Amnesty, amnistie e amnesie
C’è gente tanto candida quanto in buonafede e quanto bisognosa di consolazione che resta sbigottita, se non irritata, quando metto in dubbio le verità di Amnesty International. Invece l’organizzazione umanitaria dai quartieri generali anglosassoni, fatti salvi alcuni attivisti in luoghi non contaminati dalla pseudocultura democraticistica e dirittoumanista, quindi nord-centrica, è la più archetipica espressione del cerchiobottismo. Cerchiobottismo viziato dall’equivalenza lessicale dei due termini che compongono la parola – ed è già questo un sintomo della sua ontologica ipocrisia – ma che è la faccia della medaglia soft rispetto al rovescio hard del principio imperialista dei due pesi e due misure. Cerchiobottismo significa invariabilmente un colpetto al cerchio e una mazzata micidiale alla botte. Non per nulla i vertici di Amnesty sono infarciti di ebrei, il che invariabilmente significa qualcosa, come confermano i dati non spuri e mai squilibrati dell’associazione umanitaria israeliana B’tselem.
Ieri l’organizzazione umanitaria ha pubblicato il suo rapporto annuale sulla situazione dei diritti umani in 157 paesi. Ti pareva che non mettesse nello stesso piatto le autentiche insurrezioni contro i satrapi arabi, fantocci politico-militar-economici del Pentagono, delle banche e multinazionali occidentali, con i colpi di Stato commissionati a mercenari , fanatici indottrinati e vaticinatori del marchionnico mercato libero per predatori esteri? Ti pareva. La Siria dei cecchini super armati giunti da Arabia Saudita, Giordania, l’Iraq dei tagliagole e Libano, che sparano su folle e su poliziotti e forze dell’ordine, insieme al Bahrein dove gli stessi sgherri sauditi, stavolta in uniforme e con una brigata di tagliateste, stanno massacrando chi protestava contro il gaglioffo d’oro che custodisce la V Flotta Usa e nega pane e dignità. La Libia aggredita da briganti e fuorusciti corrotti agli ordini della Cia, che vogliono consegnare agli avvoltoi occidentali il petrolio, l’acqua, la libertà, il benessere di quel popolo, insieme allo Yemen dove un tirannello assoldato 32 anni fa dalla Cia (e perciò mi espulse dal paese avendolo io descritto come l’ispiratore del golpe che costò la vita a un saggio presidente progressista e patriota) da tre mesi decima a fucilate la popolazione insorta. Con l’occasionale contributo di qualche Cruise sterminatore di villaggi e con la perenne presenza, qui come ovunque, degli squadroni della morte occidentali chiamati “forze speciali”.
Ma qui, come in Bahrein e in altri luoghi cari all’Occidente e insopportabili per la gente che ci vive, niente “intervento umanitario per salvare i civili massacrati dal loro presidente”. Invece “interventi umanitari”, sotto forma di sanzioni, embarghi, scatenamento di criminali di ventura (le “rivoluzioni colorate sono finite fuori moda per loro inefficienza) e, se non risolvono, carneficina bombarola, contro governi infinitamente più giusti, sostenuti dalla maggioranza della popolazione, che ha gioco facile a confrontare la propria condizione con quella abietta dei principati vicini, in rianimazione occidentale.
Amnesty non ha dubbi – come non li aveva il sorosiano (ebreo sionista) Human Rights Watch quando, confortato dal postribolo mediatico, sparava al terzo giorno del golpe di Bengasi i suoi “10mila morti” e le sue “fosse comuni” – nel suo andirivieni scilipotiano tra guerra no, ma anche sì,quando ce vo’ ce vo’, e nel sostegno a quell’arnese da sceriffo del West che è la Corte Penale Internazionale, dotata di escort come Del Ponte, Cassese e Ocampo. Una parodia di tribunale che non ha mai incriminato uno dei tanti macellai del Nord-Mordor, dalla Serbia all’Iraq, dall’Afghanistan alla Palestina, dal Darfur al Pakistan, dalla Somalia allo Yemen, dall’Honduras ad Haiti. I ”crimini di guerra sono tutti di Gheddafi “, “la guerra è una questione problematica” (anche quando si tratta di omicidi seriali extragiudiziari a forza di missili all’uranio). Ai briganti di Bengasi solo un buffetto un po’ accigliato. La pia Christine Weise, capa ebrea (il che può significare niente, o tutto) esprime in termini lirici: Meglio accendere una candela che maledire l’oscurità. E intanto la candela di Amnesty brucia la vita dei giusti in Libia e la sua oscurità avvolge quanto di orribile i protetti degli umanitari alla bomba commettono sul terreno. Mussa Ibrahim, portavoce del governo legittimo di Tripoli, mi aveva mostrato i documenti che rivelavano quante volte, dall’inizio della ribellione, aveva chiesto ad Amnesty e a Human Rights Watch (per la quale non sono le stragi da droni e F16 che ammazzano più civili in Afgh-Pak, bensì i talebani, e “il manifesto” concorda) di recarsi nei territori controllati dal governo e di accertarsi direttamente di cosa succeda sotto l’ordine di servizio Nato “Gheddafi ammazza i civili”. Neanche hanno risposto. Alla fine è arrivata una commissione di Ban Ki-Moon, quello che si era entusiasmato per la risoluzione stragista 1973, ad annusare un po’ in giro. E il pupo coreano del puparo imperiale ne è stato costretto a invocare un “immediato cessate il fuoco”. Lo invocava, flebile, davanti a una platea di assassini con il pugnale tra i denti, le ossa incrociate sul cilindro, le orecchie tappate dal dolce sibilo dei Cruise e dei Tomahawk da mezzo milione.
