sabato 7 gennaio 2017

Il lascito di Obama e dei suoi: MINISTERO DELLA VERITA’ Non dite quello che pensate. Non pensate quello che dite. Meglio, non pensate. Manette in arrivo.


Amici, anche questo è lungo, ma riguarda tutti noi da vicino. Spero di riuscire a farvi intravedere le manette che vi pendono sul naso.

 “I due massimi ostacoli alla democrazia negli Usa sono, primo, la diffusa illusione tra i poveri di vivere in una democrazia e, secondo, il cronico terrore dei ricchi che la si possa realizzare”: (Edward Dowling)

La verità deve essere ripetuta costantemente , poiché il Falso viene predicato senza posa. E non da pochi, ma da moltitudini. Nella stampa e nelle enciclopedie, nelle scuole e università, il Falso domina e si sente felice e a suo agio nella consapevolezza di avere la maggioranza dalla sua”. (Wolfgang von Goethe)

Essere ignoranti della propria ignoranza è la malattia dell’ignorante”. (Amos Bronson Alcott)

Demagogo è uno che predica dottrine che sa essere false a persone che sa essere idioti”. (H.L. Mencken)

Occhio a chi date ragione
Al superbarbafinta Minniti, passato per stretta logica da fiduciario dei servizi segreti Usa al ministero degli Interni, è bastato che un ragazzo tunisino, pensando alla suocera o al portiere che gli ha parato un rigore, scrivesse “non so se fare il bravo o fare una strage” e avesse nel telefonino un pensiero negativo su Netaniahu, per definirlo terrorista dell’Isis, acchiapparlo, sbatterlo su un aereo e rimandarlo tra i Fratelli Musulmani che governano il suo paese. A Poletti è bastato giurare che il Jobs Act favorisce la piena occupazione e chi la cerca all’estero è uno stronzo incapace, perché tutti i media inietassero sangue e ossa nel Pokemon “lavoro” e applaudissero alla restaurata poltrona del commensale di Salvatore Buzzi (Mafiacapitale).


A Obama e a tutto il cucuzzaro atlantista famelico di guerre è bastato che la loro candidata all’esecuzione del progetto perdesse le elezioni per dire che sono stati i russi e che chiunque neghi che Putin ha lo zoccolo di caprone va messo a tacere. In un modo o nell’altro. E il Ministero della Verità propaga l’informazione col metodo Dresda, a tappeto, e promette angherie a chi obietta.


Donald Trump che, prima dell’insediamento, rischia di doversi trovare tra le mani una guerra mondiale scatenata dal cucuzzaro guidato da Obama e dal socio di Al Baghdadi e dei nazisti ucraini, John McCain, ha detto: che gli F35 vanno cancellati, l’11 settembre non l’hanno fatto aerei dirottati, ma ordigni interni, che gli hacker anti-Hillary non erano russi, che Ford e General Motors si levino istantaneamente  dal Messico e tornino a produrre a casa altrimenti verranno ammazzati di dazi (e quelli hanno subito ottemperato) e che Assad è meglio che stia dove sta, dato che i peggio sono i jihadisti e si sa chi li manda e manovra.

Ora occhio: date ragione a Obama, Poletti e Minniti e siederete tra dei e semidei all’Olimpo, nutriti da discinte ancelle di nettare e ambrosia. Sospettate, invece, che l’uomo dalla polenta in testa, pur tra i miasmi di petrolio e il tanfo di fureria di cui si circonda, in quelle occasioni abbia detto cose vere e sagge, meglio che stacchiate subito il biglietto per la traversata dello Stige.e l’incontro con un incazzatissimo Plutone.

Ci stiamo addentrando, danzando tra mito e realtà, nelle stalle di re Augia, imbrattate dallo sterco di diecimila bovini, per ripetere l’impresa di Eracle e levare non solo lo sterco, ma anche impedire ai 10mila bovini reali di imbrattarci di ulteriore sterco mediatico nel mentre che danno del cornuto agli asinelli perché pascolando nel web, le deiezioni di questi, anziché imbrattare, fanno fiorire nontiscordadimè. La chiave per aprire le stalle di Augia è una premessa sul pluralismo informativo che ci garantisce libertà di scelta e varietà di opinione. Eccola.

Chi servono i presstituti
Corriere della Sera, gruppo RCS, standard aureo della stampa italiana. Padroni diretti o per interposto Consiglio d’Amministrazione prima della scalata di Cairo: Fiat, Italcementi, Unicredit, Italmobiliare, Mediobianca, Telecom, Pirelli, Generali, Tod’s, Lucchini, Merloni, Intesa San Paolo. La Repubblica, Gruppo l’Espresso. Padroni De Benedetti, Luxottica, Piaggio, Indesit, Moratti. Stampa, Agenlli. Il Giornale, Berlusconi. Messaggero, Il Mattino, Il Gazzettino: Caltagirone, Monte dei Paschi, Generali. Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno: Poligrafici Editoriali, Telecom, Generali, Gemina,Ligresti. Libero (di destra) Il riformista (di “sinistra”) Angelucci (sanità privata). Il Sole-24 ore: Confindustria e, nello specifico, Sarasa, Bnl, FIGC, Tod’sd, Safilo, Mediolanum, Mediobanca.

Restando in prossimità del sempre illuminane mito e restando allo sterco, ma stavolta depositato tra i nostri neuroni, chi sono dunque i bovini scagazzoni?
L’alta finanza con i suoi variopinti ma sempre affilati strumenti, assicurazioni, telecomunicazioni, automobilieri, petrolieri, cementieri, pneumatici, immobiliari, elettrodomestici, modisti. Insomma quelli che, nel nostro piccolo, ma non per questo meno famelico, sono gli equivalenti Usa di chimici, agroindustriali, farmaceutici, militar- industriali, banchieri. Si tratta delle fondamenta su cui si erge il Ministero della Verità.I loro outlet dell’usato sono, tra tanti, New York Times, Washington Post, Boston Globe, sugli schermi CNN, CBS, ABC, Fox, BBC, e nell’etere i vari contaminanti dell’Open Society Foundation di George Soros. Una garanzia di imparzialità, di obiettività, di assenza di conflitti di interessi, di trasparenza e onestà. Tanto da vantare ogni diritto a muovere guerra a chi dice cose altre.

