“L’odio è ciò che unisce il nostro campo” (Natan
Eshel, consigliere del primo ministro israeliano Benjamin Netaniahu)
Cosa hanno in comune Assange, Coronavirus e
migranti dalla Turchia
Tre sono le direttrici che l’Odio anti-umano dei
sociopatici della globalizzazione, detta “antifascista” e fascista al punto che
non ce lo siamo mai immaginato, hanno preso per un assalto combinato alla
libertà individuale e collettiva e per la definitiva concentrazione della
ricchezza globale nelle mani degli orchi. Assange e quanto ne consegue per il
diritto di dire ciò che si sa, che si vede e che si pensa, Coronavirus e quanto
ne consegue in termini di guerra economica, geopolitica e sociale a popoli e
comunità, migranti e quanto ne consegue in termini di annientamento
capitalrazzista di identità, coesione, storia, civiltà, schiavismo. Nessuno dei
procedimenti inerenti a queste direttrici è esente dalle componenti della
perfidia e del sadismo, strutturali della psicopatologia dei dominanti.
Per questo basta dare un’occhiata ad Assange, invecchiato
di vent’anni in due, isolato dagli sgherri di Sua Maestà in una segreta, nella
giornata dell’aula 11 volte ammanettato, denudato e perquisito due volte,
privato dei suoi documenti legali, chiuso in una scatola di vetro isolata dai
suoi legali, insultato da un’arpia che fa da magistrato. Sadismo da Coronavirus
che manda in paranoia un intero popolo, ne sottomette a stato d’assedio una
parte, fa prove di Stato di Polizia, elegge buffoni-cialtroni a decisori sulla
sorte della gente. Perfidia e sadismo, a partire da una Grecia già rasa al suolo,
mandando in prima linea bambini e donne, possibilmente incinte, ad assaltare e
stravolgere comunità già perseguitate e lesionate dagli stessi che mandano alla
carica bambini e donne possibilmente incinte.
Vermi nel cellophane rosa
Tutto questo aggregato di odio, malafede, menzogna, con
l’unico scopo di spianare la strada all’obiettivo che ho descritto nella prima
riga, obiettivo con perversa ipocrisia avvolto nel cellophane rosa dei “diritti
umani”, arma atomica della globalizzazione. La qual cosa sarebbe del tutto
impraticabile di fronte alle intelligenze anche di pochissime vittime, se non
avessimo gli schermi uniti e il giornale unico – da RAISET a tutto Cairo, da
Repubblica-Stampa-Corriere a manifesto-Fatto Quotidiano – con la loro
narrazione totalmente sdraiata sul tappetino, trapunto di dollari, della
strategia atlanto-sion-globalista. Non giornalisti come Assange, ma
invertebrati che operano nascosti dentro
la mela, rossa o rosata.
Quando la questione è il burka (sparito), e non
la fine di un a strage di 19 anni
Qui, tra i tanti, eccelle una Giuliana Sgrena che, con i
noti “esperti di Asia” del “manifesto”, esprime tutto il suo livore sorosiano
per l’accordo con gli USA sul ritiro dall’Afghanistan, sancito dalla vittoria
dei Taliban, lacrimando sul destino delle donne che gli americani avrebbero
dovuto liberare. Di Sgrena nulla più stupisce, ma sorprende un altro “diverso”,
Andrea Scanzi (FQ), che ha ritenuto appropriato dare del “dittatore efferato”
ad Assad. Scanzi, tanto bravo a fare le bucce ai colleghi minori, o sei
ignorante peggio di Salvini, o perché dalla Lilli-Bilderberg-Gruber è bene
esprimersi così. In perfetta sintonia con l’immancabile baciatrice di Soros e
polena di ogni Grande Armada delle guerre imperiali, Emma Bonino.
