“Possiamo facilmente perdonare un bambino che ha paura del buio. La
vera tragedia della vita è quando gli uomini hanno paura della luce” (Platone)
“Roma candidata alle Olimpiadi del 2024. L’inno della cerimonia
inaugurale sarà eseguito dalla Banda della Magliana”. (www.spinoza.it)
Forza Giulietto!
Subito un grido di solidarietà a
Giulietto Chiesa e di vituperio ai nazi-nostalgici Nato estoni che lo hanno
arrestato a Tallin e poi espulso come “persona non gradita”. E chissà come se
ne sono compiaciuti i sinistri e destri
nostrani cui l’ex-corrispondente da Mosca giorno dopo giorno strappa un
indumento del travestimento. Da anni sono amico e ammiratore di Giulietto, col
quale ho condiviso molti palchi venendo illuminato dalla sua profonda
conoscenza della geopolitica in generale, delle apocalittiche nequizie
dell’imperialismo e della corretta assegnazione di torti e ragioni tra Russia,
altre nazioni aggredite e Occidente. Una delle poche voci competenti, oneste e
coraggiose in un contesto giornalistico tra le cui eccellenze spiccano
l’ignoranza, la malafede e il servilismo. Sullo sfondo di un tutore-padrone
Usa, di cui uno strappo nell’omertà parlamentare ha confermato efferatezze e
crimini, che possono suscitare sorpresa e indignazione solo tra sguatteri e
diversamente vedenti, si rincorrono gli apprendisti a emulare il loro stregone.
Nello specifico i proconsoli estoni, ucraini e turchi delle marche imperiali si
affrettano a inserire nel cursus honorum del neonazismo in fioritura il proprio
contributo. A cominciare da chi fuoriesce dal seminato della menzogna coltivato
dagli Stati di Polizia. Nello specifico dei revanscisti di Tallin, Giulietto è
colui che sulla demolizione del menzognificio sulla Russia e sul disvelamento
delle strategie di dominio e di guerra occidentali ha impegnato la propria
esperienza, competenza, correttezza deontologica.
Ricordo una mia esperienza
analoga e che corrobora il significato di quanto succede a giornalisti non prezzolati
con soldi o benevolenza. Qualche giorno dopo la fine della Guerra dei 6 giorni
(giugno 1967), fui fermato ed espulso dal regime israeliano. Avevo cercato di
dare un contributo alla verità, come Giulietto ha fatto a Tallin nella
conferenza sulla Russia. Avevo detto a un ufficiale israeliano che, davanti
alla lunga teoria di corpi disseccati dal sole di soldati egiziani caduti,
aveva inneggiato al “solo arabo buono, quello morto”, che non ero amico di un
Israele da lui rappresentato.. E avevo risposto ai suoi cazzotti. La Gestapo
non è mai morta. Ma sta dalle nostre parti, non in Russia.
Dalle esposizioni di Giulietto
spesso il pubblico viene via con un senso di smarrimento e angoscia. Anch’io
l’ho considerato a volte un catastrofista dal bicchiere un po’ troppo vuoto. Ma
man mano che la denuncia di questo profondo conoscitore della scena geopolitica
mondiale combacia con una realtà che vede gli evasi dal manicomio criminale
Usa-Israele-UE baloccarsi sulla fune con la bomba atomica e con l’annientamento
del pianeta militar-climatico, le fosche previsioni di Giulietto acquistano
corposità. E dispiace, su questo sfondo, che esponenti del M5S, spesso gli
unici a esternare posizioni accettabili di politica internazionale, si facciano
irretire dal barluccichio degli specchietti delle allodole
Senza parlare del pur occhiuto Beppe Grillo che rimprovera al papa di non aver ricevuto il caro Dalai Lama, erede, stipendiato Cia, della più tirannica dinastia feudale di tutti i tempi.
Senza parlare del pur occhiuto Beppe Grillo che rimprovera al papa di non aver ricevuto il caro Dalai Lama, erede, stipendiato Cia, della più tirannica dinastia feudale di tutti i tempi.
Vorrei che sul Dalai Lama Beppe
rispondesse con l’eleganza e l’intelligenza di Silvia Chimienti che, alle mie contro-osservazioni, ha replicato assicurandomi con grande garbo che si sarebbe
documentata su altre fonti. Potete immaginarvi, dai neodemocristiani al cubo sedicenti sinistri o destri, tanta intelligente disposizione all’ascolto
di opinioni opposte ? Viva
Chimenti.
