Bandiere false, false bandierine
“Nessuno è più schiavizzato di coloro che
falsamente credono di essere liberi”. (Wolfgang Goethe)
“Il 5% della gente pensa, il 10% della gente
pensa di pensare e il restante 85% morirebbe piuttosto che pensare”.
(Thomas Edison)
“L’Occidente ha conquistato il mondo
non per la superiorità delle idee, dei valori, della religione, ma solo per la
superiorità nell’applicazione della violenza organizzata. Gli occidentali
spesso dimenticano questo fatto, i non-occidentali mai” (Samuel Huntington)
Cari amici interlocutori, mi sa che
per tutto novembre non ci incontreremo. Sono partito per una nuova impresa
documentaristica sulle più gravi violazioni inflitte dai briganti del potere al
nostro paese, in termini di territorio, comunità, salute, ambiente. La guerra
all’Italia, civile e militare. E chi sta in trincea. Tra le riprese da fare da
un capo all’altro della penisola, difficilmente ci sarà tempo per interventi
sul blog. Ma seguirò con attenzione i vostri, di interventi. Hasta siempre.
So
che la maggior parte dei miei interlocutori è interessata più ai miei
interventi su questioni internazionali, che non a quelli su temi domestici.
Eppure, come dicono i francesi, tout se
tien e conviene comporre la presbiopia con la miopia, nel qual caso lo
strumento migliore sono le lenti bifocali. Per esempio cosa c’entra lo Stato
islamico (IS, ISIS, ISIL, che dir si voglia) con la kermesse di
Svendola-Landini-Civati ai Santi Apostoli (di cui già nel precedente post), o
con “Sinistra-Lavoro”, di cui sul “manifesto” (dove sennò) è apparsa, splattata
su tutta l’ultima pagina, la notizia della nascita? Il primo si vede col
cannocchiale, per gli altri due ci vuole il microscopio, ma qualcosa in comune
ce l’hanno. Sono tutti False Flag, che lo sappiano o no, che lo
vogliano o no.
McCain,
senatore Usa e inviato di Obama, decora miliziano dello Stato Islamico
L’ISIS,
esegue il mandato USA-Israele-Golfo accasandosi con i curdi buoni della colonia
irachena nell’Iraq tripartito e disossato e tentando di spazzar via i curdi
siriani cattivi di Kobani e quelli turchi del PKK, che stanno con Assad, la
democrazia, la libertà, la laicità. Il tiranno fascista Erdogan, fantoccio Nato
a dispetto dei dissapori con gli Usa esibiti a scopo di consenso, dopo aver
assistito impassibile per settimane al genocidio di Kobani, proprio come i
compari coloni israeliani sul confine della Gaza sotto l’apocalisse di “Margine
Protettivo”, piegato dalla revulsione mondiale ha ora concesso ai Peshmerga curdi iracheni di andare in
soccorso ai patrioti in Siria. Ma come lo Stato Islamico (IS), finto nemico
dell’Occidente e suo vero strumento, e come Erdogan, apparente irresoluto
nemico dell’IS e invece suo sponsor e promotore, così i Peshmerga (si chiamano così solo i combattenti curdi iracheni e non
quelli turchi e siriani), spediti dall’agente Cia-Mossad Barzani, temo che
piuttosto che per rafforzare i fratelli di Kobani, abbiano il compito di
sabotarli.
E qui voglio esprimere un commosso omaggio a Serena Shim, giovane, coraggiosa
inviata libanese del canale all-news iraniano PressTV, ammazzata dagli sgherri
turchi perché raccontava la verità sulla lotta dei curdi di Kobani invisi al
macellaio Erdogan (per un’informazione professionale e
corretta potete abbonarvi alla newsletter di PressTV. L’emittente TV
satellitare è stata rimossa dai padroni europei dei satelliti. Con Russia
Today, RT, e Telesur, è un ottimo pacchetto di informazione alternativa).
Difficile
che non sia così, visto che, oltretutto combattenti rivelatisi scarsini contro
l’ISIS, i barzaniani stanno nelle grazie degli Usa, dei turchi e di Israele, i
quali tutti si abbeverano alle loro sorgenti di petrolio. E pensate che davvero
gli Usa abbiano sbagliato, come deplorano i media, quando hanno lanciato armi
ai curdi di Kobani che sono finite in bocca all’ISIL? E vuoi vedere che la cattura
da parte dei jihadisti di tre caccia siriani,
ora usati contro i curdi (ma due di questi sono stati distrutti dalle forze
nazionali siriane), sia circolata per dare finalmente corpo a quella no-fly zone per cui sbraita Erdogan e
che gli aggressori ambiscono da 4 anni per neutralizzare l’aviazione di Assad?
Terrorismo globale
Del
resto il terrorismo False Flag USraeliano sta vivendo un’alta stagione di
continente in continente, sempre all’insegna della megatruffa del millennio:
far passare i propri crimini per commessi da presunti nemici. L’inarrestabile
(?) avanzata dell’invencible armada islamista,
con le quotidiane carneficine del terrorismo antiscita a Baghdad, esegue il mandato
Usraeliano e dei satrapi del Golfo di far fuori la marca irachena del detestato
Iran. Nella tripartizione sunniti, curdi, sciti, questi ultimi diventino una
specie di Kosovo e non si sognino di appoggiarsi al fratellone iraniano e di
sostenere quello siriano. Alla sedizione pseudo-democratica, colorata di stelle
e strisce, della prole dei potentati di Hong Kong (siamo in attesa che spuntino
i soliti cecchini addestrati in Mossad o in Colombia), nostalgici dei fasti di
quando chi li governava veniva nominato direttamente da Sua Maestà britannica,
si affiancano le stragi degli islamisti separatisti simil-ISIL dello Xinjiang;
che la Cina non s’illuda di farla franca con quel suo “patto d’acciaio” anti-dollaro
con Russia, Bielorussia, Kazakistan e altri.
