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RENZI-TAV-MUOS,
MANOVRA A TENAGLIA
La prima cosa è andare in fondo al post e leggere con la
massima attenzione e seguire con scrupolo le indicazioni del messaggio di
Alberto Perino, portavoce No Tav, in seguito alle condanne inflitte a tre
attivisti No Tav e al demenziale rimborso loro imposto a vantaggio di LTF (Lyon-Turin Ferroviaire), la società
incaricata della devastazione della Val di Susa con il progetto del treno alta
velocità/alta capacità. Gennaio 2010, tre (3) No Tav inermi, tra cui Alberto
Perino, si oppongono al carotaggio Tav
nell’autoporto di Susa (che ora dovrebbe diventare la megastazione del Tav,
mentre l’autoporto andrà a devastare
l’area di Avigliana). Di fronte hanno il solito apparato di polizia, le ditte,
gli operai. Il crimine dei tre: si sono rifiutati di andarsene, il reato si
chiamerebbe “resistenza passiva”. E ora i tre, per l’oculata ed equa sentenza
del Tribunale Civile di Torino, sono stati multati di 214.189,40 Euro,
191.966,29 per i danni derivati all’LTF dall’affitto pagato all’autoporto, ma
di cui per alcune ore non ha potuto usufruire data “l’occupazione”, e 22.214,11
per le spese legali sostenute nel processino dal sobrio tribunale. Ovvio che la spropositata somma,
insostenibile per qualsiasi cittadino “normale”, punta alla demolizione per via
finanziaria del finora invincibile e sempre più convincente movimento. Si è poi
abbandonato ogni sondaggio in quel luogo perché, di colpo, ritenuto inutile.