Bandiere false, false bandierine
“Nessuno è più schiavizzato di coloro che
falsamente credono di essere liberi”. (Wolfgang Goethe)
“Il 5% della gente pensa, il 10% della gente
pensa di pensare e il restante 85% morirebbe piuttosto che pensare”.
(Thomas Edison)
“L’Occidente ha conquistato il mondo
non per la superiorità delle idee, dei valori, della religione, ma solo per la
superiorità nell’applicazione della violenza organizzata. Gli occidentali
spesso dimenticano questo fatto, i non-occidentali mai” (Samuel Huntington)
Cari amici interlocutori, mi sa che
per tutto novembre non ci incontreremo. Sono partito per una nuova impresa
documentaristica sulle più gravi violazioni inflitte dai briganti del potere al
nostro paese, in termini di territorio, comunità, salute, ambiente. La guerra
all’Italia, civile e militare. E chi sta in trincea. Tra le riprese da fare da
un capo all’altro della penisola, difficilmente ci sarà tempo per interventi
sul blog. Ma seguirò con attenzione i vostri, di interventi. Hasta siempre.
So
che la maggior parte dei miei interlocutori è interessata più ai miei
interventi su questioni internazionali, che non a quelli su temi domestici.
Eppure, come dicono i francesi, tout se
tien e conviene comporre la presbiopia con la miopia, nel qual caso lo
strumento migliore sono le lenti bifocali. Per esempio cosa c’entra lo Stato
islamico (IS, ISIS, ISIL, che dir si voglia) con la kermesse di
Svendola-Landini-Civati ai Santi Apostoli (di cui già nel precedente post), o
con “Sinistra-Lavoro”, di cui sul “manifesto” (dove sennò) è apparsa, splattata
su tutta l’ultima pagina, la notizia della nascita? Il primo si vede col
cannocchiale, per gli altri due ci vuole il microscopio, ma qualcosa in comune
ce l’hanno. Sono tutti False Flag, che lo sappiano o no, che lo
vogliano o no.
McCain,
senatore Usa e inviato di Obama, decora miliziano dello Stato Islamico
L’ISIS,
esegue il mandato USA-Israele-Golfo accasandosi con i curdi buoni della colonia
irachena nell’Iraq tripartito e disossato e tentando di spazzar via i curdi
siriani cattivi di Kobani e quelli turchi del PKK, che stanno con Assad, la
democrazia, la libertà, la laicità. Il tiranno fascista Erdogan, fantoccio Nato
a dispetto dei dissapori con gli Usa esibiti a scopo di consenso, dopo aver
assistito impassibile per settimane al genocidio di Kobani, proprio come i
compari coloni israeliani sul confine della Gaza sotto l’apocalisse di “Margine
Protettivo”, piegato dalla revulsione mondiale ha ora concesso ai Peshmerga curdi iracheni di andare in
soccorso ai patrioti in Siria. Ma come lo Stato Islamico (IS), finto nemico
dell’Occidente e suo vero strumento, e come Erdogan, apparente irresoluto
nemico dell’IS e invece suo sponsor e promotore, così i Peshmerga (si chiamano così solo i combattenti curdi iracheni e non
quelli turchi e siriani), spediti dall’agente Cia-Mossad Barzani, temo che
piuttosto che per rafforzare i fratelli di Kobani, abbiano il compito di
sabotarli.