E
nemmeno la Russia di Putin, che con la neutralizzazione dei terroristi ceceni
(celebrati dall’estrema “sinistra” all’estrema destra di Adriano Sofri), non
pensi di aver posto fine alle trame interne della Cia. Con l’incidente mortale
fatto capitare nell’aeroporto di Mosca al Mattei francese della Total, De
Margerie, grande amico di Putin nell’interesse del suo paese piuttosto che
degli anglosionisti, una quinta colonna anti-russa si è dimostrata viva e
vegeta. Fantastico come i giocolieri dell’informazione nostrana (ovviamente tutti
“colorati”) trasformino la risposta della polizia di Hong Kong, un unico
impiego di idranti in due settimane contro chi assaltava edifici governativi,
in pogrom tipo ghetto di Varsavia. Quanto più civili e moderati i nostri sbirri,
o quelli americani, o tedeschi, o britannici, o spagnoli, o francesi, che
studenti, pastori, pensionati, licenziati, terremotati, intossicati, spiantati,
accolgono con snack e violette. Tipo Diaz.
Al
di là dell’Oceano la stessa centrale terroristica alza il tiro in Venezuela.
Fallita la destabilizzazione con il terrorismo diffuso delle guarimbas, sventato l’attentato contro
il presidente Maduro, si dedica ora, partendo dal deputato Robert Serra,
amatissimo protagonista del chavismo, e da sua moglie, ad ammazzare politici di
prima linea. E non ci si illuda che il massacro dei 42 studenti a Iguala, nello
Stato messicano di Guerrero, in parte uccisi nel corso della manifestazione
contro il degrado dell’istruzione, in parte torturati, trucidati, bruciati e
fatti sparire in fosse comuni da polizia e narcos, come sempre uniti,
rappresenti un’efferatezza occasionale. In Messico è in atto lo stesso
genocidio che è affidato a Ebola nell’Africa Occidentale delle ricchezze
minerarie e dei due laboratori Usa (In Sierra Leone e Liberia) per la guerra
biologica.
E’ la
“guerra alla droga”, gemella di quella al terrorismo, dettata da Washington
agli ultimi due presidenti, Felipe Calderon e Enrique Pena Nieto, per giustificare quella militarizzazione
“anti-narcos” del paese che serve all’indisturbata attuazione del NAFTA, il
trattato di libero scambio Messico-Usa di cui il TTIP, in arrivo da noi, è la
copia aggiornata. 100mila morti ammazzati da militari e narcos, in gran parte
femminicidi, sotto Calderon e Pena Nieto, per stroncare qualsiasi fermento di
lotta di classe, seminare paura e permettere il libero dispiegarsi della coppia
neoliberismo- narcotraffico che alimenta mercato e banche statunitensi.
Si chiude la dispensa latinoamericana
Colpi
di coda da cobra ferito dell’imperialismo che si vede sottrarre l’America
Latina, già sua dispensa, da un movimento che continua ad affermarsi e
crescere. Con Evo Morales, rivoluzionario di punta del continente, al terzo
mandato con il 60% dei voti, a dispetto di tutti gli intrighi dell’ambasciata
Usa; con Rafael Correa in Ecuador che, con l’80% di gradimento, neutralizza
golpe e destabilizzazioni ammantate di indigenismo; con Cristina Kirchner in Argentina che non si piega e rilancia
contro lo strangolamento tentato dagli avvoltoi bancari; con Dilma Rousseff in
Brasile che, al netto delle sue disastrose politiche sociali ed economiche e
della complicità con i vampiri terratenientes, almeno tiene testa a Washington;
con l’ALBA e la crescente integrazione latinoamericana dai forti tratti
antiliberisti e antimperialisti.
E’
ovvio a chiunque non sia imbambolato dalle giaculatorie dei coristi di regime
che l’IS, oltre a sistemare il Medioriente e incendiare aree asiatiche e
africane, deve servire a eliminare ogni opposizione in Occidente al processo di
nazificazione così bene sperimentato a Kiev. L’esibizione, sotto regia
altamente professionale, degli abomini compiuti da questi super-ascari del
nuovo colonialismo, le minacce a Obama, Gerusalemme, Roma, papa, gli sfracelli minacciati
dalle nostre parti, rinverdiscono la strategia dell’11 settembre e successivi
carnai a Londra, Madrid, Mumbai, Boston, Mosca. La gente stava uscendo dalla
notte della paura e minacciava di riflettere sugli schiaffi che continua a
ricevere da terroristi genuini, quelli di casa, anzi, del Palazzo, a forza di
neoliberismo e fascistizzazione. E anche sulle decapitazioni e frantumazioni di
massa che i presunti crociati anti-terrorismo e anti-droga travestono da
esportazione di democrazia e diritti umani a Gaza, Donbass, Afghanistan-Pakistan,Yemen-Somalia,
Iraq, Siria. Con il fantoccio Obama siamo semplicemente alla coppia di pupi
neocon Bush-Cheney 2.0.
