lunedì 2 novembre 2009

CONTRO L'ITALIA MILITARISTA E GUERRAFONDAIA, IN PIAZZA IL 4 NOVEMBRE











Riproduco nel blog questo appello diffuso da "Disarmiamoli". Nel deserto nel quale la sinistra ha seppellito da tempo la componente internazionalista ed antimperialista della sua attività e comunicazione politica, ben venga finalmente una manifestazione contro le guerre, occupazioni, destabilizzazioni in cui gli ascari coloniali nella classe politica italiana hanno impegnato il nostro paese e a cui partecipano con i loro mercenari, commettendo alto tradimento della costituzione. Non si tratta solo di sottrarre alla follia genocida dell'imperialismo la complicità dell'Italia, si tratta di riattivare la coscienza della trasversalità globalizzata della lotta di classe e della rivendicazione di autodeterminazione e sovranità dei popoli, a partire dal nostro paese, colonia Usa dal 1945 attraverso l'alleanza d'attacco Nato, l'occupazione del nostro territorio con innumerevoli basi Usa, la negazione di qualsiasi autonomia italiana in politica interna ed estera. A mio avviso è fondamentale smascherare anche l'implicito collaborazionismo e l'ignavia di tutti i cerchiobottisti che allignano a sinistra, spesso infiltrati dal nemico, e che castrano una formale opposizione alle guerra con l'eurocentrismo razzista dell'anti-islamismo, con la condivisione del paradigma imperialista della "guerra al terrorismo", con l'accettazione e promozione della criminalizzazione delle forze e dei governanti che nel mondo si oppongono all'imperialismo, o con la masturbatoria equiparazione di carnefici e assassini da Israele all'Afghanistan, dalla Somalia ai Balcani.
In questo appello segnalo un riferimento al Kurdistan, che mi auguro riguardi il Kurdistan turco e non quello iracheno, complice degli occupanti e loro fantocci a Baghdad, governato da cricche di narcotrafficanti e pulitori etnici al servizio di Israele. Meglio sarebbe stato specificare. E trovo anche ambiguo il riferimento all'Iran in successione a Palestina, Africa, Iraq, Afghanistan, con cui l'Iran ha in comune solo di essere, in parte complice dell'aggressore (Iraq), in parte sostenitore della resistenza anticolonialista (Palestina, Libano), in parte vittima di destabilizzazioni e provocazioni terroristiche imperialiste ("rivoluzione verde", attentati nel Beluchistan). Meglio anche qui specificare, o lasciare da parte.
E' opportuno che la manifestazione contro la guerra e per la pacifica indipendenza del nostro paese si svolga nel giorno in cui una classe di becchini celebra il macello della classe operaia e contadina italiana nella Prima Guerra Mondiale, una guerra voluta dalla Fiat e dagli industriali per esclusivi motivi di profitto e di potere e che ha sacrificato invano 600mila giovani e centinaia di migliaia di "nemici", nonostante le potenze centrali, Germania e Austria, avessero promesso al governo italiano Trento e Trieste se non fosse entrato in guerra!

-------Messaggio originale-------

Da: disarmiamoli.org
Data: 24/10/2009 9.52.17
A: susanna.angeleri@alice.it
Oggetto: APPELLO “SE VUOI LA PACE LOTTA CONTRO LA GUERRA"

APPELLO ALLA PARTECIPAZIONE “SE VUOI LA PACE LOTTA CONTRO LA GUERRA”

Il 4 novembre tutti in piazza per il ritiro delle truppe dall'Afghanistan e il taglio delle spese militari.

