domenica 6 settembre 2020

Virus: il “Popolo delle Mamme” alla Bocca della Verità ---- BAMBINI DA LIQUIDARE, BAMBINI DA SALVARE ---- Navalny: trattasi di gasdotto, Lukashenko, Deep State e Trump

 

 

Ragazzi, è tosta. Però ci sono un sacco di figure….

https://youtu.be/pxwOzAaHJUw   

Intervista al sottoscritto di Adalberto Gianuario, Byoblu, alla manifestazione delle Mamme, 5 settembre 2020, Roma, Bocca della Verità. Aggiungo qui sotto alcune riflessioni su chi ci chiama “complottisti, negazionisti, nazisti, fascisti, terrapiattisti, assassini per la seconda volta delle 35mila vittime DA coronavirus.

La casta politica che insudicia l’Italia da cinquant’anni non è capace se non di amministrare la propria immondizia… Da troppo tempo il popolo attende una parola di vita..Ci siamo levati soli contro l’immenso potere dei ladri, deglu usurai e dei falsari… le vecchie seggiole sono più vive di loro…” (Gabriele D’Annunzio)



"Giù le mani dai nostri bambini!"

Mutatis mutandis, il discorso di D’Annunzio a Fiume, in questo caso anche lui bocca della verità, ha un’aderenza perfetta alla realtà della classe dirigente che da almeno mezzo secolo trasferisce ricchezza dal basso in alto, partecipa a guerre e sanzioni stragiste, connive con il terrorismo, schiavizza genti deportate e ci rende schiavi di entità transnazionali che rispondono agli interessi di una cricca sociocida dello 0,0001%, ma padrona della metà dei beni e denari di 7,3 miliardi di esseri umani.


Chi, dopo aver sterilizzato migliaia di inutili donne nell’inutile Terzo Mondo e ora si propone di ridurre la popolazione umana, oltre chè con guerre, fame e morbi, anche iniettando vaccini robotizzanti ai neonati, non poteva che reagire così a una manifestazione di 5000 mamme e altre persone (poche centinaia per gli amanuensi del dogma) all’insegna di “Giù le mani dai nostri bambini!” A Berlino, in due domeniche e in altre capitali c’erano stati milioni (qui ridotti a poche decine di migliaia), ma insomma, dopo i 10mila con Sara Cunial a Firenze, diciamo che ce n’est que un debut. E se a Berlino al rettile hanno pestato la testa, qui ci siamo fermati al pestone sulla coda. Per cui ha potuto rizzarsi e sputare tutto il suo veleno. Qualche goccia ne riproduco in fondo a questo articolo, quando avrete maturato sufficiente indignazione per controllare i conati.

Mangiare i bambini, o annullarli?

Questi, magari, i bambini non se li mangiano, pasto notoriamente riservato ai comunisti, ma di certo li consumano. Dopo aver istruiti bimbi da zero a 15 anni a sollecitare al consumo coetanei e adulti con inverecondi spot TV per vari cibi e prodotti spazzatura, ritengono che, grazie a un qualche virus da mostrificare, sia venuto il momento di consumare direttamente loro. Consumare, nel senso di una candela che si consuma fino a ridursi al lumicino che non illumina nemmeno più se stesso, figurarsi il mondo digitalizzato che lo circonda. E poi si spegne in quanto umanità. Il senso dell’escalation dall’arresto in casa, alla demonizzazione e punizione per un minimo di uscita e vacanza, fino all’isolamento e alla depersonalizzazione a scuola, tra simili inavvicinabili perché pericolosi, è quello: autoconsumarsi fino a ridursi in stoppino spento ed evitare così di evolvere nella classica, storica, generazione in rivolta contro l’osceno esistente. Per ridurre l’umanità e per ridurla all’obbedienza, una volta spazzati via gli obsoleti e costosi vecchi, compito prioritario diventa neutralizzare i giovani.

Un giretto all’esterno della piazza e i forzanuovisti scompaiono

Dico la mia su quanto s’è visto alla Bocca della Verità (mai sito fu più appropriato). Una folla di persone qualunque che, alle cinque della sera, era già cresciuta fino a tracimare oltre la piazza, fin tra lo spropositato apparato di blindati e poliziotti, finanzieri, carabinieri, sorveglianti travisati, posti a guardia dei “negazionisti”.  

