sabato 22 gennaio 2011

MESSICO, UN PROGRAMMA PER L'ITALIA? Il nuovo docufilm





Dalla fine di gennaio è disponibile il mio nuovo documentario MESSICO, ANGELI E DEMONI NEL LABORATORIO DELL'IMPERO (90'), girato interamente in Messico nei mesi scorsi.
Si tratta del primo esaustivo lavoro su un grande paese che, nel concorso tra i padrini USA, da sempre devastatori e spoliatori del Messico, mafie governative, narcotrafficanti e apparato di sicurezza addestrato e guidato da specialisti statunitensi, ha ridotto il paese della prima grande rivoluzione del '900 a un mattatoio umano, sociale e ambientale, senza confronti neppure nei paesi assaltati dalle armate dell'imperialismo.

Nella guerra di classe scatenata, per il più grande e spietato traferimento di ricchezza della storia umana, contro popoli e classi classificati subalterni da una ridottissima e feroce elite mondiale, con cuore e mente negli Stati Uniti, il Messico rappresenta, insieme ai narcostati Colombia, Afghanistan, Kosovo, l'esperimento più avanzato.

Sarà sconcertante constatare come quanto messo in campo in Messico - dominio narcos, militarizzazione capillare, macelleria sociale, collusione e scambio tra istituzioni (e loro vertici) e criminalità organizzata, femminicidio e stragi di Stato, per l'imposizione di un terrore passivizzante e, su tutto, la gestione USA, rafforzatasi con Obama - abbia termini di paragone inconfutabili con quanto accade in altri paesi di obbedienza Usa. In particolare vi troviamo i riferimenti, lì sollevati al parossismo - a un'Italia dove intrecci mafia-istituzioni, autoritarismo, corruzione generalizzata, devastazione morale e giuridica, paraschiavismo sociale, stragi di Stato e di forze occulte, prefigurano un esito di pari tragicità. In questo senso il racconto del Messico ha la valenza aggiunta di un' allarmante lezione per noi.

Nel documentario, che abbraccia il Messico in tutta la sua dimensione geografica e nei suoi aspetti  più rilevanti, storici, politici, sociali, ambientali, accanto a una documentata analisi della situazione, vi sono le voci dei protagonisti: i migranti, vittime di narcos, estortori e bande di assassini, che a centinaia di migliaia ogni anno da questo paese e dal Centroamerica perserguono, il sogno di una vita negli Usa, nel paese che ha depredato e ridotto in miseria il loro; le donne di Ciudad Juarez, mare di sangue al  confine con il Texas, e di tante altre località le cui figlie, sorelle, amiche sono finite nel gorgo senza fine del femminicidio; le stesse donne schiavizzate nelle maquiladoras USA, fabbriche dell'assemblaggio, che sono servite da modello ai Marchionne; i campesinos del Chiapas e di altri territori rurali espropriati, esclusi, perseguitati da forze armate più o meno istituzionali al servizio delle poche decine di latifondisti che controllano il 97% della terra; i giovani senza lavoro, senza diritti, senza paura.

Ma parlano anche, e con voce forte, intellettuali, militanti, organizzazioni, eredi della grande rivoluzione di Zapata e Villa, associazioni di donne che sfidano il terrorismo di Stato e dei narcos, i protagonisti delle rivolte rivoluzionarie di Oaxaca e Atenco, i campesinos zapatisti che hanno colmato il vuoto politico e sociale, anche a livello nazionale, provocato dallo svaporamento dell'EZLN del subcomandante Marcos. Tutta una società messicana con in testa le donne, che, pur nella debolezza dei partiti della sinistra tradizionale, non sembra rassegnata, quanto lo risultiamo noi, alla distruzione della propria nazione, all'obliterazione dei propri diritti, a un modello economico imperiale fondato su miseria e sangue. E anche questa è una lezione.

IL dvd è ottenibile richiedendolo all'indirizzo visionando@virgilio.it,
o tramite il tel/fax 06 99674258.
Verrà inviato, una volta ricevuto l'indirizzo postale, con allegato bollettino di cc postale per €15.00 più spese postali da pagare in Posta.

Per presentazioni con l'autore sono validi gli stessi riferimenti.
Questa  la manchette sul "manifesto":

10 commenti:

  1. scusa Fulvio se vado fuori tema,ma ho sempre sentito puzza di bruciato dietro questi "anonimus"

    http://rossoallosso-lammazzacaff.blogspot.com/2011/01/trovato-il-legame-del-gruppo-anonimus.html

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  2. rossoallosso,
    vedo che c'hai un link di AAVAZ.
    Aveveno fregato anche me: sono sionisti di Soros. Informati.

