martedì 7 novembre 2023

7 OTTOBRE, PRECEDENTI E SEGUENTI: ABBIAMO SBAGLIATO TERRORISTI

 

 7 OTTOBRE, ABBIAMO SBAGLIATO TERRORISTI

 
 Sopra Gaza, sotto un Kibbutz

dal Canale di Paolo Arigotti “Il ringhio del bassotto”

 https://youtu.be/6Ya2Bt7mnCQ

 

Due immagini di distruzione: Gaza oggi e uno di vari Kibbutz il 7 ottobre: stessa mano. Immagini che ci dicono chi è il terrorista perché sono firmate da chi possiede le armi per questo tipo di demolizione: Israele.

Le prove che il 7 agosto il terrorismo israeliano si è abbattuto anche sulla propria gente, i coloni insediati su villaggi palestinesi rasi al suolo, non le troverete in nessuno dei nostri massmedia e, tristemente, neanche in gran parte dell’informazione neutra o antagonista. Per complicità intrinseca, o per pigrizia, ci si è rannicchiati nella versione dell’esercito israeliano, unica fonte di una catastrofe autoprodotta. Come quella dell’11 settembre, per la quale ancora oggi, anche tra alcuni dei più occhiuti critici dell’Impero, è inscalfibile la pur grottesca bufala dei dirottatori sauditi (recentemente rilanciata con forza perfino da insospettabili colleghi).

I combattenti di Hamas, penetrati in territorio occupato, avevano il dichiarato compito di catturare prigionieri (“ostaggi”) per poi ottenere in cambio del loro rilascio la liberazione degli allora 5000 prigionieri politici palestinesi (oggi oltre 10.000), molti dei quali detenuti, senza imputazioni e senza processo, in una Guantanamo moltiplicata.

La dotazione di questi combattenti era unicamente di Kalachnikov. Possono dei mitra provocare le distruzioni di interi abitati in cemento come quelle visibili in questa come in decine di altre immagini? Distruzioni attribuibili solo alle armi pesanti utilizzate dall’esercito israeliano: artiglieria, carri armati. Hanno sparato su tutto, guerriglieri e loro prigionieri. Fuoco amico.

La dinamica degli scontri successivi all’irruzione di Hamas, con l’intervento quasi immediato della Brigata “Gaza” delle forze armate israeliane, viene illustrata nell’intervista fattami da Paolo Arigotti. Così anche il corso della battaglia successivamente sviluppatasi con l’impiego da parte israeliana di elicotteri e carri armati. Dinamica e corso basati sull’unica inchiesta, parziale, che è stata condotta, in presenza del rifiuto di Israele di qualsiasi inchiesta neutrale internazionale, solo dall’autorevole quotidiano israeliano “Haaretz”.

A questa si aggiungono testimonianze accuratamente ignorate dai mainstream e dai valletti occidentali del regime nazifascista di Netaniahu. Quelle di cittadini e giornalisti israeliani e della corrispondente statunitense della CNN. Che, tra le altre cose, disintegrano l’oscena invenzione dei 40 bambini decapitati. C’erano nella zona dell’operazione solo 7 bambini tra i 4 e i 7 anni e 9 tra i 10 e i 17. 16 in tutto. Chissà quali neonati decapitati ha visto Biden (per poi farsi smentire dalla Casa Bianca)

Israele ha segnalato 1.400 civili uccisi da Hamas. L’inchiesta di Haaretz, con tanto di nomi, luoghi e circostanze della morte, ci dice di circa 680 vittime, delle quali metà militari e agenti di polizia israeliani. Ci parla anche del fuoco incrociato tra combattenti palestinesi ed esercito israeliano con, nel mezzo, le persone che partecipavano alla festa Rave. Non ci parla né di torture, stupri e altri “effetti collaterali” necessitati per coprire, “giustificare” agli occhi del mondo il genocidio a Gaza e in Cisgiordania, uno delle più orrende mostruosità mai concepite e attuate da sedicenti esseri umani.

Chi ha potuto dichiararsi davanti a telecamere e taccuini onesti. e dunque pervicacemente occultati, ha attribuito umanità, gentilezza, cura degli spaventati e riguardi per donne e bambini, sono le persone perbene trovatesi sotto controllo di Hamas.

Abbiamo sbagliato terroristi.

 

 

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