.youtube.com/watch?v=dBPd7mrj4ts">https://www.youtube.com/watch?v=dBPd7mrj4ts</a>
<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: arial;">Barbara Tampieri di Orizzonti degli Eventi intervista
Fulvio Grimaldi<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Pirati e assassini di massa come sempre saranno pure
riusciti, violando la sovranità di uno Stato membro dell’ONU, nel compiacimento
del banditismo istituzionale occidentale, a uccidere a Beirut Saleh al Arouri,
numero due dell’Ufficio Politico di Hamas e organizzatore della Resistenza in
Cisgiordania. Ammazzando 250 palestinesi a Gaza nelle ultime 24 ore avranno
anche superato la cifra di 23.000 civili ammazzati, bottino etnico arricchito
da 9.000 bambini. Magari hanno polverizzate le case di oltre un milione di
persone. Continuano a bombardare il Libano (ma lì le beccano) e la Siria.
Stanno impegnandosi, come da 80 anni in tutta la Palestina, a cancellare dalla
faccia della Terra e dall’anima della Palestina l’intero suo patrimonio storico
e retaggio culturale: siti archeologici, chiese protocristiane, moschee
medievali, musei monumenti (pratica consueta di entità deculturizzate, deidentizzate,
mescolate artificialmente e omologate unicamente dal comune rifarsi a una fede
nella propria superiorità su tutti, riconosciutagli da una leggenda di qualche
millennio fa).<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Ladri, rapinatori, scippatori (ora in Cisgiordania l’esercito
è arrivato a scassinare i bancomat e a svuotare i depositi) grasssatori, predatori,
frodatori, gabbamondo, hanno perfezionato il tasso di una criminalità fattasi,
se non nazione, Stato. Lavando cervelli fin dalle elementari, hanno ridotto il
loro popolo a guardarsi l’ombelico mentre tutt’intorno si ammazza e si muore
peggio che in 2000 anni di storia. Dicono di avere ottenuto la licenza, se non
da Javeh, di certo da Wall Street, di clonare all’infinito Jack lo Squartatore.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Potranno pure credere che tutto questo passi nell’impunità-immunità
concessagli a gratis dalla sedicente “comunità internazionale” e rispettivo, armatissimo,
azionista di maggioranza al 90%. Che la narcosi impartita a genti, popoli, individui
a forza di vittimismi olocaustici e razzismi arabofobici, riesca a tenere
incatenata l’intelligenza e l’etica alla solidarietà, o quanto meno passività,
verso carnefici ontologici, che si fanno passare per vittime scarificali
ontologiche. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Ma si illudono. Lo specchio della rappresentazione del corpo
marcio in vesti sfolgoranti si è rotto (Ricordate l’imperatore di Andersen?), è
stato rotto a partire dalla rivoluzione del 7 ottobre, appena fuori Gaza, in
cui si sono riconosciuti i poveri, persone, popoli, etnie. Non hanno retto l’enorme
False Flag e le successive Fake News messe in campo, con tutta la potenza del fosforo
bianco televisivo, delle bombe a grappolo mediatiche, dell’ uranio impoverito istituzionale,
dai tutor e dalle salmerie della distopia sionista, per rovesciare nel suo
contrario quanto è successo quel giorno..<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Cinque brigate israeliane, tra cui quella d’èlite “Golani”,
decimata, hanno dovuto essere ritirate da Gaza a seguito delle perdite subite dal
“quarto o quinti esercito del mondo” che in quasi tre mesi non è riuscito a
occupare e sgomberare una striscia lunga 40 km e larga 10. Facile colpire con
le bombe assembramenti inermi dove 4000 persone formicolano su un km2 (in
Europa 115 per km2). Più difficil tener testa, dopo aver avuto a che fare per
decenni solo con ragazzini lanciatori di pietre, a talpe che hanno una motivazione
che sta alla tua come un uragano sta al ponentino. Del resto due volte Hezbollah,
una milizia contadini, ha cacciato a pedate l’invasore.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Chiedetelo ai 470.000 israeliani che hanno lasciato il paese