I
divoratori di paesi, i padrini degli Erdogan, dei Renzi, dei satrapi del Golfo,
della nazi-giunta di Kiev, dei dittatori e ladroni di mezzo mondo, ingrassano
anche grazie a chi si accontenta dell’informazione main stream.. Noi, come a Silvia, chiediamo ai suoi colleghi solo
di assumere il ruolo di chi, responsabile di fronte ai suoi elettori e
portatore di verità che smascherino i simulatori, sa che, se non si impegna a
uscire dal conformismo dell’informazione, viene meno a quella responsabilità e
a quella verità. Confronti le immagini e la frequenza degli interventi della
polizia russa, con quelli che vede ogni giorno da noi, dalla Valsusa agli
ammalati di SLA, o ai terremotati dell’Aquila, o con i 600 assassinati inermi
dalla polizia Usa ogni anno. Poi vada a vedere da vicino la storia delle Pussy
Riot (youtube sull’orgia nel museo della memoria, l’espatrio e le coccole in
Occidente a missione compiuta, alla pari delle FEMEN ucraine, ora parigine).
Utile sarebbe anche studiare il sistema elettorale russo, mai contestato da
osservatori, le articolazioni della sua democrazia. Al di là di ogni altra
valutazione, poi, l’indefessa difesa della pace contro la protervia aggressiva
dei nuovi colonialisti, dalla Siria e dall’Iraq, predati dai mercenari
imperiali, all’Ucraina farcita di squadroni della morte nazisti e dai
rispettivi istruttori delle Forze Speciali angloamericane. E poi non vale forse
il sillogismo: Renzi conta balle, Renzi è l’uomo di Usa e UE, gli USA e la UE
contano balle?.
Paesi che hanno collaborato ai sequestri Cia
e alle carceri segrete della tortura.
Armi di distrazione di massa
Venendo al nostro argomento
centrale, c’è da constatare una volta di più la differenza che corre tra servo
e padrone, quest’ultimo ovviamente sotto la ferula del superpadrone dell’Anonima
planetaria a delinquere. Alla vigilia del fattaccio epocale “Rapporto sulla
Tortura Cia del Comitato del Senato per i Servizi Segreti su Rendition,
Detenzione e Interrogatori”, il sistema è corso ad approvare un documento del
Congresso, approvata a stragrande maggioranza, che denuncia la “continua
aggressione russa alla sovranità, indipendenza e integrità territoriale dei
suoi vicini”. Invece, nell’immediato
dopo-deflagrazione dell’agghiacciante scandalo, ecco che il parlamento Usa, nei
suoi due rami, approva all’unanimità nuove, più pesanti, sanzioni alla Russia.
In sostanza una dichiarazione di guerra in progress. Due missili lanciati
contro Mosca ai quali resti appesa l’attenzione dell’opinione occidentale, vuoi
trepidante, vuoi facinorosa, onde deviarla dalla scoperta (per noi, conferma)
degli Usa Stato più canaglia del mondo. Non scordiamoci che è dopo la
rivelazione dei patrioti dell’umanità, Snowden e Assange, sull’intelligence Usa
impegnata, con l’ascolto-controllo universale, a strapparci l’ultimo briciolo
di privacy e libertà, che ci hanno affumicato gli occhi con il colossal della vittima ucraina dell’orso russo. E
perfino il clamoroso testa-coda di Obama-Raul su Cuba potrebbe esser visto
nell’ottica della distrazione di massa dalle evidenze in cui annaspano gli Usa
sui crimini commissionati dai nazi ucraini o dai lanzichenecchi
pseudo-islamisti Come anche dai problemi inflitti al socio di maggioranza
Netaniahu dalla grandinata di riconoscimenti europei dello Stato di Palestina.
Ne parleremo la prossima volta.
Non
bastasse a rinvigorire il tremore occidentale di fronte al moloch russo, ecco
che a paura si aggiunge panico mediante l’attivazione dei propri provocatori False Flag. In Australia il
sequestro, con programmata uccisione del protagonista e dei suoi ostaggi, fatto
fare a un fantoccio finto-jihadista finto-anti-occidentale. Nessuno ricorda
che, quando conveniva, gli avevano fatto fare anche il “dissidente democratico
anti-iraniano filo-occidentale” e che la polizia lo teneva d’occhio 24 ore su
24 per una serie di reati. E poi, guarda la sfiga, gli è scappato dai radar
proprio mentre doveva alimentare con i suoi sfracelli, l’islamofobia universale.
Poi, a rincalzo, la strage di 140 cadetti militari in Pachistan (non “bambini”,
ma adolescenti delle Medie e Superiori), per un altro bidone di benzina sul
fuoco della psicosi “mamma, li mori!”
Rispetto alla pantegana USA, con
zoccola britannica in coda, i nostri praticoni della distrazione di massa sono
sorci di dispensa. Chiarito al volgo e all’inclita, per l’ennesima volta, che a
Roma e dappertutto classe politica, apparato amministrativo, apparato burocratico
e classe imprenditoriale sono alle dipendenze della criminalità più o meno organizzata
con il concorso dei servizi, anche Usa,, a sua volta tentacolo dei signori nel
tempio (e sinagoga), cosa s’inventa il capo della banda come diversivo? Un po’
di Marò, da farci tirare fuori il petto sopra la pancia avvizzita, e un bel po’
di Olimpiade da far sorgere splendente dalla cloaca in cui sguazza la nostra
mafioeconomia. Si badi, però, non è solo per gonfiare le tasche dei sodali, o
propinarci illusioni di magnifiche sorti e progressive. Riandate a Londra 2012.