Avessero avuto, gli amnistiatori a tanto al chilo di Amnesty, sotto gli occhi i videodocumenti che ho visto io a Tripoli, quelli di Bengasi e di tanti luoghi occupati dagli ascari di Hillary e Frattini, quelli della caccia all’operaio nero rastrellato, torturato, ucciso, dei soldati e civili gheddafiani catturati, costretti a ingurgitare in ginocchio carne putrefatta di cane, insultati, picchiati, giustiziati con colpo alla nuca, sgozzati in pubblico tra urla di giubilo, impiccati sulla pubblica piazza, arrostiti e appesi a brandelli sui palazzi, i bambini-soldato (attribuiti a un Gheddafi che ha dietro di sé il 90% del popolo libico in armi) che pullulano, con armi più grosse di loro, sotto i vessilli del vecchio re, tiranno e pagliaccio dei britannici! Potevano. Bastava andare a Tripoli, dove sarebbero stati serviti e riveriti, per un minimo di fact-finding mission , di accertamento dei fatti, come, con minori strumenti, abbiamo fatto noi. Ma non l’eletta schiera dei pacifisti e giornali di sinistra che resta al calduccio, avvolta nel plaid tessuto giornalmente e, per la verità, con la rozzezza e ripetitività di altre loro carneficine e rapine, da Cia, MI6 e tutta la banda della criminalità organizzata imperialista.
Amnesty vedeva, era l’aprile del 2003, ciò che vedevamo io e tutti in Iraq: decine di migliaia di civili in armi, militanti del Baath, soldati scampati alla mattanza dei “volenterosi” e fattisi guerriglieri, tutta gente che per anni era stata formata alla resistenza armata al nemico (vedi il mio docufilm Un deserto chiamato pace). Vedeva un popolo che difendeva la sua sovranità, libertà, dignità, livello di vita, contro barbari che avrebbero fatto impallidire Gengis Khan. Ma Amnesty, per la gioia di un esercito pirata, fuori da ogni costituzione e legge internazionale, emetteva questo verdetto: “Chi non veste un’uniforme militare, è da considerarsi fuori dalla legalità e terrorista”. Confetti regalati allo sposalizio tra menzogna e morte. Quello che ha poi riempito di ospiti Abu Ghraib, Guantanamo, Bagram e le carceri segrete della tortura nei paesi sicari. Oltre ad aver ammazzato 2 milioni di iracheni, 1800 cittadini Usa in uniforme e migliaia di mercenari privati, senza legge e senza colpa, e, guarda un po’, in borghese.
Ora invitate Amnesty, magari la signora Weise, dove organizzate le vostre belle conferenze e marce contro la guerra. Sotto la parola d’ordine “la guerra è brutta, ma Gheddafi è più brutto” vi ritroverete tutti candidi e in letizia.
Palestinesi non solo
Per i filo palestinesi d’Italia, quelli della prossima Flottiglia per Gaza, appena bruciata senza grandi clamori ma con forti contenuti dal “Convoglio Restiamo Umani”, giunto ieri a Gaza attraverso il valico di Rafah (riaperto grazie alla pressione dei rivoluzionari egiziani), il concetto che monopolizza ogni visione del mondo è: “non confondiamo l’oro col piombo”. Intendono: Gaza è una cosa, la Libia tutt’un’altra. Anzi, di Gheddafi rimasticano la trippa tossica che, spurgata dalle centrali della guerra-su-menzogna, gli cola sulla coscienza foderata di solidarietà con Gaza, scendendo per le anchilosate e contorte sinapsi dei gazzettieri e notabili di sinistra. Non ho nulla contro le spedizioni per sostenere le vittime dell’Auschwitz di Gaza (magari anche di quella cisgiordana, compagni!). Anzi! Le ho fatte anch’io (vedi il docufilm “Araba Fenice, il tuo nome è Gaza”) e conosco la pura passione e pietà dei suoi partecipanti. Ben vengano. Qualcosa ho contro le spedizioni per sostenere l’ego e la visibilità di quei galli del pollai che, prima ancora di prendersela con la volpe, si beccano fra di loro per chi risulti più degno delle attenzioni dei polli.
Hanno fatto, e faranno il 14 maggio, grandi manifestazioni per celebrare la loro imminente impresa e, immediatamente, vi si parano il culo biascicando il rosario di falsità contro Gheddafi insegnatogli al catechismo di Obama, filtrato dal “manifesto” e da “Liberazione”. Comprensibile: con la Palestina si rischia poco, perfino l’Onu, oltre all’opinione pubblica maggioritaria, il papa, Rossanda, qualcuno sul Corriere, magari qualche padano, hanno stillato gocce di compassione per le vittime (buone finchè si acconciano a restar tali) e spremuto qualche critica agli “estremisti di Israele”. Con la Libia di Gheddafi, visto che si dice le si rivoltino contro le stesse masse rivoluzionarie e democratiche di Tunisia ed Egitto e vista la concordanza ecumenica sulla satanizzazione del “dittatore pazzo”, il rischio è più grosso. Ne va della reputazione politico-etica, ne va della credibilità presso pacifisti e nonviolenti, ma anche matamoros e razzisti ontologici, ma anche Ferrero, Ferrando, Vendola. Ne va anche dell’agibilità: hai visto mai che La Rutta ti incrimini per “collusione con il nemico” e non ti faccia più fare nemmeno il filopalestinese?