 

“Poche centinaia”

All’inizio, dal Circo Massimo parte un corteuzzo di sventolatori di tricolori al grido (rubato al Popolo delle Mamme) “Giù le mani dai nostri bambini”. La folla se ne ritrae e risponde con “Libertà, liberta”, concetto tradizionalmente estraneo a Forza Nuova. Il cappello che questi nostalgici da avanspettacolo avevano promesso di mettere su una manifestazione di mamme, offrendo al destro degli avvoltoi da virus di diffamarle, si esaurisce nel giro della piazza e con l’arrampicata di uno dei loro sul palco, confuso tra altri ansiosi di microfono, dove riesce a levare la mano nel saluto romano. Pochi secondi e il palco viene fatto sgomberare. Sarebbe stata opportuna una presa di distanza vocale che, i promotori, peraltro, avevano ribadito energicamente nei comunicati di giorni prima.

Il popolo delle mamme e i fascisti



Opportunamente, invece, si fa chiarezza utilizzando con enfasi dal palco il termine “fascisti” rivolto a coloro che hanno decimato i diritti costituzionali delle persone, dei lavoratori, dei giovani e anziani, della nazione, arrivando al culmine del concetto con l’ingabbiamento e la castrazione del futuro di detta nazione. Personalmente ritengo ormai inadeguato l’uso onnicomprensivo della definizione, che prescinde dalla sua valenza ideologica e storica e viene applicata indifferentemente alle varianti più estreme e contradditorie: da Bokassa a Roberto Fiore, da chi trova inconveniente omologare/annullare paesi, culture e persone, a chi non la pensa come Soros, o non la fa come Bill Gates. L’ideologia di costoro è un po’ meno articolata e complessa di quella di Mussolini, o Gentile. Gli basta far prosperare la condizione dei due segmenti residui della società umana: la povertà/sottomissione dei poveri e la ricchezza/dominazione dei ricchi. Dal manganello allo stato d’assedio perpetuo, dall’olio di ricino al TSO per tutti e alla siringa col vaccino identitante, c’è stata evoluzione. Quanto alle morbosità guerresche, c’è poca differenza qualitativa, ma tantissima quantitativa. Io ho provato a parlare di Bio-tecno-totalitarismo.



Quanto agli interventi, ineccepibili quelli delle donne (le prime che non piacciono al “manifesto”, pensate, preferiscono Hillary e Asia Argento), di Sara Cunial, di insegnanti, perfettamente consapevoli di metodi e risultanze dell’attacco ai loro figli e nipoti.e della risposta da dare. Poi magistrati, medici, scienziati, attivisti. Qualche, forse inevitabile, stonatura, quando ci si allargava all’asse della Terra che si sposta, o a una “Italia cristiana” da preservare. Trovate tutto nei video e nei social. Niente al confronto con quanto, proveniendo da palazzi e redazioni, ci è passato sotto il naso per farsi espellere nel Tevere dalla Cloaca Maxima lì vicina.

ODIO

 


Dai social

Tomassina Masi

Cera anche quel cretino della mascherina al suoermercato....ecco perche ha fatto quella sceneggiata..per salire sul palco della vergogna..

Insultano Conte, Mattarella, Bill Gates, inneggiano a Trump, gridano “assassini”, tuonano contro le mascherine e il distanziamento, hanno addirittura bruciato la foto del Papa. Il tutto rigorosamente assembrati e senza lo straccio di una mascherina.

 

È lo spettacolo, da brividi, a cui stiamo assistendo oggi a Roma dove è scesa in piazza una centrifuga del peggio che esista oggi in Italia: fascisti, No-vax, No-mask, negazionisti, complottisti, frange dell’ultradestra e chi più ne ha più ne metta.

Gridano schiumanti contro la “dittatura politica e sanitaria”.

Ebbene, in un Paese normale, liberale, democratico - senza scomodare la dittatura - a gente così dovrebbe essere impedito anche solo di scendere in piazza a sostenere un tale concentrato di deliri e porcherie.

Perché la loro libertà di non proteggersi finisce dove comincia il nostro diritto alla salute e all’intelligenza.

Punto e basta.