Canada: il nipotino dell’11 settembre
Avendo
i servizi occidentali supervisionato le spedizioni in Libia, Siria e Iraq di
alcune decine di migliaia di propri cittadini, quali agenti e quali fulminati
sulla via dell’Islam demenziale, non poteva tardare la materializzazione del
mostro islamico a casa nostra. Giorni fa ha scelto il Canada del premier
Harper, il più accanito sguattero di Wall Street, sempre primo a schierare
campagne di menzogne e cannoni a fianco del potente vicino. E così ecco uno
psicopatico canadese, immancabile “lupo solitario”, infestato da precedenti
penali per droga e furto, ideale soggetto da ricatto e manipolazione, detto da
tempo sotto sorveglianza della polizia, che, indisturbato, ne combina di tutti
i colori per decine di minuti, fucila soldati per strada e irrompe indisturbato
in parlamento, dove sparacchia per un bel po’. Se ai canadesi, e a noi altri
che osserviamo da fuori in attesa che qualcosa del genere capiti anche a noi, è
rimasto un barlume di raziocinio, dovremmo poter disintegrare il morso della
paura con un’esplosione di risate omeriche.
Non
solo ci vogliono far passare per rigurgito del terrorismo IS (poi scopriranno
il retroterra islamista del “lupo solitario”; sanno scegliere bene i soggetti
da manipolare e sacrificare) uno sbarellato mitomane schizofrenico, dedito
all’alcol e alla palestra, sotto stretto controllo poliziesco. Ci raccontano
pure che, dopo i rimbombi delle terribili minacce islamiste, si era passati al
”massimo grado di allerta antiterrorista”, che ogni cosa era vigilata e sotto
controllo, che i siti strategici erano protetti, che per porti, aeroporti e
stazioni non sarebbe passato neanche uno spillo terrorista. E poi gli scappa
tra le dita un energumeno cui avevano addirittura confiscato il passaporto
perché aveva annunciato la sua adesione all’IS.
E il parlamento di Ottawa non è il sito più strategico di tutti?
Dicono,
i responsabili della sicurezza, che “l’attacco ha preso le autorità di
sorpresa”. Ma pensa! E’ da settimane che
i servizi canadesi agitano il pericolo di attentati terroristici. Il quotidiano
“National Post”, poche settimane fa, aveva pubblicato estratti di un rapporto
dell’intelligence in cui si diceva che le autorità erano sul chi vive per la “possibile
imminenza di un attacco dalle parti di Ottawa. Obiettivo appetibile per la
presenza di numerose istituzioni, governo, parlamento, ambasciate,
installazioni militari…” Si arrivava, da veri veggenti, a ipotizzare che “un
simile attacco sarà probabilmente effettuato da un attore solitario, o da un
piccolo gruppo che si sarebbe valso di fucili e ordigni improvvisati”. Era il
copione. Fedelmente eseguito. Ciò che fa sghignazzare – e ragionare - è come questi complottisti delle False
Bandiere, stretti tra il mandato di compiere attentati e il ruolo di garanti
della sicurezza, debbano trovare un’armonia tra la grancassa della paura, da
instillare a fini di controllo, repressione, Stato di Polizia, e il violino
delle rassicurazioni sulla sconfitta del terrorismo, per continuare ad essere
credibili e votati. L’ambaradan di baggianate, che accompagna immancabilmente
le operazioni False Flag dei vertici
mondiali del terrorismo, fin dall’11 settembre, nasce da questa contraddizione.
Lo dobbiamo ai fumogeni dei media, “sinistri” in testa, se questi nonsense
passano.
Ottawa, come Londra, Madrid, Mumbai….
figlie della madre di tutte le False Flag
Per
un’occhiata sobria sui fatti di Ottawa, come su tutti quelli del genere che
l’hanno preceduta e che li seguiranno, conviene tornare alla madre di tutte le False Flag. Quella che ha generato i
vari mostricciatoli successivi, fino allo squilibrato di Ottawa. L’11 settembre
2001 nessuna parte dell’apparato della Sicurezza Nazionale ha funzionato. Per
la prima volta nella sua storia, la US Air Force non è riuscita a far decollare
i suoi aerei. Il Consiglio Nazionale di Sicurezza non ha battuto ciglio. Tutte
e 16 le agenzie di intelligence Usa,
come quelle Nato e israeliane, sono rimaste al palo. I controlli del
traffico aereo non hanno visto e non hanno mosso. La sicurezza aeroportuale è
fallita in quattro aeroporti alla stessa ora nello stesso giorno. 3000 persone
sono morte nello Stato che vanta il più poderoso apparato di spionaggio e
sicurezza del mondo e della storia. Per colpa di presunti piloti che avevano
dimostrato di non sapere pilotare neanche un ultraleggero.
Ci
si sarebbe aspettati uno tsunami di domande poste dalla Casa Bianca, dal
Congresso, dai media. Si è resistito per
un anno alle richieste delle famiglie delle vittime per una commissione
d’inchiesta e quando una combriccola di politici l’ha formata, le sue
conclusioni non hanno saputo rispondere a un interrogativo che fosse uno sul
perché siano crollati torri costruite per resistere a ben altro che a un
focarello di carburante e perché un Boeing enorme sia svanito in una bolla di
vapore dopo aver fatto un buco di sei metri nel muro del Pentagono. Il
presidente, vicepresidente e consulente legale della Commissione hanno
ripetutamente denunciato reticenze, sabotaggi e negazioni di informazioni da
parte del governo.
Non
c’è stata l’incriminazione di un solo responsabile della catastrofe e dei
relativi fallimenti. Ma i risultati programmati si sono ottenuti. I regimi
criminali di Bush e Obama hanno utilizzato l’11/9 per uccidere, mutilare,
sradicare, milioni di musulmani in sette paesi, nessuno dei quali aveva niente
a che fare con le Torri. Intere generazioni in Occidente sono state indotte a
diffidare e temere i musulmani. Le stesse generazioni stanno facendo i conti
con Stati di polizia che hanno cancellato diritti, riservatezza, tutele
costituzionali e si sono dotati di arbitrio assoluto in tutti i settori della
vita. Sono state immerse in guerre senza fine, alimentate grazie alla negazione
dei loro bisogni. Generazioni imprigionate in società in cui la verità è stata
rimpiazzata dalla ripetizione infinita di menzogne.
