Al Maxxi in questi giorni è esposta
una mostra che - come tutta l’Operazione Caesar, sponsorizzata dal
governo del Qatar – ha la stessa attendibilità delle “Armi di Distruzione di
Massa” di Saddam o delle “Fosse comuni” di Gheddafi. Una mostra nella quale i
visi fotografati (quando, al pari dei cartellini mortuari, non sono celati da
rettangoli neri) sono in alcuni casi identificabili con quelli di soldati del
governo di Damasco uccisi dai “ribelli”.
Come si sa, il Qatar è fra i
principali sostenitori dei gruppi armati estremisti che impediscono veri
negoziati fra il governo e l'opposizione non armata.
La documentazione completa delle
falsità della mostra in questo Report:
E aggiungo:
A questo link
troverete un video che illustra la natura e le imprese degli ultimamene tanto
promossi “Elmetti Bianchi” attivi come presunti soccorritori imparziali ad
Aleppo e a tutti gli effetti inseriti nelle formazioni terroristiche di Al
Nusra, ora Fatah el Sham, e dei mercenari associati dai media glorificati come
“moderati”. Il video, nella parte finale, mostra questi soggetti in piena combutta
con i tagliagole jihadisti mentre gironzolano armati e partecipano alle imprese
dei terroristi. Io ne ho illustrato la matrice, i fondatori, i dirigenti, tutti
riconducibili ai servizi Usa e Nato, nel mio blog www.fulviogrimaldicontroblog.info, sotto il titolo “CURDI, RIBELLI
MODERATI, ELMETTI BIANCHI…” . La campagna che ci sta investendo, nel momento in
cui la consorteria che conduce il tentativo di distruzione dell’ennesimo stato
nazionale sovrano, progressista, antimperialista e laico arabo subisce pesanti
contraccolpi dall’esercito patriottico siriano e dai suoi alleati russi,
iraniani e hezbollah, ha per protagonisti, oltre a questa ciurmaglia di finti
samaritani, la mostra delle fotografie di “Caesar” al MAXXI di Roma.
Già
screditata da precedenti diffusioni per mano di Amnesty International, reduce
dal clamoroso tonfo del rapporto sulle sparizioni e torture nelle carceri
siriane, risultato del tutto privo di basi attendibili, la mostra delle foto di
questo anonimo (ovviamente) presunto ex-poliziotto siriano illustrerebbero la
pratica del governo di Damasco di torturare e uccidere migliaia di detenuti.
Come le precedenti bufale di Amnesty e affini umanitaristi, anche questa manca
totalmente di documentazione e perfino di credibilità logica. Quale è il
governo che rischia il discredito e la ripugnanza, perfino della popolazione sul
cui consenso è fondata la sua legittimità, fotografando e archiviando le prove
delle sue scelleratezze?
Ma poi ce n’è
anche per la Russia e Putin, responsabili di avere rotto le uova nel paniere
sion-imperialista del Nuovo Medio Oriente da frantumare e soggiogare. Entrato
in campo in difesa del diritto internazionale e contro una guerra
d’aggressione, divenuto giocatore globale su un palcoscenico in cui doveva
recitare l’unica superpotenza, diventa oggetto si una demonizzazione rispetto
alla quale quelle di Milosevic o Gheddafi sono buffetti. In questi giorni di
iperattività, probabilmente finalizzati allo scontro diretto, riappaiono,.
sugli schermi e sui paginoni dei chansonnier Nato, Anna Politovskaja, la
giornalista uccisa dieci anni fa a Mosca, e Boris Nemtsov, ucciso nel febbraio
dell’anno scorso.
La prima,
oltreché per un giornale atlantista russo, lavorava a tempo pieno per la stessa
emittente cui collaborava Giulietto Chiesa negli anni ’90: Radio Liberty/Radio
Free Europe, organo storico della Cia, finanziato da George Soros, in cui
riversava le sue filippiche contro Putin, “distruttore della democrazia” e le
eulogie a quei terroristi islamisti in Cecenia, che poi sarebbero stati
impiegati in Siria e Iraq. Nemtsov capeggiava un micropartito d’opposizione,
era sostenitore degli oligarchi messi in galera e aveva servito fedelmente
Eltsin durante gli anni della svendita della Russia alle multinazionali. Il suo
fastidio al governo era misurabile in deiezioni di mosche. Due cadaveri
lanciati tra i piedi di Putin, come, sulla stessa falsariga, i 3000 delle Torri
Gemelle tra quelli degli afghani e degli iracheni. I sicofanti della russofobia
trascurano che gli assassini delle due figure care all’Occidente sono stati
individuati, processati e condannati e anche che, alla faccia
dell’antidemocraticità dello “zar”, è vivo e virulento in Russia un arcipelago
di media di opposizione. Che loro, indifferenti alla contraddizione,
sistematicamente citano.
