sabato 16 maggio 2020

Dalla morte fisica alla morte economica, sociale, culturale ----- FASE 2: LA COMMEDIA DELL’ASSURDO----- “(Se)ti conosco mascherina…..”



 
Notizia porno e notizia sexy
Partiamo dalla notizia più scandalosa e, dunque, più rivelatrice della settimana (Scandalo: Turbamento della sensibilità morale e dell'innocenza altrui, provocato da quanto può offrire o costituire esempio di vizio e di colpa). Lo shock arriva da “Panorama”. Chi sono i nuovi semidei della propaganda olimpica mascherata da “giornalismo” che ogni giorno si perpetuano su schermi e giornali a impartirci virtù ed estrarci vizi? Li conosciamo meglio dei figli e di mamma e papà: Burioni, Ilaria Capua, Walter Ricciardi, Pierluigi Lopalco, Fabrizio Pregliasco, Massimo Galli…. Medici, virologi,.eroi salvavita nel tempo del Coronavirus. Sacerdoti che si spendono e a volte si sacrificano per la nostra salvezza. Altruisti per eccellenza. A tariffa oraria. Stabilita tra le tv e i loro agenti. Perché hanno gli agenti, come Fedez o Sophia Loren. La signora Capua, intima del divino Bill Gates, €2000.00 più Iva, per 10 minuti, sennò di più. Così Burioni Roberto. E vuoi che i colleghi siano, prendano, da meno?  E ora la notizia più edificante di tutta la stagione.

Finchè c’è Sara, c’è speranza, dignità, riscossa


https://youtu.be/mZ32rLrL2ag  Sara Cunial interviene alla Camera

Qualsiasi poster la vostra passione per kalos kai agathos, il buono e il bello dei greci, ha fatto attaccare alla parete della vostra stanza, ora mettetici accanto quello di Sara Cunial. Ci sta.

Questo è l’intervento di giorni fa della deputata Sara Cunial alla Camera dei deputati. Sara Cunial, dopo essere stata espulsa dal M5S, è oggi nel Gruppo Misto. Il suo è uno degli interventi più giusti e nobili, che siano stati pronunciati nel parlamento repubblicano. Ricorda quello contro la cricca Renzi di Paola Taverna, ormai ex-pasionaria dei 5Stelle. Oltre alla conoscenza più completa e profonda della criminale Operazione Coronavirus da noi e nel mondo e dei suoi massimi responsabili, Sara esprime una coscienza politica del più alto livello e una combattività sociale e culturale che una larga maggioranza aveva un tempo affidato alla rappresentanza parlamentare di quel movimento, ora sprofondato e auto-annientatosi nelle poltrone del suo inutile potere. C’è solo da augurarsi che le parole di Sara, come quelle dei migliori di quel movimento, Paragone, Barillari, Corrao, altri, susciti finalmente quel distacco radicale dalle sue macerie istituzionali e, riprendendo motivi, sentimenti, pensieri e obiettivi delle sue origini, occupi quell’immenso spazio politico che le malefatte e i tradimenti della consorteria bifronte hanno spalancato ai giusti e ai patrioti.

Finchè c’è Teresa, tu onore di pianti, migrante, avrai / ove fia santo e lagrimato il sangue per la Grande Distribuzione versato / e finchè il sole risplenderà sulle sciagure umano (Ugo, perdonami)

 

 
Ovviamente, avendo toccato il nervo più scoperto dell’orda barbarica all’assalto di civiltà, libertà, vita, Sara Cunial è stata fatta oggetto, sulla stampa di regime, di ogni sorta di contumelia, calunnia, invettiva: aveva colpito nel segno. Chi, invece è stato oggetto di incensamenti, elogi, felicitazioni, è la ministra Bellanova, ex-bracciante e oggi, in parlamento, abbagliante di haute couture e di haute parure ancora più preziosa. Dalla memoria della sua frequentazione con i campi concimati in natura, ha ricavato la passione per gli OGM e la Monsanto. Ha appena convogliato qualcosa come mezzo milione di sradicati e deportati da casa loro, con la promessa che avrebbero vissuto meglio qui, in campi, stabilimenti ed esercizi, dove gli ingrati autoctoni non sono più disposti a lavorare e morire da schiavi.  Gli africani, si sarà detta la Bellanova, a tutto questo sono già abituati, fin dal ‘700.

