lunedì 22 agosto 2011

STRETTA FINALE? MAI!


Improvvisamente, di colpo, viene la realizzazione. Vedi quello che sei, ciò che hai fatto o, più precisamente, ciò che non hai fatto, obbedendo a quanto a tutti noi è richiesto: non fare niente. Ti ricordi delle occasioni in cui, forse, se ti fossi sollevato, altri pure si sarebbero sollevati. Ora ricordi tutto e ti si spezza il cuore. Troppo tardi. Sei compromesso oltre ogni rimedio. (Milton Mayer: "I tedeschi pensavano di essere liberi" 1955)

Le notizie che ricevo direttamente da Tripoli sono contrastanti. C’è chi riferisce che, dopo l’infiltrazione di alcune centinaia di mercenari e attacchi a tappeto di bombardieri ed elicotteri d’assalto, sbarchi di uomini da navi Nato, inquadrati da personale Nato, plateale violazione di ogni norma internazionale e della stessa risoluzione 1973 del braccio criminale dell’imperialismo, la città è tornata sotto il controllo delle forze lealiste e della popolazione in armi. Ma mi si dice anche che l’Hotel Rixos, quello dei giornalisti occidentali che hanno segnalato alla Nato i posti di blocco da bombardare, è al centro di combattimenti, con il figlio di Gheddafi che guida la difesa. In ogni caso, la celebrazione dei golpisti in Piazza Verde, trasmessa dalle tv, è un falso. In Piazza Verde la notte scorsa è comparso Gheddafi davanti a un’immensa folla di sostenitori. Tocca attendere che i miasmi della disinformazione si diradino. Intanto possiamo presumere, alla luce delle falsità propinateci in cinque mesi di pippe della marmaglia mercenaria (ma ne avete visto le facce?!), con noi che nella Tripoli salda e pacifica vedevamo solo le orrende sevizie inflitte alla gente di Bengasi, trasmesseci dai telefonini dei patrioti, che le imprese di questi gangster siano grandemente esagerate, ma che sia vera e terribile la macelleria umana dei serial killer Nato sulla città, come ce la riferisce da lì anche Thierry Meyssan.





La Nato aveva due imperativi: rimediare in prima persona – sbarchi di sue truppe speciali e di briganti fondamentalisti con valanghe di armamenti pesanti – allo spappolamento del coacervo di assassini e ladri riuniti nel Consiglio Nazionale di Transizione in corso di azzannamento reciproco sulle future spoglie della Libia; e distogliere dalle carneficine nazisioniste a Gaza, effettuate col pretesto di una rappresaglia all’attacco subito nel Neghev (8 morti), che noi speriamo sia la rinascita della lotta armata contro la cricca usurpatrice, ma che, visti carattere morale e precedenti di Israele, potrebbe essere anche stata una provocazione del Mossad.

In ogni caso ci risiamo. E non se ne può più. Il peggiore splatter hollywoodiano, o di quella pedagogia della ferocia che sono i videogiochi (esaltati da un irresponsabile critico del Manifesto), non si avvicina per ferocia e cinismo a quanto sta facendo da vent’anni la “comunità internazionale”.

Roba da togliere il sonno e l’autocontrollo al più dotato di peli sullo stomaco. C’è un caterpillar mostruoso che, nel quadro della strategia di sfoltimento dell’umanità e della riduzione del mondo in schiavitù , spiana un popolo dopo l’altro. Ho vissuto in diretta la distruzione della Jugoslavia e della Serbia, con i fetenti effetti collaterali di tribunali che, per coprire i crimini, incastrano e uccidono patrioti innocenti ed eroici. Ho visto due volte in Iraq radere al suolo la nazione della civiltà più antica della storia umana, quella meglio governata tra tutti i paesi del Terzo Mondo, attivando, dopo le stragi all’uranio, bande di serial killer torturatori incaricati di pulizie etniche di milioni di innocenti. A Gaza ho vissuto l’incendio di un formicaio umano, armi illegali spaventose finalizzate all’estinzione nel tempo, a partire dai bambini e dalle donne che li generano. E in tutta la Palestina vedo da 45 anni all’opera una banda di genocidi al cui confronto le atrocità naziste impallidiscono. Sul Libano ho visto entrambe le volte lo Stato-maestro del terrorismo interno e internazionale avventarsi su una popolazione inerme, massacrare donne e bambini, distruggere ogni cosa, pur di fronte a una magnifica resistenza patriottica, del resto presente e indomabile in tutti gli altri paesi masticati dai cannibali. E poi la mia Somalia, il mio Yemen, il mio Honduras legati, come la Libia, tra due cavalli, Nato e mercenari, aizzati in direzioni opposte.



