Mi capita
tra le mani questo indegno post, scritto da un imbecille che pretende di fare
analisi.
Fulvio
Grimaldi si rivela, ancora una volta, come persona fuori equilibrio. Non
più capace nemmeno di leggere, tanta è la foga con cui pretende di
demolire l’universo tutto.
Accusarmi di
fare inversione ad U sull’11 settembre è un’infamia che merita per lo meno una
risposta, affinché la leggano quelli che sono ancora sani di mente. Io ho usato
le 28 pagine del rapporto, finalmente desegretate , semplicemente per rilevare
che la versione ufficiale dell’11/9 è falsa. Non per scaricare la colpe sui
sauditi e salvare Cheney e compagni. Il fatto che Grimaldi scriva queste
infamità (che sono le stesse con cui mi attaccano ora i debunkers), dice tutto
del suo livello di scorrettezza.
Mi spiace
solo di avergli dato credito, pensando che fosse una persona onesta e solo un
po' sopra le righe. Adesso vedo che è solo sopra le righe.
Giulietto
Chiesa
Sopra le
righe
Il modo misurato e pacato con cui
Giulietto Chiesa, gran bravo giornalista su temi a lui famigliari, argomenta la
sua replica alle mie considerazioni sulla sua sorprendente rivalutazione del
ruolo giocato dai sauditi nell’attentato dell’11 settembre mi pare la classica
reazione di chi si sente colpito da un gesto di lesa maestà. Il fatto che gli
siano saltati i nervi e sia uscito dai gangheri al punto da rispondere a
rilievi fattuali con ingiurie che non solo negano all’interlocutore equilibrio
mentale, onestà personale e correttezza, ma gli attribuiscono addirittura infamità
e imbecillità, è inconfutabile prova che dell’uomo si è colpito un nervo
scoperto. Con Giulietto Chiesa ho collaborato contro la Nato e su Pandora TV
fino a quando la mia presenza non è risultata incompatibile con il suo ruolo di
imperatore di un atollo dell’arcipelago di controinformatori, circondato da un
corte di, a volte pur validi, yesmen. Ma questo lo approfondiamo dopo.
Ora, a beneficio di quanti,
inesperti del soggetto, dei suoi tratti caratteriali e dei suoi trascorsi politico-professionali, non possono non
essere rimasti perplessi dal furibondo assalto all’arma bianca e pure
impropria, portato da un rispettato giornalista a un collega che, pure, a
dispetto delle svalutazioni del Giulietto furioso, qualche rispetto lo
raccoglie qua e là, mi addentro nel tema. Il testo completo dello scritto di
Giulietto è reperibile in rete digitando:
11 settembre, ancora 'guai' per i sostenitori della tesi ufficiale - Il Fatto ...www.ilfattoquotidiano.it › BLOG
1.
11 lug 2016 - 11 settembre, ancora 'guai' per i sostenitori della tesi ufficiale. di Giulietto Chiesa ...tesi
ufficiale. Mondo. di Giulietto Chiesa | 11 luglio 2016.
Chiesa afferma nella sua
replica a quanto da me scritto nel post “Francia:
fanno tutto da soli, sono capaci di tutto (2) – Giulietto Chiesa fa inversione
a U sull’11 settembre” (www.fulviogrimaldicontroblog.info),
di aver usato il rapporto desecretato “File17” sul ruolo dei sauditi negli
eventi dell’11 settembre “per rilevare
che la versione ufficiale dell’11/9 è falsa. Non per scaricare le colpe sui sauditi e salvare Cheney e compagni…”.
