TUTTI
A MILANO PER LA SIRIA. SENZA SE, SENZA MA, SENZA RATTI FASCISTI
(Vedere la locandina della manifestazione per la
Siria a Milano il 20 settembre a Piazza San Babila, dalle 18.00 su FB, Comitato contro la guerra di Milano)
Il mio modesto tentativo di far chiarezza, nel
blog e su FB, sui nazifascisti che si travestono da antimperialisti e
imbrattano la nobile Siria con una
“manifestazione di solidarietà” a Roma-Montecitorio, e sulle persone perbene
che invece manifestano a Milano nella stessa data, deve aver colpito nel segno.
E, a giudicare dal linguaggio da frustrati e dalle minacce squadriste di un “confronto
in piazza” come lo praticano, venti contro uno, i picchiatori di Casa Pound e
Forza Nuova, deve anche aver fatto male. Dà più soddisfazione una tale
dimostrazione di impotente collera degli smascherati, che perfino le
innumerevoli espressioni di approvazione ricevute. L’invettiva arriva dal sito
gestito da un forzanuovista di Palermo. Più sotto troverete la qualificante
adesione ufficiale di Forza Nuova all’osceno paradosso di Roma e il link a
un'altra, estremamente eloquente, presa di posizione della testa di serpente
che guida l’impresa. Leggete, ma non allibite, sarebbe troppa considerazione. Fatevi
una risata, con un angolino di amarezza per i quattro allocchi che si sono
fatti tirar dietro.
Sent: Thursday, September 13, 2012 2:09 PM
To: Fulvio Grimaldi
Subject: Re: Fw: NAZIFASCISTI E FARLOCCONI.doc
FULVIO GRIMALDI, SEI UN VIGLIACCO SETTARIO SENZACOGLIONI, NON HAI CAPITO
UNA MINCHIA DI NULLA, DELLA BUONA VOLONTÀ E BUONE INTENZIONI DELLE PERSONE,
DELLA STORIA E DELLA LOTTA UNITARIA DI POPOLO. SEI SOLO CAPACE DI DIVIDERE, ESATTAMENTE
COME FANNO GLI USUROCRATI CHE CI VORREBBERO DOMINARE.
NON VALI LE PALLE DEL TUO BASSOTTO DEL CAZZO.
VAFFANCULO. TI ASPETTIAMO PER UN CONFRONTO IN PIAZZA.
NON VALI LE PALLE DEL TUO BASSOTTO DEL CAZZO.
VAFFANCULO. TI ASPETTIAMO PER UN CONFRONTO IN PIAZZA.
RIVAFFANCULO
INUTILE RITARDATO POLITICO,
HAI COLPITO LE CORNA CHE HAI IN TESTA
NOI ANDIAMO DOVE VOGLIAMO A TESTA ALTA.
TU SEI SOLO UN VILE E UN INFAME: CONTINUA A MASTURBARTI IL BASSOTTO
HAI COLPITO LE CORNA CHE HAI IN TESTA
NOI ANDIAMO DOVE VOGLIAMO A TESTA ALTA.
TU SEI SOLO UN VILE E UN INFAME: CONTINUA A MASTURBARTI IL BASSOTTO
CI AUGURIAMO CHE QUESTO
IMPORTANTE MOMENTO ED OCCASIONE DI UNITÀ NAZIONALE ED INTERNAZIONALE, FRUTTO
DEL LAVORO E DELLA BUONA VOLONTÀ DI UOMINI ONESTI E CORAGGIOSI, VENGA COLTO
COME UN POSITIVO ATTO CHE POSSA RAFFORZARE LA DETERMINAZIONE DEI GIUSTI E
COAGULARE LE ENERGIE SANE D’ITALIA E DI SIRIA, NAZIONI SOTTO ATTACCO, ANCHE SE
IN VARIA MISURA, DA PARTE DELLE STESSE POTENZE USUROCRATICHE.
INVITIAMO TUTTI GLI AMICI,
CUI STANNO A CUORE LE SORTI DELLA SIRIA E DELL’ITALIA, A NON RENDERSI COMPLICI
DI PROVOCAZIONI E STRUMENTALIZZAZIONI TENDENTI A DIVIDERE E MINARE QUELL’UNITÀ
CHE SOLA PUÒ GARANTIRE LE FORZE NECESSARIE AL SUCCESSO POLITICO E ALLA LIBERTÀ
DI TUTTI I POPOLI, COMPRESO QUELLO ITALIANO, VITTIMA DI UN ‘DIVIDE ET IMPERA’
CHE DA TROPPI ANNI NE HA IMPEDITO LA VERA LIBERAZIONE.
