domenica 4 novembre 2018

Tap, Tav, Triv, Muos, Mose…. CHI NON ASCOLTA MUORE


Tap, Tav, Triv, Muos, Mose….

CHI  NON  ASCOLTA  MUORE



(Questo testo, pur privo di ingiurie, falsità e deontologicamente corretto, è a rischio rimozione. E nessuna Federazione della Stampa correrà in soccorso alla mia libertà d’espressione. Ritrovatelo in www.fulviogrimaldicontroblog. E semmai, fatemi avere i vostri indirizzi)


Oggi il contributo viene  da gente di cui mi fido, con cui ho collaborato e lottato. Di cui ho provato a riferire la rabbia, i bisogni, l’impegno, la generosità, la bravura, il sacrificio. Potete sbertucciarmi quanto volete sui 5 Stelle, ma io, che parto dagli anni ’60, compagni di viaggio in direzione ostinata e contraria ai regimi, dopo il vituperato o mistificato ’68, non ne ho avuti più, fino alla comparsa degli attivisti e di alcuni parlamentari di questo miscellaneo MoVimento. Nel frattempo qualcosina da Greenpeace, qualche altra cosina dai centri sociali, ma molto autoreferenziato, alcuni comunisti non normalizzati da Bertinotti o Diliberto, gli anti-guerra, sempre meno…

Sono due interventi, uno di un consigliere comunale 5 Stelle che è stato, insieme ai suoi colleghi, decisivo nel permettermi di realizzare, insieme a Sandra, un documentario sulla tragedia e i crimini di terremoto e post-terremoto, le rovine, le incompetenze, le sciagure politiche, la resistenza umana, i tentativi di sgomberare il territorio dai suoi abitanti per dedicarlo a una nuova destinazione d’uso, più redditizia per gli interessi al potere.



L’altro, dei Comitati No Muos con cui in Sicilia e poi nel mio lavoro giornalistico e di documentarista ho potuto condividere frazioni di un’annosa lotta, pagata da moltissimi a duro prezzo personale, professionale, giudiziario (quest’ultimo anche da me condiviso in qualità di cronista: libertà di stampa!), contro un impianto che governa le operazioni militari degli Usa nel mondo e che spara onde elettromagnetiche sulla popolazione della vicinissima Niscemi. Una del quasi centinaio di basi USA che occupanpo il nostro paese.

In entrambe queste situazioni, da “sinistra” non ho sentito che borbottii e borborigmi. Zitti sul TAP (è amerikano), bisbigli sul Muos (è amerikano), sguardo sghembo sul Terzo Valico (è del PD). Da destra plausi ad armi e cemento. Chi stava con le lotte erano, assieme ai locali, i Cinque Stelle. E su questo, cari miei critici, non ci piove.

I due interventi esprimono lo sconcerto, lo sgomento, la delusione provocata dai cedimenti, arretramenti, testacoda, realizzati, annunciati, o solo ventilati dal governo M5S-Lega, di cui qualcuno, di fronte all’imperversare dei soci di contratto, plaudenti a Borsonaro in Brasile e agli affari di ecocidi e sociocidi del nostro apparato economico, dovrebbe prendere rapidamente atto. Si tratta di non fare gli utili idioti e di imporre a un amico del giaguaro il rapporto di forza uscito dalla volontà popolare: 33,5% contro 17,3%. Si tratta anche non di uscire domani dalla Nato, ma di far capire al bolso alleato che a volte si può anche non partecipare, o preferisce che entriamo nei BRICS, o nell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai? Che farebbe Trump, ci manderebbe un po’ di Isis? Attiverebbe per la bonifica un qualche Mohammed bin Salman?

Il M5S ci ha dato il Decreto Dignità, sta per darci il Reddito di Cittadinanza (è la prima volta che a milioni di italiani non si tolgono soldi e lavoro, ma si danno,  ed è questo che fa sbroccare I Moscovici, i Draghi, Moody’s, Chiamparino, il “manifesto”), la legge spazzacorrotti, la fine della prescrizione salvaladriricchi, per cui Andreotti ha potuto morire nel suo letto, il taglio della voce dei biscazzieri, al ministero dell’Ambiente un ex-capo della Forestale, anziché un socio dei fuochisti della Terra dei fuochi, la revisione del trucco scuola/lavoro, rimborso ai truffati delle banche (peraltro insufficiente; perché non li fanno rimborsare dal Fondo Atlante delle banche???), il blocco dei soldi a partiti e giornali parassiti…. E in vista di questo e molto altro che il M5S è stato eletto trionfalmente. E’ per questo e molto altro che ragazzi come quelli che hanno scritto qui sotto, a centinaia di migliaia si sono battuti per il loro paese  come non succedeva da mezzo secolo.