Ma tutto questo è scontato da anni. Farsi illusioni su
questa categoria di azzimati e protervi mercenari, che imitano con la tastiera
i jihadisti con i coltelli, significa meritare in pieno gli alamari di utile
idiota. Il guaio peggiore è che sulla stessa linea si muove un’armata di
minuscoli, di per sé irrilevanti, epperò vociferanti, invertebrati da mela
rossa che si definiscono associazioni, comitati, organismi, si danno le più
svariate denominazioni, pur di occultare la loro natura di efferati (questi sì)
collusi. Vi pare mai possibile che, in questi giorni di martirio della Siria e,
a seguire, della Grecia, nazione-madre con quel falso pretesto divorata viva
dalla Troika (Juncker, Draghi, Lagarde), cui va aggiunto George Soros, che fa
da bancomat e PR a tutti i nazionicidi e sociocidi si chiami la gente a
manifestare contro la Grecia?
Presidio
Ambasciata di Grecia a Roma ·
Organizzato da Freedom, Hurriya, Libertà. Nessuna galera Nessuna frontiera e NED PuntoSolidale Marranella
Appuntamento mercoledì 4 marzo, ore 17:00,
davanti l'Ambasciata greca a Roma in solidarietà alle persone migranti in lotta
e per la libertà.
Metastasi USA degli accoglitori
senza se e senza ma
Hanno pure la faccia tosta, fidando sul
rimbecillimento da media della gente, di firmare come NED, National
Endowment for Democracy, la fetecchia creata da Kissinger per fare
apertamente il lavoro che la CIA faceva di nascosto, quando il Congresso scoprì
e condannò le pratiche sovversive e criminali compiute dall’agenzia in
Centroamerica, ai tempi dei Contras. Da allora, non c’è stato complotto
Usa-Nato contro paesi non allineati – Ucraina, Georgia, Venezuela, Bolivia,
Honduras, Iraq, Libano, Algeria, Cina, Russia, Jugoslavia, Serbia – cui la NED
non abbia fornito denaro, operativi, Ong di complemento. Viene ufficialmente
finanziata dal governo e, privatamente, ma apertamente, da George Soros e dalla
sua Open Society Foundation. Che è anche alla base dell’attività frenetica, per
quanto sostenuta da associazioni tanto altosonanti quanto di esilissima
dimensione numerica, che vediamo stracciarsi le vesti sui migranti.
Erdogan? Bravo sulla Siria, ma un
po’ esoso
Mettiamo i puntini sulle i, alla faccia di
questa orda di mistificatori che, con Soros a capo, quanto a ferite inferte
all’umanità e danno arrecato alle nazioni libere, ai miliziani di al Baghdadi (per
non dire CIA) suscitano grandissima invidia. Nessuno dei corifei del
mescolamento di popoli che guardi al primo anello della catena. Un paese laico,
tollerante, pacifico, antimperialista, difensore dei palestinesi, sovrano,
discretamente governato, invaso, straziato, mutilato da dieci anni. Con il
consenso della nostra parte. Per costoro, Erdogan ha invece il merito di
resistere all’”efferato Assad” e alle sue “bombe sui civili”. ha solo demerito di sfruttare la disperazione
dei disperati per farsi dare soldi dall’Europa.Non fosse per quello, gli
dovremmo il tappeto rosso. Per noi, Erdogan è un delinquente che, con branchi
di subumani, ha invaso e insanguinato la Siria per dieci anni, in combutta con
Usa, Nato, Israele e satrapi del Golfo e ora, complice dei globalisti e dei
loro sguatteri umanitaristi, impiega l’arma delle migrazioni per sfasciare
definitivamente il nemico storico greco.
Non solo manodopera da mezzo
euro, Al Qaida-Isis per l’Europa.
Per loro i migranti mandati all’assalto delle
isole e della terraferma greca, sono i profughi “disperati” fuggiti dalle bombe
di Assad e di Putin e vanno tutti accolti e i greci che glielo impediscono sono
razzisti e assassini. Per noi - e per la realtà - si tratta di migranti
afghani, cingalesi, bengalesi, maghrebini, africani, rastrellati da Erdogan e
rovesciati su Lesbo e le altre perle dell’Egeo, insieme a qualche ascaro di Al
Qaida-Al Nusra-Isis di cui i siriani stanno ripulendo finalmente Idlib e che
potrà ben servire per far paura all’Europa con qualche episodio alla Bataclan.