New post on Syrian Free Press
|
Riceviamo
e pubblichiamo questo comunicato relativo alla manifestazione del 20 settembre
2012 a Roma, in pzza. Montecitorio:
Anche
Forza Nuova aderisce al movimento di unità nazionale per la Siria ed il 20
settembre sarà in piazza a Roma al fianco dei patrioti siriani e italiani onesti
e di buona volontà
Forza
Nuova ufficializza la propria partecipazione alle manifestazioni pro Siria del
prossimo 20 settembre a Roma.
“FN
sarà presente con una sua delegazione insieme a Filippo F. Pilato –
coordinatore di Syrianfreepress.net Network – il cui ruolo di libero
giornalista al fianco del popolo siriano – dopo il suo recente viaggio in Siria
come parte di una delegazione siro-italiana, composta da uomini liberi di varia
provenienza ideologica – ha ricevuto importanti riconoscimenti anche dalle
stesse autorità di un Paese che si batte con coraggio per la propria
sopravvivenza”, si
legge in una nota dell’ufficio stampa del Movimento politico guidato dall’ On.
Roberto Fiore.
“Mentre
la stampa mainstream diffonde falsità e disinformazione, sempre più importante
è il ruolo delle poche voci libere che informano sul reale andamento dei fatti
– conclude la nota – voci a cui ogni amante della verità non può non fare
riferimento con interesse, sostenendole nel nome della libertà di
informazione”.
Sfidando l'assurdo, gli organizzatori del distonico evento, a partire dal commiserabile, ma irresponsabile Ouday detto Soso, cianciano (è il termine) di unità sabotata, di divide et impera attribuendo tali scelleratezze a chi rivela l'urlante contraddizione tra il tema e la sua esecuzione. Ma di quale "unità" parli, Soso? L'unità tra un 90% di nazifascisti e negazionisti dichiarati (che, oltre a offendere i siriani, squalificano la corretta revisione storica) e un 10 percento di sbandati del pensiero e dell'ideologia? Chi ha costruito passo dopo passo, insieme ai cialtroni sinistrati, la divisione del campo antimperialista mettendo tutto in mano agli uomini dai drappi neri come quelli di Al Qaida e costringendo gli altri a ritirarsi per evitare di sporcarsi e dare un contributo allo sputtanamento della causa siriana?
Volendo
fare il dietrologo, attività peraltro salutare e indispensabile nel mio
mestiere, tanto più nel quadro del complottismo ontologico del potere, si
potrebbe dedurre dall’insistenza con cui questi “unitari per la Siria”
esibiscono la propria dominante fascista-ultrà, roba maleodorante e
universalmente ripudiata (se non dai servizi), come Forza Nuova o Casa Pound,
che si tratti proprio di una pugnalata alle spalle della Siria. Pugnalata portata
anche dalla mano di alcuni siriani assai dubbi o obnubilati. Innegabile,
infatti, è il dato che iniziative per la Siria promosse da simili soggetti hanno
per unico effetto l’allontanamento di ogni potenziale sostenitore, l’isolamento
e il discredito della Siria. E’ questa l’operazione dei tradizionali arnesi dei
servizi imperialisti, al di là delle cortine fumogene di un antimperialismo
d’accatto, contraddetto da una maieutica imperialista individuale e collettiva?
E’ questo il lavoro sporco a cui si presta Ouday Ramadan? Non si intuisce qualcosa di simile (lo vedremo
più sotto) nell’esplosione islamista anti-Usa di Bengasi e del mondo islamico,
innescata da israeloamericani e messa in atto dai mercenari islamisti di Usa e
Israele? Saranno rozzi e subumani gli operativi sul terreno, ma è piuttosto
raffinato chi li telecomanda.
Ora mi
aspetto gli insulti dei microbi dell’altra sponda, speculare ai ratti destri.
Si tratta della gamba sinistra della Nato e dei suoi mercenari, che, spesso
indegnamente nascosti sotto kefìeh o falci e martelli e facendosi scudo di aporie
tipo “per la Siria si muovono solo nazifascisti”, attribuisce ogni solidarietà
con la Siria ai cosiddetti “rossobruni”. Usano entrambi lo stesso linguaggio,
entrambi pervertono la verità e il diritto, ma i secondi sono peggio dei primi.
Quanto al link qui sotto, è divertente come il camerata che gestisce il sito
(ne troverete un’eloquente foto autocelebrativa in camicia nera, la camicia che
vestiva chi ha sterminato un terzo dei libici), si senta necessitato a
aggiungere un rozzo cappello squadrista alla pietosa invocazione all’unità di
Ouday Ramadan. Questo personaggio, che viene sbandierato come la copertura
nobilitante dell’infiltrazione nazifascista nella solidarietà per la Siria, è
un confuso e manipolato siriano che insiste a dirsi comunista-stalinista e che
questi residui di un peggio che solo Monti e i suoi sodali sono riusciti a
superare, esibiscono a pretesa dell’ “unità di popolo”, come amano chiamarla.
