lunedì 2 ottobre 2023

PULITORI ETNICI E VENDITORI DI PESCHE

 

PULITORI ETNICI E VENDITORI DI PESCHE

 


 

Fulvio Grimaldi: in Nagorno Karabakh (Artsakh in lingua armena) si è consumata una pulizia etnica

https://www.youtube.com/watch?v=qg3yCbj5O6w

 

In Artsakh, piccola nazione democratica armena millenaria, dal ’91 isolata all’interno dell’Azerbaijan autocratico, da trent’anni sotto il tacco chiodato della stessa dinastia, si è consumata una nuova “soluzione finale”. Gli ebrei si risentiranno del termine che vorrebbero riservato alla Shoah e allora chiamiamola “Nuova Nakba”, in parallelo con la catastrofe che ha colpito il popolo palestinese al momento dell’invasione /occupazione del 1948, estinguendone la nazione al pari di quanto ora è stato fatto agli armeni del Artsakh.

 

L’Occidente, altro nome per la NATO, aveva assistito cieco, sordo e muto al tentato genocidio degli ucraini russi da parte di un regime neonazista ucraino, installato con un colpo di Stato a guida USA, denominazione Obama-Clinton e manovalanza terroristica nazista. Poi si era svegliato di colpo, all’atto del salvataggio dall’estinzione di tali russi da parte di Mosca, ma solo per inveire contro “l’aggressione” da parte di una Russia assediata tutt’intorno ai propri confini da basi USA e per  portare in giro sugli scudi l’eroe di un nuovo nazismo da proiettare sul mondo intero.

 

In cambio, la parte europea della NATO, quella subordinata, aveva ottenuto di essere rescissa dalla Russia, dai suoi mercati di esportazione e dalle sue forniture energetiche che alla stessa Europa avevano garantito decenni di una prosperità ora avviata verso il baratro della recessione.irrimediabile.

 

Irrimediabile nonostante i 30 denari pagati all’Azerbaijan dittatoriale e violatore sistemico dei diritti umani in cambio di forniture di gas e petrolio, a parziale sostituzione di quelli persi nei fondali del Baltico grazie al botto CIA su quei gasdotti.

 

I silenzi e le spalle voltate sul Donbass si sono ripetuti pari pari nel genocidio, culturale e sociale, operato in questi giorni dal tiranno azero Aliyev, con il concorso delle armi israeliane, la potenza militare NATO della Turchia e la benedizione degli antropofagi di Washington. Zitte le ONG impegnate a salvare solo chi naviga, zitta l’ONU dei famigerati Caschi Blu, zitto il papa, davanti a questa Lepanto a rovescio dove i mori si mangiano i cristiani (a partire dalle loro terre e dai loro beni). Quelli che 100.000 profughi armeni (su 140.mila dello statarello dichiaratosi indipendente (con ragioni mille volte più fondate di quelli del Kosovo, strappato alla Serbia per impiantarvi la più grande base USA d’Europa), hanno dovuto lasciarsi dietro: case, scuole, ospedali, chiese, orti, campi, memorie.

 

Ma che fortuna che noi ci troviamo dalla parte illuminata della luna, quella della democrazia, dei diritti umani e bla bla bla.

 

Denn die einen sind im Dunkeln Und die anderen sind im Licht. Und man siehet die im Lichte, Die im Dunkeln sieht man nicht. “ Bertolt Brecht (copiate e incollate su Google)

 

L’altro tema, la pesca della bambina, marcia di zuccherosità, ruffianeria, intimidazione, trash. Cresciuta sull’albero nutrito dalla schiavitù di migranti accolti per garantire prezzi accessibili alla Grande Distribuzione e innaffiato dallo sfruttamento dei lavoratori (per il quale, questa qui, è sotto inchiesta).

 

Detto che, secondo le statistiche ci sono anche separati che stanno meglio di prima, compresi i figli, e che ci sono famiglie unite in cui ci si sbrana dalla mattina alla sera, la normalità oggi è quella dei separati e divorziati, circa la metà delle famiglie, compresi tutti quei nostri governanti che hanno lacrimato sulla bimbetta  e sul trio recitante, sciropposo quanto ricattatorio.

 

Detto anche che un commerciante evasore del fisco e spietato sfruttatore di lavoratori non ha titoli per fare la morale a nessuno, resta il dato terrificante dello sfruttamento di bambini. Per recitare e vendere cose che non pensano e che non hanno, né capito, né deciso, si prostituiscono bambini. Complementi ai genitori prosseneti. Ottima lezione a una politicamente corretto (e moralmente abietto) dove il bambino è indotto a fingere, recitare, mentire, a favore di tutto, anche di pesche marce. Sarà un ottimo adulto dell’era Schwab. Ma noi siamo a posto: ci preoccupiamo dei feti. Sarà pure giusto, ma dei bambini manipolati e corrotti no?

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