lunedì 28 settembre 2015

PUNTINI SULLE I: Yemen, Assad, Putin, Papa, Tsipras, Corbyn, Sanders, Iglesias...



“Cosa valgono cinque milioni di dollari, quando ho l’amore di otto milioni di cubani?” (Teofilo Stevenson, pugile cubano, vincitore di 3 medaglie d’oro olimpiche, quando gli offrirono quella somma per diventare professionista e battersi negli Usa con Mohammed Ali)

“Dieci morti nel tentativo di passare le frontiere blindate dell'Inghilterra contro pochissime migliaia di persone. Pattugliamenti,fili spinati,ecc...Ma quella e' la culla della democrazia europea, mica dei nazisti ungheresi qualsiasi. Poche centinaia di siriani e la frontiera della Danimarca chiusa,con la polizia che aveva l'ordine di ARRESTARE qualsiasi giornalista volesse documentare con immagini gli eventi. Ma quella e' la civilissima Nordeuropa culla delle socialdemocrazie, mica i nazisti ungheresi, perdipiù coglioni perche' la stampa filma qualsiasi cosa senza censura”. (Luca).

''Il Partito Comunista Cubano chiede ai militanti di andare alla messa, di andare a ricevere papa Francesco, praticamente come se fosse un compito del partito. Cosa con cui io non sono affatto d'accordo… Andare ad una messa questo no, perché qui c'è libertà di culto e io non credo, pertanto non devo andarci.''  (Aleida Guevara, figlia del Che)
“L’Argentina di Bergoglio è stata in grande misura complice dell' assassinio e della sparizione di più di 30.000 argentini. Non so dov'era il papa in quel momento. Cosa ha fatto veramente? Non lo so”. (Aleida Guevara, figlia del Che)

Una primavera vera

Intanto, in un mondo cui i fumi dei turiferari di Bergoglio hanno annebbiato vista e cervello, un altro paese arabo va sparendo dalla carta geografica e dal concerto umano. 20 milioni di yemeniti senza cibo e senz’acqua per il blocco umanitario della coalizione a guida saudita e a padrinaggio occidentale, da marzo sono sottoposti a un uragano di bombe sganciate da aerei Usa e indirizzate da tecnologie israeliane. Se a volte si abusa del termine “genocidio”, questo non è il caso. Su un paese che, prima, con una rivoluzione di massa contro il tiranno filo-Usa Saleh e, poi, con la rivolta armata della sua popolazione scita (Houthi), a cui si sono uniti l’esercito e vasti settori progressisti sunniti, contro il clone del primo, Hadi, la coalizione necrofaga Atlantico-Golfo esercita la sua bulimia di morte.

sabato 19 settembre 2015

MARCE NATO-MANIFESTO: SCALZI E GUERCI. SIRIA: MAMMA, LI RUSSI!


Fuori tema. “La canea della stampa e di tutte le forze politiche si è scatenata, come a Pompei, contro l’assemblea sindacale legittima e autorizzato, di due ore, dei lavoratori dei monumenti archeologici romani che da 9 mesi non percepiscono la paga per i lavori straordinari. Hanno sacrosanta ragione i lavoratori e ha torto marcio il regime Renzi, l’incompetente ministro dei Beni Culturali e il gregge dei media asserviti, responsabili del degrado, della corruzione, del malaffare, che distruggono i nostri beni culturali. Ora quei servizi diventano "essenziali", cioè precettabili, cioè militarizzati.  L’obiettivo evidentissimo è la fine del diritto di sciopero. Come di tutti i diritti. Come nei programmi del Criminalstato di polizia”. (Mondocane)

“Ogni volta che scopri di trovarti dalla parte della maggioranza, è il momento di fermarsi e riflettere” (Mark Twain)

“Se siete preoccupati dei rifugiati, smettetela di appoggiare i terroristi. Questo è il nostro pensiero sulla crisi. Questo è il nocciolo dell’intera questione dei profughi”. (Bashar El Assad)

“L’Occidente piange sui rifugiati da un occhio, mirano col fucile dall’altro”. (Bashar El Assad)

Irrompe sulla scena dell’alluvione rifugiati la falange della lobby. Non ne manca uno, come un sol uomo, a un solo appello: Colombo, Coen, Formigli, Levi, Cohn Bendit, Lerner, Caldiron, altri nelle pagine culturali del “manifesto”. Veline trasmessa dalla solita fonte. Tema da svolgere: abbattere l’eterodosso Orbàn, fomentare l’alluvione a carico di paesi in difficoltà economica, collegare la Shoah (Hitler) con l’esodo arabo (Assad), occultare le cause e le responsabilità, giustificare la ricolonizzazione sotto forma di intervento armato in Libia e Siria e sostenere la strategia USraeliana-Nato di indebolire l’Europa .Al tempo stesso, svuotare gli Stati da annientare facendone fuggire le generazioni che ne assicurano il futuro. Genocidio militare accoppiato a genocidio sociale. Vincono Israele e Usa, perdono tutti gli altri.

martedì 8 settembre 2015

TUTTO FA GUERRA. Misericordiosi, xenofobi, oligarchi euroatlantici: una faccia, una razza.



