sabato 30 settembre 2023

CHE ESTATE, RAGAZZI! La mia, la vostra, la loro

 


MONDOCANE-ECOMONDOCANE, prima puntata della terza serie

In onda domenica 21.30, lunedì 9.30, martedì 11.00, mercoledì 22.30, giovedì 10.00, sabato 16.30, domenica 09.00

Ci risiamo, anche questa è fatta e siamo ancora qua, io, voi, gli altri, il mondo bello o brutto e, ahinoi, soprattutto quello degli imbroglioni. Siamo ancora qua, tutti tranne Napolitano, detto Re Giorgio, e di tutti sicuramente non il migliore e neanche il meno peggio. Se ne parla malissimo in Mondocane, a dispetto dell’armata di corifei, celebranti, chierichietti, paggi, soci e conniventi che ne hanno impestato le onoranze funebri, a dispetto di quello che l’uomo ha fatto a Stato e popolo.

Quanto all’Italia, abbiamo continuato a farci ingannare, comandare, punire, sorvegliare, e, in parte, a resistere e contrattaccare, in alcuni casi con formidabile efficacia (vedere cosa si è combinato a Trento, pro tempore capoluogo della controffensiva, a dispetto del presidente problematico orsicida e lupicida e del sindaco origliante, spiante e devastante)

Quanto all’ospitalità offerta a giovanotti migranti, furbi o bisognosi o, perlopiù, istigati e illusi, tutti agilmente manovrati da chi vuol male alla terra loro, come alla nostra, e lo fa passare per accoglienza di potenziali naufraghi attratti dal pull factor ONG, non ci siamo fatti mancare niente. Fino a 2000 al giorno, compresi gli sberleffi di Germania e Francia, i cui gendarmi ci spernacchiano dalle loro frontiere serrate.

E’ stata una grande estate dell’informazione, maschere dei mercenari mediatici tirate giù da un capo all’altro del paese, da Palermo a Trento passando per Gambassi Terme. Sì, proprio Gambassi Terme, angolo antico d’Italia, ma vispissimo sul pezzo, di cui racconto le meraviglie umane e politiche.

 



A Trento, vera capitale dell’informazione libera – AlterFestival e Festa di Visione TV e rivista,.ma anche della lotta a uno dei ceppi che ci vuole mettere il Grande Reset, quello della sorveglianza/sudditanza a fini di dittatura tramite dati.

Il sistema ha reagito come il serpe pestato sulla coda: sputando il veleno della disinformazione e della censura. Esempio agghiacciante la RAI in camicia nera che taglia la lingua a uno – su tre – che ha azzardato accennare alla valanga di disastri provocati dal siero sperimentale. O il WWF, quella cosa carina fondata dai reali d’Inghilterra a proprio uso e consumo, che, tramite una sua addetta al clima, abbaia sui media contro i “negazionisti” che rifiutano di farsi fo infinocchiare da chi, esaurite le frodi tradizionali, ne inventa di nuove per fregarci una volta per tutte.

Nel mondo, scontata la farlocca controffensiva dei nazisti ucraini, ladroni, serialkiller e mercanti d’armi, abbiamo visto la sedicente “comunità internazionale” (NATO + Bergoglio) guardare dall’altra parte, quella del petrolio, quando un dittatore azero, con l’assist di turchi e israeliani, si è fatto consegnare. da un premier armeno rinnegato e venduto alla NATO, la millenaria comunità armena del Nagorno Karabak. 100.000 profughi su una popolazione di 120.000 in fuga da un nuovo genocidio. Si chiama pulizia etnica, nuova Nakba. Kosovari sì, armeni no. E la Russia sta a guardare.

Tutto il male NATO che viene a nuocere ha preso un formidabile testacoda davanti al muro alzato su una robusta base di mattoni pre-esistente: I BRICS, da cinque (Russia, Cina, India, Sudafrica, Brasile) a 11 e, presto, a 40., oltre metà del mondo. Bye bye NATO. Non saranno il Sol dell’avvenire, ma sono una pietra d’inciampo grande come il pianeta contro la marcia globalista e unipolare di una banda criminale e criptonazista, che da troppo tempo è stata lasciata fare

Amici spettatori, con i quali, in parte, quest’estate, ci siamo incontrati per le vie del mondo e ci siamo sorrisi e fatte le foto, c’è molta altra roba nella puntata. Ma, in chiusura, buttate l’occhio su una formidabile avventura che abbiamo vissuto io e il mio nipotino Milo di 14 anni. Vi verrà voglia di viverla anche voi, Ma tocca tenersi forte!