Un rasserenante senso di ritorno alla normalità, tanto sognato, ce l’ha dato proprio lei, Teresa, quando, al pari della Fornero dalle lacrime roventi sui pensionati, infierendo sui migranti, le si è spezzata la voce. Come dicono laggiù: chiagne e fotte. Un po’ come fanno i sedicenti intellettuali italiani che si sono precipitati a firmare l’appello del giornale del Deep State USA, “il manifesto”. Tante firme, madide delle calde lacrime di pietà per il bistrattato governo Conte, accerchiato e bersagliato di cattiverie, e di orgasmatico piacere per come questa squadra d’eccellenza ha saputo debellare la più letale pandemia da quella di Marc’Aurelio.

La Fase Due è la Fase Uno in forma di boomerang




Sembrerebbe che con il Decreto Rilancio si sia avviata la Fase 2, diversa dalla prima perché, se allora dovevamo morire di virus e di presunto virus, ora  ci accoppano miseria, inedia, suicidio e tutte le nostre malattie croniche che per quasi tre mesi non abbiamo potuto/dovuto curare (dati di pandemia non rilevati da commissari e Protezione Civile: mortalità per infarto triplicata per cure ritardate del 30% e riduzione dei ricoveri del 60%). Hanno chiagnuto e fottuto pure loro.

Comunque, qualche progresso lo dobbiamo registrare. Se nella Fase Uno si moriva come le mosche, anche perché nessuno sapeva come caspita affrontare questo virus del quale non si aveva la più pallida idea cosa fosse. Ma i luminari, illuminati da Bill Gates e altri frequentatori di Bilderberg e Davos, dicevano che sicuramente era polmonite e bisognava intubare e ventilare, chiudersi in ambienti ristretti dove fare circolare meglio il tipetto coronato, tanto da poterlo conoscere e acchiappare. Nella Fase Due, ugualmente si muore, ma di meno. Un po’ perché i ventilatori hanno smesso di disintegrare polmoni e un po’ perché a Mantova, Pavia e in giro per il mondo, gente meno illuminata, all’antica, s’era accorta che non di polmonite si trattava, bensì di malattia del sangue che provoca trombosi e uccide. E dunque ne trasse un insegnamento vecchio di cent’anni: il virus lo stronchiamo sparandogli contro sangue immunizzato donato. Aggratis! (leggi Maria Rita Gismondo, direttore virologia e microbiologia “Ospedale Sacco”, Milano).

Danza Macabra


E se si muore di meno di virus, tocca morire di più di altro, sennò che fine farebbe il grande piano della “Compagnia della bella morte”, di ridurre, come hanno detto, Rockefeller nel 2010 e Bill Gates nel 2015, la popolazione mondiale del 15% a forza di pandemie e vaccini? Ed ecco che arrivano i morti da arresto cardiaco per via di coprifuoco 24 ore su 24 e concentrazione della sanità nazionale sul solo coronavirus. Poi i suicidi, nel periodo pandemico 42, più 36 tentati, contro i 14 dell’anno scorso, più del 400%. I Servizi di Sanità Mentale? Fondamentali nella circostanza. Chiusi, o operanti online, da morir dal ridere. O d’altro. Mentana, Formigli, Gruber, Floris, tutti gli altri propagandisti della morte nera a forza di bombardamenti di numeri, tutti belli manipolati, ve ne hanno mai parlato?