dal 7 ottobre, al milione che se ne è andato in USA, Canada, Australia negli
ultimi quattro lustri, ai 20.000 scappati in Germania. Chiedetelo ai riservisti
cinquantenni richiamati dalle loro botteghe, dai loro studi di avvocato, dalle
loro fattorie di avocado. E oggi chiedetelo perfino ai sudditi del regime che
non vedono l’ora di togliersi dai piedi il Sinedrio di Netaniahu. Un caudillo
che li sbeffeggia quando gli chiedono di smetterla e di far liberare i padri,
fratelli, le nonne, i nipoti ostaggi a Gaza. E fuori dai reticolati che
proteggono Israele vogliono invece rientrare, costi quel che costi, almeno 5
milioni di palestinesi cacciati, che farebbero, oltre 12 milioni di palestinesi
a casa loro rispetto ai 7,5 milioni di ebrei in casa altrui. Gli uni, tutti
dalla stessa terra da millenni con la stessa lingua, religione, tradizione,
cultura, progetto. Gli altri arrivati ieri, con idiomi diversi, paesi diversi,
terre diverse, etnie diverse (altro che semiti), con in comune soltanto la
confessione e l’idea di valere di più per grazie del Signore.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Quattro Houthi scalzi dello Yemen, scampati a otto anni di
sterminio USA-Saudia con l’immancabile mercenariato ISIS, e che si sono ripresi
il loro paese, bloccando il Mar Rosso hanno mandato in crisi commerci e
profitti globali e soprattutto di Israele, visto come causa del trambusto.
80.000 israeliani vicini al Libano e sotto tiro Hezbollah, evacuati in alberghi
e soluzioni varie, non sanno quando, e se mai, rientreranno a casa e costano un
botto a Tel Aviv. Come gli costa la scomparsa del turismo, voce fondamentale
del PIL, e la perplessità di investitori cui non piace alienare le simpatie di
153 paesi, contro 10, che hanno votato contro Israele e gli USA quando si è
trattato di interrompere la mattanza dei Gazawi. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">E poi ci sono I BRICS, quelli che vantano il PIL più forte e
la popolazione più numerosa del pianeta. Erano cinque, sono già 11,
diventeranno 40. Bye bye Zio Sam.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Grazie combattenti di Hamas. Grazie Gaza che, pur
martirizzata, stai al 75% con i tuoi partigiani. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Per cui, non solo vittime, anche vincitori.</span><o:p></o:p></p>Fulvio Grimaldihttp://www.blogger.com/profile/16239552943940498101noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7151627638375573418.post-11793648046641108892023-12-31T18:50:00.003+01:002023-12-31T18:50:35.228+01:00Belgrado, ancora una volta “Target” --- --- SERBI, PALESTINESI DEI BALCANI <p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjV2f1Ba1umxPnQuD-GG0Ob608o9zVj8KDmLr2EFuzI1DdJZAo2hjpeuuEA5EY7hDB7TNP8RWfKw-VtdRNdH31RkuCaY7HVZrOsFBqn4zp6zhAwBIiE1IZRFPDXvSGreT5gINpPPRAcfFC-i5W28YmIAJ6yNyyL39AfxCuwu2BAoubb8Yz1MFq2VSyqdUk/s240/target.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="240" data-original-width="210" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjV2f1Ba1umxPnQuD-GG0Ob608o9zVj8KDmLr2EFuzI1DdJZAo2hjpeuuEA5EY7hDB7TNP8RWfKw-VtdRNdH31RkuCaY7HVZrOsFBqn4zp6zhAwBIiE1IZRFPDXvSGreT5gINpPPRAcfFC-i5W28YmIAJ6yNyyL39AfxCuwu2BAoubb8Yz1MFq2VSyqdUk/w350-h400/target.jpeg" width="350" /></a></div><p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: arial;">Paolo Arigotti intervista Fulvio Grimaldi</span></b></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><a href="https://www.youtube.com/watch?v=ywoZEdFd_zM">https://www.youtube.com/watch?v=ywoZEdFd_zM</a><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><a href="https://youtu.be/ywoZEdFd_zM">https://youtu.be/ywoZEdFd_zM</a>
<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><o:p><span style="font-family: arial;"> </span></o:p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Target! Ricordate, voi che avete più di trent’anni, o che