Ciò che i bravi attivisti per Gaza hanno infilato in soffitta è il dato che tutto il mondo arabo è Gaza, è Palestina. Che Gaza arriva fino a Tripoli e Damasco. Che Gaza e Palestina sono stati fino a ieri la punta avanzata della campagna maltusiana per far fuori la nazione araba, da secoli ambita dai suoi popoli, da secoli anatemizzata e temuta dal colonialismo. E che oggi la punta avanzata della distruzione di questo progetto della natura e della storia, come della resistenza, sono la Libia e la Siria, insieme all’Iraq e al Libano. E lo sono, da un lato, le masse antimperialiste e antineoliberiste in rivolta nei paesi dei despoti allevati dall’Occidente, e dall’altro i popoli che, con i propri governi, difendono la loro antica rivoluzione e il loro antimperialismo. Come si fa a vedere solo l’albero e a ignorare la foresta, magari tenendo il moccolo ai piromani che la stanno radendo al suolo? Che razza di analisi geopolitica fanno questi monotematici da Zeitgeist imperialista? Su quale trespolo morale inalberano il loro spappagallare le trite demonizzazioni e le inversioni della realtà operate dal sistema di guerra? Ma come, a Gaza gli stanno sul piloro gli islamici di Hamas, forza decisiva dell’opposizione all’occupante stragista, mentre in Libia sbianchettano il nero-fumo-di-vittime- bruciate e coprono di fango e feci il laico Gheddafi. Quanto confuso opportunismo! Quanta opportunistica confusione. Gli è mai passato per l’anticamera del cervellino a tinte rosso-bianco-verde-nero che, fatta fuori la Libia con Gheddafi, si toglie un altro pezzo di impalcatura all’edificio del mondo libero (quello vero) nel quale abita anche la speranza di Gaza? Si inserisce un altra tessera nel mosaico africano-mediorientale che i boss vanno componendo, prima di mettersi a tavola. E che, completato quel mosaico, non ce ne sarà più per nessuno? Nemmeno per Gaza e gli ammiragli e mozzi delle sue flottiglie.
Quando fra qualche settimana le flottiglie si muoveranno, lo sanno i nostri capigita che dovranno attraversare la cortina di ferro, prima ancora di quella delle motovedette israeliane, delle flotte Nato che con centinaia di navi, aerei e missili, barricano l’accesso di viveri, farmaci e tutto a ogni centimetro quadrato di costa libica e, oltre a tirare cannonate sulla gente da quella parte per “salvare civili”, lasciano affogare in mare le donne, i bambini, gli uomini, costretti a fuggire dal paese da loro devastato? Gli basta davvero che gli si dica che tutto questo serve a ”salvare civili” dalla furia omicida di un demente che, per far crescere il consenso, decima il proprio popolo? Guardate che è solo dalle nostre disperate parti che un governante ottiene consenso trucidando, vuoi gli esseri umani, vuoi intelligenza, verità, decenza.
Ha ragione un commentatore del mio ultimo post che della commedia macabra “l’esecuzione extragiudiziale di Osama bin Laden”, messa in scena dal serial killer Obama, l’obiettivo principale è il Pakistan da incolpare di complicità con lo zar del terrorismo e, quindi, da irachizzare e privare del controllo sul suo arsenale nucleare. Un altro Stato cuscinetto tra i necrofagi globali e la Cina da rimuovere. Infatti, nell’immediato questo crimine di guerra “buono” serviva a seppellire senza troppo rumore il figlio di Gheddafi e i suoi tre nipotini, extragiudiziariamente assassinati insieme ogni giorno a decine di civili “da salvare”, grazie al benefico intervento dei droni collaudati nello sterminio di cafoni pakistani, nel medio termine a stringere il cappio intorno a Islamabad e, in ogni tempo, a rinfocolare la minaccia del terrorismo mai domo e ora pure con la bava della vendetta alla bocca. Fenomeno utile all’inevitabile regime di polizia interno nel tempo della crisi degli innocenti e dell’abbuffata dei potenti. E per confermare l’assunto subito sono scoppiate bombe Al Qaida nei luoghi affollati da civili qua e là nel Pakistan. E noi sappiamo bene chi è il mandante di quelle bombe che disintegrano la società pakistana e forniscono le prove del libero imperversare di Al Qaida e affini (sempre Cia e Mossad). E’ lo stanco ripetersi della formula 11 settembre, metrò di Londra, treni di Madrid, mercati di Casablanca, moschee di Bali, piazze di Baghdad.
Quello che lascia attoniti – solo noi – è la incredibile rozzezza e faciloneria con cui la stessa regia allestisce queste farse. Del resto, passata sulla conoscenza-coscienza del pubblico come uno slittino quella delle Torri Gemelle e del Pentagono, dalla versione ufficiale colabrodo, perché ingegnarsi a curare meglio qualche dettaglio dell’eliminazione di Osama. Ci possono tranquillamente rifilare cinque, sei versioni diverse dell’accaduto, tirar fuori parenti testimoni in età infantile, far sminuzzare il cadavere dai pesci, ignorare le cento prove della scomparsa nel 2001 del diabetico in dialisi, al quale a Dubai il capostazione Cia portava le arance, offrire il videogioco di un Osama canuto e rimbecillito che si bea alle immagini delle sue prodezze giovanili, ripreso di spalle e di trequarti dove non riconosceresti neanche tuo padre, affiancato a un Osama talmente contraffatto e con naso finto da doversi inventare che si tingeva la barba, potevano far questo e di più e tutti ci sono stati, alternativamente sbigottiti da tanta cretina impudenza, o confortati da tanta destrezza tecnologica.
Gli è che questi barbablù non sentono il minimo bisogno di allertare un po’ di neuroni per fare un lavoretto a prova di Giulietto Chiesa, o di altri osservatori non ringrulliti, o impermeabili agli sversamenti orgasmatici di vestali obamiane come Giovanna Botteri, o Massimo Teodori. Attraversano oceani di melma sospinti dai bulldozer mediatici a loro venduti, di regime, o appaltati, di “opposizione”. Per i dubbiosi o increduli ci sono le lame rotanti dei Mazinga di Fleet Street, Times Square, Via Solferino, Cologno Monzese e Via Mazzini, da tempo coscienziosi distributori dei videogiochi della cleptocrazia occidentale. Il guaio è che poi ci sono quelli che nelle slot- machines ci infilano la monetina. Tipo Rossana Rossanda.
