YouTube: https://youtu.be/AwN4Wy1McaQ
Odysee: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003:f/sancho-19-ii-stagione-fulvio-grimaldi:3
https://rumble.com/vtwz69-sancho-19-ii-stagione-fulvio-grimaldi-ucraina-botto-atomico-o-petardo.html?mref=cx41y
GUERRE MULTIPLE E DIVERSIFICATE. STESSI FELDMARESCIALLI, SERGENTI E VIVANDIERE
In questa puntata di "Sancho" facciamo, al solito, come lo scudiero di Don Chisciotte: guardiamo alle cose del mondo e ai fatti del giorno dal basso (con gli occhi del sapiente asinello), ma anche più lontano delle pale dei mulini a vento. In questo caso, ciò che abbiamo visto è il grande intreccio tra due tipi di guerra d'aggressione. Si tratta di quella classica di chi si vuole appropriarsi di tesori, terre e popolazioni, e dell'altra, anch'essa di antica tradizione, ma stavolta evoluta psicotecnologicamente: guerra contro gli esseri rimasti umani e, detta anche green, contro il loro corredo di animali e piante.
In poche parole, da quanto vanno conducendo sui due fronti gli autori, primari, comprimari, fantocci coronati, cortigiani, comparse, servitori, si va evidenziando che sono sempre gli stessi. Da Blackrock a Bill Gates, da Goldman Sachs a Mario Draghi, dal Pentagono all'OMS, dal Vaticano ai Green, dalla Nato ad Amnesty International (che ora va coprendo, con una ramanzina all' Israele della più sanguinaria apartheid di tutti i tempi, le operazioni comissionatele da Dipartimento di Stato, MI6 e Cia).
Qui aggiungiamo un pensierino sulla Cina. L'altro grande polo dei contenziosi che rischiano di divfentare bellici, sta conducendo la meno dinamitarda delle contese, i Giochi Olimpici, edizione inverno. Ovviamente l'occasione, ha scatenato, non ancora il diversivo di una guerricciola CIA (Georgia-Ossezia-Russia) come per l'altra Olimpiade, quella estiva del 2007, ma l'uragano di incriminazioni, rampogna, dileggi, anatemi, sullo Stato autocratico, sul impenetrabile despota, sui martiti Uiguri dello Xinjang (terroristi islamici), sui tibetani oppressi (monaci già padroni di fanciulli contadini, vite e beni della regione).
Personalmente, un tempo solidale con Mao, non ho idee proprio chiarissime sull'impero celeste. Non mi entusiasmano nè i crediti sociali che impongono il conformismo, nè la strategia antivirale, che rincorre quella di Draghi e Speranza. Trovo migliori i rapporti tra nazioni coltivati con vie della seta, che quelli che fioriscono sulla Via della Nato. Comunque, a chi, qui in Occidente, ha alle e sulle spalle una storia e un presente di brutale colonialismo, di sanguinario imperialismo guerresco o dirittoumanista, di ipocrita truffa politicamente corretta, di milioni di morti ammazzati con le esplosioni, la chimica e la fame e come progetto strategico la riduzione della specie realmente umana, nego il diritto di proferire anche un solo accenno di giudizio sulla Cina, E tanto, tanto, meno, sulla Russia. In effetti su chisivoglia fuori dal mondo monoteista.
Parola d'ordine AIFA: tante vittime, niente effetti avversi
Detto questo con tasti di piombo, alcune notiziole. Draghi riapre l'Italia agli amici degli amici. Non a milioni e milioni di connazionali, tra No Vax, No Green Pass, no Terza Dose, no Guariti da Troppo Tempo, che saranno multati, esorcizzati, estromessi, esclusi, sotterrati dal vituperio, pure dal Papa e dai Wako, pur tanto "inclusivi". Dicono che sia giusto così e celebrano la vittoria.