E’ di
evidenza solare il tentativo di utilizzare queste montature propagandistiche
per compensare e oscurare lo sbigottimento del mondo di fronte: 1) alla vera e
propria guerra di una polizia con licenza governativa di uccidere contro la
popolazione afroamericana negli Usa; 2) il flusso di rivelazioni, pubblicate
addirittura in un rapporto del Senato Usa, sulle sistematiche torture impiegate
dalle forze dell’ordine e dai militari Usa; 3) il disfacimento delle forze del
terrorismo mercenario in Siria di fronte all’offensiva lealista; 4) la
progressiva riabilitazione, operata dai governi Nato e dai loro strumenti di
disinformazione, delle organizzazioni mercenarie importate in Siria, prima al
Nusra e ora addirittura Isis, al fine di poter spostare, ora anche
pubblicamente, l’aggressione alla Siria dalla finzione anti-jihadista,
direttamente alle forze armate siriane, alla popolazione e agli alleati russi.
E’ probabile
che siamo alla vigilia di una conflagrazione che metterà a rischio la
sopravvivenza di una buona parte dell’umanità e che questo sia il lascito passato
da Obama e dai riattizzati neocon talmudisti a Hillary Clinton, alla più sanguinaria
e psicopatica rappresentante del moloch militar-finanziario impegnato nella
realizzazione della dittatura mondiale.
Giusto ieri sera al Tg3 ho visto il servizio dedicato alla mostra con tanto di intervista ad un "sopravissuto" delle infernali carceri, che avrebbe aiutato nell'identificazione delle vittime. Tutte, ovviamente, pacifici manifestanti torturati dall'orco Assad per aver osato chiedere libertà e democrazia (all'americana). Non poteva mancare poi l'intervento di un rappresentante di Amnesty che ricordava ai telespettatori che "dal 2011 ad oggi 17.311 persone sono morte di tortura nelle carceri siriane".
RispondiEliminaDe Mistura, dopo aver fornito cifre a caso sui morti di Aleppo (la maggior parte dei quali ovviamente bambini) e disegnato uno scenario apocalittico, si è detto disposto ad accomapagnare personalmente gli jihadisti fuori dalla città. Questi hanno però rifiutato, convinti di poter ancora rompere l'accerchiamento.
A Trieste intanto si è scatenata una bufera perchè il sindaco ha deciso di rimuovere lo striscione "Verità per Regeni" dalla facciata del municipio. Per molti si è trattato di vilipendio alla bandiera.
Oggi sul tg di LA7 l'intervista al vescovo di Aleppo. Pur dicendo che I bombardamenti fanno danni alla citta', da qualunque parte arrivino, ha detto che la soluzione e' fermare l'afflusso di "ribelli" dagli altri stati e rimuovere l'embargo (che pochiricordano essere applicato anche sui medicinali).Dice di essere convinto che la Siria puo'tornare ad essere quell pacifico mosaico di popoli e di culture che era prima, oltre al fatto che I cristiani li non erano perseguitati. Un po' di luce e di verita' anche da un canale ufficiale solitamente che segue una linea europeista e filoatlantica.
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=Cd-i8QpuH0g
RispondiEliminaVolevo solo ricordare la "tragedia" del Vajont, come l'ultimo terremoto assolutamente evitabile ma avvenuta per inciuci tra costruttori e politici salvo poi versare lacrime di coccodrillo sulle 1918 vittime e speculare sulla loro morte e il dolore delle loro famiglie. Qualche anno fa le comunità di Longarone ed Erto-Casso si sono mobilitate contro la privatizzazione dell'ente che ora gestisce le acque di quel che rimane del lago. Dopo 53 anni nulla purtroppo è cambiato.