Sono dell'idea che la messinscena di Bin Laden serve a qualcos'altro,anche perchè sappiamo benissimo come in questi ultimi anni Zardari abbia lasciato campo libero agli americani,contribuendo lui stesso alla destabilizzazione/distruzione del pakistan e allo sterminio delle popolazioni pashtun nel Waziristan.Quindi cosa ci guadagnerebbero in più di quello che già gli viene permesso di fare(tutto) in Pakistan?
RispondiEliminahttp://www.undueinfluence.com/amnesty_international.htm
RispondiElimina@Fulvio
RispondiEliminacausa il casino procurato da blogger posso risponderti solo ora in merito all'idiozia americana sulla quale in generale sonoessere daccordo,però mi sento di aggiungere che sono idioti piuttosto scaltri visto i risultati che riescono ad ottenere e non credo sia dovuto al caso nel senso che ogni porcata da essi costruita ha portato loro beneficio,gli esempi sono troppi per elencarli e rimanendo nello specifico della fantomatica uccisione di Bin Laden mi chiedo che senso ha mostrare prove PALESEMENTE FALSE quando avrebbero potuto mostrare semplicemente il filmato,presumo debitamente registrato,del blitz che sta osservando lo staff Obama nella famosa foto, togliendo di fatto ogni dubbio di sorta.
le cose son due o stavano guardando il nulla e non esiste nessun blitz oppure la sceneggiatura era cosi banale da non essere credibile ,ma non credo così banale come le foto mostrate in seguito.
tutto ciò mi insospettisce proprio perchè troppo stupido per essere stupido e mi fa sospettare che dietro a tutta la messinscena si nasconda in realtà un diverso messaggio.
daccordo sull'appoggio dell'idiozia della varia umanità e daccordo pure sulla guerra al Pakistan ma non bastava qualcosa di meno cervellotico?
non ho capito se costoro ci sono o ci fanno. se non ci fossero i cretini, non ci sarebbero i furbi. pare che "voce dal sen fuggita" come si dice...gli U$A dell'unica democraCIA esistente sulla Terra PRETENDANO dai cojospettatori UN ATTO DI FEDE!gattopardi$mo stile U$A: s'insinuano nell'unica rivolta spontanea e CIAno l'Africa.
RispondiEliminaci georgeorwellano ma Noi li Guy Deborderemo. Ad un buoon bugiardo occorre una buona memoria. oggi qualche tv ha spacciato per attuale un filmato dove dicevano che il segretario di stato era...un maschio. a proposito della Grecia: i pez-dem sono carnivori. ci privatizzano per mangiarci vivi o morti da McDonald's. non facciamoci Greciare. vendiamo cara la Ciccya.
1°: sbollettiamoli [non paghiamo più bollette]
2°: orgonitiamoli [da orgonite contro le scie chimiche e derivati] se fosse efficace......
i debiti sovr'ani li hanno fatti i malgoverni. che li ripaghi chi li ha procurati, dal kapò alla kodà, o BOICOTTIMAO TUTTI I CONSUMI. PREVENIRE è MEGLIO CHE CURAR...O!
e per oggi dom e dopodom non scoccio più.
devi darmi atto ,Fulvio, che dopo il blitz qualcosa sta succedendo,
RispondiEliminala francia che libera i terroristi antiIran dietro pressioni USA,Israele che chiude contatti Facebook e Twitter al proprio esercito,Ahmadinejad che solleva dall'incarico tre suoi ministri
http://italian.irib.ir/notizie/iran-news/item/92164-iran-presidente-ha-destituito-tre-ministri-del-suo-gabinetto
Obama che chiede al congresso maggiori poteri decisionali
http://italian.irib.ir/notizie/iran-news/item/92157-iraq-gli-usa-stanno-addestrando-membri-di-un-gruppo-terroristico-per-effettuare-attentati-in-iran
ed ancora le "dimissioni" del senatore George Mitchell inviato speciale in medioriente
direi che è sufficente per capire che si sta preparando qualcosa di grosso
A proposito della sinistra pacifista italiana: Il giornale Liberazione pubblica oggi la notizia degli undici religiosi islamici assassinati da un bombardamento Nato. Nel breve articolo si riporta la giustificazione della Nato "era un sito militare" e si enfatizza la minaccia da parte di una non precisata organizzazione islamica di vendicarsi contro i paesi che partecipano all'aggressione ("mille morti per ognuno dei religiosi"). Due piccioni con una fava quindi: Oscurare i bombardamenti su Tripoli e le sue conseguenze tragiche, di cui ormai pochi parlano, ma sopratutto far sottilmente credere che questa guerra e' una guerra anche contro l'integralismo islamico e le sue minacce contro le nostre "civilta' democratiche", in uno scontro di civilta'. L'opera di mistificazione continua...
RispondiEliminaMi chiedo cosa c'entra Ferrando con la tua "denuncia". Mah!
RispondiEliminaC'entra, c['entra, ahinoi. C'entrano tutti quei fessi, anche in buonafede, che l'arroganza eurocentrica e dogmatica e l-ignoranza e mancanza di rispetto per mondi fuori dal loro microcosmo ha trascinato a manifestare contro Gheddafi, con gran gusto di chi sta irachizzando anche la Libia. Ora richieditelo.
RispondiEliminaGrimaldi ha ragione,tanti che si reputano rivoluzionari-e parlo dei trockjisti- in sostanza sono su posizioni eurocentriche ed euroatlantiste.Tanto che sostengono pure loro le lotte contro i "dittatori" per le "libertà democratiche e dei diritti"
RispondiEliminaGheddafi è la loro ultima performance,ma ce ne sono tante altre.