Dalle bombe sulle tv alle fake news da ammanettare
Personalmente mi erano fischiate sopra la testa le schegge della polverizzazione di fonti di notizie che non la dicevano giusta sui nostri interventi umanitari, comprendendo nella polverizzazione anche coloro che vi operavano in dissenso da Clinton-Obama, Woytila, cancellieri tedeschi vari, D’Alema. Succedeva a Belgrado, Baghdad, Tripoli, Damasco. Su Tehran non era ancora tempo di bombe e si è proceduto con metodo soft: togliendo l’emittente PRESS TV dal satellite. Metodo annunciato anche per la latinoamericana Telesur e per la russa RT, visto che le rispettive bugie erano tanto fascinose da aver sottratto milioni di spettatori alle sopracitate reti emananti dal Ministero della Verità. Nelle more, a chi venisse scoperto ad ascoltare queste voci del nemico verrà riservata la sorte giustamente riservata da illustri predecessori a chi si collegasse con la voce del Col. Stevens di Radio Londra. Lo ha promesso Pitruzzella, signore dell’Authority della Concorrenza (autonominatosi nostro Ministero della Verità). Ma partiamo dal principio.


Donald Trump batte la candidata-speranza dell’intero establishment alla testa dell’Occidente e del suo processo di mondializzazione manu militari et economici. La lungamente preparata prospettiva di apocalisse con olocausto, da far sembrare quello conclamato un tamponamento, rischia di svaporare. Un cosmo di interessi, orgasmi, profitti, in frantumi. Una bisboccia planetaria andata in fumo. Cia, Obama, l’orda compatta dei licantropi neocon e neoliberisti: “E’ stato Putin, con i suoi hackers, a far vincere il freak con il cranio giallo e tutti i maledetti populisti dei cinque continenti”. Non c’è l’ombra di una prova. Anzi c’è la prova provata di chi è stato, ma il colpevole doveva necessariamente essere la preda che stava sgusciando di mano: Putin e il suo orrido gulag euroasiatico, ultimamente segnato anche dalle nefandezze bombarole su Aleppo Est martire e santa. E’ lui che ha hackerato, stroncando la bella pianta carnivora che stava per risbocciare dopo aver dato, tra Libia, Afghanistan e Honduras, tante soddisfazioni da Segretaria di Stato. E chi, dall’incontrollato commentatore sul web all’ultimo twittatore, ha gioito a vederla appassire, peste lo colga.

George Soros, talmudista scatenato, ma filantropo per il “manifesto”, mediastar e mecenate per Amnesty e altre mille Ong dei diritti umani a forza di bombe e regime change, dalla vetta dei  suoi 25 miliardi di dollari, ha inveito: “Grazie ai russi è stato eletto un ciarlatano e potenziale dittatore. La minaccia al Nuovo Ordine Mondiale viene dai social media da Putin controllati e sfruttati”. Detto da uno che di rivoluzioni colorate e cambi di regime violenti (5 milioni di dollari ai nazisti di Kiev) è il riconosciuto profeta e maestro da Belgrado in qua, voleva dire chiamata alle armi. Quella risolutrice.. La stretta sulla proprietà dei media che ancora  venivano pubblicati da editori puri, dopo il disastro mediatico del Vietnam, non era bastata. I bottoni verde, giallo e rosso, piazzati dal Pentagono nelle redazioni Tv per determinare se un servizio dall’Iraq potesse andare, essere rivisto, o essere cestinato, non aveva evitato la catastrofe irachena. E neanche la concentrazione delle corporation mediatiche, orami rette da armieri, chimici e informatici, che da una cinquantina si riducevano a cinque. C’era pur sempre la rete e quelle perfide fake news sparse da Putin e su cui il bovaro miliardario era galoppato alla vittoria. Ha incominciato il Congresso Usa.

Negazionisti, feccia umana
Il modello imbattibile è la crociata contro il negazionismo, consequitur diretto di quella a eretici, scismatici, streghe, astronomi. Alla colonna infame, se non più al rogo, chi nega, oppure non accetta in toto e fa ricerche, il genocidio armeno, la Shoah, il valore nutrizionale di McDonald’s, il fasciorazzismo  di Orban e Marine Le Pen, l’originalità e autonomia di Gentiloni., il carattere diabolico dei populisti, il martirio per mano di Al Sisi dell’eroe Regeni.  O, appunto, quanto Washington proclama su russi, Putin,  guerra al terrorismo e universo mondo. E dove si annida la coda del diavolo, se non nel web?

Il Ministero della Verità e  i suoi Bravi
Prima la Camera e poi il Senato Usa approvano la legge “Contro la propaganda straniera e la disinformazione”, con una dotazione di 160 milioni all’anno per un ente, creato da sorgenti di immacolate verità come la Segreteria di Stato, il ministero della Difesa, la Direzione della Sicurezza Nazionale, l’Intelligence (quella dello spionaggio universale NSA),  che combatta qualsiasi informazione che contrasti con la realtà come vista da Washington, cioè dalla Cupola mondialista. Habemus ministerium veritatis lungamente vagheggiato. Hillary s’è spellata le mani. Così all’unanimità la lobby talmudista, confortata nel suo dominio pressocchè assoluto delle associazioni a delinquere finanziarie e mediatiche.