Manifestare per i carnefici,
calpestare le vittime
Per loro i greci sono fascisti razzisti che
rifiutano accoglienza ai disperati. Per noi i greci fanno benissimo a far
capire ai deportati della globalizzazione che non è cosa, non gli conviene. Se
questi sono vittime della tratta, i greci sono l’agnello sacrificale di una
strategia di distruzione totale di quel paese. Un paese nei suoi gangli più
vulnerabili oberato di decine di migliaia di migranti economici che gli hanno
rovinato la massima fonte di reddito per il ricupero di un minimo di
sopravvivenza dopo l’operazione Troika. Migranti lasciati a marcire sulle loro
spalle, dato che gli schiavi importati ormai abbondano in Europa. Senza perdere
d’occhio il primo anello della catena alle caviglie dei deportati:lo
sradicamento forzoso di popolazioni dalle loro terre da poi far depredare a
eserciti, milizie assoldate, multinazionali.
Con il sultano ricattatore e
terrorista contro la Grecia e la Siria. Ma per i “diritti umani”
Due sono le vittime di questa scellerata
operazione contro popoli o resistenti, o da buttare. La Siria di Assad e la
Grecia di Mitsotakis, che sarà di destra, ma cui è stata consegnata una Grecia
fatta a brandelli da gente specializzata in genocidi, le cui opere di morte
sono coperte dai fiori di bontà di accoglitori come quelli che, in una palude
di vergogna, si ritrovano a manifestare all’ambasciata greca. E non a quella
turca, alla Nato, a Bruxelles.
C’entra Bilderberg? Sempre, per
fortuna siamo complottisti.
Pensierino finale sbarazzino. L’accolita
Bilderberg si è riunita nelle segrete stanze di Svizzera, caput mundi della
finanza, cioè della Rapina Istituzionale Globale (RIG), dal 30 maggio al 2
giugno del 2019 (con Stefano Feltri, FQ, che subito s’è dato da fare contro
l’ENI e pro-petrolifere imperiali). La stessa conventicola, i cui miliardi
decidono ogni cosa, con meno ponti levatoi tirati su, meno fossi con
coccodrilli, meno spingarde alle feritoie e allargata a soci di minoranza, ha
banchettato “all’aperto” a Davos. Due scadenze, un’escalation della guerra agli
umani: 1) Coronavirus, Cina dietro la lavagna, via della Seta bloccata, e
grandi prove di Stati di polizia; 2) sconquassi nel Mediterraneo con
Erdogan-Nato che, arruolando il fantoccio jihadista-Nato Al Serraj di Libia, si
prende il petrolio di mezzo mare e difendendo i tagliagole in Idlib preserva la
forza terrorista dell’Impero; 3) rilancio alla grandissima dell’operazione
migranti (non conta una cippa che ci sia guerra o no, fame o no, persecuzione o
no, basta che dei poveretti, o malviventi, credano alla fola che in Sud Europa
faranno i soldi) e taglio di quel che resta delle gambe di Grecia, Balcani, Sud
Europa.
Aggiungo in calce, gli appelli alle
manifestazioni contro la Grecia. Ovviamente nel segno di Bilderberg.
Divertitevi a distinguere tra utili idioti e amici del giaguaro.
APPELLO URGENTE DEL GRUPPO "PORTI APERTI MILANO" E
"ATTIVISTI ITALIANI NORD-SUD"
Invitiamo tutte e tutti a condividere questo appello e ad
aderire come singoli o come
associazioni nei commenti o alla mail portiapertimilano@gmail.com
Provvederemo ad inserire le vostre firme.
Provvederemo ad inserire le vostre firme.
"Lanciamo un appello urgente per tenere alta l’attenzione
su quanto sta avvenendo in Turchia e Grecia e affinché cessi l’ assordante
silenzio dell’Europa in merito.
