Onore all'Anpi. Stavolta.
Va reso onore all’ANPI per aver resistito, a dispetto di passi
falsi anche recenti (Regeni, mercenari curdi e altre truffe CIA, Amnesty e
HRW), all’immane pressione della comunità ebraica romana perché bandisse dal
corteo della Liberazione il popolo palestinese, più di tutti oggi simbolo della
lotta di liberazione da domini nazisti e ultranazisti. Non solo, dietro alla
protervia escludente della comunità ebraica romana, era percepibile la
mobilitazione di tutto il mondo talmudista. L’ordine di servizio della
lobby era di seppellire nel silenzio,
nel disprezzo e nell’anatema dell’ “antisemitismo”, chiunque, in qualsiasi
angolo del pianeta, osasse sollevare critiche allo Stato monoetnico, dunque
razzista, xenofobo, nazionalista (e pure sovranista, accusa mossa a chi mille
volte più di Israele ha titoli per rivendicare autodeterminazione). Uno Stato
illegale dalla nascita, incistato in Palestina per volontà delle potenze
impegnate nel nuovo ciclo colonialista. Stato e società che di venerdì in
venerdì, con i loro robocop Tsahal in stato di esaltazione omicida, si diverte
a fare mattanze di inermi.
Antisionisti uguale
antisemiti è come antifascisti uguale antitaliani
Il teorema anti-sionismo uguale antisemitismo, uno dei
pilastri della mobilitazione tesa a oscurare lo strisciante genocidio dei
palestinesi, è abusivo e ricattatorio per due ragioni inconfutabili. La
stragrande maggioranza degli ebrei in Palestina e nel mondo non è semita, ma eurocaucasica
(vedi Shlomo Sand “L’invenzione del
popolo ebraico”). Semiti sono gli arabi e, quindi, anche coloro che si sono
convertiti alla religione ebraica (sefarditi). E parlando di semiti si parla di
gruppo etnico e linguistico (leggenda biblica: i discendenti di Sem, figlio di
Noè, poi installatisi in Medioriente e Nordafrica); mentre sionisti sono coloro
che propugnano lo Stato di Israele, Sion, in termini di assoluta purezza di
comunità e religione.
Assicurato il disinquinamento di una manifestazione dedicata
alla vittoria sulla schiavitù, quanto meno mentale, da una presenza, non
connotata da fede, storia o identità comunitaria, bensì da incondizionato
sostegno a Israele, cioè a chi nega costituzionalmente, socialmente,
politicamente, economicamente, culturalmente, la libertà alla terra invasa e
occupata e al popolo oppresso, incarcerato e falcidiato da 70 anni, avremmo
apprezzato la bonifica del corteo da parte di correligionari o
ex-correligionari di quegli inquinatori. Avremmo applaudito di tutto cuore
ebrei come il già menzionato Sand, i Finkelstein, Pappè, Atzomon, gli Ebrei italiani contro
l’Occupazione e la tanta parte della comunità che non sottosta ai ricatti dei
caporioni romani. Ebrei dotati di tanto coraggio quanta non ce l’ha il
“manifesto” quando pubblica certe oscenità (vedi sotto).
Perché da bonificare e disinquinare, in questo fortemente
autocelebrativo e depistante 25 aprile, ce n’è stato quanto nelle stalle di
Augia. E di Ercole impegnato a rimuovere le scorie s’è vista l’ombra solo nello
spezzone palestinese e in quanti, anonimi, sinceri, senza i cronici
cerchiobottismi dell’opportunismo sinistro, a quella causa ispirano la loro
partecipazione.
Quelli che W il 25
aprile e W la Nato
Al macero gli sbrodolamenti ipocriti di partiti, movimenti,
conventicole, centri sociali sclerotizzati, giornali di regime (tutti) che un
piede hanno inserito nella marcia e l’altro lo tengono fermo nella staffa dei
cavalli dell’Apocalisse impegnati a polverizzare popoli e desertificare paesi
attribuiti a “dittatori”, “violatori dei diritti umani”, “minacciosi”,
“utilizzatori di armi di distruzione di massa e chimiche”, “omofobi”. Sul “manifesto – e dove se no? – un lettore vomita
un confronto infame e glielo pubblicano pure. Claudio Della Seta spiega così la
defezione della sua comunità al corteo del 25 aprile. I nonni degli attuali ebrei italiani furono partigiani, quelli degli
attuali palestinesi erano alleati di Hitler le cui armate comprendevano anche
la “famigerata brigata musulmana il cui stemma era estremamente simile
all’attuale bandiera palestinese”. Simpatico, innocente accostamento di un
imparziale analista. Quindi bene i sionisti per il 25 aprile, fuori i
filonazisti palestinesi.