A te che hai partecipato alle marce per la Pace,
a te che avevi appeso la bandiera arcobaleno al tuo balcone,
che hai firmato petizioni contro la guerra e per il ritiro delle truppe,
che sei scesa/o in piazza per chiedere la fine della guerra permanente, travestita da missioni di pace,
che hai chiesto di tagliare le spese militari per riconvertirle in spese sociali,
che vorresti chiudere le fabbriche di armi per produrre beni per la vita, e non più strumenti di morte,
che vorresti chiudere le basi militari perché minacciano la vita di altri popoli e la salute del tuo paese,
che hai protestato contro le bombe atomiche ed hai chiesto il disarmo come unica sicurezza,
che hai contestato la retorica patriottica che giustifica la morte e la distruzione,
che ami la vita e odi la guerra perché non capisci la parola nemico,
che vuoi un’Italia di pace, solidale con gli altri popoli e non più complice della guerra globale,
che ripudi la guerra “ come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”,
che guardi alla Palestina, al Kurdistan, all’Africa, all’Iraq, all’Afghanistan, all’Iran, a tutto il Medio oriente e lotti per una politica di pace, perché l’Italia esca dalle alleanze di guerra

RIVOLGIAMO QUEST’APPELLO PER TORNARE A PARTECIPARE ALLE INIZIATIVE CONTRO LA GUERRA, PER SOSTENERE ANCORA IL MOVIMENTO CHE LOTTA PER LA PACE, NELLE PIAZZE, NELLE SCUOLE, NELLE UNIVERSITA’, NEI LUOGHI DI LAVORO

IL 4 NOVEMBRE GIORNATA DELLE FORZE ARMATE SCENDIAMO IN PIAZZA CONTRO IL MILITARISMO, CONTRO LE MISSIONI DI GUERRA, PER IL RITIRO DELLE TRUPPE DALL’AFGHANISTAN !!

LANCIAMO IN TUTTE LE CITTA’ INIZIATIVE DI PROTESTA, CONTROINFORMAZIONE, PRESIDI, AZIONI DIMOSTRATIVE.

A ROMA SIT-IN A PIAZZA NAVONA- DALLE 15 ALLE 19 PATTO PERMANENTE CONTRO LA GUERRA- ROMA OTTOBRE 2009

LA GUERRA E’ UN CRIMINE CONTRO L’UMANITA’ E’ ANCHE UN MISFATTO ECONOMICO PERCHE’ STORNA RISORSE DAI BISOGNI SOCIALI AGLI STRUMENTI DI MORTE:

ALCUNI ESEMPI

La Guerra in Afghanistan costa in euro 3 milioni al giorno per mantenere in stato di occupazione militare circa 3000 uomini con gli strumenti di morte e distruzione tecnologicamente avanzati. In moneta afghana ciò che l’Italia ha speso dal 2001 per la guerra avrebbe potuto produrre 600 ospedali e 10.000 scuole - secondo i dati forniti da Gino Strada.

In Italia con 3 milioni di euro al giorno si potevano risolvere in tutte le regioni i problemi dei rischi idrogeologici e del riassetto territoriale.

Il piano di acquisto e assemblaggio - a Novara - dei cacciabombardieri atomici F35 prevede la spesa di 13 miliardi di euro a rate fino al 2026 per la coproduzione e l’acquisto di 131 aerei da guerra ribattezzati “dalle ali d’oro”. Un delirio di potenza militare che serve a devastare altri popoli ed a togliere risorse alla cura della vita e della terra nei nostri territori.

Lo specchietto qui sotto riportato ci mostra la gigantesca distruzione di risorse operata dalle spese militari (fonte Manlio Dinucci)

spesa militare mondiale nel 2007

= 1.340 miliardi $ = + 45% rispetto al 1998 = 2.5 milioni di dollari al
minuto. Nel 2009 prevista a 1.500 miliardi di dollari. (SIPRI)

spesa militare NATO
= 3/4 della mondiale = 985 mld di $ (febbraio 2009 - SIPRI)

spesa militare USA
= 666 mld di $ (2008)

spesa militare ITALIA
= 30 mld di $ (2008)

spesa militare mondiale di 7 giorni = 30 mld $ = soluzione crisi alimentare
mondiale per 1 anno (FAO)

NO ALLE SPESE MILITARI

NO ALLE MISSIONI MILITARI – RITIRIAMO LE TRUPPE DALL’AFGHANISTAN

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