Terroristi e quaquaraquà con le bandierine false
Mutatis mutandis e si parva licet componere
magnis, passando alla vista corta sul palcoscenico dei pupi nostrani e
osando confrontare farse con tragedie, false bandiere con bandierine false, ecco
il rastrellamento dei detriti di una “sinistra” dalle mille sconfitte, dai
mille cedimenti, dai mille tradimenti, ridicolmente operata “nel nome
dell’unità delle sinistre” da naufragi SEL e birichini anti-Renzi del PD,
subito contrastata, “nel nome dell’unità delle sinistre”, dai residui grassiani
del peggiore PRC, rinominatisi “Sinistra-Lavoro”. Tutti buoni per ogni stagione,
purchè titolata “centrosinistra”, in modo da occultare lo strato di merda
politico-morale che gli permette di incollarsi alle ambite poltrone. Nello
sgabuzzino di queste sbandati Brancaleone, guidate da leader macchiatisi di
ogni nefandezza consociativa, cercano briciole di formaggio anche gli ultimi
vermicelli dell’altra Europa di Tsipras, guidata dalla bilderberghiana
Spinelli. False Flag come IS,
Erdogan, Peshmerga, i “democratici”
di Hong Kong o di Kiev, i rivoluzionari di Siria o Libia? Sì, se uno, appunto,
si permette di “componere” tafani colorati
di rosso, ma muniti di pungiglioni neri, e avvoltoi a stelle e strisce.
C’è
nel nostro paese una massa critica autentica, l’unica, che, dal parlamento alle
piazze, si oppone al regime piduista-iperfascista del coniglio mannaro? Si
battono alla grande i parlamentari 5 Stelle, a dispetto di un leader a rischio
di stereotipo e che insiste a combinare fulmini di giusta guerra con schizzi fuori
dal vaso? Sono piene le piazze di furibondi licenziati, disoccupati,
senzatetto, senzascuola, senzasilo, senzambiente, senzasalute, senzapensione,
senzavoce, senzadomani, senzafaccia? Ebbene, ecco la falsa bandierina di
“sinistra”. Cioè il depistaggio, l’arma di distrazione di massa, la deviazione
verso l’ordinato vivere e convivere. Che svettano le bandierine civili delle
unioni omosessuali (quelle delle coppie di fatto etero nessuno se le fila), che
ci si assordi con la grancassa della violenza degli uomini (purchè non in
Messico…), che ci si anneghi nell’alluvione di lacrime sui migranti (senza mai
dire chi li fa migrare), che si inorridisca davanti agli abominii islamici e si
dimentichi i serial killer di massa tra le nostre file.
Così
si oscurano gli striscioni della collera sociale e si silenziano le voci delle
mille rivolte possibilissime e necessarie. Emblematico il “manifesto”: i primi
tre paginoni tutto un peana al sindaco di Roma Marino per le sue registrazioni,
puramente demagogiche, di matrimoni gay, mentre scompare dai radar la cacciata
a selciate – al diavolo l’art.18, “licenziare è di sinistra” – di quasi 200
orchestrali e coristi dell’Opera con rispettive famiglie. E scompare il
collasso definitivo della capitale delle buche, delle periferie terzomondiste,
dei trasporti scoppiati, della monnezza dilagante, dello sfacelo culturale.
Scoprire dove è la False Flag.
E
chi si preoccupa più di queste prostitute/i dilettanti allo sbaraglio che però
sono bravissime a infilarci coltelli nella schiena mentre ne osserviamo – e
magari sbertucciamo – le gagliarde fanfaronate a maniche arrotolate o con leggins dipinti sulle natiche nei
postriboli delle tenutarie televisive? Il Chicago boy de noantri, il grullo
parlante con la faccia da Mr. Bean e la mannaia di Mr. Hyde, e le sue corifee
da vetrina Upim, manifestazione, inarrivata nella storia patria, di protervia,
scaltra idiozia e abissale volgarità, stanno evolvendo in desertificazione la
gramigna cerebrale coltivata appassionatamente nel ventennio berlusconiano.
Ventennio che, a sua volta, ha fatto sembrare quello mussoliniano un Parnaso
del pensiero e dello stile. L’avreste mai detto che un buzzurro di provincia,
assolutamente senz’ arte né parte, dotato solo di chiacchera da imbonitore di
sciroppi curatutto, avrebbe potuto condurre una nazione al matrimonio tra
ex-PCI e criminalità organizzata, lasciandoci tutti quanti, come Loth, statue
di sale? Da dove si snodano le spirali del suo dna? Da Salerno 1944, dove pure
si parlava di “svolta”?
Genova… per loro
Il
disastro, la vergogna di Genova sono l’epitome di questo regime di fancazzisti
con la svastica tra le sinapsi e fregole Gestapo negli ormoni. E’ l’ennesima
catastrofe, morti, famiglie e lavoro di vite intere distrutte, una collera
oceanica che giustamente sbatte contro i
contrafforti del potere assassino, dove gli omuncoli responsabili, Burlando,
Doria, Renzi e tutti i suoi predecessori fino all’accoppiata De Gasperi-Togliatti,
stanno rintanati in attesa di qualche Robespierre. Per il TG3 mi sono fatto l’alluvione
del ’92 e del ’93, prima c’erano state altre, dopo ne sono venute altre. E Burlando
(nomen omen) era sempre lì, un ras ligure che ha sgovernato la sua gente nel
nome dei peggiori malfattori del cemento e del ladrocinio. Doria, con quella
faccia da allocco, ovviamente SEL, ce l’ho nel mio docufilm “Fronte Italia” mentre
giura “Il Tav del Terzo Valico s’ha da
fare, senza se e senza ma”. E la collina della Valpolcevera, disboscata e
squartata per aprirci la voragine del tunnel TAV, è stata la prima a franare
sulla città e sui binari, buttando nella scarpata una Freccia Bianca.