Tagliare le unghie ai farmaceutici? Fermi tutti!
Vi hanno mai detto che l’ex-ministra della Salute, Giulia Grillo, 5Stelle d’antan, aveva approvato un provvedimento che avrebbe tagliato gli artigli ai big farmaceutici? Società che, nella complicità di governi corrotti, impongono alle popolazioni prodotti innovativi a prezzi pazzeschi, che nulla hanno a che fare con i costi della ricerca (del resto finanziati da soggetti come Bill Gates e affiliati)? Farmaci da 70mila a 100mila euro l’anno per paziente oncologico, prezzi assassini che Big Pharma avrebbe dovuto spiegare alla luce dei costi sostenuti. Dove è finito quel provvedimento di giustizia elementare? In Gazzetta Ufficiale subito subito, date le vite in gioco? Macchè, in un cassetto del ministro attuale, Roberto Speranza, appassionato di virus, vaccini e comitato tecnico-scientifico. E lì giace ancora, anche dopo che la Grillo ha presentato ora un ordine del giorno per riattivare il dispositivo, già ampiamente in vigore in altri paesi, tra cui Germania e Israele. Provvedimento salva-milioni, anche in vista di assalti all’arma bianca miliardaria del vaccino che Bill Gates e compari tireranno fuori contro Covid-19.

Respinta di parecchie leghe la signora nera con la falce, per merito sia della primavera inoltrata, quando le influenze si dileguano, sia del ritorno dei reclusi all’aria aperta e alla vita e sia dei sanitari non inquadrati di Pavia e Mantova, entra in crisi tutta l’operazione paura con, per fine, il vaccino universale obbligatorio. E, dunque, giù contumelie, irrisioni, sbertucciamenti per chi, con ‘sto sangue ricco di anticorpi, metteva i bastoni tra le ruote alla Scienza e, conseguentemente, alla Signora in nero. Dovendo, però, gli intubatori alla fine rassegnarsi all’evidenza e non rischiare l’accusa di sabotare l’unica diagnosi corretta e l’unica terapia efficace davvero, quella che oltre tutto non impone l’allontanamento dei cari dal malato perché non si veda cosa succede, l’offensiva anti-sangue iperimmune è cessata.



Cazzata nolente, o cazzata volente?

E allora la battaglia ha fatto nuovamente ricorso a un’arma di provata efficacia: il magico nonsenso. E così hanno messo insieme le loro sapienze, il governo, i tecnoscienziati, gli 800 delle taskforce, quasi altrettanti prelati al Concilio di Trento, qualche velina, i notabili appesi alle pareti, qualche tarlo negli antichi mobili. Quando le teste hanno iniziato a fumare, ecco che se ne sono sprigionate nuove cazzate, tanto da riempire un Decreto “Rilancio” forte di 460 pagine e 250 articoli. Un oceano di confusione da far invidia alla mitica pangea. Idiozie sempre lucidamente intese ad abituarci a ogni assurdità, dato che provengono da coloro cui inneggiano gli intellettuali del “manifesto”.Dovremmo mollare anche il nostro ultimo appiglio alla ciambella della razionalità e indurci a smarrire ogni via d’uscita dalla distopia e avviarci alla catastrofe economica individuale e collettiva.

Qui, però, tocca distinguere tra cazzata e cazzata. Abbiamo subito quelle incidentali, dovute a straconfermata incompetenza e incapacità, tipo i tamponi assolutamente da fare, ma assolutamente mancanti e che accertano solo al 60%, mollandoci un 40% di falsi positivi o negativi. Tipo la scomparsa dei reagenti, i congiunti che non si sa se comprendano anche l’amante Sofia e il cane Giulio, l’intera squadra che va in quarantena se un solo calciatore risulta positivo, l’impresa punita se un solo dipendente si ammala.