Proprio come noi rivendichiamo il “diritto” di invadere il mondo, così il mondo rivendica il diritto corollario a invadere noi”.(Anonimo)
Non mancare, non delegare, trasforma la tua indignazione nell’esempio del fare per gli altri” (Sergio De Caprio, “Casa Famiglia dei volontari Capitano Ultimo”)
Una cosa è da premettere ed è fondamentale: tutto questo gigantesco ambaradan politico-mediatico-misericordioso-colonialista sui popoli in fuga è finalizzato a trascinare l’opinione pubblica, basita e presa alle spalle, ad accettare la riconquista coloniale dell’intero Medioriente. Martellate menti e coscienze fino al necessario ammorbidimento, Cameron e Hollande, eredi e nuovi  titolari dei più feroci colonialismi della storia, hanno annunciato la libizzazione della Siria. Partono i bombardamenti. Sulla Siria da spacciare, non sull’ISIS.
Dalla fogna della politica e dei media, come un  nubifragio travolgente, ci piovono addosso deiezioni come neanche da Goebbels quando parlava del bolscevismo. Il più ciarlatano, cinico, e sull’argomento fallimentare, dei primi ministri europei, il nostro, sciacalleggia sul bimbo siriano Aylan e sui popoli in fuga da crimini di cui è correo. Alla Festa dell’Unità, l’accolita di lobotomizzati che tributano ovazioni a uno imbarazzante come Alfano e a quanto di destra sciorina stronzate dal palco, Renzi, sempre più caricatura del Puzzone sul Balcone, becero e strepitante populista, raglia contro le “bestie”, poverine. “Non è il PD contro le destre (quando mai la destra è contro la destra?), sono gli umani contro le bestie”. Riprendo l’ingiusta similitudine, chiedendo scusa alle bestie, per sottolineare il classico transfert freudiano del bue che dà del cornuto agli altri buoi. E non è altro che un capo della mandria dei bisonti (ancora scuse all’animale) uccidentale che lastrica di lacrime e misericordia, in perfetto sincronismo con il razzismo escludente dei Salvini e degli altri della presunta controparte, la marcia delle armate Nato sulla Siria, in soccorso ai propri surrogati jihadisti che non ce la fanno da soli, come già in Libia.

sabato 5 settembre 2015

INFORMAZIONE. CASI RACCAPRICCIANTI, CASI PENOSI.


“Una volta a nessuno era permesso di pensare liberamente. Ora è permesso, ma nessuno ne è più capace. Ora le gente vuole pensare solo ciò che si pensa debba pensare. E questo lo considerano libertà”. (Oswald Spengler, “Il Tramonto dell’Occidente”)
Qui sul blog, colonna di sinistra, trovate il video di Vittorio Fera che, in tre minuti, con la ferocia decerebrata del subumano che strangola un bambino col braccio rotto e viene neutralizzato dalle donne palestinesi, rappresenta tutto il tasso di criminalità e perversione dello Stato canaglia israeliano. Fera è stato arrestato, imbavagliato, legato e pestato ripetutamente dagli aguzzini del regime più-che-nazista, a dimostrazione della libertà di stampa che vige nell’ “Unico Stato Democratico del Medioriente”. Definizione di  quell’apologeta del cancro razzista innestato in Medioriente (“Moriente”, scrive qualcuno), Furio Colombo (“Il Fatto Quotidiano”), che non perde occasione per compiacere la Gestapo israeliana Mossad. A coloro che documentano verità afferenti ai moloch del sionismo e dell’imperialismo, questa è la sorte da riservare. Negli stessi giorni e senza profferire un alito sul sequestro del cittadino italiano impegnato, secondo impeccabile deontologia professionale, a dare visibilità alle nefandezze del nazistato, l’infanticida-capo Netaniahu, dopo aver ricevuto a Tel Aviv la più abietta delle sottomissioni dal sodale Renzi, veniva ricoperto di saliva a Firenze dal correligionario Marco Carrai, proconsole per i traffici toscani del clown di Rignano. L’italo-israeliana Fiamma Nirenstein,  pasionaria del sionismo come vissuto a Gaza e perciò novella ambasciatrice di Netaniahu nel suo stesso paese, tratteneva a stento l’orgasmo.
Il giornalismo nel tempo di Renzi e suoi corifei: Avaaz e i suoi bancarellisti