Paradossale? No, logico, consequenziale.
Questo
faccione da corrotto felliniano me lo sono trovato davanti in cabina di guida,
mentre inaugurava, da ministro dei trasporti, un altro treno veloce. Gli
chiesi: “Ma a che serve correre sempre più veloci?”. Rimase imbambolato, poi
disse: “A guadagnare tempo”. Io: “Per cosa?” Si voltò dall’altra parte, verso l’AD
delle FFSS, Necci, quello che, con lui, ha distrutto la migliore rete
ferroviaria d’Europa. Quanto a Renzi,
rifiutatosi di proclamare per Genova lo stato di calamità, or ora ha
dimezzato i quattro soldi che erano stati stanziati. Quegli altri, che la
regione aveva e che dovevano far partire i lavori, erano rimasti in cassa, a
maturare interessi. Altro che burocrazia.
Questo
squallido guitto plebeo non è comunque da sottovalutare. Dal crepuscolo
dell’Occidente arrivano i quattro cavalieri dell’Apocalisse, banchieri,
armaioli, petrolieri, agrochimici. Hanno scoperto questo omino di burro su una
carrozzella delle Cascine e lo hanno messo sul cocchio del tiro a quattro
diretto al Paese dei balocchi. I quattro cavalli si chiamano guerra, usura, fame,
clima. Per fermarli bisognerebbe fare come gli studenti messicani di Iguala che
incendiano municipi, a cominciare da quello del sindaco mandante della strage.
Ma a noi sono già spuntate le orecchie di somaro e non udiamo il calpestio
degli zoccoli in arrivo.
La medesima domanda la pongo sempre anch'io "perchè la necessità di andare sempre più veloci?" io la risposta ce l'ho ma gli altri no (il che denota non ignoranza ma lobotomia) e rimangono immancabilmente ammutoliti lo stesso mutismo si ripropone ad un altra domanda che faccio quando si contesta ai giovani "di rompere le vetrine" e allora? "vale più una vetrina che il futuro dei nostri figli?"
RispondiEliminafalse flag
RispondiElimina19 giu
"In Iraq i ribelli islamici conquistano vecchi depositi di armi chimiche
Per saperne di più: http://italian.ruvr.ru/news/2014_06_19/In-Iraq-i-ribelli-islamici-conquistano-vecchi-depositi-di-armi-chimiche"
o qualcuno li ha riforniti,non certo Saddam,oppure è false flag pure questa
25 ott
I militanti dello Stato islamico, durante l'attacco a nord di Baghdad, hanno usato esplosivi contenenti cloro tossico. A seguito dell’attacco sono rimaste ferite 25 persone, militari e civili, secondo il Wall Street Journal, citando le autorità locali.
Caro Fulvio, non commento da un po' ma sempre seguo, forse prima ancora per amore di Ragione e Logica che per cercare analisi e informazioni.
RispondiEliminaNon certo per pignoleria, ma esigere sempre e solo il meglio da noi stessi e dagli altri (non e' un dovere Rivoluzionario?, io credo di si'), potremmo approfondire su Ebola, poiche' mi sembri ammiccante sul "laboratorio di guerra batteriologica USA. Come non sei certo tenuto a ricordare, sono quello che vive in Africa e lavora su progetti sanitari in mezzo alla poverta' assoluta (la litania del "sotto un dollaro al giorno" non ha senso); non sono in zona di Ebola anche se il panico si sta diffondendo anche qui. Posso solo dire che le infamie batteriologiche (piu' che provate, ci mancherebbe) non annullano l'epidemiologia e la virologia. Poi, volendo, sull'impatto e sfruttamento mediatico del fenomeno ebola a fini di controllo sociale, lasciamo perdere..ma ahime'le malattie infettive esistono, e mutano,e ammazzano.
Oltre a cio', e spero mi perdonerai la deviazione professionale, diffondo a chiunque voglia ascoltare (e anche a chi non vuole, che diamine!e' un dovere rivoluzionario anche questo) i tuoi post, dei quali ti ringrazio per il nitore intellettuale e la passione. E poi, sono dinamite! dopo averne letto uno mi sento meglio anche fisicamente, sara' l'aria pura... con grande stima e amicizia.
Edoardo, Tanzania
anonimo@ Caro Edoardo, non dubito delle tue certezze, ma mi suscitano dubbi anche coloro che, con svariate argomentazioni, documenti, testimonianze, puntano a un'epidemia con responsabilità colpose o dolose dei laboratori Usa di guerra chimiche collocati proprio nei paesi interessati. Non sarebbe la prima volta. Certissima è poi la strumentalizzazione dell'epidemia a fini di terrorismo e conseguente annullamento degli spazi e dei diritti democratici. In ogni caso attendo prima di formarmi un'opinione definitiva.
RispondiEliminaLoro S.E.C. T.T.I.P Ω Noi O.P.P.T. N.A.C. Ψ
RispondiEliminao no?
morgana
anonimo@
RispondiEliminaMorgana, maddai!