@Anonimo: Ho avuto dieci anni fa la possibilita' di visitare quella diga. Non sapevo della privatizzazione delle acque, tanto piu' che la diga e' ancora sotto gestione Enel. Comunque sia acqua privatizzata,alla faccia del referendum di anni fa.
RispondiEliminaI bombardamenti a Sanaa non creano sdegno nel coreano succube degli usa ,nessun consiglio di sicurezza.La psicopatica Killary Stranamore puo' vantare dei meravigliosi finanziatori delle sue campagne proprio negli stragisti dello Yemen,i debosciati satrapi delle monarchie del golfo,tra l'altro noti per come rispettano le donne attribuendo loro un elevato valore (in cammelli o in dollari,a seconda delle circostanze da bravi uomini di mondo...).
RispondiEliminaLe rispettano quasi come il noto gentleman a cui si accompagna la psicopatica Killary Stranamore.E il clan sodale col quale hanno spartito il potere con l'intermezzo dello zio Tom obama,i bush (qualche milioncino di cadaveri sulla coscienza,equamente spartiti,piu' di Gengis Khan) si dichiarano disgustati dal grave crimine dei commenti "sessisti" di Trump...i bush...si,si proprio i bush...
Intanto per la psicopatica Killary Stranamore alfiere dei progressisti,tra l'indifferenza generale,sembra normale mostrare un odio patologico ,un'ostilita' pregiudiziale e preconcetta verso l'altra superpotenza nucleare .Argomento di second'ordine che passa inosservato davanti alle gravissime vicende del cazzeggio del parrucchinato antagonista di 11 ani fa.
Va a finire che le sue smargiassate da film di Alvaro Vitali finiscono per farci diventare quasi simpatico un palazzinaro col parrucchino arancione .Coi suoi mille difetti e .pur essendo leggermente piu' reazionario di Attila,almeno sembra conservare qualche connotato umano.E forse,pensate un po',ci eviterebbe anche l'olocausto nucleare.
Poi pero' se uno inizia a pensare a quello che ci circonda si chiede :Ma ne vale la pena ? Vieni Killary Stranamore,caldeggiata da tutti quelli che contano,schiaccia sto cazzo di bottone e facciamola finita.Rinchiuditi con le tue elites e un po' di cani da guardia nei tuoi bunker e ,se ancora non vi sarete scannati,tra qualche anno venite fuori e godetevi quel che restera' .
Gia' e' uno schifo adesso,figuriamoci dopo una guerra nucleare e ,soprattutto "popolato"da merde come voi (non uso il termine ratti perche' non valete neanche un pezzo della coda di quelle povere bestie ). Welcome.
Luca.
Luca@
RispondiEliminaInvettiva formidabile. Sei davvero bravo.
Per quello che conta mi complimento anche io, straordinaria invettiva che fotografa benissimo lo schifo che viviamo.
RispondiEliminaMi sa che il mondo distopico che Hollywood ci ha mostrato in film che hanno fatto storia e' gia' qua, loro la realta' la anticipano.
A proposito di Hollywood tutte le anime liberal della fabbrica dei sogni sono con Killary naturalmente contro quel maschilista di Trump......e'certo meglio lei che rideva sadicamente del linciaggio di Gheddafi piuttosto che quel cafone di Trump che maltratta le donne con battute da film della commedia italiana scollacciata anni 70.
RispondiEliminaIl maritino della sadica prossima commander in chief invece che teneva Monica Lewinsky sotto al tavolo e' di tutt'altra pasta, vuoi mettere....deve essere per questo che ho visto l'altro giorno il video del buon Bob De Niro scandalizzato della candidatura di Trump.
A questi Goebbels gli faceva un baffo.