E ora la Libia, capace di tener testa, grazie all’immenso sostegno popolare al grande leader antimperialista, autore del riscatto di un popolo che sta al vertice della giustizia sociale e della democrazia nel continente, alla forza combinata dell’idra a cento teste più feroce e potente di tutta la storia. Ancora una volta una belva tarata, repellente, dalla pelle bianca e dalla religione cristiana, la stessa che vampirizza la propria gente, l’ambiente della vita, che sparge culture depravate e tossiche, punta a incapsularsi nella sua caverna d’oro dopo aver fatto il vuoto attorno, sperando di sfuggire alla desertificazione planetaria. Torturatrice Usa in Iraq

Uso sempre il termine necrofori. Ce n’è uno migliore per chi va in giro compiendo massacri senza precedenti nella vicenda umana, allestendo bagni di sangue tra i propri cittadini, facendone ricadere la colpa su chi al terrorismo non ha mai fatto ricorso, al fine di scatenare genocidi e depredazioni universali? Torri Gemelle, metrò di Londra, treni di Madrid, alberghi di Amman e Mumbai, mercati affollati in giro per i paesi da frantumare e popoli da terrorizzare e sbranare.

Mi affollano gli occhi le stupende facce dei ragazzi, delle donne, dei bimbi che in Libia, festanti e determinati, mi accoglievano gridando a decine di migliaia Allah, Muammar, u Libia u bas; che notte dopo notte, scudi umani del loro leader, sfidavano a Bab el Azizieh, davvero eroicamente (e di questi eroi il mondo ha bisogno, caro Bertold), i licantropi del cielo. Sapevano, avevano visto che, dopo l’arrivo dei democratici liberatori e delle loro soldataglie mercenarie, immancabilmente lorde del sangue di innocenti stuprati, scuoiati, smembrati, non c’è neanche uno dei paesi squartati e occupati che non si trovi precipitato dal benessere, dalla giustizia, nell’abiezione sociale, dalla libertà nella schiavitù, dalla cittadinanza nell’esclusione.
Ma hanno anche visto e sanno che nessuna esclusione, nessuna abiezione sociale, nessuna cancellazione della propria storia impressa in testimonianze di civiltà (la Nato ha anche bombardato in Libia l’ineguagliabile tesoro archeologico romano di Leptis Magna, dopo aver rubato o polverizzato i monumenti della civiltà mesopotamica sostituendoli con McDonald’s), sono state in grado di fermare la Resistenza. Una resistenza già estesa a gran parte del Sud del mondo, che accende focolai anche nella metropoli, da Atene a Londra, da Santiago a Madrid. Dilagherà ancora quella resistenza, quell’insurrezione e che sia violenta il più possibile, che faccia danno finalmente anche a loro, alla faccia anche dei collateralisti inconsapevoli alla Vladimiro Giacché, grande demistificatore del menzognificio capitalista, ma che scivola come un peracottaio manifestaiolo qualsiasi quando dà dell’idiota a chi, manifestando per la Palestina, o per qualunque vittima, brucia fantocci e bandiere dei necrofori, o spacca le vetrine del consumismo per tossici. Che si bruci, porca miseria, si brucino ovunque non solo fantocci, ma gli incendiari del mondo. Forse, come pare abbia detto Gheddafi, Tripoli brucerà. Ma quella cenere soffocherà il mostro. Che ha dimenticato che la fenice è araba.

Una fenice che ci farà volare tutti e che farà precipitare sui crani bifronti della indecentemente chiamantesi “sinistra”, rettile bifide che serpeggia sotto panni arcobaleno, una cosa peggiore del missile antipersona Hellfire : la bolla di carico per l’immondezzaio della storia.

26 commenti:

  1. A proposito di disinformazione e certa sinistra, ecco come titola il web di "liberazione":"Secondo al Jazeera le forze fedeli a Gheddafi controllano ancora un quinto della capitale Tripoli. LE truppe del colonnello sparano sulla folla e nonostante i festeggiamenti vengono segnalati forti scontri ancora in corso.". Mi sembra si commenti da se, non una parola sui 1300 morti e 5000 feriti fatti in una sola notte dai bombardieri NATO. Non aggiungo altro.
    Alessandro

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  2. Grazie per il suo impegno.
    Approfitto di questo mio primo commento per esprimerle la mia vicinanza per la recente perdita del suo amico fraterno.

    Sa qualcosa dei quintali d'oro ai quali sarebbero interessati gli Inglesi in seguito alla richiesta di restituzione di quello venezuelano?