Caro Fulvio...tu metti in evidenza sempre il grado di assurda manipolazione contro la maggioranza se non tutti i cittadini, molti siti propongono analisi e visioni ben alternative al giornalismo mainstream... perché diavolo tutti noi o buona parte accetta versioni della realtà che sono a volte addirittura in contraddizione palese con i fatti ma che soprattutto si ritorcono contro noi stessi? Tu dici a volte cose che condivido spesso (non sempre)... ma perché diavolo una minoranza non esigua ma non ampia le porta avanti? Renzi viene definito da non pochi come un bugiardo incredibile, alcuni lo chiamano a mezzo stampa in articoli un ca°°aro... per il livello di manipolazione e bugie che dice... come peraltro Berlusconi prima di lui? Perché gli italiani ricadono spesso nei medesimi errori e non cambiano veramente? E' deprimente che la massa critica rimane uguale e non via sia quello scatto che cambia e in meglio le cose...è deprimente
RispondiEliminacristo si è fermato a ebola,
RispondiEliminanon so a voi ma a me vien da piangere :
"È confermata la notizia secondo la quale un vaccino sperimentale contro il virus ebola sarà prodotto a Berna entro il 2015. Lo ha reso noto lunedì la Crucell, azienda che si occuperà della produzione.La Crucell dovrebbe sintetizzarne oltre un milione di dosi. Già ora il sito produttivo sta subendo i lavori di adattamento in vista delle esigenze operative legate a creazione, stoccaggio e logistica del vaccino.Grazie all'antidoto è stato rivisto al ribasso il numero di impieghi che la società aveva previsto di cancellare già lo scorso anno, stimati in 380."
http://en.wikipedia.org/wiki/Crucell con sede in Olanda e filiale della http://www.jnj.com/
Gli aguzzini di Stefano Cucchi tutti assolti. Ma la cosa ancora piu' triste e' stato il comunicato del Sap, che ha dato tuta la colpa alla vittima ed al suo "stile di vita". Ci stupiamo tanto se poi i celerini si sfogano contro gli operai che manifestano in piazza? Si sono mai chiesti le Camusso e gli altri dirigenti sindacali come vengono motivati certi agenti "antisommossa" prima delle manifestazioni? Adesso poi avranno anche il taser, potranno manganellare anche senza rischiare il contatto fisico, tanto "e' meno pericoloso". Meno pericoloso per chi?
RispondiEliminaCaro rossoallosso: Nella logica del "mercato" tanto indiscutibile sia a destra che a sinistra (che al limite lo vorrebbe un po' mitigato dall'intervento dello Stato, pronto a pagare i costi delle imprese in crisi) ci stupiamo veramente che prima di brevettare un vaccine aspettino a vedere se il numero di malati aumenti e quindi aumentano anche i profitti?
RispondiEliminaOggi sul Manifesto un articolo che indica come "nuovi poveri" quelli che hanno una partita IVA, in quanto non avrebbero le generose tutele dei lavoratori dipendenti. Articolo ed argomenti dicutibili comunque, ma l'aspetto piu' squallido sono le decine di commenti degli "imprenditori delusi" che se la prendono con I lavoratori dipendenti, mediamente fannulloni, ipergarantiti ed assenteisti ed attaccare da destra i sindacati inclusi alcuni loro leaders per "non averli difesi", come se loro fossero stati iscritti ed avessero partecipato alle loro iniziative. Senza alcun filtro ma sopratutto nessuna replica del "quotidiano comunista"...sara' che bisogna adeguarsi un po' al "nuovo" che avanza, che mi ricorda qualcosa di simile al ventennio dopo la prima Guerra mondiale. Brutta aria, comunque.
RispondiEliminaLa Mogherini dice che non riconosce le elezioni tenute nel Donbass. Poche sorprese, ovviamente I democratically correct non possono tollerare elezioni I cui risultati possono risultare sgraditi (un ostacolo alla pace, secondo l'ex ministra, per la quale la pace non puo' essere negoziata in questo caso con I diretti interessati ma solo imposta). Ma non avevano detto che era filorussa? E la Merkel minaccia nuove sanzioni alla Russia che, forse dopo aver illuso l'imperialismo europeo con alcune "mollezze" per la crisi (incluso l'arretramento delle proprie truppe dal confine) decide di riconoscere I legittimi rappresentanti del Donbass almeno come interlocutori. Era ora.
RispondiEliminaDevo sottolineare con rammarico una brutta scivolata del sia pure grande Dario Fo in un suo articolo sul "Fatto Quotidiano" sulla cultura della violenza sulle donne andando a dire che Federico II aveva legalizzato lo stupro. Vorrei sperare che lo stesso rettifichi quello che a mio avviso, e non solo mio, e' una grande stupidata, tanto per non andare contro il senso comune del "femministicamente corretto"?
RispondiEliminaSiracusa, allontanati I due sovrintendenti che non approvavano il progetto di mega porto con tanto di ville annesse. Motivo ufficiale "anzianita" di servizio. In realta' sembra che non fossero ancora cinque anni che prestassero servizio in quella sede. Mi chiedo che fine abbiano fatto I verdi in Italia, se esiste ancora un partito ecologista oppure se molti di loro sono confluiti fra I pd filo Tav e Muos.
RispondiEliminaAlex1@
RispondiEliminaDi scivolate, caro Alex1, Fo ne ha fatte tante. Personaggio ambiguo quanto Ovadia. Scandaglialo su Israele.
