Francesco Capo con Fulvio Grimaldi, Francesco Cappello e
Gigi Lista
https://youtu.be/eVWXXmyT-UY?si=5PWl3yzQfHQGn4rA
Francesco Capo, “Interminati spazi”, con Giovanni Gallo e Fulvio Grimaldi
https://www.youtube.com/watch?v=NLkwRr70ED0
Attentato in Iran. Rivendicazione ISIS. E ISIS è, per la
manovalanza di La Stampa, Sky, La7, La Verità, destra (leggi fascistoidi),
sinistra (leggi lupanare), tutti appesi al gancio che gli hanno fornito le
truppe d’élite del mercenariato israelo-americano. ISIS in Siria, sul Golan, in
Yemen, in Afghanistan, in Europa (Al Qaida), in Somalia, in Nigeria, nel Sahel,
ovunque si cerchi di destabilizzare, ricuperare, o lasciarsi dietro il caos.
Mi trovai con Pierluigri Bersani da Floris a Di Martedì. Aveva
finito di intonare l’omelia dell’aggressione della feroce Russia alla povera
Ucraina. Gli presentai un’ovvietà grande come tutta la Russia e l’Ucraina messi
insieme: prima dell’Operazione Speciale russa del 22 febbraio 2022, era
successo qualcosa da quelle parti. Una quisquilia: colpo di stato sanguinario
condotto dagli USA tramite la scorta nazista e poi 8 anni di tentato genocidio
della popolazione etnorussa del Donbass. Quisquilie davvero. Per Bersani: “Ma
cosa c’entra, quella è storia…”
L’arma fine del mondo che impiegano contro di noi è la
cancellazione della memoria, a partire dall’azzeramento del contesto, primo
capitolo della memoria. Così Bersani. Così i nazisionisti dell’obbrobrio “Stato
degli ebrei” quando fanno partire tutto dal 7 ottobre 2023 (oltre tutto una
strage dei militari israeliani scombicchierati, fatta passare per terrorismo
Hamas). Così quelli che si bevono e poi risputano in faccia al pubblico il
trucco della rivendicazione ISIS del masskilleraggio di coloro che a Kerman,
Iran, celebravano la ricorrenza dell’assassinio di Kassem Soleimani a Baghdad.
C’est facile, no? L’ISIS e i suoi omologhi Al Qaida, Al Nusrah, Stato
Islamico, Deesh, sono sunniti. L’Iran è musulmano scita. I musulmani sunniti
sono secoli ce l’hanno con gli sciti. Dunque…..
Il contesto? Che l’Iran è da decenni minacciato di
obliterazione da Israele con in mano bombe atomiche e armamentario USA, che l’ISIS
ha operato contro Libia, Iraq, Siria come fanteria di USA e NATO, che l’ISIS ha
rimpiazzato gli occupanti terroristi occidentali in Iran, che l’ISIS affianca i
bombardieri sauditi e statunitensi contro gli Houthi liberatori dello Yemen,
che l’ISIS rivendica attentati terroristici in mezzo mondo, a partire dall’Europa,
per permettere di galvanizzare le genti per lo “scontro di civiltà” voluto dai
Neocon, che dove non funzionano le rivoluzioni colorate arriva un’espressione o
l’altra dell’ISIS….
Il contesto? Che solo una dozzina d’anni fa le stesse
presstitute dell’ISIS, oggi dinamitardo in Iran e del quale si fanno ufficio
Pubbliche Relazioni come ordinato da Washington, venivano rivelate milizie
utilizzate da USA e NATO contro la Siria, con tanto di specifiche: addestrate in
Giordania e Turchia, armate dagli Stati Uniti, pagate dai sauditi e, summa
summarum, curate e guarite in cliniche israeliane sul Golan confiscato da
Israele, con tanto di Netaniahu a visitarne e confortarne i feriti (vedi foto)
Chi è allora che ha fatto il bi-botto in Iran a quei
maledetti che stanno con i russi e danno una mano ai palestinesi e ai loro
amici? Un giorno o l’altro dovremmo pur avere un buon pretesto, provocazione
dopo provocazione, per frantumarli! Sennò che guerra regionale sarebbe? “Altro
che accontentarci di Striscia di Gaza, Cisgiordania, un pezzetto di Libano.
Avete mai sentito parlare di Erez Israele, la Grande Israele tra i due fiumi, come
recita la nostra bandiera?”
Tutti, tranne Nathalie Tocci dell’IAI, sanno che, dalla
Rivoluzione Khomeinista in qua, sono gli ex-avversari islamo-marxisti MEK (Mujahedin
del Popolo) dello Shah, poi trasformati in setta agli ordini di una virago,
Maryam Rajavi, a farsi manovalanza terroristica dei nemici dell’Iran. Con
attentati tra i civili – e io ne ho incontrato le vittime – e assassini mirati di
scienziati, militari, politici, commissionati da Israele, si sono guadagnati il
ruolo che a OTPOR era stato assegnato in Serbia, al FIS (Fronte di Salvezza
Islamico) in Algeria, o ai falangisti Kataeb in Libano. Quartier generale a
Washington, campo di attivisti in Albania.
Il resto del primo link ci tira fuori dallo schifo e dall’indignazione
per questi mostri terminator e loro salmerie di mostricciattoli mediatici. Passiamo
a riflessioni sui BRICS, da 5 cresciuti a 11, in vista di diventare 20 e poi 40
e a rappresentare più della metà dell’umanità e del suo PIL. Nessuno un
paradiso in terra, per carità, ma conta isolare gli USA su quel loro scoglio
insanguinato da 100 milioni di indoamericani. BRICS tutti infinitamente più degni
di popolare il pianeta di coloro che fabbricano, o accreditano, “ISIS” e
provano a strappare capitoli dal libro della vita, come a Gaza.
Col secondo link ci muniamo della nostra arma-fine-dei-mostri.
Non è l’unica, ci mancherebbe. Vedi Hamas. Ma nel lungo termine è salvifica. Si
chiama poesia.
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