Lorenzo Tosa

 


Deiezioni

A mettere le mani nelle deiezioni sparse dalla confraternita del Dogma Virus, tocca ricorrere ad altro che al gel igienizzante con cui questi vogliono bruciarci la pelle. L’odio di chi si vede restituito dalle “poche centinaia” di manifestanti, al suo stato effettivo di accusatore falso, giudice disonesto e boia sadico, è qualcosa di irrefrenabile, isterico. Rivela quanto vi sia di transfert freudiano in coloro che da anni danno dell’odiatore a chi ossa differire dal dogma del pensiero imposto.

Enrico Mentana, che contende al “manifesto” la palma del finto “liberal” e della perfida faziossità, ha sintetizzato con smorfia di disguto:” No vax, no mask, no brain!” (cervello). Il “manifesto” è, come sempre, il peggiore, perché finge di essere altro rispetto agli organi di Elkann, Debenedetti, Cairo, Bezos, che sono gli strumenti che sono. Ma non sfigurano i capi politici dell’operazione biotecnototalitarista ed eccellono, da Conte a Di Maio a Zingaretti, alla Raggi (ahimè), coloro che, con impudicizia tracotante ti lanciano contro “i 274.000 casi generati e i 135.000 decessi, punto” (centomila li ha aggiunti agli effettivi 35mila un Conte che, alla Festa del FQ, ha dimostrato quanto l’odio possa far sbroccare). Tornano, insieme ai morti, scaricati sulla coscienza degli innocenti, anche i sanitari “eroi e martiri”, sorvolando su quelli complici e sui tantissimi che dicevano la verità e venivano derisi e calpestati. Un qualsiasi studente di psicologia lo spiegherebbe come la reazione del responsabile di un delitto al testimone che lo smaschera. Di particolare virulenza, il senso di colpa dei rinnegati 5Stelle. Qui qualche esempio.

Juventicidio (si parla di bambini e adolescenti, non di Juventus)

Assistiamo quasi muti, attoniti, increduli, al genocidio della generazione a cui sarà affidata l’Italia dopo che la nostra, ingannata, corrotta, tradita, sconfitta, si sarà dispersa nel particolato della Storia. E’ vero che vantiamo una classe politica rispetto alla quale quelle del tardo impero romano, o l’altra, del disfacimento bizantino, sono la Città del sole di Campanella- Un gruppo di imbecilli, ignoranti crassi, grassatori e poltronieri, bugiardi matricolati e cronici che, come si muovono, fanno crollare torri di porcellane e, come parlano, ci si sporcano le orecchie.

Ma questi miserabili hanno dei mandanti che sanno cosa fanno. E le imperizie, gli inverecondi pasticci, il marasma da giostra impazzita che combinano sulla scuola è utile al fine di mandare in totale confusione chiunque partecipi dell’istruzione: allievi, insegnanti, personale non docente, genitori, unità sanitarie, forze del cosiddetto ordine. Ma vi immaginate il caos paralizzante e disperante che succederà quando – d’inverno è normale – un allievo starnutisce, o gli cola il naso, o gli vengono le guance rosse, magari perché ha scambiato sguardi con l’amichetta? Finimondo, marasma, tumulto: prima, immediato isolamento nella camera di sicurezza, allarme al medico di base, ai genitori, all’ASL, paura, panico, angoscia. Tampone, ri-tampone, positivo sebbene asintomatico e quindi sanissimo. Quarantena! Anche per tutta la famiglia, per i contatti scolastici, magari tutta la scuola, i contatti famigliari, quelli sociali, quelli non rintracciabili sul bus, nella metro, tra i passanti troppo vicini e, sciagurati, senza mascherina… E non toccherebbe riaprire i manicomi? Quelli criminali però! Ma per chi è all’inizio di questa catena dell’assurdo. Si rassegnerebbe anche Basaglia.



 E la confusione è perfettamente funzionale all’incapacità di agire e reagire. E’ l’avvio dei nostri giovani, mediante mascherine, distanze, paura di sé, dell’altro e dei congiunti, alla morte culturale, all’insalubrità psicofisica, all’immunodeficienza da angoscia, sospetto, impotenza, depressione, solitudine, e poi da scuola da remoto o, peggio, da scuola parentale (ahi ahi, R2020, che la sostenete!), si compie.