Il povero Ramadan, la cui disperata e suicida scelta è figlia deforme anche
della diserzione dei Sinistrati, non rappresenta, come pretende, la comunità
siriana in Italia. Che infatti manifesta a Milano, nello stesso giorno, in ben
diversa compagnia. La sua richiesta di unità si scontra con una storia che insiste
a dimostrare che l’unità con la destra, tanto più con una destra residuale
nazifascista, rinsangua le carogne, ma dissangua i vivi.
*****************************************************************************************************
Questo paragrafo non ha bisogno di titolo. L’ha già
disegnato magistralmente il lucidissimo Enzo Apicella. Dunque, a 48 ore
dall’eliminazione di quattro occupanti Usa in una Bengasi coccolata dagli
stessi Usa, l’incendio dilaga in tutto il mondo arabo e islamico, con tumulti e morti in
Yemen e ovunque. Forze repressive di regimi sguatteri degli Usa sparano
su forze fanatiche inferocite, anch’esse sguattere, consapevolmente o inconsapevolmente,
degli Usa, anzi di USraele. Insieme all’incendio, dovrebbe anche dilagare il
sospetto sull’autentica matrice di quanto da Bengasi si va allargando al Cairo
fino al Pakistan, non fosse per la potenza depistante e dissimulante del
monopolio mediatico occidentale. Bisogna ora vedere se sulla blindatura
mediatica prevarrà l’abbagliante ironia del fatto che l’innesco di Bengasi non
è stato perpetrato dalle vittime della carneficina Usa-Nato-Golfo, che ha
ridotto il paese più prospero e giusto del continente africano (e ora vuole
ridurre quello più prospero e giusto del Medio Oriente) in un oceano di sangue
e disfacimento, bensì dai suoi fanatici beneficiari, dalla sua fanteria di
terra. Non ci potrebbe essere, alla vigilia delle elezioni presidenziali, segnale
più convincente del fallimento di una politica imperialista di Obama fondata
sull’uso di marmaglie mercenarie Contras, cioè degli elementi più sanguinari e
criminali del mondo, divenuti d’incanto i meno controllabili, per conquistare
un’egemonia globale.
Degli
spiriti che ho evocato / non mi posso liberare,
scriveva ancora il massimo poeta tedesco nell’Apprendista stregone che ho citato nel precedente pezzo, e dovrebbe
lamentarsi Obama. Siamo dunque di nuovo al cui
prodest, domanda risolutrice di quelli che ci vengono rifilati come
“misteri”. Se a un presidente Usa il trucco stragista dell’11 settembre, con
l’utilizzo di un Al Qaida virtuale, ha aperto le porte per l’assalto a popoli e
classi, come alla democrazia e alle libertà civili della popolazione propria e
altrui, a quest’altro l’effimero trionfo su Gheddafi e le scorrerie contro
Assad con il ricorso all’Al Qaida concreta, coltivata a Langley e in
Afghanistan, Bosnia, Kosovo, Cecenia, si va ritorcendo nettamente contro. “E’ questa la sicurezza che ci hai garantito
vantandoti di aver fatto fuori Osama bin Laden, con il suo vice Al Zawahiri, al
tuo fianco contro la Libia e contro la Siria, che ora incita alla combustione
di ogni cosa Usa?” gli chiede gongolante il decerebrato mannaro Mitt
Romney, con dietro gli ululanti sion-evangelisti dell’Unione. La domanda è
posta in perfetta malafede, ma ha una sua fondatezza. Costituisce un asso in
mano alla componente più rozza e diretta del tiro a due della cupola mondialista.
Quella che si identifica con gli psicopatici dell’entità cannibale sionista e
subordina al loro nichilismo maltusiano la politica estera degli Usa e di chi
gli obbedisce (come quel topastro su di giri di Terzi, ministro feroce, quanto
incompetente, nel più feroce quanto incompetente dei regimi che si sono
alternati su di noi dal 1945 in qua).
S’è visto innumerevoli volte che la cabala sionista non
ci mette niente a sacrificare per il fine supremo anche i propri membri. L’ha
insegnato e mostrato, dalla nave “Liberty” all’Hotel David, alle Torri Gemelle.