Sicuramente in buona fede,i militanti,che conosco molto bene e stimo profondamente,ma il punto della politica estera e certe deviazioni non aiutano certo le cause rivoluzionarie.
Lo stesso discorso vale per amnisty e affini,giusto denunciare le torture e la condanna a morte,ma è palese che queste cose buone e giuste siano viziate da precise linee asservite all'imperialismo.
Grimaldi,come Losurdo e in parte Chiesa sono preziosi testimoni della reale e vera resistenza contro il colonialismo imperialista,caro anonimo documentarsi e non avere troppa fede nei singoli personaggi per quanto possano essere di valore
Ho letto oggi sul L.A. Times in prima pagina che i democratici sionisti hanno sparato su manifestanti pacifici sul confine del Libano che avevano solo la colpa di ricordare la Nakba. Ci sono stati dodici morti. Ma non questa notizia abbia ricevuto tante attenzione in Italia, mi sembra che la politica estera sia uguale bypartizan. Anche buona parte della sinistra "libertaria" e' troppo impegnata con i risultati elettorali, dopo aver simpatizzato piu' o meno apertamente sui "ribelli" filo monarchici e razzisti di Bengasi, pero' armati fino ai denti. Un'altra notizia, un drone USA ha bombardato una cittadina pakistana (di fatto la guerra la si sta facendo anche al Pakistan...) causando 9 morti, ma sembra interessare poco...tanto c'e' Obama, e' politically correct, non e' mica Bush. Cosa ci attendera' domani?
RispondiEliminaIl Presidente della Repubblica e' intervenuto sulla guerra in Libia dicendosi "favorevole ad un cessate il fuoco" purche' l'esercito libico fa "seguire i fatti alle parole" . Ancora una volta lo stesso Presidente "progressista" si fa portavoce di una palese menzogna capovolgendo la realta' affermando che la Libia non ha mai accettato il cessate il fuoco, (forse lo pretendevano unilaterale?) quando solo pochi giorni fa il cessate il fuoco proposto dalla UA e' stato rifiutato dai golpisti tanto amici di Frattini, oltre che di Sarozy. Alla faccia tosta non c'e' limite...ma possibile che siano in tanti a farsi prendere in giro?
RispondiEliminamartedì, 17 maggio 2011 - 12:38
RispondiEliminaLa soluzione al problema del debito greco potrebbe essere una ristrutturazione “morbida”. Lo ha dichiarato il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker. "Atene deve avviare il processo di privatizzazione da 50 mld per rendere il debito di medio e lungo termine sostenibile, perché al momento non lo è”, ha detto Juncker. Solo a questo punto “vedremo se è possibile procedere ad una ristrutturazione morbida del debito”. Mi sa che Bill Gates acquisterà l'isola di santorini......e così via......
Questo, è il contrappasso dell'invasione alla Libia......se gheddafi avesse avuto debiti, invece dei bombardamenti, avrebbe ricevuto il diktat di svendere all'oligarchia delle multinazionali, pezzi di ricchezza nazionale... siamo alla frutta, o peggio siamo arrivanti al conto!!! Mentre lor signori si dilettano a raccontarci dei coiti orali e delle presunte sodomizzazioni del satrapo khann, assisto alla pantomima riformatrice dettata dagli ultimi arrivati alle pendici del potere....la musica non cambia ......falsi opposti!!!!!!Mi auguro di aver salva l'anima!!!
Napoli 17 maggio
Renato Piacentino
fulvio, cosa dici dei risultati elettorali?
RispondiEliminasaluti
alberto
Ciao Fulvio,
RispondiEliminale poche e filtrate notizie che trapelano sull'aggressione alla Libia sono drammatiche, bombardamenti pesanti su tripoli e cannoneggiamenti da parte della Nato anche via mare per permettere vantaggi ai golpisti fra i quali il controllo dell'aeroporto di Misurata. Oltre a tutto sembra che 8 navi libiche sono state affondate dentro i loro porti "per proteggere i civili" (ci sarebbe da ridere se non si trattasse di guerra e di morte..).
Frattini come un bullo di periferia ha preso la guerra come una sfida personale, non molto diversamente dall'"abbronzato" Obama, che usa come diversivo la possibilita' di uno Stato Palestinese (per dimostrare che in fondo non c'e' l'ha con gli arabi. Sono molto arrabiato, quello che mi chiedo, potranno resistere ad questo criminale attacco su vasta scala, che adesso vede l'Italia in prima fila anche politicamente. Come mai quasi nessuno a sinistra da Pd a Rifondazione passando per CGIL denuncia tutto questo? Non ci sono organizzazioni come c'era "un ponte per Bagdad" ai tempi della guerra del golfo che portino un po' di solidarieta' a quelle popolazioni? Ed in campo internazionale, nessuno stato prende delle concrete iniziative per opporsi all'attacco Nato?
Sai per caso di prese di posizione degli stati africani, dopo che la loro mediazione e' stata rifiutata dai golpisti, o meglio dai loro sponsor, per i quali la linea sembra essere "guerra fino alla fine"? Nemmeno la Russia alza un dito?
Ti saluto
Alessandro
Fulvio, c'è speranza o le forze nemiche sono troppo preponderanti?
RispondiEliminaRimarremo, fino alla fine dei nostri giorni, a schiumare bile di fronte alla distruzione dei diritti dei popoli operata dalla belva neoliberista?
Moriremo sul divano riformista o sul selciato massimalista e rivoluzionario?
Ciao.
Fausto
zio non c'è, la natura è anche lei una cyka ed i massacratori di animali ed ambiente non pagheranno mai. a meno che non ci sia una invisibile legge del contrappasso...che farà sborsare solo i responsabili. per il momento pagano solo le vittime, poiché come diceva l'attore, lui si, peppino de filippo, noi siamo sparpagliati, mai vincoli.