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  3. @anonimo
    lo lascio apposta ,bisogna sempre studiare il nemico ;-).
    se ti puo' interessare esiste anche una versione europea di divulgazione

    http://brusselsleaks.com/

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  4. Salve, innanzitutto complimenti per il sito, volevo scrivere per farle conoscere il nostro nuovo sito www.ultimociak.com, un spazio di cinema.
    Saremmo lieti se volesse fare uno scambio di link con il nostro banner per fare pubblicità.
    Per qualsiasi domanda rivolgersi direttamente alla nostra redazione
    redazione@ultimociak.com

    Grazie dallo Staff

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  5. Essendo di natura curioso sono andato sul sito della rivista "Tempi" ed ho inserito dei commenti positivo alla sortita di un vescovo che ha definito di fatto sbagliata la guerra all'Afganistan ed ha invitato i mass-media italiani a farla finita con la retorica del soldato-eroe, apriti cielo, due o tre invasati filoamericani mi hanno dato risposte di fuoco (trane un tizio che mi ha dato manforte), per costoro gli americani ci hanno dato "60 anni di pace...". per loro le vittime civili dei loro bombardamenti sono "tragici errori...", per loro io sono "antimericano" e bla bla bla...
    Hai voglia a ricordargli il terrorismo americano, hai voglia a ricordargli Hiroshima e Dresda, hai voglia a ricordargli il fosforo bianco...

    Andrea Rossi

    p.s.: per chi volesse cercare di convincere questi ottusi filoamericani l'indirizzo e' questo: http://www.tempi.it/dove-sbaglia-il-vescovo-di-padova

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  6. una commento al post di andrea rossi.

    tentare di far cambiare idea a certi sostenitori di parte americana o berlusconiana o capitalista oppure anche di certa sinistra oppure anche cattolica è come tentare di spiegare a un credente perché dio non esiste.
    questi, pur devastato da un infinità di ragioni avverse al suo credo continuerà imperterrito a sostenere il suo campo in virtù della fede cieca che gli impedisce di uscire dalle illusioni, illusioni che lo sostengono e gli danno la speranza che un giorno possa accadere il miracolo della redenzione del mondo.

    quindi è perfettamente inutile cercare di fare opera di apostolato a persone che hanno deciso di mandare la ragione al macero solo per la paura di scoprire la verità.
    loro vivono nell'illusione che qualcuno possa fare il garante della loro libertà senza sapere che in realtà essi sono solo degli schiavi che, solo per caso, sono al servizio di un padrone che ha tutto l'interesse di trattarli bene; ma quando se ne vorrà liberare lo farà senza indugio.

    questo accade a molti cosiddetti militanti anche di sinistra; il male è endemico e non guarda in faccia proprio a nessuno.

    saluti

    alberto

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  7. x Alberto

    Grazie per aver comunque letto il mio post, pero' io da questo punto di vista sono piu' ottimista di te, io credo invece molto al dialogo, io ad esempio non ho nessunissimo pregiudizio e cio' mi ha portato a scoprire persone di buon senso a destra come a sinistra, religiose ed atee, e via dicendo...certo alle volte e' dura ed alle volte bisogna chiedersi: "e se avesse ragione lui?", pero' io credo che se parliamo sempre con persone che la pensano come noi allora e' finita, io ad esempio mi becco regolarmente l'accusa di essere comunista quando parlo con gente di "destra" e di essere fascista quando parlo con gente di "sinistra", e questo perche' ho delle idee che non rientrano nelle idee di un singolo partito.

    Andrea Rossi

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  8. Io ovviamente sono d'accordissimo con Alberto... i primi a NON credere sono i "credenti" che stanno sempre dalla parte di quelli che sembrano vincitori ma sono solo assassini ammazza7 ! l'avevo detto "guari ai vincitori" e che guai fallimento iraq fallimento afghanistan. intanto una grande quantità di carne innocente è stata ammazzata!
    il buon al baradey "sembra" probo... ma ricordiamoci che è dell'ONU che è stata tempo fa trasferita a new york dall'europa non ricordo che città...organiz-zazione internazionale delle pecorelle a casa del lupo ? ah ah ah... è anche premio nobel ! ed i premi nobel li danno ai "servi tori" è ovvio ! insomma il buon el baradey ci vorrebbe mettere il capp[i]ello in egitto... poro cocco ! aho! ma Bastet...non è d'accordo!
    Bastet

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  9. Una notizia confortante.. i manifestanti in Egitto hanno attaccato la polizia che sta a guardia della Striscia di Gaza. Un barlume di dignità ce l'hanno pure loro, allora.. non ci speravo più.. Speriamo bene. Baradei o non Baradei..

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