In Italia l’hanno imparato subito i democristiani di Salvo Lima. L’operazione
Bengasi getta discredito su quanto ha fatto e non è riuscito a fare Obama in
Libia, dove un Israele, ovviamente compiaciuto della distruzione di altri arabi
irriducibili, non era sembrato fare neanche capolino. Bengasi e l’incendio
appiccato da un provocatore israelo-americano, finanziato da un centinaio di
milionari ebrei sionisti, rinnova lo “scontro di civiltà”. L’impeto dello
strumento principe del mondialismo s’era affievolito negli anni, anche per i
servizi che un partito dello “scontro”, quello islamico, Fratelli Musulmani e
loro teste di cuoio salafite, stava rendendo nel soffocare la “primavera araba”
e rimpiazzare il panarabismo laico, progressista, antimperialista (con la Siria
è rimasta solo l’Algeria, non per nulla da tempo angheriata dai salafiti e da
Giuliana Sgrena). Era quanto ci voleva per mettere in riga un presidente Usa, annaspante
verso il secondo mandato, appeso agli ultimi brandelli dell’illusione
democratico-multipolare e che perciò era costretto a contenere l’isterismo dei
gangster di Tel Aviv indirizzati, con l’attacco all’Iran, verso l’apocalissi
planetaria. Apocalisse non proprio congeniale alle multinazionali e ai
banchieri, che hanno altri strumenti di persuasione.
E’
così che i siriani vedono chi li appoggia a braccio teso.
Ci si ricordi come l’elemento becero del tiro a due
wallstreetiano, Romney, abbia fatto, pochi giorni prima, lingua in bocca con
Netaniahu. Questi ne è uscito confortato al punto da osare l’inosabile nei
confronti di chi ne tiene da sessant’anni in piedi la baracca-con-lager,
finanziariamente, militarmente, mediaticamente: “La linea rossa a Israele non la impone nessuno. Siamo noi a imporre
linee rosse”, un dritto e rovescio che, con Eisenhower al tempo di Suez,
sarebbe stato schivato e la risposta avrebbe messo l’energumeno colonialista al
tappeto. Ma Obama non è Eisenhower, la lobby ebraica s’è espansa, regna a
Hollywood, Wall Street e Times Square, la popolazione ebraica di Palestina s’è
fascistizzata e il tossico caravanserraglio di Ong reclutate, donatori segreti,
blogger colorati, pseudo-accademici, neofascisti europei, rabbini invasati,
sinistre sinistrate e incorporate, candidati presidenziali Usa raccattapalle di
Bilderberg, governanti maggiordomi Nato, ha potuto fare il pieno di carburante.
Al prezzo di qualche cittadino statunitense e di qualche decina, per ora, di
non-cittadini musulmani. Visto il milione e mezzo trucidato in Iraq, uno più,
uno meno…Offuscato il coordinamento tra Pentagono e terroristi Al Qaida in
Libia e Siria (e Algeria, Sahel, Nigeria, Yemen, Somalia, Pakistan, si riparte,
contro di loro e contro di noi ammutoliti, con la “guerra al terrorismo
(islamico)”. Chi più felice di Netaniahu? E di Romney? E del Pentagono? Vabbè
che il complesso militar-industriale ha concesso a Obama di farsi una pera
spedendo in Libia marines, incrociatori e droni assassini. Al nemico steso si
può mettere un cuscino. E poi son cose che verranno comunque utili per la regione tutta.
Bella brigata
Incidentalmente, chi si è inserito come un fulmine
nell’ambaradan scatenato a Bengasi? Ma lui, l’eroe della libertà di stampa e
delle verità disvelate, Julian Assange. Dal santuario dell’ambasciata
ecuadoriana, non ci ha messo due minuti per mettersi al centro del marasma. In
un tweet di Wikileaks ne attribuisce
l’origine alla sua vicenda e alla sua persona, nientemeno: “Avendo gli Usa accettato l’assedio britannico all’ambasciata
dell’Ecuador, hanno dato tacita approvazione at attacchi ad ambasciate in tutto
il mondo”. Testuale. Qualcuno è
rimasto stupefatto davanti a tanta egolatria. I seguaci twitter di Assange
hanno iniziato a sciogliersi come neve al sole. E io mi sono sempre domandato,
di lui come di Saviano: come mai non rivelano mai niente di imbarazzante su
Israele? Ciò non toglie che Rafael Correa in Ecuador faccia benissimo il
proprio gioco.
E Ratzinger non dà una mano?
Intanto il papa che fa? Va in Libano. E’ come se un
pompiere entrasse con la miccia accesa in una santabarbara. Non gli basta che i
fedeli dell’altro dio stiano facendo i cacciatori di teste dei suoi, di fedeli.
Il Libano, già squassato dall’endemico scontro tra cristiani e musulmani, oggi
aggiornato a quello tra sunniti e sciti, non chiedeva altro per placarsi. Il
tiro a due di cui sopra non poteva non avere un cappellano. Le stellette i
pontefici romani se li sono guadagnati fin dallo squartamento della Jugoslavia
(avete visto l’altro giorno il Sant’Egidio celebrare il successo a Sarajevo
“città della molteplicità”, che grazie al lasciapassare di umanitaristi ed
ecologi come Langer, Sofri e mistificatori vari, ha potuto beneficiare delle
bombe Nato?), fino alla tragedia siriana caricata da Ratzinger sulle spalle di
quel governo. Bella giravolta nella bibbiologia del confronto Davide-Golia!