    E del nostro?

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  3. Grande, Fulvio, come sempre.
    Non so se alla fine gli imperialisti e i suoi fantocci riusciranno a mettere i piedi su Tripoli e a perseguire fino in fondo il loro progetto di liquidare in toto la Jamahiriya. Ma sono certo che, se lo dovessero fare, allora per loro s'aprirebbe uno scenario da far impallidire anche l'Iraq o l'Afghanistan. I libici non s'arrenderanno mai. Saranno i loro invasori a passare di sconfitta in sconfitta.
    Ciao, Filippo.

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  4. Fulvio, te li passo così, tu capirai meglio se pubblicarli o meno.
    Un saluto a Zdenek mi fa piacere ritrovarlo qui


    http://www.youtube.com/watch?v=x97q9y6nQY8&feature=player_embedded

    http://www.youtube.com/watch?v=NjoJxJgMXk4&feature=player_embedded

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  5. un dolore infinito mi provocano le notizie che giungono da Tripoli.Mi vergogno di essere italiano.

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  6. spezzo una lancia a favore di Filippo ;-)

    http://www.mathaba.net/news/?x=628196

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  7. Mi sento sempre pieno di emozioni quando leggo i tuoi post!
    Rimango sempre stupito di come la menzogna del potere riesca ad insinuarsi in ogni dove, in ogni ambiente, controllando tutto.
    Spero che l'umanità possa risvegliarsi dal sonno profondo nel quale si trova, oppure è meglio che arrivi una bella fine del mondo e così non ci pensiamo più!

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  8. Mi dispiace dirlo ma la cosidetta sinistra e' del tutto funzionale ai giochi sporchi dei poteri forti, fateci caso, l'Italia ha partecipato alla guerra alla Libia violando ancora una volta l'articolo 11 della nostra costituzione quella stessa costituzione che invece alle volte viene difesa acriticamente, eppure questa volta a differenza della guerra all'Afghanistan ed all'Iraq l'opinione pubblica e' rimasta indifferente o quasi, perche' ? Perche' gli apparati mass-mediatici della "sinistra" non hanno mobilitato il loro elettorato ormai costituito prevalentemente da robot che obbediscono ai comandi, questo dimostra semmai ce ne fosse bisogno che la cosidetta sinistra oggi non e' altro che la prostituta dei poteri forti sovrannazionali (banche d'affari, Stati Uniti etc etc...).

    Tg3, Tg1, Tg5...tutta monnezza appiattita sulle posizioni dei poteri forti.

    Andrea Rossi

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  9. ciao fulvio oggi è una giornata molto triste,non riesco ancora a capire come possa essere tollerata una disinformazione così cinica.ma in che paese viviamo,ci sono donne,anziani,bambini libici che stanno morendo sotto le nostre bombe "umanitarie" e giornalisti (euforici) cosa fanno?raccontano dell'explua delle azioni dell'eni in borsa,così come di tutte le compagnie del comparto energetico e degli eroici ribelli che ormai si sono infiltrati a tripoli.sono veramente molto triste oltre che indignato.la nato deve essere processata per crimini contro l'umanità,non è più tollerabile una tale crudeltà abbiamo superato tutti i limiti.

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  10. se hanno vinto questi bruti della peggiore dell'u-mana specie, perché falsificano in maniera evidentemente rozza ed inefficace le immagini prese da altre situazioni ed altri luoghi. So per certo che esistono programmi soffici che possono cambiare il colore dei vestiti e le bandiere per trasformare quelle Verde Libya in quelle del fureidris!!!! rainews24 che dopo la famosa filastrocca
    "control.C+control.V ti riempio lattivù>con la stampa su'orinale
    il trukketto kiaro appare> sovrapponi poi lo dice dal deserto sto a parigi [invece pare fosse Il Cairo II rainews24]

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  11. Rossoallosso. Sarà, ma, set o non set, questi mercenari nella Piazza Verde ci sono arrivati e degli eventuali set non c'è stato alcun bisogno. Tocca vedere se ci resteranno. Insisto, un qualsiasi satellite sputtanerebbe il trucco in due minuti.

