“Il cristianesimo non se l'è presa
forse anch'esso con la proprietà privata, con il matrimonio, con lo Stato? Non
ha predicato, in loro sostituzione, la beneficenza, la mendicità, il celibato e
la mortificazione della carne, la vita claustrale e la Chiesa? Il socialismo
sacro è soltanto l'acquasanta con la quale il prete benedice la rabbia degli
aristocratici”.(Karl Marx)
“A chi desidera acquisire un'idea
intuitiva della Santissima Trinità, non posso consigliare di meglio che sognare
niente, finché non si sia addormentato. [...] "No",
"niente", "non", questo è il concetto intuitivo della
Santissima Trinità”.(Karl Marx)
“Eliminare la religione in quanto
illusoria felicità del popolo vuol dire esigerne la felicità reale. L'esigenza
di abbandonare le illusioni sulla sua condizione è l'esigenza di abbandonare
una condizione che ha bisogno di illusioni. La critica della religione, dunque,
è, in germe, la critica della valle di lacrime, di cui la religione è l'aureola”. (Karl Marx)
“La critica della religione è il
fondamento di ogni critica”. (Karl Marx)
“Sono rimasto molto colpito dalla
saggezza e modestia del papa. Leggo tutti i suoi discorsi e a Renzi ho detto
che se il papa continua così tornerò alla Chiesa cattolica… Quando il papa
verrà Cuba a settembre prometto di andare a tutte le messe e già ora leggo
tutti i suoi interventi”. (Raul Castro)
“Barack è un uomo onesto. Ho letto
due sue biografie e so che agisce in modo onesto grazie alle sue origini umili” (Raul Castro)
“Il nostro obiettivo è di inserirci in un
grande programma di privatizzazioni: agroindustria, meccanica e turismo sono i
settori privilegiati per gli investimenti statunitensi”. (Carlo Calenda,
viceministro cubano allo sviluppo economico)
Stramazzato sulla via di Damasco
Nelle
citazioni qui sopra c’è l’epitome, la sintesi, di un processo
controrivoluzionario. Il nemico numero uno rimangono, storicamente,
ontologicamente ed escatologicamente, la Chiesa, la sua dottrina totalitaria,
la sua ideologia mendace e ricattatrice,
la sua strategia bimillenaria di obliterazione o corruzione di cervelli e vite.
Ma Raul Castro in Vaticano esprime plausi e ringraziamenti ai Papi che hanno
operato per le “riforme” di quello che per il mondo erano la rivoluzione e lo
Stato socialisti, e per la riconciliazione con lo Stato canaglia che da oltre
mezzo secolo assedia, aggredisce, terrorizza Cuba e tutta l’America Latina. Con
il concorso psicofisico delle sette cristiane evangeliche, che dilagano per
tutto il continente, compresa Cuba, e, in questo caso, con quello della Chiesa
cattolica. Da che mondo è mondo, non s’è mai vista una Chiesa di denominazione
cristiana favorire emancipazione, libertà, prosperità, se non delle élites
proprietarie e predatrici. E Bergoglio è stato messo lì per fare da anti-Chavez
e riavvolgere il gomitolo della liberazione latinoamericana negli ultimi 15
anni. Con la stessa funzione affidata al polacco Woytila nei confronti
dell’URSS e del socialismo di ogni denominazione.