Comunque ne succederanno delle belle. Tutto sta a vedere
se quella mostruosa forza scatenata per i propri obiettivi nel settore più
arretrato del mondo islamico potrà ancora, o di nuovo, essere imbrigliata. O se
costituirà una contraddizione esplosiva all’interno del nuovo Medioevo. Le
sinistre, i laici, i progressisti, quelli che hanno ragione, sono fuori gioco.
Tranne in Siria. Ma anche, meno male, in America Latina. Il dato più edificante di tutta questa storia non l'ho visto per ora evidenziare da nessuno: la grande vittoria politica e morale della Siria sull'Occidente aggressore e i suoi sodali delle dittature del Golfo assicuratale dal contorcimento imposto agli Usa e alla muta imperial-reazionaria tutta dalla contraddizione di salafiti buoni, che massacrano siriani per offrire a USraele la testa di Assad, e gli stessi identici salafiti, ora cattivi, che di teste vorrebbero quella di Obama. C'è da complimentarsi e da augurarsi se son rose....
Caccia
al grillo
Al di là dei suoi meriti, molti, e dei suoi demeriti, non
trascurabili, ciò che ci rende compiaciuti dell’esistenza di Beppe Grillo è
l’arco costituzionale dei suoi nemici: quelli tanto antipolitici e qualunquisti
da averla ammazzata, la politica, e che, nella loro impotenza, ora o abbaiono,
o, tra i sinistrati, si arrampicano su virtuosistici funambolismi ideologici
per restare con il capino sotto quella terra che le orde di grillini stanno
invadendo. Rendiamoci conto, una volta per tutte, cosa siano, sotto il
barluccichio delle immagini di minatori disperati e migranti affogati, le
trasmissioni che si vogliono alternative, o obiettive, o di sinistra. Di Lerner
con ”L’Infedele”, manco a parlarne. Ricordo quel tal Riccardo Jacona che
celebrava la distruzione della Libia scavando accanitamente nelle “rivelazioni”
di cialtroni prezzolati sulle nefandezze del regime di Gheddafi. Ora è toccato
a Corrado Formigli di “Piazza Pulita”, quello che aveva fregato il posto a La7
all’antico principale Santoro.
Prima il gancio al fianco di Grillo con il fuorionda
“rubato”, a microfono direzionale bellamente puntato sull’intervistato
“ignaro”, fuorionda registrato a giugno, tenuto in caldo in vista
dell’approssimarsi delle elezioni e delle manovre di Napolitano, oggi subito
trasformato dal coro mediatico in un Katrina anti-Grillo. Poi il montante
decisivo della seconda puntata, aperta dal raccapriccio di Formigli e degli
astanti per “le minacce di morte” indirizzate in rete alla povera vittima della
battaglia per la democrazia (finta) e il recupero (vero) di quel 18% di
italiani a cui, più di Grillo, fanno schifo tutti gli altri. E che, meglio
delle sue carenze di democrazia, hanno sperimentato da sempre la proterva ipocrisia
dei despoti cavernicoli di partito. L’idea è buona. Da sempre chi vuole
perseguitare si traveste da vittima. Ricordate le minacce di morte a Berlusconi
e a Dell’Utri, a D’Alema e Violante, proprio a loro? Di quelle serie, magari
rivolte al PM antimafia e anti-collusi Ingroia, non vale occuparsi. Come si è
lasciato correre su quelle a Falcone e Borsellino. E tanti altri.
Bella roba, pretendere da un movimento nascente,
necessariamente consolidato in questa fase intorno a una leadership, specie se
carismatica e capace, con un paio di anni di vita effettiva, le regole
calpestate dai partiti in tutta la Storia dall’Unità nell’esercizio perenne
dell’interesse privato in atto d’ufficio. Più che bella, scaltra e proterva. Ovvia la scelta del parterre: il
secondo transfugo grillino, con forse motivazioni migliori di Favia, una
belloccia deputata dello spaventatissimo PD (18% + 7% di Di Pietro, prima forza
politica, maggioranza assoluta, catastrofe epocale), un inerme “militante
grillino” che recita l’innocua novena, un mattocchio simpatico dell’ateneo
genovese che fantasticava di Grillo come di una “donna pura e vergine che non la deve dare a nessuno” (gran regalo
ai famelici del femminismo e che ha consentito alla deputata PD di esternare
l’unico gorgoglio accettabile), Peter Gomez del “Fatto”, unico a riunire in sé
le buone ragioni di chi non satanizza il leader politico genovese, un Oliviero
Toscani dall’eloquio razionale, ma laborioso e subito sopraffatto dalla
virulenza di un conduttore-arbitro messosi a tirargli pallonate in porta. Ragazzi,
a questo punto datemi Ferrara o Liguori.
