mercoledì 4 dicembre 2019

SARDINE: NON ABBOCCARE, NON ACCREDITARE, SMASCHERARE




Pubblico parte di un contributo dell’amico Piotr al dibattito se convenga o meno, interpretando Gramsci e altri in modo non omogeneo a seconda degli interlocutori, provare a inserirsi nel movimento di piazza delle cosiddette sardine. Fenomeno non spontaneo, ormai inconfutabilmente dimostratosi fiancheggiatore di un establishment domestico e internazionale rappresentato da oligarchie neoliberali (da noi PD, IV e annessi) parademocratiche, atlantiste, pro-UE, guerrafondaie. Le stesse che, tentando di coprire le proprie responsabilità per il deterioramento di tutte le condizioni sociali, economiche, ambientali, culturali, si definiscono antipopuliste, antirazziste, anti-xenofobe, antisovraniste, antifasciste, pur nel proseguimento accelerato di un processo di fascistizzazione imperialcapitalista. Un biototalitarismo del Terzo Millennio portato avanti con sempre più feroci meccanismi di trasferimento della ricchezza dai dominati ai dominanti, di sradicamento, mescolamento e livellamento di popoli, cancellazione di identità e della relativa coscienza-conoscenza di passato e presente, giusto e ingiusto, di falsi scopi, compressione di libertà e diritti nella società della manipolazione, falsificazione, sorveglianza, controllo e censura (definita dai fakenewsisti di regime “lotta alle fake news”).
Smascherare le operazioni alla “sardina”, dello stesso filone di tutte le rivoluzioni colorate e dei movimenti di distrazione di massa dai crimini del Sistema e dalle contraddizioni reali, dovrebbe essere l’impegno della fase.
Fulvio
Italia
Non ritenevo e non ritengo possibile “dialogare” con le Sardine?
Per due motivi, argomentavo.
Il primo motivo è che è un movimento blindato dai suoi leader, dai suoi sponsor, dai media, ed è blindato nelle modalità (anche tecniche) di convocazione. E' un movimento che se solo mostrasse crepe nella blindatura verrebbe immediatamente dismesso.
Il secondo motivo, legato al primo, è che la piattaforma di convocazione del movimento delle Sardine è stata congegnata in modo da escludere la discussione e il contraddittorio. E' una piattaforma escludente perché è basata su sentimenti politici vaghi che non devono assolutamente essere approfonditi razionalmente. Una piattaforma che si basa non su argomenti ma su insulti (“populista”, “razzista”, “nazionalista”, “sovranista”, “rossobruno”).
E' una piattaforma basata sui dogmi e sull'esorcismo. Una piattaforma religiosa, non politica.
Tuttavia facevo i miei sinceri auguri agli ardimentosi che volevano cimentarsi col dialogo.
Ed ecco i primi risultati.
A Firenze domenica scorsa una persona che si era intrufolata nel mare delle sardine con una bandiera rossa con tanto di falce e martello, è stata allontanata dalla folla.
A Taranto un gruppetto che oltre a Bella ciao si è messo a cantare Bandiera rossa è stato azzittito dalla folla. Notevole, se si pensa che ai miei tempi Bella ciao e Bandiera rossa andavano sempre in tandem! Tempi geologici differenti, evidentemente.
I media filosardineschi hanno motivato questi due spiacevoli episodi all'unisono: “Le Sardine non vogliono essere caratterizzate politicamente”.
Una grande, enorme cazzata che vuole nascondere la realtà.
Già, perché le Sardine sono molto caratterizzate politicamente. E caratterizzate molto male.
Quando gettano “un ponte ideale” tra loro “e chi manifesta a Hong Kong e in Iran” e non gettano invece nessun ponte ideale tra loro e chi manifesta in Bolivia contro il golpe fascista, in Cile contro il campo di concentramento neo-liberista messo in piedi dai tempi di Pinochet con l'ausilio dei Chicago boys, o con chi resiste in Venezuela alle squadracce dedite alle guarimbas, cioè alle violenze squadriste, o con la sinistra perseguitata in Ucraina e in Lettonia, se le Sardine scelgono di gettare quei due specifici ponti ma non gli altri, allora lo schieramento politico è certo e sicuro, come una madre rispetto a un padre.
Perché?