Un argomento che forse c'entra poco ma riguarda il famoso striscione rimosso (giustamente) dalla facciata del Municipio di Trieste che chiede (una) "verita' per Regeni". Riportato con enfasi da molti giornali, primo fra tutti il "Manifesto". Il confronto fra il caso dei due maro' con la storia di Regeni piu' o meno alla stregua di tifo organizzato (anzi io preferisco quello negli stadi, che mostra piu' umanita'). Non si puo' essere contro la strumentalizzazione del caso Regeni senza essere sostenitori dell'eroismo dei maro' o viceversa? Ed a proposito dei due (che poi sarebbero stati sei) nessuno che ne parli' piu'? Non doveva esserci un arbitrato con l'India? si fara'nel 2050 o quando? Nessuno che vada ad intervistare I pescatori superstiti e le famiglie dei due fucilati dai fucilieri? Pochi sono i giornali che riepiloghino seriamente I fatti e le dichiarazioni dei protagonisti mentre gli altri trasformano in una nebulosa indistinta anche fatti ormai accertati. Possibile che anche la satira mainstream, feroce spesso con I capi di Stato salvo quelli proprio "giusti" osservi un rispettoso silenzio sulla vicenda? Possibile che non si sappia neanche cosa stiano facendo oggi I maro' protagonisti di quella storia, dove siano e se saranno sottoposti a processo in Italia? Si sa tutto sugli avvisi di garanzia ai politici e qui non si sa nulla?
RispondiEliminaSono contento che almeno l'arcivescovo di Aleppo sia stato ascoltato da qualcuno, anche se è solo una goccia nel mare. Almeno un paio di anni fa incontrai il Patriarca della Chiesa Melchita, Gregorio III, anche lui siriano e mi sembrò molto meglio di tanti vescovi e prelati di noialtri che alla fine servono il Nuovo Ordine Mondiale. Al massimo questi ultimi parlano di violenze sui cristiani in Medio Oriente, ma non dicono chi è che perpetra queste violenze. Non certo lealisti di Assad e nemmeno di Saddam.
RispondiEliminaL'unica cosa che mi ha davvero sorpreso nel mondo mediatico è stato il telefilm Braindead - Alieni a Washington. In un episodio si dice esplicitamente che i crimini della Siria sono un falso e si vede pure un senatore americano che addestra dei finti "pentiti" siriani a parlare di esperimenti di armi di sterminio su panda e foche (animali che in Siria non ci sono nemmeno). Quindi anche dall'altra parte dell'Oceano c'è qualcuno che ha mangiato la foglia e ha capito che viviamo un grande sceneggiato repubblicano-democratico.
Caro Massimo Ceci,grazie mille per i complimenti.Contano e molto,perche'sono la dimostrazione che qualcuno condivide certe ovvieta' nascoste da tutti i media.
RispondiEliminaDel resto Killary (avevo scritto jena,ma ho prontamente cancellato pensando all'incolpevole canide) che sghignazza davanti alla tortura di un essere umano e' la dimostrazione della filosofia che caratterizza apertamente la societa' piu' malata del globo.Gli amerikani continuano imperterriti a ingurgitare secchi di popcorn davanti ai loro film intrisi di violenza senza limiti(chi credete che scriva i copioni per i filmati dell'isis?...),ma un mezzo capezzolo ad un Superbowl diventa una iattura nazionale.Poveri stronzi...non li ho molto simpatici gli amerikani,e non me ne vergogno per niente.A proposito qual e' la societa' che ci viene additata come esempio da seguire in ogni campo ?Ovvio,quella amerikana ! Ed il geniale premier rignanese della sinistra 2.0 (meglio forse togliere il 2 ed anche il puntino) ritiene il modello economico amerikano il migliore possibile.In attesa pero' della rivoluzione giuslavoristica che fara' dell'Italia la nazione con piu' alto indice di crescita. La sinistra 3.0 proporra' come elemento di modernita'e di sviluppo un nuovissimo modello economico-sociale :la schiavitu'.Contro la sinistra del PD che invece proponeva il feudalesimo . Un sistema obsoleto pieno di lacciuoli burocratici (le consuetudini,il giudizio di Dio) e con dei costi di welfare(costruzione delle mura,difesa dei servi della gleba)a carico del feudatario che non possiamo piu' permetterci.Per non parlare di connotati sessisti come lo ius primae noctis.
Invece la schiavitu'sara' il modello ideale per la piena occupazione ed il superamento delle controversie in tema di lavoro.Pero' con un limite invalicabile :le belle app e le icone colorate non dovranno fare riferimento ad identita' di genere o razziale.
In soldoni :te digiti sull' icona con la frusta,poi ti becchi quel che viene.Schiavo si.Uomo,donna,trans,bianco,nero o giallo sono cazzi tuoi.
Altrimenti fai piangere la boldrini.
Luca.