Rivoluzione colorata in casa
CONGRESSO: TRUMP NELLA TRAPPOLA DEL DEEP STATE
Democrazia, vesti stracciate sull'uccisione di un cadavere
Intervista a Davvero TV, Byoblu: invasione del Campidoglio, scandalo o farsa? Qui aggiungo riflessioni integrative (come se mezz’ora di intervista non bastasse...)
Nel video una chiacchierata su cosa si possa, uscendo dagli schemi dell'interpretazione col bollino, imposta dai dogmi del pensiero unico, o si debba pensare sia successo nella notte in cui abbiamo assistito al momento apicale della spaccatura interna alla potenza mondiale, cosiddetta. Ci troviamo davanti a una politica che, lasciando al lato il confronto tra dominanti e dominati e che dovrebbe vedere i secondi in lotta contro i primi, depista verso la tutela delle varie minoranze (migranti, LGBT, gender, gruppi etnici, "diritti umani", soprattutto in altri paesi), fatta passare per "progressismo? Siamo a un sequel dell'11 settembre, dei Clinton-Bush-Cheney-Obama, nel quale si inaugura una nuova fase di guerre e assalti al genere umano da parte del finanzcapitalismo predatore? Quale via percorrerà, verso quali obiettivi, lo 0,001 di esseri umani, magistrali cospiratori, che, utilizzando il voto, i media, rassegnazione e decrebrazione collettive, si sono appropriati del 90% della ricchezza complessiva e ora puntano a tutta la Terra?
Non sono queste le domande che si è posta l'opinione pubblico-privata, al guinzaglio dei media e delle "autorità". Nella notte al Capitol Hill, tra facce angustiate e ipocrite, come solo Mr.Hyde quando ritorna a essere il Dr. Jekill, si sentiva ripetere come una giaculatoria: "E' calata la notte sulla democrazia". Intesa, quella forma di governo, come americana, o addirittura di tutto il mondo, visto che ora è di nuovo il mondo che deve dar retta agli Stati Uniti, non viceversa. Ciò che la frase contorceva, visto che la vittima di quell'assassinio è sempre stato proclamata, ma, da quelle parti, non è mai esistita, era che al Congresso USA avevano ucciso un cadavere.
Un dato è certo e lo esemplifichiamo così. Hanno vinto quelli, partendo dal basso, dal talmente basso da risultare inconcepibile, che con alla testa Nancy Pelosi, quarta carica dello Stato, hanno proposto in parlamento di smetterla con il sessimo dell'"Amen" e adottare il politicamente corretto "Awomen", dato che il primo (parola ebraica che vuol dire "così sia") contiene "men" (uomini), mentre il secondo è corretto in "wo-men" (donne e uomini). La demenza e l'ignoranza abissali di questo segmento di punta del genere umano vince anche con l'abolizione dei termini sessisti padre, madre, figlio, figlia (da noi si salva nipote), zio, zia, nonno, nonna, cugina, cugino e via discriminando. Nei casi dei padri e delle madri, in gran parte da un'unica radice arcaia, pa e ma, si dica "genitore uno e genitore due". Per gli altri congiunti, loro hanno già i sostitutivi. In italiano non c'è che da esercitare la fantasia.
Risalendo i gradini dell'imprtanza dei vincitori, sono ovviamente coloro che hanno architettato la mossa, fatale per Trump, dell'assalto al Campidoglio, e quelli, che condividendo il movente restauratore dell'operazione, sono andati in orgasmo nelle varie dependance dell'Impero. Da noi, tra l'altro, si torna ai vecchi tempi della decrescita politica felice, quando spazzate vie le perversioni populiste e le ubbie sovraniste, il paese doveva dedicarsi per dritto e per rovescio sempre e solo agli interessi della case madre, della "patria grande" a stelle e strisce. Fin dai tempi di Salvatore Giuliano e della mafia. Come quando il SISMI di Nicolò Pollari, nel 2002, favorì il massacro dell'Iraq fornendo alla Casa Bianca un falso documento su un'inesistente acquisto di Saddam Hussein di 500 chili di uranio dal Niger, per le sue "armi di distruzione di massa".
Omaggio ripetuto poi con i servigi resi da Joseph Mifsud e dai servizi alla promozione del Russiagate, l'idea che Donald Trump fosse un ammennicolo di Putin per sabotare l'elezione di Killary. E, fedeli alla linea, offerta attualizzata, se è vero quel che dice un ex-alto dirigente della CIA, con la manina di "Leonardo" che avrebe fatto volare di qua e di là un po' di schede americane (cfr. il mio "Leonardo, scoop del Secolo: il ruolo dell'Italia nella frode elettorale USA?").
C'è anche chi non ha vinto. Noi. Vogliamo contarci?!
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