I
“Sono qui per denunciare come Comunione e
Liberazione sia la più potente lobby italiana. Finalizzata sempre e comunque a
denaro e potere”. (Mattia
Fantinati, deputato M5S, al Meeting di CL a Rimini)
Gran film d’azione in
Belgio
E’ diventato il paese degli sbandieratori, l’Occidente, a
giudicare dalla frequenza e dalla quantità di False Flags. Ricordate “Flags
of our fathers” (Bandiere dei nostri padri), lo stupendo film anti-guerra
di Clint Eastwood, in cui si smaschera il falso dei finti marines che issano
una finta bandiera Usa sulla finta Iwo Jima? Quell’impresa, realizzata a
posteriori in studio (come lo sbarco sulla Luna), ma diventata, nell’infinita
credulità degli americani e loro succubi, l’icona dell’eroismo dei soldati Usa
nella vittoria sui giapponesi. Una miserabile farsa a oscurare l’orrendo
crimine di Hiroshima e Nagasaki. Una bandiera falsa da porre a capostipite di
tutte le False Flags successive,
dall’11/9 a Charlie Hebdo, quelle studiate sul libretto delle istruzioni “Dall’incrociatore
“Maine” di Cuba a Pearl Harbour al Golfo
del Tonchino”.
Ebbene, dall’arrampicata
delle comparse vestite da marines su una Iwo Jima di cartapesta,
all’annientamento di un terrorista musulmano, armato che neanche Mazinga, per
mano di una troupe Nato, inevitabilmente composta da eroi statunitensi (dell’Aviazione
e della Guardia Nazionale), britannici, francesi, la créme de la créme atlantica, il passo logico non è neanche di un
millimetro. Un
francese s’imbatte, nel cesso del treno Bruxelles-Parigi, in un straccione
denutrito, scalzo, vestito di maglietta e calzoncini sporchi, da poco levatosi
dal consueto giaciglio nei giardini davanti alla Gare du Midi. Entrambi, presi
alla sprovvista, fanno aaaahrrrg! Ma il francese ne esce con un graffio da
taglierino, che nelle successiva edizioni scompare. Come scompare il mitra con
cui, dal cesso, il delinquente avrebbe sparato. Ricomparirà altrove. Non si sa
come, taglio di ripresa, e ci si ritrova tutti nello scompartimento del
terrorista, impegnati in una lotta furibonda, di quattro contro uno, con il
concorso di passeggeri assortiti.