La dependance Usa per il copia e incolla UE dislocata a Bruxelles ha risposto con  304 voti contro 179 (5Stelle) e 208 astensioni, approvando in parlamento una risoluzione degli iperdemocratici polacchi che sollecita provvedimenti contro i russi che “distorcono la verità, provocano dubbi (sic!), dividono l’UE e i suoi partner nordamericani, paralizzano il processo decisionale, screditano le istituzioni UE e istigano paura e incertezze tra i cittadini”. Si specificano nominativamente i troppo rispettati e seguiti network all news Russia Today (RT) e agenzia “Sputnik”. Si sollecitano provvedimenti anche contro quei “trolls nei social media e in internet che mettono in discussione i valori democratici”. Vi siete accorti che parlano di noi? Parafrasando il Pastore Niemoeller (non era Brecht): Prima sono venuti a prendere gli zingari, poi gli ebrei, gli omosessuali, i comunisti, poi i negazionisti,  e non s’è mai disturbato nessuno. Ora che stanno per venire a prendere noi, formichine del web, non ci sarà più nessuno a protestare?

Dal momento che, se gli Usa sono i comandanti dell’UE e la Germania ne è l’amministratrice, Angela Merkel non poteva esimersi (hai visto mai, qualche altra strage tipo Monaco o Berlino…) dal dichiarare guerra a tutte le “fake news” che avvelenano la rete e non maledicono  la Russia e promuovono l’ascesa, di chi?  Ma dei populisti, che domanda!  “Tocca dunque confrontare questo fenomeno e, ove necessario, disciplinarlo, colpire le manifestazioni di odio (leggi opposizione sociale) e quella che minano la stabilità dell’ordine famigliare”. Thomas De Maiziere, ministro degli Interni, ha subito fornito gli strumenti idonei: a parte la scontata moltiplicazione della videosorveglianza con tecnologia per il controllo a distanza e riconoscimenti facciali, la cancellazione del diritto dei cittadini a conoscere quali dati su di essi vengano raccolti unita al divieto agli enti di protezione della privacy di indagare su presunte violazioni della stessa.


‘Na pitruzzella miezz’all’uocchie
Ed ecco che s’avanza, non lo strano soldato di Fo, soldato del quale, porca miseria, si continua a non vedere l’ombra all’orizzonte, bensì il Trio della Resa dei Conti con gli irrispettosi, potenziali delinquenti della rete: Giovanni Pitruzzella (un abusivo che ha dirazzato dall’Antitrust alla Privacy), Mattarella e, immancabile nelle stalle di Augia, Boldrini. Il primo lancia il sasso, gli altri due ne esaltano traiettoria e bersaglio da centrare in fronte. I populisti, i trolls in rete, quelli che danno retta a RT, hanno applaudito alla Brexit, non hanno vomitato su Trump ma su Hillary, hanno votato No il 4 dicembre, si ostinano a parlare di “Aleppo liberata” e di nazisti a Kiev, non concordano con Soros, Luigi Manconi e “il manifesto” secondo cui fa bene ai migranti sradicare mezza Africa e tutto il Medioriente e integrarli da noi…  Insomma tutti quelli che si incaponiscono a votare, pensare, dire, in divergenza da quanto conviene. Quelli della “post-verità”. Noi.

Primo della classe da noi a balzar su al fischio del pecoraro d’oltreoceano, Pitruzzella, da Authority delle liberalizzazioni (dello smantellamento del pubblico), s’è fatto Authority delle costrizioni. Avrà un busto al Pincio. “La post-verità è uno dei motori del populismo e una minaccia per le nostre democrazie”, ha sentenziato, anche lui pratico del copia e incolla dall’originale washingtoniano. Ci vuole una rete di agenzie pubbliche (copia e incolla) che si occupi di bonificare il web sulla base delle verità stabilite dal governo e, a loro volta, dai padroni dei nostri governi, “pronte a intervenire rapidamente se l’interesse pubblico venisse minacciato”. Hitler, Goebbels, Goering, Starace, Mussolini, il Minculpop, McCarthy  e Torquemada girano come trottole nella tomba per essere stati così ridicolizzati.


Con Obama niente guerre
L’incommensurabile tracotanza, dirla nazista è ormai riduttivo, di dichiarare apertamente, e non solo in camera caritatis mondialista, vaticana, massonica, mafiosa, il monopolio della verità, di recidere alla base l’albero democratico (altro che riforma costituzionale Boschi-Renzi!) inventandosi il delitto d’opinione diversa, è pari solo alla tracotanza delle truffe, inganni, menzogne, raggiri, falsità che, come sacrosantamente Grillo dice della Rai, il sistema massmediatico di regime ha esibito nei decenni post ’89 (mentre quel grillofobo trinariciuto frustrato di Vauro, vignettista a intelligenza alternata, ritrae invece Beppe come il Grande Fratello, invertendo i fattori e rovesciando il risultato). E non creda di salvarsi Travaglio, implacabile e validissimo fustigatore del menzognificio politico-mediatico, che si lascia scappare dallo scudiscio una serie di elmetti bianchi annidati nella redazione esteri con a capo il talmudista Furio Colombo. Il quale Colombo si è lanciato contro i maledetti delle fake news in rete con l’impeto di un missile al fosforo su Gaza. Con eroico sprezzo del ridicolo ha dichiarato che così si aiuta il flagello del mondo, Zar Putin,  a rovesciare “la tendenza americana dei tempi di Obama di non affidarsi più alle guerre” (sic!!!!).

