giovedì 16 aprile 2015

O TTIP O VITA, O NO NATO O MORTE

L'educazione non sarà il privilegio di chi può comprarla e la polizia non sarà la maledizione di chi non può comprarla. (Eduardo Galeano)

A volte, per fare la cosa giusta, devi infrangere la legge. (Edward Snowden)

Lo strumento più importante in mano all'oppressore è la mente dell'oppresso. (Stephen Biko)

Il mondo è un posto pericoloso, a causa non di coloro che fanno il male, ma di coloro che guardano e non fanno niente. (Albert Einstein) 

Non sono defunto, ancora, ma emergo da molte settimane di lavoro per il nuovo docufilm "L'ITALIA AL TEMPO DELLA PESTE - Grandi Opere, Grandi Basi, Grandi Crimini", finalmente terminato e a disposizione degli interessati dal 1. maggio. Appena possibile mi esprimerò sui cataclismatici avvenimenti che hanno segnato questo periodo, tra America Latina, Medioriente, fasciorenzismo. Intanto, per non desertificare questo blog, inserisco un intervento, scritto per un'iniziativa pubblica, sul TTIP, l'uragano euro-statunitense che minaccia di spazzarci via tutti se non sapremo fermarlo.



Mi congratulo con il Movimento Cinque Stelle, che è in prima linea nella denuncia di questo vero e proprio assalto finale alla nostra sovranità, e con chi ha voluto fornire in questa occasione un’informazione corretta sul TTIP, a dispetto dello strettissimo riserbo con cui i negoziatori cercano di mantenere il segreto per evitare che un’opinione pubblica informata si ribelli.

Il TTIP è una manovra congiunta delle élite americana ed europea che risponde a mandanti che già dispongono di oltre metà della ricchezza del pianeta e che mirano a sottoporre al proprio dominio politico, economico, militare e culturale, chi ancora si oppone alle devastazioni del neoliberismo e delle strategie di guerra.

L’obiettivo è di far prevalere sulle legislazioni nazionali gli interessi di banche e multinazionali, con misure come il Tribunale Privato Internazionale, composto da privati esponenti del potere economico e che giudicherà sui conflitti che potranno nascere tra leggi nazionali a protezione di ambiente, lavoratori, salute, cibo e, dall’altra parte, i profitti delle multinazionali. Tutto deve essere ridotto agli standard e alle norme esistenti negli Usa, che è il partner più forte. L’agroindustria, la chimica, l’alimentare, degli Stati Uniti avranno la meglio sulla nostra agricoltura, sui controlli alimentari, sui farmaci, sul principio di precauzione che da noi esiste e da loro no. Verremmo inondati da Ogm, carne al cloro, polli agli antibiotici, diserbanti e antiparassitari tossici. Le nostre residue norme sul lavoro, dopo la decimazione operata dall'associazione a delinquere che ci governa, verranno spezzate via da un precariato generale, a tutele scomparse, affine a forme di neoschiavismo.


Al TTIP si accompagna un trattato meno conosciuto, ma altrettanto rovinoso, il TISA, cui aderiscono anche paesi extra-europei, infeudati agli Usa. Impone la privatizzazione di tutti i servizi, nazionali e locali, dall’istruzione alla sanità, dall’acqua ai trasporti, alla sicurezza. E’ ancora più segreto del TTIP e, pensate, dovrà restare segreto fino a cinque anni dopo la sua entrata in funzione!

Tutto questo può essere qualificato come una NATO economica, sociale, culturale, che si aggiunge a quella militare dalla quale siamo obbligati a partecipare a tutte le guerre d’aggressione dell’Occidente e a piegarci alla politica estera americana, decisa nell’esclusivo interesse dalle élite occidentali.

Pista di lancio per questi trattati-capestro è però lo Sblocca Italia, del governo Renzi, che apre la strada alle devastazioni che ci verranno inflitte. Con lo Sblocca Italia, l’intero paese è stato posto alla mercè di un’economia di rapina, protetta da un sistema politico anticostituzionale, con di nuovo un uomo solo al comando. Le famigerate Grandi Opere, che stanno provocando sollevazioni in tutto il paese, saranno decise solo dal governo, mentre verranno tagliati fuori gli enti intermedi, regioni, province,sovraintendenze, finora istituzioni deputate a difendere il proprio territorio. Inceneritori, trivelle petrolifere, trafori, discariche, qualsiasi manomissione di un territorio già saccheggiato, sono dichiarati “strategici” e nessuno potrà opporvisi, come fossero basi militari.