RispondiEliminaA proposito di BUGIE:
Da 1 “piagnona” su radio3 1a pagina 20.05.11, ho appreso la verità dei fatti sulla guerra dei 6giorni. Io nella mia ignoranza, pensavo fosse una vigliacca aggressione “vinta” dai piagnoni. Invece fu un ARMISTIZIO. Fatti, non chiacchiere ingannevoli come quelle che ci propina la grande democra.CIA! La guerra preventiva di Israele. Il 9 giugno 1967, dopo due settimane dalla decisione di Nasser, le truppe israeliane realizzarono un attacco preventivo bombardando a tappeto gli aeroporti militari egiziani e iniziando l'invasione dei territori giordani, siriani ed egiziani. I paesi arabi dell'Arabia Saudita, Iraq, Kuwait e Iraq decisero l'embargo petrolifero immediato verso Stati Uniti, Germania Occ. e Gran Bretagna. In pochi giorni le truppe israeliane conquistarono il Sinai, il fronte Giordano e Gerusalemme. Le Nazioni Unite, su espressa richiesta dell'Unione Sovietica, riuscirono a imporre rapidamente un ARMISTIZIO
[l'armistizio è un accordo fra stati belligeranti che sospende totalmente o parzialmente, a tempo determinato o indeterminato le ostilità]
tra Israele, Egitto e Giordania ponendo fine alla "guerra dei sei giorni".
Sì, ho ascoltato anch'io prima pagina. ieri, 20/5/2011 il signor stefano folli rispondeva ad un bel intervento su israele-palestina, con la ritrita teoria del piagnone, povero staterello indifeso ed incompreso circondato da nemici. Da ascoltare se non altro per le parole della signora che hanno suscitato questa penosa "risposta".
RispondiEliminaMi associo allo scoramento del mio omonimo alex1 e di tupacamaru per quanto stanno infliggendo alla Libia. È rivoltante e da far scendere le lacrime. Cuba e Venezuela credo che abbiano provato a far qualcosa. Cina, India, Brasile, almeno sotterraneamente, forse qualche mossa stanno provando a farla. L'Iran? La Turchia? La Germania? Il Sudafrica? In Italia da quello che mi sembra di capire, e magari mi sbaglio, c'è da stendere un velo pietoso su partiti come il Prc. È possibile che non sia stata fatta o che non si farà (e potrei essere male informato) una manifestazione che sia contro la guerra e pro Jamahiriya? Alessandro
RispondiEliminaScusate nei commenti al post precedente si cita Lattanzio e gli si dà del "fascio" antiatlantico e, se non sbaglio, Grimaldi lo apostrofa addirittura come "neonazista". Ma stiamo appunto parlando di quello di Eurasia e dei siti Aurora, giusto? Che storia e che retroscena ha questo personaggio? in merito a Libia ecc le posizioni dei suoi siti sembrano molto vicine a quelle di Mondocane. Ve lo chiedo proprio per meglio discernere tra le varie fonti in rete... scusate l'intromissione e grazie per gli eventuali contributi.
RispondiEliminaedoardo
7 $orelle = enrico mattei
RispondiElimina4 $orelle = HAARP terremoti corpo-ration, moodys, fitch, STANDA.ard & poors, sterminano nostri Avi Greci con terremoti fisici [vedere emsc.org] e terremoti speculativi
Ora tocca a SPQR...cioè noi, figli di....enea...
...but...
duplichiamoci, indignados, specchiandoci a più non posso...
l'energia dei probi vivi dovrebbe surclassare l'energia dei massacratori democraCIA.tici! provare x credere?
l'ignoranza più o meno finta dei politici-giornalisti-militanti della "sinistra" sulla realtà libica non si giustifica, perchè calpesta il diritto e la vita di un popolo . I nostri sinistri, non hanno mai camminato per Tripoli, e della Libia sembrano conoscere sì e no gli abiti di Gheddafi visti in televisione: forse trovano romantica la compravendita di carne umana sul mercato dell'immigrazione, forse trovano insulso il fatto che vi fosse un popolo che aveva ottenuto diritti e benessere diffuso senza genuflettersi a nè a loro nè all'Occidente. Quando andrete in Libia, in qualche club per le vacanze , circondato dalle barbe dei taglagole integralisti, accanto alle rovine delle città romane , troverete quelle delle città di un popolo orgoglioso che ha preferito morire che consegnare il proprio leader a voi politicanti fallimentari.
RispondiEliminaGiorgio
Ciao Fulvio, scusa e' intervengo per la seconda volta, ma quest'articolo comparso sul Manifesto del 19 maggio dimostra ancora una volta quanto su quel giornale viene ribadita la "tesi delle rivoluzione dei gelsomini" e delle "dittature ancora esistenti" che hanno interesse che non si propaghi...quest'articolo parla dell'atto di terrorismo (o di guerra?)avvenuto in Tunisia qualche giorno fa fra militari tunisini ed un gruppo armato. La superficialita' e la genericita' dei riferimenti puo' guidare verso conclusioni facili qualche lettore ingenuo, almeno questo e' il mio parere. Questo e' il passo finale dell'articolo:
RispondiElimina"Se la presenza di al Qaida dovesse confermarsi in Tunisia la rivoluzione dei gelsomini correrebbe forti rischi, tanto più che il paese in una fase così delicata difficilmente sarebbe in grado di far fronte a una minaccia del genere. Speriamo che si tratti solo di timori, anche se le forze e i regimi interessati a distruggere una esperienza rivoluzionaria che ha contagiato e potrebbe contagiare ancora i paesi oppressi da dittature sono numerosi."
Cosa ne pensi?