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  12. È solo grazie a te e pochi altri che pur con una certa riluttanza riesco ancora a definirmi di sinistra! stefano

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  13. Sono stato a Tripoli e conosco la dignità di quella gente, l'orgoglio per le conquiste della Loro Rivoluzione.Non si arrenderanno mai alla barbarie fondamentalista e imperialista e questo renderà più orrendo il genocidio perpetrato dagli Osama Bin Laden di Bengasi, e dai loro alleati NATO, e applaudito dai loro amici del Manifesto e Liberazione.
    Solo la storia non li assolverà, quel massacro proverà per sempre chi è il vero terrorista.Altro che brigate internazionali Rossanda ,nazisti dal cielo e mercenari da terra:e tu, applaudi...
    Giorgio

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  14. Sto vedendo il Tg1 (sono costretto ovviamente...) e mi sta venendo il vomito, ma come diavolo si fa ad ascoltare simili propaganda ? Come si fa ad ascoltare questi raccomandati che ci raccontano continuamente cio' che il potere vuole ? Purtroppo pero' la maggioranza degli italiani si informa tramite queste cacche chiamate telegiornalisti ed e' questa la verita' a cui crederanno.


    Oggi la televisione ed anche la scuola sono diventati (ma forse lo sono sempre stati) nient'altro che strumenti d'indottrinamento, strumenti di propaganda creati per plagiare milioni di persone con verita' di parte, verita' faziose e menzogne palesi.

    Andrea Rossi

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  15. quello che mi fa dubitare è il fatto di tutta quella propaganda antecedente la "presa" di Tripoli,io credo non sia arrivato un bel niente,l'attacco è partito dall'interno,non esiste nessuna immagine se non quelle costruite di mezzi che entrano in Tripoli.
    Agendo in questa maniera fanno credere che i ribelli possono scorazzare per le Libia e far manbassa dei lealisti,in realtà questi sono solo quattro ratti spelacchiati e a sparare e bombardare è solo la NATO,ma ovviamente non si può dire sarebbe violazione mandato ONU

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  16. ecco la mitica "liberazione" della piazza verde di Tripoli:
    http://stopwarcrimes.wordpress.com/2011/08/22/al-jazeeras-fake-green-square

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  17. I "giornali" italiani di oggi mettono più tristezza degli altri. Stessa foto con un'immagine di Gheddafi in fiamme, stesso riferimento ai cecchini che sparano sui bambini.

    La Maglie, incredibilmente, su Libero, dopo Allam ieri su Il Giornale, pare aver compreso come andrà a finire. Qualcosa aveva intuito anche Bechis tempo fa.

    P.S.
    Ciao rossoallosso, benritrovato.

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  18. Sembra che Saif non sia mai stato fatto prigioniero, cosi' compare sul sito debka. Alla faccia della Corte "penale" dell'Aia che gia' ne reclamava l'estraddizione e dei Frattini vari. L'abbronzato Obama ha dichiarato che la situazione "e' ancora fluida", quindi i banditi ed i loro supporters avranno ancora un po' da fare, e le borse con i titoli ENI e petroliferi vari dovranno raffeddare i loro entusiasmi...
    Alessandro

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  19. la discussione sulla violenza e il suo uso,anche come rappresentanza in piazza:bandiere bruciata,fantocci calpestati o viceversa, raggiunge spesso vette di grande ipocrisia.Potremmo dividerci su questione di gusto,(a me non piacciono per nulla gli sfasciavetrina,perchè per acquistare la mia edicola ho speso i soldi che i miei hanno fatto come operai di catena e io come pirla precario.),ma non deve diventare freno alla risposta popolare contro sfruttatori e colonialisti.
    La storia che impariamo a scuola non è forse un inno alla violenza dei nostri eserciti e condottieri,(sempre gloriosi), ai danni di popoli vinti e straziati.
    La violenza delle quinte colonne dei falsi ribelli è santa e benedetta,ma condannata quella della risposta gheddaffiana.
    Il sistema occidentale delle democrazie americanizzate e dell'euroatlantismo sionista si basa sulla vigliaccheria,(attaccano da lontano e non guardando in faccia il nemico), ipocrisia,( la rapina,l'omicidio di nostra marca sono camapagne per la libertàààà),ferocia( ma si gasiamoli con armi non convenzionali quelli che non si piegano a noi).
    I sistemi di scontro di piazza e di lotta sono stati già codificati e debellati dal potere,tanto che dopo i casini iniziali si ritorna a situazioni di calma,magara apparente ma rimane calma
    Dovremmo sorprenderli usando metodi anti ascari,colpendo quelle voci che sono responsabili della propaganda degli stati canaglia,(usa,israele,inghilterra,francia,italia,germania),sputtanandoli sabotando il loro lavoro e per altre vie.Prendersela con i finanzieri,banchieri,con quelli che hanno responsabilità forti .
    Poi io sono fiducioso che Gheddafi saprà organizzare una bella resistenza interna.Voglio che le maggiori strade di tripoli siano riempite da teste dei ribelli e dei loro sostenitori occidentali