 



 

giovedì 28 settembre 2023

IL GRANDE IMBROGLIO CONTRO L’ITALIA

 

I

Grazie ai servizi di complici subalterni italiani, politica, media, magistratura, con un grottesco processo basato esclusivamente su propaganda e testimoni costruiti, e autorizzato illegalmente dalla solita Corte Costituzionale, in mancanza degli element4i giuridici richiesti, riparte l’offensiva contro l’Italia dei nostri concorrenti, in questo caso proprio nemici.

Ancora una volta, dopo essere stato utilizzato da vivo, Giulio Regeni, ucciso dai propri mandanti che ne avevano constatato il fallimento di provocatore e destabilizzatore, viene messo in campo dai servizi segreti britannici (e italiani subordinati), tramite la storicamente alleata  Fratellanza Musulmana egiziana, per infliggere un grave danno al nostro paese.

L’operazione di queste forze a noi avverse, che, dalla caduta del regime integralista islamico di Morsi, contro l’Egitto si esprime anche attraverso il braccio terrorista della Fratellanza, specialmente nel Sinai, aveva lo scopo di neutralizzare, a vantaggio delle solite Sette Sorelle di memoria matteiana, la collaborazione tra ENI e il Cairo nello sfruttamento di ZOHR, il più vasto giacimento di idrocarburi del Mediterraneo al largo dell’Egitto.

La missione affidata dai britannici e dai loro agenti della Fratellanza a Cambridge a Regeni, già dipendente dalla multinazionale dello spionaggio Oxford Analytica e introdotto alla collaborazione con l’intelligence occidentale da un lungo corso negli appositi “Istituti del Mondo Unito”, aveva lo scopo di individuare, attraverso una dote iniziale di 10.000 dollari, di individuare entità in grado di scatenare una nuova destabilizzazione del più importante paese arabo (con Al Sisi sottrattosi al controllo anglosassone).

Incappato in un interlocutore egiziano al quale affidare la missione eversiva, un sindacalista che, insospettito, si era rivolto alle forze di sicurezza, Regeni aveva commesso l’imprudenza di rivelare attraverso un video i dettagli del “piano politico”.

Regeni viene trovato morto e torturato in piena Cairo nel giorno esatto dell’incontro tra Al Sisi e un’ampia delegazione governativa e industriale italiana, finalizzato a definire una serie di accordi di investimenti e cooperazione che includevano la gestione di Zhor.

Logica, retroterra formativo e occupazionale di Regeni, tutto il percorso tra Londra e il Cairo, mostrano l’evidenza di un’operazione di destabilizzazione dell’Egitto a danno dell’Italia e a beneficio dei suoi concorrenti.

A questi dati, di una concretezza inconfutabile e che sono stati ripetutamente illustrati sui mezzi di informazione e su un ineccepibile documentario egiziano (razzisticamente non preso in considerazione), l’apparato mediatico-politico italiano non ha mai voluto – e saputo – rispondere,. Con il solito Mentana e il suo foglio di pro



scrizione “Open” a suonare il piffero, si è limitato a ripetere all’infinito la narrazione del “martire umanitario della dittatura egiziana”. Ora l’operazione, della quale si è resa complice perfino la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, riparte. Interamente a danno del nostro paese. Una consuetudine, storica e attualissima, per i nostri gruppi dirigenti.

martedì 26 settembre 2023

DAL LAVROV ANTINAZISTA AL NAPOLITANO DELL’IMMORAL SUASION

 


Visione TV , “Dietro il Sipario”, Francesco Toscano e Enrica Perucchietti con Fulvio Grimaldi e Giammarco Landi

https://visionetv.it/rigurgiti-nazisti-in-italia-germania-e-giappone-dietro-il-sipario-talk-show/

https://youtu.be/6bBmnfGoUZo

Dove ci e vi intratteniamo partendo dall’invettiva del ministro degli Esteri Lavrov contro i rigurgiti nazisti in Italia, Germania, Giappone, la famigerata “Asse”, per completare il discorso sul totalitarismo dei “Quattro Cinici” che sempre ci riprovano e, di questi tempi,nell’Occidente NATO iniziano a ritrovarsi nelle vele venti non proprio favorevoli.

