giovedì 11 febbraio 2021

AAAAH ANNAMO BBENE! --- A Washington un topastro malridotto alla testa di una camarilla di draghi --- A Roma un drago alla testa di una camarilla di topastri malridotti

https://comedonchisciotte.org/sancho-2-mario-draghi-ovvero-lomino-di-burro/

Trovate il video su questo link. Da Youtube è stato rimosso senza spiegazioni.

In questa videointervista di "donchisciotte", fattami da Massimo e curata da Marco, si parla del chi, come e perchè relativi all' Uomo Fortissimo incoronato dai Forti Poteri e poi intronato dalle forze politiche, tutte raccolte in un'unica famiglia festante. Vi si accenna alla Davos del Grande Reset, Magna Carta di tutti gli attori in campo, e anche a tutti quegli eretici, fuori dalla cosiddetta "comunità internazionale", tipo Russia e amici, che se ne vanno per conto loro. Qui aggiungo su carta (anzi, ahimè, su schermo), qualche dato e considerazione che, nella pur ampia intervista, non ci stavano.

 

 

Mario Draghi e Guido Carli,  Mario Draghi e Christine Lagarde

Un mio amico bollava di morfonazismo chi deduce dalla faccia la natura del soggetto. Io credo, invece, che la faccia spesso diventa ciò che uno è stato.

Si parva licet....

Il mondo, almeno in Occidente, è meraviglioso. Nella capitale della "nazione eccezionale" dal "destino manifesto", la nuova caput mundi, viene incoronato un vecchietto un po' fuso, ma capace di sfruttare la fantastica False Flag  di Capitol Hill, degna dell'11 settembre, o di Charlie Hebdo. Come programmato dai soliti neocon, alla vittima dell'operazione, riferimento politico per metà degli americani, la panzana viene addebitata all'avversario, e ne consegue un altro tentativo di impeachment, grottesco quanto quello della bufala Russiagate. Impeachment che qualche maligno complottista ritiene  da infliggere piuittosto al Deep State oggi in carica che, come il suo terminale italiano, da tempo si è disfatto della Costituzione e, poi, si sarebbe rubato le elezioni. Nazione davvero eccezionale, dove si dà esempio di democrazia e solidarietà nazionale insegnando a metà del popolo a considerare "Terroristi domestici" l'altra metà.

E noi, come ininterrottamente dal 1943, le corriamo dietro e ci illuminiamo di  riflessi della sua gloria. Nella caput mundi moderna  è tornata la consorteria di salvatori delle nazioni del mondo. Nazioni riscattate mediante liquidazione immediata, Siria, Libia, Iraq, Yemen e andare; o differita da sanzioni, tipo Iran, Bielorussia, Venezuela, Nicaragua, Afghanistan, Cuba e andare; o nazificate come Ucraina, o colorate come a Hong Kong. A imitazione, nella caput mundi antica, un salvatore della Serbia a forza di bombe all'uranio e a grappolo (ministro della Difesa con D'Alema), ricupera e ci fregala un salvatore che la Cupola del soldo era riuscita a sistemare a Francoforte. L'Eletto l'aveva liberata dell'immane peso di essere, grazie al sangue e al lavoro di alcune generazioni, la settima potenza industriale. Da Francoforte ha allargato il salvataggio all'Europa del Sud ed  è anche corso a salvare la Grecia,  che ha liberato addirittura del male di vivere.


Le penne  col fucile a custodia del filo nero con i nodi

Tutto questo ci è stato illustrato e onorato dal concorso dei media che coadiuvano, con quelli loro, di salvataggi, la grande manovra di recupero di naufraghi. In questo caso, nientemento che la salvezza dell'integrità psico-morale di tutti noi, utilizzando il più classico degli strumenti: il campo di rieducazione in veste di plotone d'esecuzione.  