Solidarietà e affetto a Fulvio, senza di te me ne fregherei della politica e del mondo.
RispondiEliminaDileggiare la religione è vergognoso ed esecrabile, a meno che a farlo non siano le "compagne e amiche" Pussy Riot, simbolo di libertà e democrazia.
Riesci Fulvio a darci la reale consistenza della Resistenza verde, essendo gli unici siti che ne parlano gestiti da neonazisti ?
Solidarietà a Fulvio, non va lasciato il monopolio dell'antimperialismo a chi rivendica la continuità con il regime fascista e coloniale, responsabile ieri di guerre di conquista verso le stesse popolazioni che si vorrebbero oggi difendere. E non vanno assecondati nemmeno i "compagni" che inneggiano ai peggio islamisti pur di vedere, con loro soddisfazione, abbattuti i regimi che, come possono cercano di resistere agli imperialismi.
RispondiEliminaAlessandro
Ma su dott. Grimaldi non sia razzista. Ha manifestato con i rossobruni a difesa dei regimi fascisti di Gheddafi e Assad fino all'altro ieri, cos'è adesso questo astio per forza nuova un razzismo politico? C'è qualche differenza?
RispondiElimina@Giorgio
RispondiEliminaE' difficile avere un quadro esatto della resistenza verde in Libia. Nella loro situazione mancano di canali di comunicazione che raggiungano l'Occidente. Si capisce che molte azioni di guerriglia che vengono attribuite a scontri interni tra ratti, sono invece opera dei patrioti. Soprattutto quando vengono colpiti personaggi e installazioni del regime. Purtroppo sull'informazione da Siria e Libia c'è l'egemonia di questi destri. Se ne possono comunque trarre indicazioni utili. Qualcosa però esce da alcuni siti stranieri, francesi, statunitensi (Reseau Voltaire, ICH), pure attualmente concentrati sulla Siria. Certo è che al regime dei ratti sfugge il controllo delle frontiere Sud e di molti centri (Bani Walid, Kufra....)
@Alex1
RispondiEliminaGrazie, Alessandro, sintesi perfetta.
Quanto a quel Mojtaba, difensore dei più fetidi dei razzisti, ho dovuto dar fondo alle mie risorse democratiche per pubblicare le sue sciocchezze. Giudicate voi....
vai alla grande Fulvio,la tua resistenza,così come Gheddafi prima e Assad ora,smaschera i rancorosi ratti pseudo compagni che nelle loro offensive e coercitive pressioni trovano il sunto di tutto ciò che è essere fascista.
RispondiEliminasu Grillo quando ho sentito l'accusa a suo carico di mancata "democrazia" son saltato sulla poltrona, è un sostantivo che da parecchio tempo mi mette la pulce nell'orecchio essendo diventato sinonimo di "disgrazia"
Sono passati trent'anni dalle stragi di Sabra e Chatila. Con rammarico devo constatare che questo clima appositamente creato di "scontro di civiltà" ha contribuire a far si che quasi nessuno ricordi questo massacro, un accenno sul Manifesto. Anzi noto che alcuni che si scandalizzarono a suo tempo per quegli episodi, adesso giustificano le invasioni del Libano da parte di Israle al fine di ammorbidire il Libano ed eliminare le milizie palestinesi e musulmane (druse e sciite). Anche l'11 settembre cileno, è scomparso da quasi tutti i giornali e dimenticato dai democraticamente corretti. E' necessario ricordare tale golpe sanguinoso con le responsabilità politiche ed il ruolo di Kissinger. Perchè le nuove generazioni sappino la verità.
RispondiEliminaciao fulvio,
RispondiEliminama cosa fai perdi ancora tempo a dar retta ai necrofagi? ma lasciali saltellare attorno ai cadaveri, come gli avvoltoi non possono far altro che cibarsi di carogne.
l'ho già detto in passato se vogliono fare i solidali con la libia e la siria lo "faccino" pure ma lo dicano che sono fascisti e si facciano le iniziative per conto loro, non cerchino sempre di mescolare le carte.
nel frattempo mentre noi dobbiamo perdere tempo a rispondere a questi mangiacarogne coloro che erediteranno la mezzaluna fertile stanno dietro le quinte e guardano probabilmente masturbandosi (come già fanno sul confine siriano) i soliti prevedibili "fanatici musulmani" strapparsi le vesti e non solo per un film fatto da un copto egiziano (ma non era israelo americano.... ).
Le uniche note positive?
quel maiale che lavorò con i ribelli in libia per uccidere Mohammar Gheddafi ha fatto la sua stessa fine e l'esercito siriano sta facendo una carneficina di ribelli. A damasco nel sobborgo di Tadamon circa 150 ribelli sono stati catturati uccisi e 50 disertori e riservisti che si erano imboscati sono stati giustiziati sul posto, come prevede il codice di guerra siriano.