In Canada governo e parlamento festeggiano una cariatide nazista ucraina, reduce dai crimini compiuti con addosso la divisa delle SS. A Milano il sindaco piddino Sala celebra con una eulogistica mostra il battaglione nazista ucraino Azov, di cui ancora ieri ONU e OSCE denunciavano, rabbrividendo, le spaventose atrocità nei confronti della popolazione civile del Donbass (poi salvata dagli “invasori” russi). La nuova Madonna Pellegrina planetaria è un despota corrotto e sanguinario, Zelensky, che s’è venduto al padrone straniero un popolo che governa, senza opposizione e senza pietà, come fosse Himmler

L’ autoritarismo con camicia bruna sottopelle è in marcia da Washington a Kiev, da Tel Aviv  alla Roma del neofascista premierato, Totalitarismo politico, istituzionale, sociale, sanitario, culturale, insomma tecnonazista, necessitato da sempre, e oggi più che mai, dall’esasperazione di masse popolari, autoctone e colonializzate, a rischio di esplosione di fronte all’evidenza del proprio annichilimento, anche tramite trasferimento sempre più irrefrenabile di sovranità e ricchezze dal basso verso l’alto.

Non solo.

Il capitalismo divenuto finanziario e a totale egemonia privata, si è gangsterizzato e protegge la sua agonia storicamente determinata attraverso una dimensione senza precedenti di corruzione. Pensate al Nobel che ha massacrato o espropriato milioni mediante una mezza dozzina di guerre d’aggressione a popoli innocenti. E ha iniziato la pratica dell’esecuzioni extragiudiziarie fondate sul proprio “sospetto”. O a Joe Biden, riferimento politico e morale del nostro mondo, e al figlio Hunter, pendagli da forca per quello che hanno sottratto al proprio e ad altri popoli. Autentici delinquenti, corrotti e corruttori, ladri e sterminatori di legalità sono al governo di alcuni dei più importanti Stati dell’Occidente e, nelle periferie, mantengono alle proprie dipendenze vassalli della stessa risma.

Pensate a come in questo contesto programmi ora di inserirsi l’OMS, facendosi dittatore planetario sotto le mentite spoglie della cura della salute, del clima, dell’ecologia, del disagio sociale.

A difesa di un simile grumo di nequizia e abiezione occorre il controllo assoluto sulla parte dell’umanità che ne è vittima. Condizione di cui si sta rendendo conto, come reso evidente dai fatti di Francia, dell’Africa al secondo tempo della sua liberazione, dei BRICS e di certa America Latina.

La puntata si chiude con un giro di considerazioni sull’appena defunto così denominato “Re Giorgio”. Alla luce di quanto discusso prima, non si può che concludere, alla francese, con “tout se tient”. Teniamoci uniti e determinati anche noi. Più di loro, costi quel che costi..

martedì 12 settembre 2023

11 SETTEMBRE, IERI, OGGI. DOMANI?

 


 

VISIONE TV, “Dietro il sipario”: 22 anni di bugie

Enrica Perucchietti con Roberto Quaglia, Gianluca Marletta, Marco De Cousandcer e Fulvio Grimaldi

https://www.youtube.com/watch?v=DLrhD48v_nc

https://youtu.be/DLrhD48v_nc

 

Chiunque avesse una qualche idea di come gruppi dominanti degli Stati Uniti hanno agito storicamente per aprirsi la strada al controllo e alla predazione globali, vedendo in TV l’esecuzione dell’operazione Torri Gemelle e Pentagono, sarebbe sbottato “E anche questa se la sono fatta da soli”.

Sospetto che diventa convinzione a seguito sia delle ricerche, indagini, prove, testimonianze, accumulate da centinaia di esperti onesti, sia da quanto da quell’operazione, utilizzata come pretesto e giustificazione, è stato avviato, nell’immediato, come negli anni a venire, fino ad oggi. E oltre.

I partecipanti al forum sono tra i nostri maggiori analisti di quel fatto epocale, catastrofico, apocalittico, di un tasso criminale senza precedenti nella Storia e che nel corso dei decenni ha cambiato il mondo, assicurando il successo ad altre operazioni truffaldine, finalizzate al dominio globale, guerra territoriale, per le risorse, e psicofisico contro gli esseri umani: guerra (dei terroristi) al terrorismo, con distruzione totale di un paese dopo l’altro, militarizzazione di ogni aspetto della vita, pandemia, cambiamento climatico, rivoluzione gender, digitalizzazione, migrazioni indotte, cancel culture, russofobia, sinofobia.

Dalla nostra discussione emergono due considerazioni di fondo da tenere presenti al fine di una definitiva demistificazione di quella operazione e delle campagne che ne sono state in vari modi derivate e giustificate.

La presa d’atto, per molti difficilissima, che in Occidente siamo governati da esseri disumani, disposti e pronti a ucciderci: rendersi conto che siamo nel tempo in cui il genitore, quel genitore, uccide il figlio.