E’ stato il perfezionamento della moderna strategia olimpica di sconvolgere
l’assetto sociale del territorio; gentrificazione dei quartieri interessanti
con espulsione di migliaia di residenti verso periferie da sottoporre a
controllo sociale militarizzato, anche in vista di guerra di bassa intensità.
Alla luce di questi due soli tricolori,
con le stellette e i cerchi olimpici,fiammeggianti
nel cielo della patria, come non restare abbagliati e ridurre la notizia delle
storiche scelleratezze del padrone a fugaci cenni in pagine interne, longevi
come mosche (il “manifesto”: due mezze colonne il primo giorno, punto.). Eppure
se l’orrore Usa è brodo riscaldato per chi ha percorso a occhi aperti secoli di
nefandezze genocide della classe dirigente statunitense, dall’annientamento dei
nativi, all’annuale guerra d’aggressione, dai 150 interventi armati o golpisti
dal 1945 ad oggi, all’impestamento chimico e atomico dell’intero pianeta, per i
distratti avrebbe dovuto apparire un bagliore nucleare. Ma come, la “madre di
tutte le democrazie”, la massima sostenitrice dei diritti umani, la campionessa
degli interventi umanitari e della esportazione di civiltà e libertà, i nostri
liberatori! La Shangrilà di Renzi e soci, di Travaglio e Colombo e soci, di
Marchionne, Pannella (dopo Israele) e Dalai Lama! Di Malala e Khodorkovsky!
Forse alle nequizie degli
anglosassoni ci abbiamo fatto il callo. Forse ci abbiamo verniciato sopra un
po’ di Bob Dylan, Kennedy e Martin Luther King. Forse è troppo spaventoso lo
scenario per aprire gli occhi e vedere che nel day after della libertà ci siamo già e a quello della vita ci
stiamo arrivando pancia a terra. E se c’è chi, in Italia, fa filtrare un po’ di
luce tra le nuvolaglie nere, il M5S, come in Spagna il gemello “Podemos”,
strabici preferiamo fuochi fatui, come Tsipras o Salvini, senza capire che sono
la Coca Cola Light preparataci dagli psiconarcos per distrarci da un buon vino
novello nostrano.. La benevolenza dei
media per nemici di comodo come la False
Flag capitalista “L’altra Europa” della Bilderberg Spinelli e dell’eurista-Nato
Tsipras, addirittura la frenesia con cui il più cospicuo Salvini,
metamorfizzatosi da celtico a italiano, da secessionista a nazionalista, viene pompato
dalla prima all’ultima vetrina promozionale tv, servono alla stessa causa dello
scouting di Renzi tra i parlamentari 5S (con ultimo risultato Currò,che,
votando istantaneamente per la politica estera dei subimperialisti europei, non
ha neanche tentato di coprire un po’ le vergogne): strappare al M5S la bandiera
dell’unica vera opposizione, buona o cattiva che sia, fate voi, ricondurre
tutto alla normalità euroatlantica napolitanesca.
Cominciamo con i torturatori
anglosassoni – statunitensi e britannici uniti
- ché poi è da quello stregone che sono stati partoriti tutti gli
apprendisti che oggi infestano il mondo tra Kiev, Tel Aviv e Stato islamico.
Per quanto, a pensarci, non è che gli europei non siano stati degli
antesignani. Dalle Crociate a Graziani in Libia e Churchill in India e Iraq,
non ci siamo fatti mancare niente di una macelleria nella quale tre secoli fa è
entrato anche il socio statunitense. Né ci facciamo cogliere impreparati oggi,
se è vero che quasi tutti i paesi europei, Italia inclusa, hanno contribuito
alle operazioni Sequestri (rendition),
Scomparsa in carceri segreti, Tortura, Assassinio. Sotto Bush e Obama le
carceri segrete dalla Polonia al Vietnam hanno eguagliato il primato delle 900
basi Usa sul groppone dl mondo.
Non fosse stato per il diversivo
Olimpiadi e il deposito di Paperone fatto intravvedere alla banda bassotti tra
i cinque cerchi, non fosse per aver dovuto partecipare agli anatemi strillati
dai robotini sul caminetto di Renzi, Mogherini, Pinotti e Gentiloni, per avere
la Corte indiana negato le ferie di Natale e la tredicesima ai due contractors italiani che hanno fucilato pescatori indiani disarmati
(ma “il manifesto”, oculatamente, scrive:”Uccisi in uno scontro a fuoco”), l’occhiata nell’oceano nero dei crimini Cia avrebbe
potuto spingere perfino un Furio Colombo a dirottare verso Guantanamo (o decine
di altre Guantanamo) il convoglio di scolaretti in missione ad Auschwitz. Come
passare dalle elementari all’Università in quanto a volume, qualità e durata
dei corsi: rottura delle ossa dei piedi, strappo delle unghie, posizioni di
stress, appesi per i piedi, privati o accecati dalla luce e assordati da fragori
24 ore su 24, sodomia con bastoni, alimentazione forzata rettale, finto
annegamento (a Sheik Mohammed, etichettato “mente” dell’11/9, 183 volte, per
cui avrebbe anche detto di aver venduto come prosciutti le cosce affumicate
della madre), ambienti gelati, ambienti roventi, chiusura per settimane in
scatole di 90x90x90cm, buca della tigre, minaccia di stupro o uccisione dei
famigliari, finte esecuzioni, privazione del sonno fino a 180 ore, bastonate,
somministrazione di sostanze che provocano allucinazioni, paranoia, insonnia,
automutilazione, suicidio. E 100 detenuti torturati a morte in tre anni. Mentre
non c’è criminologo onesto che non abbia riconosciuto la totale inefficienza
della tortura per raggiungere verità, perché sotto tortura si racconta quello
che al torturatore è stato ordinato di estrarre. Lo scopo della pratica è da
sempre quello.