Chiediamo che siano annullati immediatamente gli accordi criminali in base ai quali la Ue finanzia Erdogan affinché trattenga i Rifugiati (principalmente in arrivo dal Medio Oriente ma non solo) per impedire loro di raggiungere il cuore dell’Europa. Chiediamo che vengano istituiti corridoi umanitari per trarre in salvo migliaia di persone.
Erdogan ha deciso di aprire per 72 ore la frontiera fra Turchia e Grecia.
Le migliaia di Siriani che hanno cercato di penetrare in Grecia dalla Turchia si sono letteralmente trovati intrappolati in una “no man land”. Sono stati accolti da gas lacrimogeni e manganellate dalla polizia greca, assolutamente noncurante della presenza di donne e bambini stremati.
Le temperature estremamente rigide altro non fanno che peggiorare ulteriormente le condizioni in cui versa la popolazione civile coinvolta.
Agli occupanti di una imbarcazione che stava per attraccare al porto di Thermy sull’isola di Lesbo è stato impedire di attraccare. Inoltre segnaliamo che sull’isola continuano ad avvenire gravissime aggressioni da parte di gruppi di fascisti nei confronti dei Rifugiati, membri di ONG, attivisti e volontari.
Di fronte al precipitare della situazione, vogliamo che i Paesi Europei assumano una netta presa di posizione nei confronti del comportamento della Grecia e della Turchia.
Ci risulta che solo il Papa abbia pronunciato parole di solidarietà. E non ci basta.
Chiediamo che siano annullati immediatamente gli accordi criminali in base ai quali la Ue finanzia Erdogan affinché trattenga i Rifugiati (principalmente in arrivo dal Medio Oriente ma non solo) per impedire loro di raggiungere il cuore dell’Europa. Chiediamo che vengano istituiti corridoi umanitari per trarre in salvo migliaia di persone.
Erdogan ha deciso di aprire per 72 ore la frontiera fra Turchia e Grecia.
Le migliaia di Siriani che hanno cercato di penetrare in Grecia dalla Turchia si sono letteralmente trovati intrappolati in una “no man land”. Sono stati accolti da gas lacrimogeni e manganellate dalla polizia greca, assolutamente noncurante della presenza di donne e bambini stremati.
Le temperature estremamente rigide altro non fanno che peggiorare ulteriormente le condizioni in cui versa la popolazione civile coinvolta.
Agli occupanti di una imbarcazione che stava per attraccare al porto di Thermy sull’isola di Lesbo è stato impedire di attraccare. Inoltre segnaliamo che sull’isola continuano ad avvenire gravissime aggressioni da parte di gruppi di fascisti nei confronti dei Rifugiati, membri di ONG, attivisti e volontari.
Di fronte al precipitare della situazione, vogliamo che i Paesi Europei assumano una netta presa di posizione nei confronti del comportamento della Grecia e della Turchia.
Ci risulta che solo il Papa abbia pronunciato parole di solidarietà. E non ci basta.
Chiediamo pertanto alle istituzioni Europee e ai singoli paesi
un intervento immediato, stanziando aiuti rapidi ed efficaci per riportare i
campi delle isole greche a una situazione di minima dignità, e istituendo nel
giro di poche settimane corridoi umanitari sia con Idlib (dove sono ammassati
circa un milione di persone) sia con le isole greche più sovraffollate, che non
possono essere lasciate sole davanti al fenomeno epocale delle migrazioni,
diventando così campi di concentramento analoghi a quelli della Libia, dove
muore il senso stesso della costruzione europea."