Degli esiti della tendenza di Obama a non fare guerre Colombo si deve essere informato in  Libia, Siria, Iraq, Yemen, Somalia. E, in queste ore, ai confini russi dove questo masskiller seriale ha spedito 3.500 carri armati e 5000 Forze Speciali, cioè squadroni della morte, tanto per ribadire il suo “abbandono delle guerre”. Su come, poi, abbia rinunciato ai colpi di Stato lo hanno reso edotto in Honduras, Paraguay, Brasile e Ucraina. Non per nulla “il manifesto” del 7 gennaio 2017 (incorniciatelo e  mandatelo con i confetti a Soros e CIA) si unisce ai lamenti dell’ intera vipperia hollywoodiana inondando di lacrime una gigantografia a piena prima pagina dove la coppia Obama è vista alla “Via col vento”, di spalle mentre, abbracciata tra le colonne eburnee del suo tempio, novelli Ettore e Andromaca dalle mura di Ilio, saluta nel crepuscolo una distesa di luci dolenti che albergano cuori infranti dall’abbandono della tendenza obamiana a non fare guerre.

E’ per quella tendenza che tanto commuove Colombo che questo autentico scorpione dalla puntura letale a milioni di innocenti e a parecchi suoi affini di colore, affidati alla mercè di una polizia impunita, ora mena i suoi ultimi colpi alla ricerca della catastrofe termonucleare, assediando la Russia con nuove sanzioni e nuovi apparati d’attacco ai confini europei. I  pitbull alla Colombo, i chihuahua alla “manifesto”, le mille creaturine di Soros, riuniti sotto le insegne del Pitruzzella si muovono all’annientamento dei senzadio, populisti, trumpisti, eurexisti, che osano esprimersi in dissonanza da Cia, manifesto, Hillary, McCain, anziché raccoglierne la mazza chiodata per sfondare Putin, Orban, Assad, Grillo e trarne dalle ossa i mattoni per la centesima Nuova Sinistra.

Fake news, l’arma finale dei mendaci
I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza. E che avevano desertificato sotto il fango delle loro menzogne. I “dittatori” da abbattere per imporre democrazia, le armi di distruzione di Massa di Saddam, la pulizia etnica di Milosevic, Srebrenica, l’11 settembre e seguenti (tutti!), Gheddafi che bombarda la sua gente, Putin omofobo e despota, napalm a Gaza contro il terrorismo, Unione Europea per la democrazia e il benessere delle masse, Brexist catastrofe, Nato sicurezza, Papa buono, Dalai Lama divino,  MadreTeresa santa, Referendum costituzionale per salvare il paese, Jobs Act genera lavoro, Buona Scuola genera liberi cittadini, TAV = progresso, Tsipras = sinistra, Renzi sincero, Isis e Al Qaida nemici, guerra al narcotraffico, guerra all’evasione fiscale, guerra alla mafia, TTIP ricchezza per tutti, Boschi, Madia, Alfano, Poletti rappresentanti del popolo,  “Strade sicure” contro il terrorismo, rifugiati più ne vengono e meglio stiamo loro e noi….Il mondo della menzogna contro la verità del reale.


E noi boccaloni a bere, a bere. Con questo sistema della truffa capillare, universale, senza smagliature, i capifila, le vivandiere e i figuranti dell’Occidente hanno tenuto a bada il popolo bue. Ma la realtà ha incominciato rosicchiare il tessuto, qualche sfrangiatura, alcuni antisistema nel web, poi di più, poi i populisti, a dilagare, poi Putin, i russi che mandano all’aria il Nuovo Medioriente, si portano via Filippine, Turchia, pezzi d’Africa, coscienze europee, impuniti si riprendono la Crimea, incoraggiano la moltiplicazione di quanti vedono qualcosa aldilà del pensiero unico, della civiltà unica, dell’esercito unico. Diventano la Spectra contro cui ogni arma è lecita. E così Putin torna a mangiare bambini e a far vincere nuovi Hitler in giro per il mondo. E’ inevitabile e urgente fermarlo. E mettere a tacere chi lo facilita seminando zizzania in rete o in piazza. L’orda dei necrofili impazza perché sta con le spalle al muro. Chiama in soccorso pompinare e giullari, Madonna e George Clooney (ma per i migliori della categoria, Scorsese ed Eastwood, è grazie no). Per merito degli antisistema, dei “populisti”, di Putin, di chi ha votato Trump alla faccia degli strizzacervelli delle balle e dell’infotainment, viviamo una specie di D-day: Normandia o, meglio, partendo da Stalingrado-Aleppo,  Armata Rossa a Berlino.

La storia si ripete. Bisogna vedere se, prima di crollare con il muro a cui sono appesi, i nasi lunghi non ci faranno fuori tutti, a forza di fake news e di manette.














25 commenti:

  1. Caro Fulvio... buon 2017! Ne avremo tanto, tanto, bisogno!
    ho appena letto il documento dei servizi segreti di sua maestà americana…
    https://www.dni.gov/files/documents/ICA_2017_01.pdf
    non un'evidenza, tante, tante affermazioni senza fondamento. Come da migliore tradizione.
    Ma veniamo alla vera chicca: hacker ultranavigati entrarono nella posta elettronica del sig. podesta, violando chiavi criptate, trappole mortali, ordalie e giudizi di dio?

    ehm.. no, niente di tutto questo, per bocca dello stesso Assange: semplicemente digitando l’indirizzo del sig podesta come username e, per password, uditeudite… “password”!
    (notizia diffusa ovunque, qui un sunto dell’intervista di assange http://www.marketwatch.com/story/assange-tells-hannity-that-podestas-password-was-um-password-2017-01-04)

    poi danno la colpa a rt e a sputnik… perché, di fronte a una clinton che lanciava proclami minacciosi ancor prima di essere eletta, dicevano di preferire quell’altro. Scusa, ma hanno ragione: io sono americano, io ti dico che sei un farabutto, e tu mi devi fare anche l'applauso e tifare per me!

    Fortunatamente, non tutti i giornalisti occidentali la pensano come il mainstream: RIA NOVOSTI si è divertita a fare un'antologia dei commenti più sarcastici sul doc. dei cosiddetti servizi segreti: https://ria.ru/world/20170107/1485239289.html
    La migliore è stata, secondo me, una certa Julia Joffe: One thing is clear from reading the #DNI #hacking report: this is what happens when your universities no longer train Russia specialists.

    tradotto... capre!