Io, come sa chi ha letto
il mio pezzo, avevo rilevato che, centrata in passato, come tutti coloro che
non si sono bevuti la grottesca versione ufficiale, la responsabilità di aver
voluto, pianificato ed eseguito gli attentati, sui neocon di Bush, Cheney,
Rumsfeld, Kagan, Libby e altri, pareva contradditorio che ora si tirassero in
ballo, con tanta enfasi, i sauditi, attribuendogli addirittura un ruolo
decisivo. Il tutto fondato sulla rivelazioncella, fatta e rifatta da anni anche
sui grandi media e da nessuno messa in discussione, che notabili, diplomatici e
agenti sauditi abbiano concorso al piano, manifestamente con fondi, logistica e
fornitura dei figuranti a cui sarebbe stato poi addossato il ruolo dei piloti
dirottatori. Ora un oltremisura inviperito Chiesa nega di aver scaricato alcuna
colpa sui sauditi, implicitamente riducendo lo spaventoso carico di responsabilità
che grava sui neocon Usraeliani. I primi che dall’evento hanno tratto immediati
e formidabili vantaggi sul piano interno (Patriot Act, militarizzazione della
società, sviluppo dell’industria dergli armamenti) come su quello esterno: guerra
infinita al terrorismo. Dunque Chiesa non ha scaricato colpe sui sauditi.
E’ così? Vediamo allora
cosa scrive nel testo citato:
“Ma adesso emerge, sempre più forte, l’evidenza: il governo saudita, alleato e amico dell’America, tirò le fila
dell’attentato” (evidenziazione sua).
Ne risulta, se la logica
e l’italiano conservano il loro valore, che da attore subordinato, ufficiale
pagatore, fornitore di comparse patsies,
il governo saudita è diventato il regista
degli attentati, quello che “tira le
fila”, non più burattino, ma burattinaio. Vi pare una differenza da poco?
Con riferimento a un mito che gli deve essere caro, Chiesa arriva a definire la
rimasticazione del discorso sulle complicità saudite, “apertura del vaso di Pandora”. Quindi qualcosa di nuovo e di
grosso. Tuttavia un vaso di Pandora che già aveva sparso i suoi tesori sul New York Times nel 2009 e nel libro di
Philip Shenon “The Commission”.
Nell righe successive
Chiesa dà grande rilievo ad altre cose già ruminate per anni da chi non s’è accontentato
dell’oscuramento operato dalla Commissione d’Inchiesta del Congresso: l’FBI e
la CIA sapevano dei maneggi dei sauditi
in terra statunitense e non fecero niente, lasciarono correre. Lasciarono
correre e basta?
Quella della
inefficienza delle agenzie di intelligence e sicurezza Usa, compresa
l’Aeronautica che si esercitava in quei giorni proprio sull’ipotesi di un
incursione aerea contro le Torri, ma rimase silente e assente nelle ore
dell’operazione vera, è pure una vecchia storia, con la quale si è tentato di
depistare dalla certezza degli esecutori USA (e Israele) al sospetto che semplicemente
non ci avessero saputo fare. Fortissima attenuante. Da dolosi a colposi.
Tanto inefficiente fu la
Cia, lamenta Giulietto, da non aver seguito passo passo tale Al Mihdar, Imam
saudita che, secondo “File 17”, con i fondi dell’ambasciata saudita avrebbe assistito
un paio di dirottatori. Dirottamento e
dirottatori dati oggi per scontati da Giulietto, per quanto nelle sue
precedenti interpretazioni degli eventi avesse sempre condiviso l’analisi, del
resto inconfutabile sul piano tecnico-scientifico e confermato dai fotogrammi e
dalla dinamica delle esplosioni, che provava l’inesistenza dei dirottatori e la
presenza di massicce dosi di esplosivo interno. Analisi condivisa da alcune
migliaia di esperti, tecnici, ingegneri, architetti, piloti, arteficieri,
testimoni. Ora, invece, grazie ai saudti
che li hanno foraggiati, i dirottatori
sono ricomparsi, inequivocabili e indiscutibili. E così i dirottamenti dei
cosiddetti Boeing.
Seguire Al Mihdar
avrebbe dovuto, la spensierata Cia, dato che sapeva – parla Chiesa – della “famosa riunione di Kuala
Lumpur in cui Khaled Sheikh Mohammed aveva riunito il gruppo esecutivo dell’attentato del secolo”.