Dario Fo fu paracadutista volontario nella Repubblica Sociale Italiana. Potrebbe non esserci di che scandalizzarsi: all'epoca credere nell'infallibilità del Duce era "normale" come oggi lo è credere che in Occidente ci sia la democrazia. Peccato che, a chi glielo ricordava, non trovasse niente di meglio che rispondere rinfacciando il passato nazista di Gunter Grass, uomo ed autore di ben altro spessore e, a differenza del Nostro, critico di Israele. Ad ulteriore dimostrazione che invecchiando difficilmente si migliora, ultimamente ha firmato la prefazione ad un libro di Shady Hamadi, ratto siriano che sbarca il lunario scrivendo sul Fatto Quotidiano articoli di insulti contro il suo popolo.
RispondiEliminaIl problema di Fo non credo sia l'invecchiamento, l'ho visto recitare in television e se la cava ancora egregiamente, ma evidentemente non vuole "deludere" o rischiare posizioni impopolari, finendo, coscientemente o no (ma io penso coscientemente) trasportando istanze dagli anni 70,come la difesa dei diritti delle donne in un contesto completamente cambiato, finendo anche per stravolgere il significato originale. Chi puo' dire che il diritto all'aborto in strutture pubbliche sia la stessa cosa delle leggi di genere e per le quote rosa? Ma non e' come potrebbe sembrare, coerenza, e' solo cavalcare l'onda e dispiace che un personaggio come Fo lo faccia, appoggiando addirittura un 'ratto" antisiriano che e' disposto ad usare la penna contro il suo popolo d il suo stesso paese pur di accontentare il desiderio di "regime change" ad ogni costo delle cancellerie Occidentali, Obama in testa (proprio oggi ha svelato lui stesso che l'operazioni anti Isis non puo' prescindere dalla rimozione di Assad e quindi l'obiettivo delle missioni e' di rovesciare tutta la leadership della Siria, lo vogliano o no I siriani)
RispondiEliminaAlex 1@
RispondiEliminaCurioso come la lobby ebraica, da Fo a Colombo, da Pirani al grumo ebraico nel manifesto, abbia in comune la passione per i migranti, per i Rom e, soprattutto, per questo specchietto delle allodole di Bergoglio, senza mai dire un cazzo sui responsabili.
L'accusa che spesso si fa a Grillo è quella di addomesticare il malcontento e ciò è in parte vero giustificato dal fatto che la sua è una visione di rivoluzione dal basso tramite le istituzioni .In realtà il ruolo di "pacificatore" lo gioca il papa con le sue ambiguità,le frasi fatte e quel dire tutto senza dire niente, circuisce gli ambienti progressisti ed annichilisce la protesta di piazza,piazza che coi vari riferimenti ad immigrati ,Rom e quant'altro viene difatto pilotata verso i Salvini di turno tutti a libro paga dei soliti noti
RispondiEliminaSara' forse che il migrante che scappa da una "dittatura" o per lo piu' da guerre, che sbarca affamato sulle coste italiane e' facilmente manipolabile, non ha spesso la forza di smentire le mistificazioni, (anche se quando si mobilitano per rivendicare I loro diritti, come a Rosarno, le simpatie di tali citati intellettuali si stemperano notevolmente). Quante volte prima del 2011 dicevano che quei pochi profughi che venivano dalla Libia erano colpa di Gheddafi e delle condizioni di oppressioni del mondo arabo? Adesso danno le colpe alle guerre del Medio Oriente, come se fossero una calamita' naturali e ddicono che "bisognerebbe fare di piu" per "promuovere la democrazia" e i "diritti umani" (leggi "regime change"). Le dichiarazioni di Netaniau sull'annessione di tutta Gerusalemme Est non suscitano scandalo (vi immaginate se I leader palestinesi dichiarassero che la stessa citta' deve essere "capitale indivisibile del nascente Stato Palestinese"?) come pure, forse peggio, le dichiarazioni di Poroshenko, che afferma che vincera' la guerra contro quelli che evidentemente non considera nemmeno suoi conpatrioti, costringendo i bambini degli ucraini nemici a vivere nei rifugi e quindi, a non andare a scuola e di conseguenza , a non imparare niente? Capisco l'ipocrisia dei governativi nostrani ed occidentali "democratically correct" ma fare almeno finta di indignarsi non si poteva proprio per non sembrare (orrore!) un po' "filo russi", dicendo che quegli otto milioni di ucraini russi, indipendenza o no, hanno diritto almeno di poter mandare I loro figli a scuola?
RispondiEliminaAlex1@
RispondiEliminaGiustissimo. I nazisguatteri di Kiev compiono genocidio sulla propria popolazione. Ricordate quante guerre i nazipadroni hanno lanciato perchè Saddam, Gheddafi, Assad "bombardavano la propria gente"?
Quanto alle scuole, se l'autonomia regge e Mosca continua la sua collaborazione, di scuole ne faranno di migliori in Donbass.
Ucciso dalla polizia un altro afro Americano a New Yerk. Il sindaco dice che "e' una tragedia" ma da' la colpa, secondo il giornale La Repubblica, dalla scarsa illuminazione nelle case popolari...
RispondiEliminala maggioranza degli italiani rappresentano benissimo la nazione in cui vivono dove la sovranità, la politica,il tessuto sociale esistono sonlo in maniera virtuale quindi la loro stessa esistenza è puramente virtuale ed una matita,un foglio di carta ed una cabina elettorale sono cose troppo tangibili e noiose per essere prese in considerazione
RispondiEliminarossoallosso@
RispondiEliminaNon condivido le sparate contro gli "italiani", o la "maggioranza degli italiani". Se crediamo che ci sono le classi, tocca prendersela con quella dirigente. Sarà stato uno sfogo emotivo.
I rimproveri agli italiani non della classe dirigente andrebbero limitati a quelli che insistono sulla truffa PCI-SEL-Tsipras-Rizzo.