Poi ci sono le cazzate in bilico tra sevizia intenzionale o imbecillità. Quale dei due per il bagnino che può fare il massaggio cardiaco, ma non il bocca a bocca? Folgorante esempio, i distanziamenti. Il metro se si passeggia, i due metri se si corre, il metro sui mezzi pubblici, i due metri dal parrucchiere, il metro e mezzo sulla panchina e in chiesa, l’immaginazione al potere nelle distanze tra ombrelloni e lettini, due, quattro, cinque, chissà. E in acqua? E se l’onda ti sbatte addosso a un altro, ti multano? E sott’acqua? Al ristorante c’è il conflitto euclideo tra i due metri per persona e i quattro m2 per tavolino. Per i matrimoni e le comunioni si consiglia l’affitto di un hangar, o di Mirafiori. Infine, chiarissimo il sadismo: niente giochi di bambini nei parchi-gioco dei bambini. Fatti fuori gli anziani, per reclusione e mancanza di cure, tocca ai bambini: che crescano nevrotici, traumatizzati, asociali e depressi.

Esito previsto di tutto questo: la morte economica per perdita da metà a due terzi dei clienti/utenti. Dopodichè sarà solo multinazionali e mafie.

Mascherina, se la conosci…..


Ma restano tutti gli altri, troppi.  Per loro c’è un rimedio: le mascherine. E lì che possono ancora beccarti impunemente. Sia i gendarmi, privati della soddisfazione di buttare a terra e multare un runner, o un ragazzo in spiaggia; sia i produttori e rivenditori ringalluzziti dai prezzi determinati dalla perizia distributrice del commissario Arcuri, sia i delatori nati. Del compito di questo “dispositivo di protezione personale” di creare una società di nessuni, ignoti agli altri e, dunque, a sé, di eliminare la comunicazione più veritiera, quella facciale, di anonimizzarti, di privarti della tua identità, di massificarti pur isolandoti dagli altri, ho già scritto. Ora tocca agli effetti sanitari, come descritti da professionisti che non danno retta alla task force OMS-Big Pharma-Conte Pippo. Quale il Dr. Russell Blaylock, neurochirurgo già professore alla University of Mississippi Medical Center e noto nel mondo per aver perfezionato un intervento risolutore sui tumori del cervello. I suoi dati ci sono stati riferiti dal sito “Nogeoingegneria”..

Con la mascherina, che già raccoglie batteri, germi e polveri, nel caso fossi positivo, ma asintomatico, hai ottime probabilità di ammalarti sul serio: i virus espirati non si disperdono e si concentreranno nei passaggi nasali, entreranno nei nervi olfattivi e arriveranno nel cervello. 17 studi accademici confermano quanto l’OMS e la Scienza (S maiuscola) avevano affermato prima: “Non c’è nessuna relazione tra l’uso della maschera/respiratore e la protezione contro l’influenza”. E i cardinali del Concilio di Trento, Ricciardi, Fauci, l’ISS, ecc., lo sconsigliavano. Mai le mascherine erano state usate per contenere epidemie o pandemie.

Invece ci son i problemi, anche grossi. Dal mal di testa che si sviluppa in un terzo dei lavoratori esaminati, all’accumulo di anidride carbonica, all’ipossia (riduzione dell’ossigeno nel sangue), alla resistenza delle vie aeree, fino a complicazioni che mettono a rischio la vita. Pericoli che si accentuano negli anziani e in coloro che soffrono di malattie polmonari, enfisema, fibrosi, cancro. Il calo dell’ossigeno nel sangue è risultato vistoso tra i chirurghi che indossano la mascherina. Più  hai sulla faccia la maschera e più diminuisce l’ossigeno nel sangue e più si riduce la tua immunità e quindi il rischio di infezioni. Se poi il virus ce l’hai, lo espelli sulla mascherina a ogni respiro, aumentandone la concentrazione nelle vie nasali, nel cervello e nei polmoni.

Hai visto mai che sia un altro modo per eliminare l’eccesso di popolazione mondiale che tanto grava sulla coscienza di Bill Gates e soci? Cosa s'è chiesta Sara Cunial? Quand'è che arrestate quelli? 





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