domenica 13 gennaio 2019

GLOBALIZZAZIONE: EPICENTRO SUD ----- "O la Troika o la vita" a Firenze, cinema Odeon


EVENTI SPECIALI
JANUARY 17: O LA TROIKA O LA VITA


Giovedi 17 Gennaio (ore 21) all’Odeon la prima nazionale del film documentario O LA TROIKA O LA VITA di Fulvio Grimaldi e Sandra Paganini. Sarà presente in sala il regista Fulvio Grimaldi e in videocollegamento (su Skype) il filosofo Diego Fusaro (tra gli intervistati nel film).

Il film illustra gli effetti sull’area mediterranea della globalizzazione neoliberista imposta da Unione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale. La Grecia distrutta nel corpo e nell’anima, il Medio Oriente e l’Africa devastati da guerre e saccheggi. Popolazioni sradicate per creare masse di manovra dello sfruttamento e delle destabilizzazioni. Un territorio nazionale già dissestato sul quale imperversano, nella complicità di una politica succube delle lobby, le multinazionali del fossile. Mancata prevenzione, speculazione edilizia e abbandono segnano il destino dei terremotati (una parte del film è dedicata al sisma del 2016 che ha colpito il Centro Italia). Crimini contro l’umanità in Grecia e e resistenza umana in Italia.

Tra gli intervistati spiccano, oltre al filosofo Diego Fusaro, l’economista Vladimiro Giacchè e il fisico teorico Francesco Silos Labini, ambedue editorialisti de “Il Fatto Quotidiano”.

Con l’approfondimento cinematografico Grimaldi scuote gli animi verso il cambiamento, ponendo l’accento su tutta una serie di problematiche misconosciute, dalla perdita di potere degli Stati nazionali ultimo baluardo della rappresentatività popolare, alla creazione di una dimensione transnazionale cinica, dominata dalle oligarchie finanziarie che speculano e ricattano quegli stessi Stati e i loro popoli perseguendo esclusivamente i propri interessi lobbistici. Così la tragedia sociale ed umanitaria della Grecia ridotta al fallimento dall’Europa che doveva essere il sogno di una casa solidale per tutti gli europei, ma si è invece rivelata l’incubo di una dittatura spietata della finanza e del capitale sugli esseri umani, si collega con quella del terremoto nei nostri territori dove la ricostruzione, a distanza di oltre un anno, non è neanche iniziata. Il dramma dei migranti e il problema del loro afflusso nei paesi europei che si affacciano sul Mediterraneo i quali entrano in crisi nella gestione “solitaria” di questo problema, si collega alle guerre, ai bombardamenti e allo sfruttamento economico e delle risorse naturali dei paesi di origine di queste masse di disperati che le oligarchie egemoniche conducono da sempre con il colonialismo prima e oggi con il neocolonialismo. Il documentario ci guida a una lettura di questi fenomeni all’interno di un contesto globale che viene nascosto dai mass media.

Fulvio Grimaldi, giornalista, inviato di guerra e di ambiente, firma della BBC, Rai e altre testate nazionali e internazionali, ha realizzato 24 documentari sui conflitti, tra chi pretende di dominare e chi resiste: Vietnam, America Latina, Medio Oriente, Africa.

Sandra Paganini, studiosa di storia e scienze umane, videoperatrice, storica collaboratrice di Grimaldi, è co-autrice di questo documentario.

O LA TROIKA O LA VITA (Italia, 90′) – Un film di Fulvio Grimaldi e Sandra Paganini

Versione italiana
Cinema Odeon Firenze


12 commenti:

  1. Sento disgusto per l'esultanza viscida ed ipocrita dei "democratically correct" ma anche dai certi populisti per il sequestro di Cesare Battisti in Bolivia. Mi risulta assai strana questa presunta cattura in Bolivia e l'estradizione a tempo di record. Neanche il tempo del visto emesso da un tribunale boliviano (era anche domenica). Dal Brasile non sarebbe potuto comunque essere estradato perchè, anche fosse stato revocato , il Brasile non prevede la pena dell'ergastolo. Mi sa tanto di "extraordinary rendition" o di rapimenti in stile Mossad.
    Non mi piace Soppressatira in genere, ma questa volta penso la battuta sia azzeccata:
    https://www.facebook.com/soppressatira/photos/a.756208354470070/2003570163067210/?type=3&theater
    A proposito di Tav e di Erri de Luca, con l'insonnia di stanotte ho rivisto un video con lui ospite di Formigli, il quale parlando della denuncia a suo carico per aver invitato a boicottare la Tav gli chiese se la libertà di parola valesse solo per Charlie Hebdo e non per Dieudonnè (credo si scriva così) arrestato e bandito da tutti i teatri francesi per una battuta giudicata antisemita. Risposta di De Luca era più o meno così: "Io difendo la libertà di parola, difendo Charlie Hebdo, ma la battuta di Dieudonnè non voleva far ridere nessuno, poi quando si toccano temi religiosi bisogna stare attenti a non urtare le sensibilità". Come fa Charlie Hebdo che ironizza addirittura sui morti da bombardamenti e nei terremoti?

