sabato 6 gennaio 2024

Iran: l’ISIS è come il nero, si porta su tutto--- --- PIU’ GUERRA CONTRO PIU’ BRICS

 



Francesco Capo con Fulvio Grimaldi, Francesco Cappello e Gigi Lista

https://youtu.be/eVWXXmyT-UY?si=5PWl3yzQfHQGn4rA

Francesco Capo, “Interminati spazi”, con Giovanni Gallo e Fulvio Grimaldi

https://www.youtube.com/watch?v=NLkwRr70ED0

 

Attentato in Iran. Rivendicazione ISIS. E ISIS è, per la manovalanza di La Stampa, Sky, La7, La Verità, destra (leggi fascistoidi), sinistra (leggi lupanare), tutti appesi al gancio che gli hanno fornito le truppe d’élite del mercenariato israelo-americano. ISIS in Siria, sul Golan, in Yemen, in Afghanistan, in Europa (Al Qaida), in Somalia, in Nigeria, nel Sahel, ovunque si cerchi di destabilizzare, ricuperare, o lasciarsi dietro il caos.

Mi trovai con Pierluigri Bersani da Floris a Di Martedì. Aveva finito di intonare l’omelia dell’aggressione della feroce Russia alla povera Ucraina. Gli presentai un’ovvietà grande come tutta la Russia e l’Ucraina messi insieme: prima dell’Operazione Speciale russa del 22 febbraio 2022, era successo qualcosa da quelle parti. Una quisquilia: colpo di stato sanguinario condotto dagli USA tramite la scorta nazista e poi 8 anni di tentato genocidio della popolazione etnorussa del Donbass. Quisquilie davvero. Per Bersani: “Ma cosa c’entra, quella è storia…”

L’arma fine del mondo che impiegano contro di noi è la cancellazione della memoria, a partire dall’azzeramento del contesto, primo capitolo della memoria. Così Bersani. Così i nazisionisti dell’obbrobrio “Stato degli ebrei” quando fanno partire tutto dal 7 ottobre 2023 (oltre tutto una strage dei militari israeliani scombicchierati, fatta passare per terrorismo Hamas). Così quelli che si bevono e poi risputano in faccia al pubblico il trucco della rivendicazione ISIS del masskilleraggio di coloro che a Kerman, Iran, celebravano la ricorrenza dell’assassinio di Kassem Soleimani a Baghdad. C’est facile, no? L’ISIS e i suoi omologhi Al Qaida, Al Nusrah, Stato Islamico, Deesh, sono sunniti. L’Iran è musulmano scita. I musulmani sunniti sono secoli ce l’hanno con gli sciti. Dunque…..

Il contesto? Che l’Iran è da decenni minacciato di obliterazione da Israele con in mano bombe atomiche e armamentario USA, che l’ISIS ha operato contro Libia, Iraq, Siria come fanteria di USA e NATO, che l’ISIS ha rimpiazzato gli occupanti terroristi occidentali in Iran, che l’ISIS affianca i bombardieri sauditi e statunitensi contro gli Houthi liberatori dello Yemen, che l’ISIS rivendica attentati terroristici in mezzo mondo, a partire dall’Europa, per permettere di galvanizzare le genti per lo “scontro di civiltà” voluto dai Neocon, che dove non funzionano le rivoluzioni colorate arriva un’espressione o l’altra dell’ISIS….

Il contesto? Che solo una dozzina d’anni fa le stesse presstitute dell’ISIS, oggi dinamitardo in Iran e del quale si fanno ufficio Pubbliche Relazioni come ordinato da Washington, venivano rivelate milizie utilizzate da USA e NATO contro la Siria, con tanto di specifiche: addestrate in Giordania e Turchia, armate dagli Stati Uniti, pagate dai sauditi e, summa summarum, curate e guarite in cliniche israeliane sul Golan confiscato da Israele, con tanto di Netaniahu a visitarne e confortarne i feriti (vedi foto)

Chi è allora che ha fatto il bi-botto in Iran a quei maledetti che stanno con i russi e danno una mano ai palestinesi e ai loro amici? Un giorno o l’altro dovremmo pur avere un buon pretesto, provocazione dopo provocazione, per frantumarli! Sennò che guerra regionale sarebbe? “Altro che accontentarci di Striscia di Gaza, Cisgiordania, un pezzetto di Libano. Avete mai sentito parlare di Erez Israele, la Grande Israele tra i due fiumi, come recita la nostra bandiera?”

Tutti, tranne Nathalie Tocci dell’IAI, sanno che, dalla Rivoluzione Khomeinista in qua, sono gli ex-avversari islamo-marxisti MEK (Mujahedin del Popolo) dello Shah, poi trasformati in setta agli ordini di una virago, Maryam Rajavi, a farsi manovalanza terroristica dei nemici dell’Iran. Con attentati tra i civili – e io ne ho incontrato le vittime – e assassini mirati di scienziati, militari, politici, commissionati da Israele, si sono guadagnati il ruolo che a OTPOR era stato assegnato in Serbia, al FIS (Fronte di Salvezza Islamico) in Algeria, o ai falangisti Kataeb in Libano. Quartier generale a Washington, campo di attivisti in Albania.

Il resto del primo link ci tira fuori dallo schifo e dall’indignazione per questi mostri terminator e loro salmerie di mostricciattoli mediatici. Passiamo a riflessioni sui BRICS, da 5 cresciuti a 11, in vista di diventare 20 e poi 40 e a rappresentare più della metà dell’umanità e del suo PIL. Nessuno un paradiso in terra, per carità, ma conta isolare gli USA su quel loro scoglio insanguinato da 100 milioni di indoamericani. BRICS tutti infinitamente più degni di popolare il pianeta di coloro che fabbricano, o accreditano, “ISIS” e provano a strappare capitoli dal libro della vita, come a Gaza.

Col secondo link ci muniamo della nostra arma-fine-dei-mostri. Non è l’unica, ci mancherebbe. Vedi Hamas. Ma nel lungo termine è salvifica. Si chiama poesia.

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