Talis pater talis filius
E non bastano le 700 pagine del
rapporto per includervi anche gli atti analoghi insegnati e fatti eseguire ai
propri ascari indigeni in America Latina, Indonesia, Filippine, Yemen,
Medioriente. Il contratto-base per gli psicologi assunti dalla Cia perché
istruissero le pratiche sui detenuti era di 81 milioni di dollari in tre anni.
Per una tale cifra quale buon cittadino patriottico non avrebbe strappato
qualche unghia e rotto qualche osso? E non pensate che, per laurearsi mercenari Usa, sotto Falsa
Bandiera Isis, o Contras, o Bokko Haram, o “taliban” pachistani, o SS est-europei,
non ci si sarebbe dovuto formare sui manuali di Langley e del Mossad? Le
decapitazioni e gli scuoiamenti praticati dagli jihadisti, come in Messico i
roghi di studenti prima torturati, come da noi e in tutto l’Occidente la
studiata brutalità di poliziotti, ormai forza armata anti-opposizione, hanno la
loro matrice storica in quanto la Chiesa ha fatto fin quando ha potuto, e il
loro referente attuale nei recordmen denunciati dal rapporto del Senato Usa. In
questo ordine di cose entra tutto il terrorismo del mondo. Un terrorismo che
persegue gli stessi scopi dell’incendio dell’auto appiccato dal racket: spingerci
verso la sottomissione, verso l’accettazione della schiavitù. “Non c’è
alternativa”.
Vi rientrano il falso jihadista
di Brisbane (tenuto dai servizi australiani al guinzaglio della fedina penale)
e il falsi Taliban di Peshawar. I Tehrek–e-Taliban sono una coalizione spuria
di bande, alcune aderenti all’ISIS, aperta a ogni sorta di infiltrazione, che
da tempo, a suon di bombe nelle moschee e nei mercati, fornisce alibi alla
repressione militare di una popolazione che non sopporta il giogo del regime
filo-Usa. Gli autentici Taliban, gli afghani di Mullah Omar, ne hanno preso le
distanze, come hanno già respinto ogni affinità con lo Stato islamico. Ma
questo i media lo hanno occultato: troppo golosa era l’occasione per
criminalizzare la resistenza afghana buttando tutti nello stesso calderone.
E, a proposito di scuola (di
“Scuole delle Americhe”. Come quella nota per i corsi agli aguzzini
sudamericani e che col traffico della droga pagava i Contras, ce ne sono a
bizzeffe), scendendo per li rami della gigantesca pianta saprofita
anglosassone-ebraica, ché, non si vede il DOC Usa, quello che contrassegna i
manganelli e lacrimogeni dei nostri gendarmi da Genova-G8 in poi, che ormai
crocchiano chiunque si azzardi a muoversi in gruppo fuori dai marciapiedi? Non
stanno alla polizia Usa, che fucila neri e “sospetti” disarmati al ritmo di 600
all’anno, come l’esecutore jihadista di “infedeli” sta ai disintegratori
USraeliani di arabi all’ingrosso? Le armi usate dall’ “esercito più morale del
mondo”, che ho visto in Libano e Gaza
penetrare senza dare nell’occhio e poi far marcire gli organi interni a uno a
uno, non trovano precursori nei Taser elettrici e nel peperoncino di forze
dell’ordine ancora restie a mitragliare?