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  20. la vera notizia sarà la caduta di gheddafi.
    ancora è solo una notizia in pectore, ma lo sarà presto e tutto il resto, bombardamenti, le stragi di civili etc verrà sepolto da un mare di vergogna tra qualche anno, quando si dirà che sì, ci sono state delle vittime nei bombardamenti, ma non bisogna guardare al passato, bisogna guardare avanti e quello che conta è che gheddafi non è più al potere.

    al giorno d'oggi le guerre si vincono sul teleschermo prima che sul campo, si vincono con le operazioni psicologiche, come del resto creare le crisi finanziarie, creare panico per poter mettere ai ferri corti i popoli, i lavoratori, i pensionati, gli immigrati e tutti coloro che ancora hanno qualcosa da perdere nel ribellarsi in modo violento.

    purtroppo, la farsa che si compie in questa terribile tragedia è la compiacenza della sinistra odierna che non avendo più uno straccio di idea di come potrebbe essere la società si schiera in larga misura con i cavalieri dell'apocalisse occidentale, distruttori di civilità mascherati da portatori di democrazia.

    e va bene, che esultino pure per avere tolto di mezzo gheddafi, assad e tutto il resto, ma i morti civili bombardati ce li avranno sulla coscienza e che non si credano di restare assolti perché ne saranno per sempre coinvolti.

    non molto tempo fa issavano le bandiere arcobaleno sui balconi, ora che fanno isseranno le bandiere rosso nere con la mezza luna dentro inneggiando alla libertà e alla democrazia?

    ribelli libici come che guevara?

    che mestizia!!


    saluti

    alberto

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  21. le notizie più fresche che sono riuscito a reperire
    "è confermato che le tribù sono leali a Gheddafi e hanno accerchiato tripoli,i rapporti che dichiarano il governo libico in fuga sono falsi,Gheddafi assieme ai figli sta combattendo(immenso,meglio morto che schiavo,aggiungo io).
    I giornalisti minacciati di morte sono asseragliati nell'hotel protetti dall'esercito libico,l'unica di cui non si ha notizia è Lizzie Phelan.
    da Alexandra

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  22. Mi riconosco pienamente nell'ultimo intervanto dell'utente Anonimo, sostanzialmente non potrei dire di meglio; ma resta lo stesso un groppo in gola e tanta rabbia.

    Giovanni Baccini.

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  23. Alex 1, parlando di "liberazione" hai messo a nudo un verminaio di ipocrisia. Per mesi e mesi ha riferito pedissequamente le fonti -bubbola di al Jazeera per non parlare di al Arabija, mai ha accennato a notizie su stragi di civili libici, ha sempre derubricato la tragedia libica ad una qualsiasi guerra civile.E si fanno passare per comunisti.

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  24. E' preoccupante la deriva nera, opportunistica di Rifondazione e della FdS ( buoni quelli di Dliberto...) sul genocidio imperialista compiuto in Libia, la cecità, se non la complicità con le potenze dello sfruttamento fino all'osso dei paesi non omologati alla globalizzazione e al "libero mercato" ( già Bertinotti definì imperialismo e neocolonialismo come categorie del Novecento ), ma se non si può contare almeno in parte su queste forze politiche , almeno in Italia,
    rimane il vuoto totale. Forse ha ragione G.Chiesa quando sostiene la necessità di un'alternativa secca ai partiti tradizionali, ma poi soggiunge : "l'Alternativa ( il suo gruppo ) la facciamo solo noi". E allora, che fare ?

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  25. SOS - Libia. Plan de la SSotan (divulgadlo). Primero, silenciar a cualquier precio la prensa libre que se halle en Trípoli. Segundo, montar una gran producción cinematográfica en la cual los Rebeldes tomarán Trípoli y controlarán toda Libia. Tercero, a través de la televisión, la prensa y los políticos, lograr que los ciudadanos de Europa y Norteamérica (al menos) se ¡traguen la película!. Cuarto, convencerlos (será muy fácil) de que la SSotan deberá entonces desembarcar en Libia para evitar que los vencedores (los Rebeldes) tomen represalias con los vencidos (Gaddafistas). Quinto, con la prensa libre ahogada en el silencio, los SSotanitos durante esta nueva misión humanitaria conquistarán, de camino y realmente, la ciudad de Trípoli y el resto de la Libia socialista. Y al final nadie se habría enterado de la verdad y los SSotanitos podrán distribuirse sin mayores difucultades el tan codiciado petróleo... En:

    http://aims.selfip.org/spanish_revolution.htm

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