Dunque “gruppo esecutivo”. Cioè gruppo che s’è
fatto le Torri Gemelle e, possibilmente, anche il Pentagono. Che forza questi
sauditi! Altro che emissari neocon i quali, sotto occhio vigile di Cia e di chissà
altro, per giorni e giorni avrebbero lavorato nelle Torri Gemelle, dalle
cantine ai piani alti, per piazzare quei pacchetti di termite attorno ai pilastri
d’acciaio (poi fortunosamente trovati dai tecnici danesi in Ground Zero). Ubbie, nonsense. Dunque i sauditi, per
Giulietto, “hanno tirato le fila” e
sono stati il “gruppo esecutivo”.
Mica bruscolini. Ma, per carità, Giulietto non si sognerebbe di “scaricare le colpe sui sauditi e salvare
Cheney e compagni”! Salvare Cheney e compari, certamente no, ma scaricare le colpe sui sauditi, un pochino sì, dai!
E dispiace pure per qual
poveraccio di Sheikh Mohammed che, tempo fa, abbiamo visto comparire in effigie,
stralunato, strapazzato, disumanizzato e pestato, ridotto un mucchio di
disperata inconsapevolezza per aver subito ben 180 sedute di waterboarding. Il
minimo per una master mind dell’11
settembre, vero Giulietto? O forse non è che un altro capro espiatorio che,
a dispetto di 180 trattamenti, non si è riuscito a far dire che sono stati i
sauditi? Che erano dirottatori e che hanno dirottato tre aerei Boeing, pilotabili
solo da superprofessionisti con qualche centinaio di ore di volo sulla cloche.
Parossistico nella sua
reazione a chi gli chiede conto di certi capovolgimenti, alla fine Chiesa
ripiega su un “sapeva il governo
saudita, ma c’era chi sapeva anche all’interno dell’FBI e della Cia”. Benissimo,
sapevamo anche noi. Da una quinidinca d’anni. Ma chi faceva? Al di
là di quanto gli hanno innescato le mie contestazioni in termini perdita di
eleganza e autocontrollo, chi faceva ce lo ha detto Giulietto: il governo saudita tirava le
fila e saudita
era il gruppo esecutivo, ovviamente di
dirottatori su altrettanto ovvii Boeing 747 e 777. Mandanti e sicari, dunque. E
Cia e FBI sapevano. L’hai detto, Giulietto. E, per quanto ti sconvolga
sentirtelo dire, è un rovesciamento dei termini dell’equazione, un’inversione a
U. Appunto.
Concludendo. Quella
partita da Washington, e in cui Giulietto si è improvvidamente e
sprovvedutamente voluto inserire, è una chiara mossa di avvertimento ai Saud,
con i quali ultimamente si sono verificati diversi punti d’attrito (del resto
condivisi anche dall’amico Erdogan), in particolare sul rapporto stretto tra
Riad e il Cairo che disturba fortemente Washington, Ankara, Qatar, l’intera
Fratellanza Musulmana, i suoi padrini occidentali e Israele. Che tra i vecchi compari di tanta storia
criminale si sia ai ferri corti lo ribadisce la replica saudita affidata al
consulente giuridico della famiglia, Katib al Shammari, che la pubblica
sull’autorevole periodico londinese (ma vicino alla famiglia reale) Al Hayat.
Senza mandarla a dire, l’incaricato di
Re Salman fa sapere al mondo che sono stati gli Stati Uniti a perpetrare gli
attentati dell’11 settembre e che da allora tentano di dare la colpa ad altri,
a partire da Al Qaida e dai Taliban, per passare per Saddam Hussein e finire
ora con l’Arabia Saudita. Il terrorismo, prosegue Al Shamman, è stato il
pretesto per tutti i governi Usa per coprire le proprie nefandezze.
