Quanto più grande è la
devastazione causata dal neoliberismo, tanto più grande è l’esplosione di ONG.
Nulla dimostra questo dato in modo più convincente del fenomeno per cui gli Usa
si preparano a distruggere un paese e al tempo stesso allestiscono ONG che
preparino e poi bonifichino la devastazione”. (Arundhati
Roy)
….ogni scherzo vale
E’ carnevale. Un tempo rito
propiziatorio di greci e romani, ricco di licenze, svaghi e rovesciamenti di
ruolo. Come al solito, se ne è appropriato il cristianesimo, evirandolo dei
suoi elementi libertini e facendotelo pagare con 40 giorni di quaresima.
Un’occasione che la nostra classe dirigente non si lascia sfuggire e festeggia
con grande impegno. Irrinunciabili, al vertice, le maschere di Pulcinella,
Arlecchino, Brighella, Burlamacco,
Stenterello, Balanzone, che si sono
alternate impersonandosi in presidenti del Consiglio, da Berlusca ad oggi. Tra
loro hanno colto al volo il momento anche i pidini da Congresso della famosa
canzone “Siamo sempre tre, tre somari e
tre briganti, siamo tre”, che a Milano, “contro il razzismo e la xenofobia” (non gli è rimasto che quel
tema,serve a riprendersi gli appalti) sfilano travestiti da politici di
sinistra.
Milano, operazioni di distrazione di massa
Dentro questa carnevalata,
spostatasi da Viareggio a Milano, anche il carro del congresso di Magistratura
Democratica, affollato da burloni mascherati da giudici di sinistra e dunque neorenziani e dunque
bellissime maschere dell’ipocrisia, spocchia, autoreferenzialità,
doppiopesismo, elitismo e compiacimento di essere quelli buoni e giusti, contro
i sovranisti e populisti votati dal popolo bue. Tra tutti costoro anche quelli
che, incantati dal verbo di Marco Travaglio e affini puntano naso, occhi e
orecchi su Zingaretti, casomai uno di questi giorni , svegliandosi bene, non
gli sfuggisse un sospiro: “Toh, quasi quasi un caffè con Di Maio me lo
prenderei”. Sono gli incurabili dei tarallucci e vino che preferiscono che i
5Stelle siano mangiati con forchetta e coltello dal PD, piuttosto che masticati
a bocca aperta da Salvini, che a tavola rutta e non sa distinguere i bicchieri.
Razzista a chi?
Ci sono una xenofobia, un razzismo
più estremi e meno dichiarati di
quelli delle guerre a popoli innocenti,
quasi sempre inermi rispetto agli stravaganti eccessi di forza degli
aggressori, condotte con strumenti militari, economici, culturali nei confronti di chi non si ritiene titolato
a rivendicare le risorse del proprio territorio e della propria società. Di chi,
in quanto razza, classe, nazione, categoria, inferiore può essere privato di
tutto a vantaggio di chi ne pretende il possesso in virtù della propria
superiorità di razza, classe, categoria, nazione? Dove si parla di questo
ur-razzismo, di questa ultra-xenofobia, che nei secoli depreda, rapina,
sradica, uccide, schiavizza, nei cortei
dell’accoglienza? E nei media e nei partiti che tali cortei promuovono
ed esaltano? E non è questo sintomo e prova del più ipocrita dei veri razzismi?
Alle spalle degli immancabili amici del giaguaro che ha
suonato l’adunata di Milano, una moltitudine di Pantaloni (sono quelli che
pagano), Lenin li chiamava “utili idioti”,
convinti che dei migranti, per quanto ormai spariti dal mare, si debbano
addolorare piuttosto che di inezie esistenziali, come, in America Latina, la
distruzione del diritto che teneva insieme il mondo, l’imperversare di un
moloch di guerra in tutto il Medioriente, un infanticido di massa nello Yemen,
la fucilazione ogni venerdì di un po’ di ragazzi denutriti e inermi a Gaza, la
quasi-guerra atomica tra India e Pakistan, la tecnologia nucleare a fini civili
per cui è stato affamato l’Iran e la tecnologia nucleare militare da Trump ora
concessa ai sauditi, munifici e imprescindibili alleati di tutti noi, per
quanto osceno rigurgito del peggiore Medioevo; l’arma fin di vita del clima
ferito a morte, l’arma fin della libertà dell’eugenetica digitale, tutte
allestite dai ricchi; la metastasi in Valsusa del carcinoma che s’è mangiato il
paese e, poi, quel fattarello di cronaca locale
che è lo squartamento dell’Italia.
Ci sono voluti mille anni per costruirla a forza di genii e di sangue, la fine
dell’uguaglianza tra i suoi cittadini, con il primo, secondo, dessert, vini,
caffè e ammazzacaffè ai ricchi e, agli altri, i piatti da lavare.….
Un crimine rispetto al quale la famosa schiforma
costituzionale di Renzi è meno dello scippo di una busta della spesa. Ma a chi
sta bene distruggere gli africani, svuotandone i paesi a favore di terzi con gli artigli e cacciandoli qui nella schiavitù, cosa volete che importi difendere
l’unità, il cuore, l’anima, il passato e il futuro, della propria nazione?
Siamo cosmopoliti, no? Vadano, il Veneto, la Lombardia, l’Emilia-Romagna, a poi
tutti gli altri, vadano per la loro strada. Basta che in fondo alla via ci sia
quella pentola con le monete d’oro per illuminare di colori arcobaleno la pace
dei ricchi.