E poi ci sono i numeri della pandemia costruita, fin da decenni fa, come un lego dai mattoni di notabili utili e comprati e che ora esplode come fosse un bombardamento nucleare dilazionato. E poi c’è Navalny “avvelenato”. E poi ci sono le cronache dei nostri amanuensi sulle sollevazioni dei vivi, quelle di Berlino, Parigi, Londra, Bruxelles fino a – si parva licet componere magnis – Roma e alla Bocca della Verità. E che il regime si è subito affrettato a inquinare attivando, da bravo bio-tecno-totalitarista, i topini di un fascismo d’antan, onde poter dire che chi è contro le mascherine e il popolo sminuzzato in monadi è nazista, complottista, negazionista. Esattamente come quelli che negano l’Olocausto. Quell’olocausto! Come Mengele e Eichmann.

Le bugie si susseguono, crescono, si accavallano. Con la realtà hanno lo stesso rapporto  di Bergoglio con un certo Gesù Cristo.

Chiudo il capitolo proponendovi alcuni video sul tema resistenza-repressione, mandatimi da un solerte amico

Australia: arresti a raffica dei "dissidenti"

https://www.youtube.com/watch?v=GQVahe7DTo4

https://www.youtube.com/watch?v=hcHUGZGT9V4

https://www.youtube.com/watch?v=oyPm5YYyl9k

Commento su Berlino e Londra 29 agosto:

https://youtu.be/bvDEtXTe3aE

E qui, da un altro amico, altrettanto solerte, una serie di interviste e il filmato dell’intera manifestazione del Popolo delle Donne:

https://byebyeunclesam.wordpress.com/2020/09/06/roma-5-settembre-2020/

 

Navalny grande oppositore, Putin grande deficiente


A partire dal “manifesto”, anche qui primatista della propaganda più trasparente e rozza, sul boccone “Navalny avvelenato da Putin”, preparato al popolo bue da cospiratori che danno a chi li scopre del “complottista”, si sono buttati allupati gli stessi che, quando le donne “salvatrici del mondo” non filano nella direzione giusta, nell’occasione le mamme in difesa dei bambini, le vedono tutte naziste, quando non baldracche. Sono schiere compatte che reagiscono al fischio del pastore e partono in tromba, incuranti di fare figure da peracottai.

Così nel caso di colui, beccato un 2% nelle elezioni presidenziali russe, è stato gonfiato dai sunnominati come la famosa rana di Esopo, fino a disintegrarsi nella sua irrelevanza per tutti i russi, tranne che per le Pussy Riot. Di questo ex-militante in una formazione criptofascista hanno fatto il principale rivale di Putin, togliendo il primato a chi lo detiene davvero, il segretario del PC russo. Sono scelte azzeccate. Come quella di Guaidò in Venezuela, o di Morsi in Egitto. O di Nessuno in Siria.

La storia la conoscete. Alexei Navalny, dopo una bisboccia notturna riferita da testimoni, s’imbarca sul volo dalla Siberia a Mosca e in volo si fa di psicofarmaci e sviene. I suoi accompagnatori accusano un tè preso all’aeroporto, zeppo del veleno nervino Novichok, ma che immagini provano essergli stato offerto da uno del suo seguito. A Mosca lo ricoverano, lo diagnosticano preda di un disturbo neurovegetativo e non trovano traccia di veleni nell’organismo. La dabbenaggine di Putin lo porta ad accedere alla richiesta dei famigliari di trasferirlo in Germania. Qui finisce a Berlino, alla Clinica universitaria “Charité”, già affermatasi, insieme all’Istituto Robert Koch, come l’equivalente dell’Imperial College di Londra, il Dr. Fauci di Washington e i nostrani del Patto per la Scienza, come massimo promotore della sindrome isterica Covid-19.

Cosa trovano gli analisti delle Forze Armate Tedesche nelle vene di Navalny? Forse ciò che, a ore dalla prima notizia, senza lo straccio di un’indagine, un coro assordante di media liberi e democratici ha giurato esserci?  Ovvio, il veleno nervino Novichok, “da decenni privilegio del monopolista russo.e già abbandantemente sperimentato su altri nemici di Putin” (?), ultimamente sulla spia fuggita a Salisbury, Sergiei Skripal e sulla figlia Julia. Tutrti e due sani e salvi e misteriosamente scomparsi sotto gli auspici del MI5. Ogni scienziato che abbia avuto confidenza con armi tossiche, rileva che al minimo rapporto col Novichok (peraltro presente in laboratori e arsenali di mezzo mondo) si muore. Non solo, devono morire anche tutti quelli intorno alla vittima: soccorritori immediati e passeggeri sull’aereo in primis. Invece stanno tutti bene e Navalny vive.