Perché il PD, assieme a Boldrini, Meloni e Salvini, sostiene il golpista fascistoide venezuelano Guaidó e si è rifiutato di incontrare i parenti delle vittime delle guarimbas.
Perché il PD, come Boldrini, Meloni e Salvini, non dice assolutamente nulla sul golpe fascista e razzista in Bolivia. Anzi, la sua (del PD) Mogherini ha definito “legittima” l'autoproclamata presidentessa.
Perché il PD ha sostenuto fin da subito i nazisti ucraini, tanto da far infuriare la sua stessa base.
Perché il PD, assieme ancora alla Meloni, sostiene Joshua Wong, il candidato para-golpista di Hong Kong frequentatore del capo ufficio PR di al-Qaida.
Perché il PD ha detto che sulle cose importanti non bisogna far votare la gente: il "popolo sovrano" se ne deve star zitto.
Perché il PD segue quel che dicono gli USA e oggi la principale parola d'ordine di Trump è: “Contro la Cina e contro l'Iran!”. E le Sardine fan da cassa di risonanza.
Perché siamo arrivati ad essere l'11° Paese al mondo per spese militari e non contento il neo-governo di neo-centrosinistra ha deciso di comprare 90 F35 a suon di miliardi di euro (con un inqualificabile voltafaccia sia del M5Stelle che del PD). Altro che scuola, lavoro e sanità.
Perché abbiamo uomini e mezzi militari in decine di Paesi stranieri e nemmeno sappiamo cosa stanno facendo (militari uccisi nel Kurdistan iracheno dove non dovevano esserci, nostri droni abbattuti in Libia dove nessuno sapeva che ci dovessero andare, …).
Perché il PD segue pedissequamente una potenza che ha fatto piani per una possibile guerra d'aggressione (contro i suoi competitors) dove sono tranquillamente previsti  centinaia di milioni di morti, che le "alcune migliaia di morti" per sedersi al tavoli delle trattative di Mussolini sono in confronto una ingenua bambinata. E non storcete il naso se dico questo, per favore, perché dopo che gli "psicopatici di Washington" (credit: Paul Craig Roberts, ex sottosegretario al tesoro di Reagan, uno che Washington la conosce bene) hanno stracciato unilaterlamente i trattati con la Russia sulle armi atomiche di medio raggio, dato che nel medio raggio ci siamo noi, quei morti potrebbero essere i nostri figli e le nostre figlie, i nostri e le nostre nipoti. Non fate gli struzzi.
Ecco il perché. Perché questo è il totale, la “bottom line”, il “grand total” della lista precedente: se proprio si vuole usare questa categoria, il PD è un partito fascista. Sì, anche lui. Non pensiate che noi si sia in una situazione così differente da quella del Bengala Occidentale. Non illudetevi.
Io ragiono con altre categorie, ma se proprio vi piace questa, occhio allora a dove sta il fascismo, attenti da dove proviene l'ondata.
Perché, abbiate pazienza, se un partito così “antipopulista”, “antiodiatore”, “antimachista” e “antisovranista” come il PD esegue gli ordini di un recordman mondiale del populismo, dell'odio, del machismo e della sovranità (o sovranismità) come Donald Trump, altro che Capo Horn. Il caos non può essere più completo.
Buona fortuna e buona navigazione.
Piotr


3 commenti:

  1. Il nocciolo della questione. Quando ero "Comunista" dentro e fuori, i sedicenti parlavano a favore dei Lavoratori, e le destre a favore dei padroni padroncini in effetti incapaci magnaccioni ed i risultati si vedono. Ora i "destri" "parlano" a favore dei Lavoratori ed i sedicenti sinistri effettivamente tramutati in demoNIOcristiani parlano ed agiscono a favore
    dei magnaccioni cravattari ue ue ue. Quindi dentro Rossa, ma fuori verde bianco e rosso Sovranista Costituzionale come da art 1 primo comma-cancellare l'ultimo. Il virtuale potere del VOTO lo darò a quello duro che sta loro di più sul penazzo: cioè Meloni che almeno ha il miglior "scrittore fantasma" e la migliore lettura del "gobbo elettronico". Tale e quale Scio' ! Monia 667

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  2. Il mio sospetto è, siccome il PD non può più essere credibile come baluardo al rigurgito fascista, anche per scelta della sua politica neo/liberista, Comunione e Liberazione è sceso in campo energicamente sotto forma di "Sardine i scatola "

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