La pesantissima accusa è
stata pubblicata alla vigilia della visita di Obama in Arabia Saudita
nell’aprile scorso. Poco prima famiglie delle vittime dell’11/9 avevano chiesto
a Congresso e Obama di poter perseguire i sauditi. Poco prima l’Arabia Saudita
aveva finanziato lo sviluppo dei giacimenti di gas egiziani con ben 20 miliardi
di dollari. Perché Giulietto Chiesa e gli altri che hanno attribuito lo
storicamente più rilevante episodio di terrorismo, quello che ha permesso agli
Usa e ai neocolonialisti e vassalli al seguito di lanciarsi alla depredazione
del mondo e a una serie di sfoltamenti di umanità, sono entrati in campo
adesso? Tra l’altro, non solo accanto alle famiglie denuncianti e ai rispettivi
sponsor congressuali e presidenziali, ma perfino accanto ad Amnesty
International che, da allora e tuttoggi, tempesta il web e le Ong affiliate di
anatemi contro i sauditi, con richiesta di espellerli dalla Commissione ONU dei
Diritti Umani per via fdelle esecuzioni, delle frustate, delle torture, dei
bombardamenti sui bimbi yemeniti. Sacrosanto. Ma sappiamo anche in quale reparti
sia inquadrata Amnesty, in quali assonanze suoni e, casualmente, come mai non
se la prenda in questi giorni piuttosto con il mostro di Ankara e chiami a
manifestare in Roma contro Al Sisi, piuttosto che contro Erdogan.
Chiesa è da anni che ha
interrotto la sua intensa e lunga collaborazione con Radio Liberty, la radio
che la Cia e Soros hanno creato per destabilizzare l’Oriente socialista e per
la quale lavorava anche la pasionaria dei terroristi ceceni, Anna Politovskaja.
Una radio sulla quale la nuova narrazione di Giulietto sarebbe risultata
naturale. Sono lontani i tempi in cui a Washington era docente fellow del
Wilson Center, di Istituti per studi avanzati sulla Russa e della fortemente
destrorsa e facilitatrice di regime change
Rand Corporationi
Credo sia tuttora eminente
membro della Fondazione del distruttore dell’Unione Sovietica e venditore di
pizze, Michail Gorbaciov. Ma che c’entra? Sarà per il mio fugace riferimento a
questi suoi trascorsi, nel pezzo sul blog, che Chiesa se l’è presa tanto?.
Eppure non gli ho mai disconosciuto il prezioso ruolo di propugnatore di verità
geopolitiche. Giulietto, lascia perdere. Gorby, Liberty, Rand, roba vecchia,
chi ci pensa più. Arroventare a tal punto le sinapsi non favorisce il loro
sereno e sano invecchiamento. Eppoi, far entrare uno zufolo di contestazione
nella calma piatta del cerimoniale cortigiano, non può che farle rinvigorire,
le sinapsi.
Tra i due litiganti......
RispondiEliminaGiulietto "lascia perdere", ascolta il consiglio di Fulvio.
RispondiEliminaIndubbiamente un commento assolutamente fuori luogo ,per l'astio e la virulenza.Mi sembrava che la tua critica a Chiesa fosse molto tranquilla . Se qualcuno legge le tue critiche veramente toste,e non le risparmi , che fa,ti viene ad ammazzare ?
RispondiEliminaDetto questo ,io su cosa sia accaduto ed accada in Turchia non sono disposto a scommettere un cent.Cosi'come ,in tutta la zona tra Nordafrica e Medioriente su alleanze e complicita' su responsabili dei golpe,delle rivoluzioni colorate ,delle fazioni in lotta ,dei vari gruppi terroristici e cosi' via.Mi fa l'idea che la situazione tra Nordafrica e Medioriente e' ormai lasciata al caso.Si voleva la destabilizzazione,si e' data la via a questo processo,si e' scoperchiato il vaso di Pandora e i demiurghi seguono compiaciuti il caos da loro creati,senza che nessuno abbia la piu' pallida idea di cosa stia succedendo davvero e di cosa succedera'.E forse e' proprio questo il segreto per impedire che qualcuno fermi la corsa verso il baratro.Non esiste un piano che possa essere ostacolato.Questo ricorda molto i piani dei "Savi di Sion".Ovviamente la vulgata corrente ridicolizza questo testo.Un falso storico ,antisemita bla bla bla.
Ottimi motivi per rileggerlo e meditare un po'...
L'orchestra del genocidio ormai suona ad orecchio,col suo caos creativo.
Luca.