Milano, operazioni di distrazione di massa
Dentro questa carnevalata,
spostatasi da Viareggio a Milano, anche il carro del congresso di Magistratura
Democratica, affollato da burloni mascherati da giudici di sinistra e dunque neorenziani e dunque
bellissime maschere dell’ipocrisia, spocchia, autoreferenzialità,
doppiopesismo, elitismo e compiacimento di essere quelli buoni e giusti, contro
i sovranisti e populisti votati dal popolo bue. Tra tutti costoro anche quelli
che, incantati dal verbo di Marco Travaglio e affini puntano naso, occhi e
orecchi su Zingaretti, casomai uno di questi giorni , svegliandosi bene, non
gli sfuggisse un sospiro: “Toh, quasi quasi un caffè con Di Maio me lo prenderei”.
Sono gli incurabili dei tarallucci e vino che preferiscono che i 5Stelle siano
mangiati con forchetta e coltello dal PD, piuttosto che masticati a bocca
aperta da Salvini, che a tavola rutta e non sa distinguere i bicchieri.
Razzisti contro il razzismo
Un breve ricordo. Altra marcia,
identica, maggio 2017. L’abbiamo filmata e sta nel docufilm “O la
Troika o la vita!” (sempre disponibile a visionando@virgilio.it ). A Bersani, Manconi, Sala, Orlando,
Lerner, Scotto, Boldrini e gli altri facemmo la stessa domanda: “A quando una manifestazione contro le
guerre della Nato che provocano tutte queste migrazioni?” Più o meno la stessa risposta da ognuno,
con espressione stupefatta, o infastidita: “Ma
che c’entra…?”. Bersani si sbilanciò: “No,
la Nato non ha colpe”. Manconi sviò: “Tu
non ci vedi bene…”
Rancorosa e schiamazzona, naturalmente, la presenza di
Soros, attraverso l’intermediazione delle Ong. Proprio nell’infelicissimo
momento, per loro, in cui i servizi segreti, dopo Frontex e ogni persona di
buonsenso, avevano rilevato che la scomparsa di questi traghettatori aveva
comportato la scomparsa degli scafisti e, dunque, delle morti in mare. Bella sconfitta per i razzisti del
colonialismo di ritorno, quelli veri, per i quali l’Africa non è che il
deposito di Paperone, mentre gli africani si tolgano dai piedi e vadano a
spiaggiarsi a Lampedusa.
A proposito di razzismo, di dominio del fardello dell'uomo bianco, ho trovato questo video molto bello, sulle note del brano "The last resort" composta dagli Eagles. Mi sembra una critica all'approccio religioso, dell'appropriazione dell'ambiente da parte di una piccola parte di privilegiati.
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=8bOJiTskr6w
Volevo far notare,una cosa. Tutta l'attenzione della Stampa è andata sulla manifestazione tutta allegria e colori di Milano, quella dell'"Italia migliore" (facile scendere in piazza a cantare e divertirsi con dei negretti belli e ben vestiti e sentirsi antirazzisti, senza tanta fatica) ma molta meno attenzione ha ricevuto la manifestazione a Roma contro il dominio del franco francese e delle politiche neocoloniali francesi in Africa.
Alex1@
RispondiEliminaGrazie per la bellissima canzone e per le immagini. Mi permetterò di usarle.
Ciao.
Volevo un suo parere Fulvio . Ma quando la storia della sinistra si è fermata? Come hanno potuto appoggiare l’europeismo bancario e tecnocratico di Ciampi, la super-bufala ulivista dell’oligarca Prodi. Perchè gli elettori Pd non hanno ancora capito che il vero pericolo per l’Italia sono i poteri oligarchici neoliberisti eurocratici globalisti. Perchè hanno incessantemente reclutato alleati docili e servizievoli, da Veltroni a D’Alema a Renzi, cui affidare lo smantellamento progressivo del welfare, la super-tassazione inferta alle aziende, la disoccupazione-choc e la chemio-economy eseguita dal duo tragico Monti-Fornero, cioè i mercenari che – attraverso Napolitano – fino a deformare la Costituzione, l'hanno sfigurata con l’inserimento proditorio del pareggio di bilancio approvato senza fiatare dall’infimo Bersani?
RispondiEliminaUnknown@
RispondiEliminaRisposta battuta: Perchè quel 17% scarso che gli è rimasto o fa parte o crede di far parte dell'élite. Poi visto che tutti i media tifano per questi detriti, un po' di gente si fa convincere.
Comunque, tutto inizia a franare con Togliatti.
Grazie per la risposta battuta. Mi ha comunque incuriosito il fatto che la frana inizi da Togliatti. Mi potresti brevemente portare le tue ragioni?
RispondiEliminaUnknown@
RispondiEliminaBrevemente non è proprio possibile. Di nuovo battuta: con Togliatti inizia il "lungo viaggio attraverso le istituzioni", niente rivoluzioni e alla fine le istituzioni capitaliste ti mangiano vivo e ti sputano morto con Berlinguer e il compromesso storico. Si chiama consociativismo e si perde sempre.
@Fulvio
RispondiEliminaE' una soddisfazione per me aver condiviso nel blog un video ed una canzone, la quale con le immagini ha assunto per un messaggio di denuncia contro gli scempi ambientali ancora più forte.