Il vittimismo dell’assassino.  L’enorme forza persuasiva e assoggettante del colpevole che si fa vittima innocente, ingiustamente colpita e, dunque, da difendere e sostenere in tutti i suoi moti e comportamenti. E’ stato lo strumento principale per diffondere in chi ne è stato colpito, passivizzazione, infantilizzazione, assoggettamento..

Tutto questo fortunatamente, tra a noi e nel mondo, è entrato in profonda crisi. A dispetto degli immani sforzi mistificatori del mercenariato mediatico.

 

mercoledì 6 settembre 2023

9MQ intervista a Fulolvio GrimaldI. Dai BRICS che cambiano il mondo al ritorno a Ustica

 


9MQ  con Marzia di Sessa intervista Fulvio Grimaldi

 

il link della diretta di oggi.

https://fb.watch/mTYoV1FRIt/

 

https://www.facebook.com/9MQWEBTV/videos/1156538295304746

 

Argomenti

 

Chi c’è dietro alla botta data a Macron da Repubblica, riesumando un Giuliano Amato per fargli dire quello che lui e quasi tutti hanno sempre detto sulla responsabilità NATO e probabilmente francese, nell’abbattimento nel 1980 su Ustica del DC9 di Itavia, con gli 81 passeggeri morti e altri testimoni successivamente fatti sparire in vari modi, insieme aile registrazioni radar e al diario di bordo della portaerei USA Saratoga, pure impegnata in quella battaglia notturna.

Fanno capolino, dati i referenti e padrini politici del quotidiano “rivelatore”, gli USA si Biden e Israele di Netaniahu, entrambi interessati a occupare gli spazi c he la Francia ha dovuto abbandonare grazie alle rivoluzioni anticoloniali di popolo africane, democraticamente interpretate dai militari di quei paesi.

 

E’ l’ultima guerra per procura quella che gli USA, con la Nato al guinzaglio, conducono in Ucraina, “fino all’ultimo ucraino” (e mercenari anonimi vari), contro la Russia? No, è l’ennesima, dopo le disfatte degli eserciti USA direttamente impegnati in Vietnam, Iraq e Afghanistan e che hanno provocato pericolosi contraccolpi in un’opinione pubblica dissuasa dalle guerre a forza di bare avvolte nella bandiera a stelle e strisce. Ai mandatari ucraini si affiancano quelli dell’ISIS e di varie Al Qaide nelle  guerre a Libia, Siria, alla resistenza irachena e nelle destabilizzazioni-stabilizzazioni colonialiste di vari altri Stati (ve di Boko Haram in Nigeria) e settori sociali corrotti, strumentalizzati e spesso militarizzati, come in Iran, o Myanmar.

 

L’aggressione al teatro romano di Sandro Torella, attore impegnato nel fronte antisistema, con minacce e improperi rivolti a lui e al direttore d’orchestra

Andrea Colombini, indica che, a partire da obiettivi non di primissima istanza politica organizzata e, anzi, non riconosciuti da molti come protagonisti dell’antagonismo politico, sociale e culturale, ci si muove sul piano del silenziamento di ogni opinione divergente rispetto alle operazioni in merito a clima, pandemie, dittatura OMS, guerre militari e sociali. Una risposta di popolo significativa alle manovre liberticide, realizzate però in maniera ben più feroce che con scritte sui muri  contro obiettivi secondari, si avrà il 9 settembre a Trento, città scelta come cavia per forme estreme di sorveglianza, controllo, repressione.

 

I BRICS, speranza dell’umanità. Il vertice dei BRICS, ora passati da 5 a 11 membri e in predicato di diventare un blocco di 40 paesi costituenti un’alternativa radicale alla contrapposizione dei blocchi sostenuta dall’imperialismo occidentale, prefigura il vero Nuovo Ordine Mondiale, basato su eguaglianza, diritto internazionale, rispetto reciproco, sovranità e collaborazione. Un blocco decisivo, visto che in quella sua configurazione accresciuta, rappresenta la quota maggioritaria della massa terrestre, della popolazione e del PIL mondiale. 

 

E Assange? Dopo molo tergiversare, i due maggiori partiti australiani, paese di cui Julian è cittadino, si sono risolti a perorarne la causa con la Casa Bianca. La risposta di Antony Blinken, Segretario di Stato e falco di prima classe, non ha tenuto conto neanche di questo prezioso alleato nel quadrante dell’Indopacifico anticinese. Non ci può essere indulgenza per chi ha denunciato la nudità dell’imperatore e ne ha esibito il corpo in decomposizione.

 

Infine si parla di Trump e delle prospettive elettorali nel paese da cui ormai non potrà mai venire nulla di buono. Ma questo ascoltatevelo.