FIRME APPELLO:
- Coro Voci di Donne
- Mai più Lager No Ai CPR
- Memoria Antifascista
- Possibile Milano
- Possibile
- Rete Antirazzista Catanese
- NoWalls
- L.U.M.E. Laboratorio Universitario Metropolitano
- Teatro Officina
- Via Padova Via del Mondo
- Abareka
- Laboratorio Torri di Babele
- Caduti di Mente
- Amici del Parco Trotter
- Cambio Passo
- Nur_a spotlight on migrant voices
- Todo Cambia
- Prc. Nazionale
- Ass. Prom. Soc. Fabrizio Casavola
- Rimake
- Cantiere
- Coordinamento dei Collettivi Studenteschi
- Spazio di Mutuo Soccorso
- Via Padova Viva
- Rete Femminista No Muri No Recinti
- SOS ERM_Emergenza Rifugiati Milano
- WILPF italia
- Casa Internazionale delle Donne di Roma
- Gea_Movimento femminista studentesco
- Carovane Migranti
- Forum Antirazzista Palermo
- Rete Jin Milano
- Nabad Onlus_Progetto Spazio Mondi Migranti
- Codici Ricerche e Intervento
- Associazione Cultura E' Libertà
- Associazione Dimensioni Diverse
- Sezione ANPI ATM
- Sezione ANPI 10 Agosto 1944
- Sezione ANPI LUMEZZANE
- Collettivo RAM_Restauro Arte Memoria
- Associazione di Promozione Sociale Spazio Ruggine
- Circolo Metromondo
- Cicogneteatro Brescia
- Rete 21 Marzo_Mano nella mano contro il razzismo
- Sikuspacha_gruppo musicale
- Associazione Sunuga
- Associazione RivoluzionArti
- Acea Odv
- Sindacato Usb_Sportello Immigrazione Vicenza
- Associazione Oltre Il Mare
- Senonoraquando Comitato di Brescia
- Circolo Lato B
- Sinistra italiana Cremona
- Naga Odv
- Milano Senza Frontiere
- Rete di Donne per la Politica di Genova
- ADL COBAS Lombardia
- Fondazione FIRSS
- Coordinamento per la Democrazia Costituzionale - Municipio 4 Milano
- Associazione Irene - Non facciamo affondare la Grecia
- Associazione ItaliaCuba
- Marcia Restiamo Umani
- Sinistra Italiana Milano
- Coordinamento Antifascista del Casentino
- Lavoratori della Scuola Auto-Organizzati
- Casa delle Donne di Milano
- Associazione (S)cambiare
- Mai più Lager No Ai CPR
- Memoria Antifascista
- Possibile Milano
- Possibile
- Rete Antirazzista Catanese
- NoWalls
- L.U.M.E. Laboratorio Universitario Metropolitano
- Teatro Officina
- Via Padova Via del Mondo
- Abareka
- Laboratorio Torri di Babele
- Caduti di Mente
- Amici del Parco Trotter
- Cambio Passo
- Nur_a spotlight on migrant voices
- Todo Cambia
- Prc. Nazionale
- Ass. Prom. Soc. Fabrizio Casavola
- Rimake
- Cantiere
- Coordinamento dei Collettivi Studenteschi
- Spazio di Mutuo Soccorso
- Via Padova Viva
- Rete Femminista No Muri No Recinti
- SOS ERM_Emergenza Rifugiati Milano
- WILPF italia
- Casa Internazionale delle Donne di Roma
- Gea_Movimento femminista studentesco
- Carovane Migranti
- Forum Antirazzista Palermo
- Rete Jin Milano
- Nabad Onlus_Progetto Spazio Mondi Migranti
- Codici Ricerche e Intervento
- Associazione Cultura E' Libertà
- Associazione Dimensioni Diverse
- Sezione ANPI ATM
- Sezione ANPI 10 Agosto 1944
- Sezione ANPI LUMEZZANE
- Collettivo RAM_Restauro Arte Memoria
- Associazione di Promozione Sociale Spazio Ruggine
- Circolo Metromondo
- Cicogneteatro Brescia
- Rete 21 Marzo_Mano nella mano contro il razzismo
- Sikuspacha_gruppo musicale
- Associazione Sunuga
- Associazione RivoluzionArti
- Acea Odv
- Sindacato Usb_Sportello Immigrazione Vicenza
- Associazione Oltre Il Mare
- Senonoraquando Comitato di Brescia
- Circolo Lato B
- Sinistra italiana Cremona
- Naga Odv
- Milano Senza Frontiere
- Rete di Donne per la Politica di Genova
- ADL COBAS Lombardia
- Fondazione FIRSS
- Coordinamento per la Democrazia Costituzionale - Municipio 4 Milano
- Associazione Irene - Non facciamo affondare la Grecia
- Associazione ItaliaCuba
- Marcia Restiamo Umani
- Sinistra Italiana Milano
- Coordinamento Antifascista del Casentino
- Lavoratori della Scuola Auto-Organizzati
- Casa delle Donne di Milano
- Associazione (S)cambiare
Presidio Ambasciata di Grecia
a Roma
·
Organizzato da Freedom, Hurriya, Libertà. Nessuna galera Nessuna frontiera e NED Punto Solidale Marranella
Appuntamento
mercoledì 4 marzo, ore 17:00, davanti l'Ambasciata greca a Roma in solidarietà
alle persone migranti in lotta e per la libertà.
