In allegato copertina e manchette del
docufilm "MESSICO, ANGELI E DEMONI NEL LABORATORIO
DELL'IMPERO"
La visita del Papa ha riportato alla ribalta
il Messico, uno dei paesi più devastati del mondo. Mentre Bergoglio stringe la
mano al presidente Pena Nieto e si diverte con lui indossando un sombrero, 13
persone inerme sono state uccise dal narcotraffico.
Il Messico è totalmente alla mercè delle multinazionali
Usa e del Pentagono che è presente con le sue forze speciali e assiste
l'esercito, la marina e l'aviazione messicani nella cosiddetta "guerra al
narcotraffico" che non è che il pretesto per militarizzare il paese e reprimere,
a forza di stragi (vedi i 43 studenti dello Stato di Guerrero), ogni
insubordinazione sociale.
Con il NAFTA,, trattato di libero scambio firmato nel 1994
tra Usa, Canada e Messico, modello del TTIP in preparazione tra Usa ed Europa,
il Messico ha svenduto la sua sovranità, l'ambiente, i diritti dei lavoratori,
la legalità repubblicana. Il TTIP prepara un destino ancora più nefasto
all'Europa.
Presidenti come Calderon e Pena Nieto sono padrini e
complici del narcotraffico che imperversa impunito da un capo all'altro del
paese.
Mentre nel mondo le donne si mobilitano per il "Giorno del
Miliardo" contro la violenza sulle donne, in nessuna occasione si parla delle
principali vittime delle guerre Nato, dal Medioriente all'Africa e all'Asia, che
sono le donne. Nè si parla del Messico, capitale mondiale del
femminicidio.
Il Messico è nostro alleato nella cosiddetta "Comunità
Internazionale"
Il Nafta ha prodotto 56 milioni di poveri, il 47% della
popolazione, 27mila sono le sparizioni forzate da quando Pena Nieto è
presidente, 120mila sono i morti ammazzati sotto le presidenze di Calderon e
Pena Nieto, al 92% rimaste non indagate e impunite. 109 sono i giornalisti
uccisi, 20 gli scomparsi, 4000 le denunce di torture negli ultimi 14 anni. Dal
2005 al 2014 sono scomparse 4.300 donne. Nel solo stato di Città del
Messico vengono uccise 7 donne al giorno. Il governo effettivo del territorio è
in mano ai cartelli dei narcos, nel pieno consenso delle amministrazioni e del
governo.
Tutto questo viene nascosto sotto le celebrazioni per la
visita del papa che, sì, denuncia il narcotraffico, ma non fa riferimento ai
suoi complici statali interni e statunitensi, che comprendono una gerarchia
ecclesiastica in perfetta simbiosi con il potere.
Tutto questo e molto di più è documentato e
illustrato nel docufilm di 90' "MESSICO, ANGELI E DEMONI NEL
LABORATORIO DELL'IMPERO", l'unico documentario italiano e, forse,
europeo, che racconti questo Messico, alla mano di testimoni, vittime,
protagonisti della resistenza politica e sociale, viaggiando dal Nord di Ciudad
Juarez, al cuore della ribellione popolare in Oaxaca, al confine con il
Guatemala da dove invadono il Messico centinaia di migliaia di migranti in fuga
dai loro paesi saccheggiati dagli Usa, per diventare manovalanza dei narcos,
morire, o finire sparati dalle guardie su entrambi i lato del muro tra Usa e
Messico. Il film prefigura cosa sarà l'Italia se passa il
TTIP.
IL film si può richiedere scrivendo a visionando@virgilio.it.
Le donne sono, nel Mondo, circa 3 miliardi e mezzo. Quando dice che nessuna si mobilita, intende dire chi? Se per lei le donne sono le pseudofemministe del pd e le boldrini, non posso che darle ragione. Poi ci sono le molte altre. Alcune di Messico parlano eccome, ad esempio, nei testi sul femminicidio che io utilizzo si parla esplicitamente di Messico come di uno dei punti nodali del problema. E ci sono donne che discutono del fatto che le prime vittime delle guerre sono donne e bambini.
RispondiEliminaChe poi queste donne abbiano la stessa visibilità mediatica, rispetto alle piddine che ha lei rispetto a Repubblica è vero.
Maura
Ad esempio http://files.giuristidemocratici.it/giuristi/Zfiles/20061005165857.pdf
RispondiEliminaoppure http://www.nicolettapoidimani.it/?p=1037#more-1037 ( sui curdi lei non è d'accordo, ma il concetto rimane)
Anonnimo@
RispondiEliminaGrazie per gli utili contributi.
Maura@
Mi riferisco alla "giornata del miliardo" come raccontata dai media, in cui, confermo, manca ogni riferimento alla macelleria messicana.
Quanto alle donne a cui faccio riferimento io, si guardi il mio film e ne incontrerà parecchie.
Resto convinto che a dominare la scena perlopiù non sono le donne, ma, a loro detrimento, le maschifemministe.
Del resto stronzi e bravi sono equamente divisi nei generi.