Ciao Alex1
Cari interlocutori, rientro da poche ora dalla Libia, Tripoli e Tripolitania, dove sono tornato, dopo la prima spedizione ad aprile, per un aggiornamento delle riprese per il documentario MALEDETTA PRIMAVERA - RIVOLUZIONI, CONTRORVIOLUZIONI E GUERRE NATO NEL MONDO ARABO.
RispondiEliminaA chi mi scrive esprimendo sbigottimento di fronte all'inerzia del movimento antiguerra, posso solo dire che quando si è cerchiobottisti, come lo è tutta la sinistra e tutto il movimento pacifinto e si parte dalle piattaforme imperialiste nella valutazione di cose e persone (Gheddafi, Assad), non resta molto spazio per esercitare qualsiasi influenza. L'ambiguità taglia le gambe. L'opportunismo ancora di più. L'ignoranza del tutto. Se poi aggiungi la spocchia catto-borghese...Ma, tranquilli, tre quarti del mondo sta dalla parte giusta, con Gheddafi e il popolo libico, per esempio. Noi li ammiriamo dalla finestra e ci sforziamo a raccontarne la verità. Dal bombardamento sul porto di Tripoli, dagli ospedali e dalle macerie ho ricavato costole rotte, ma anche immagini che un po' di giustizia la faranno.
Ciao, a presto, per ora mi tuffo nel montaggio e non mi farò vivo per un po'.
Fulvio
Bene Fulvio !
RispondiEliminaLe costole rotte sono le tue?
Azz! com'è successo ?
Felice di sentirti combattivo e con materiali nuovi.
Facci sapere !
Smpremison.
RispondiEliminaLa costola rotta è la mia, i libici hanno ben altro di rotto. Ma lo aggiusteranno. Mai vista tanta determinzione e tanto entusiasmo. Forse vinceranno nell'immediato radendo tutto al suolo. Ma alla lunga la vittoria è sicura. Sono cinque milioni su sei e quell rimasto è sotto il in massima parte maltollerato dominio armato dei ribelli.
Fulvio
Libyan Interim National Council Chairman Criticizes NATO
RispondiEliminaMustafa Abd Al-Jalil, chairman of Libya's Interim National Council, has said that NATO forces would have concluded their mission within a month had they attacked the targets provided to them by the rebels.
He stressed that the only solution to the crisis was the removal of the regime of ruler Mu'ammar Al-Qadhafi, by military pressure.
He confirmed that Libyans who had quit Al-Qaeda were fighting alongside the rebels, but noted that the organization itself was not part of the fighting.
Al-Jalil added that PFLP-GC chairman Ahmad Jibril had sent 1,000 fighters to aid Qadhafi, and called on Hizbullah and Amal to prevent the arrival of other fighters from Lebanon.
He added that Algerian, Nigeria, and Chad were sending logistical military aid to Qadhafi.
Source: Al-Hayat, London, April 22, 2011
http://www.thememriblog.org/blog_personal/en/36850.htm
E adesso chi lo dice alla Rossanda?
Ci dipsiace tanto per la tua ferita: sono state le bombe ?
RispondiEliminaFigli di troia!
Auguri di veloce guarigione, a te e alla Libia.
Adelante con juicio, Fulvio, ci servi tutto intero!
RispondiEliminaMauro Murta
Vabbè, Fulvio, ma stai attento che qualche bomba, un po' meno intelligente, non ti faccia percorrere le lussureggianti praterie dell'Oltremondo dei Giusti.
RispondiEliminaQui, da noi, si ha bisogno di figure come la tua.
Un abbraccio.
Fausto
Il generoso interessamento di alcuni mi costringe a spiegare la fesseria delle costole rotte. La bomba c'entra, ma di striscio, non c'è niente di eroico o martirico, anzi la cosa è di una banalità desolante. Una prima costola è stata incrinata dall'abbraccio eccessivo di un energumento libico. L'altra poi s'è fratturata quando, correndo a velocità folle verso la banchina dell'aeroporto sotto bombardamento, la macchina ha beccato uno spostamento d'aria ed è finita su una buca, facendo un salto micidiale. Da lì urti e costola andata. Penoso, no?
RispondiEliminaCiao,
Fulvio
l'abbraccio del libico stile wrestling ha un chè di comico!scusa è!
RispondiEliminaNon ho capito bene invece come è la stituazione libica :avanzamento forte e deciso dei ribelli,causa figli di puttana colonialisti che bombardano da macellai,o forte e decisa resistenza dei patrioti libici?
ciao
"Cmq la bella analisi di A. Lattanzio del sito Aurora, nell'art. "Droni USA contro armi russe, Intelligence cinese per Gheddafi" ci incoraggia un po' anche se viene da un "fascio" antiatlantico."
RispondiEliminaCerto che la campgana mediatica intrapresa dalla sinistra bombarola, guarda caso, a pochi mesi dalle rivolte nordafricane, ha colto nel segno. Basta che uno scribacchino anarco-berlusconiano, idolo del menteccattume salottier-sinistro faccia, scientemente, confusione tra persone dello stesso cognome, che subito la plebe virtual-rivoluzionaria scatti alla caccia dell'infiltrato rosso-bruno che declamava le croci frecciate, antica leggenda metropolitano-internettiana, visto che l'avrei declamata a Firenze, città che ho solo visto in cartolina, in una non meglio identificata riunione, ma a quanto pare una riunione di 'combattenti' (da birra alla spina e spinello suppongo) sinistri duri-e-puri che declamavano le croci frecciate!