In queste ore si sta consumando l'ennesima tragedia sotto i nostri occhi.
Migliaia di persone sono ammassate al confine tra Grecia e Turchia, l'Europa risponde con armi da fuoco, carcere e pestaggi. Contiamo i primi morti……
Da questa estate il Governo greco ha rinforzato l'attacco alle lotte autorganizzate, alle occupazioni e nei confronti delle persone migranti.
Nelle isole come Lesbo e Chios, ormai prigioni a cielo aperto, lo Stato ha scelto di far esplodere la rabbia della popolazione piuttosto che smantellare un maxi campo di concentramento e permettere alle persone di spostarsi liberamente e contemporaneamente ne costruisce di nuovi. Lasciando così sfogare tensioni sociali sui migranti anzichè contro le stesse istituzioni che per anni hanno costretto decine di migliaia di persone ad una convivenza difficile. E, come se non bastasse, viene lasciata carta bianca a nazisti e fascisti che approfittano di questa situazione per colpire le persone.
Arrivano immagini di vera e propria guerra a due passi da casa nostra.
Viviamo in un paese esperto in stragi in mare, campi di internamento e deportazioni.
Non possiamo restare a guardare.
Appuntamento mercoledì 4 marzo, ore 17:00, davanti l'Ambasciata greca a Roma in solidarietà alle persone migranti in lotta e per la libertà.
In queste ore si sta consumando l'ennesima tragedia sotto i nostri occhi.
Migliaia di persone sono ammassate al confine tra Grecia e Turchia, l'Europa risponde con armi da fuoco, carcere e pestaggi. Contiamo i primi morti……
Da questa estate il Governo greco ha rinforzato l'attacco alle lotte autorganizzate, alle occupazioni e nei confronti delle persone migranti.
Nelle isole come Lesbo e Chios, ormai prigioni a cielo aperto, lo Stato ha scelto di far esplodere la rabbia della popolazione piuttosto che smantellare un maxi campo di concentramento e permettere alle persone di spostarsi liberamente e contemporaneamente ne costruisce di nuovi. Lasciando così sfogare tensioni sociali sui migranti anzichè contro le stesse istituzioni che per anni hanno costretto decine di migliaia di persone ad una convivenza difficile. E, come se non bastasse, viene lasciata carta bianca a nazisti e fascisti che approfittano di questa situazione per colpire le persone.
Arrivano immagini di vera e propria guerra a due passi da casa nostra.
Viviamo in un paese esperto in stragi in mare, campi di internamento e deportazioni.
Non possiamo restare a guardare.
Appuntamento mercoledì 4 marzo, ore 17:00, davanti l'Ambasciata greca a Roma in solidarietà alle persone migranti in lotta e per la libertà.
Fulvio, non so se lo hai già visto ma guardati questo filmato, dura poco e ne vale la pena, almeno ci facciamo una risata, seppur amara...
RispondiEliminaEcco il link: https://www.youtube.com/watch?v=LJm1CtkZqDk
Andrea
Grazie Fulvio per il tuo sempre prezioso contributo...un pò di aria pulita quanto ti leggo
RispondiEliminaQui a Creta la polizia si è offerta di aiutare i colleghi al confine...la minaccia turca è percepita molto chiaramente e sanno che Erdogan vuole che i confini dell'impero ottomano vengano ristabiliti come un tempo...ελευθερια η θανατος
Fabio