A parte il linguaggio volgare e pieno di insulti devo dire pero' che anch'io non condivido il dividere il mondo pregiudizialmente in buoni e cattivi, dentro casapound ci sono tante persone ed alcune di queste condividono alcune riflessioni con persone che invece si dichiarano di sinistra, ma cosa contano le etichette o la sostanza ? Certo chi si sente di destra parte da punti diversi ma la conclusione e' la stessa di chi parte da sinistra, io attualmente non mi sento piu' di sinistra ma condivido moltissimo quello che scrive Grimaldi, cosa dovrei fare ? Non partecipare ? Non aderire ? Dovrei essere scacciato come un cane ? Vicino casa mia stanno facendo una discarica e stiamo tutti manifestando contro, cosa dovremmo fare schedare i manifestanti ? Scacciare in partenza chi magari in passato ha votato pdl o forza nuova ? Ma che modo di ragionare e' questo ?
RispondiEliminaAttualmente per me sono piu' pericolosi i robot del partito democratico che appoggiano un governo che e' pura espressione dei poteri piu' forti e torbidi che ci siano al mondo, pero' costoro appaiono come buoni mentre i cosidetti "fascisti" che sono due gatti e vengono trattati come appestati dovrebbero rappresentare una minaccia, mah !
Andrea Rossi
Fulvio adesso sei passato da filosionista per IXR ad essere uno che spacca il movimento per la Siria secondo Tassinari .Spero che Cloro si presenti a Milano e abbia da ripeterti in faccia in privato quello che va dicendo ingiro .
RispondiEliminaSono poveracci Fulvio non vale la pena .Chi vuole difendere la Siria dalla sionistra e dai ratti neri solo che da venire a Milano il resto noi.
Comunque hai colpito nel segno sono in fibrillazzione ed agitazione da giorni
IMMENSO FULVIO COME SEMPRE
@anonimo
RispondiEliminaChi sono quelli che menzioni? Che cosa dicono?
http://www.fascinazione.info/2012/09/20-settembre-roma-grimaldi-spacca-il.html
RispondiEliminaQui trovi tutto
su informare per resistere hanno tolto i commenti dove ti definivano filosionista ma trovi questa lettera scritta da un siriano tale Rustman
http://www.facebook.com/informareXresistere/posts/103515413136877?notif_t=share_reply
Scusa per i link ma senza quelli non aveva senso copiare e incollare articoli .Vedi tu se vuoi pubblicarlo oppure tenertelo privato
http://www.facebook.com/informareXresistere/posts/103515413136877?notif_t=share_reply
RispondiEliminaQuesta una lettera di Rustman e qui
Tassinari cita Cloro e tuoi riguardi
http://www.fascinazione.info/2012/09/20-settembre-roma-grimaldi-spacca-il.html
I commenti filosionista li hanno cancellati ma trovi bei commenti sotto la lettera del Siriano.
http://www.facebook.com/informareXresistere/posts/103515413136877?notif_t=share_reply
RispondiEliminaQuesta una lettera di Rustman e qui
Tassinari cita Cloro e tuoi riguardi
http://www.fascinazione.info/2012/09/20-settembre-roma-grimaldi-spacca-il.html
I commenti filosionista li hanno cancellati ma trovi bei commenti sotto la lettera del Siriano.
http://www.facebook.com/informareXresistere/posts/103515413136877?notif_t=share_reply
RispondiEliminaQuesta una lettera di Rustman e qui
Tassinari cita Cloro e tuoi riguardi
http://www.fascinazione.info/2012/09/20-settembre-roma-grimaldi-spacca-il.html
I commenti filosionista li hanno cancellati ma trovi bei commenti sotto la lettera del Siriano.
doamne fereste,
RispondiEliminapovero fulvio... con chi caxxo ti devi confrontare?
faccimmo la protesta contro la disgariga con i cammerratti?
come dicevano i 99posse "simmo tutti communisti scurdammoce u passato..."
Andrea rossi? non sei di destra non sei di sinistra? te li ricordi i tupi amichetti di "blocco studentesco" ne rossi ne neri... ma le cinghiate però le davano ai rossi eh?
pensa che quando ero in quel covo di matti di rifo c'era un compagno che portava la barba lunga perchè era stato slamato da quei cagoni di Lotta di Popolo che lui ingenuone era andato ad abbracciare dopo che li aveva visti traveastiti da maoisti.
E dopo 40 anni c'è in giro ancora qualche allocco che ci casca?
A rossobruni andavelo a pija ndel....
Antisionista, anticapitalista, antipacifista, antimperialista antifondamentalista e antifascista = comunista.