Il modello più avanzato è quella della rete La7, oggi, come fosse Natale, inghirlandata di festoni e striscioni pro-Draghi. Ne siete pratici: al centro, seduto nel vuoto, la vittima (nell'ordine temporale: un razzista, un omofobo, un negazionista e, oggi, il dissidente rispetto all'unità nazionale draghina. Mettiamo, uno che ha definito quest'ultima una montagna di panna montata con sopra la ciliegina preparata  dalla regina di Biancaneve. Lontano, o in alto, quattro esecutori di una sentenza già scritta dal conduttore, comandante del plotone che, alto in piedi, incombe sul malcapitato come la Moira. Non vi vengono in mente Floris, Gruber, Formigli, Zoro, Giletti? E il loro corredo fisso di fucilatori: Telese, Gramellini, Franco, Padellaro, Travaglio, Capua, Scansi, Da Milano, Severgnini, Giannini... 

 


Se guardiamo un po' più in là del nostro rassegnato conformismo, cosa che s'è provato di fare nell'intervista, possiamo constatare che nulla accade e tutto viene fatto accadere. E che questi qua arrivano da lontano e vanno lontano, con lo sguardo fisso al traguardo del Nuovo Ordine Mondiale. Mentre noialtri ci esauriamo in un eterno presente. Siamo come quelli che, in caserma per esercitarsi, marciano sul posto. O come, sempre gli stessi, che vedono nella trama uno scoppiettìo di colpi di scena, quando, invece, non si tratta che di nodi lungo lo stesso filo nero. 

Quelli con il presente per orizzonte e quelli il contrario

Tralasciamo lo storico remoto, che pure ci sta. Abbiamo già detto degli anni '90 e primi 2000 in cui, a partire dalla massoneria bancaria internazionale riunita sul "Britannia" con Draghi, s'è fatto fuori il patrimonio pubblico industriale e finanziario con i vari Dini, Ciampi, Carli, Prodi, Amato, D'Alema. Si trattava di ridurre alla ragione del nuovo turbocapitalismo, cioè al terzo mondo, un paese dominante geograficamente nel Mediterraneo. Si è proseguto sotto vari governi del primo decennio, fino ad arrivare a Mario Monti che, anche sotto la copertura di un'altra pandemia (H1N1), farlocca pure quella, mise in pratica le intimazioni di J.P. Morgan e della BCE con Draghi e Trichet, superando le timidezze dei pasticcioni renitenti Berlusconi-Tremonti.


 

Essendoci ancora un po' di vitalità nel popolo italiano, come espressosi nel Movimento 5 Stelle (oggi 5 Svolte), pur avendo subito il Jobs Act, altro nodo del filo nero, l'assalto alla Costituzione dell'apprendista stregone da Rignano si schiantò e il suo tentativo di tombare quanto resta del Belpaese sotto il decreto Sblocca Italia non ebbe seguito. Occorreva un altro shock, forse un'altra pandemia, terrorizzante, passivizzante e sociocida, ma meglio organizzata e blindata da una Grande Armada. Il superinfiltrato Grillo reperì, nello studio legale dei più "elevati" italianofoni della finanza mondiale, tale Giuseppe Conte. Altri ci fecero arrivare una pandemia presentata un po' meglio di  quella della febbre porcina del 2009. Così si potè ricominciare dai risultati conseguiti dal Draghi del Britannia a partire dal 1992 e proiettarsi verso il traguardo del Great Reset bio-tecno-fascista, stavolta tra due ali di folla festante, che neanche la fine del rozzo fascismo  di primo pelo.

 

Ride bene chi ride


Le cose da fare subito subito

Da qui al 2023, il bancarellista della Grecia e dei nostri gioielli di famiglia dovrà provvedere anche a quanto concordato col collega Klaus Schwab, fondatore del Forum Economico Mondiale e col depopolatore vaccinale Bill Gates, nel loro Grande Reset.