Dispiace che il buon Chiesa, valido professionista che pure ha cuore la corretta informazione in questi anni difficili si sia lasciato andare a commenti insultanti verso un collega con la fama di giornalista serio e rigoroso, anche verso se stesso, che ha semplicemente rilevato quello che appare evidente anche dai servizi e gli speciali su Pandora tv. Chiesa non e' nuovo a sclerate un po' furiose verso chi lo critica (mi ricordo anche in un dibattito con Peter Gomez in televisione con Sallusti) ma qui mi sembra fuori luogo. Verso un collega che invece ha Saputo replicare con lucidita', garbo e sempre nell'interesse della verita'. Forse Chiesa non e'piu' tanto lucido, non e' sereno, non e' il Chiesa del "dovete verificare le fonti delle informazioni anche delle notizie che do io","non credete ciecamente neanche a me".Spero che sappia spiegarsi meglio e sappia porgere dalle scuse. Io non avevo condiviso la sua vision un po' utopistica di un"Europa dei popoli", nonostante nella stessa Pandora Tv un giovane giornalista ha ricordato il giudizio di Lenin sull'utopia che "gli stati uniti di Europa" possano essere progressisti.
RispondiEliminaPersonalmente mi dispiace molto per queste tensioni fra 2 giornalisti che seguo, Giulietto da piu' tempo, Fulvio da meno, e di cui mi fido.
RispondiEliminaAnche io prima di Fulvio avevo letto quello che ha scritto Giulietto sulle responsabilita' arabe nei fatti dell' 11 settembre ma, forse per mio limite, non ci avevo visto la sconfessione di tutto quello sostenuto in precedenza anche dallo stesso Chiesa in merito alle responsabilita' americane.
Spero possiate chiarirvi perche' francamente di divisioni dentro il campo dei pochi giornalisti autorevoli e affidabili rimasti, non credo abbiamo bisogno.
…..11, le due torri, l’abbattimento della romanica dicotomia biblica bene e male, bianco e nero, giusto e sbagliato, tesi e antitesi…. Settembre, la setta, terza torre, mondiale occidentale e fallimentare, ambigua e avida…..20, la festa, la vincita……01,dell’unico ordine possibile…..multietnico, pacificatamente militarizzato, propagandisticamente ecologico e contro il terrore dei popoli sottosviluppati e non allineati. Un po’ come quel ….Carlo per tant@ Carlin@, autocontrassegnatosi e immolatosi col suo rotolo di scotch al braccio come per dire, vaffanculo ci vado io….. –tetra cabala che riporta all’italica mafiosa organizzazione del mondo, sempre presente dalle piramidi d’egitto a quelle del messico, dall’occupazione di Gerusalemme all’invenzione delle americhe, dalla creazione delle monarchie europee a quelle sovietiche, dai fasci littori della roma antica a quelli nel senato usa, fino al grande impero unico benedetto dal dio unico sparcellizzato in mille rivoli di evangelismi e bibliche congregazioni. Se la cabala non è il gioco preferito di ogni potere, allora sarà vero che il pianeta non è come lo raccontano. hlvs.
RispondiEliminaAnonimo@
RispondiEliminaSiamo aperti, spalancati, ospitiamo di tutto. Ogni tanto ci divertiamo anche un po'....
https://www.youtube.com/watch?v=02rd29IGY5g
RispondiElimina" Il fatto che Grimaldi scriva queste infamità (che sono le stesse con cui mi attaccano ora i debunkers)"
RispondiEliminaSe è così non è certo per colpa di Fulvio.Giulietto si è castrato da solo,capita a tutti di toppare un pezzo però solo io posso permettermi di scrivere una cosa intendone un'altra.