Netaniahu e combattente IS ferito
Passando a quelli che si sono
rubati la terra tra Mediterraneo e Giordano, che rapporto corre tra i
tagliateste di ISIL-Al Nusra e un Netaniahu che va a omaggiare il ferito
jiadista, uno dei 350 a oggi ricoverati nelle cliniche da campo israeliane sul
Golan e che poi, ricuciti, vengono rispediti a tagliare le teste agli indigeni che
si frappongono tra Giordano e Golfo. Del resto quale migliore intesa nella
visione del mondo che quella tra equipollenti fanatici della teocrazia e della
conquista del mondo? Gli sterminii di seguaci dei monoteismi, titolari millenari
di vita e di morte su tutti gli altri, da sempre si rincorrono ed emulano, con
più medaglie d’oro ai cristiani che a qualunque altro. E qui la primazia va
inesorabilmente a quella Bibbia, sanguinaria, manipolatrice, guerrafondaia, leggenda
costruita a posteriori, che il buffone di regime sta tornando a scagliarci
addosso dagli schermi tv, rifilandoci un dio d’amore come quando Dick Cheney
parla di “eroi della Cia”. Sotto gli
sproloqui turibolari del pagliaccio di corte (hanno la stessa funzione restauratrice delle
stanche, ma ricorrenti campagne anti-AIDS) , l’intento vero: un bell’uno-due al
corpo di coloro che si permettono di pensare a Israele come a una
psicodittatura di guerra, al Vaticano come suo prolungamento di massa e al Dio
Unico come al trucco dei vampiri.
ISIL e padrini
Vogliamo credere che i crociati
islamisti ce l’abbiano, come proclamano, oltre che con Washington, Londra e
Roma, con la Gerusalemme giudeizzata? Vogliamo far passare l’interessamento del
premier israeliano ai feriti jihadisti per slancio umanitario? Ma gli antisionisti
con medaglia d’oro non hanno mai sparato un colpo contro Israele, neanche con
la cerbottana a piselli. E Netaniahu non si è limitato ad accogliere e curare i
presunti nemici mortali di Israele e dell’Occidente. Cosa ci fanno, in mano ai
tagliagole le armi terra-terra e terra-aria israeliane? Come sono arrivati a
Daraa e a Quneitra sul Golan i sofisticati apparecchi israeliani per
comunicazione e intercettazione? E’ un caso che i ricorrenti bombardamenti
israeliani sulla Siria abbiano aperto all’ISIL la strada della fuga o
dell’attacco, o abbiano distrutto armamenti siriani da utilizzare contro questi
forsennati anti-sionisti e anti-occidentali?
E’ una coincidenza che il
Gauleiter Nato Erdogan, il decimatore di giornalisti, giudici, cittadini, primo
organizzatore e fornitore dello Stato Islamico, colui che fa ai curdi ciò che
Himmler faceva a ebrei e diversamente tedeschi sia, al di là dei mugugni
propagandistici su Gaza, il partner strategico di Israele nella regione? E’
stata una distrazione quella del leader in Siria di Al Nusra-Al Qaida-ISIL
quando ha promesso il Golan, tutto, a Israele in cambio di appoggio, armi,
sanità e intelligence?
E non c’è sinergia strategica tra Israele e Turchia
quando il primo copre i mercenari Nato con rifornimenti e incursioni aeree e la
seconda concorda con “l’opposizione siriana” l’agognata “zona cuscinetto”
(40km2) nel limitrofo territorio siriano, da cui la no-fly-zone per
neutralizzare l’arma vincente di Assad, l’aeronautica, cose che erano state
programmate a Washington fin dal 20111? L’Onu, l’altro giorno, ci ha messo il
solito suo approvando una risoluzione che permette alle cosiddette Ong e
agenzie Onu di fare entrare “aiuti” in Siria attraverso varchi in Turchia, Iraq
e Giordania, senza l’autorizzazione del
governo siriano. Il cerchio sulla libera Siria si va stringendo. Ha da venì
Baffone.
E come sono arrivate, nuove di
zecca, armi statunitensi ai miliziani ISIL che assediano Samarra in Iraq? E
visto che l’ISIL è bloccato, sia in Iraq dalle forze irachene e volontarie scite
e iraniane, sia in Siria a Kobane dai
curdi siriani, mentre i finti bombardamenti franco-anglosassoni sull’ISIL gli
fanno un baffo e però polverizzano le infrastrutture e le industrie siriane,
ecco che il famoso “No boots on the ground” (niente militari sul terreno) di
Obama si evolve in “Many boots on the
ground”: alle migliaia di soldati Usa ora arrivati tocca
assicurarsi che gli apprendisti dell’ISIL non trascendano e si porti a
compimento il piano iniziale: nella tripartizione dell’Iraq, oltre al
protettorato israeliano curdo e allo spezzone scita strappato all’influenza
iraniana, un terzo sunnita convertito in marca imperiale moderata e petrolifera alla saudita.