Questione di gas, come sempre.

Ciò che non deve vivere assolutamente, e ci si accaniscono contro da anni gli americani e i loro camerieri nei partiti tedeschi, Verdi e CSU-CDU, è il secondo braccio del gasdotto russo-tedesco attraverso il Baltico, in corso di completamento. Il North Stream 2 libererebbe la Germania dal ricatto ucraino-paesi baltici e darebbe all’Europa l’inaccettabile autonomia energetica, molto meno costosa di quella rifilataci dagli statunitensi grazie allo sfascio del sottosuolo americano con il fracking. Se la Merkel e media affiliati fanno sufficiente casino su Navalny e rompono del tutto con Mosca, allora forse il Deep State gli lascerà le truppe USA in casa, il cui ritiro Trump aveva sollecitato e Berlino non aveva per niente gradito..

 “Il manifesto” e le sue donne

…e questione di Lukashenko

Poi c’è o non c’è da dare una risposta all’uppercut che Alexandr Lukashenko ha rifilato all’intero consorzio del “regime change”, allestito contro chi si era rifiutato di rovinare paese e popolo con le restrizioni Covid? Contribuendo con Svezia, Corea del Sud, Giappone, Nicaragua e decine di paesi africani, a dimostrare che tra Stato d’assedio e non Stato d’assedio non c’era la minima differenza quanto a casi, decorsi e decessi? Anzi, una differenza c’era: Nel secondo caso non succedeva un’apocalisse economico-sociale! Pessimo esempio da dare ai fregati del virus.

Eppoi, Vladimir Putin, per tutti un capo di Stato di grande perizia geopolitica e di consenso senza uguali all’interno (negato solo dal povero Jurii Colombo del “manifesto”), sarebbe stato tanto bravo a picconarsi le parti molle, suscettibili di prezioso indurimento, giustificando rompere l’assedio militare e propagandistico partito dal giorno che ha rimesso in piedi la Russia, da non far sparire un oppositore in un incidente d’auto, o nel crollo di un cornicione? Si ripeterebbe la cretineria di quanto sarebbe stato fatto con Giulio Regeni. La risposta degli imbecilli la leggete su tutti i giornali e la sentite da tutti gli schermi.

Tutto torna



E vogliamo anche guardare al quadro generale per decidere a chi dare retta? Da un lato c’è chi, salvo non farsi buggerare in Crimea, da un golpe USA-nazista, la sua massima base navale, non ha mai aggredito nessuno, non fa che difendersi e difendere – bene o male - altri aggrediti, ha impostato tutta la sua avventura politica sulla ricostruzione e sulla pace.

Media USA contro Trump e pro-Bill Gates. Per quelli italiani è facile indovinare.

Dall’altra parte, una coalizione che si definisce “Comunità Internazionale” (il 17% dell’umanità), impegnata in decine di guerre ininterrotte, in sanzioni che affamano e privano di cure e di futuro centinaia di milioni di persone, che hanno ucciso tre milioni di vietnamiti e altrettanti iracheni; una Nato che mantiene oltre mille basi militari nel mondo e tutt’intorno a Russia e Cina; una banda di gangster che esegue colpi di Stato o scatena rivoluzioni colorate ovunque vi siano governi e popoli non allineati e sottomessi. Che, col presidente Obama, si è arrogata il diritto di uccidere su sospetto chiunque non gli stia bene e ha espulso dagli USA il numero record di 1,5 milioni di immigrati; un apparato di miliardari che distrugge i poveri, sostiene i ricchi e alimenta le sue banche con l’oppio dall’Afghanistan e la Cocaina dalla Colombia; ha portavalori come Bill Gates e George Soros che hanno corrotto a forza di miliardi mezza stampa mondiale e a cui affida strumenti di controllo della tua identità, salute, libertà… e andare.

Chi, pensate, dice la verità?

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