Ho percorso il Messico da un capo all’altro, dopo che gli era stato imposto da Usa e Canada il NAFTA, un trattato di libero scambio che è esattamente il modello di quello che si sta negoziando tra Nord America e Europa. Il Messico di Emiliano Zapata e di Pancho Villa, un tempo prospero e  orgoglioso della propria indipendenza, ne è stato raso al suolo. Ogni aspretto della sua vita è controllato dagli Stati Uniti e dalle loro multinazionali. Pensate che il Messico non produce più il mais, da millenni suo cibo di base. Lo importa dagli Stati Uniti, sotto forma OGM, dove i coltivatori sono sovvenzionati dallo Stato. I lavoratori sono semischiavi senza diritti nelle fabbriche americane delocalizzate, il territorio è devastato dalle imprese minerarie e del legname. I narcotrafficanti hanno il controllo del territorio, come da noi le mafie, e sono intimamente intrecciate a tutti i poteri, fino al vertice. Con il pretesto della  lotta ai narcos, si è militarizzato il territorio e si reprime ferocemente ogni protesta con unità addestrate negli Stati Uniti. 

Tutti i paesi centroamericani sono nelle stesse condizioni, sotto il tallone degli Usa, sfruttati a sangue dalle multinazionali,. Perdono ogni anno centinaia di migliaia di cittadini che emigrano sperando di sopravvivere al nord. Finiscono come sicari dei narcos messicani, o come forza lavoro a infimo costo negli Usa. Questo è il risultato dei trattati che si concludono con gli Stati Uniti.

Negli ultimi tempi ho girato buona parte dell’Italia per un documentario che denunci lo sfascio dell’Italia mediante le aggressioni civili e militari al territorio, “L’ITALIA AL TEMPO DELLA PESTE”. Vi assicuro che quanto ho visto basta a convincerci tutti che domani è già troppo tardi.


Penso, perciò, che la lotta contro i trattati e contro lo Sblocca Italia, obbrobrio finalizzato ai profitti della solita banda di corrotti, debbano andare di pari passo. Il nemico in casa è l’avanguardia del nemico di fuori. Gli Stati Uniti, l’Unione Europea, da decenni non ci procurano che impoverimento, sottocultura, frammentazione sociale, disastri ambientali, sfruttamento e guerre. Il garante militare di tutto questo è la NATO, di cui il TTIP è l’espressione economico-sociale, come in America Latina il “facilitatore” dell’imposizione di un neoliberismo di tipo Chicagoboys-renzista, è stata la collaborazione militare tra dittatori, Cia e Pentagono (Piano Condor),Credo che la battaglia contro il TTIP, oltreché dallo Sblocca Italia, non possa prescindere dalla lotta per l’uscita dalla Nato, ora avviata dai gruppi No Nato in Italia e fuori. Nella nostra stagione dei genocidi sociali e militari pianificati su scala mondiale, è necessario, più che in qualsiasi momento del passato, impegnarsi nella parola d’ordine “O ORA, O MAI PIU’” .

7 commenti:

  1. Ritengo che debba essere contrastata l'ideologia di una UE benefica,un po' troppo sbilanciata a favore delle banche e della Germania governata dalla Merkel.Questa ideologia di una UE che deve solo 'correggere' una linea per diventare l'Europa dei popoli, tanto in voga in una certa sinistra tipo Sel e Manifesto, e' perniciosa. Devo notare che il democratically correct lo si trova qua e la anche nel M5S, ad esempio il pur bravo di Battista si e' pronunciato contro la guerra di Libia, precisando che Gheddafi era si "un dittatore", ma che doveva "essere rimosso" dal suo popolo e non dalla NATO. Discorsi che sento almeno dalla guerra all'Iraq e che sono conseguenti di miopia occidentalcentrica, per cui l'etichetta appiccicata a chiunque non SI omologa va presa per buona (stesse cose si dicevano a suo tempo di Mossadeq) senza che faccia progredire di un passo la consapevolezza. A proposito del modello agricolo degli USA, cosa pensi della resistenza dei piccoli produttori all'invadenza dei grossi trusts e della produzione condizionata dalle industrie chimiche (rd. Monsanto), che viene evidenziata dai'Farm aid'.Ha possibilita' di successo e di poter essere esportata?

