https://www.youtube.com/watch?v=DfE4W9uVOpQ Berlino 18 nov. 2020
Come in molte passate occasioni, da Stoccarda a Berlino, da Bamberg a Lipsia, da Monaco a Francoforte, da Costanza di nuovo oggi a Berlino, decine di migliaia di tedeschi, da giugno complessivamente molti milioni, protestano nella capitale contro una legge biotecnofascista che, approvata dal Bundestag, servirà da modello a tutte le nazioni alle quali gli organizzatori del Nuovo Ordine Mondiale tecno-poliziesco stanno infliggendo la repressione Coronavirus.
La legge in corso
di approvazione rende permanenti e utilizzabili, ogniqualvolta la maggioranza
lo decida, le misure restrittive, limitatrici delle libertà e dei diritti
costituzionali, demolitrici dell’economia, pesantemente punitive, che finora
erano state messe in opera con la giustificazione dell’emergenza virus. Il
Bio-tecno-totalitarismo diventa istituzione.
Nel momento in cui
scrivo, almeno diecimila manifestanti sono già arrivati nelle vicinanze del
parlamento, altre migliaia sono bloccate da un massiccio schieramento di
poliziotti richiamati dai vari Laender della Repubblica Federale.
Nei giorni
precedenti la manifestazione, il governo Merkel aveva minacciato una
risposta durissima da parte della Polizia, che, oltre a vietare assembramenti,
non avrebbe tollerato assenza di mascherine e violazione del distanziamento
sociale. I manifestanti non si sono lasciati intimidire (organizzatori
“Querdenken”) e nemmeno il tribunale di Berlino che, ancora una volta, ha
annullato il divieto poliziesco-governativo.
Guardiamo alla
Germania, il cuore della resistenza è lì.
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