Gioco sporchissimo, caro Della Seta, che due aspetti
trascura: quei partigiani ebrei venivano dalla Palestina mandataria del Regno
Unito. Erano coloni insediatisi, anche con la complicità di Hitler, in terra
altrui, terra che avrebbero rubato, martirizzato e svuotata dei suoi titolari,
procedendo poi alla graduale eliminazione dei rimanenti; quei sionisti d’antan
erano inquadrati nelle truppe di coloro che, sabotando la resistenza patriottica
italiana, progettavano per il nostro paese una “liberazione” che si sarebbe
chiamata Usa, NATO, UE, mafia, capitalismo barbaro, multinazionali, svendita,
deculturizzazione, desovranizzazione, precariato, miseria, esclusione dalla
Storia. Mentre a vantaggio della pace e dei diritti umani in Medioriente
disegnavano ciò che abbiamo sotto gli occhi: lo Stato più razzista,
antidemocratico, escludente, sanguinario, del mondo.
Se quel tratto di fogna tracciato da Della Seta sul noto
“manifesto” che, accanto a una
foliazione strabordante su quanto è fico il 25 aprile e quanto lo sono le
ragazzette che ti sorridono dalle foto, non abbandona la sua missione di forza
di complemento dell’imperialismo, mi ha colpito come l’intervento più
nauseabondo, ma anche caratterizzante, tutto il resto delle celebrazioni è
stato pura ipocrisia, vuota retorica. Dei peggiori e dei meno peggio. Degli
eterni amici del giaguaro e utili idioti.Cacicchi e bonzi di queste
istituzioni, di questi partiti, di queste associazioni e Ong, di questi
giornaloni e schermi, dai microbi di PAP ai giaguari smacchiati del PD agli
albatros oceanici, mutatisi in gabbiani di cassonetto, dei 5 Stelle, tutti
d’accordo su Assad “dittatore sanguinario” e quindi pronubi , nolenti frignoni
o volenti mercenari, di Nato, UE, euro, guerre, macellerie, operazioni di
sradicamento e deidentificazioni dette migrazioni, nichilismo.
Con in testa, a bandiere arcobaleno garrenti, i due atlantisti dell’opposizione: “il manifesto” e “Il Fatto Quotidiano”. Senza dimenticare il giornalone per eccellenza (nel senso di "degno di Pulitzer di servizio", imperialmente indipendente al pari di New York Times e Washington Post, Pulitzer premiati per antigiornalismo), Corriere della Sera. Una Gabanelli, icona sacra nazionale della stampa libera e critica, a conferma della sua natura di gigantesco “misunderstanding”, vi erutta menzogne, falsità truculente, schifezze grottesche, totalmente inventate, su Siria e Assad, così rozze che manco avesse scritto con in testa le cuffie di un propagandista Mossad al decimo whisky. Non è la prima volta della signora!
Assad tra i vincitori di Deir Ez Zor
Basta bassezze. Per noi la “Liberazione” con la elle
maiuscola, quella della memoria formale e dell’oblio sostanziale, ha prodotto
quanto abbiamo accennato sopra. E non poteva che essere così, dal momento in
cui è stata sottratta alla resistenza partigiana e consegnata, mani e piedi
legati, agli invasori coloniali anglosassoni e alla cupola che vuole decidere i
destini dell’umanità.
Liberazione? Stare con
Assad e con Kannelos
Per noi la Liberazione con la elle maiuscola dovrebbe vedere
sfilare per le strade nostre e del mondo i combattenti siriani, con in testa
Assad, quelli libici con l’effigie di Gheddafi (tanto per rallegrare le due
gentili signore che ne hanno decretato l’eliminazione: Rossanda e Clinton),
quelli iracheni con l’K47di Saddam, quelli afghani con le tuniche dei Taliban,
quelli yemeniti con la jambiya (pugnale degli Huthi), i greci dei sette anni di
lotte in piazza Syntagma con davanti il cane combattente Kanellos, per tutti
gli animali non liberati dalle sevizie dell’uomo…,
… i venezuelani che resistono ai golpe striscianti dei
divoratori dell’America Latina, gli honduregni e messicani in lotta di liberazione dai narcos che gli Usa
hanno installato al loro governo, gli indiani d’America, con Cavallo Pazzo e
Toro Seduto, sopravvissuti al più grande olocausto della Storia, gli africani,
arabi, asiatici che i gangster mondialisti con Ong e Soros strappano dal loro
contesto per infilarli in un tunnel senza luce mai. E poi tutti i NO della
nostra liberazione dai distruttori di ambiente, comunità, salute, istruzione,
lavoro, identità, autodeterminazione. A partire dai No Tav.