Dick Cheney, l’ex-vice e mano
nera di Bush l’Idiota, del rapporto ha detto “Tutte cazzate. Ritengo eroi quelli che, con gli interrogatori, ci hanno
salvato da migliaia di attentati terroristici” (bum!) “ e “chi dice il contrario non fa che sostenere il terrorismo e aiutare
i nostri nemici”. Un po’ come Renzi quando ci dice che Jobs Act, Sblocca
Italia, Italicum, sono stati fatti dalla coppia Garibaldi-Calamandrei. Un po’
come Napolitano che, in preda a indefettibile imparzialità, tira un pochino le
orecchie al verminaio criminale spurgato da Roma, per poi avventarsi sui
“populisti” e “antipolitici” (leggi Cinque Stelle) come Ugolino sul cranio dei
figli. L’eversione sarebbero loro, i figli, mica chi ci solleva dal problema
del pasto al giorno cacciandoci in gola tonnellate di fuffa alla
nitroglicerina, aureolate da “riforme” dal valvassino sul Quirinale. Colui cui,
con felice battuta, Beppe Grillo ha chiesto di costituirsi. Sacrosanta pretesa. Ed è da questo
pulpito affollato dai licantropi che si bombardano di sanzioni genocide tutti i
paesi e popoli che non rinunciano alla dignità e a modi accettabili di
convivenza umana e che non considerano i diritti umani alla stregua di Usa ed
UE: Tutti, in ogni caso, infinitamente migliori dei sanzionatori.
A proposito di ISIS ed Israele, una testimonianza personale non troppo significativa ma per lo meno diretta: qui a Gerusalemme cerco di evitare discussioni politiche con gli israeliani, però alle volte il tema della situazione in Siria è venuto fuori, e sono rimasto stupito dal fatto che gli israeliani non si filano l'ISIS neanche di stiscio, pare davvero l'ultimo dei loro problemi, mentre ce l'hanno a morte con Assad per il quale nutrono le reali preoccupazioni e considerano il vero nemico.
RispondiEliminaOra, voi mi potreste chiedere perché mi stupisca di questo fatto, visto che è noto che dietro l'ISIS ci sono loro. La mia risposta è che mi sorprende che la pensino così anche dei comuni cittadini israeliani, e non degli esponenti del governo, come se per tutti loro e non solo per la classe dirigente fosse OVVIO che l'ISIS non è una minaccia.
In Occidente le elite dominanti non temono l'ISIS ma lo fanno temere alla popolazione, qui invece sembra che non ci sia bisogno di farlo. Ovvero, sembra quasi che non ci sia quella frattura tra sensibilità ed interessi della gente comune e della classe dirigente che pure c'è negli altri paesi occidentali, il che mi sembra un dato interessante e preoccupante (anche se non si può certo esprimere un giudizio serio dopo aver ascoltato solo una mezza dozzina di persone).
Un'altra cosa: quando i miei colleghi commentarono la crisi siriana attribuendo ad Assad l'uso delle armi chimiche, io mi indispettii alquanto e feci loro notare che era stato ampiamente dimostrato che Assad non era responsabile di quegli atti compiuti invece dai ribelli con appoggio logistico turco. L'unica risposta a questo mio commento fu una generale scrollata di spalle dei presenti che chiusero così la conversazione cambiando argomento.
Dubito che si arriverà mai ad una pace giusta in Medio Oriente.
Anonimo@
RispondiEliminaGrazie. Significativa comunicazione. Ottima valutazione. Raccapricciante testimonianza della nazificazione della tribù.
Sono stato a Gerusalemme per un convegno qualche mese fa e posso confermare, purtroppo, quanto scritto da anonimo: stesse reazioni di fronte alle mie aperte prese di posizione stile "il re è nudo" sulla Siria. È una nazificazione terrificante, mista a quel politically correct tutto anglo-americano rispetto al quale, in ambito comunicativo, Goebbels era un dilettante (la scrollata di spalle e il cambio d'argomento sono la risposta "puritana" e "dem" di fronte al tabù infranto, lo stesso si ottiene quando si parla di Russia e di gay, per esempio).
RispondiEliminaOttimo e pregevole articolo. Vorrei precisare che il vero potere non si divide mai in destra e sinistra, che sono solo un inganno per il popolo. Semmai il vero potere indossa la giacca nera o quella rossa a seconda della bisogna. L'esempio più eclatante è quello di Napolitano di cui un complottista scoprì e rivelò il passato nazi-fascista e di cui ora è accertata l'appartenenza alla massoneria, grazie alla documentazione fornita da Gioele Magaldi nel suo ultimo libro "Massoni, la scoperta delle Ur-Lodges". Altro importante esempio l'appartenenza di D'Alema alla P2, secondo quanto detto al convegno di Roviano da Leo Zagami. In sostanza voglio solo dire che il mondo si divide non in destra e sinistra ma in carnefici e vittime. Ciao Fulvio, ad maiora!
RispondiEliminaSembra incredibile, ma sul corriere on line si cita un monument a Teheran dedicato a 25 ebrei caduti in Guerra. Si proprio l'Iran che a detta dei media nostrani, voleva fare un nuovo olocausto di ebrei. E cita come nonostante I vari avvenimenti drammatici degli ultimi trent'anni e' esistita una nutrita comunita' ebraica che ha vissuto in pace, senza appellarsi alla "comunita' internazionale" senza chiedere "guerre umanitarie"...
RispondiEliminahttp://www.corriere.it/esteri/14_dicembre_20/teheran-quel-nuovo-monumento-dedicato-15-caduti-ebrei-9bcb517c-8893-11e4-b064-a02e4007228e.shtml
Condivido in pieno l'intervento di Roberto...