Questa sera su "speciale Tg1" un vergognoso servizio sulla Bosnia, che riproponeva ancora le mistificazioni degli anni '90 tutte in chiave antiserba. La retorica di Srebenica, le bombe su Saraievo (solo ed unicamente serbe), le donne stuprate (unicamente musulmane) e gli stupratori (unicamente serbi). I morti a Saraievo (per colpa dell'"assedio" serbo) lievitati a 12 mila. E tutto il resto, con donne presunte vittime di stupro che raccontano tranquillamente l'esperienza vissuta (grottesca una dellle intervistate, dice di essere stata stuprata mentre era svenuta). Con l'aggravante che addirittura si dava enorme spazio a caccusava la pace di Dayton di aver lasciato un pezzo di Bosnia ai serbi che l'abitavano. Insomma aver cacciato centinaia di migliaia di serbi dalla Bosnia e dalle Kraine era troppo poco. Ed una disgustosa esaltazione del disertore Divac, sfuggito alla cattura a Vienna per "presunti" crimini di guerra, mentre al generale Mladic la condanna del giornalista di "genocidio" va a prescindere dal processo cui pure è sottoposto. Anche se sembra non riescono a trovare testimoni contro di lui (perchè, secondo il alcuni intervistati, sarebbero "minacciati"). Vorrei sbagliarmi, ma ho l'impressione che qualcuno voglia riaprire i conti con la repubblica serba di Bosnia o addirittura con la Serbia stessa. Il non volere abbassare definitivamente la testa da parte della nuova dirigenza serba, sul Kossovo o sulla Bosnia stessa, potrebbe innescare un nuovo attacco (diplomatico, economico o militare). Auspico una campagna di controinformazione su quella che secondo me è stata la campagna piu' massiccia e raffinata di disinformazione, con l'aiuto di tante pseudoorganizzazioni di diritti umani, da Amnesty a "donne in nero"
RispondiElimina@Andrea Rossi
RispondiEliminaposso rispondere per per me e ti dico che questa "adunata" mi sa tanto di "siamo tutti americani" di Bushiana memoria,l'omologazione,figlia dell'antipolitica, porta sempre a vincere la destra,il governo di tecnocrati che tu giustamente condanni è figlio di questa omologazione
@Fulvio
RispondiEliminain giro si trovano commenti deliranti come questo (http://www.fascinazione.info/2012/09/20-settembre-roma-grimaldi-spacca-il.html):
"Grimaldi è un giudeo sionista imparentato con la famiglia Grimaldi di Montecarlo che è serva della grande finanza mondiale.
Fù lo stesso principe Ranieri suo zio di secondo grado a raccomandarlo in RAI per fare il giornalista. Una vergogna.
Meno male che quest’infiltrato del mossad si è allontanato da solo."
Sono con te, Fulvio!
Alessandra
Fulvio dicono che sei un isteroide e un paranoide. Dobbiamo preoccuparci ?
RispondiEliminahttp://olo-truffa.myblog.it/archive/2012/09/16/sesta-lettera-del-dottor-gianantonio-valli-al-signor-stefano.html
http://www.stormfront.org/forum/t909433-2/#post10593496
http://civiumlibertas.blogspot.it/2012/09/nei-generi-letterari-che-abbiamo.html
Bravissimo Fulvio!!!!
RispondiEliminaGent. Grimaldi, ho visto il suo notevole documentario "maledetta primavera", tempo fa. Sono rimasto molto colpito poichè mi è sembrato che la sua fosse l'unica voce italiana a rimarcare gli elementi incongrui, di cu avevo letto anche in ReaseauVoltaire in un assordante silenzio mediatico.
RispondiEliminaPrevedendone la rapida scomparsa, mi premurai di scaricarlo. Poichè effettivamente è stato rimosso da youtube, ho deciso di effettuare un nuovo upload, poichè mi sembra fondamentale dare l'opportunità, sia pure a pochi, di informarsi.
Nella speranza che questo la trovi d'accordo, le inoltro il link:
http://www.youtube.com/watch?v=ll9meQTT3yw&feature=youtu.be
cordiali saluti e grazie per il suo lavoro
@anonimo.
RispondiEliminaEsigo che immediatamente rimuova il mio film "Maledetta Primavera" da Youtube e da qualsiasi altro sito. Si tratta di prodotto coperto da copy right, la cui violazione comporta sanzioni.
Primo avrebbe dovuto chiedermi l'autorizzazione. Secondo, ma chi immagina abbia rimosso l'altro abusivo inserimento del film? Sono un giornalista al minimo della pensione e mi autofinanzio.
Se i miei lavori vengono scaricati io, che non ho sostenitori o sponsor, finisco di lavorare. Non lo capisce? Riesco a ricuperare i pesanti costi di produzione unicamente attraverso la distribuzione diretta. Anche questo mi sembra facile da capire. Lei avrà avuto anche le migliori intenzioni, ma ha compiuto un abuso e mi ha procurato un danno.