MONDOCANE-ECOMONDOCANE, prima puntata della terza serie
In
onda domenica 21.30, lunedì 9.30, martedì 11.00, mercoledì 22.30, giovedì
10.00, sabato 16.30, domenica 09.00
Ci
risiamo, anche questa è fatta e siamo ancora qua, io, voi, gli altri, il mondo
bello o brutto e, ahinoi, soprattutto quello degli imbroglioni. Siamo ancora
qua, tutti tranne Napolitano, detto Re Giorgio, e di tutti sicuramente non il
migliore e neanche il meno peggio. Se ne parla malissimo in Mondocane, a
dispetto dell’armata di corifei, celebranti, chierichietti, paggi, soci e
conniventi che ne hanno impestato le onoranze funebri, a dispetto di quello che
l’uomo ha fatto a Stato e popolo.
Quanto
all’Italia, abbiamo continuato a farci ingannare, comandare, punire,
sorvegliare, e, in parte, a resistere e contrattaccare, in alcuni casi con
formidabile efficacia (vedere cosa si è combinato a Trento, pro tempore
capoluogo della controffensiva, a dispetto del presidente problematico orsicida
e lupicida e del sindaco origliante, spiante e devastante)
Quanto
all’ospitalità offerta a giovanotti migranti, furbi o bisognosi o, perlopiù,
istigati e illusi, tutti agilmente manovrati da chi vuol male alla terra loro,
come alla nostra, e lo fa passare per accoglienza di potenziali naufraghi
attratti dal pull factor ONG, non ci siamo fatti mancare niente. Fino a
2000 al giorno, compresi gli sberleffi di Germania e Francia, i cui gendarmi ci
spernacchiano dalle loro frontiere serrate.
E’ stata
una grande estate dell’informazione, maschere dei mercenari mediatici tirate
giù da un capo all’altro del paese, da Palermo a Trento passando per Gambassi
Terme. Sì, proprio Gambassi Terme, angolo antico d’Italia, ma vispissimo sul
pezzo, di cui racconto le meraviglie umane e politiche.
A
Trento, vera capitale dell’informazione libera – AlterFestival e Festa di
Visione TV e rivista,.ma anche della lotta a uno dei ceppi che ci vuole mettere
il Grande Reset, quello della sorveglianza/sudditanza a fini di dittatura
tramite dati.
Il
sistema ha reagito come il serpe pestato sulla coda: sputando il veleno della
disinformazione e della censura. Esempio agghiacciante la RAI in camicia nera
che taglia la lingua a uno – su tre – che ha azzardato accennare alla valanga
di disastri provocati dal siero sperimentale. O il WWF, quella cosa carina
fondata dai reali d’Inghilterra a proprio uso e consumo, che, tramite una sua
addetta al clima, abbaia sui media contro i “negazionisti” che rifiutano di
farsi fo infinocchiare da chi, esaurite le frodi tradizionali, ne inventa di
nuove per fregarci una volta per tutte.
Nel
mondo, scontata la farlocca controffensiva dei nazisti ucraini, ladroni,
serialkiller e mercanti d’armi, abbiamo visto la sedicente “comunità internazionale”
(NATO + Bergoglio) guardare dall’altra parte, quella del petrolio, quando un
dittatore azero, con l’assist di turchi e israeliani, si è fatto consegnare. da
un premier armeno rinnegato e venduto alla NATO, la millenaria comunità armena
del Nagorno Karabak. 100.000 profughi su una popolazione di 120.000 in fuga da
un nuovo genocidio. Si chiama pulizia etnica, nuova Nakba. Kosovari sì, armeni
no. E la Russia sta a guardare.
Tutto
il male NATO che viene a nuocere ha preso un formidabile testacoda davanti al muro
alzato su una robusta base di mattoni pre-esistente: I BRICS, da cinque
(Russia, Cina, India, Sudafrica, Brasile) a 11 e, presto, a 40., oltre metà del
mondo. Bye bye NATO. Non saranno il Sol dell’avvenire, ma sono una pietra
d’inciampo grande come il pianeta contro la marcia globalista e unipolare di
una banda criminale e criptonazista, che da troppo tempo è stata lasciata fare
Amici
spettatori, con i quali, in parte, quest’estate, ci siamo incontrati per le vie
del mondo e ci siamo sorrisi e fatte le foto, c’è molta altra roba nella
puntata. Ma, in chiusura, buttate l’occhio su una formidabile avventura che
abbiamo vissuto io e il mio nipotino Milo di 14 anni. Vi verrà voglia di
viverla anche voi, Ma tocca tenersi forte!