RispondiEliminaIl M5S è l'unica vera opposizione, con tutti i limiti dell'essere in un paese lobotomizzato dalla propaganda. Mi sono sempre chiesto se Grillo, con le sue ovvie (quindi rivoluzionarie) verità equamente distribuite con solenni vaccate, con il risultato di equiparare tutte alle seconde, è scemo o lo fa. Ultimamente propendo per la seconda. Ho l'impressione che il M5S sia meglio del suo creatore, come dimostrato dal video da te segnalato sul ricordo di Thomas Sankara in parlamento. E talvolta mi sembra che Grillo, spiazzato dal livello morale e culturale della maggioranza di elettori e parlamentari, cerchi di incanalarlo nei confini di un'innocua marmaglia urlante.
RispondiEliminaVolevo aggiungere qualcosina al commento di Alex1 che riporta la notizia pubblicata sul Corrierone dei padroni. La comunità ebraica in Iran assomma a circa 30.000 persone. E' tale il rispetto delle minoranze in quel civile paese che gli ebrei iraniani hanno un seggio al Parlamento, con una eccezione alla legge elettorale che stabilisce il rapporto di un seggio ogni 60.000 abitanti. Non credo sia necessario aggiungere altro. L'unica cosa da segnalare è la potenza spaventosa della propaganda.
RispondiEliminaAlex1 e Roberto@
RispondiEliminaTutto vero quello che scrivete sugli ebrei in Iran, l'altra faccia della luna rispetto a quella dei crateri scavati da nazi-israeliti nella carna del popolo palestinese. Io l'ho incontrata la comunità ebraica in Iran, a Isfahan. Non solo si dicono soddisfatti del governo e lo appoggiano, ma condannano anche l'occupazione dei correligionari della Palestina. Vedete, se volete, il mio docufilm "Target Iran",
Una cosa da aggiungere sugli ebrei iraniani è che oltre ad essere presenti in zona dalla distruzione del II tempio (quindi grosso modo da 2500 anni), costituendo una componente molto ben integrata nella religiosamente eterogenea nazione iraniana, come tutte le minoranze religiose riconosciute in Iran godono di doppio diritto di voto. Che io sappia possono votare infatti una volta per il seggio parlamentare delle minoranze religiose a loro specificamente riservato, ed una volta per i parlamentari "ordinari" in quanto cittadini della Repubblica Islamica. Non solo, ma ricordiamo come Ahmadinejad si prodigò a finanziare l'ospedale ebraico di Teheran, e come ogni anno le autorità religiose ebraiche siano sempre presenti sul palco assieme a quelle sciite per la parata dell'anniversario della Rivoluzione.
RispondiEliminaLa propaganda occidentale è una brutta bestia. Agli ebrei iraniani, assieme ad altri religiosi (Neturei Karta, Satmar, il gruppo "Der Israelit" etc.) e laici (Ilan Pappé, Yakov Rabkin..) nel mondo spetta il merito di riscattare l'identità e la cultura ebraica dalle brutture compiute in nome di essa dal sionismo, e di dimostrare come l'essere ebrei significhi ben altra cosa. Così facendo contrastano sia il sionismo sia l'antisemitismo, purtroppo ancora ben diffuso e duro a morire: la loro è una missione difficile e coraggiosa quanto assolutamente necessaria.
Anonimo@
RispondiEliminaAvrei qualche riserva sul salvataggio dell'ebraismo (religione ed etnia fusi in uno) dalla degenerazione sionista, come non salverei il cristianesimo, specie cattolico, grazie al cosiddetto papa dei poveri. Il sionismo non è una degenerazione, ma è lo sviluppo logico di un monoteismo assolutista che da sempre si definisce "eletto", "popolo del signore", ed è dunque tribale, etnocentrico e suprematista. Il monoteismo è la madre di tutti i fascismi, come si vede con evidenza solare in tutti gli Stati del Gott mit uns, con Israele e la sua lobby in testa. Il 99% di ciò che si chiama antisemitismo è sacrosanta condanna di Israele e delle bande bancarie che da secoli puntano alla dittatura mondiale. Lo chiarisce al meglio Gilad Atzomon, che, come Shlomo Sand, si è disebreizzato. E poi, quale "secondo tempio"???
No scusa Fulvio, ho premuto per sbaglio due volte il tasto "I", in realtà mi riferivo alla distruzione del primo tempio (quello di Salomone), con relativa deportazione degli ebrei in Babilonia.
RispondiEliminaSull'ebraismo dai giudizi troppo affrettati: innanzitutto la categoria di "popolo eletto" usata nella lingua italiana è impropria, l'originale ebraico parla di popolo "scelto", non a caso in inglese il participio usato è "chosen".