    Totò avrebbe detto: ma mi faccia il piacere!

    Ciao!

    Paolo

    RispondiElimina
  2. Sul blog di Beppe Grillo c'è questo importante intervento:

    http://www.beppegrillo.it/2017/01/le_bufale_del_mainstream_che_hanno_prodotto_milioni_di_morti.html

    Importante soprattutto perché firmato "Movimento 5 Stelle".
    Aspettiamoci nuove teste di cavallo nel letto del "nostro" partito.

    RispondiElimina
  3. Bellissimo.Direi che il paragone Aleppo-Stalingrado sta al fronte orientale come quello Brexit -Normandia sta a quello occidentale.
    Luca.

    RispondiElimina
  4. Paolo@
    Grazie, Paolo, illuminante e confermante commento. Sei bravissimo!

    RispondiElimina
  5. Grazie a te Fulvio per il lavoro complesso di ricerca e inchiesta anche sul campo che fai ogni giorno. Io, alla fine, resto un lettore di giornali...

    Un lettore a cui, maestri come te (sin dai tempi del deltaplano, che vedevo in una tv scassata in bianco e nero che ci metteva trenta secondi per accendersi), nel corso di questi quarant'anni, hanno insegnato a porsi domande su quello che gli veniva propinato quotidianamente.

    Che gli americani, accademicamente parlando, siano incapaci di produrre analisi approfondite e veritiere di quanto accade fuori dal loro "backyard", è un dato di fatto. E la nostra fortuna, in un certo senso. Semplicemente, sono il frutto di un'educazione lobbizzata sino al midollo, incapace quindi di concepire, intuire ciò che resta, in un certo senso, aldilà di una rigida e ottusa forma mentis che, da primo, implicito, assunto, recita l'impossibilità dell'esistenza di altre formae mentis.

    La cosa che più mi preoccupa è che, anche da noi, questa pratica si sta diffondendo, a livello accademico, e non da poco. Parliamo di Cina, per esempio. Ogni università dove si studia la Cina è occupata e presidiata dagli Istituti Confucio. Gli IC sono emanazione del Ministero della Cultura cinese, sono una delle poche fonti di finanziamento per le disastrate casse dei dipartimenti e delle facoltà orientalistiche ma, a fine giornata, come è normale che sia, chiedono il conto (qui un mio prof di Venezia, ormai in pensione, esprime in maniera fin troppo diplomatica i suoi dubbi http://www.inchiestaonline.it/scuola-e-universita/maurizio-scarpari-soft-power-in-salsa-agrodolce-confucianesimo-istituti-confucio-e-liberta-accademica/).

    Ora, io l'Università la feci quando ci si scannava anche fra docenti e studenti afferenti la stessa parte politica, per una sfumatura, a volte per nulla. Ma mi è servito anche questo, per costruirmi una base critica. La mia domanda è: tra 5, 10 anni, le migliaia di laureandi e dottorandi in studi sinologici che saranno usciti sotto l'egida degli IC, prima ancora che delle facoltà che prestano loro il braccio, che tipo di analisi saranno in grado di produrre per un ente, politico e non, che gliele richiede? Non saranno forse anche loro, un domani, oggetto di una critica simile a quella di Julia Joffe?

    Perciò... W gli eretici e i cani sciolti! :-)

    Un caro saluto, ancora grazie per avermi portato da giovane sulla cattiva strada, e ancora
    Tantissimi Auguri!

    Paolo

    RispondiElimina
  6. Complimenti Grimaldi, ottimo articolo. Poveri noi.

    RispondiElimina
  7. Complimenti Grimaldi, ottimo articolo. Poveri noi.

    RispondiElimina
  8. Complimenti Grimaldi, ottimo articolo. Poveri noi.

    RispondiElimina
  9. Fulvio, grazie ancora per i tuoi articoli. Dicono sempre la VERITA' , quella VERITA' che i corrotti del mainstream ci vogliono sempre più negare. Non sono un fan di Trump, ma penso che, nonostante tutti i suoi difetti, sia realmente intenzionato ad un processo di distensione con la Russia. Obama and company... stanno accelerando per far precipitare la situazione prima del suo insediamento e lasciarlo con il cerino acceso in mano. Forse attueranno qualche catastrofico false flag per poi accampare il solito pretesto interventista o di "first strike" nucleare preventivo contro i russi. La posta in gioco per i neocon e tutto l'entourage atlantista, è troppo alta. Non molleranno l'osso e, se lo faranno, sarà dopo un bagno di sangue, e di fuoco, inimmaginabili per l'umanità, ma, soprattutto, per l'Europa e il Medio Oriente. Non spiegherei altrimenti tutto questo frenetico ammassarsi di truppe, logistica e mezzi corazzati ai confini con la Russia, per non dire dei sistemi missilistici puntati sul territorio russo. Spero veramente di essere in errore.
    Max

    RispondiElimina
  10. E il buon Saviano, reduce dal battibecco con De Magistris, si presenta a "Quelli che il Calcio" per raccontare, attraverso la storia di un calciatore, gli orrori dell'assedio di Sarajevo perpetuati dagli spietatissimi serbi. La disinformazione continua...