Quello strano modo di spostare l'attenzione, tipo quella del furbastro che....per consigliare di guardare la luna usa indicarla, come non fosse visibile...., come quelle strane alleanze che appaiono essere radicali e autodirette ma che a guardarle bene trovi sempre un centro finanziario di potere, finanziamento, riciclaggio e quindi di deviazione, sicuramente funzionale non solo al business ma altresì ammiccante, proprio per individuare chi pensa di poter trarne vantaggio, ed è lì che la causa si perde e si svilisce, perchè evidentemente non leale. Un esempio banale e facilone....cosa può c'entrare la Cadini group, la fondazione gesuita Stensen, la gold streetwear e quegli idioti film raccattoni sugli anni sessanta-settanta e la causa notav? Probabilmente che un buon 'gancio' di qualche para-alternativ@ della scuderia Dandini potrebbe ben finanziare le tavolate anti-agoniste ormai fossilizzte su viral e guerrilla marketing (g8docet). Quindi perchè stupirsi dei raid francesi-nato in Siria raccontati da amnesty come se fossero senza bandiera, lasciando intendere che siano governativi e perchè stupirsi delle bandiere della Repubblica siriana nelle piazze di Erdogan, visto che le nobili cooperanti italiche stile erasmus, ne facevano un vanto? Se il dopo Obama è tra la Clinton e Trump, perchè stupirsi che l'amato sindaco Pisapia non si sia ricandidato?....galeotto fu quel sasso che assolse i cecchini.
RispondiEliminaHo letto con interesse entrambi i recenti articoli di Fulvio Grimaldi – ho anche commentato ma devo aver schiacciato qualche bottone sbagliato, quindi ci riprovo qui da quel che ricordo. Parto dalla teoria che oggi i due principi fondamentali per la ricerca, o perlomeno per l’approssimazione a qualcosa che si possa generosamente chiamare verita’ siano,
RispondiElimina1) Il bon mot di Oscar Wilde, “Credi a tutto purche’ sia incredibile”
2) Applicabile al governo americano e colonie, “Non credere a niente fino al momento in cui lo negano”
Nel contesto della polemica con Chiesa, osservo (in Chiesa), una riluttanza ad additare Israele, invece dell’Arabia Saudita, quale mandante ovvio e logico del 9/11. Deduzione in base al principio del cui prodest – a parte le prove e relative polemiche che durano da 15 anni.
Concordo con l’analisi delle (in)capacita’ saudite in materia. Certo ci sono persone intelligenti dappertutto. Ma conoscendolo direttamente come paese, e come riportato nell’articolo da Fulvio, li’ viene tutto da fuori. Quindi progettare il 9/11 e’ come attribuire al re dell’Arabia Saudita l’intuizione e l’elaborazione della teoria dei quanti.
E che le elites saudite e le satrapie del golfo siano diventate di fatto alleate di Israele, lo sa persino il gatto. Della Palestina, dei palestinesi, libici, siriani, eritrei, somali, yemeniti etc. gliene frega niente. Deduzione non difficile, tenendo conto dei morti ammazzati, decapitati, fosforizzati etc.
A denunciare Israele, lo sappiamo, si passa per negazionisti, antisemiti etc. E il politicante astuto, temendo di dire la verita’, tace. In quale grado la cosa si applichi a Chiesa, lo ignoro.
Cosi’ facendo, pero’, chi tace (o, adesso, crede alla fola dell’Arabia Saudita), aumenta, per poco o per tanto, il potere del regime sionista infiltrante e diabolico – che in America non e’ mai stato cosi’ forte.
Vale!
Jimmie
Questioni di lana caprina. Sono più cattivi i sionisti o i sauditi? I calvinisti sono peggio dei cattolici? E i Fratelli Musulmani? È sicuramente importante conoscere la mappa del potere e sappiamo che i sionisti sono al vertice della piramide perché dominano in paesi tecnologicamente e militarmente più avanzati. Abbiamo da una parte un fronte reazionario agguerrito e a volte litigioso fatto di sionisti, calvinisti, cristiani, mafiosi, massoni, etc. Ad esso si contrappone valorosamente una "Beata Minchia". Il partito della " Beata Minchia" è variamente composto: i leader sono blogger e scrittori di ogni sorta, intenti a scoprire intrighi, complotti ed a svelare le trame geopolitiche ordite dai sionisti e dai loro servi. Un popolo di speranzosi internauti si nutre avidamente degli articoli che i blogger giornalmente elargiscono, per soddisfarne la patologica dipendenza. Uno sterminato deserto di menti non pensanti nel quale si erge poderosa una "Beata Minchia".