Proprio oggi c'è la notizia di una donna che uccide brutalmente suo figlio e si suicida. L'articolo era in fondo alla pagina, con tanto di precisazione che la donna soffriva di un rapporto difficile con l'ex marito che lei lo aveva denunciato per stalking e che lui era a colloquio della psicologa. Indirettamente questa impostazione rovescia la responsabilità su di lui, secondo il senso comune dell'uomo comunque violento, "se lei lo ha denunciato sarà stato sicuramente colpevole". Il punto è che le "maschifemministe" cercano di far capire che la responsabilità dei disagi familiari e non solo, dei rapporti in famiglia come quelli sul lavoro, sia colpa di una cultura "maschilista" cioè che sfavorisce la donna in quanto tale. Questo mi fa ancora più rabbia perchè personalmente ho subito parecchio mobbing sul lavoro, quasi sempre aizzato da donne (e sfruttato anche da uomini contro di me). Ci sono donne che sono vittime in Messico come in altri paesi ma non per una presunta malvagità atavica del "maschio", ma perchè si trovano a vivere e molte a contrastare un sistema economico violento, corrotto e mafioso. Che fa vittime fra uomini e donne, come in Messico e non solo. Questo è il messaggio che dovrebbe passare, ma questo evidentemente passa in secondo piano nei nostri media. Invece passa quello del "facciamo le leggi antiuomo", o peggio "condanniamo il marito che subisce denuncia e lo arrestiamo" così la donna "sta tranquilla" oppure "roviniamo l'uomo in caso di separazione".
RispondiEliminaCaro Fulvio,
RispondiEliminasono ateo o perlomeno agnostico.Non me ne frega niente di nessuna religione,e visto l'uso che se ne fa chiunque con po' di cervello dovrebbe dare parzialmente ragione a Marx.
Parzialmente perche' per molti piu' che oppio si tratta di LSD,ketamina e crack messi insieme.
Detto questo,davanti a certi esponenti "socialisti" e di "sinistra","liberal",amici del giaguaro,utili idioti ecc...mi sembra che Bergoglio in un mondo di merda come quello di oggi ,solo parlando di disuguaglianza e corruzione,sembri quasi un Che Guevara.Non ci si puo'certo aspettare che un papa in visita inciti alla rivoluzione armata e alla rivolta contro gli usa,pero' su molte prese di posizione (Siria e critica al capitalismo sfrenato)mi sembra di vedere il bicchiere mezzo pieno.Ripeto,rispetto alla merda di cui siamo circondati .
Ed anche rispetto a criminali genocidi come il polacco che lo ha preceduto.
Luca.
Luca@
RispondiEliminaStavolta non sono d'accordo con te. Bergoglio, adornato di belle parole come una cortigiana e con i "poveri" in bocca ogni due per tre, è una grande mistificatore, rigido conservatore in dottrina, banale e scontato deploratore di guerre e armi, resuscitatore di orrende superstizioni (Padre Pio, Teresa di Calcutta, santificazioni varie, giubilei e indulgenze...) In America Latina svolge lo stesso ruolo controrivoluzionario e restauratore di Woytila in Polonia contro il comunismo. Per questo lo hanno fatto eleggere. Me ne occuperò a fondo in un prossimo post. Non è tutto oro ciò che scintilla, spesso è ottonaccio.
Il giornalista Leonard Coen (solo omonimo del famoso cantautore?) cerca di mostrarsi "ragionevolmente preoccupato" per la situazione in Siria ma non riesce proprio a nascondere la sua frustrazione per la mancata eliminazione del "dittatore sanguinario" arrivando ad essere piu' realista del re accusando Washington di essere "troppo morbida" contro la Russia. Leggetelo sul Fatto Quotidiano, diventato uno dei giornali piu' ambiguamente antirusso.
RispondiEliminaImbarazzante Coen:
RispondiEliminaDal Fatto Quotidiano 16 febbraio 2016 (online): "...nel 2015 la Russia ha effettuato 4mila manovre convenzionali, molte delle quali snap exercises: la più inquietante di tutte è stata la manovra “Trident juncture” dell’ottobre 2015, in cui la Russia ha mobilitato 35mila uomini. La più grande mai effettuata dal crollo del muro di Berlino...".
imperialfemminismo,vUoto di genere
RispondiEliminahttp://www.globalproject.info/it/mondi/dear-white-feminist-le-primarie-americane-e-la-polemica-sul-genere-di-voto-de-millennials/19870
Angelo
La effe@
RispondiEliminaChe immane figura di merda quella del miserabile sionsguattero!
Caro Fulvio,
RispondiEliminanon commento da un po' ma sei sempre un faro nella notte...e come mai, come mai? Metodo.
Imparare a pensare e' il compito piu' arduo, ma gli strumenti sono sempre li' a disposizione, basta aver voglia....e riuscire ad accedervi tra la coltre di melma che propinano ogni giorno.
I Greci, Spinoza, Hegel, Marx, Lenin, Gramsci, Montessori (che citi spesso) qualche sparuto francese...
Su Bergoglio: e' palesemente un'operazione "alla Obama". Il sinodo dei vescovi nel 2014 l'ha messo per iscritto; la priorita' e'recuperare il consenso dei popoli del "sud del mondo" che stanno passando a milioni alle chiese riformate/pentecostali (vivo in Africa, potrei raccontartene parecchie..).
Ed ecco apparire il papa piacione, sudamericano, buonista...cosi' come Obama serviva a recuperare credibilita' dopo l'era Bush (che, dati alla mano, era un idiota pessimo comunicatore, ma ha fatto meno guerre di Obama).
Sul Messico, da leggere "Il Cartello" di Don Winslow, seguito del caustico "Il potere del cane" sulle dinamiche sociopolitiche del narcotraffico. E' un romanzo, ma estremamente documentato.
Carissimi saluti
Edoardo
@Laeffe,Fulvio
RispondiEliminaIl FQ per la politica estera forse e' il peggiore quotidiano italiano,manca solo che arruoli fiamma nirenstein.Hanno gia' Colombo,coen(la minuscola per distinguerlo persino da questi altri tizi),Cavallini.E quello che fa piu' specie e' vedere che tipo di lettori ormai segue questo ex-giornale (per me e' diventato solo carta con cui pulirsi il culo),i commenti contro quelle poche voci libere come Chiesa.
Luca.
Grazie Fulvio, rimango in attesa del tuo prossimo articolo dedicato a papa Bergoglio.
RispondiEliminaMauro