Che il monoteismo sia la madre di tutti i fascismi è alquanto contestabile: il nazismo di monoteista aveva ben poco, anzi disprezzava i monoteismi abramitici, e molti suoi esponenti avevano un debole per i culti pagani "ariani" nord-europei ed induisti. Inoltre aggiungerei che è stato proprio grazie ai monoteismi abramitici che si è sviluppata quella "morale degli schiavi" che castra la "volontà di potenza" innata nelle precedenti società "ariane" secondo i nazistoidi nietzschani (senza voler attribuire a Nietzsche i loro deliri), non a caso ebraismo-cristianesimo-islam vengono spesso considerati da questi delle contaminazioni giudaiche delle "tradizioni ariane". Insomma, i monoteismi hanno le loro beghe, nessuno lo nega, ma è grazie a loro se siamo passati da società dove erano diffusi sacrifici umani e proto-eugenetica sterminazionista (cfr. Sparta e Roma con l'uccisione dei bimbi mal nati) ad altre dove questi fenomeni erano scomparsi.
Che le società politeiste siano più tolleranti religiosamente di quelle monoteiste è tutto da dimostrare: forse i politeismi sono tolleranti fra di loro fintanto che divinità simili sono assimilabili (caso greco-romano ad es) ma già quando incontrano un politeismo abbastanza diverso la faccenda si complica e vi sono pure scontri e prevaricazioni di tipo religioso. Si pensi all'arrivo della civiltà aria nella valle dell'Indo.
Ancora peggio poi quando un politeismo si incontra con un monoteismo: certo i romani erano molto saggi e religiosamente tolleranti per cui le tensioni con gli ebrei dell'epoca erano dovute a fattori politici e non di fede, ma già qualche secolo prima coi greci si ebbe una situazione diversa (ricordiamo Maccabeo) e la persecuzione dei monoteisti ad opera dei politeisti fu particolarmente spietata.
Inoltre, per quanto riguarda l'ebraismo attuale e la sua salvezza dal sionismo, ti ricordo che i gruppi religiosi ebrei che si oppongono al sionismo lo fanno in nome del Talmud, che nel Midrash dei tre scongiuri vieta agli ebrei di avere un loro stato fino all'arrivo del Messia, che lo ristabilirà comunque in modo pacifico: che ci si creda o si ritenga questa convinzione una delle tante assurdità delle religioni, è comunque significativo notare che è in nome del Talmud e dell'identità religiosa che i Neturei Karta ad esempio siedono nel parlamento palestinese, e vivono ghettizzati qui a Gerusalemme resistendo tenacemente al sionismo anche con atti di violenza (le molotov contro i commissariati sono spesso opera loro, non solo dei palestinesi!). Aggiungo che il sionismo nasce come ideologia del tutto laica e ben lontana dalla religione, e che solo dopo la guerra dei 6 giorni è cominciata un progressivo avvicinamento ad essa con la nascita del sionismo religioso, prima inesistente.
Poi, nessuno nega che gran parte dell'opinione pubblica ebraica nel mondo si schieri con israele, però consentimi di dire che mi pare tu tenda a fare po' troppo di tutta l'erba un fascio: se tu volessi approfondire la questione della frattura tra giudaismo e sionismo, consiglio il buon libro di Rabkin "Una minaccia interna. Storia dell'opposizione ebraica al sionismo".
Insomma, non serve certo "de-ebreizzarsi" per poter benissimo schierarsi contro Tel Aviv.
Anonimo@ Non mi pare questo lo spazio per andare ad approfondire tematiche così complesse. Però mi pare che tu parta da assiomi tutti da dimostrare e spesso del tutto arbitrari. Non vedo differenze tra "eletto" e "scelto". Sono sinonimi. Ti pongono sopra il resto non scelto. Quanto al tempio di Salomone,beh, ce l'hanno detto i furbacchioni che s'inventarono il vecchio testamento tra il 7° e il 6° secolo, per dare, con un'epopea, dignità storica a tribù di primitivi nomadi. Quanto ai sacrifici umani, i pagani fanno la figura dei dilettanti rispetto a quelli dei monoteismi, dai massacri di pagani dopo Costantino alle Crociate, a Gaza e alla guerra infinita, interna ed esterna. degli Usa. Guarda che 2000 inceneriti a Gaza sono sacrifici umani belli e buoni. Solo che non si fanno più in onore a Jahve, Gesù, o Maometto, ma in onore di Mammome. Infine, guarda che mettere avanti il Talmud corrisponde a uno spettacolare autogol. Ma l'hai mai letto? Vi hai mai scoperto i tanti modi in cui è lecito e opportuno derubare, truffare e uccidere gli infedeli e la loro prole?
RispondiEliminaAnonimo biblico@
RispondiEliminaNon ho inserito le ulteriori chilometriche esegesi bibliche. Di solito qui si evita di accreditare leggende. Si preferiscono i miti greci, privi di onnipotenti.
Ciao Fulvio,
RispondiEliminae' un po' che non scrivevo pur leggendoti sempre con molta soddisfazione.
Volevo segnalarti un articolo sul fatto di Leonardo Coen sulla Russia ,roba che Cavallini diventa imparziale e l'anticomunismo anni 50 moderato...
Bah.
Buon 2015 a te e tutti i lettori.
Luca.