RispondiEliminaSono da tanto tempo un assiduo lettore di Giulietto Chiesa e francamente anche io non sapevo darmi una valida spiegazione alle nuove versioni ipotizzate da Chiesa che sposavano le teorie USA che prevedevano la effettiva partecipazione di dirottatori sauditi, Fulvio Grimaldi ha solamente dato autorevole voce ai tanti che non possono assolutamente credere a certe sciocchezze:
RispondiEliminaPer quanto riguarda radio Liberty o altri trascorsi poche commendevoli che capitano a tutti e magari in buona fede l'importante è vedere per cosa attualmente una persona attualmente si adopera e Chiesa ah finora dimostrato il suo rigore intellettuale.
@Anonimo delle 09.18
RispondiEliminaTi rimane sempre la scelta per esempio entrare in un fastfood e cominciare a sparare
La capacità di analisi di Giuliietto Chiesa non mi ha mai convinto. Ultimamente sembrava aver cominciato a capire qualcosa di più ma con questo articolo è evidente che, ad esempio, il suo libro sull'11 settembre era solo un copia-incolla di idee e rivelazioni partorite da tutt'altre menti. Lui si è limitato a saltare sul carro giusto solo per portare il suo zar Putin un po' più in alto e aspergere un po' di incenso su se stesso. Umiltà, zero. Questo avrebbe dovuto essere il titolo del suo libro.
RispondiEliminaCon stima, claudio
mi ha dato da pensare, e glie ne sono grato, il commento qui sopra della “Beata Minchia”. Per un momento gli ho dato anche ragione, che serve a poco o meglio, a una beata minchia, il girovagar per blogs nutrendosi avidamente … etc. No, è vero, non risolve granché, salvo però che a me piace sapere come stanno le cose, per quanto possibile. E poi, cara “Beata Minchia”, non ti pare che col tuo commento ti poni un po’ come quello che scrive sul muro “pirla chi scrive” ?
RispondiEliminaAnonimo@
RispondiEliminaNon male, anonimo, non male.
sempre in tema di beata minkia è interessante questo articolo ( http://quer-denken.tv/ukrainer-stehen-auf-zigtausende-auf-einem-friedensmarsch-nach-kiew/ ) che i media nostrani si guardano bene dal divulgare,poi certo le colpe vanno suddivise però se quel pokemon che siede sul trono di sanpietro nella sua benevolenza oltre alle parole facesse seguire i fatti magari si potrebbe pure tentare di cambiare la storia
RispondiEliminaIl commento era anche autoironico. Se poi delle primedonne ed il codazzo di corteggiatori si offendono (anche reciprocamente, come tra Chiesa e Grimaldi), non c' è da stupirsi che anziché una forte opposizione propositiva cresca solamente una....
RispondiEliminaEra autoironico perché io faccio parte degli "scemi che leggono". Non sono così " Pirla " da saper scrivere bene come Grimaldi e Chiesa. La desolazione che ha destato in me questa polemica così aggressiva sul ruolo ( complementare?) sauditi-sionisti e l'assenza di una vera opposizione in Italia, neppure a livello embrionale, che tafazzianamente si elemina per apoptosi non appena concepita.....
Anonimo delle 9.18
Anonimo@
RispondiEliminaSarebbe stato più intelligente intervenire sugli argomenti del contrasto.
Perché se fossero stati veramente i sauditi, Usraele avrebbe avuto il diritto di ammazzare 3 milioni di iracheni? E poi perché non hanno attaccato l'Arabia Saudita? Forse perché la dinastia Saudita è invenzione inglese Ed è un complemento Usraeliano? Ma tutto ciò ha un importanza relativa. La geopolitica vagamente complottista sembra essere più appassionante della giallistica.In entrambi casi scoprire chi è l'assassino e/o il mandante è un'attività avvincente. Sembra quasi diventata un mezzo di evasione, che ti fa dimenticare quali efferati crimini contro l'umanità compia l'élite qui da noi ogni giorno. La torchiatura di sovraprofitti, l'annichilimento psichico dei lavoratori, che trovano ormai normale lavorare come schiavi in un call center e prendersi gli insulti per quattro soldi. Se anonimo si sente appagato dallo scoprire il livello superiore della Spectre è può tornare giulivo a produrre profitti per il colpevole del delitto, sentendosi un rivoluzionario, vuol dire che veramente l'opposizione è un'armata Brancaleone che non vale una "Beata M....". Solo quando ci sarà un movimento rivoluzionario nei paesi imperialisti e nelle sue province più importanti, allora si potrà vedere la fine del tunnel. Le armate dell'élite sono già schierate. Per difenderci dai terroristi naturalmente....
