"Israele farà molto male ai civili
libanesi, compresi i bambini delle famiglie… L’abbiamo fatto allora, l’abbiamo
fatto a Gaza, lo faremo in ogni giro di ostilità in futuro”. (Moshe Yaalon, ministro della Difesa israeliano, 6/5/2015)
“Ho ammazzato molti arabi nella mia
vita e la cosa non mi pone alcun problema… Farò di tutto in mio potere perché i
palestinesi non abbiano mai uno Stato”. (Naftali Bennett, ministro israeliano dell’Istruzione,
30/5/2013)
“I palestinesi sono tutti nemici e il
loro sangue cada sulle loro teste. E questo comprende anche le madri dei
martiri, le manderemo all’inferno con fiori a baci.. Devono sparire insieme
alle loro case in cui hanno allevato quei serpenti. Altrimenti vi nasceranno
altri serpentelli”. (Ayelet
Shaked, ministro della Giustizia israeliano, 7/7/2014)
“C’è una salvaguardia generalmente
nota ai saggi e si tratta di un vantaggio e di una sicurezza per tutti, ma
soprattutto per le democrazie contro i tiranni. Di cosa si tratta? Della Diffidenza”. (Demostene,
384-322 a.C)
E’ lungo, cari amici, lunghissimo, da
esaurimento e sento già chi implora “troppo lungo, accorcia!” Ma a sapere
quanti altri argomenti brucianti avrei voluto affrontare con voi,
rabbrividireste. Unico conforto: si può leggere a puntate. Tanto prima di metà
luglio non ci si sente.
Binario unico per l’UE
Chi del
doppio binario se ne può fregare altamente sono i cannibali sadici della Troika,
ora da Tsipras mimetizzata in Gruppo di Bruxelles. Facile, con un farlocco
sicario della Cupola travestito da radicale come Tsipras, che già si era
denudato davanti ai bambini con occhi puliti nominando suoi proconsoli
tentacoli di Bilderberg (attualmente convenuto in Austria con i soliti sicari
italiani, inclusa la fiduciaria media Gruber) come Barbara Spinelli. Qui, dopo
una caterva di arretramenti rispetto alle promesse elettorali, da far invidia a
Renzusconi, a puntellare colui che veniva considerato la colonna vertebrale
della sinistra greca e non era che una spina di panna, a insistere a
interpretare il precipitare di cedimenti come eroica resistenza del duo della
bella morte greca, Tsipras e Varufakis, era rimasto solo “il manifesto”. “Quotidiano
comunista” che, del resto, vede ormai il suo ruolo nell’aggrapparsi,
sacrificando ogni sua residua connotazione di credibilità, a qualsiasi volatile nascita-convegno-estinzione
del “Nuovo Soggetto Politico della Sinistra” . Qualsiasi cosa, pur di rosicchiare
qualcosa ai 5Stelle.