Puoi giustificare il via libera al TAP quanto vuoi e non lo giustifichi: è la testa di un rettile che avvelenerà l’Italia da fondo a cima. Parli di 20 miliardi di risarcimenti. A parte la fondatezza dell’assunto, quanto ci costa la devastazione del clima cui questo mostro dà un bel contributo? Quanto ci  costerebbe l’effetto dell’immancabile terremoto sui tubi e stoccaggi collocati sulle faglie? Tanto meno puoi giustificare l’orrenda infestazione di trivelle e piattaforme in Basilicata e nell’Adriatico, mortifere per vita di campi, mari, animali, umani. Non puoi neanche giustificare il TAV Terzo Valico: spesa assurda per un buco inutile lungo il quale già scorrono altre due vie ferroviarie sottoutilizzate e che dovrebbe collegare Tortona (sic) a un porto obsoleto e tutto da ammodernare, quello sì. E non puoi avallare la devastazione della Laguna veneziana e della stessa Gemma dell’Universo con i grattacieli vaganti del cafonal turistico e, peggio che mai, con quel prodotto di mille malversazioni e grottesche incompetenze che è il Mose. Una paratia, già arrugginita, che tappa una bocca di porto e ne lascia aperte altre due!  Un fogna di tangenti che verrà ridicolizzata quando, come è certo, il mare si alzerà di pochi centimetri. Qualsiasi prezzo ci dovesse costare l’eliminazione di questi carcinomi, sarebbero spiccioli rispetto al costo, nell’estensione di spazio e tempo, che imporrebbe la loro maturazione.



Di questo Salvini teniamoci il blocco ai trafficanti di sradicati a forza dai loro paesi; teniamoci anche le risposte a muso duro a tutti coloro che, da totalmente non legittimati da niente, se non da un abuso totalitario decretato in Bilderberg, da Bruxelles e Francoforte ci dettano regole, comportamenti, obblighi, debiti, povertà e repressione. O preferiamo Tsipras? Per tutto il resto lo si faccia stare ai patti. Il nemico del popolo governa da sempre. Nel “governo del cambiamento”, per piccino che sia, non servono infiltrati e neanche continuisti. Meglio sennò ciascuno per sé. Costi quel che costi.

Ecco la lettera del consigliere comunale 5 Stelle e, poi, il comunicato No Muos.

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Buonasera,

Spinto anche dal disastro ambientale della settimana scorsa, con le mareggiate, le esondazioni dei corsi d'acqua e la distruzione di boschi secolari; flagellati da uragani in formato stelle e strisce ma guai a chiamarli così... non svegliamo le menti assopite dal gran bel lavoro mediatico del manovratore mascherato; giornate condite da allerte meteo ormai abbinate agli avvisi a colori scarlatti della ns protezione civile nazionale, ormai vestita col lutto al braccio;  perturbazioni viste come flagello divino...
abbiamo sdoganato l'accettazione supina dei bollettini di guerra causati dai disastri ambientali.
Rincoglioniti oltremisura, fa figo andare in bermuda e canotta a fine ottobre esibendo l'abbronzatura estiva

i conti non mi tornano

...mi guardo allo specchio e mi chiedo...