L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia è stata brava a
respingere un osceno ricatto. Ma la prossima volta chiami anche tutti questi al
corteo. Si tratta pur sempre di partigiani. Non su lapidi, in carne e ossa.
Come i palestinesi che, per fortuna, ci sono. Con tanto di kefiah.
Bellissimo articolo che non poteva spiegare meglio la mistificazione sionista che ho letto su tanti commenti di facebook ("brigata ebraica"= partigiani, Palestinesi alleati di ferro dei nazisti, cosa che oltre a non essere vera, sarebbe per loro un motivo a condanna all'eterna dannazione) tanto che mi fa venire da chiedere se li pagano o lo fanno gratis nel loro tanto tempo libero. Sarebbe da contollare i loro profili magari costruiti apposta per fare da "influencer".
RispondiEliminaCon mio rammarico ho letto il volantino per il primo maggio del gruppo Lotta Comunista, il partito simile e contemporaneo di Lotta Continua negli anni '70, che pur mettendo in luce il progetto della spartizione della Siria, e che fra le potenze spartitrici nomina esplicitamente Israele (insieme ad USA Francia, Iran, Arabia Saudita) cosa che non davo per scontata, cita il "dittatore sanguinario Assad" nei confronti delle fazioni siriane a lui avverse. Come per altri giornali, e' tutta una "quetione di lotta fra fazioni siriane, nell'ambito della borghesia" come detto per altri conflitti come quello libico. Non ci sarebbero buoni, ma c'e' sicuramente un cattivo,forse implicitamente anche piu' brutto degli altri, che pur rientranti nelle "borghesie imperialiste" non ricevono gli epiteti ripresi da tanta stampa "progressista" vero il "dittatore sanguinario".
Filonazista fu lo stesso zio e mentore di Saddam. I tedeschi avevano promesso agli iracheni libertà dal dominio britannico. Molti ci cascarono.
RispondiEliminaSignor Grimaldi senza l'intervento dgli americani da una parte e dei sovietici dall'altra le sue amate resistenze nazionali avrebbero perso la guerra.
RispondiEliminaLudovico@
RispondiEliminaLa guerra l'abbiamo persa. Gli americani ci si sono presi. I sovietici hanno ispirato una resistenza alle barbarie capital-imperialiste. La resistenza patriottica ci ha salvato un po' d'onore e di speranza.
Anonimo@
RispondiEliminaDare del filo nazista perchè si conta su un nemico dell'oppressore coloniale è infantile più che stupido. Alla luce di quanto è successo poi agli iracheni, forse la vittoria dei tedeschi sarebbe stata meglio per loro.
Alex1@
RispondiEliminaGrazie, Alex. Però devo precisare, per conoscenza diretta, che Lotta Comunista, di questi bravi ragazzi ostinati in cravatta, è venuta dopo LC e con LC non ha avuto proprio niente a che fare.
La signora gabanelli è stata proposta alla presidenza della repubblica dai suoi amici pentastellati, caro.grimaldi
RispondiElimina.O se lo è già dimenticato?
Enrico@
RispondiEliminaSarò affetto da demenza senile ma qualcosina mi ricordo. Mi ricordo come il 99% della "sinistra" italiana, assieme ai 5 Stelle, riteneva la Gabanelli un faro dell'informazione , mentre io, sostenitore senz'altro di QUEI 5 Stelle, rilevavo nei miei articoli sue operazioni di oscura ambiguità: ENi, contanti e banche....
Ho il difetto di essere indipendente, caro Enrico e credo di averci azzeccato a stare con QUEI Cinque stelle, ambientalisti, anti-guerra, anti-Nato, anti-banche, anche perchè li scshifavano tutti quelli che fanno schifo a me.
Proprio oggi sul Corriere della Sera la Gabanelli propone un servizio sull'inquinamento ambientale da armi nucleare. Ed il colpevole chi sarebbe, indovinate un po'? Ma il presidente coreano Kim, che domande! Si vede che il fatto che "il dittatore" possa essere ammesso ad un negoziato con Trump per un accordo di pace (che neanche i democraticissimi Kennedy e Clinton hanno proposto per le Coree), deve essere per molti qualcosa di poco accettabile.