RispondiEliminaanonimo@
RispondiEliminaNOn sottovalutare la controinformazione. In assenza di movimenti di mass, è l'unica arma che ci resta. E non denigrare i "complottisti": fai un favore a chi i complotti li fa.
@ Anonimo delle 9.18
RispondiEliminaSe mi è concessa un'ultima replica solo per ribadire che qui credo non si sia offeso nessuno,la mia risposta al tuo commento era volutamente provocatoria per stimolare una risposta data l'importanza dell'argomento e liquidarlo in poche righe mi sembrava sbagliato.Troppo spesso ci dimentichiamo che pure noi abbiamo avuto in quel di Genova il nostro 9/11che è rimasto impresso non solo nei diretti interessati o gli antagonisti in generale ma soprattutto a chi quel messaggio era rivolto la cosiddetta "società civile" che ancora oggi dopo anni giustifica il terrorismo di Stato e l'omicidio a sangue freddo di un ragazzino.Ovvio che bisogna inventarsi altre strategie di resistenza e la "disobbedienza" può essere un'arma efficace come avvenuto per la vaccinazione di massa dove grazie anche alla rete in tanti si sono informati. Questo successo,lo sappiamo,è avvenuto perchè tocca la sfera personale,chi è disposto a considerare se stesso o i propri cari come polli d'allevamento?, Ecco io credo che il compito principale sia quello di informare per far capire che tutto,anche quello che succede a migliaia di Km di distanza tocca la sfera personale e la reazione non dev'essere quella del finto buonismo, delle ong,della carità lavacoscienze o del volontariato politicizzato ma per dirla alla Gaber "quel sano egoismo che può salvare il mondo"
saluto con cordialità
rossoallosso@
RispondiEliminaMagari mettiamoci pure un po' di coscienza e di lotta di classe, sennò finisce che curiamo solo l'ombelico personale....
Gaber ha sparato una czzata. Succede ai migliori.Il malsano egoismo è tutto di chi ci succhia il sangue.
forse mi sono espresso male oppure ho travisato Gaber ma facendo riferimento ai NoTav il loro egoismo la difesa della loro Valle non è anche il nostro egoismo la nostra stessa Valle?Non è una lotta di classe che supera anche le classi?quell 99 contro l'1?
RispondiEliminarossoallosso@
RispondiEliminaProva un po' a dire ai No Tav valsusini che la loro è una lotta egoista per la valle e senti cosa ti rispondono. E' un quarto di secolo che cercano di far capire che la loro è una trincea nella lotta contro neoliberismo, imperialismo, stato di polizia.
sarebbe più interessante chiedere ai valsusini se avessero fatto lo stesso se la tav passava dalla valbrembana
RispondiEliminarossoasllosso@
RispondiEliminaLa storia fatta con i se è divertente, ma del tutto inutile.
Comunque, fatti un viaggetto in Valsusa e parlagli di egoismo di valle. Oppure fatti mostrare le immagini di bandiere e striscioni no Tav tra manifestanti a Istanbul, Bogotà, Nepal, Sicilia.... Credo che quella dei No Tav è la presenza più lungimirante, meno localistica, più intelligente nel capire le implicazioni globali di una lotta locale.
Dai, rossoallosso, questo giro è meglio laciarlo perdere.
magari potessi farci un giro,cinque anni di tanto lavoro e mal retribuito dove mi sono fottuto pure la pensione, il tipico esempio di alienazione sociale creata ad hoc da una crisi farlocca anche volendo non potrei nemmeno andare a caccia di pokemon ;-)
RispondiElimina