Nella conigliesca fuga di massa dalla travolgente avanzata della verità, ce n'è uno dei virologi (magnificamente inceneriti dalla satira incandescente di Checco Zalone nella palude wako di Sanremo) che fa da tamburino in testa ai flagellanti del testacoda: Andrea Crisanti. Già vaxista dall'ossessione compulsiva che neanche il comprato Ghebrejesus (OMS), o il compratore Bourla (Pfizer), la virostar annuncia "I morti sono quasi tutti vaccinati. Ad esempio, degli oltre 400 morti di ieri i non vaccinati saranno al massimo 20/30. E poi: "con il 90% di vaccinati certe restrizioni non hanno più senso. Infine, neobattezzato come Achille Lauro, se la prende con la mancata trasparenza delle "case farmaceutiche che non ci danno i dati sulla terza dose".
Lui e i suoi compagni (tipo l'iracondo ipervaxista Bassetti: "Basta con l'isteria dei tamponi!"), in fuga da ciò che Speranza, Conte e Dragrhi si spera non eviteranno, cioè il giudizio e la condanna in tribunale (una volta rifatta la magistratura italiana), si sono però scordati di dire che certi dati, quelli più importanti, quelli sull'ecatombe di morti e feriti da puntura, l'AIFA, a ciò demandata, da settembe non ce li dice. E che nessuno ci dice che di quei 400, o giù di lì, morti al giorno, sparati ad aerosol in giro dal sandwichman Enrico Mentana (uno che fa reclame a La7), quasi tutti sono rimasti vittime di almeno tre altre patologie. Magari, con un tampone infilatogli nel naso, magari da morti.
Altro ancora? Spi-spi: Spigolature spinose.
Apri e stupisci: cosa l'AIFA nasconde a noi e ammette all'agenzia regolatrice europea EMA
Dunque l'AIFA del Dr. Magrini non ci dice niente sui danni inflittici dal "salvavita" di Big Pharma, ma qualcosina dice al corrispettivo UE, EMA. Che nessuno di noi sa come andare a sfrucugliare. E guarda la scoperta: il "salvavita" ferisce, rende disabili, fa danni vari e perfino uccide (e non si sa nemmeno cosa combina alla lunga, giacchè nessuno ci è arrivato). 24.000 segnalazioni e una su sei grave.
Pensate che sia tutto? Pensate male, poichè quei dati sono frutto di comunicazioni "passive". Non c 'è nessun organismo pubblico che vada a cercarsi, lui, i dati paziente per paziente, morto per morto. Arrivano solo quelli segnalati da qualche medico, o infermiere, o clinica. Temerari, che affrontano le intimidazioni di chi, in alto, non ne vuole sapere di effetti avversi e poi, magari li vaglia e li respinge. Si calcola che quei datti andrebbero perciò moltiplicati per 100, a essere credibili.
Ciò che va bene per una spia, non va bene per un giornalista
Dunque qui si sa, grazie alle ricerche del ROS e un'ineccepibile inchiesta de L'Espresso, il famoso wwwww all'inglese, il cosa, dove, quando, chi, perchè del fatto. Ma con chi sta questo nostro paese, con l'Ucraina, o con i "ribelli antinazi" del Donbass?. Con Washington e la Nato, o con Mosca? E dunque niente Amnesty, Manconi, la FNSI con Giulietti, il "manifesto", a reclamare "verità per Andrea Rocchelli" nelle piazze, sui giornali e sugli schermi, e niente striscioni sui municipi.
Regeni ripreso di nascosto dal sindacalista egiziano, mentre gli promette "10.000 dollari per un progetto"
Invece di Giulio Regeni si sa tutto alla Pasolini, ma non si sa niente di certo, se non il dove, il quando e il chi. Quanto alla logica, al cui prodest, già fin da prima della lezione di dissennatezza Covid, quella ci fa schifo. Di ciò che conta si pretende - politici, media, propagandisti e, dunque, giudici - di sapere invece tutto. E si condanna a priori, si pescano imputati con rete a strascico, si va verso una sentenza soddisfacente. Soddisfacente, ovviamente, per i nostri alleati e i loro proconsoli, sguatteri e strilloni. L'Egitto non è mica l'alleata quasi-Nato, Ucraina, con quei suoi baldi sbandieratori della cara svastica. Rocchelli non era mica uno che andava a cercare, sobillare e pagare arcobalenisti di Soros, CIA e MI6, perchè allestissero una bella rivoluzione colorata contro qualche paese atlanticamente dissoluto e politicamente scorretto.
E allora, che volete?
Nessun commento:
Posta un commento