Dopo due anni, la ricostruzione

Ma se ormai è acclarato da parecchi anni e al massimo livello scientifico mondiale  che il cambiamento climatico è dovuto (scusate, semplifico) principalmente alla combustione di prodotti provenienti da fonti fossili (idrocarburi, carbone,gas) ha senso trincerarsi dietro alla scusa di dover pagare un mucchio di miliardi in ipotetiche penalirimborsieccecc per avvalorare la scelta criminale nel far passare dei tubi che  ci vomiteranno ancora miliardi di mcubi di gas in faccia per i prossimi decenni?
Ma ci stiamo con la testa, sì o no??!
Ma noi non siamo quelli che dovrebbero guardare un peletto oltre?
Ma noi non siamo quelli delle nuove forme di energia "eco frendly" (si dice così?)?
 Quelli che dicono  che bisogna riprogrammare il futuro in maniera completamente diversa per migliorare la qualità della vita di tutti, perché tra dieci anni la società sarà completamente diversa da oggi, lavori che scompariranno e altri che ne verranno...tecnologia che  stravolgerà i costumi e modi di vita?...modifiche antropologiche, geopolitiche e chi più ne ha più ne metta! 
"Si Noi!"
...noi che contiamo per un futuro che avrà il volto completamente diverso da oggi e allora affrontiamo convinti la sfida, ecchecazzo, mica siamo come quei trogloditi che ci hanno preceduto per 25 anni!

Poi mi pare che lo abbiamo pure strombazzato in ogni piazza fisica e virtuale...no?
 Eh sì, un tam tam martellante, signori.

Mi sono perso qualcosa?... correggetemi se sbaglio.

Marcia a folle, resto in attesa.

E scusate il pizzicotto, non volevo svegliare chi dorme sonni tranquilli.

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Muos, il radar dei 5S va in tilt