1) Agricoltura: nel nome del "Green", via il contadino e la piccola e media azienda agricola a favore dell'agrobusiness, il cui "verde" si chiama feudalesimo latifondista, coltivi intensivi, semi sterili e Bayer-Monsanto

2) Pubblica Amministrazione (diffamata come "Burocrazia") e relativi garantiti. Le garanzie, lo anticipò già l'apprendista stregone, non hanno posto nella privatizzazione e derogalamentazione universaliì. Per massima parte può essere gestita da robot e digitale (vedi le biglietterie alle stazioni, vedi gli sportelli chiusi delle banche). Il resto va in remoto. Almeno il 14% degli occupati italiani, oltre 3 milioni, si ritroveranno a dare bruscolini ai piccioni (quando non se li dovranno mangiare loro stessi).

3) Scuole private d'élite, vista la collaborazione della Chiesa sopratutto quella cattolica e, per il resto, studio da remoto. La massima parte degli insegnanti è obsoleta e verrà assorbita dalle catene multinazionalivdi istituti privati, alberghi, ristoranti, distributori di cibo omologato.

4) Medicina. Idem, da remoto. Senza contaminanti contatti tra medico e paziente (se non per infilarti un ago tossico)

5) Occasionale e limitata riapertura di luoghi della cultura e dello sport, fino al loro definitivo trasferimento sul virtuale domestico.

5) Digitalizzazione e vaccinazione da completare fino all'ultimo pastore nel Supramonte. 

6) Migranti quanti ce ne servono per fare il minestrone che si pappa la governance globale.

Da qui al 2023 si avvierà il processo. Ma l'uomo è efficiente e ci porterà molto avanti col lavoro. Visto come stanno andando le cose, ce lo godremmo anche dopo le nuove elezioni. Sempre che si facciano. Per i tecnici, politici veri della politica del dollaro, le elezioni sono ridondanti quanto i politici finti della politica della gente. Basta farsi uscire dalla manica un'emergenza.

Una razza tre facce

 


Del resto Salvini, che poi è stato lontano dai propositi di Draghi & Co solo per i capricci su migranti e pensioni, è rientrato a vele spiegate, la sinistra è un palloncino persosi nell'orizzonte, i patrioti fratelli d'Italia faranno opposizione solo quando si tratta di ricuperare assassini in divisa di pescatori indiani, o nostri pescatori rubacchioni in acque altrui, o nostre spie bruciate ed eliminate dai mandanti. Se uno steward del San Paolo può gestire la politica estera italiana,  un comico infliggere alla nazione la più grande truffa dai tempi dello sbarco sulla Luna, uno Zingaretti presentarsi come politico e chi lavora in questi giornali  e in questa Tv farsi passare per giornalista, il Totò che si vendeva la Fontana di Trevi è un principiante.   



 Quando poi Di Maio ha concesso che Draghi gli ha "fatto una buona impressione" e Grillo ha rivelato "pensavo di incontrare un drago e ho trovato un grillino", il gioco era fatto. E' bastato quel drago a convincere coloro che si stavano sbranando per il bottino dei 209 miliardi UE, a star buoni e accontentarsi di quanto sarebbe caduto dalla tavola. Al banchetto e ai commensali ci avrebbe pensato lui.

C'è chi ci precede 

Il parlamento tedesco ha passato una legge conclusiva di tutto: in ogni dispositivo elettronico di ogni cittadino sarà autorizzato l'impianto di un Trojan che, a fini preventivi e deduttivi, farà di lui ciò che ha fatto dell'ottimo magistrato Luca Palamara.

C'è chi sa rispondere

https://youtu.be/XgCUnmVJe9s  

Contadini tedeschi a Berlino, 8 febbraio. Da 3 settimane in marcia, contro l'agricoltura (e il  cibo) del Great Reset. Girano la città con i trattori, ci dormono, assistiti dai cittadini e dai volontari della Demokratisscher Wiederstand (Resistenza Democratica)


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