    RispondiElimina
  11. Oltre che ha evidenziare che perla aprima volta, (novita' assoluta) l'Isis compie in attentato in Israele o meglio a Gerusalemme, e che I morti di quest'attentato pesano mediaticamente e politicamente dieci volte di piu' di quelli di Ankara ed Istanbul e forse cento volte quelli di Bagdad, vorrei evidenziare come evidentemente gli sconfitti Obama Mc Cain propongano sanzioni ancora piu' dure contro la Russia. Come se fossero loro a dettare la scaletta alle iniziative in politica estera. Come se le elezioni USA non ci fossero mai state. E come dice Max, e' preoccupante, se questa isteria antirussa da parte angloamericana puo' dimostrare che Trump o no, chi decide saranno comunque altri. Dopo le accuse mai dimostrate di interferenza nelle elezioni, dopo l'espulsione dei diplomatici russi (chiamati "spie" dal Corriere della Sera) dopo l'aver programmato con I paesi UE (parimenti responsabile e non solo "serva degli USA") settimane di esercitazioni ai confine della Russia e la visita di Mc Cain alle formazioni militari dei paranazisti ucraini, cosa altro ci si puo' aspettare?

    RispondiElimina
  12. Ottimo articolo caro Fulvio, complimenti e buon anno a te e a tutti noi, penso che ne avremo bisogno tutti.
    Quanto a Saviano stendiamo un velo pietoso, De Magistris glielo ha detto chiaro e ha fatto bene, ha costruito il suo personaggio sulla denuncia di gomorra e da quel piedistallo ora sta mostrando chi e' veramente, un'opportunista pieno di se'al servizio dei soliti noti dell'impero massmediatico specialisti nel killeraggio dei paesi che non si allineano alla cupola.

    RispondiElimina
  13. E ti pareva che non se ne uscisse Saviano tirando fuori Sarajevo. Poco fa ho cercato sulle prime pagine online la notizia vista su Pandora Tv. Nessuno che parli della morte di Hilarion Capucci, e dei suoi funerali tenuti a Roma. Chissa' se Saviano ricorda dei suoi 4 anni nelle prigioni israeliane, e chissa' se il Papa lo ha ricordato all'Angelus oggi. Un esponente che credeva fermamente al dialogo fra le tre religioni ed alla convivenza in Palestina, che pero' parlava anche dei diritti degli oppressi e degli occupati. La trasmissione "sorgenti di Vita" lo descriveva come una specie di terrorista per non essersi schierato contro la resistenza palestinese. Credo che il Papa preferisca chi parli di dialogo fra le confessioni da un lato, ma che non si immischi troppo nelle questioni e che non faccia troppa differenza fra chi la guerra la porta e chi la subisce. Come in Siria, tutti vittime e tutti colpevoli, si invoca la pace, cosi' non si sbaglia. Su quello che pensa Saviano credo non valga la pena spenderci tempo. Lo aveva coerentemente messo a nudo il povero Arrigoni (la sua uccisione e' totalmente slegata da quella polemica?)In ogni caso Saviano preferisce bacchettare a distanza dai suoi loft di New York chi prova a fare qualcosa in Italia, senza sporcarsi le mani.
    Ultima cosa in po' angosciante..il prefetto Gabrielli continua a dire che presto l'Isis colpira' anche l'Italia...porta sfiga o ne sa gia' qualcosa dei piani di attentati?

    RispondiElimina
  14. Sugli avvertimenti di Gabrielli penso che quando certe persone con determiate posizioni di potere lanciano avvertimenti del genere non e' certo per preveggenza ma perche' sanno.

    RispondiElimina
  15. Non riesco proprio a capire la mossa di Beppe Grillo di lasciare I gruppo di Farrage che avra' posizioni discutibili su alcune questioni ma e'antieuropeista, pr tentare di confluire nel gruppo dei liberali, che per quello che sono sono fra I piu' accaniti sostenitori dell'europeismo imperialista, proprio adesso che la UE manda insieme agli USA la piu' grande e numerosa compagine militare a svolgere "esercitazioni" (io li chiamerei preparative) che la Russia abbia mai visto da decenni ad oggi. Non vorrei che avessero ragione quelli che dicevano, forse in malafede che il M5S doveva svolgere il ruolo dello smorzatore delle protete sociali per convogliarle nell'alveo delle istituzioni democrtiche. Vorrei capire gli altri esponenti del movimento, che pure hanno dato prova di ragionevolezza contro l'isterica russofobia che domina i media mainstream cosa dicono in proposito.

    RispondiElimina
  16. Alex 1@
    Anch'io ero rimasto perplesso e lo sono tuttora per la procedura affrettata e con un pre-giudizio di Grillo pre-imposto. Poi ho sentito Di Battista e Di Stefano e ho capito i motivi. L'Ukip di Farange fra un po' non ci sarà più al parlamento per via del Brexit. Nell'Alde, come nell'Ukip, i 5 Stelle hanno totale libertà di movimento e di autonomia, con il vantaggio di far parte di un gruppo forte, con notevole capacità di incidere. Per quanto possa incidere un parlamento sostanzialmente d'opinione come quello europeo. Comunque il problema si è dissolto con il rifiuto del capo dell'Alde.

    RispondiElimina
  17. Grimaldi, scusa non vorrei infierire, uso questo verbo perchè leggendoti,ti ho visto sventolare il gagliardetto 5S in più occasioni , immagino dunque che tu sia almeno amareggiato del voltafaccia di Grillo verso se stesso per quanto detto e scritto su revisione degli accordi con l'Europa nel corso degli anni, verso gli elettori 5S , attivisti, collaboratori sempre detti anti euro non tutti, quasi . Adesso scrivi, che capisci solo dopo aver ascoltato Di Battista, immagino nella rocambolesca arrampicata video del se mi è permesso, "poverino" sullo specchio della Gruber, ventilando la possibilità del M5S di essere più incisivo in parlamento europeo grazie alla appartenenza ad un gruppo più forte. La tua caratura intellettuale mi impedisce di credere che tu sia realmente in buona fede. Sai benissimo che nel parlamento europeo non si possono
    fare ne proporre leggi ,perché è un organo sterile,
    una gallina zoppa che non fa uova .
    L'Italia può uscire fuori dall'euro, solo se il parlamento italiano, con decreto legge,
    con maggioranza assoluta, rigetta i trattati che tengono il paese nell'euro.
    Il cambiamento, qualsiasi cambiamento che riguardi l'Italia in Europa, va fatto dunque qui; in Italia. Con una punta di delusione chiudo questa non felice parentesi. Intuisco quali possano essere i motivi per i quali non hai postato alcun riferimento o commento sui recenti fatti che riguardano questa misera vicenda che coinvolge il movimento e la miserrima figura del Grillo figluol prodigo.E'pensiero di questo momento che il continuo esporti in prima persona nel dare a tutti i pre-potenti e di santa ragione quello che meritano , documentando con prove , senza mai risparmiarti , senza remore o timore di smentita, ti veda in qualche modo bisognoso di un appoggio politico ,simpatizzante di un gruppo meno peggiore di altri che comunque possa garantire la tua incolumità attraverso una maggiore visibilità. Se così fosse, invoco indulgenza per un lettore che ammira la tua audacia giornalistica e una più tiepida estimazione per le scelte dell'uomo.

