Nell'imminenza della guerra alla Libia, ordinataci dalla Nato, per tornare a distruggere e depredare quel paese e alla luce della sempre più massiccia aggressione della coalizione Nato-Israele-Golfo a Siria e Iraq, cui si oppone la vittoriosa resistenza del popolo siriano, assistito dalla Russia, il COMITATO NO GUERRA NO NATO diffonde questo volantino. Invitiamo a riprodurlo e a distribuirlo ovunque.
BASTA GUERRE!
L'Italia, dopo aver occupato, depredato e massacrato la Libia dall'invasione del 1911 allo sterminio del 2011, si appresta, ancora con la NATO e sotto comando USA, a una nuova guerra contro il paese africano.
Le precedenti incursioni della sedicente "comunità internazionale" hanno ridotto una nazione prospera e pacifica in un ammasso di rovine, lacerato da cento fazioni, percorso da bande di predoni, tutti impegnati a depredare i libici delle loro risorse petrolifere e idriche.
Il parossismo bellico di Turchia, Qatar e Arabia Saudita, strumenti di USA, NATO e Israele nella frantumazione degli ultimi Stati della regione che non accettano la dittatura colonialista, la Siria e l’Iraq, prospetta l’apocalissi di una conflagrazione mondiale.
Dopo aver utilizzato i cosiddetti “dittatori arabi” come pretesto per le loro aggressioni, questi paesi ora fingono di voler combattere il jiadismo terrorista di Isis e Al Nusra, da loro stessi creato e diffuso dall’Africa al Medioriente, dall’Asia all’Europa, in una spaventosa escalation di crimini di guerra e contro l’umanità.
Un apparato mediatico bugiardo, legato alle centrali del bellicismo imperialista e alle sue industrie delle armi, sostiene una serie ininterrotta di aggressioni nel segno di un nuovo e più letale colonialismo che distrugge Stati, stermina popoli, provoca l'immensa tragedia dei rifugiati, volge in distruzione e morte quanto viene sottratto a ospedali, scuole, welfare.
Il governo italiano ci rende corresponsabili di questo immenso oceano di sangue. La nostra Costituzione lo rifiuta. Le guerre d'aggressione sono il massimo crimine contro l'umanità. I popoli hanno diritto all'autodeterminazione. Sosteniamone la resistenza. Fermiamo gli assassini. Via la NATO, via le basi USA dall’Italia.
COMITATO NO GUERRA NO NATO
In Siria piu' di cento morti in due attacchi terroristici. Presi con molta sufficienza dalla stampa e dalla opinione pubblica democratica, come una catastrofe inevitabile e quasi naturale, mi ritornano in mente le parole di Obama. Non ci puo' essere una pace in Siria con un governo vicino ad Assad, tradotto un governo non gradito all'occidente ed i suoi Alleati. Forse nonostante la tregua a meta', la guerra continua con altri mezzi, sempre piu' asymmetrical. Nessuno propone di mettere una bandiera siriana nel suo spazio facebook. Nel frattempo i droni da Lampedusa vanno verso la Libia, ma solo per azioni "difensive" cioe' coprire le spalle ai conquistatori delle zone petrolifere....
RispondiEliminaconosco un militare che è su una nostra portaerei e da mesi mi dice che si prepara l'attacco in Libia...che schifo (ma non l'ho convinto a desistere...i soldi prima di tutto)...è vero quello che diceva quel comico USA sulla guerra https://www.youtube.com/watch?v=gMpRJe_AkbY . il cancro USA-ISRAELE minaccia il mondo intero e noi tutti...nel loro DNA c'è questo...la guerra e il furto...non se ne esce...nel 2011 era così oggi ancora siamo sempre lì
RispondiEliminaSul Corriere della sera l'immancabile articolo autocelebrativo ed auto assolutorio di Panebianco contro "gli estremisti" che lo hanno osato contestare mostrando a tutti il suo articolo sulla guerra di Libia. Questi tromboni (insegna all'università dal 1976, praticamente un vitalizio) quando non sanno che pesci prendere parlano del '68 della violenza politica di quegli anni e della democrazia messa in pericolo da chi non pensa democratico. Morale, chi non è d'accordo con me e mi contesta è un "potenziale terrorista" e non deve avere spazio.
RispondiEliminaNel frattempo il ministro Gentilomi respinge le ipotesi formulate dal governo egiziano sulla possibile violenza legata a fatti privati od alla criminalità comune per il ricercatore italiano in Egitto...sembrano tutti volere una verità sola, un pò come per il caso di Bossetti dove sembra che più che la verità si cerchino conferme ad una tesi, e come queste conferme si rivelano inutili, contraddittorie o controproducenti, avanti altre fonti, altri testimoni. Come peraltro accaduto per il processo a Milosevich e peggio per quello del generale Mladic, prigioniero dal 2011 all'Aia,(una Guantanamo europea?) che dura ormai da quattro anni senza che se ne sappia niente.