Ma che mira, il bombarolo pazzo
Il despota bombarolo Erdogan,
che fa squadra con i suoi affini di Israele e del Golfo, soddisfatto dell’esito
elettorale che attribuisce al botto da 98 morti di Ankara, allestito
nell’ ottobre 2015, ci
ha rifatto a Istanbul. 10 morti almeno, di cui la maggior parte tedeschi. Si potrebbe nurire il sano sospetto, essendo questa squadra di
proprietà della più grande organizzazione criminale di autobeneficenza del
mondo e della storia, quella che esprime le sue voglie attraverso lo strumento
USraeliano, che l’attentato di Istanbul oggi abbia mandanti. Mandanti operativi
in costante escalation, dall’11 settembre ai fatti di Colonia e delle altre
città europee sincronizzate.
Piccione siriano
Sono vari e belli grossi
i piccioni che con una sola fava lo psicopatico ha raccattato.
Ha fatto circolare la
voce, appena due ore dopo il fatto, altro che le confusionarie agenzie di Cia,
Mossad, o Mi6!, che l’attentatore era un
siriano. E chi sono i siriani cattivi, secondo l’illuminato sultano di
Ankara? Ovvio il riferimento a quelli di
Assad, che Erdogan si cura da 5 anni di far sparire, in diretta, o tramite
surrogati. Piccione siriano, come quello che hanno cercato di beccare con i gas
tossici di Est Goutha, fino a quando non sono risultati fornitura turca ai
jihadisti.
Piccione PKK
Poi però, senza che
fosse accantonata la prima, è spuntata la paternità anche di un terrorista PKK. Abbrivio alla
continuazione del genocidio curdo in Turchia e in Siria. Piccione curdo. Terzo
sicario, l’Isis. Come già ad Ankara. Beh, è comprensibile. Toccava pur far
qualcosa per nettare l’immagine del regime dalle zozzerie di cui si era coperto
a forza di nutrire le belva Isis, di berne, venderne e trasferirne in Israele
il petrolio rapinato a mano armata in Iraq e Siria. Neppure i più strabici
occhi del mondo avevano potuto chiudersi sull’evidenza della copaternità di
Erdogan in merito alla prole da lui partorita e della quale è stato ingravidato
dal solito Spirito Santo in versione a stelle e strisce e stella di David. Il
piccione Opinione Internazionale preso è quello a cui gli attentatori di Ankara
e Istanbul hanno offerto il digestivo “Erdogan non c’entra niente con l’Isis,
la storia dei miliardi da petrolio rubato è una bassa insinuazione, anzi l’Isis
magari l’ha fatta Assad e ora ci vuole uccidere”. Foglia di fico a forma di
piccione. Turco.
Deutsche Taube
Ma forse, stecchito, in
piazza c’è un altro piccione. Magari colpito con i colpi di una doppietta.
Prima Colonia e campi d’intervento urbano vari, dove si è fatto capire che i
profughi così generosamente accolti potevano essere addestrati a punire Angela
Merkel. Castigare l’allieva troppo cresciuta in Europa e in Atlantico, per i
suoi troppi giri di valzer con l’Est e il suo gas, per le sue timidezze
rispetto alla chiamata alle armi in Medioriente e Ucraina, per le sue riserve
(o almeno quelle di suoi numerosi presidenti di Land e dei 250mila che in
rappresentanza di un popolo, hanno marciato a Berelino) sul trattato-capestro
con gli Usa, TTIP. Il secondo proiettile l’hanno sparato a Istanbul, mirando ai
tedeschi – nel senso di Merkel - del giro turistico all’ombra della Moschea
Blù. Forse per tenere nei suoi lager, sotto ferula Isis, i milioni di siriani
di cui si vuole svuotare il paese per popolarlo di turchi, israeliani e
multinazionali occidentali, i 3 miliardi donati dall’UE all’orco e futuro socio
turco, su proposta Merkel, non bastano. E qui parliamo del piccione tedesco.
La tavola della Grande
Abbuffata è apparecchiata. Stasera cena a base di colombe. Non un posto a
tavola hanno aggiunto, ma uno strapuntino, anche per lo Stenterello di Firenze.
Fin qui si era limitato a far la piantina di Ficus sul avanzale di Goldman
Sachs. Da quando si è messo a battere i piedi davanti a Merkel e a
raccomandarsi a papà Obama, un posticino a tavola e un po’ di pelle di piccione
non glieli nega nessuno.
I falsi di Madaya
Dunque a Madaya si andava scoprendo
il solito giochino False Flag della denuncia di un assedio governativo siriano
a 40mila abitanti morenti o morti. Una controinformazione ancora balbettante,
ma robusta in rete, ha saputo mettere in crisi l’operazione. Vennero le prove
ONU, della Croce Rosas, se non anche di Damasco, che l’Isis occupante non
lasciava entrare i rifornimenti da mesi, quel che faceva entrare lo accaparrava
e, consumatone il fabbisogno, ne contrabbandava il restante. Occorreva qualcosa
di drammatico per ribaltare il contraccolpo. Ci hanno pensato le emittenti di
Qatar ed Emirati, Al Jazeera e Al Arabiya. Così Madaya stuprata da anni
dall’Isis, diventa Madaya uccisa dal suo governo.