RispondiEliminaQuesto 25 aprile è stato anche l'inizio della nuova campagna dell'imprenditoria sociale a irresponsabilità illimitata -essenzialmente per la cinica ricerca di popoli su cui poggiare gli artigli, tali da renderli collante vasellinico per intrecci tra cooperazione-banche-fondazioni-mediattivismo a cottimo, risorse e contatti da usare per accaparrarsi lavori e consulenze -il tutto dal (sedicente)basso. Sorvolando sulle dinamiche del curdismo italico che tanto danno ha fatto alla stessa causa, interessante sarà vedere se poi le italiche brigate saranno ben accolte nei salotti delle falangi finanziatrici, in cerca inequivocabilmente di -istanze catalane- da potersi giocare in futuri prossimi, magari con l'appoggio di sindaci ora e poi regioni- arancioni. Ormai le sezioni facebook -pagine che piacciono alla pagina- sembrano delle catene di santantonio miste tra autodenunce e scatole cinesi dell'impero arcobaleno https://www.facebook.com/GUSalbania/?fref=pb&hc_location=profile_browser https://www.facebook.com/gruppoumanasolidarieta/?hc_ref=ARRGQFvqmb5GbBp6Rmdh1ox5DyLO4ISzFG1R3iBBbPrP80YIvmHCXiSwSu03ilFqwgY https://www.facebook.com/FondazioneCONILSUD/ https://www.facebook.com/meltingpoteuropa/ https://www.facebook.com/search/top/?q=la%20carta%20di%20lampedusa ....che l'opposizione al razzismo era il socialismo, mentre la nuova etichetta è l'ennesimo anti.
RispondiEliminaE’ ovvio che una liberazione non c’è mai stata….perché?
RispondiEliminaPerché gli USA a fine II Guerra mondiale hanno scelto di fare una feroce e insulsa guerra anticomunista e antisovietica prendendosi tutte le personalità fasciste e naziste e difendendole e facendoli lavorare nello Stato ( lasciandoli nei posti chiave in tanti paesi europei o ingaggiandoli negli Usa con l’operazione paper clip) garantendo una impunità purché facessero azioni di strategia della tensione ovunque servisse
Non c’è stata vera liberazione….MAI
subito i veri compagni sono stati attaccati e nello Stato troppi fascisti e nazisti erano intoccabili
sia in Germania come in Italia per non parlare di paesi con sistemi fascisti coma la Spagna franchista
o finte democrazie sempre inginocchiate al sistema finanziario amglosassone
e non dimentichiamo mai che il sistema finanziario mondiale capitalista made in Usa è fascismo finanziario
…..tutto il sistema finanziario crea moneta dal nulla a tutto vantaggio dei ricchi e super ricchi
crea ricchezza senza alcun riscontro di beni e servizi reali nella creazione ma con moneta reale che vale e influenza pesantemente la ricchezza reale avvantaggiando sempre e solo i super ricchi
l’economia non è solo produzione….per il controllo sociale è soprattutto redistribuzione
non può esserci liberazione se il sistema persegue le stesse finalità del fascismo ovvero rendere sempre più ricchi i ricchi e renderli potenti a tal punto da comandare e dirigere sistema economico, società, pensiero ed opinioni prevalenti…..il capitalismo globalizzato è ad oggi l’espressione più riuscita del fascismo e nazismo
europeo degli anni 30 – 60….non è un fascismo classico, è un fascismo più potente e pervasivo che entra nella società, influenza profondamente l’economia e l’economia distribuisce arbitrariamente e favorendo i disvalori fascisti benessere a chi sostiene e replica sempre il sistema
una vera liberazione deve acora avvenire
permettimi un ultimo dettaglio post scientology -http://www.dallasblog.com/201402181010101/dallas-blog/soros-hires-scientologist-to-conquer-ukraine.html per passare alla cild - https://cild.eu/chi-siamo/ - e quindi a questo 25 aprile svilito e associato nell'assordante neo-umanesimo GUS Macerata- http://www.antigone.it/news/antigone-news/2940-dal-23-al-25-aprile-sui-campi-di-calcio-di-serie-a-e-b-verita-per-giulio-regeni ....immagino le centrali dei servizi occidentali-sti, stupefatte per la mole di lavoro appaltata e per l'entrata di fatto dal postg8 in tuta bianca, negli ultimi circoli antaculisti.
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