avete studiato un po’ di storia pur avendone di meno, o che vi siete fatti una
coscienza politica enumerando le guerre che USA e NATO hanno fatto contro varia
umanità? Beh, una di queste guerre contro innocenti, come sempre, l’hanno fatte
contro la Serbia nel 1991. A completare la festa che avevano fatto all’intera
Jugoslavia nei dieci anni precedenti. A tale festa, di devastazione e
sterminio, abbiamo partecipato anche a noi, con tanto di bombardamenti a
tappeto su tutta la Serbia, al comando del premier Massimo D’Alema e del suo
vice, Sergio Mattarella, che poi, visto che da parecchio ci va tutto storto,
l’hanno pure fatto bi-presidente della Repubblica, con tutto ciò che ne è
derivato.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Dunque “Target”. Sulla guerra alla Serbia del 1999, 78
giorni di bombardamenti a tappeto su una nazione pacifica e democratica,
vincitrice da sola degli invasori nazisti, ci ho fatto due documentari: “Il
popolo invisibile”” e “Serbi da morire”. Se volete sapere cos’è “Target” nel
secondo docufilm troverete una scena che per me è di quelle che più rivelano la
nobiltà, anzi l’eroismo, di una gente. C’è un ponte a Belgrado, in centro, che
supera il fiume Sava. La Nato, cioè noi, bombardava con particolare diletto le
vie di comunicazione, ponti sulla Sava e sul Danubio per primi. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">A Novi Sad li aveva distrutti tutti, tutti bellissimi. A
Belgrado l’obiettivo era il Ponte Branko, fondamentale per spaccare la città e
il paese. Ho detto obiettivo? Ho detto “target”: obiettivo, o bersaglio, in
inglese. Target erano per i piloti NATO tutti i serbi, 7 milioni bambini
compresi, con tanto di case, scuole, ospedali, chiese, treni, centri culturali
e sportivi… E ovviamente i ponti. E soprattutto il Ponte Branco, iconico,
cruciale.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Ebbene, nel mio filmato si vedono donne, uomini, ragazzi,
allineati in piedi lungo l’intero Ponte Branko. Ci venivano di sera, dopo il
lavoro e ci restavano fino a notte inoltrata, tempo di semina NATO. Di bombe.
Sui ponti. E tutti cantavano l’inno nazionale e tutti avevano sul davanti una
pettorina che diceva, appunto, “TARGET”, con tanto di disegno di un bersaglio da
tiro a segno Una parola sola, che però ne conteneva alcune altre, bastava saper
leggere: “<i>Vigliacco, vuoi colpire la Serbia? Eccomi qua, colpisci me, non
provare a farmi paura!””.<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Questo era nel 1999. Nel corso della distruzione della
Jugoslavia (Germania, Woytila, USA, Nato) avevano già massacrato i serbi delle
Krajine in Croazia, sradicandone e cacciandone 250.000. Almeno altrettanti
erano stati espulsi, su ordine USA, dal Kosovo, provincia serba storica, pulita
etnicamente dalla minoranza albanese diventata maggioranza per immigrazione
dall’Albania. Mattanza affidata a una milizia, UCK, comandata da tale Hashim
Thaci. Uomo dalla commendevole biografia. Presidente del Kosovo, dopo un’autoproclamata
indipendenza benedetta dagli USA e dall’UE, Thaci viene processato dal
tribunale dell’Aja e condannato per crimini di guerra e contro l’umanità:
assassinii di massa, traffico di droga e di organi. Condanna condivisibile da
tutti i miliziani dell’UCK. Solo che, forse, all’Aja non c’era abbastanza
posto.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">In Kosovo restano, resistono, 100.000 serbi, rinchiusi nel
Nord del paese e vessati incessantemente dalla polizia albanese e, quando non
basta, dalla KFOR. Che sarebbe l’ONU vestita da Kosovo. Ultimamente bastonati e
sparati nel maggio scorso, quando il presidente serbo Alexander Vucic si è
visto costretto a mandare truppe al confine, per far capire ad albanesi e KFOR
che può bastare.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Per farla breve, la Serbia è tornata “target”. Nei Balcani
occidentali e orientali tutti normalizzati e dentro UE e NATO, o in procinto di