Una certa Loretta Napoleoni ha scritto un libro sull'ISIS per Feltrinelli. Le affermazioni mostruose e le vergognose omissioni nella generosa intervista alla trasmissione sionista fahreneit di radio 3 di ieri.
RispondiElimina@Fulvio
RispondiEliminauno sfogo emotivo certo e pure giustificato ma non tale da farmi rinunciare alla prosa per la poesia.
Ritengo che ognuno faccia il proprio mestiere e la classe dirigente fa il suo a noi cittadini tocca tenere la mente sveglia e critica.Ho lasciato una chance,non pronunciandomi, dopo ciò che ha reso palese a tutti il "non voto" alle europee e se sono vere le parole di Landini che Renzi non rappresenta gli onesti,gli onesti avrebbero dovuto far sentire la loro voce quindi le cose sono due o la mggoranza è disonesta o sono imbecille io che sono di animo buono ho optato per la seconda,tu puoi scegliere un aggettivo più consono se esiste
aggiungo qualcosa su Grillo al quale consiglio di cambiare strategia comunicativa,abbandonare la coerenza politica per rincorrere Salvini è stato mortifiante per me che è poca cosa rispetto alla mortifera ambiguità che spiazza eletti ed elettori portando acqua alla Lega
RispondiEliminarossoallosso@
RispondiEliminaQuale maggioranza? Quella che non vota ha giustamente sxcoperto che non c'è nessuno che la rappresenti.
Quanto a quella che vota Renzi, in Emilia è il 40% del 37%. Una minoranza infima.
@Fulvio
RispondiEliminapenso di essere abbastanza esperto in mancanza di rappresentività ma sono disposto a votare un cavallo se questo mi garantisce calci agli scranni se poi si vende per un pò di biada almeno ci ho provato,non votare si legittimizza lo status quo e la infima minoranza diventa maggioranza e la piazza diventa un esercizio fine a se stesso
rossoallosso@
RispondiEliminaPer concludere: Girando il mondo e seguendo molte elezioni politiche, corredate delle investigazioni di cosiddetti "complottisti" sui ricorrenti maneggi prima e durante il voto, mi sono convinto che, dove regnano i despoti del capitalismo neoliberista nessuna elezione è più regolare e veritiera. Controllano tutto il processo e non fanno più vincere alcuna elezione. In più c'è l'apparato monopolistico dell'informazione che intorbida e depista i cervelli verso voti contrari al proprio interesse. Già questo è un broglio. E' una sensazione diffusa, anche solo a livello subconscio, tra moltissimi elettori. Che, dunque, saggiamente, si astengono. Probabilmente qualcuno avrebbe votato anche Cinque Stelle, non fosse che sono diventati invisibili grazie alle ottuse decisioni di Grillo e Casaleggio. Altro non c'era da votare. O avresti proposto Tsipras???
@Fulvio
RispondiEliminaper concludere una domanda, mi stai prendendo per il culo? essere stalinista non è sinonimo di deficenza se vuoi che smetta di commentare basta dirlo.Siamo daccordo sul fatto che le elezioni ...bla...bla...bla....ma il risultato del non voto è quello che è non lo si può negare e Grillo aldilà delle manchevolezze era l'unica alternativa credibile, ora che ci resta ? la rivoluzione con imbecilli che vanno al cesso col tablet? a già è colpa di Stalin che ci ha abbondati peccato che il futuro ce lo dovremmo costruire noi stessi non aspettare sempre un duce che decida per noi popolo di imbecilli
Poco fa su Radio uno si parlava della cosiddetta giornata contro il "femmicidio". Non ho sentito tutta la trasmissione, ma ad un certo punto, il conduttore ha sollecitato l'intervento di un uomo (evidentemente a cantarsela solo con donne gli ospiti non si sentivano troppo assecondati). Una telefonata arrivava, di un uomo, che affermava che il problema era che gli uomini fermati per le denunce delle loro donne (ma stamattina sempre alla radio parlavano che violenza e' anche "uno schiaffo" ed una minaccia psicologica, andiamo bene..) venivano rilasciati dopo pochi giorni (forse volevano che gli dessero l'ergastolo sulla parola della donna? Non so) e poi ha aggiunto pero' che l'uomo nelle questioni private con la donna e' oggi pesantemente svantaggiato (affidamento dei figli, assegni di mantenimento rinuncia alla casa, spesso allontanamento dal lavoro e dalla citta' se c'e' solo il sospetto di un comportamento anche potenzialmente violento). A quel punto il conduttore ha detto che "per affrontare questo problema non c'era il tempo, ci voleva un altra trasmissione", pero' proponeva ai suoi interlocutori la discussione solo del primo punto. Questa e' l'informazione e questi sono gli "approfondimenti" sui temi di attualita' che la Rai propone oggi...
RispondiEliminarossoallosso@
RispondiEliminaConcludendo davvero,anche per non annoiare gli altri.
Continui con il "popolo di imbecilli" e esprimi una frustrazione che capisco, ma che non condivido.
Quanto alla presunta "presa per il culo", mi lasci basito. Quando mai. Forse saresti un pochino permaloso?
Tranquillo, nessuna presa per il culo, solo una civile divergenza.
Aggiungo che ho difficoltà a discutere con gli stalinisti. Ma rispetto chiunque sia in buonafede.
RispondiEliminasai che c'è Fulvio ho visto tanti amici perdersi nell'eroina che ha annichilito un paio di generazioni ora si servono dello smartphone mi auguro solo che il tempo agisca in loro favore ed inparino in fretta a considerarlo per quello che è solo un mezzo per comunicare non per nascondersi
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