Le foto in alto, diffuse ai media
dalle solite agenzie umanitarie, come Avaaz, dovrebbero rilanciare, in questa
fase di stanca, di avanzate siro-russe, di cedimenti diplomatici Usa alla
prospettiva di altri due anni di Assad, sono l’ultima, ormai stereotipata,
riedizione della vulgata del “Dittatore che bombarda il proprio popolo” (una
pianta carnivora che si ciba anche di pacifisti). Sono opera di chi non ne
vuole proprio sapere di ritardare, passando a soluzioni soft, l’incenerimento
di Siria e Iraq, nel quale poi spera di trovare ossa da spolpare. Il pensiero
non ci mette molto a correre verso la Casa di Saud, Qatar,Tel Aviv, Ankara,
presidi neocon oltremare.
Le foto in alto sono tutte dei falsi. Le trovate in internet, ma luoghi e nomi sono altri.
La bambina rinsecchita è stata fotografata in Giordania tre anni fa ed è
perfino apparsa sulla TV Al Arabiya nel gennaio 2014. Accanto c’è la sua immagine
di oggi. L’altro bambino è stato fotografato a East Goutha. Poi quell’uomo
inscheletrito, vittima dell’assedio siriano a Madaya, ma in effetti un
rifugiato fotografato in Europa nel 2009. Starebbe morendo di fame a Madaya
l’altro bambino. Peccato che sia stato fotografato a marzo 2014 nel campo
profughi palestinese di Yarmuk, pure sotto occupazione terrorista. E’ la
stampa, Bellezza. E’ la stampa, cretino chi abbocca.
l'attentatore "siriano" a quanto pare è saudita con tanto di nome e cognome
RispondiEliminahttp://www.haberturk.com/gundem/haber/1179947-sultanahmet-canli-bombasi-nabil-fadli-mi
Tanto per non dimenticare i marò, dati per molti a "marcire nelle carceri indiane"
RispondiEliminahttp://www.corriere.it/esteri/16_gennaio_13/scaduta-licenza-malattia-latorre-non-tornera-india-3dca37ec-b9c4-11e5-b643-f344dc24c117.shtml
http://rememberbuilding7.org/7-facts-about-building-7/
RispondiEliminaQuanti piccioni con una fava...mi sembra che lo scontro di civilta' dichiarato dall'Isis e' stato preso erilanciato da il nostro governo, ministro Alfano in prima linea con espulsioni combinate per motivi ideologici, che fanno impallidire quelle delle dittature tirate fuori dai democratically correct per marcare la "nostra" superiore civilta'. Questa e' la vicenda del Macedone che viveva e lavorava nel Trevigiano, non tanto per una sparata (Sara' vero?) del figlio a scuola, ma perche' "aveva abitudini non occidentali, anche nel vestire".
RispondiEliminahttp://www.corriere.it/cronache/16_gennaio_13/terrorismo-espulso-macedone-suo-figlio-grido-classe-viva-l-isis-parigi-hanno-fatto-bene-ad9d58a0-ba1a-11e5-b643-f344dc24c117.shtml
Forse anche perche' si era rifiutato di solidarizzare apertamente con la Francia dopo l'attentato di Parigi. Non per aver detto o fatto, ma per non aver detto quello che era "giusto". Trovo molto grave questa espulsione avvenuta per decreto e senza diritto di difesa ne' di replica, ma sopratutto le motivazioni. Non so Fulvio ed altri lettori cosa ne pensiate. La cosa piu' allucinante e' la giustificazione di Alfano:"... ma siamo un Paese che fa rispettare le proprie leggi e le proprie regole e- sottolinea Alfano- chi non le rispetta o si dimostra persino ostile alle nostre tradizioni, lo espelliamo. Questa è la nostra linea". Quindi si chiede agli immigrati una sorta di abiura culturale per accettare acriticamente tutte le nostre "tradizioni" ma non solo, anche di non criticare la linea politica occidentalmente ed europeisticamente corretta. Cosa capitera' agli immigrati che non mangiaranno pizza o spaghetti ma si ostineranno a mangiare Kebab e Cous Cous? Oppure le donne che continueranno a portare un velo sulla testa?
Alex1
RispondiEliminaPerfettamente d'accordo con te. E' fascismo, iperfascismo. La strada è stata aperta da Obama con gli assassinii extragiudiziali ordinati su "sospetto". Varrà anche per noi.
@Alex1
RispondiEliminaSe le motivazioni addotte da Hadolfano sono queste andrebbe espulsa tutta la classe dirigente italiana