entrarci, resta questo cuneo serbo, che rifiuta le sanzioni alla Russia, non
esegue standing ovations all’UE (pur disposta a entrarci, ma alle sue
condizioni e non a quelle di Bruxelles (fine dell’amicizia con Russia e Cina e,
ovviamente austerity e sanzioni a Mosca). Insomma quel dannato Vucic non ci
sta. Addirittura non riconosce che il Kosovo, strappato alla Serbia per farci
il traffico di narcotici e Bondsteel, la più grande base militare USA
d’Europa), sia indipendente (per 100 Stati su 193) e perseguiti i serbi che vi
ci resistono.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Hanno provato con l’ircocervo della Bosnia-Erzegovina, un
costrutto abnorme voluto dagli USA nel 1995 e che vorrebbe essere una
federazione tra serbi e croati-musulmani e non è che un focolaio di conflitti
continuamente attizzati per attaccare e far esplodere quanto resta di Balcani
disobbedienti. Hanno provato con l’oppressione dei serbi in Kosovo. Ora
ricorrono allo strumento più collaudato: la rivoluzione colorata.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">L’innesco è quello di quasi tutte le manovre di regime
change: elezioni e, dunque, brogli. Tipo Tehran, tipo Algeria, tipo Egitto,
tipo Libano, tipo USA (Capitol Hill)…Il buffo e il rivelatore è, stavolta, la
troppa foga: media e politici di opposizione e, addirittura, media presstitute
occidentali si sono sbilanciati. Di brogli avevano giurato che ne sarebbero
stati fatti addirittura PRIMA delle elezioni legislative. Poi le ha vinte il
Partito Progressista di Vucic in coalizione con socialisti e altri patrioti,
con un numero di voti doppio rispetto ai filo-occidentali della “Serbia contro
la violenza”. E hanno scatenato la piazza. Come contro Milosevic e i serbi, già
allora palestinesi dei Balcani, non ridotti alla ragione nemmeno dai
bombardamenti all’uranio impoverito. (per più dettagli vedi la trasmissione)<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">E’ un <i>deja vu</i>. Tutto come nel 2001, mancanza di
fantasia: stessi capimastri, stesse maestranze, stesse manovalanze. E, come
risulta dai pubblici bilanci, stessi ufficiali pagatori: USAID, NED,
Dipartimento di Stato, Open Society di Soros e governo tedesco. E’ tutto
scritto e ammesso, o vantato, nei resoconti del Centro di Studi Democratici,
capofila di tre ONG analoghe. Manca solo Otpor che, avendo fatto il giro delle
sette chiese colorate, è un tantino sputtanata.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;">Di nuovo Target, di nuovo palestinesi dei Balcani. Dovremmo
dargli lo stesso appoggio e lo stesso affetto che diamo ai combattenti e alle
vittime di Gaza. Prima che sia troppo tardi. Sia può essere palestinesi e serbi
insieme. Proletari contro l’èlite.</span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: arial;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPNKQDBXlZC1eeBoEJJv0sMh9_kctQJgF2SXGQJHdl-74nzR8ZblKj4CcPxyTuUxQiAJf2x_ujpcQhQ9E8Y6xB3a4qZ-sF0BCgT0T2dycJLIe830igWAet47Z4koI89FFHrbMj4fi2i6_1k3k6kSwuPHat6aKUc_BcMzLuXjl0isrBLbNfGTU2jX25nms/s800/Serbia%20Z.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="800" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPNKQDBXlZC1eeBoEJJv0sMh9_kctQJgF2SXGQJHdl-74nzR8ZblKj4CcPxyTuUxQiAJf2x_ujpcQhQ9E8Y6xB3a4qZ-sF0BCgT0T2dycJLIe830igWAet47Z4koI89FFHrbMj4fi2i6_1k3k6kSwuPHat6aKUc_BcMzLuXjl0isrBLbNfGTU2jX25nms/w400-h225/Serbia%20Z.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: arial;"><br /></span><o:p></o:p><p></p>
<p class="MsoNormal"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="mso-no-proof: yes;"><v:shape id="Immagine_x0020_814618931" o:spid="_x0000_i1025" style="height: 192pt; mso-wrap-style: square; visibility: visible; width: 340.5pt;" type="#_x0000_t75">
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</v:imagedata></v:shape></span><o:p></o:p></p>Fulvio Grimaldihttp://www.blogger.com/profile/16239552943940498101noreply@blogger.com0