    RispondiElimina
  18. Grimaldi, scusa non vorrei infierire, uso questo verbo perchè leggendoti,ti ho visto sventolare il gagliardetto 5S in più occasioni , immagino dunque che tu sia almeno amareggiato del voltafaccia di Grillo verso se stesso per quanto detto e scritto su revisione degli accordi con l'Europa nel corso degli anni, verso gli elettori 5S , attivisti, collaboratori sempre detti anti euro non tutti, quasi . Adesso scrivi, che capisci solo dopo aver ascoltato Di Battista, immagino nella rocambolesca arrampicata video del se mi è permesso, "poverino" sullo specchio della Gruber, ventilando la possibilità del M5S di essere più incisivo in parlamento europeo grazie alla appartenenza ad un gruppo più forte. La tua caratura intellettuale mi impedisce di credere che tu sia realmente in buona fede. Sai benissimo che nel parlamento europeo non si possono
    fare ne proporre leggi ,perché è un organo sterile,
    una gallina zoppa che non fa uova .
    L'Italia può uscire fuori dall'euro, solo se il parlamento italiano, con decreto legge,
    con maggioranza assoluta, rigetta i trattati che tengono il paese nell'euro.
    Il cambiamento, qualsiasi cambiamento che riguardi l'Italia in Europa, va fatto dunque qui; in Italia. Con una punta di delusione chiudo questa non felice parentesi. Intuisco quali possano essere i motivi per i quali non hai postato alcun riferimento o commento sui recenti fatti che riguardano questa misera vicenda che coinvolge il movimento e la miserrima figura del Grillo figluol prodigo.E'pensiero di questo momento che il continuo esporti in prima persona nel dare a tutti i pre-potenti e di santa ragione quello che meritano , documentando con prove , senza mai risparmiarti , senza remore o timore di smentita, ti veda in qualche modo bisognoso di un appoggio politico ,simpatizzante di un gruppo meno peggiore di altri che comunque possa garantire la tua incolumità attraverso una maggiore visibilità. Se così fosse, invoco indulgenza per un lettore che ammira la tua audacia giornalistica e una più tiepida estimazione per le scelte dell'uomo.

    RispondiElimina
  19. Paolo Naso@ Mi forzo a rispondere per rispetto agli altri lettori di questo blog. Alla luce delle malignità, allusioni, addirittura accuse di malafede sarebbe stato il caso di non rispondere.
    Per qualcuno se non mi occupo dell'universo mondo, o quanto meno dell'argomento per lui prioritario, vado facendo il furbo o mi nascondo. Evidentemente il mio ordine di priorità è un altro.
    Mantengo la mia stima e il mio appoggio al 90% di quanto i 5 Stelle, unici, fanno in Italia contro i vari poteri criminali e mi dispiace per la caduta tattica del tentativo di entrare nell'ALDE, scelta infelice e contrastata da gran parte dei parlamentari e dalla base. Le spiegazioni date da Di Battista sono valide anche se non risolutrici. Nessuna arrampicata sugli specchi. IL gruppo di Farage fra poco non ci sarà più, i verdi hanno rifiutato la coalizione, nei vari gruppi c'è autonomia di azione politica, come i 5 Stelle hanno dimostrato con Farage. Comunque non ho condiviso la scelta poco discussa di Grillo, tanto più che l'europarlamento è una scatola vuota. Naso, in ogni caso, si risparmi allusioni insolenti. Le riservi al resto dello schieramento politico italiano.

    RispondiElimina
  20. Solo verità che inquadrano il momento tremendo che l'occidente sta attraversando. Ci aspetta un 2017 molto difficile in cui accadranno fatti importanti. Purtroppo la verità fa male e trasmette insicurezza nel momento in cui si capisce che siamo tutti raggirati dai media eterodiretti al servizio delle multinazionali e dei poteri forti.