Guerra Stellare. Comitati in rivolta dopo che la ministra Trenta deposita una memoria che smonta il lavoro durato anni di ambientalisti e grillini
Il Muos c’è, esiste. A Niscemi lo sanno tutti. Un dato incontrovertibile. Sull’operatività del sistema radar invece tante ombre. Certo è che il satellite è stato collegato alle antenne per smistare le comunicazioni militari a forze navali, aeree e terrestri in movimento in qualsiasi parte del mondo.
UN SISTEMA ad alta frequenza che permette di tenere in collegamento i centri di comando e controllo delle forze armate Usa, i centri logistici e gli oltre 18mila terminali militari radio esistenti, i gruppi operativi in combattimento, i missili Cruise e i Global Hawk (Uav-velivoli senza pilota). Anzi, si parla addirittura di un ampliamento della base. Il resto top secret. Segreto di Stato. Questione militare.
Gli Usa non transigono. Il problema però è politico. Il governo Conte è favorevole o no alla centrale di antenne costruita a Niscemi, in provincia di Caltanissetta?
Dubbi legittimi. Soprattutto tra i 5stelle, quelli che si sono intestati la lotta civile contro il Muos.
Chi si è mobilitato negli ultimi cinque anni mentre al governo c’era il Pd è rimasto choccato dalla mossa di Elisabetta Trenta: la ministra della Difesa, per il tramite dell’Avvocatura dello Stato, ha depositato la memoria difensiva di opposizione al ricorso di revocazione presentato da Legambiente alla sentenza di secondo grado del Consiglio di giustizia amministrativa (Cga) che aveva in sostanza dato l’ok al Muos.
Saranno sempre i giudici amministrativi del Cga a doversi pronunciare il 14 novembre sui rilievi mossi dagli ambientalisti e dal comune di Niscemi.
Il comitato «No Muos» e le tante associazioni che si battono per fermare il sistema americano ci credono. I margini però sarebbero davvero stretti. Intanto tra i grillini che si sono schierati, senza infingimenti, contro il Muos c’è fibrillazione. Una battaglia condotta a viso scoperto, quando al governo c’erano Renzi e poi Gentiloni. In piazza, ma non solo.
IL M5S C’HA MESSO LA FACCIA anche nelle sedi istituzionali. Sempre. Raccogliendo attorno a sé migliaia di persone, tra cui le donne che hanno creato un comitato. Giampiero Trizzino è stato tra i protagonisti. Avvocato e deputato regionale da due legislature, Trizzino è stato il deus ex machina nella fronda anti-Muos del movimento. Un impegno costante, durato cinque anni. Prima a capo della commissione Ambiente dell’Assemblea siciliana, poi da esponente del cartello che raggruppa ambientalisti, comitati spontanei di cittadini, comuni dell’hinterland, no-global. In un corposo dossier i 5stelle hanno raccolto documenti, suffragati da pareri scientifici, che dimostrano come il sistema di antenne sia potenzialmente dannoso per la salute dei cittadini e per l’ambiente. Non solo.
IL MEGA-RADAR sorge nella riserva della Sughereta, un’area a vincolo Sic nella quale, secondo gli oppositori, non sarebbe stato possibile realizzarlo per paletti paesaggistici che sarebbero stati violati. «In questi giorni il governo è al lavoro sul dossier», ha detto il ministro Trenta. Una posizione che ha irrigidito i 5stelle in Sicilia. Il dossier i grillini lo hanno già stilato. Anzi. Proprio Trizzino ne diede contezza durante la convention a Palermo di «Italia a 5stelle». E dunque? Perché il ministro parla di nuovo dossier? Ci sono forse pressioni ad alti livelli nei confronti del governo Conte?
Dubbi alimentati proprio dalla memoria depositata da Trenta. Che in sostanza smonta il lavoro fatto da comitati, ambientalisti e 5stelle siciliani. Claudio Fava, presidente dell’Antimafia siciliana, chiede un intervento del Parlamento e del governo siciliani. «Mentre a parole si afferma di voler intervenire per avviare la dismissione della base di Niscemi, gli atti amministrativi vanno nella direzione opposta», attacca Fava. Nel mirino «la richiesta formulata dal ministero della Difesa, per conto del comando della US Navy, per nuovi lavori di manutenzione straordinaria all’interno della base». «Richiesta – incalza – formulata al comune di Niscemi e alla Regione siciliana e di cui poco si è saputo e ancor meno parlato».
«Al presidente Musumeci, che in più occasioni aveva dichiarato la contrarietà all’opera, e al Movimento 5 Stelle, che ora ha la responsabilità del governo del Paese – continua Fava – chiediamo di decidere una volta per tutte da che parte stare. Per questo abbiamo depositato una mozione, che chiediamo venga rapidamente discussa, affinché l’Assemblea siciliana si esprima contro le autorizzazioni a nuovi lavori nella base e chieda ai governi regionale e nazionale, ciascuno per le proprie responsabilità, di smantellare il Muos». Per Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, «il sostegno del governo nazionale, con atti formali del ministero della Difesa, alla realizzazione del Muos è un fatto grave».
PERCHÉ «RAPPRESENTA un attacco al diritto dei cittadini e degli enti locali ad essere attori nei processi decisionali che li riguardano e una negazione della vocazione pacifica della Sicilia, la cui posizione strategica deve essere spunto per promuovere azioni di pace e dialogo e non per nuove strutture e interventi militari». Sferzante Gaetano Di Rocco, tra i fondatori del meetup a Niscemi, appena fuoriuscito dal M5s: «Siamo molto delusi dalla linea che il movimento sta tenendo sul Muos da quando è al governo». Lapidario Fabio D’Alessandro, portavoce dei comitati. «Sono in tanti i delusi fra gli esponenti locali dei 5stelle che hanno gli stivali nel fango mentre i loro colleghi al governo non fanno nulla». E aggiunge: «Chi non è andato via, come il comitato delle mamme legato a Trizzino, spera in una novità che non arriva».
IL TIMORE è che il M5s, ormai al governo, si comporti come i predecessori. La prossima settimana è in programma un vertice tra il ministro Trenta e i 5stelle «No muos» capeggiati da Trizzino. In ballo ci sono interessi geostrategici Nato sul versante africano e in quello mediorientale. Basti pensare che a Sigonella ci sono gli hangar con i droni che vengono teleguidati verso gli obiettivi Isis in Medio Oriente e Africa, mentre ad Augusta e a Birgi (Trapani) ci sono le postazioni navali e dell’aviazione.

PER CHI FOSSE INTERESSATO AD APPROFONDIRE LA STORIA DELLE NOSTRE GRANDI OPERE (I DVD  SI POSSONO ORDINARE A visionando@virgilio.it)
 



3 commenti:

  1. Marco Zorzi@
    Ho cassato il tuo commento. Se devo essere bannato da Google preferisco esserlo per qualcosa che scrivo io, piuttosto che per la prosa incauta di altri.

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  2. Marco Zorzi@
    Mi sembrava di essermi spiegato nel commento. Oggi ogni testo che contenga insulti, espressioni molto aggressive, è suscettibile di interventi censori o penali. Le stesse cose si possono dire in modi sobri.
    Ti ringrazio degli apprezzamenti, ma anche qui sei esagerato e ti fai prendere la mano. Evitare le iperboli, mi diceva il professore d'italiano al liceo.
    Troppo generoso. Ciao.

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  3. https://www.youtube.com/watch?v=ef8sXZ94Ef8

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