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  2. Gentile Dott. Grimaldi, mi scusi l'indelicatezza nel richiamare la sua attenzione.. ma occorre una luce a rischiarare il buio attorno alla figura di Cesare Battisti, ai i perché e per come cosi tante volte si proceduto affinché venisse estradato fino alla diretta televisiva dell'atterraggio dell'areo che lo ha riportato in Italia!
    Sarebbe davvero cosa gradita, immagino non solo per il sottoscritto
    Saluti

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  3. Fred@
    Gentile Fred, l'intera vicenda mi disgusta profondamente. Non ho elementi per dare una valutazione giuridica, ma per un disgusto politico per i carnefici del nostro paese che si atteggiano a giustizieri sì. Nel mio prossimo articolo ne parlerò, ma molto brevemente.

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  4. Per onestà di informazione, ho trovato questo articolo di Wu Ming, il quale ha assunto posizioni discutibili su vari temi, ma qui mi sembra che in questo clima di isteria e di parate di tromboni in trionfo, che portano Battisti come trofeo di guerra, un po' come fecero gli austriaci cento anni fa con il suo omonimo, faccia chiarezza sulle vicende politiche e giudiziarie dell'epoca. Fra l'altro ricorda come una delle presunte vittime di Battisti, il gioielliere Torregiani, non esistò, con un complice, a scatenare una sparatoria ed a causare la morte di un cliente di un ristorante, oltre che ad uccidere a freddo un rapinatore. Era l'epoca di una guerra "sporca" a bassa intensità, in cui spesso gioiellieri e privati armati si sono presi la facoltà di uccidere presunti ladri o solo persone dalle quale si sentivano a torto o ragione, minacciate. Ero appena bambino, ma mi ricordo dell'uccisione di Re Cecconi, bandiera della Lazio e giocatore della Nazionale, con assoluzione a tempo di record dell'uccisore e festa dell'associazione gioiellieri per quella impunità conquistata.
    https://www.wumingfoundation.com/italiano/outtakes/cesare_battisti_2.htm

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  5. Uhm,uhm...

    https://youtu.be/jARHTKw19XQ

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  6. Sono quello che ti ha scritto
    "Ti sputtaneremo in tutto il
    Sudamerica" ti chiedo scusa, ma la rabbia è tanta e questi leghisti antimeridionalisti, razzisti e antisemiti proprio non
    li sopporto, inoltre come fai a sostenere questi forcaioli dei 5S? Sono molto amareggiato dalla
    piega che sta prendendo questo
    paese, la sensazione e di essere
    passati dalla padella alla brace.
    Scusa di nuovo se ti ho in qualche modo turbato, comunque
    il mio giudizio politico non
    cambia, vedere il duo Salvini Bonafede aspettare all'aeroporto
    quel vecchio (fosse anche stato
    Totò Reina), mi ha fatto rivoltare lo stomaco.

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  7. Mercoledì 17? Non sarà giovedì 17? E' una errata corrige.

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  8. Good italian extraordinary rendition:

    https://youtu.be/HSMH-6WooA0

    Non si se ridere o piangere, un abbraccio.

    Luisa (una ormai vecchia figlia dei fiori).

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  9. Luisa@
    Grazie Luisa.
    Una roba al tempo stesso grottesca, patetica, miserabile, oscena.
    Bonafede ha chiuso.

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  10. Con probabili guerre alle porte
    qui si rischia la deriva cilena.

    Marco@mix

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  11. Quest'uomo mi ha ricordato Jean Valjean del romanzo i MISERABILI, di lui si crede di sapere
    tutto , i media di regime e moltissimi siti di "controinformazione" dicono che in tutti questi anni ha fatto la bella vita, tutti sanno quanti soldi guadagnava, cosa pensava, tant'è che quando è stato rapito aveva addosso la grande fortuna dell'equvalente di
    3 miseri euro, all'arrivo in italia è stato sottoposto alla gogna in un raccapricciante filmato di regime e una volta tradotto nella prigione sarda ha supplicato il direttore di poter tenere la foto del figlio in cella, cosa che gli è stata negata.
    Ho ingenuamente pensato che dopo il clamoroso omicidio di stato del povero Cucchi le cose fossero cambiate, che stupido sono stato, non c'è modo di migliorare le tecnocrazie, esse vanno solo abbattute!
    Nonostante io sia di estrema destra ho sempre tifato per lui prendendomi sospeti e insulti
    da chi la pensa come me, se potessi gli manderei dei sodi e una lettera di conforto, ma le mie misere condizioni non me lo permettono (sto scrivendo da un pc pubblico di una biblioteca), ma mi auguro che in tanti lo facciano e che ognuno adotti qualche povero Cristo di cui conoscono o intuiscono le motivazioni della carcerazione (malati di mente, chi ha rubato per bisogno, detenuti politici ecc).

    P.S. Se scrivete a battisti badate che la sua posta e sottoposta a censura per via del regime carcerario a cui é soggetto, quindi fate attenzione a quello che scrivete.

    Con stima.

    Antonino

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