    RispondiElimina
  21. Buongiorno Fulvio,
    Approfitto per farle i miei migliori auguri per questo 2017, con la speranza che sempre più persone siano contagiate dalla sua ampiezza di vedute e chiarezza di pensiero.
    Io la ringrazio personalmente per il suo impegno, in quanto lei, e per fortuna qualcun altro in questo paese e fuori da esso, fornisce un contributo importante al nostro mondo e alle menti ottebrate dai sempre più numerosi ministeri della verità orwelliani che nascono e purtroppo fioriscono, concimati da montagne di sterco.
    Il mio cuore e la mia esperienza mi fanno comprendere molto profondamente il senso delle sue parole. Sono nata in Serbia, ho vissuto sulla mia pelle il lavoro e i risultati voluti dall'alleanza euroaltantica nel mio paese. Ricordo con grande nostalgia ciò che fu la Jugoslavia. Una comunione di persone di credi diversi che viveva in pace ed armonia (a quell'epoca a nessuno importava se il tuo vicino di casa frequentasse la moschea o la chiesa cattolica o ortodossa, se questo si comportava da buon vicino). Purtroppo l'intervento di organizzazioni straniere che lavoravano nell'ombra, al fine di smembrare la Jugoslavia (paese che viveva in pace nel mezzo dei due blocchi), mediante la fomentazione dell'invidia e della voglia di prevaricazione del popolo croato verso quello serbo, riuscì in quello che tutti noi conosciamo come la guerra jugoslava.
    Il popolo serbo ha solo un difetto... è un popolo estremamente pacifico, ospitale e generoso, ma cambia, arrivando all'opposto, se viene offeso o provocato. Reagisce, a volte in maniera eccessiva, rischiando di passare dalla parte del torto (tralasciando le implicazioni di tutta la propaganda contro).
    Per tale motivo apprezzo ed ammiro le qualità pragmatiche e lungimiranti del presidente Putin. Sono convinta che non si farà ingannare e prendere dall'ira funesta che gli atlantististi sanno fomentare così bene.
    Grazie al cielo c'è lui alla guida della Russia, perché se no saremmo già stati coinvolti direttamente da un'ondata di sanguinose guerre.
    Gli atlantisti sono maestri provocatori, perciò bisogna aprire le menti ed andare oltre, non fare il loro gioco, come sta egregiamente facendo il Presidente Putin.
    Quindi auguro a sempre più persone di aprire le proprie menti, affinché le manipolazioni non trovino più terreno fertile ai loro fini mortali.
    Con grande affetto a lei Fulvio e ai suoi lettori.
    Suzana

    RispondiElimina
  22. Suzana@ Grazie degli auguri e delle generose parole di apprezzamento. Le do ragione su tutto, compreso ovviamente Putin. Ho vissuto in prima persona il disfacimento della Jugoslavia, tra amici serbi al tempo resistenti. Ricorda "Target"? Ricordo le menzogne per coprire il crimine, i finti pacifisti, gli utili idioti dell'aggressore. Le spie che si dicevano umanitarie. Ho realizzato due documentari nel corso della guerra e subito dopo. Sono l'ultimo giornalista che ha intervistato Milosevic prima del suo arresto. Oggi la Serbia tace, i serbi in Kosovo sono rimasti soli. Cosa è successo al suo popolo? Al suo coraggio, al suo orgoglio?
    Forse c'è troppa stanchezza.
    La saluto con affetto anch'io.

    RispondiElimina
  23. Caro Fulvio, purtroppo di serbi in Kosovo sono rimasti letteralmente quattro gatti. Vengono costantemente depredati ed usurpati, violentati e sottomessi ai ladri albanesi! Ma di ciò giustamente non se ne fa parola... d'altronde come si potrebbe mai dire che sono gli albanesi i cattivi!? Ladri in quanto hanno rubato una terra che non è mai stata loro e sulla quale non avevano diritto alcuno. Ma si sapeva già all'epoca come sarebbe finita e grazie a chi... (nonostante tutta la determinazionazione del popolo serbo)
    Vivo in Italia da molti anni, perciò la Serbia la vedo solamente per brevi periodi. E quello che vedo sono molti serbi stanchi, impauriti, demoralizzati, malati. Stanchi ed impauriti dalle guerre, dagli embarghi, dai bombardamenti Nato. Demoralizzati perché colpiti nel proprio orgoglio; per tanti si sono sentiti additare come la feccia del mondo, i criminali cattivi (invece sono brava gente, perciò fa ancora più male). Malati perché i bombardamenti Nato hanno contaminato molte aree con l'uranio impoverito, creando un'epidemia (mai vista prima) di malattie come cancro e leucemie. Conosco personalmente svariate famiglie colpite, con bambini e neonati malati di leucemia, che purtroppo non ci sono più.
    In questo momento la corruzione a livello politico è molto diffusa e radicata, una neomafia. Nelle ultime elezioni, qualche mese fa, so che molti voti, di gente disperata e purtroppo ignorante, sono stati comprati alla cifra di 10-20€ a persona (un po' come i sindaci campani con le fritture di pesce...). So che il governo ha fatto sparire nel nulla (rubato?!) i fondi europei per la gestione dell'emergenza profughi e poi per mantenere questi profughi hanno aumentato i costi di qualsiasi bene necessario al sostentamento (acqua, gas, luce, cibo, medicine, abbassato le pensioni, ecc...), causando situazioni di difficile gestione al popolo già in grosse difficoltà.
    Vedo un popolo in larga scala pro Russia e Putin (i nostri fratelli del Nord) e contro la UE e gli USA, ma attualmente l'opinione di tal popolo non viene tenuta in considerazione dalle istituzioni (mafiose pro UE-Usa).
    I serbi si sentono sconfitti, ecco l'amara verità.

    Un caro saluto,
    Suzana

    RispondiElimina
  24. Grazie Suzana della tua preziosa testimonianza. Ci sono testimonianze rese con le parole, altre con la propria vita. Tu le rendi entrambe. Sii sempre orgogliosa delle tue radici e del tuo popolo.
    Un caro saluto e grazie ancora.
    Paolo

    RispondiElimina
  25. Grazie Paolo per le tue parole! Nonostante tutto per tanti anni non è stato facile essere orgogliosi delle mie origini, quando il mondo intero ci metteva in croce... (Suppongo che, con buona probabilità, molti lettori anche di un blog come questo all'epoca ci vedessero in malo modo...) In ogni caso,oggi va decisamente meglio per il nostro morale, anche se il mondo va in peggio.
    Per tale ragione comprendo molto bene lo stato d'animo di tutte le persone per bene ed oneste che praticano la fede islamica e che purtroppo vengono diffamate come fossero criminali. Sono loro le nuove vittime del crimine propagandistico "made in...".
    Un caro saluto a te Paolo e ai lettori del blog!
    Suzana

    RispondiElimina