E ripeto, tutta questa brodaglia velenosa, scodellata dal cervello in pappa (dalle piste di neve messicana) di un tossicodipendente medisettizzante, che ha scritto per l'organo ufficiale di rifondaminchia un articoletto insulso e infamante dove si attaccavano diverse persone 'poco allineate' alle tesi demenziali di cui faranno sfoggio, di lì a sei mesi, le rossande e la pacottiglia dei 'comunisti' islamomonarchici che assaltarono l'ambasciata di Libia a Roma (presieduta da un traditore, tra l'altro), come non è un caso che lo scribacchino berluscodipendente abbia anche iniziato una campagna mediatica militante di sostegno ai tagliagole di Bengasi: è stato lui, asseime alla rossanda, che ha fatto passare l'idea, proposta da un 'anonimo' sito di ultraasinistra, casualmente francese, che i tagliagola coloniali di Bengasi fossero le nuove brigate internazionali. Compilmenti, il 90% della sinistra italidiota, gaiamente e alternativamente, si è accodata alla crociata della NATO contro il nuovo mostro di Tripoli.
Ripeto: non è un caso che sia stata diffusa questa leggenda infame dall'agonizante giornalucono ultrasionista di Grassi e friends, a sei mesi dal caos nordafricano (e forse da un possibile tentato golpe del 14 dicembre a Roma).
Ciao, Fulvio, sono un tuo lettore "silenzioso" ma oggi esco allo scoperto per augurarti una pronta guarigione. Le costole rotte sono sempre parecchio dolorose (e possono essere pure pericolose) ma fortunatamente si sistemano in fretta! Abbiamo bisogno dei tuoi resoconti per sapere sempre la verità. Tu, Fulvio, dici che è penoso il modo in cui ti sei fatto male: io dico che è penoso il mondo dell'informazione e il mondo politico che abbiamo qui in Italia e in tutto l'Occidente! Raccontano che i ribelli sono bravi, buoni, belli, giusti, e che vincono da tutte le parti, quando invece sono dei razzisti, degli assassini e degli svendipatria per i quali il termine "ratti" è un eufemismo. Inoltre stanno perdendo da tutte le parti, ormai in Cirenaica il popolo si sta liberando di loro tornando a sventolare le bandiere verdi. Sono sicuro che il popolo libico vinceràm infliggendo a francesi e americani una lezione persino più dura e dolorosa del Vietnam. Ciao, Filippo.
RispondiEliminaCiao Fulvio, spero ti rimetta presto,ti volevo parlare della notizia del giorno, cioe' dell'arresto del generale Mladic in Serbia da parte del presidente Tadic (chissa' cosa dira' ai suoi connazionali che in Bosnia sono sopravvissuti agli sgherri di Izedbegovic...). L'anno scorso alla UCLA di Los Angeles ho trovato un volantino affisso in un corridoio di un docente universitario (o sedicente tale)che aveva costituito una task force per cercare notizie e prove utili all'incriminazione di Mladic, ed era nel Dipartimento di Computer Science...questo dovrebbe far pensare... badate bene non a cercare la verita', ma a portare acqua al mulino di quella tesi (e cercava studenti che lo aiutassero)
RispondiEliminaA proposito, dopo aver lasciato 4 anni Milosevic in carcere fino a morirci dentro senza uno straccio di sentenza di condanna, senza piu' notizie di Karadzic dopo la sua incarcerazione (ma si e' tenuto almeno il processo?) che credibilita' puo' riscuotere il tribunale internazionale dell'Aia? Al di la' della simpatia o meno per il personaggio Mladic, mi chiedo se in realta' il presidente Tadic stia rinnegando in realta' la storia di resistenza anche militare con i propri morti e feriti, che ha fatto si che oggi la comunita' serba possa ancora esistere e che lui possa parlare a loro nome.
Ciao Alessandro
queste veritiere notizie da parte del Fulvio coraggioso ed indomito, mi rallegrano e rallegreranno anche una mia giovane amica amante delle Giustizia, ammiratrice del Mu,cui le trasmetterò. sempre in cerca di Verità, ho trovato delle informazioni da parte di john kleeves, non certo comunista, a proposito della mia ricerca su chi avesse vinto la II guerra mondiale. certamente non l'hanno vinta usa e gb, ma l'USSR ed i Partigiani. giocano a scacchi, ma a terra PERDONO... sempre...! han finito i dané, quindi NON DRONERANNO PIù! la gb non ha l'euro, quindi NON è UE, quindi nel caos la Grecia torni alla dracma, sarà né più né meno come la gb. E NON CI STIANO A ROMPERE LE PARTI INTIME! ANDASSERO PIUTTOSTO, CON LE 4 SORELLE, AFFANCACTUS!
RispondiEliminaCaro Fulvio, seguo spesso il tuo blog, siamo politicamente distanti come vedute, ma ti stimo molto perchè sei un uomo libero.
RispondiEliminaun caro saluto, e continua ad aprire gli occhi ai teledipendenti lobomotizzati.
Ciao Fulvio,
RispondiEliminama fai le iniziative con Oggionni, noto sionista e d'origine ebraica? Quello che impedisce ai GC di fare iniziative sulla Palestina?
perché january the best che t'ha fatto? e la perugina coman dante delle cioccocacche? che t'ha fatto? sai quanti altri ce ne saranno di infiltrati nel prc!
RispondiEliminauna favola che mi piace immaginare: sparissero i subordinati dei george the neapolitan di saclà, cioè tutte le FA, i lenoni farebbero le mille miglia anche senza scarpe, come pure sparissero i polli ziotti
della suprema democra.CIA, anche gli is.rettiliani andrebbero bvolando senz'ali a rifugiarsi sulla l'1! e sarebbe la prima volta per gli u-mani! è una favola ma si sta indagnado scientifica-mente sul darma dharma...una bella propettiva!
Anonimo di "january the best" pensi proprio che ti convenga di accanirti sul non farte capi'?
RispondiEliminaFulvio
gennaro migliore... l'anticastrista....!
RispondiEliminacapito ora?