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  2. Alex1
    Ben detto, anzi benissimo.Purtroppo dei piccoli coltivatori Usa non so nulla. Negli ultimi tempi, a causa della produzione del film, sono rimasto un po' indietro.

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  3. @alex
    perniciosa? sei troppo buono,la sinistra internazionalista è la cosa piu abominevole che mente umana sia riuscita a partorire,che la socialdemocrazia abbia sostituito i governi con le multinazionali è solo un dettaglio seppur non di poco conto,il fine è identico.

    rossoallosso

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  4. Se non fosse tragico, sarebbe illuminante pensare a Gaber ne "La presa del Potere" quando cantava di coloro che sono "bellissimi e hitleriani...sono i tecnocrati italiani".
    Fascistizzazione (termine orrendo come orrendo e' il fenomeno che descrive), ritorno ad un oscurantismo religioso che di sacrale non ha nulla, ne' mai l'ha avuto. Scusa Fulvio se non e' centrato su quanto scrivi, ma pensavo a quanto sia evidente che il Capitalismo, o meglio il modo di produzione capitalistico, abbia fagocitato i suoi millenari sgherri, chiesa cattolica in primis. Una volta secolarizzato il pianeta, il Capitale sputa via, nella sua bulimia fagocitante, la maschera di dio, per diventare Sovrano in prima persona.
    E' ormai una valanga...Ucraina, Yemen, Venezuela..e la strega Clinton in arrivo, una volta esaurito il ruolo di mefitico imbonitore di Obama.
    Non e' quasi nemmeno piu' una questione "politica", ne va dell'Umano, nella strada aperta dai Lumi..
    Bisogna essere inflessibili, e conoscere, approfondire, e diffondere.
    E' un compito titanico, ma dobbiamo essere realisti, esigiamo l'impossibile.
    Grazie, aspettiamo il prossimo post
    Edoardo.

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  5. Ciao Fulvio, proprio adesso c'e' un servizio sui Rai2 sull'Iran, che inizia con una premessasulle 'forti limitazioni che il regime' eserciterebbe sulla stampa', che si deve tenere lontano da localita' "sensibile" (il cronista dice che la stampa deve comunicare in anticipo il suo percorso ) l parla sulla legge sul velo ancora in discussione. Parla della terra delle rose a Shiraz, molto interessante, pero' insiste sul controllo delle guardie rivoluzionarie piu o meno pressanti a seconda delle localita. Un paese pieno di storia e di cultura, di possibilita di crescita, secondo il servizio, ma che avrebbe gia problemi 'occidentali' come la droga traffico caotico ed inquinamento, ma che paradossalmente aspetterebbe aperture all'occidente. Io per quelli che ho conosciuto all'estero non ho sentito iraniani parlare del proprio paese come un sistema molto repressivo per i propri stili di vita, solo uno mi parlo' di una certa corruzione (ma qui in Italia sfonderebbe una porta aperta). Tu che hai visitato L'Iran che impressione hai del rapporto fra i propri cittadini ed il proprio Stato, descritto qui come teocrarico e retrivo?

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  6. Ciao Alex,sarebbe troppo lungo, in questa fase di lavoro, rispondere come meriteresti. A quelli che scrivono queste cazzate sull'Iran - figurati Rai2 ! - suggerisco di vedersi il mio docufilm TARGET IRAN, che è stato girato sui luoghi e risponde a queste balle. Ma sarebbe inutile, data la malafede. Basterebbe ordinarlo a visionando@virgilio.it.

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  7. sei estremamente disinformato, hai preso un' accozzaglia di bufale prese da internet e le hai messe su senza spirito critico e senza indagare meglio. Peggio di questo c'è solo il video del m5s...

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